Citazione di: pepe98 il 29 Gennaio 2017, 16:14:26 PMSolito problema di confusione tra realtá e intuizione sensibile: le immagini sono tante, essendo separazioni mentali di fenomeni(anche questi separazioni mentali dell'uno).Ma questa mente che separa, non è ontologicamente altro da ciò che separa? Nel separare non necessita tempo?
Citazione di: pepe98 il 29 Gennaio 2017, 16:14:26 PMIl tempo che percepiamo altro non è che un'intuizione legata ad immagini (fenomeni separati a priori dalla sensibilità), il suono pure.Il suono non mi sembra sia legato ad immagini... prova a suonare una nota lunga (con un qualche strumento non elettrico) con gli occhi chiusi; a un certo momento la sentirai sfumare in silenzio... tu sei quella nota che sfuma o percepisci quella nota che svanisce? Non c'è un prima-suono ed un dopo-silenzio?
Citazione di: pepe98 il 29 Gennaio 2017, 16:14:26 PMCondizione necessaria dell'esistenza delle cose(in quanto parte stessa delle cose(n.b. possiamo parlare di "parti" poiché tale suddivisione è astrazione necessaria alla comunicazione)) è la percezione intuitiva."Comunicazione" come "monologo", dato che c'è solo l'uno?
E tale comunicazione non ha tempo?Citazione di: pepe98 il 29 Gennaio 2017, 16:14:26 PMSeparazioni ontologiche non sono necessarie. L'esistenza dell'uno non cambia nulla a livello fenomenologico, cambia solo il livello ontologico, che risulta contro-intuitivo per la sensibilità, ma razionalmente "elegante" e non contraddittorio.Più che "elegante", razionalmente (an)estetizzato
: se la sensibilità viene ritenuta totalmente inaffidabile, se la logica viene sterilizzata in puro formalismo (come non dovrebbe essere), se si parte già da ciò che si vuole trovare (e che non può risultare contraddittorio proprio perché abbiamo appunto escluso sia la logica che la sensibilità), otteniamo allora uno scenario estetico (ma non mistico, da quello che ho capito), in cui l'etica, l'epistemologia e tutta la ricerca filosofica diventano "sogni" o "abbagli" dell'Uno nella sua atemporale ubiqua autoreferenzialità... praticamente siamo ad un passo dalla poesia metafisica! A parte gli scherzi, a ben vedere, le domande che ti ho posto perdono di significato: partendo da assiomi troppo differenti arrivano ad un traguardo differente...
P.s. Grazie per le spiegazioni, credo di aver inquadrato la tua prospettiva
