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Messaggi - niko

#2131
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
22 Febbraio 2023, 11:49:34 AM
Citazione di: anthonyi il 22 Febbraio 2023, 07:02:25 AMInfatti a Praga l'armata rossa ci andò proprio per "mettere pace".
E' vero che l'Europa non esiste, perché in Europa ci sono tante patrie, libere e indipendenti, che hanno scelto di unirsi perche uniti, anche se differenti e indipendenti, si sta meglio.
Poi vedi niko, gli ideali non hanno fondamenti, sono gli uomini che scelgono di adottarlo in base a quello che vedono meglio.
Il comunismo I polacchi e tutti gli altri lo hanno scartato perché pensavano che la libertà economica fosse meglio. I cinesi poi hanno fatto la loro strada, non mi verrai mica a dire che quelli credono ancora all'idea le del comunismo?


Il teorema di Inverno e' che l'URSS come realta' geopolitica sia statualmente e formalmente crollata a causa del mancato fondamento dell'ideale comunista.

L'ideale e' falso, allora lo stato, che su quell'ideale si fondava, crolla. 

Allora, dico io sarebbero dovute crollare anche la Cina, Cuba, la Korea del nord e tutti i paesi comunisti.

Un semplice controfattuale, che smentisce l'idealismo interessato e peloso come ad esempio quello "finto europeista", in realta' atlantista, applicato sempre alle idee degli altri. L'idealismo peloso che presenta sempre l'idealita' propria, auto riflessa, come natura, cioe' non la contempla nemmeno. La pagliuzza e la trave.

Perche' appunto c'e' di piu', il capitalismo stesso, in quanto sistema informante e condizionante la politica degli stati fondato su ideali infondati, su frottole (a cui credi tu Antony, ed altre quattro persone al mondo, spero, ormai) sarebbe dovuto crollare, se bastasse'infondatezza di un ideale a causare, o anche solo a spiegare,il crollo di uno stato o di un impero.

Per cui dico siamo "realisti" tra virgolette, nel sensi di siamo seri.

La generazione della primavera di Praga, con la generazione di Trociij e Pilsusky non c'entra niente.

Era gia' emersa la realta' del socialismo in un solo paese, il comunismo russo come realta' ed idealita' che potesse unire i popoli aveva gia' fallito.



#2132
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
22 Febbraio 2023, 00:11:29 AM
Il solito predicozzo da buoni borghesi che sarebbe virtualmente europeista se l'europa (referente del predicozzo) come fenomeno antropico esistesse; nell'inesistenza -attuale ed essenziale- dell'europa... atlantista.

Predicozzo atlantista.

E quindi guerrafondaio.

E quindi pericoloso.

Chi parla del nulla, deve pur parlare di qualcosa.

O quantomeno tramite, qualcosa.

Pilsudsky era un fascista.

Chi riabilita Pilsusky, non e' tanto lontano da chi riabilita Bandera. Perche' le rivalita' tra nazionalismi lasciano il tempo che trovano, e solo l'inutilita' e la vanita' del nazionalismo fa da denominatore comune anche tra gli avversari, e merita, cone esempio negativo, di restare nella storia.

L'unica vera forza antimperialista e rivolta al sogno dell'ultima guerra in vista di una kantiana pace perpetua ai tempi del fascista Pilsudsky e della sua generazione era la gloriosa ARMATA ROSSA della RSFS/UNIONE SOVIETICA.

Altre io non ne conosco.

Il che ci riporta a bomba alla questione iniziale: l'europa non esiste specificamente nel suo rinnegare la sua appartenenza al tutto supercontinentale dell'Eurasia.

La nostra vera patria.

Per quanto mi riguarda, non c'e' ancora stato il terremoto a separare le due placche tettoniche (voialtri lo avete sentito?), unica eventualuta' che potrebbe giustificare l'esistenza dell'Europa come entita' separata a parte epifenomeni come Carlo Magno e il -suo- cristianesimo, e rispondero' ad ogni calunnia metafisica e metadinamica rivolta alla terra sotto ai miei piedi.

Perche' la terra sotto ai miei piedi non ha la parola, e qualche volta devo essere io, a prestargli la mia, di parola.

L'inesistenza ATTUALE, dell'europa, e' epifenomeno della sua inesistenza ESSENZIALE, e in essa si radica.

E per inciso, se il crollo dell'URSS fosse dovuto ad un problema di mancato fondamento dell'ideale comunista, resterebbe da spiegare perche' ad oggi la Cina resista, in quanto Stato comunista, e perche' la Korea del nord resista.

Il mancato fondamento dell'ideale capitalista, sotto gli occhi di tutti coloro che, evangelicamente, hanno fame e sete della GIUSTIZIA, e che con tali occhi guardino un qualsiasi panorama urbano, non sta impedendo al capitalismo di prosperare, da duecento anni almeno.

La giustizia dunque, che al netto delle chiacchiere e' l'unica possibilita' per la pace.

Oggi, come ai tempi dell'armata rossa.

Rivedrei dunque in linea generale la critica idealista (fatta sempre) alle ideologie degli altri come motore della storia.

O quantomeno della geopolitica.

Anche Pilsusky, che era un fascista, alla fine ha vinto contro i rossi. Al suo tempo e nella sua generazione.

Io a livello di un discorso serio sono per la pace.

A livello di tifo da stadio tifo per i russi.

E questo mio tifare e' coerente con il mio essere per la pace.

Perche' questa guerra finira' quando (non se, quando, nel senso che lo do praticamente per certo) la Russia si sara' presa il Dombass e poco altro e sara' disposta a trattare.

Altri finali possibili non ce ne sono.

L' "occidente" scritto tra mille virgolette, non scendera' mai in guerra guerreggiata, piu' che fornire armi, e fare la voce grossa, e fare sanzioni inutili e autodistruttive per la gioia di cinesi e americani, non fara'.

E una formica, anche superarmata da tutte le armi degli amichetti, contro un gigante perde. Lentamente, inesorabilmente, con le armi altrui che la "aiutano" a durare di piu' (quindi di fatto ad avere piu' morti inutilmente) ma perde.

Realismo, che comanda come sempre sull'idealismo:

Rapida vittoria della russia, naturalmente sui suoi obbiettivi minimalisticamente ridefiniti=rapida pace.

Chi pensa che l'Ucraina possa ricacciare gli invasori non ha capiti niente.

A breve avremo notizia della caduta di Bakmhut.

E il mondo si svegliera' multipolare. E post-neoliberista.

Avendo finalmente capito di esserlo.

Forse.



#2133
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
15 Febbraio 2023, 17:34:50 PM
Citazione di: Duc in altum! il 15 Febbraio 2023, 14:25:35 PMProbabilità sbaragliata, polverizzata dalla Nuova Alleanza.

Non c'e' mai niente di Nuovo sotto il sole...

Soprattutto non con la N maiuscola.

#2134
Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2023, 23:16:14 PM@niko

I nazidem si fanno fotografare con una siringa in mano che fa più danni della mitraglietta e che, al contrario della mitraglietta, può essere spacciata ipocritamente per filantropia.

La destra ha un vantaggio elettorale ormai insuperabile rispetto alla sinistra: serve il padrone tanto quanto, ma senza fingere di servire il popolo. Il popolo l 'ha capito e non vota più. La borghesia continua a votare, invece, e la destra raccoglie.

Sull'inclusività, Soumahoro ha spiegato che stile di vita abbiamo importato, e Moneskin, Barbie e il tatuato, tutti rigorosamente sinistri, ce lo cantano e suonano full time no stop.


In questo mito che la destra istituzionale sia stata meno repressiva e vaccinista della sinistra ci credi (fanaticamente) tu e, spero, altre quattro persone:

La verita' e' che a livello globale, (che e' l'unico livello che conta, per giudicare un evento come una pandemia e la sua gestione) non c'e' stata grande differenza, tra destre e sinistre che si sono trovate a fronteggiare il problema, se non forse nel senso che la gente e' talmente ignorante, da scambiare la contingenza storica per gestione e merito politico: in Italia al potere quando c'e' stata la pandemia c'erano la sinistra e i cinque stelle e loro hanno gestito l'emergenza. Se questo per alcuni e' argomento necessario o sufficiente a sostenete che Salvini e la Meloni se ci fossero stati loro, invece, avrebbero fatto di meglio, io a questo livello di discussione non ci scendo nemmeno.

Tra l'altro il politico della mitraglietta ha detto anche che secondo lui e' molto piu' educativo portare il figlio di dieci anni a vedere un bello stand di caccia e armi da fuoco (della serie: educhiamo i bimbi al paramilitarismo e al machismo fin da piccoli) piuttosto che fargli vedere i baci gay in tv a Sanremo.

Io difendero' sempre l'inclusivita' nazidem come il male minore, finche' l'alternativa dell'altro campo politico sara' questa merda, di voler educare i figli maschi bianchi arianopadani alla guerra a dieci anni e non vergognarsi di dirlo.

La Sparta de noantri.

Con i terroni nel ruolo degli iloti.




#2135
Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2023, 08:21:46 AMDopo l'evoluzione nazidem le classifiche di lerciume giornalistico e politico si sono ribaltate in maniera imprevedibile prima della covidemia. E anche questa è opinione, condivisa però da una miriade di elettori in Lombardia e Lazio che, anche turandosi il naso, sentono la puzza ugualmente. Il baraccone Rai, nazionalmarchettaro, ne condivide il trend.


Io penso che i politici "nazidem" non arriveranno mai al livello di feccia umana di farsi fotografare con una mitraglietta in mano e dichiarare apertamente e  testualmente che un'istituzione elettiva fondamentale e con potere legislativo dello Stato italiano (come una Regione) e':

"dalla parte delle lobby delle armi",

come ci arrivano invece i politici meloniani.

Dalla parte della lobby delle armi, del paramilitarismo anarco-capitalista e senza nasconderlo, come l'estrema destra americana che li ispira, e li paga.

Tu a volte qui vuoi fare la comunista stalinista arrabbiata che dice che la destra istituzionale e' diventata meglio della sinistra istituzionale, ma non ti rendi conto che la verita' esiste, ed e' sotto gli occhi di tutti, e negandola fai parte anche tu dello spettacolo, e della post-verita'.

Spero vivamente che la maggior parte degli italiani preferisca ancora l'inclusivita' stucchevole dei pronomi gender e delle quote rosa all'individualismo identitario delle mitragliette, e lo spero nonostante il modo in cui una rumorosa minoranza di italiani attualmente ragiona e vota, minoranza che e' e resta tale perche' il partito dell'astensione mette in minoranza anche i prodi (neofascisti) trionfatori delle ultime  elezioni.

Troppo facile identificare correttamente la tradizione neofascista e il suo campo geopolitico strategico di elezione solo per quanto riguarda l'Ucraina.



#2136
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
14 Febbraio 2023, 21:12:25 PM
Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2023, 19:48:26 PMCerto, alla morte per amor nostro di un Dio (Gesù il Cristo).

Gesu' era un ebreo, e con ogni probabilita' e' morto nella convinzione che il mondo fosse gia' salvo grazie alla Legge, non al fine di salvare il mondo.

I veri doni sono sempre quelli che non servono a niente.

Il vero amore e' sempre quello che salva dal lutto, dall'esperienza della morte dell'altro, mai quello che salva dalla perdizione, e quindi dalla conoscenza certa della morte propria.

Ma qui siamo alla religione degli individui.

Che devono salvarsi individualmente.

Il nichilismo cristiano non ha fatto altro che anticipare il nichilismo moderno, i credenti cristiani appartengono a questo mondo molto piu' di quanto ammettano.

Vivono per la morte.

Vivono per questo spettacolo, per questa morente pseudo-societa'.

Come ci vivono anche quelli che pensano che la morte sia consolazione.

Come ci vivono anche quelli che pensano che la morte sia valorizzazione dell'effimero.

Come ci vivono anche quelli che pensano che la morte sia il grande nulla, a cui l'essere staticamente si contrappone.

La loro speranza, il loro gruppetto/Chiesa, non li rende speciali rispetto al movimento complessivo del mondo, rispetto alla direzione del tempo.

Anzi, in un certo senso li rende omologhi.


#2137
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
14 Febbraio 2023, 13:31:58 PM
Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2023, 10:46:05 AMDopo il "mi piace" per il sorriso strappatomi, sento il dovere di far riflettere sulla realtà che la vocazione alla sofferenza (er dovemo soffrì, per capirci), né il suo perché, sono presenti nel Vangelo.
Certo ci sono le tribolazioni, ma che - per chi ha fede in Esso - divengono un passaggio, delle prove ...e non il nostro destino.


La sofferenza non e' una prova, ma una libera conseguenza dell'esistere.

L'amore, la grazia, sono tali solo se illuminano per assurdo un mondo gia' perfetto, non se ricadono per l'ennesima volta sotto la categoria della necessita'.

Vuoi salvare il mondo con l'amore?

Comincia a meditare sul fatto che il mondo e' gia' salvo grazie alla morte.

Che non c'e' nessun trionfo che non sia per parodia, per burla.

Tripudio. Istante in cui la realta' supera il desiderio.



#2138
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
13 Febbraio 2023, 22:06:08 PM
In pratica dovemo da SOFFRI', perche' a vita e' MERAVIGLIOSA...

E mica solo quelli che condividono:

Sotto er sole della Roma papalina (e meloniani dintorni) TUTTI semo fiji de Dio e TUTTI dovemo da soffri':

Credenti, atei, cani, cetrioli...

#2139
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
10 Febbraio 2023, 21:27:46 PM
In realta', come diceva gia' Epicuro, secondo ragione e saggezza a volte si evita un piacere (immediato) per il timore di un male piu' grande (in futuro), e si sopporta il dolore (immediato) in vista di un piacere piu' grande (in futuro).

Ad esempio: non ozio nell'immediato, anche se oziare e' bello, perche' se ozio, in futuro moriro' di fame.

Il discorso della formica, che e' meno scema della cicala.

Piu' in generale, nel concreto dell'esperienza materialistica e non metafisica umana, nel concreto di quanto della vita ci e' dato sapere, ogni dolore, (o meglio, ogni umana esperienza possibile del dolore), trasfigura, attraverso il tempo, o nel piacere, suo diretto opposto, o nella "morte" in senso lato (intendibile anche come qualsiasi stato di indifferenza e di oblio rispetto ad un dolore precedente, oltreche' come morte fisica, che sempre pone fine all'esistenza, e quindi pietosamente anche alla sofferenza, umana), e identicamente e specularmente  ogni piacere, trasfigura prima o poi o nel dolore o nella morte.

Ben lungi dall'essere assoluti, piacere e dolore non solo si limitano tra di loro, l'uno limita l'altro, ma sono limitati entrambi dal "grande indistinto" della non-vita di cui entrambi sono alterita', e da cui entrambi scaturiscono.

Del resto, come i contrari anassimandrei.

Solo il folle, attribuisce la categoria dell'eterno al dolore o al piacere (e dunque la follia degli iperuranii, dei paradisi, del voler esptrapolare bene e male in senso etico da piacere e dolore in senso naturalistico...): il saggio sa che ogni dolore sfocia o nella morte o nel piacere e ogni piacere o nella morte o nel dolore.

Sa che si puo' affrontare un dolore in vista di un piacere e negarsi un piacere in vista di un dolore, e anche questo, nega la folle l'affermazione che piacere e dolore siano eterni, e descrivigli con la categoria dell'eterno.

Piacere e dolore rendono conto dell'etica e della prassi umana al di la' di ogni patina e verniciatura  metafisica, e dunque eternizzante.

Il discorso evolutivo in merito e' inevitabile, poiche' abbiamo visto che piacere e dolore in quanto polarita' anti-metafisiche si dispiegano nello spazio e nel tempo, supportano la contraddizione, quantomeno con la loro compenetrazione e con il loro avere una alterita' terza in comune.

Quindi il piacere e il dolore implicano tanto il mantenimento formale e temporale, quando la ragionevole negazione, prima verso altro, e poi verso il ritorno riproduttivo e poroduttivo di loro stessi, dei viventi che piacere e dolore provano.

Non esistono un piacere e un dolore "generici": c'e' sempre uno specifico corpo vivente che li prova.

Quindi piacere e dolore saranno "segnati", contraddistinti sempre in qualche senso, dalla potenzialita' di mantenere tale corpo come "conatus", o al limite di negarlo come forma di una autonegazione -desiderante- specifica in vista di un auto-superamento specifico.

Ogni "corpo" vuole attingere alla sua "causa" nella realta' immanente che lo genera.

Nietzsche stesso non e' il filosofo della mancanza di scopo, ma dell'immanenza di ogni scopo nel tempo.

Piacere e dolore (in quanto volonta' di potenza) sono la volizione strutturata e singolare di una realta' che si innalza contro l'istanza metafisica di ogni volizione "generica", per questo le volizioni complessive di tutti gli esseri lavorano per far "evolvere" e "ritornare" la realta', e non per perdere la presa su essa "lasciandola essere" come se essa fosse un etereo e autosufficiente sogno o, che e' lo stesso, per eternizzarla.




#2140
Ma pensare che fare il "bene" soddisfi i bisogni di autoaffermazione, riproduzione, edonismo ed empatia tanto della specie quanto dell'individuo no?

Come, del resto, fare tante altre e meno nobili cose e attivita'?

Io non vedo in giro tutti questi automi gelidi che fanno il bene perche' il bene e' ricompensa a se stesso, perche' Dio e' l'Uno e altri teologismi e misticismi vari; io vedo invece uomini, individui in carne ed ossa che, quando a mio giudizio fanno il bene, -il gesto altruistico, il dono gratuito di se' eccetera- ne' ricavano comunque un piacere, piu' o meno fisico, emotivo o sublimato che sia.

Anzi, faccio di piu' che vederlo: lo sperimento nel mio caso, e penso che valga per gli altri.

Quandio provo empatia, che secondo me e' alla base del bene, sento il dolore dell'altro e voglio toglierlo.

Punto e basta, togliere quel dolore, che sento nell'altro, lo toglie a me, quindi e' nel mio interesse e nel mio piacere in senso piu' o meno lato toglierlo. Non ho bisogno di atteggiarmi a disinteressato o santo.

Si fa il bene per empatia e dal farlo se ne ricava un piacere, e proprio l'empatia porta a quel minimo di fiducia per cui si puo' ragionevolmente pensare che anche gli altri viventi, un certe fortunate e fortunose situazioni, faranno il bene per ricavarne un piacere. E magari, in certe fortunatissime, situazioni, proprio il nostro, di bene.

E questo nesso tra bene, piacere, empatia, e questa percezione del nesso tra bene e piacere anche negli altri grazie all'empatia stessa e' un altro argomento fondamentale che io posso portare contro le religioni tradizionali e la loro etica: laddove conosco, non ho bisogno di credere.

La COMUNE e' la realta' a
originaria e innegabile dei desideri e degli intetessi umani spontaneamente e da sempre non in conflitto e anzi realizzabili solo cooperativamente, non un sacrificio da porre sull'altare della pelosa parola: "COMUNITA' ".

Una volta meditato profondamente il significato del male morale, del crimine, della colpa eccetera, e' possibile ricondurlo alla realta' piu' comprensiva e generale del dolore e della sofferenza.

Il male nel senso di male morale, (e quindi il delitto, l'offesa all'altro, la trasgressione che costa sudore e tremore prima o dopo l'aver trasgredito...) e' un "sottotipo" del "tipo" piu' vasto dell'umana, e non solo, sofferenza in generale, non e' una realtà a sé.

Il male e' male perche' fa male. Prima o poi si paga. Si paga con la colpa, con la vergogna, con la vendetta, con la paura, con l'usura e la solitudine che conseguono al potere, ma si paga. Non esistono malvagi felici. Cosi' come non esiste libero arbitrio.

E una volta contemplato sfociare il relativamente piccolo fiume del male morale nel grande mare dell'umana sofferenza, il contrario del male -il cosiddetto bene- e' sempre e solo il contrario della sofferenza: la gioia, la felicita' e il piacere.

Che non sono l'oppio per fuggire il male, ma la giusta, e cioe' immanente risposta ad esso.

Bene e male sono solo due ingannevoli  parole ma in fondo e' solo la distanza infinita di una mediazione che ci allontana.

Uomini che hanno lo stesso OGGETTO del desiderio sono in guerra, uomini che hanno lo stesso DESIDERIO sono in pace.


#2141
Dato che Dio e' un prodotto dell'uomo e della sua immagginazione, dato che il Dio delle principali religioni monoteiste e' un Dio antropopatetico e antropomorfo, ricettacolo di sentimenti, paure, speranze ed immagginazioni (finanche di natura corporea, ad esempio per quanto riguarda Cristo, che ha un corpo) umane, il monoteismo, su un piano realistico e non ideologico si risolve secondo me in una sorta di mono-omismo: la solitudine dell'uomo e la solitudine di Dio si guardano.

E si guardano dentro un rapporto frankensteiniano tra creatore e creatura matrialisticamente rovesciato rispetto a quello comunemente inteso... non solo Dio e' solo, ma nemmeno esiste, quindi il problema fondamentale dell'impatto negativo della religione sulla societa' e' che l'uomo che lo pensa e lo crea, questo Dio unico e veritiero inesistente, e organizza il mondo intorno a lui, e' lui solo, e' un uomo solo.

La verita' non e' mai sola, e quando pretende di essere sola, quando diventa fanatismo, non e' piu' verita'.

Dio e' l'Uno, e' l'essere assoluto, e la principale proiezione antropopatetica (di sentimenti umani) dell'Uno e sull'Uno e' la solitudine, il vissuto emotivo genericamente immaginabile dell'uno, di colui che e' uno.

La solitudine molto piu' della benevolenza, dell'onnipotenza, della beatitudine e di altre proiezioni umane tipicamente attribuite a Dio.

L'anima, -come unita' fondamentale della persona umana sopravvivente alla morte, e come oggetto della salvezza nelle attuali religioni, che e' innanzitutto salvezza dell'anima- sta a significare che al di la' di tutta l'enfasi sulla carita' e sulla religione della carita', il punto centrale del discorso religioso e' che ognuno su questa terra  viene messo alla prova da solo e, se si salva, si salva da solo: da solo o al limite nella presunta verita' della sua relazione con l'amico immagginario Dio/Cristo.

Il momento totalitario, di una societa' ispirata da una verita' unica e quindi fanatica, viene dopo il momento individualistico e se ne nutre, ma infondo ogni totalitarismo, anche non religioso fa proprio questo: mira a costituire una iper-socialita' soffiando sul fuoco di una iper-paura della morte, o meglio del lutto come esperienza umana della morte, e quindi sostanzialmente della solitudine.

L'anima e' la figura universale dell'intermedio di una gerarchia, infatti il comando universale di Dio rivolto a tutte le anime e' che le anime comandino -a loro volta- sui corpi: secondo consolidata tradizione teologica e non solo, l'anima fa la volonta' di Dio quando il corpo fa la volonta' dell'anima, e dunque quando la concupiscenza e i "bassi impulsi", tipicamente corporei, sono frenati e sublimati.

Nessuno, vuole essere l'ultimo, nessuno, vuole toccare il fondo e sapere di avere toccato il fondo, allora gli uomini, animali speciali tra gli altri animali, si sono inventati questo espediente psicologico e consolatorio dell'anima, della coscienza, questo sogno ad occhi aperti, per identificarsi con un eterno intermedio, con un eterno penultimo...

Ma a quale prezzo, dico io...

A quale prezzo...


#2142
Citazione di: Duc in altum! il 04 Febbraio 2023, 00:15:31 AMPotrebbe, spettabile @niko, potrebbe insegnare, invece del può.
Visto che sant'Anselmo di Canterbury/Aosta non è stato ancora svalutato: "Io non cerco più di comprendere per credere, ma io credo per comprendere" -


A me invece basta comprendere il piu' possibile per stare bene ed essere felice, proprio in generale nella vita, meno cose "credo" e meglio sto, mica solo nell'ambito della religione...

#2143
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2023, 17:36:45 PMNon é così, se un paese invade in prima istanza, in questo caso la Germania e l'italia, e poi perde la guerra e gli altri entrano nel suo territorio per metterlo in condizione di non fare altri danni, la responsabilità é sempre di chi ha invaso in prima istanza. Certo alla Russia non accadrà questo, penso che gli ucraini si accontenteranno di ricacciarla dal loro territorio, e poi faranno un grande muro di separazione, lasciando liberi tutti i russofili di andare dall'altra parte per non tornare piú.

La Russia controllera' militarmente tutti i territori che ha annesso alla sua federazione e poi trattera' la pace da una posizione di forza.

La guerra non puo' finire in altro modo che cosi', e la figura di merda non tanto dell'Ucraina quanto di tutto l'occidente filoamercano che l'ha sostenuta sara' epica.

O, meglio epocale.

L'epoca dei grandi muri del mondo a guida americana (berlino, palestina, messico....) e' finita.

Per sempre.

E non tornera' finche' noi saremo in vita.

Un semplice pronostico che si puo' fare guardando il presente.

Fare di peggio dei nostri padri, che eressero quei muri, sara'-quantomeno tecnicamente- difficile, ma pursempre possibile.

Continuiamo a mandare carri armati, invece di usare il cervello.


#2144
Se tutte le guerra di invasione fossero sbagliate, sarebbero sbagliate, nell'ordine:

La battaglia di Berlino, nella seconda guerra mondiale. Dovreste sostenere che li' avevano ragione gli eroici nazisti.

S.S. reparto Carlo Magno. Gli ultimi in assoluto ad arrendersi. Carini, no?

Lo sbarco in Normandia.

Lo sbarco ad Anzio.

La battaglia di  Montecassino, di cui ho avuto occasione di visitare il relativo cimitero.

Ah, naturalmente sono sbagliati anche tutti gli episodi di invasione del risorgimento italiano:

La spedizione dei mille, con Garibaldi che gli affaracci suoi a casa sua non se li fa.

La breccia di Porta Pia. Sarebbe stato  piu' bello stare, senza invasioni, sotto la dittatura teocratica papalina. Soprattutto per me che sono romano.

Tutte le fasi iniziali della nostra prima guerra mondiale, pure quelle, sono tutte sbagliate. Per cui abbiamo una qualche forma di monumento serioso, almeno una lapide, virtualmente in ogni paesino che non sia frazione, anche di pochissimi abitanti.

Per non parlare di quel cornutaccio di Alessandro Magno, archetipo di tutti i conquistatori vincenti dell'antichita', quantomeno in occidente.

Napoleone, personaggio discutibile ma che per me ha portato la legge, e la ragione, e il laicismo, di una rivoluzione incompleta, ma gloriosa, nei piu' remoti recessi d'Eurasia dove c'era solo barbarie.

Mi sa che la semplificazione:

"invasore= cattivo; invaso= buono"

e' respinta al mittente dal nostro stesso sentire e immagginario comune.

Direi che spesso e' cosi', ma non sempre.




#2145
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2023, 08:34:53 AME perché non anche tutti i marziani, i venusiani e tutti gli altri abitanti dell'universo. Se siamo in vena di discorsi a vanvera, almeno, facciamolo bene. 😎


Piu' a vanvera di credere che il coro dell'armata rossa (o russa se la vuoi chiamare cosi') che ha cantato con Cotugno la canzone:

"buongiorno Italia"

abbia rappresentato geopoliticamente la Russia e i suoi interessi del momento in modo paragonabile a un Zelensky che comparira' per chiedere armi...

Mi pare difficile.