Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - viator

#2161
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Inerzia equatoriale
03 Febbraio 2020, 18:51:33 PM
Salve niko. Citandoti : "...........ma siccome civiltà vuol dire principalmente vivere in pace e in eguaglianza, particolarmente civili sono i pigmei."
niko !!...................io credevo di essere stato un poco originale coniando l'espressione "inerzia equatoriale" ma tu...........,,ma tu, perbacco....................mi hai veramente surclassato !!.

Non è che per caso tu sia un estimatore - oltre che degli ambienti equatorial-forestali - anche degli ambienti cimiteriali, visto che anche in quelli si vive in pace ed in eguaglianza ? Saluti.
#2162
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Inerzia equatoriale
03 Febbraio 2020, 18:32:34 PM
Salve Jacopus e niko. Malauguratamente voi mi citate una (ce n'è stata anche qualche altra) la grande CIVILITA' degli Inca.
So già che ponderare le proprie parole per poter esprimere un preciso concetto è fatica spesso vana, ma questo per me è un vizio che non riesco ad abbandonare.

Infatto io ho evitato accuratamente di usare la parola CIVILTA', utilizzando termini come "costruzioni sociali"(dinamiche) e "culture"(dinamiche).

Vi considero abbastanza acculturati per conoscere la differenza tra i termini citati sopra e quindi non sto a perdermi in definizioni.

Quindi resto dell'idea che all'interno della fascia equatoriale non si siano mai affermate costruzioni sociali e culture "di futuro successo perchè esportabili" (questo sarebbe il senso della dinamicità storica secondo il mio punto di vista).

Un convincente sunto delle principali ragioni di ciò l'ha già fatto il buon InVerno PROPRIO OGGI come da estratto sottostante :
"Non c'è sorpresa del fatto che abbiano un impronta ecologica bassa, hanno "l'inerzia equatoriale" come la chiama Viator............................posseggono i due requisiti fondamentali per averla, ovvero una natura rigogliosa e allo stesso tempo di difficile sfruttamento, solo le zone tropicali posseggono questa combinazione (in Brasile la carta tematica è verde per la media del pollo con l'amazzonia). Altre zone ad impronta ecologica bassa sono vicino ai poli dove tuttavia esiste solo una obbiettiva difficoltà di insiediamento, perciò è necessaria sofisticazione tecnologica per sopravvenire le scarsezze naturali. Alcune zone subsahariane sono riuscite a vivere senza l'invenzione della ruota fino al 1900, come sempre Friedman ricordava (devo stare molto male per citarlo due volte di fila). Ma Friedman lo ricordava per "incolparli" della loro stessa "arretratezza" perchè noi lo chiamiamo "progresso". Noi delle zone temperate abbiamo dovuto ricorrere all'agricoltura molto prima, e come un gatto che si morde la coda, siamo arrivati alle serre coi pannelli solari senza neanche accorgecene...........................".

Io per il momento mi limito ad aggiungere che l'antropizzazione equatoriale ha avuto ed ha tuttora un problema di concorrenza biologica da parte di tutte le altre e troppe specie viventi di quegli ambienti.

Concorrenza che se da un lato produce anche risorse abbondanti per poter affrontare una sopravvivenza (che diventa collettivamente certa solo perchè può combinarsi con alti tassi di natalità che contrastino la mortalità), dall'altro sottrae energie, crea fatalismo ed incertezza, deprime inesorabilmente lo spirito di iniziativa, induce ad accontentarsi del sufficiente che l'ambiente - in un modo o nell'altro - riesce ad erogare con facilità. Saluti.
#2163
Tematiche Culturali e Sociali / Inerzia equatoriale
02 Febbraio 2020, 22:43:23 PM
Salve. L'"inerzia equatoriale" sarebbe un mio buffo neologismo per intendere quelle vicende e quelle situazioni che hanno caratterizzato e caratterizzano storia e mentalità di certe popolazioni da sempre insediate in quella che appunto viene geograficamente definita come "fascia equatoriale" (grosso modo compresa trai 20 gradi sud ed i 20 gradi nord di latitudine).

Secondo Voi è un caso che tali popolazioni non siano mai riuscite ad esprimere grandi costruzioni sociali e culture abbastanza dinamiche, limitandosi forse un pò troppo alla pura sopravvivenza pur se circondate da ambienti non certo sterili?

Oppure esistono o sono ipotizzabili dei motivi per i quali la loro storia passata e presente ha avuto un tale andamento ? Saluti.
#2164
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Pandemia
01 Febbraio 2020, 21:48:54 PM
Salve Baylham. Citandoti : "Supponiamo che tutte le cose siano diseguali. Risulta ancora un'uguaglianza di fondo: tutte le cose sono uguali nel loro essere diseguali. Comunque uguali nel loro essere cose. Dipende dalla prospettiva".
Forse confondi il concetto di uguaglianza con quello di identità. Il fatto che tutti gli uomini siano eguali sotto un certo punto di vista (esempio : davanti alla Legge) non significa certo che tutti gli uomini siano identici (ciòè che debbano essere eguali anche da tutti gli altri punti di vista).

Poi : "Le epidemie o pandemie non dimostrano affatto l'inegualitarismo della natura in quanto la disuguaglianza economica tra gli uomini è precedente". Siamo alle solite. L'uomo come origine di tutte le cose e non tutte le cose (il mondo) come origine dell'uomo. Quindi secondo te tempo fa (diciamo ad esempio 500milioni di anni fa) c'erano società umane economicamente diseguali e comunque non è mai esistito un tempo al cui interno non c'era l'uomo ma erano presenti virus, batteri e qualche altra forma di vita soggetta ad epidemie e pandemie generate appunto da virus e batteri ?. Hai presente la definizione biologica di epidemia e di pandemia ? Pensi che riguardi solo il genere umano?.

Infine : "Non ho capito se ritieni che il controllo della demografia e dell'ecologia porti al controllo dei virus e batteri e che questo controllo stia nella disponibilità dell'uomo". Hai fatto bene a non capire.
Intendevo ironicamente affermare che il genere umano, tutto preso nello sviluppare nuovi modi di vita basati - ad esempio - sulla sempre maggiore facilità di spostamento, non si rende conto di offrire tale facilità di spostamento e diffusione anche ai virus e batteri di cui diventa portatore.
Baylham................ti rendi conto che se il coronavirus approda in Africa (continente in cui non ci possono essere controlli e prevenzione paragonabili con quelli del Primo Mondo) di lì si diffonderebbe quasi senza controllo ? Capisci cosa arriverebbe ad esempio in Italia attraverso i migranti ammassati lungo i nostri confini-colabrodo ? Sarebbe un giusto premio per le nostre "politiche dell'accoglienza", non trovi ?. Saluti.
#2165
Tematiche Filosofiche / Re:Dei diritti e dei doveri
01 Febbraio 2020, 21:08:58 PM
Salve Ipazia. Sono sinceramente dispiaciuto che qualcuno si sia sentito tartassato. Anch'io mi sento tartassato da qualche altrui visione del mondo ma, essendo persona mite che tende alla rassegnazione (almeno davanti alle opinioni altrui), non me ne lamento e sopporto con pazienza che non è cristiana bensì panteistica.

Circa le "parole magiche", resi i debiti omaggi all'ottimo Maslow vorrei farti notare che nè l'abitazione (o tana o ricovero) nè il lavoro socialmente inteso fanno secondo me parte dei bisogni (si può umanamente sopravvivere - anche se penosamente - senza di essi).

L'espressione umanamente magica trovo sia "facoltà", cioè quell'insieme si scelte selezionabili od evitabili che fanno di noi una persona dopo che  individualmente si siano soddisfatti i bisogni e dopo che collettivamente ci sia resi disponibili alla necessità (l'unica necessità collettiva sarebbe - per antonomasia - la riproduzione, cioè quella tal cosa che va considerata - a seconda dei punti di vista - ciò che collega oppure separa la sfera dei bisogni da quella delle facoltà). Salutoni.
#2166
Tematiche Filosofiche / Re:Dei diritti e dei doveri
01 Febbraio 2020, 16:33:42 PM
Salve Ipazia. Grazie della diagnosi. Evidentemente l'hai raggiunta leggendo i miei numerosissimi interventi in cui tratto della (secondo me) inesorabile supremazia dei meccanismi naturali extraumani i quali, per la disgrazia di molti e la fortuna di pochi (visto che la Natura è malevola ed antiegualitarista), si riflettono nel liberismo e nel capitalismo umano. Saluti.
#2167
Tematiche Culturali e Sociali / Pandemia
01 Febbraio 2020, 14:44:04 PM
Salve. Solite mie ciniche riflessioni. Ma è possibile che l'attuale epoca contrassegnata dall'espansione irrefrenabile dei mezzi di trasporto e di comunicazione (chiamata globalizzazione e che - guarda caso - vede nell'Asia e nella Cina i poli della propria diffusione) prosegua a tempi indeterminati senza generare al proprio interno effetti e contraccolpi che provvedano a moderarla ?.

Secondo voi virus e batteri hanno il "diritto" di "sfruttare" anch'essi tutte queste "meravigliose" opportunità di diffusione ?

Secondo me, dal punto di vista filosofico-naturalistico virus e batteri hanno non solo la possibilità, ma addirittura il diritto di espandersi, benchè la cosa non ci risulti propriamente comoda.

Certo, la difffusione delle malattie a livello epidemico o pandemico rappresenta l'ennesima lampande dimostrazione dell'inegualitarismo della natura, in quanto mentre la loro diffusione è favorita dalla opulenza di chi viaggia (i grandi viaggiatori hanno anche i soldi per curarsi), i loro effetti più massicci colpiscono invece le classi meno abbienti.

Comunque, poichè l'uomo non è in grado di amministrare nè la propria demografia nè l'ecologia del pianeta ma è tutto preso nel comunicare soprattutto stupidaggini contronatura...................................Saluti.
#2168
Tematiche Filosofiche / Re:Dei diritti e dei doveri
31 Gennaio 2020, 23:06:02 PM
Salve Jacopus. Grazie per le tue argomentazioni. Leggendo quanto accennavi a proposito del "diritto alla casa" ("Al diritto di ottenere la casa corrisponde il dovere di mantenerla in buono stato ed eventualmente pagare un canone agevolato") ho però sentito prudermi qualcosa dentro.

Secondo il mio balzano modo di vedere i diritti legali non amano molto la loro - benchè motivata e moderata - mercificazione.

Ti spiego. Se io devo pagare per vedere soddisfatto un mio diritto (o comunque quello che io considero tale) mi sentirei in DIRITTO di protestare. Come ? Ciò per cui si deve o si vuole pagare è un acquisto, un mercato, una transazione, una contrattazione, un atto quindi liberissimo e facoltativo (non esiste alcun dovere od obbligo di risiedere in una casa) !

Insomma, è come se io entrando in salumeria invocando il mio diritto alla mortadella.....udissi il salumiere affermare che è pronto a soddisfarlo se io gli caccio tot Euro !.

Che poi il compenso proposto o pattuito sia inferiore a quelli di mercato o che rappresenti un beneficio relativo per chi accetta di pagarlo.........questa è questione del tutto quantitativa e non di merito. Insomma, secondo me non è appropriato parlare di "soddisfazione del diritto alla casa" quando si assegnano alloggi a pagamento (acquisto o affitto). In tal caso sarebbe più corretto parlare di PROVVIDENZE DI CARATTERE ABITATIVO.

In realtà (perdonami la pedanteria) certe mentalità e persino certi dettati di Legge risentono di alcune imprecisioni di carattere anche logico-semantico.

Basti vedere come il diritto alle cure sia diventato un diritto alla salute (fosse vero !!), come il diritto al lavoro sia diventato un diritto ad un'occupazione retribuita (alcuni milioni di italiani hanno una occupazione retribuita ma in quanto a lavorare.......!), eccetera.

C'è poi il fatto della mancanza di congruità tra alcuni diritti (magari in sè astratti e non monetizzabili - ad esempio quelli consistenti in benefici non acquistabili e non rivendibili) ed i corrispondenti doveri ai quali viene data dalla Leggi una sostanza monetaria. Ma per ora mi arresto qui. Sinceri saluti.
#2169
Tematiche Filosofiche / Re:Dei diritti e dei doveri
30 Gennaio 2020, 22:02:48 PM
Salve Jacopus. L'apparizione di certi termini fa sempre un poco di paura ai sempliciotti come me che devono stare attenti nell'usare l'italiano......figuriamoci le lingue straniere !
Comunque la mia "commutazione" tra il mondo extraumano e quello del Diritto umano non avrebbe dovuto sorprenderti, perchè la ipotizzavo già in apertura del presente "topic" (ho detto bene? Pensa che in dialetto lombardo "ciapà un topicc" significa inciampare in qualcosa !), come qui sotto riporto :
"Salve. Ennesimo quesito sorto all'interno di una mente semplice. Ma i diritti (termine largamente citato e spesso invocato) cosa sono, al di fuori e poi al didentro delle Leggi ?".

Non sapevo che la corrispondenza tra diritti e doveri risultasse talmente ovvia da costituire una tautologia.

Recentemente mi dicevi che tu hai molto a cuore l'argomento "Diritto". Se possiedi delle specifiche nozioni in merito, saresti in grado di dirmi quale delle rivendicazioni del seguente breve elenco rappresenta nella realtà (o anche solo nella tua opinione) un diritto tutelabile dalla Legge (e del cui adempimento lo Stato sarebbe responsabile) e quale invece no ?


  • "diritto" alla casa.
  • "diritto" alla salute
  • "diritto" al lavoro
  • "diritto" allo studio

Grazie comunque per i tuoi interventi. Saluti.
#2170
Tematiche Filosofiche / Re:Dei diritti e dei doveri
30 Gennaio 2020, 21:27:19 PM
Salve Ipazia. Citandoti :
Citazione di: Ipazia il 30 Gennaio 2020, 19:23:38 PMLa sintesi tra diritti e doveri è stata postulata dai padri fondatori del comunismo marxista nel paradigma: A ciascuno secondo i suoi bisogni (diritti), da ciascuno secondo le sue capacità (doveri) Personalmente trovo sia ancora la formula migliore in materia. Come tutte le formule ha le sue parole chiave la cui semantica va accuratamente definita e approfondita. Le parole chiave sono "bisogni" e "capacità".

Infatti il problema è più che consistente. I bisogni sono quelli fisiologici ? Certamente, dal mio punto di vista.
Certamente no dal punto di vista marxista. I diritti sono un bisogno ? I bisogni sono un diritto ?.
Per quanto riguarda le capacità/doveri............idem (a buon intenditor, poche parole).

Quella da te citata è sicuramente la formula migliore per la sua rigorosa eleganza..............peccato non funzioni proprio all'interno della realtà umana poichè la sua applicazione rappresenterebbe un potentissimo freno verso qualsiasi iniziativa di rischio e di innovazione, riducendo la società a un borbottante calderone forse pieno di senso del dovere (privo di obbiettivi migliorativi) e di rispetto per i bisogni ridotti al livello di minima vitalità.
Ciò nel "migliore" e più idealistico dei casi. Sinceri saluti.
#2171
Tematiche Filosofiche / Re:Dei diritti e dei doveri
30 Gennaio 2020, 17:48:11 PM
Salve. Sinora qui si è parlato (secondo me con mediocre costrutto) soprattutto di diritti, anzi della vera o presunta esistenza di un qualche "diritto naturale" riguardante i viventi.
Il concetto di dovere è stato solo come incidentalmente sfiorato. Giustamente, anche perchè si tratta dal lato scomodo della questione.

Del dovere vorrei ora si trattasse esclusivamente l'aspetto umano e in particolare mi/vi chiederei di affrontare la relazione che lo collega ai diritti, come già accennavo nell'aprire il presente argomento.

In sostanza, è riscontrabile e/o concepibile l'esistenza di doveri umani (legalmente sanciti) che non siano SINGOLARMENTE collegabili e conseguenti ad almeno un corrispondente diritto?
E' la sfera dei doveri isolabile da quella dei diritti ?

Secondo me qualsiasi diritto o dovere è sempre connesso ed "efficace" (cioè deve trovare necessaria giustificazione, magari anche indiretta) ad un corrispondente reciproco dovere o diritto.

Che si dice in proposito ? Saluti.
#2172
Tematiche Filosofiche / Re:Coerenza.
30 Gennaio 2020, 17:25:45 PM
Salve Hlodowig. Ma lo sai che quando defeco sono contento di dar nutrimento al suolo ma sono anche un poco melanconico poichè - essendo noi quel che mangiamo - la defecazione ci priva di una parte di noi stessi !.
Grazie comunque delle tue sensate osservazioni e grandi saluti anche a te.
#2173
Tematiche Spirituali / Re:Quale Chiesa Cattolica?
30 Gennaio 2020, 17:12:38 PM
Salve niko. Dalla tua recente replica a myfriend (del quale non sono amico nè nemico) capisco solo che tu fingi (spero) di ignorare il significato filosofico di ignoranza. Questo, a parer mio, non è un luogo adatto alle suscettibilità personali o di categoria. Saluti.
#2174
Scienza e Tecnologia / Re:Scienza e politica
30 Gennaio 2020, 12:00:55 PM
Salve Anthonyi. Citandoti : "Non resta che aspettare che sia la realtà stessa a spiegare al popolo la falsità delle rappresentazioni demagogiche".
Immarcescibilmente ottimista, vero ? Quando una società diventa troppo complessa e numerosa, la realtà complessiva si allontana sempre più dalla percezione dei singoli. E' per questo che appunto venne inventata la "democrazia formale" che oggi imperversa e che richiede che tra gli elettori e la realtà venga frapposto un tramite, cioè i cosiddetti "rappresentanti del popolo". I quali svolgono, in tale ruolo, la stessa funzione svolta dai giornalisti nel confronti della cominicazione. Passano al popolo solo ciò che conviene a loro.

Noi siamo "informati" da cosa ? Da televisione e giornali, gestiti entrambi da giornalisti (La "rete" per il momento la lascio da parte).

Io sono solito definire il giornalista come "quel professionista della comunicazione la cui capacità e volontà di informare è esattamente pari alla capacità e volontà di deformare, di omettere, o di mentire".
Identico è il ruolo dei rappresentanti del popolo e dei governanti, sempre ed ovunque.

Mi raccomando, vero !? Sediamoci ed aspettiamo che la realtà si mostri al popolo !. Saluti.
#2175
Salve niko. Citandoti : "I clandestini impuniti sono come il Capitale con la C maiuscola, un gioco di parole, nel senso che attualmente la pena per il reato di immigrazione clandestina è una multa, anche abbastanza salata, che la quasi totalità dei clandestini non può pagare, perché nullatenente".
Evidentemente tu sei privo del senso del ridicolo.
Ovvio che i clandestini non possano pagare multe al Paese che COMUNQUE li accoglie ed ospita, passa loro 29 (mi sembra) Euro/giorno, chiude entrambi gli occhi se passano le giornate a chiedere (giustamente, perbacco!) pubblici contributi sotto forma di elemosine o generi di necessità ed a salire e scendere dai mezzi pubblici senza biglietto .................................................ovvio, dicevo, poichè tutti i loro soldi li hanno dovuti previamente "donare" ad altri bisognosi quali "scafisti" e "passatori".