Io torno a ripetere che ' "immortalita' " promessa dalle religioni fuor di metafora e' il mero essere lasciati in vita dai potenti, allorquando si sia disciplinati e obbedienti verso di loro.
E' l'immortalita' di Fantozzi.
L'immortalita' qui e' la cooptazione del debole nel potere del Dio, la mistica del potere.
Sedere alla destra del Padre.
L'immortalita' come premio.
Non gia' l'immortalita' di tutti e per tutti. La quale sarebbe il passo, questo si', evolutivamente, o quantomeno dialetticamente, successivo, consistente nel dare per scontata la salvezza di ognuno per assumerla a problema.
Che poi, l'immortalita' come premio voglio dire, e' l'altra faccia del sogno ancora bambinesco e gigionesco della morte come punizione, in un mondo reale molto piu' duro, in cui la punizione VERA a una trasgressione VERA non e' mai la morte, ma la sofferenza.
Come insegna anche il Genesi.
La religione e' la risposta al lutto, non alla morte.
La risposta alla morte dell'altro, non alla morte di se'.
Quanto tutto cio' sia, o non sia, evolutivo e sano, ognuno puo' da se' giudicare.
Ma il mio vuole essere un invito a capire.
E' l'immortalita' di Fantozzi.
L'immortalita' qui e' la cooptazione del debole nel potere del Dio, la mistica del potere.
Sedere alla destra del Padre.
L'immortalita' come premio.
Non gia' l'immortalita' di tutti e per tutti. La quale sarebbe il passo, questo si', evolutivamente, o quantomeno dialetticamente, successivo, consistente nel dare per scontata la salvezza di ognuno per assumerla a problema.
Che poi, l'immortalita' come premio voglio dire, e' l'altra faccia del sogno ancora bambinesco e gigionesco della morte come punizione, in un mondo reale molto piu' duro, in cui la punizione VERA a una trasgressione VERA non e' mai la morte, ma la sofferenza.
Come insegna anche il Genesi.
La religione e' la risposta al lutto, non alla morte.
La risposta alla morte dell'altro, non alla morte di se'.
Quanto tutto cio' sia, o non sia, evolutivo e sano, ognuno puo' da se' giudicare.
Ma il mio vuole essere un invito a capire.

) a nessun umanista o spiritualusta, penso la coscienza come contropartita per la sottomissione ai potenti, agli emergenti nella competizione interumana.