Se mi è consentito un veloce inserimento.
Keynes non è stato affatto geniale. Semplicemente come in qualunque sistema se si capovolgono gli ordini dentro una dinamica ho un modello e se questo modello è accettato diventa un paradigma, così come oggi ci sono altri indicatori economici che ordinano l'economia e sono capovolti i paradigmi. Questa è solo volontà politica di scelte per determinare configurazioni che premiano i privilegiati a scapito del popolo.
Ma è stata proprio la manovra keynesiana aumentando i debiti pubblici(quindi dello Stato) per fare investimenti e creare falsi redditi e occupazioni gonfiando le economie, ad aumentare a dismisura il potere del doppio circuito bancario .
La ricetta keynesiana doveva servire ,come ha fatto, a guarire dalla grande crisi del 1929. Il problema è che non doveva diventare modello per parecchi decenni. Ma la scelta fu politica, di convenienza, di patto sociale con le forti rivendicazioni salariali e di diritti da parte dei lavoratori in tutto il mondo occidentale contrapponendo il modello socialdemocratico keynesiano al comunismo reale in Russia. Crolla il modello del comunismo reale, non ha più necessità di esistere il modello keynesiano e passa il modello della scuola di Chicago di Friedman con il presidente Regan e la Tatcher in Gran Bretagna.
Se non capiamo che gli Stati sono indebitati con le Banche che finanziano i debiti pubblici e lo immettono sul mercato, non capiamo il ruolo ricattatorio del potere finanziario sugli stessi Stati.
E' storia che quando Napoli volle nobilitare la sua città costruendo molte chiese si finanziò attraverso la famiglia Medici di Firenze,la cui origine è appunto commerciale. Il rapporto fra sovrani e commerci, come la potente famiglia ebrea dei Rothschild, più potente degli imperi europei che finanziavano le guerre attraverso loro, è la lunga storia fra desiderio di potenza dei sovrani e potere reale di chi detiene le redini del credito e ricatta attraverso il debito.(ne sanno qualcosa , nel loro piccolo, chi apre un mutuo con garanzie fiduiussorie e ipoteche)
O finisce questa storia ridimensionando il potere finanziario o saranno i popoli a subire le continue "bolle " finanziarie, grosse o piccole, attraverso il fisco statale(che attualmente è enorme con la sua pressione divenendo un enorme peso per poter far ripartire lo sviluppo economico) che serve a ricostruire il rapporto fra Stato e circuito finanziario delle banche.
Ma dobbiamo sapere che non saranno i parlamenti degli Stati a creare riforme autolesioniste per loro , perchè il ricatto è chiaro ,più a debiti lo Stato è più le banche possono farlo fallire, più il sistema bancario è in crisi e meno lo Stato può aprire linee di conto di credito per indebitarsi e quì entra in gioco il potere delle banche centrali ,europea e statunitense.
Chi veramente vuole cambiare politica economica deve necessariamente fare i conti con il doppio circuito finanziario delle banche d'affari, e adatto che loro finanziano il potere dei partiti e dei politici finanziandone le campagne elettorali dando un credito e volendo un favore dal politico:pensate che questi politici vadano contro il potere finanziario bancario?
Keynes non è stato affatto geniale. Semplicemente come in qualunque sistema se si capovolgono gli ordini dentro una dinamica ho un modello e se questo modello è accettato diventa un paradigma, così come oggi ci sono altri indicatori economici che ordinano l'economia e sono capovolti i paradigmi. Questa è solo volontà politica di scelte per determinare configurazioni che premiano i privilegiati a scapito del popolo.
Ma è stata proprio la manovra keynesiana aumentando i debiti pubblici(quindi dello Stato) per fare investimenti e creare falsi redditi e occupazioni gonfiando le economie, ad aumentare a dismisura il potere del doppio circuito bancario .
La ricetta keynesiana doveva servire ,come ha fatto, a guarire dalla grande crisi del 1929. Il problema è che non doveva diventare modello per parecchi decenni. Ma la scelta fu politica, di convenienza, di patto sociale con le forti rivendicazioni salariali e di diritti da parte dei lavoratori in tutto il mondo occidentale contrapponendo il modello socialdemocratico keynesiano al comunismo reale in Russia. Crolla il modello del comunismo reale, non ha più necessità di esistere il modello keynesiano e passa il modello della scuola di Chicago di Friedman con il presidente Regan e la Tatcher in Gran Bretagna.
Se non capiamo che gli Stati sono indebitati con le Banche che finanziano i debiti pubblici e lo immettono sul mercato, non capiamo il ruolo ricattatorio del potere finanziario sugli stessi Stati.
E' storia che quando Napoli volle nobilitare la sua città costruendo molte chiese si finanziò attraverso la famiglia Medici di Firenze,la cui origine è appunto commerciale. Il rapporto fra sovrani e commerci, come la potente famiglia ebrea dei Rothschild, più potente degli imperi europei che finanziavano le guerre attraverso loro, è la lunga storia fra desiderio di potenza dei sovrani e potere reale di chi detiene le redini del credito e ricatta attraverso il debito.(ne sanno qualcosa , nel loro piccolo, chi apre un mutuo con garanzie fiduiussorie e ipoteche)
O finisce questa storia ridimensionando il potere finanziario o saranno i popoli a subire le continue "bolle " finanziarie, grosse o piccole, attraverso il fisco statale(che attualmente è enorme con la sua pressione divenendo un enorme peso per poter far ripartire lo sviluppo economico) che serve a ricostruire il rapporto fra Stato e circuito finanziario delle banche.
Ma dobbiamo sapere che non saranno i parlamenti degli Stati a creare riforme autolesioniste per loro , perchè il ricatto è chiaro ,più a debiti lo Stato è più le banche possono farlo fallire, più il sistema bancario è in crisi e meno lo Stato può aprire linee di conto di credito per indebitarsi e quì entra in gioco il potere delle banche centrali ,europea e statunitense.
Chi veramente vuole cambiare politica economica deve necessariamente fare i conti con il doppio circuito finanziario delle banche d'affari, e adatto che loro finanziano il potere dei partiti e dei politici finanziandone le campagne elettorali dando un credito e volendo un favore dal politico:pensate che questi politici vadano contro il potere finanziario bancario?