Citazione di: Socrate78 il 24 Aprile 2018, 18:33:55 PM
Come mai quasi tutte le religioni associano il piacere sessuale al peccato? Proprio non lo capisco, anche seguendo la logica di un semplice sillogismo ne deriva che la sessualità è qualcosa che procura piacere, ma il piacere è appunto un bene, quindi il sesso è positivo. Invece nelle religioni sembra quasi che questo tipo di funzione degradi l'uomo e di conseguenza sarebbe necessario affrancarsi da essa, l'eros è visto come qualcosa che ostacola il percorso dell'uomo verso il bene: anche nel quadro di Botticelli, intitolato La Primavera, la forma di amore rappresentato da Zefiro è vista come la più bassa, a sottintendere che è necessario affrancarsi dalla sessualità se si vuole aspirare ad un percorso spirituale.
La sessuofobia tipica delle religioni mi sembra sia fortemente irrazionale, mi sembra difficile giustificarla oppure può secondo voi essere giustificata o compresa in qualche modo che mi sfugge?
La religione è la foglia di fico, che copre i desideri perversi della classe sacerdotale.
E' una questione sociale gerarchica che viene prima di qualsiasi teologia gerarchica.
E' evidente in maniera imbarazzante nella nostra società contemporanea, dei festini di Osho agli atti violenti dei preti.
Per i più intelligenti: la vera questione è perchè la religione non venga di conseguenza investita di critiche. E' perchè è una delle cause scatenanti del sintomo.
Anzi forse è quella che garantisce il sintomo, quella che garantisce la vita, per alcuni.
Il grande Fantasma che copre TUTTE le paure.
E DEVE funzionare proprio così, perchè il desiderio non è MAI di qualcosa, e la perversione DEVE sempre essere NEGATA.
Per le elite: è per questo che ovviamente la teologia politica è la questione delle questioni.
Amico-Nemico, Colpa-Redenzione, Malato-Sano, Anormale-Normale, Colpo-Contracolpo, sono solo sintomi di una volontà di potenza originaria.
Per le elite: è di questo che parla Nietzche quando parla del problema della gerarchia naturale.