Citazione di: Damiano Bergamaschi il 22 Giugno 2024, 01:46:11 AMMi faccio risentire dopo parecchio per riflettere con voi di una cosa.Ciao, prova a leggere qui: https://www.profduepuntozero.it/2024/06/25/ultimo-banco-207-il-segreto/ Forse risponde alle tue domande?
Più che una riflessione sembrerà uno sfogo e ve lo dico già ora: torno da una serata in discoteca (ebbene sì il caro Damiano filosofico racconta balle e menzognere va in quei brutti posti) deludente.
Comunque...
L'argomento in questione riguarda la società.
Ormai siamo giunti nella società dello stupro. Si l'ho soprannominata io così. E ve lo ripeto: la società dello stupro.
Quella odierna è una società basata solo ed esclusivamente sui soldi, sul potere d'acquisto economico e sull'incapacità di persone come noi (intelligenti e sensibili) di tirare fuori gli attributi necessari a prendere il comando per avere un mondo equo,solidale e pulito.
Ma noi no...no...noi vogliamo lo stupro. Degli organi genitali, del cervello, insomma, di qualsiasi fessura possiede il nostro corpo perché noi individui dobbiamo stare zitti ed essere stuprati. E guai e maledizioni tremende subiscono chi vi si oppone a tutto ciò.
Lo capite o no che non interessa niente e di nessuno a niente e nessuno?
Non vi sembra evidente a voi (noi) popolo di Logos, che si differenzia dallo schifo totale che giace intorno a noi?
Ma da quando è che il mondo, la società funziona in questo modo?
Beh sebbene prima abbia detto "la società odierna" in realtà le cose sono da sempre così.
Da sempre. Anche quando l'essere umano era una scimmia. C'è sempre stato tizio che ha detto a Caio: "tu devi lavorare per me altrimenti ti succederà questo".
E la religione poi ahhhh il mezzo perfetto per stuprare il cervello.
Stupro di qui, stupro di la ce n'è per tutti i gusti e ve lo dico già ora: finché non ci sarà qualcuno che si eleverà dalla massa e lavorerà sodo veramente per cambiare le cose, tutto questo non cambierà mai...MAI.
Spero di aver acceso un dibattito interessante.
Grazie dell'attenzione.
Buona notte.
Damiano Bergamaschi.