Citazione di: InVerno il 01 Novembre 2022, 12:58:16 PMStatisticamente normale è quante volte è uscito l'88 sulla ruota di Bari, la formulazione delle tue domande non ha alcun senso. Se la Meloni è il primo ministro donna in Italia vuol dire che tutti i pm precendenti (uomini) hanno tutelato anche i diritti delle donne, visto che sono cresciuti sotto il comando di uomini, mentre la Meloni, donna, vuole ridurli. Non c'è alcuna correlazione tra il sesso di un politico e le politiche che avvoca, solo nella mentalità tribale è vero il contrario. Le donne hanno ottenuto il diritto di voto 1-2-3 generazioni dopo gli uomini, che a loro non lo possedevano salvo essere ricchi. Il fatto che ci siano società o partiti politici che usano libro dell'etá del bronzo per giustificare politiche anacronistiche, è la dimostrazione dimostrata di quello che sostengo.
Statisticamente l'88 sulla ruota di Bari dovrebbe avere la stessa probabilita' di uscire di tutti gli altri numeri, e, sui grandi numeri, uscira' ne' piu' e ne' meno che un novantesimo delle volte, dato che che numeri totali del bussolotto sono novanta.
La serie dei premiar dell' Italia invece, ci dice invece tutt'altra cosa, e cioe' che la Meloni e' l'unica donna su una trentina circa di premier uomini, mentre le donne sono circa la meta' della popolazione italiana, quindi, postulando la parita' dei sessi nell'accesso alle cariche massime di potere, ci aspettiamo un risultato effettivo nella distribuzione di uno su due, insomma cinquanta per cento: ci aspettiamo la serie di trenta premier suddivisa in, circa, quindici e quindici tra uomini e donne; troviamo invece che la REALTA' contraddice la nostra ASPETTATIVA con un bell'uno su trenta, con una bella serie di trenta risultati possibili divisa in ventinove da una parte e uno e uno solo dall'altra, quindi, delle due, l'una:
* o abbiamo vinto la lotteria della sfiga del discostamento assolutamente casuale dei numeri dalla media, una cosa che "succede", o meglio puo' suuccedere, in una distribuzione possibile su un milione di milioni di distribuzioni possibili, (tiro una moneta non truccata: faccio ventinove volte di fila croce e infine una testa?!)
* oppure le probabilita' di questo sorteggio intrinsecamente non sono del cinquanta per cento e non lo erano fin dall'inizio, e' un normalissimo risultato medio come potrebbe essere quello otrenuto da un dado poliedrico con ventinove facce con su disegnata la C di croce, e una e una sola con la T di testa.
Ma se delle due che ho segnato con l'asterisco scegliamo la seconda, come spiegazione verosimile, allora una donna non ha le stesse probabilita' di un uomo di diventare premier.
Cosa c'entra tutto questo che ho detto fino ad ora con l'orientamento politico della Meloni, o con quali politiche fara' o non fara' la Meloni, lo sai solo tu, InVerno.
‐---‐---------------------
Veniamo all'argomento:
"Le donne hanno ottenuto il diritto di voto solo due o tre generazioni dopo gli uomini, quindi piu' o meno sono pari"
Falso, falsissimo, perche' in precedenza alcune élites di uomini in molte delle le societa' statualmente organizzate del mondo, sia pure anche solo selettivamente per censo o per diritti di stirpe e di casta acquisiti, bene o male, in un modo o nell'altro VOTAVANO, hanno comunque fatto l'azione di votare nel flusso della storia umana, come prassi sociale considerata in se' stessa e avulsa da un contesto di cui capsiosamente qui si pretende l'universalita'; mentre il voto alle donne e' stato un unicum temporale che si e' prodotto da un certo punto in poi a prescindere dal voto delle élites maschili dominanti anche su altri maschi.
Quindi, se riaggiustiamo i dati temporali con la considerazione anche del voto elitario e producentesi per élites, e rimettiamo il discorso con i piedi per terra, possiamo dire che gli uomini, maschietti, volavano in modo significativo per la vita di uno stato nel senso pieno del termine quantomeno fin dall'Atene di Alcibiade e di Pericle, se non fin da prima; le donne donne italiane invece, fin dal secondo dopoguerra.
Intendo insomna che prima non c'era mai stato nulla di simile, a livello di uno stato evoluto non tribale di cui si conosca la storia scritta, non c'era mai stato un voto alla donne, neanche per élites, o per censi, o per caste privilegiate di donne.
Le due categorie, secondo verita' dunque, si distaccano tra di loro di qualche migliaio di anni, non di un paio di generazioni.
--------------------
Per quanto riguarda la tua definizione:
"Le politiche dell'isis e dell'Iran sono ANACRONISTICHE"
falso, falso nel senso di edulcorato, ottimstico, eufemistico:
Le politiche dell'isis e dell'Iran, sono PATRIARCALI, e MASCHILISTE.
Non derivano certo da un libro sacro che si e' "inventato" il maschilismo dal nulla, calando dall'alto in una societa' che in precedenza era paritaria o femminista; derivano da un libro sacro che e' maschilista perche' scritto in una societa' che gia' al tempo della sua stessa redazione era patriarcale e maschilista: l'idolatrazione assoluta del libro, non ha fatto altro che cristallizare, e far perdurare, il momento del tempo, momento storico gia' maschilista, in cui esso fu scritto.