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Messaggi - Ipazia

#2161
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
15 Aprile 2023, 09:30:31 AM
L'assiomatica delle scienze naturali non è arbitraria, ma si regge su evidenze vere verificate.

In filosofia l'assioma è intermedio tra scienza naturale (evidenza) e matematica (postulato). Ed è l'argomento della discussione.
#2162
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
15 Aprile 2023, 07:37:36 AM
Gli assiomi non sono dimostrati perchè sono evidenti. Nelle scienze sperimentali l'evidenza è causale per cui ha sempre appresso la dimostrazione ma, come i saperi astratti, esse necessitano di fondamenta assiomatiche capaci di reggere tutta l'impalcatura teorica. Quindi è ragionevole edificare la gravitazione universale sulle leggi del moto e la chimica sul paradigma mendeleeviano. Così come la fisica moderna si regge su relatività e quantistica. Ed ogni altra scienza naturale sull'evidenza dei dati empirici. EBM in medicina.

La questione assimatica è relativa ai fondamenti e ciò riguarda anche il sapere filosofico ed in particolare la metafisica sul cui fondamento è il caso di concentrare l'attenzione.
#2163
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
14 Aprile 2023, 23:45:00 PM
L'approccio non può essere solo metafisico: la verità permette di guadagnarsi onestamente il pane, ma non si mangia. La sopravvivenza in un pianeta in perenne trasformazione non permetterà mai agli umani di "cristallizzarsi", limitandosi a contemplare la volta celeste, deliziandosi con la musica delle sfere.

#2164
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
14 Aprile 2023, 22:57:01 PM
Difficilmente un pittore che sogna serpenti che si tengono la coda formando un anello associerà il sogno all'anello del benzene. Kekulè l'ha associato, ma era un chimico e lavorava sulla struttura dei composti aromatici. Quando abbiamo un problema pressante, le soluzioni arrivano sovente non da fasi di brain storming, ma dalla quiete dei meandri più insonorizzati della nostra psiche, che gli specialisti chiamano inconscio e subconscio. Chiunque faccia lavori di ricerca lo sa. Ti svegli al mattino e la prima idea che ti viene in mente è quella che ti ha fatto smadonnare il giorno, o tutta la settimana, precedente.

Anche la memoria opera così. L'altro ieri non riuscivo a ricordare i nomi di un paio di località ciclistiche che mi sono care. Ho provato con le associazioni d'idee, ma nulla. Ho continuato la mia camminata in montagna e dopo mezz'ora, all'improvviso, la cpu ha sputato i nomi dai bit remoti in cui erano stati stipati i nomi che evidentemente erano ancora memorizzati. Con l'avanzare dell'età mi sono abituata a risposte lente dei miei processori, ma raramente mi hanno tradito. Basta pazientare un po' di più di quando erano neuroni freschi. Senza stressarli, facendo altro, finchè con la loro flemma, lavorano.
#2165
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
14 Aprile 2023, 22:32:56 PM
Gli assiomi esistono anche in fisica. Ad es. le leggi del moto della meccanica newtoniana. Ed esistono pure in chimica: la tabella di Mendeleev (coi numeri e simboli che contiene) è l'assioma attorno a cui ruota tutta la chimica.

Gli assiomi sono la parte più solida di una scienza sperimentale ("il vaccino immunizza") e il loro venir meno è traumatico per tutta l'impalcatura teorica e pratica di una disciplina.
#2166
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
14 Aprile 2023, 18:29:09 PM
La Russia ha già fatto il pieno di disertori ucraini con la popolazione delle repubbliche secessioniste, le quali hanno avuto poca possibilità di scegliere di fronte ai pogrom antirussi succeduti al golpe neonazista, sponsorizzato Nato, del 2014. I russi, dopo la sbornia Eltsin e oligarchi, hanno altrettanto poco da scegliere se vogliono sopravvivere come entità politico-economica indipendente. Chi è messo peggio siamo noi europei, vaso di argilla tra vasi di ferro ("fuck the UE" cit.), cui ogni scelta è eterodiretta. Ex colonialisti che non sanno più nemmeno che cosa sia una patria, il che non è poi male, ma non sanno nemmeno cosa sia un po' di sano economicamente, e libero politicamente, sovranismo.
#2167
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
14 Aprile 2023, 18:19:37 PM
Un assioma fisico si applica ad un sistema le cui condizioni sono postulate ab origine. Non esistono leggi universali per tutti i sistemi. L'unica costante che mi risulti è 0 K. Peraltro irraggiungibile. Dal che si deduce che credere nella scienza è niente più di quello che dichiara: un atto di fede. Sempre a rischio di integralismo, denominato: scientismo.
#2168
Chiarisco: la lobotomizzazione è di chi crede sia scienza un "vaccino" che non immunizza, sia bioetico sperimentarlo su cavie inconsapevoli, e accettarne i danni in fidelistico ossequio ad una "comunità scientifica" che più corrotta di così si muore. E fa morire.

Su altre cose, magari con un linguaggio meno "sopra le righe", posso anche interloquire.

Sulla faccenda dei limiti della cultura umanistica ho già detto la mia, senza eccessivamente polemizzare. Poi è venuta fuori la questione su induzione e deduzione che è chiaramente fuori discussione (ot), ed è stata sintetizzata ottimamente da Bobmax: tutto il nostro sapere è probabilistico. A cui io ho aggiunto: questo non legittima la cialtroneria e i facili alibi impuniti per rendere l'umano automa e carne da sperimentazione alla cieca. Anche l'induzione ha i suoi range scientifici ed etici, fino ad una verità quasi deterministica nei contesti più favorevoli per messe di dati empirici. Meglio tanta cultura umanistica in più per vaccinarsi l'anima e limitarne gli eccessi, prima di fare e dire "scienza".
#2169
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
14 Aprile 2023, 14:11:25 PM
" Là, dove è sufficiente una singola induzione per mandare per aria la più consolidata deduzione... là è la metafisica." dice Bobmax.

Sì, il salto di livello dal fisico al metafisico avviene in quel momento. Però la natura, brancolante nel buio quanto gli umani, ma con molto più tempo di loro per (auto)correggere gli errori, lavora altrettanto induttivamente, per cui il sapere trova anche lì una sua transeunte collocazione. Necessaria per vivere e, chi ci azzecca di più, per vivere bene.

Attendendo che la Verità, ovvero il Nulla, ti inghiotta ricongiunga (mors semper certa, transumanesimo permettendo). Ma a quel punto non vi è più domanda alcuna. Ed è appunto questa la risposta.
#2170
Concordo, con misura. Come concorda Aristotele.

La misura (antropologica) consiste nel frammento di Protagora che ci libera dalla disperazione epistemica dell'inferenza metafisica dell'assoluto irraggiungibile, atto ad impedire qualsiasi conoscenza certa.

La "cristallizzazione" si positivizza isolando sezioni del reale in cui è possibile fare scienza secondo Aristotele, conoscendo tutto quello che c'è da conoscere nell'oggetto della ricerca. Anche il profeta, e primo promotore dell'induzione in epoca moderna, Francis Bacon, raccomanda di raccogliere più materiale empirico possibile (positivo e negativo) prima di azzardarsi a convertire l'induzione in sapere.

Ed è quello che fa la buona scienza per essere tale, riducendo l'errore probabilistico ai minimi termini:

Gli uomini sono mortali (vero)
Socrate è un uomo (vero)
Socrate è mortale (vero)

Un esempio più pratico è quello di cui si serve l'industria dell'abbigliamento per decidere le taglie dei suoi prodotti, restando entro il limite di quello che un accurato campionamente assicura rispetto alla biometria umana. Campionamento potenzialmente ad errore statistico (deviazione standard) = 0.

Il sapere è innanzitutto consapevolezza dei limiti e semmai è l'hybris dell'illimitato da cui bisogna guardarsi, per cui ben vengano i limiti della cultura umanistica e ancor più quelli della cultura scientifica, che per la sua valenza sensibile nell'universo antropologico dovrebbe essere ancora più attenta a non superare i limiti che la sua stessa deontologia le ha (im)posto*. Evitando inferenze eterologhe, scientificamente impresentabili.

Il link illustra bene le critiche del fare scienza per via disinvoltamente induttiva. L'accuratezza della raccolta dati è fondamentale per dare dignità scientifica alle formule e numeri che poi la "comunità scientifica" ratificherà. Una delimitazione rigorosa della sezione di reale legificata e una adeguata raccolta dei dati fenomenologici garantisce livelli di probabilità prossimi alla certezza deterministica, a prova di falsificazioni metafisiche.

Non tutto il reale "risponde" ad un metodo scientifico accurato e L.Wittg., nella proposizione più volte citata, lo rammenta. Quindi bisognerebbe, nell'analisi dei criteri veritativi, non mischiare piani di reale incongruenti. In particolare non confondere gli aspetti deterministici delle scienze naturali con i gli assai più sfumati principi dell'universo antropologico, la cui "gaia scienza" segna ancora il passo.


(* il vaccino immunizza - paperino non immunizza - paperino non è un vaccino).
#2171
Sai quanta deduzione c'è voluta per passare dalla pepita ad Au: quasi tutta la storia della chimica. Con l'induzione restavamo ancora fermi all'alchimia. E' la stessa differenza tra conoscenza empirica e conoscenza scientifica. L'induzione si ferma all'empiria e ai colpi di ... fortuna, come trattare casualmente del caucciù con zolfo e "scoprire" la vulcanizzazione.

In ogni caso il metodo è induttivo/deduttivo e quindi la deduzione è necessaria per completare la scoperta. E pure l'induzione necessita sempre più di grandi apparati che monitorano continuamente l'infinitamente grande e piccolo attendendo che accada qualcosa. Dopodichè non basta tutta l'empiria e l'intuizione del genio umano per scoprire qualcosa, ma verifiche e calcoli certosini.

#2172
Metterei in campo anche la comunicazione dialogica che ha come fine la verifica del proprio sapere e convinzioni, la comunicazione socratica. Per nulla strumentalizzante e biecamente manipolativa.
#2173
Citazione di: Phil il 13 Aprile 2023, 21:31:32 PMForse non ho capito cosa intendi esattamente per «moderno»: ogni esperimento trae le sue conclusioni, magari provvisorie, tramite induzione. Per non fare esempi troppo contemporanei in medicina (ma puoi intuire a cosa mi riferisco), direi banalmente che la forza di gravità è stata inferita e verificata per induzione, così come il decadimento radioattivo e numerose altre sperimentazioni che hanno portato alla formulazione di teorie inferite dall'esperienza (non dedotte) e poi verificate.
Non confonderei l'induzione con le scoperte occasionali (radioattività) e intuitive (forza di gravità). Anche nell'accumularsi di elementi di tipo induttivo è necessario il complemento deduttivo e le misurazioni per rendere la scoperta tale di fronte alla "comunità scientifica". La "forza di gravità", per quanto ampiamente misurata nei suoi effetti, è una scoperta ancora sub iudice nella sua essenza causale, e la radioattività richiese altri abbondanti studi per essere compresa nella sua natura a partire dalla lastra della mano impressionata coi raggi x.

Per scoprire qualcosa guardando i sassi del giardino è necessaria comunque una buona preparazione mineralogica almeno in grado di distinguere la pirite da una pepita d'oro.
#2174
Citazione di: Phil il 13 Aprile 2023, 18:14:34 PMGià lo scoprire induttivamente una regolarità nella natura o in un fenomeno è una scoperta scientifica; ci sono leggi basate sull'induzione, come suggerito da wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Induzione


Dal link risulta che l'unica via per convertire l'induzione in scienza sia di tipo probabilistico, a cui B.Russell oppone l'induzione del tacchino. Concordo con Russell, perchè ho sperimentato professionalmente come la scorciatoia probabilistica, l'algoritmo, sia spesso ingannevole e il cigno nero pare faccia apposta a trasformare l'algoritmo in induzione del tacchino. Da chimica, preferisco la scienza deterministica che è anche bioeticamente più sana, non trattando i cigni neri, proliferanti nell'innacuratezza previsionale, da danni collaterali con assoluzione incorporata.




#2175
Citazione di: daniele22 il 13 Aprile 2023, 17:05:28 PML'induzione dunque inizia da cose suffragate dall'esperienza. Ma le cose che si osservano per giungere ad una qualsiasi scoperta hanno delle particolarità, oppure sei incline a pensare che uno un giorno osservando i sassolini del suo giardino possa mettersi in testa di fare qualche scoperta in merito ai sassolini? La domanda naturalmente è retorica ... però quella meno retorica è: da dove nasce una scoperta?
L'induzione non scopre nulla. Registra una serie di eventi che si ripetono con una certa costanza: giorno-notte, stagioni, rotazione (apparente) della volta celeste, eventi atmosferici, corpi più pesanti dell'acqua che galleggiano, il fuoco brucia,... Poi si comincia a ragionarci sopra e per via deduttiva, in tempi che possono essere anche assai lunghi e in vario ordine, si scoprono le cause e si definiscono, e quantificano, le leggi naturali.