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Messaggi - viator

#211
Citazione di: Ipazia il 23 Maggio 2022, 18:47:12 PMSe i blocchi di partenza non sono allineati l'ineguaglianza va a braccetto con l'ingiustizia. Questo accade da qualche migliaio di anni. Oggi si sono ulteriormente aggravate l'ineguaglianza generatrice di ingiustizia e l'ingiustizia generatrice di ineguaglianza.
Salve Ipazia. Ma, se i blocchi ad un certo punto si disallinearono.............secondo te perchè successe ciò. Saluti.
#212
Salve anthonyi. Citandoti : " Continuo a non capire il perché della stupidaggine".

Non preoccuparti. Non è importante, secondo me. L'importante è che tu capisca la differenza tra un processo tenuto sotto l'occhio delle telecamere ed un processo (anzi, l'inutilità mediatica di un processo) tenuto lontano da qualsiasi telecamera.
#213
Salve alexander. Non saprei se tu consideri equivalenti o meno la giustizia e l'eguaglianza.

Di sicuro non possono esserlo.

Giustizia : dare a ciascuno ciò che egli merita;
Eguaglianza : dare lo stesso indiscriminatamente a chiunque.

Evidentemente la giustizia non può che rappresentare la negazione dell'eguaglianza, no?. Saluti.
#214
Salve. E' incredibile quanti milioni di fedeli credano nella LETTARALITA' della Bibbia, e si farebbero scannare pur di vederla rispettata e condivisa : ricitando da Giosuè : " il popolo udì il suono delle trombe lanciò un gran grido, e le mura crollarono. Il popolo salì nella città, ciascuno diritto davanti a sé, e s'impadronirono della città.  Votarono allo sterminio tutto ciò che era nella città, passando a fil di spada uomini, donne... bambini.. vecchi...buoi, pecore e asini. (giosuè 7 vers 20)".

Ma per chi crede alla lettera che i giudei abbiano veramente eliminato anche utilissimo, commestibilissimo, fecondissimo, preziosissimo bestiame.........scusate, ma a tal punto si comprende anche perchè certi fedeli possano giungere ad accettare il proprio scannamento. Evidentemente sono dei fanatici.

Non ditemi, che - all'interno della storia - c'è stata una stirpe le cui credenze sono risultate coerenti con il proprio destino, incarnato in tal caso dal Nazismo !. Saluti.
#215
Salve alexander. Ovvia,correttissima affermazione. Qui dentro c'è chi vorrebbe veder contemporamente garantiti :

  • l'imparzialità giudiziaria
  • il diritto internazionale
  • il "diritto" di un belligerante (l'Ucraina) a giudicare in fretta e furia un prigioniero di guerra (a guerra ancora in atto!)
  • il diritto degli - da lui auspicati - vincitori a giudicare coloro che stavano dalla parte degli - sempre da loro auspicati - sconfitti.

Non c'è come la tendenziosità per rendere deliranti certi interventi.
#216
Salve Eutidemo. Citandoti: "In via di principio, se l'ordine impartito da un superiore  comporta la commissione di un "crimine di guerra", il subordinato "deve" rifiutarsi di eseguirlo; altrimenti è responsabile penalmente anche lui, alla stessa stregua di chi glielo aveva impartito".

Questa per me è nuova : Non conoscevo tale via di principio. Allora,oltre alla "obiezione di coscienza", esiste anche la "obiezione di principio".

Non voglio andare sotto le armi e comunque, se sotto le armi ci finisco, al primo ordine che mi viene impartito io consulto i miei legali di fiducia per conoscere se l'ordine impartitomi potrebbe configurare la commissione di crimini di guerra da parte mia...........dopodichè deciderò se obbedire o meno all'ordine.

Prima di oggi, infatti, non conoscevo la Via di Principio, ma solamente il Viale Di Prassi, angolo Piazza dell'Insubordinazione. Solo una domanda, se sai/vuoi rispondermi : tale Principio in quale Codice Militare sarebbe presente ? In quello di Pace od in quello di Guerra ?. Saluti.
#217
Salve Ipazia. Son contento per te, per noi tutti e condivido pure.

Che le emozioni siano un meraviglioso (o qualche volta terribile) lubrificante di tutte le funzioni e le reazioni sia corporali che intellettuali (non ho mai sostenuto che noi si sia fatti a compartimenti stagni) è una verità...........mentre il fatto che il funzionamento dell'intelligenza e quello dell'emotività si ostacolino disastrosamente a vicenda se contemporaneamente agenti......è un'altra verità.

I lubrificanti sono una cosa, gli ingranaggi che possono ingripparsi, un'altra, no?. Saluti.

#218
Salve jacopus. Certo che l'intelligenza emotiva esiste. Sia per iscritto che a voce. Infatti basta scriverne o parlarne per crearne il CONCETTO (a questo tu ti riferisci) di ciò che nella realtà esistere non può.

Invece poi di controbattere in via logica a quanto ho affermato e qui sotto ripeto :

"L'intelligenza fa parte delle funzioni razionali gestite da una mente, l'emotività è una funzione irrazionale (oppure tu ci ragioni sopra, prima di provare una emozione ?) gestita dalla psiche (o spirito, se preferisci chiamare in tal modo la psiche).

Perciò l'espressione "intelligenza emotiva" ha lo stesso senso che il parlare di "razionale irrazionale"..................ovvero è un palese nonsenso".

......................................................vedo che preferisci - come accade da parte di diversi altri - dedicarti alla analisi personale della mia mentalità, della mia mancanza di soggezione culturale, del mio astenermi dalla consultazione delle "fonti" etc. etc. etc.

Vabbè.......qui dentro, fortunatamente, siamo liberi di occuparci di ciò che preferiamo, no ?. Saluti.


#219
Salve Donaldduck.  Rispondo solo per educazione. Citandoti : " Altrimenti cerca di renderti conto che questa tua pretesa che si considerino valide le tue definizioni solo perché lo dici tu è piuttosto paradossale e anche abbastanza ridicola".

Prendo atto della tua personale opinione. Non sono interessato a replicare a livello di giudizi personali. Non sto neppure a chiederti di citarmi un miserabile estratto di quanto da me scritto, al cui interno figuri una mia pretesa piuttosto che una mia convinzione.

Auguri di tanto fresco nonostante le prevedibili ondate di caldo che affligeranno (o già lo stanno facendo) i nostri organi, nessuno escluso. Saluti.

#220
Salve ricercatore. Citandoti : " La mia domanda è pertanto: possiamo sacrificare l'idea di "Dio" così da poter consentire anche agli atei di accedere senza pregiudizi a quei materiali così preziosi? ".

Scusa ma che domande fai ? Ti metti a scherzare con il Sacro ? Vorresti mandare Dio in panchina per consentire ai giocatori della partita Atei-Fedeli di correre liberamente dietro alla palla dello Spirito Santo e prenderla a calci, magari mandandola a sfondare la rete della Fede, la quale Rete, come noto, è fatta con la carta dei Testi Sacri ??

Guarda che molti, tra gli spiritualisti del pubblico pagante, potrebbero anche incazzarsi od addirittura invadere il campo e menare di brutto sia te (che sei presente ora qui come arbitro) che i giocatori !

Ti prego, stai più attento con certe proposte ! Saluti.
#221
Citazione di: ricercatore il 22 Maggio 2022, 15:34:23 PM@viator
 - Io credo che il concetto di "sacro" si origini per una serie di motivi:

uno è quello che dici te, il desiderio di certezza

uno è quel senso di innamoramento che ha il bambino verso il genitore: da piccoli siamo talmente deboli ed indifesi, che abbiamo bisogno di considerare il genitore come un supereroe (cos'altro potremmo fare per placare l'ansietà e il senso di impotenza?) - E QUESTO NON SAREBBE ANCH'ESSO UN DESIDERIO DI CERTEZZA DI AVERE SICUREZZA ?

uno è la constatazione che seguire certi insegnamenti (religiosi) porta a condurre una buona vita: si può sperimentare in prima persona che ubbidire alla "Legge sacra" è una cosa intelligente da fare - MA CHE C'ENTRA L'INTELLIGENZA CON LA SACRALITA' ? - QUESTO VALE ANCHE PER CHI HA LA VITA CONTRASSEGNATA DA UNA SERIE INFINITA DI DISGRAZIE ?

uno è il classico bisogno di senso - E IL BISOGNO DI VEDERE UN SENSO DELLA VITA NON E' FORSE ANCH'ESSO UN DESIDERIO DI AVERE DELLA CERTEZZA ?.

Salve ricercatore. La troppa ricerca produce la troppa abbondanza. Partendo dal vero ed unico motivo dell'esistenza del sacro tu sei riuscito a moltiplicarlo per quattro, ma ti assicuro che non era affatto necessario. Saluti.
#222
Salve hystoricum. Stavo dimenticandomi di commentare l'espressione "intelligenza emotiva".

E' concetto appunto usato da chi ha letto troppe favole idealistiche.

L'intelligenza fa parte delle funzioni razionali gestite da una mente, l'emotività è una funzione irrazionale (oppure tu ci ragioni sopra, prima di provare una emozione ?) gestita dalla psiche (o spirito, se preferisci chiamare in tal modo la psiche).

Perciò l'espressione "intelligenza emotiva" ha lo stesso senso che il parlare di "razionale irrazionale"..................ovvero è un palese nonsenso.

Però non mi hai ancora detto se ti consideri o meno un idealista. Pazienza, vedrò di indovinarlo da me. Saluti.

#223
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2022, 13:41:44 PMSei troppo ottimista, Viator, per quanto possiamo sforzarci non riusciremo mai ad arrivare al tuo livello. Rassegnati all'idea di essere il solo ad aver capito il vero significato di etica.
Salve anthonyi. Non credo di essere il solo. Secondo me ci sono anche altri (assai pochi) i quali non sono intervenuti poichè non avevano nulla da obiettare alla ovvietà di quanto ho evidenziato parlando di Jack lo Squartatore. Saluti.
#224
Citazione di: hystoricum il 22 Maggio 2022, 13:15:23 PMLa Svizzera è praticamente il più prospero Paese del pianeta. Ricchissimo, ordinato, pulito, panoramicissimo.

Dove l'hai letto?Su Topolino?

Salve hystoricum. No. In "Alice nel Paese delle Meraviglie". Tu però non leggerlo. Ti si potrebbero confondere ancora di più le idee. Saluti.
#225
Salve ricercatore. Secondo me i credenti sono perfettamente convinti che il loro Dio continui a parlare........al loro cuore. Sempre secondo loro, Dio è silenzioso solo con i miscredenti.

Circa miracoli, dogmi, scritture............sempre per i credenti, è tutto vero e fideisticamente certificato (dalla loro speranza che ciò in cui credono sia tutto vero).
Hai mai conosciuto qualcuno che non considera vero ciò in cui crede ?.

Avere fede significa sperare (cerca di indovinare tu in che cosa) e quindi perdere o non possedere la fede significa (sempre per il credente) vivere da disperati.

A questo punto occorre "blindare" la speranza-fede, in modo da essere certi di non perderla. L'invenzione del concetto di sacralità serve appunto per stabilire un tabù, un divieto di mettere in discussione qualcosa (ciò in cui si crede e che mantiene viva la speranza).

La fede e tutto ciò che serve al suo mantenimento...........sono sacri.......e guai a chi li tocca.

Il futuro della scienza è intrinsecamente incerto (la scienza è la sistematica del dubitare), mentre quello della fede (per il credente) è assolutamente certo.

Vorrai mica che - per le anime semplici - la scienza risulti più appetitosa della fede, no ? Saluti.