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Messaggi - baylham

#211
L'uomo è un animale. La differenza principale è qualitativa: gli altri animali immaginano, prevedono l'immediato futuro, l'uomo il lontano futuro. Daniel Gilbert ha evidenziato questa differenza in modo per me convincente in Stumbling on Happiness.
#212
Non vedo che cosa abbia a che fare la verità con allegorie e parabole religiose.

La perpetuazione delle religioni è legata, più che alla saggezza, alla forza e alla violenza dei suoi sostenitori. Infatti le morali religiose hanno origine da culture incompatibili con la cultura moderna liberale. Un uomo moderno occidentale non può che provare ripugnanza per i principi morali espressi storicamente dalle principali religioni. Se resistono è anche perchè si sono evolute, adattate alla cultura moderna.

Tornando al tema originario, la figura contradditoria di Dio che emerge dal confronto tra il Vecchio e il Nuovo Testamento non è sanabile, giustificabile, come è semplicemente testimoniato dal fatto che gli ebrei non si sono convertiti in massa al cristianesimo. 

Sospetto che i Vangeli, soprattutto a causa del rapporto dei primi cristiani con gli occupanti romani, siano fortemente autocensurati.
#213
Citazione di: Ipazia il 22 Dicembre 2022, 07:54:28 AMLa convivenza di ogni vivente con la sua (auto)coscienza non è questione logica, bensì bio-logica.

L'unità psicosomatica è indissolubile, restando nel campo dell'umano che alimenta la sfera "spirituale" di pensiero e azione. La scissione è possibile, ma come patologia: individuale e sociale.
L'unità è l'uomo di cui la coscienza è parte. Perciò non esiste l'unità o la relazione tra l'uomo e la sua coscienza, come non esiste l'unità tra l'uomo e il suo naso o dito. L'uomo è l'insieme, la sua coscienza, il suo naso, il suo dito sono elementi dell'insieme. L'insieme e gli elementi dell'insieme sono su due piani logici distinti, separati.
#214
Se la coscienza è parte dell'uomo, allora l'uomo non convive con la sua coscienza, sono due livelli logicamente distinti, separati: l'uomo non ha relazione con la sua coscienza e la coscienza non ha relazione con l'uomo di cui è parte.
#215
Citazione di: Ipazia il 20 Dicembre 2022, 17:17:29 PMCon lo "spirito" si deve, bene o male convivere, altrimenti i teisti ti prendono in castagna sulle domande metafisiche fondamentali: da dove veniamo, dove andiamo, che senso - come direzione e valore - ha la nostra vita, ha il mondo, l'universo, cos'è bene e cos'è male, ecc...?

La mia scommessa è rifondare lo spirito sull'immanenza, scansando tanto la reazione confessionale che l'inumanesimo scientista. Una terza via, come piace a Phil.

Non è possibile convivere con lo "spirito". Logicamente la trascendenza significa l'impossibilità di qualunque relazione tra una parte e il sistema di cui è parte. Per cui lo spiritualismo e il teismo mi appaiono ingenui.

#216
Citazione di: Phil il 20 Dicembre 2022, 10:23:31 AM@baylham
L'"oggettività" (non a caso posta fra virgolette) di un certo buddismo non sta nel postulare un ciclo di rinascite, tutt'altro che oggettivo, ma nel porre alla fine (e come il fine) la cessazione della vita, similmente a quanto accade, appunto oggettivamente (senza virgolette), sulla terra. Capisco l'esaltazione della soggettività, tipica della responsabilizzazione individuale che propone ogni religione, ma non colgo in che senso l'estizione del ciclo delle rinascite sia «esaltazione della volontà e della potenza», considerando come tale cessazione non sia solitamente voluta (v. suddetto attaccamento alla vita, "fame di eternità", etc.) e non sia espressione della potenza umana (se non piuttosto espressione dell'impotenza umana di fronte all'impermanenza dell'essere).
La cessazione della vita di un individuo, la morte, è un processo oggettivo, nel senso di riconosciuto dagli uomini collettivamente. Ma per quanto riguarda la nascita e la morte, sia individuale che collettiva, per non parlare dello "spegnimento dell'essere", penso che non siano oggettivamente disponibili come traguardo o fine dell'uomo, e che quindi siano l'ennesima missione impossibile alla quale preferisco non partecipare.
#217
Citazione di: Phil il 19 Dicembre 2022, 18:13:30 PMQuesto perché la prospettiva di un'eternità, sia essa premio o punizione (v. comportamentismo elevato alla trascendenza), è quello su cui tutti vogliono "istintivamente" puntare. O meglio, quasi tutti: c'è una "religione" che, in alcune sue diramazioni, propone come traguardo ultimo l'estinzione, la cessazione del ciclo delle (ri)nascite. Tuttavia, non a caso, anch'essa è stata recepita a livello popolare come "promessa di paradiso", mentre "in realtà" (dottrinalmente parlando) il Nirvana è negazione, spegnimento (etimologicamente) dell'"esistenza condizionata", senza più eternità né sete di essa. Al netto delle narrazioni dottrinali e del ruolo etico-spirituale di tale credenza, quella del "sommo traguardo" come cessazione dell'esistenza, se ci si pensa attentamente, è una prospettiva piuttosto disincantata e "oggettiva" della vita; magari non rincuorante per tutti, certo, ma non è detto che la verità debba per forza esserlo sempre.
Il buddismo non mi appare affatto una prospettiva "oggettiva" della vita. Proporsi addirittura il  "traguardo ultimo dell'estinzione del ciclo delle (ri)nascite" mi appare come la massima esaltazione della soggettività, della volontà e della potenza umana. 
L'ennesima proposta o promessa di un obiettivo impossibile, disumano, di cui personalmente non avverto alcun interesse, desiderio o necessità.

Tornando al tema iniziale non vedo alcun nesso diretto tra politeismo e fatalismo, tra monoteismo e fanatismo, tra spiritualismo e trascendenza.

Sono profondamente distante dallo spiritualismo di qualunque genere, mentre ritengo che il concetto di trascendenza, assieme a quello opposto di immanenza, sia interessante, valido per ogni modello di analisi sistemica.
#218
Citazione di: Socrate78 il 09 Dicembre 2022, 12:01:29 PMInoltre se dopo la nostra vita ci fosse il Nulla, che senso avrebbe ad esempio imparare e studiare? Non avrebbe alcun senso ultimo, perché tutte le nostre conoscenze si perderebbero, quindi tutto sarebbe azzerato. Ancora di più, che senso avrebbe amare? Assolutamente nessun senso, anzi, sarebbe meglio non avere legami affettivi con nessuno, perché così non si soffrirebbe quando le persone a cui siamo legati muoiono. Come vedi se io assumo che dopo la morte vi è il Nulla, il modo di considerare il senso della vita cambia di molto, e se si è atei coerenti non si può che essere NICHILISTI. Saluti.
Non capisco l'associazione tra ateismo e nichilismo, al contrario da ateista sono certo che il nulla non esiste. Sono morti miliardi di viventi e di uomini, ma alla loro morte non è subentrato il nulla. Lo stesso accadrà con la mia morte. 

Imparare, studiare, amare ha senso perchè sono le cose belle della vita di un uomo, le cose per cui la vita vale. Ma non sono io ad autoregolare la mia vita, che è parte di un sistema trascendente senza regolatori.
Perciò nella vita ci sono anche le cose brutte, la sofferenza per cui il suicidio e l'aborto costituiscono una via d'uscita individuale.

Il fanatismo, come la stupidità, è un fenomeno che sovrasta le religioni: il tifo sportivo o politico sono degli esempi.
#219
Percorsi ed Esperienze / Re: Le croci "magiche"!
09 Dicembre 2022, 11:07:06 AM
Fatto.
Ciao Eutidemo.
#220
Sono d'accordo con Ipazia che la bellezza è una relazione tra un soggetto e un oggetto, perciò non è né esclusivamente soggettiva né esclusivamente oggettiva, perciò è indefinibile.
#221
C'è una grave mancanza, il vestito dello sposo.
Le proposte leghiste hanno sempre un tocco di genio comico, quasi inarrivabile.
#222
Citazione di: Ipazia il 10 Novembre 2022, 14:47:17 PMEmbè, se questo è l'argomento è come chiedere a Zelensky se la Crimea è russa o ucraina, all'oste se il vino è genuino, al ciarlatano se il suo siero immunizza,...

Ma cosa vuoi che dicano gli armatori stranieri della flotta negriera ? Noi armiamo le navi e ce li portiamo tutti a casa invece di scaricare il "carico" in Italia ? Magari qualche argomento giuridico più serio, no  ???

Mentre invece le "nuove interpretazioni" del diritto internazionale di questo governo fascistoide sono imparziali, geniali?
Di fronte ad interpretazioni del diritto internazionale così fantasiose e ridicole non c'è la necessità di alcuna risposta seria, bastano le pernacchie ricevute.
Attendo il promesso "serio" blocco navale verso la Libia e la Tunisia. 

In margine: ancora non sapevo che essere donna significasse essere fragile, avevo inteso rivendicare che i sessi erano costituzionalmente uguali.
#223
Ma quale sparata, basta sentire le reazioni ufficiali e ufficiose degli altri paesi europei e della Comunità Europea per capire che tale argomentazione è ridicolmente pretestuosa.
La sparata è quella fatta da questo governo di matrice fascistoide sulla pelle dei migranti, sparata che è finita male in tutti i sensi.
#224
Citazione di: Ipazia il 10 Novembre 2022, 07:49:39 AMLa prima norma da far valere è la territorialità del traghetto impiegato. Uovo di Colombo che finalmente un ministro della giustizia, Nordio, ha tirato fuori  dall'impolverato armadio delle collusioni.
Dimostrando che di diritto internazionale non ci capisce nulla.
#225
Non è un problema di menzogna, è un problema di comprensione delle dinamiche che portano ad uno stato totalitario.
Problema, la dittatura, il totalitarismo, che non ha una soluzione politica, ma è un rischio permanente della democrazia, che non dipende quindi dall'utopia comunista o liberale che sia. Prova ne sia l'ircocervo cinese, che definire comunista, o all'opposto, liberale, è ovviamente ridicolo. Tuttavia è vero che i movimenti storici di matrice comunista hanno una probabilità maggiore di produrre dittature rispetto a quelli liberali. Ovviamente essendo utopie nessuno riconoscerà i prodotti storici nefandi come autentici, ma come tradimenti del progetto ideale.