Scegliersi un eroe personale è un pò la negazione stessa dell'eroe, forse un idolo o un modello, non un eroe, gli eroi si riconoscono, non si scelgono. "Persona che per eccezionali virtù di coraggio o abnegazione s'impone all'ammirazione di tutti" dice l'Oxford dictionary, ma "tutti" chi? L'eroe è tale in misura e prospettiva di una comunità, o meglio di un mondo, il suo riconoscimento deve essere collettivo, non è un fatto personale. Per piacere a tutti, ha bisogno anche di una leggenda che ne smussi gli angoli, che lo renda multiforme e ne faccia un personaggio non divisivo perchè ognuno è in grado di trarvi ispirazione, la sua reale biografia storica non ha tanta importanza quanto la leggenda. Con i mezzi di informazione attuali, è sempre più difficile costruire leggende, e allo stesso tempo avere dei mondi contenuti e chiusi. L'eroe moderno deve essere quasi globale, o perlomeno "occidentale", e deve saper sopravvivere allo scrutinio meticoloso delle sue vicende, con bisogno minimale di ricorrere alla finzione. Ho molti eroi, quasi infiniti, dipende a quale mondo guardo quando vi penso, mondi macrostorici, mondi microstorici, mondi personali. Nel mondo Italiano, ma a suo tempo anche occidentale, Garibaldi certamente. Nel mondo scientifico, Darwin con altrettanta certezza. Nel mondo dell'apicoltura, Padre Adam, nel mio mondo personale, mio nonno Giglio. E via discorrendo..

: