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Messaggi - Ipazia

#2221
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Testamento
06 Aprile 2023, 17:10:46 PM
"perché sei nato, se devi morire?"

Attenzione che "perchè" è ambiguo: complemento causale e finale, e su questa ambiguità la sofistica gioca alla grande.

restando sul causale:

sei nato per un processo evolutivo biologico che include la morte.

andando sul finale:

"The answer, my friend, is blowin' in the wind"

Ma ognuno se ne può dare una, prima di morire. E sono tutte valide, senza bandierine "a priori".
#2222
Tematiche Filosofiche / Re: La morte della Scienza
06 Aprile 2023, 15:08:48 PM
Citazione di: Alberto Knox il 06 Aprile 2023, 10:54:15 AMSiamo figli del nostro tempo Iano, anche noi facciamo parte del lungo cammino della storia della conoscienza umana e che continuerà dopo di noi . Oggi le teorie fisiche , specialmente quelle quantistiche , sostengono sempre con più enfasi che più che parlare di teorie meccaniche della fisica si dovrebbe parlare di "teoria sull informazione" .
Le scuole di pensiero "fondamentali" sono più d'una è la diatriba tra radianti e corpuscolari procede spedita come ai tempi di Democrito e Leucippo. C'è chi, nella quantistica, riduce anche il tempo a quanto e chi riduce a radiazione ogni forma di materia. L'informazione rientra nella seconda scuola di fisici.

Il problema resta sempre la psiche, della cui "sostanza" si discetta fin dall'antichità. La crisi delle scienze novecentesche della psiche (psicologia e psichiatria), sintomatizzata dall'impossibilità di unificazione dei paradigmi, ha imposto la ricerca di nuovi paradigmi esplicativi: da cui l'informazione. Ma il sospetto di prendere riduzionisticamente "la parte per il tutto" resta anche in questo caso legittimo.

L'escamotage è buono, perchè ci si avvicina all'inafferrabile imponderabilità della psiche, ma, a livello epistemico, non siamo andati molto più in là della fenomenologia descrittiva degli antichi classici.

Resta purtuttavia aperta la scorciatoia, squisitamente $cientifica, di ridurre la psiche a comunicazione. Ovviamente eterodiretta.
#2223
Racconti Inediti / Re: Gioco di donna
06 Aprile 2023, 14:40:41 PM
Mai stata malmenata. Anche la "difference" ha tante sfumatore: basta scegliere oculatamente. Un umano che usa la forza per imporsi su altri umani è una schifezza antropologica anche in rapporto all'umanità media, che ha elaborato forme più evolute di relazione fin da millenni fa.
#2224
Racconti Inediti / Re: Gioco di donna
06 Aprile 2023, 11:42:21 AM
A me il dimorfismo suscita altre impressioni: vive la difference ;D

... ben parafrasata da Pensarbene. Ma non sarei così estremista: tra piume e sassi fossili c'è tutta una sfumatura di colori assai confortevoli.
#2225
Citazione di: bobmax il 06 Aprile 2023, 09:17:30 AMLa cultura umanistica non è limitata da alcunché. Perché la sua essenza è proprio il cercare il limite e lì soffermarsi.
Per scrutarlo in quanto possibile "cifra".

Perché il limite può essere "vero" limite insuperabile, cioè assoluto, oppure soltanto provvisorio in quanto prima o poi sarà superato.
Là dietro vi è ancora qualcosa oppure il nulla?

Per questa ragione l'autentico scienziato è pure necessariamente umanista.
Per il quale i principi scientifici sono anche senz'altro cifre.
Se così non è, se questi principi sono dati per assoluti, allora non si è scienziati, ma al più notai della scienza.

Di modo che il convinto materialista non può essere considerato scienziato.

Tanta carne al fuoco sotto il segno di Jaspers

(penso assai ponderata pure per Daniele22)

Il limite è indubbiamente "cifra" del reale, e il suo spostamento amplia tale "cifra".

Il "convinto materialista" andrebbe meglio definito: ateoscientista ? specialista ? Operatore sul limite o notaio competente del buon funzionamento del mio impianto solare ?

Restando in ambito epistemico/gnoseologico, certamente non può funzionare il notaio disgiunto dal filosofo, figure monche entrambe, ma urge lo scienziato-filosofo che cerca di ampliare il limite con una operazione trascendentale; che però non è necessariamente trascendente, ma rimane nell'ambito di un immanente allargato sempre ampliabile. Se poi l'ampliamento porterà alla trascendenza non è dato, ad oggi, aprioristicamente sapere, se non nel campo di una metafisica vincolata alla fede.

Se poi si dice che la fede è un sapere superiore o altro, non abbiamo ampliato il limite oltre il livello del "notaio della fede".

#2226
Tematiche Filosofiche / Re: La morte della Scienza
06 Aprile 2023, 10:05:39 AM
Come già ho premesso la scienza è una e trina: scienza, Scienza e $cienza. Come la santissima Trinità essa opera congiuntamente e distintamente secondo le circostanze. Il titolo della discussione è relativo alla specie "Scienza", ovvero all'ideologia che la scienza veicola, scientismo più o meno duro e radicale. Ateoscientismo nella forma estrema, avvitata in se stessa in feticizzazione assoluta della scienza intesa come inconfutabile oracolo di verità, anche quando è palesemente divenuta $cienza, ovvero la forma corotta rilevata da Pio.

Corrotta o connaturata ? Propenderei per la seconda ipotesi, peraltro sostenuta anche dall'ala realista del forum: senza soldi non si fa ricerca. Che poi i soldi fungano spesso e volentieri da sterco di Satana, il realista non se ne cura, e se lo fa tende a dissociare la santissima Trinità scientista nella evangelica mano destra che non sa quello che fa la sinistra. Assolvendone sempre una delle due.

Il trionfo della Scienza coincide con lo strapotere della $cienza, a discapito della scienza che sta al guinzaglio sempre più: ricerca mirata agli interessi della $cienza, convertita in tempo reale dall'apparato ideologico mediatico in Scienza.

E qui veniamo alla morte di quest'ultima, della Scienza. L'ho equiparata alla nicciana "morte di Dio", perchè, come per l'acclamato filosofo, si tratta di un annuncio, tendenza, più che di una realtà conclamata. Dio sopravvive nelle religioni, la Scienza sovrasta ogni altro nume dal trono al tubo catodico (laddove esiste ancora). "Lo dice la scienza" è il mantra valido urbi et orbi a giustificazione di tutto, per quanto evidente sia il livello di inumanità che viene veicolato.

Eppure mi pare che la covidemia (epidemia+affari+ideologia+repressione) abbia segnato un punto di non ritorno per questa superstizione, che ha raggiunto il massimo nelle aspettative messianiche vaccinali contro la pandemia, precipitando velocemente man mano che le profezie si rivelavano menzognere. Potrebbe essere un evento fortuito, eterodiretto dalla goffaggine del sistema (affaristi stregoni, politica, comunità scientifica) nel confezionare la pillola salvifica. Ma è indubbio che lo shock è stato forte e non resta da augurarsi che la plebe, oggetto del trattamento sociosanitario, cominci ad interessarsi più di scienza, cominciando a dubitare di ciò che Scienza e $cienza promettono. Sarebbe l'inizio della morte della Scienza e della cacciata dei mercanti dal Tempio.

Impresa ardua, convengo. Già pronto l'antidoto del sistema, vecchio come Matusalemme: la Guerra. Ideologica prima che guerreggiata, mentre i morti della $cienza vengono cacciati, insieme alla scienza, sotto il tappeto dalla Scienza. Agli "uomini (e donne) di buona volonta" impedire che il Lethe sommerga Tutto ancora una volta. Aletheia.
#2227
Nella fisica e chimica macro lo sperimentatore non turba nulla: la pietra cade da sola. La reazione chimica o nucleare procede da sola. Il problema si pone solo oltre i limiti di risoluzione sperimentali, ma lo sperimentatore è il primo a sapere quali sono e pure ad adattare accorgimenti per non falsare l'esperimento. Alcuni esperimenti non sono eseguibili e si prende atto dell'impossibilità. 
#2228
Tematiche Filosofiche / Re: La morte della Scienza
05 Aprile 2023, 19:34:21 PM
La vita è solo descrivibile, troppo complessa per definirla. Per vitalismo non si intende un oggetto fisico, bensì l'attitudine del vivente a vivere (con tutte le consapevolezze delle "meccaniche" in atto). Accidente pur sublime, ma non sostanza. In questo senso io la intendo e forse anche niko.
#2229
L'approccio scientifico "materialista" richiede la conferma sperimentale e le sue proposizioni restano valide fino a falsificazione sperimentale. Questo non garantisce che di un fenomeno si sappia tutto, ma si sa tutto di quella parte che non è stata falsificata. Questa scienza è una episteme minimalista, ontologia coi piedi di piombo, che afferma solo quello che, fino a prova contraria, sa. (Per questo la covidemia non è scienza, ma ciarlataneria affaristica obbligata a mentire e millantare).

Di quello che non sa, questa scienza tace (LW), senza precludere ad altri saperi, che funzionano diversamente da essa, di dire qualcosa, secondo logiche che non sono le sue (etica, estetica). Essa è stata costretta, nella materia di cui si occupa, ad espungere l'ipotesi Dio, proprio grazie al rasoio di un chierico troppo logicamente materialista perché i suoi confratelli non lo censurassero. Gliene siamo grati, noi materialisti atei, perché il suo principio, anche malgrado lui, è un fondamento epistemologico di primo grado. Mettiamoci pure l'adaequatio tomista e la riflessione di Galileo sull'intelligenza dataci da Dio. Pure di quella ci siamo serviti, indipendentemente da chi ce l'ha data.

Che sia il taglio MIGLIORE, non si può dire, anche perché si occupa di cose assai terra-terra. Che ci sia bisogno di altro, di una scienza più gaia e meno minimalista, io lo affermo con convinzione. Ma nel suo ambito circoscritto, non saprei cosa fare di MEGLIO.
#2230
Tratto da "La morte della Scienza"

Citazione di: niko il 04 Aprile 2023, 12:54:09 PMBeh, la proiezione di aspetti umani e biologici sul non vivente, può ben essere, spesso, autoillusione, metafisica o poesia.

Oppure può essere il complementare dialettico all'interno di un pensiero complesso, che pensi all'unisono anche la composizione non vivente del vivente, e quindi cerchi di superare, tale differenza, in quanto non veritativa.

Vitalismi che siano anche meccanicismi. Gli aspetti filosofici che più mi interessano.

Trascurando per ora la parte "filosoficista" che suscita qualche allergia, la dialettica di questa discussione si instaura, misteriosamente ab origine, tra soma e spirito, materia inanimata e animata.

L'armonia di cui risiede, giustamente come afferma niko, nella concordia discors o discordia concors delle due "essenze" di cui si compone il vivente e, nello specifico, il vivente umano.

La scienza insegna il rispetto della materia, cara a niko, e di ciò i numi gliene rendano merito (alla scienza e a niko). E pure agli antichi saggi che scrissero: mens sana in corpore sano.

La dialettica tra i due elementi, materiale e spirituale, è strettissima, inscindibile e, pure se non ne conosciamo la causa originaria (e il fine), è questa la scacchiera in cui l'antropologico può dire la sua effettualmente, con ragionevole margine di libertà e creatività individuale e collettiva. Senza trucchi e senza inganni.
#2231
Tematiche Filosofiche / Re: La morte della Scienza
05 Aprile 2023, 08:47:54 AM
Citazione di: niko il 04 Aprile 2023, 12:54:09 PMBeh, la proiezione di aspetti umani e biologici sul non vivente, può ben essere, spesso, autoillusione, metafisica o poesia.

Oppure può essere il complementare dialettico all'interno di un pensiero complesso, che pensi all'unisono anche la composizione non vivente del vivente, e quindi cerchi di superare, tale differenza, in quanto non veritativa.

Vitalismi che siano anche meccanicismi. Gli aspetti filosofici che più mi interessano.

Attenzione però: meccanicismi che simulino vitalismi. Decisamente più incombenti dopo "la morte di Dio".
#2232
Prima o poi lo scontro ci sarebbe stato. Il colonialismo occidentale non fa prigionieri e il pianeta non totalmente colonizzato lo sa e cerca di smarcarsi. Persino l'Arabia Saudita ! L'alternativa a Putin i russi l'hanno già sperimentata in salsa occidentale: Eltsin.
#2233
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 05 Aprile 2023, 06:33:17 AMSe lo scienziato si fosse fermato al "è da sempre così", oggi vivremmo nelle caverne e cacceremmo con le clave per procacciarci il cibo della sopravvivenza.  Invece, proprio grazie a chi è andato contro corrente o ha cantato fuori dal coro, oggi abbiamo fatto passi considerevoli in avanti, nel bene e nel male. Io sono la dimostrazione che si possono svolgere diverse attività, seppur in condizione di svantaggio fisico: la maggior parte degli automobilisti, per esempio, guida auto con cambio manuale, usando entrambi i piedi, mentre io ne guido una con cambio automatico, senza usare i piedi, ma con adattamenti di acceleratore e freno a volante. Se avesse prevalso il "si è sempre fatto così", oggi io non potrei guidare. In ogni caso, che la maggioranza delle persone non voglia pensare e preferisca adagiarsi sul "si è sempre fatto così", non impedisce a pochi (come le mosche bianche) di tentare e di riuscirvi. 

Abbiamo perfezionato la clava, ma sempre clava rimane e vivere in un bunker è solo il perfezionamento della caverna. La questione sociale ed etica non è: "si deve fare così perchè si è fatto sempre così", ma: "si è così da sempre", con una evoluzione importante solo di tipo tecnoscientifico, che però ha due facce della medaglia, nel bene e nel male. Argomenti nei quali la tecnoscienza è più cieca di una talpa in una caverna di notte.

#2234
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 04 Aprile 2023, 21:55:38 PMPerché si dovrebbe convincere qualcuno, che la testa la deve sempre fare qualcun altro?
Perché da sempre è così e Menenio Agrippa l'ha pure spiegato alla plebe romana, e Gaber l'ha cantato a quella italiana: la nave, altra ottima metafora pseudo egualitaria.
#2235
La metafora è suggestiva ed ha pure precedenti illustri. Ma difficile è convincere i piedi e le braccia che la testa la deve sempre fare qualcun altro. E non si può, onestamente, dar loro torto.