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Messaggi - InVerno

#2221
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
27 Dicembre 2021, 12:48:45 PM
Ancora filmsssss questa volta Don't look up : https://www.youtube.com/watch?v=DhYXSqz8H-o

La chiave del film, e il motivo per cui lo trovo un esperimento interessante anche dal punto di vista filosofico (ma è una mia speculazione che non sono andato a verificare in alcuna maniera) è peculariarmente racchiusa nel nome della casa di produzione: Hyperobject productions che è stata fondata per finanziare questo film e appare nei primi secondi della pellicola, in maniera quasi declamatoria. Una volta terminato il film appare molto chiaro che il pericolo imminente di estinzione di cui si sta parlando nel film, specialmente quando la narrazione si addentra nei meandri più ragionati e satirici della critica sociale con riferimenti precisi (anche troppo), non è per niente una cometa ma è il riscaldamento globale, ovvero l'iperoggetto per eccellenza.

Si potrebbe sostenere che anche la pandemia potrebbe rientrare nella metafora, ma ci rientra solamente essendo un iperogetto a sua volta, i riferimenti specifici indicano in maniera inequivocabile il problema ecologico. Essendo che per le sue caratteristiche spaziotemporali l'iperogetto non può essere racchiuso in un film, l'autore decide di rappresentarlo come un oggetto che comodamente rientra nei margini di una pellicola: la cometa. I protagonisti del film, tuttavia si comportano esattamente come se stessero avendo a che fare con un iperogetto: non vi sanno interagire funzionalmente, lo scalfiscono solamente all'esterno e tentano di approcciarvisi con le stesse modalità con cui si approccerebbero ai normali oggetti a seconda delle proprie inclinazioni, il politico prova a sfruttarlo elettoralmente, il capitalista prova a sfruttarlo economicamente, i media provano a cavalcarlo come un virus informativo. Nessuno, a parte la ragazza coprotagonista che funge da "bocca della verità", pare riuscire a vedere il "re nudo", anche lo scienziato DiCaprio, facendosi irretire dai media, dovrà prima superare un momento catarchico (onestamente, mal scimmiottato dal monologo di "Quinto potere"). La vis comica è fondata continuamente sul paradosso di un oggetto, la cometa, che le persone trattano con la stessa insipienza ed impotenza che ci si potrebbe aspettare di fronte ad un iperogetto, e che tale artificio è riuscito lo dimostra il fatto che si tratta di una commedia che va ben oltre il tabù dei 90minuti ma è ben conscia di poter arrivare a 145 senza paura di perdere per strada qualcuno.

Non fermandosi nemmeno per un secondo di attaccare con le unghie e con i denti la civiltà della "levitas infinita" dove il rifiuto della "gravitas" è talmente radicato che neanche l'impatto di un asteroide può fermare, il film segue le fasi del lutto e termina con l'accettazione, del lutto dell'umanità intera, inadeguata ad affrontare problemi che trascendono così radicalmente la dimensione del primate, gli iperogetti appunto. Don't look up aspira ad essere per la catastrofe climatica ciò che il Dottor Stranamore è stato per la guerra atomica, e ci riesce piuttosto bene a parte alcune parti secondo me un pò claudicanti, e la mancanza di un "autore forte" come Kubrik poteva essere.. ulteriori elucubrazioni sarebbero decisamente dovute, ma essendo che dovranno per forza di cose contenere spoilers, le rimanderò semmai a futuro intervento. C'è una bella citazione di autore cileno che purtroppo non riesco più a rintracciare e dovrò maltrattare a memoria e che più o meno diceva "non ci estingueremo tra i funghi nucleari e le guerre, ma tra le risate e le feste" .. il film ne è assolutamente convinto, e va fino in fondo nel rappresentarlo.
#2222
Attualità / BUON NATALE A TUTTI!
27 Dicembre 2021, 07:28:48 AM
Citazione di: anthonyi il 26 Dicembre 2021, 15:06:21 PM
Citazione di: InVerno il 26 Dicembre 2021, 13:32:16 PM

Il motivo "fondativo" delle festività in corrispondenza dei solstizi è che fa troppo caldo o troppo freddo per lavorare..
Ma il momento più freddo dell'anno è tra fine gennaio e primi di febbraio, c'è qualcosa che non torna nel tuo ragionamento.
Oltretutto le festività pasquali cadono proprio nel momento in cui è più facile, e per l'agricoltura necessario, lavorare, come lo spieghi?
Come e perchè solstizi ed equinozi attraggano gran parte delle festività delle civiltà preindustriali dipende dal felice accordo tra l'osservazione scientifica e l'economia agricola, con le dovute differenze a seconda dell'economia di riferimento (compresa la pasqua per gli allevatori) e l'accuratteza di diverse osservazioni. Mi sembra che spiegare oltre (come tralaltro viator ha in parte fatto) sarebbe quasi una mancanza di stima nei miei interlocutori, che sicuramente sanno benissimo. Alla tua domanda originaria ho semplicemente risposto che anzichè dover scegliere tra le due alternative, preferirei che ciò che ci religa (di fede non parlo, se non fosse altro perchè è fatto personale non sociale) fosse ancorato alla nostra economia, attraverso l'osservazione scientifica, così come l'antica festa di un solstizio è, attraverso le osservazioni astronomiche e biologiche, ancorata all'economia di un paese. Mi auguro che questo accada, come solamente questo può accadere, dal basso e per necessità, non dall'alto e per vanteria, come pensano spesso i burocrati Eu.
#2223
Attualità / BUON NATALE A TUTTI!
26 Dicembre 2021, 13:32:16 PM
Citazione di: anthonyi il 26 Dicembre 2021, 10:40:47 AM
E' da sottolineare, niko, inverno, che gli stessi miscredenti della ragione fondativa, religiosa, del Natale, poi si ritrovino a criticarne l'evoluzione commerciale che è chiaramente in competizione con quella ragione fondativa.
Sarebbe interessante capire se posti di fronte alla scelta, tra fede e mercato, cosa sceglierebbero.
Il motivo "fondativo" delle festività in corrispondenza dei solstizi è che fa troppo caldo o troppo freddo per lavorare.. vedrai Anthonyi, presto, quando l'energia costerà dieci volte e il mercato si allineerà (lentamente, e per iniziativa pubblica) alla realtà biologica, ed i climatizzatori dovranno spegnersi, si ritornerà al motivo "fondativo" delle feste: se sfrutti le persone in queste condizioni, esse periscono. Nel frattempo ci godiamo il "natale del mercato truccato" di chi vive a spese delle prossime generazioni e ci ride sopra, il natale dei parassiti.
#2224
Attualità / BUON NATALE A TUTTI!
26 Dicembre 2021, 08:34:11 AM
Le feste trascendono il loro motivo originale, specialmente per le feste con una tradizione molto lunga capita spesso e più volte. L'orgia consumistica di cui parla niko è certamente diventata la ragione principale del festeggiare, tanto che sono due mesi che si impongono restrizioni e contromisure per "salvare il natale" (intendendo per "natale" i consumi ed i traffici economici, tutto il resto lo si poteva esperire anche in lockdown) e forse questo è anche un ritorno alle origini delle feste del solstizio d'inverno, bruciare le scorte prima dell'arrivo della nuova stagione, con la piccola differenza che in questo caso le "scorte" sono praticamente inesaurbili. Umanamente rimane il natale come boccata d'ossigeno dalla vita quotidiana, dal lavoro forzato, sperando che le feste di stato non si accavallino con le domeniche, ma anzi creino comodi ponti per passare più tempo con le persone care. Per ora il natale produce abbastanza profitti economici per essere difeso anche dai magnaschei, se così non fosse, vedo già tutti i Ceo salire sul pulpito del "rispetto per le altre tradizioni" per cancellare la festa e poter spremere i propri dipendenti qualche giorno in più. Ma finchè paga così bene, ci possono stare due ferie. E' il natale di mercato, hallelujah!
#2225
Tematiche Spirituali / Etica nel regno animale
24 Dicembre 2021, 09:27:09 AM
Citazione di: Ipazia il 23 Dicembre 2021, 19:24:27 PM
Il leone che uccide i cuccioli di altri leoni spodestati lo fa perchè istintivamente sa che quei cuccioli faranno altrettanto con lui quando i rapporti di forza nel branco si invertiranno. Mentre ciò è molto meno probabile avvenga con la sua stirpe. È un atto di lungimiranza esistenziale, non un atto crudele gratuito o semplicemente finalizzato ad un rapido accoppiamento.

L'etica animale va indagata all'interno del branco, laddove si esercita il massimo di cooperazione e solidarietà.  È documentato il caso della sorella che allatta il cucciolo di una leonessa morta durante la predazione di un bufalo.
Il branco, la dinamica sociale, ha una connotazione diversa nei mammiferi rispetto agli altri, l'estensione e proiezione delle peculiarità del rapporto genitoriale all'interno delle dinamiche sociali crea un livello diverso di interazione sociale. Per esempio questa leonessa [1] che cerca di difendendere un guardiano dello zoo che ha avuto la saggia idea di sfidare con lo sguardo un leone, azzarderei si tratta di un comportamento piuttosto difficile da ricercare all'infuori dei mammiferi. Così come sarà difficile (impossibile?) trovare animali "domesticati" fuori dai mammiferi.

[1] https://9gag.com/gag/a21rw7Z
#2226
Attualità / Chi è il più contagioso?
22 Dicembre 2021, 16:01:34 PM
Mi pareva di aver letto, ma forse era addirittura prima della delta, che la carica virale di picco è nei primi giorni di incubazione, prima che la malattia manifesti sintomatologia.. Il vaccino velocizza la guarigione dalla malattia ma il picco è già passato, ciò spiega perchè i contagi restano ma i decorsi sono più lievi. La balla è semmai sostenere che questo "sbugiardi" gli studi fatti sui vaccini, che non hanno (che io sappia) mai fatto "promesse" in questo senso. Sia così o meno, onestamente, non penso che la situazione attuale sia sostenibile a lungo, non si può togliere lavoro e circolazione alle persone sulla base di differenze che spaccano il capello, e non parlo della protezione individuale che è, seppur limitata nel tempo, indiscutibile, ma non può giustificare le restrizioni, quanto invece la capacità di prevenire il contagio che pare invece piuttosto scarsa rispetto al classico distanziamento+mascherina che non dovrebbero essere mai state abbandonate, come le persone di buon senso hanno già fatto senza che il governo gli desse una coccardina colorata.
#2227
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
17 Dicembre 2021, 08:48:10 AM
Citazione di: viator il 16 Dicembre 2021, 18:27:17 PM
Salve InVerno. Citandoti :"Come si poteva ridurre più di così l'impronta individuale di co2? Eppure non ha funzionato..Se non si ha avuto prova più empiricamente inappuntabile di questa, che l'ecologismo da lampadina è inutile, cosa altro serve?".


Veramente ti mostri attento ed aggiornato sia circa l'attualità che circa la storia dell'ecologia umanamente interpretata.

Trovo però un poco deludente la domanda che infine ti/ci poni. Ma veramente non sai cosa risponderti ? Ciò che di altro e di risolutivo serve............esisterebbe ma non verrà mai messo in pratica dall'umanità.

Ci penserà la natura a risolvere il problema dei problemi. LA DEMOGRAFIA. Oppure non credi che sia quest'ultimo il problema da risolvere, e pensi che i rimedi giungeranno dalla scienza, dalla finanza, dalla politica, dall'etica individuale, dalla morale collettiva, dalla democrazia, dalle preghiere di qualche anima pia ? (Guarda che il mio motto personale "Solo l'amore ci salverà" - purtroppo - rappresenta solamente un mio augurio, non una mia previsione). Saluti.
Mi chiedo "cosa altro serve" non per risolvere il problema generale, ma per dimostrare che lasciare la risposta alla morale degli individui non è per niente sufficiente, e anzi spesso controproducente, e i problemi nonlocali vanno affrontati diversamente (la pandemia e l'obbligo vaccinale, per quanto surrettizio, dimostrano esattamente lo stesso) in un colpo solo ci siamo disincantati dal postmodernismo e dal liberalismo insieme. Io poi non mi lancio volentieri in previsioni, ma penso che storicamente si possa osservare un trend, ovvero che quando le condizioni del contesto biologico degradano, ben prima che gli effetti di tale degradazione impattino sulla vita delle persone in maniera da minacciare la loro sopravvivenza, gli uomini cominciano ad "agitarsi" e ad essere presi da un impellente "prurito alle mani" che gli fa scegliere di imbracciare le armi, agiscono in tal senso ben in anticipo della natura. Ma magari questa volta sarà diverso.
#2228
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
16 Dicembre 2021, 17:38:56 PM
La mia impronta? Porto il 44.


Di solito il modo più comune di cominciare questa storia comincia con uno spot americano degli anni '70, il famoso spot dell'indiano che piange https://www.youtube.com/watch?v=h0sxwGlTLWw

E' con il motto di questo spot, che diventerà un meme nella cultura americana: "People start pollution, people can stop it"  che le industrie petrolchimiche cominciarono una lunga campagna di "sensibilizzazione" contro l'inquinamento, o meglio come recita la fine dello spot, "things YOU can do". Lo spot era pagato infatti dalla CocaCola e da altre aziende leader del settore bevande, ed è notoriamente conosciuto come l'inizio di uno scaricabarile ecologico che accrescerà e maturerà nei decenni successivi: è colpa tua se c'è inquinamento, del tuo stile di vita, delle tue abitudini, di te che butti il sacchetto dal finestrino*.
E indubbiamente di primo acchito viene da pensare così, loro producono ciò che il consumatore chiede, ma il sottotesto di queste campagne è quello di suggerire che sia sufficiente che le persone si regolino individualmente attraverso il loro compasso morale, per modificare  le loro la domanda e perciò l'offerta. Ma è davvero così? https://www.youtube.com/watch?v=zvJ4_sa4gno

Seguono trent'anni del martello che batte lo stesso chiodo, finchè nel 2004, la British Petroleum che nel frattempo si era rinominata Beyond Petroleum  in uno dei primi e più ecclatanti casi di greenwashing (ad oggi investe il 2.5% del proprio budget in energia rinnovabile), pubblicava sul proprio sito il calcolatore di "carbon footprint" personale innestando nel lessico comune il concetto di "impronta di carbonio", ovvero quanta CO2 la nostra routine quotidiana genera, e a cascata tutta una serie di derivazioni, dalla "dieta a co2 ridotta" ai "vestiti con bassa impronta di carbonio" ai "viaggi green" e centinaia di versioni diverse di questi calcolatori, tutti pronti a dirci quanto siamo responsabili della situazione attuale prendendo la macchina, o bevendo la CocaCola. Tutte le aziende cominciano a vendere prodotti sempre più green e sempre più ecologici, pronti a ridurre la nostra impronta individuale e salvarci dall'inferno morale e climatico, grazie al fatto che tali marchi  ed etichette non hanno alcun tipo di validità scientifica o scala metrica internazionale. E' l'inizio del greenwashing di massa, dove tutti vogliono  green e tutti si devono sentire individualmente responsabili delle emissioni di co2.. ma che fine hanno fatto le industrie  petrolchimiche che pagavano gli spot? Hanno vinto, occultando la più semplice delle realtà:

Se le persone credono che un determinato prodotto o comportamento abbia un rapporto costo ambientale troppo negativo se confrontato con i benefici che ne ottengono, anzichè sperare che le altre persone le seguano nei loro virtuosismi morali perchè sono "brava gggggente", possono chiedere ai propri politici di riferimento di fare delle leggi che obblighino tutti, produttori compresi, a seguire nuovi standard.

Il concetto di "responsabilità individuale" di qualcosa che è invece è un problema collettivo, nasce esattamente nella speranza (fino ad ora ben riposta) che queste leggi non vedano mai la luce, e che i consumi rimangano intatti offrendo ai singoli individui il contentino di essere "consumatori green". Eppure qualcosa non torna.. Dopo un anno di lockdown quasi globale anche se a fasi alterne, dove nessuno girava in macchina o produceva co2 dandosi al lusso sfrenato, le emissioni di co2 hanno subito solamente una modesta flessione. Come si poteva ridurre più di così l'impronta individuale di co2? Eppure non ha funzionato..Se non si ha avuto prova più empiricamente inappuntabile di questa, che l'ecologismo da lampadina è inutile, cosa altro serve?


* Il sacchetto dal finestrino e che rimane nell'ambiente è co2 catturata e bloccata per centinaia di anni nel sacchetto, se il sacchetto fosse di plastica biodegradabile come va di moda oggi per essere "green", sarebbe co2 emessa nell'atmosfera a seguito della decomposizione.
#2229
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
16 Dicembre 2021, 09:39:15 AM
Citazione di: Ipazia il 15 Dicembre 2021, 20:44:53 PM
Così dicasi pure della sua scienza, che nella declinazione covidemica ha mostrato più agiografia che verità.
A suon di spremere il libro dei sinonimi per ripetere sempre gli stessi concetti in salsa diversa, sei incappata in quello tragicamente sbagliato. Gli unici a fare "agiografia" sono i novax, che anzichè portare dati empirici si appellano alle opinioni di individui di cui viene sempre pedissequamente sottolineato il titolo, dal premio nobel Tizio al professore emerito Caio al luminare Sempronio, sempre opinioni di "titolati" che portano come unica evidenza delle proprie opinioni i propri titoli. E ci sono le interviste, le frasi estrapolate, i frammenti del libro, l'intervista a telecamere spente, le frasi dette tra i denti, l'intervento al senato e le urla in piazza e tutti questi incredibili documenti che dovrebbero avere valore scientifico, per chi non ha idea di come funzioni il metodo scientifico e paradossalmente vorrebbe dare lezioni agli altri a riguardo.
#2230
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
14 Dicembre 2021, 09:14:39 AM
Citazione di: sapa il 13 Dicembre 2021, 20:45:58 PM
Ciao Inverno, bel post il tuo sulla "rivoluzione verde", i cui contenuti mi riservo di approfondire. Ti chiedo, en passant, cosa intendi quando dici" come il fatto che la meccanizzazione dell'agricoltura ha condotto il potere in mano di pochissimi che non hanno gli stessi interessi dei tantissimi, e pensano di svignarsela su Marte etc etc..."? In realtà, per come la vedo io, la meccanizzazione agricola ha tolto dalla schiavitù gli agricoltori, permettendo loro di non rompersi la schiena da buio a buio, tutti i giorni. Purtroppo, le logiche del mercato, perchè questo a mio avviso rimane il principale problema, hanno fatto sì che dove prima vivevano in 15, dopo la rivoluzione verde non riesce più a vivere nessuno. E mi riferisco alle nostre montagne, escludendo le Alpi dove si vive di turismo e non più di agri/selvicoltura.Ma anche in pianura, i casolari abbandonati sono lì a testimoniare dove prima vivevano nuclei corposi di persone, oggi in rovina. In realtà, a mio avviso, la rivoluzione verde degli anni 40-70 del secolo scorso ha portato de-antropizzazione nel territorio del nostro mondo, favorendo però il fenomeno inverso nei paesi poveri. Quando penso che su un poderino di 5-6 ettari mezzo secolo fa viveva abbastanza agiatamente una famiglia di 4-5 persone, mentre adesso per far vivere lo stesso numero di persone ce ne vogliono almeno 20-30 qui da noi, mi rendo conto che ci troviamo in decrescita, di sicuro non in crescita. Forse, è per questo che la si vuole chiamare "rivoluzione verde", perchè, all'inverso di prima, si tratta di far ingollare agli agricoltori il concetto che il ruolo che si riconosce loro sarà sempre più quello di custodi ambientali e sempre meno quello di fornitori di beni di prima necessità. Almeno, nelle intenzioni.....Infatti, non capisco bene cosa intendi quando affermi:" strano qualcuno voglia usare lo stesso nome per una ipotetica via d'uscita, ancora più strano che questa ipotetica via d'uscita ha gli stessi difetti sistemici della via d'entrata...", ma non ho letto bene, per ora,  il testo che hai linkato. In realtà, la mia sensazione è che si voglia tornare indietro, a livello di rivoluzione verde in agricoltura (perchè in quegli anni ce n'è stata anche una, significativa, a livello forestale, quando in tutta Europa, Italia compresa, si sono piantati molti boschi e oggi, effettivamente, abbiamo un patrimonio forestale molto più ingente di 1 secolo fa), il problema alimentare noi non ce l'abbiamo più, è un problema che hanno (sempre) avuto i poveri, noi dobbiamo solo limitare gli input, gli apporti, e lasciar fare un po' di più alla natura. Il che è più facile dirlo, che farlo, finchè dovremo lottare con le logiche di mercato. A me, personalmente, può star bene limitare le produzioni, ma mi si deve consentire un reddito dignitoso. E' ovvio che, in una simile situazione, difficilmente sarò invogliato a fare figli. Paradossalmente, si può dire che è la povertà a favorire la procreazione e che il benessere la riduce? Da noi è successo in mezzo secolo....
Ti sei risposto da solo, anche se attribuisci alle logiche di mercato quello che sono le naturali conseguenze della rivoluzione verde, se la tua capacità di produrre aumenta di 4/5 volte è impensabile che tu possa continuare a sopravvivere sullo stesso appezzamento, ma la terra non è aumentata, per ottenere quelle metrature dovrai per forza comprarle ad altri che non hanno lo stesso accesso al capitale. Perciò dove prima insistevano 4/5 aziende ora ce n'è una, e questo è in Italia dove il capitalismo più che farlo lo subiamo, guarda per esempio cosa succede negli USA [1].
L'idioma "braccia rubate all'agricoltura" intende che l'agricoltura è un attività disponibile a tutti, non dopo la rivoluzione verde, i costi necessari per essere competitivi sono centuplicati, e a quei costi può concorrervi meglio chi ha più capitale a disposizione. Con la "nuova rivoluzione verde" dove ulteriore ingegnerizzazione e specializzazione saranno necessarie per produrre secondo i dettami "green", aprire un azienda diventerà ancora più costoso, più facile sarà prendere in affitto terra e mezzi da chi ha davvero accesso al capitale come Billy Gates, però a quel punto sarai alle sue condizioni, e dei profitti vedrai i margini. E' il capitalismo che pian piano regredisce in feudalesimo.. tecnofeudalesimo. Il vantaggio immediato dell'ingegneria è chiaro, meno chiaro il costo sociale. Anche in Egitto nel 4.000ac erano tutti molto felici quando si costruiva una diga, nessuno doveva più portare l'acqua coi secchi e l'irrigazione canalizzata sostituiva il lavoro di migliaia di uomini, però di quella diga qualcuno aveva il tappo, lo chiamavano "faraone" e poteva controllare la vita di migliaia di persone con un tappo.


[1] https://www.youtube.com/watch?v=MJVL9HegCr4
#2231
Tematiche Filosofiche / Il paradosso dei due aviatori
13 Dicembre 2021, 16:38:59 PM
Secondo me ti sbagli, lui ha la possibilità di andare dritto, cabrare in alto o in basso, cioè le possibilità che scegliate la stessa manovra e impattiate è 1/3. Tirare dritto potrebbe anche essere più pericoloso visto che se lui decidesse di cabrare ridurrebbe la sua velocità e aumenterebbe il suo profilo, cioè potresti andargli addosso (ma qui conta l'aerodinamica). Essendo che schiantarsi uno sull'altro dovrebbe essere uno scenario che entrambi volete evitare (salvo uno dei due non sia un pilota giapponese :D ) penso che opterei per segnalare preventivamente (non troppo!) le mie intenzioni per esempio mettendomi in posizione per una virata, in modo tale che l'avversario scelga una manovra diversa. Perderei il vantaggio tattico dell'imprevedibilità ma essendo l'impatto uno scenario che entrambi non abbiamo interesse a perseguire, penso che nessuno dei due ha interesse ad arrivare "disinformato" al momento dell'impatto, e neanche di comunicare "fake news" all'avversario. Allo stesso tempo "comunicare" preparando per una virata non aumenterebbe il mio profilo, e sarebbe relativamente sicuro.

Ps. Cioè hai provato a stallare mentre entrambi cabravate nella stessa direzione? Non so quale sia il limite tecnico di cui ha parlato il tuo amico pilota, secondo me il limite è più che altro nella dimensione dei testicoli (nel senso di coraggio necessario) che una persona dovrebbe avere per fare affidamento su una manovra del genere!
#2232
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
13 Dicembre 2021, 09:11:24 AM
Beh, sconfitte come un atleta dopato "sconfigge" un record, quando lo richiami a gareggiare senza doping (idrocarburi) ti trovi di fronte al suo reale valore. Tralaltro, ho visto che più volte hai elogiato le politiche cinesi di controllo delle nascite, ti consiglierei prudenza, in particolar modo vista la tua verve femminista. Imporre la politica del figlio unico ad una società ancora principalmente legata al lavoro delle braccia, significa avere davanti un innumerabile quantità di bambine abbandonate, non registrate, o ammazzate, la stessa cosa potrebbe accadere in africa. Si possono creare problemi gravissimi con il controllo delle nascite coatto, bisogna andarci coi piedi di piombo non con il machete. Madre natura voleva aiutarci con il coronavirus, in maniera egualitaria e indiscriminata, ma non abbiamo saputo apprezzare il dono. Magari la prossima volta ci farà un offerta che non potremo rifiutare.
#2233
Tematiche Filosofiche / Re:La scommessa di Pascal
12 Dicembre 2021, 11:54:41 AM
Citazione di: Alexander il 12 Dicembre 2021, 10:04:10 AM
E cito proprio il vangelo (perché è della prospettiva cristiana che Pascal parla):Mt 7,21-29: "Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Qui Gesù intende già in questa vita, non nell'eventuale futura. Non è la fede in sé che salva, ma le opere, che però devono essere fatte nell'amore, perché Dio è comunione d'amore.
Paolo la pensa evidentemente diversamente, basta la fede nella resurrezione, perchè altrimenti quando Gesù suggerisce di comportarsi secondo la volontà del Padre, intende di seguire gli spinosi dettami dell'AT, e sarebbe tutto uno "strider di denti" per i non circoncisi ghiotti di crostacei, che sono anche la totalità dei cristiani, che molto comodamente preferiscono i requisiti paolini quando si tratta di porte del paradiso.

Io sulla scommessa non ho niente da aggiungere a quanto ha detto niko, l'idea che credere in qualcosa assomigli a spegnere ed accendere un interruttore e che le uniche ripercussioni si presentino dopo la dipartita, è da sempre il motivo principale per cui ritengo questo argomento degno di entrare nella top ten dei peggiori in assoluto. Ringrazio però Eutidemo perchè non sapevo che continuasse con questo "consiglio" di diventare "cristiani mimetici", grazie a questa "scoperta" la scommessa Pascaliana scala decisamente la classifica e ascende al podio dei peggiori argomenti apologistici di sempre, sgomita per prendere il secondo posto all'argomento dell'orologiaio. Che poi il valore di questo argomento non è tanto quello filosofico, quanto dimostrare che per molti la fede altro non è che una rozza forma di assicurazione sulla vita, e che alcuni sono pure onesti nell'ammetterlo!
#2234
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
11 Dicembre 2021, 18:08:05 PM
Volevo festeggiare il fatto che il governo Italiano dopo anni a parlare di olgettine e migranti ha sviluppato un piano di sviluppo economico.. LEGGENDOLO.
Mi sembrava un ottimo modo per ottemperare un obbligo non scritto della democrazia, informarmi.. ma ho dovuto fermarmi quasi immediatamente a riflettere su qualcosa che a prima vista potrebbe sembrare puerile, se non uno schiribizzo da lessicologi, ma che secondo me ha delle implicazioni rilevanti: IL TITOLO.

E infatti sulla pagina del sito governativo https://www.governo.it/it/approfondimento/rivoluzione-verde-e-transizione-ecologica/16703

LEGGO:La seconda Missione, denominata Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica, si occupa dei grandi temi dell'agricoltura sostenibile [...]

Immaginate per esempio, se il governo francese intitolasse il proprio piano di sviluppo "Rivoluzione Francese". Evidentemente nessuno la confonderebbe con "quella" rivoluzione francese, eppure a me sortirebbe qualche dubbio, per esempio: Ma non sanno che ve ne è già stata una? Perchè in tal caso avrebbero dovuto chiamarla "Seconda rivoluzione francese" oppure usare direttamente un altro appellativo, onde non generare inutili confusioni e strane allusioni. Il mio sospetto è che chi ha redatto questo documento, che non ha lo stesso peso di una pubblicità di uno yogurt o una discussione al bar dove sono apertissimo nel sentir parlare di "rivoluzione verde", non abbia ben chiaro che di rivoluzione verde c'è n'è già stata una, ed è proprio l'origine di gran parte dei nostri mali ecologici. Strano vero? Sarebbe bastato andare su wikipedia, in qualsiasi lingua, per scoprire che la rivoluzione verde è già avvenuta: https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_verde

Perchè trovo questa ignoranza estremamente pericolosa? Perchè sta a significare che non si è ancora capito molto bene come sono andate le cose, altrimenti di "rivoluzione verde" ci si vedrebbe bene del parlare, perlomeno in termini così retoricamente positivi! La pagina wikipedia intende "rivoluzione verde" in senso stretto, cioè la riorganizzazione industriale dell'agricoltura del dopoguerra che viene quasi sempre attribuita alle idee del premio nobel Borlaug. Siamo ancora nella lettura eroica della storia, dove Borlaug esce dall'uovo e grazie al suo genio rivoluziona il mondo. Diciamo che la "rivoluzione verde" era già in atto alla fine dell'ottocento sfruttando le idee di centinaia di ricecatori e scienziati, e quando è arrivato Borlaug il grosso del lavoro era già fatto in parecchie zone del pianeta, e lui ha "semplicemente" catalizzato gli sforzi industriali che fino a lì si erano spontamentamente e disorganizzati manifestati, e li ha trasformati in un modello che ha esportato anche in paesi poveri. Diciamo anche che in molte zone del pianeta questo è significato togliere dalla fame e dalla miseria milioni di persone, e che non voglio certamente contestare i meriti per cui il suddetto  è stato insignito del nobel.

Però voglio  sottolineare anche un'altra cosa, ovvero che la "rivoluzione verde" è anche quella cosa che ci ha portato dall'essere un miliardo sul pianeta, ad essere sette in crescita verso i dieci. Non penso di sconvolgere la vita a nessuno se dicessi che se fossimo ancora un miliardo sul pianeta,come prima della "rivoluzione verde", non avremmo alcun problema con la co2, e probabimente potremmo bruciare benzina a caso, per semplice divertimento, perchè il pianeta sarebbe in grado di riassorbirla. E' proprio il fatto che siamo così tanti, a rendere tutte le opzioni di riparazione dei danni di veramente difficile praticabilità, se non impossibili.  In più ci sarebbe anche da considerare altri fattori come il fatto che la meccanizzazione dell'agricoltura ha condotto il potere in mano di pochissimi che non hanno gli stessi interessi dei tantissimi, e pensano di svignarsela su Marte etc etc. Insomma, la rivoluzione verde unita alla totale disibinizione demografica, è ciò che ci ha portato qui, strano qualcuno voglia usare lo stesso nome per una ipotetica via d'uscita, ancora più strano che questa ipotetica via d'uscita ha gli stessi difetti sistemici della via d'entrata.

Ma questo lo dice InVerno vero? Perchè c'ha la fissa con il controllo demografico, poverino è un disco rotto.. E invece no, lo ha detto Borlaug, cioè l'ideatore della rivoluzione verde, colui che sconfisse le previsioni di Malthus, l'ha ripetuto spesso, e per assicurarsi che non sfuggisse anche ai più testoni, lo ha ripetuto anche nel discorso con cui ha accettato il nobel:

[...]Man also has acquired the means to reduce the rate of human reproduction effectively and humanely. He is using his powers for increasing the  rate and amount of food production. But he is not yet using adequately his potential for decreasing the rate of human reproduction. The result  is that the rate of population increase exceeds the rate of increase in food production in some areas.

There can be no permanent progress in the battle against hunger until the agencies that fight for increased food production and those that fight  for population control unite in a common effort. Fighting alone, they may win temporary skirmishes, but united they can win a decisive and lasting  victory to provide food and other amenities of a progressive civilization for the benefit of all mankind.


Facciamo così perciò, se non dobbiamo fare un altra "rivoluzione verde", e vogliamo continuare o completare la prima, seguiamo perlomeno il suo ideatore, e cerchiamo di limitare attivamente le nascite nei paesi dove esse sono notoriamente fuori controllo, ma anche in quelli che ce la stanno facendo, per piacere, smettiamola coi bonus bebè...per dirla col poeta..


Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:
ma non ho creato dolore.
#2235
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
09 Dicembre 2021, 21:21:55 PM
Ciao Sapa, bentornato. Io penso che siamo tranquillamente in grado di tollerarne amorevolmente una decina di dosi, io personalmente no, e penso anche che il consenso popolare decrescerà dose per dose, ma per quanto ci sia un gran berciare di dittature, la verità è che la maggior parte delle persone ben prima delle restrizioni del greenpass aveva aderito volontariamene alle prime due, e i sondaggi hanno sempre dimostrato che tutte le misure "dittatoriali" del regime erano appoggiate da maggioranze bulgare della popolazione (e già qualcuno va a cercare la citazione calzante per parlare di servitù volontaria).. Siamo questi qua Sapa, la cordata dei filosofi ribelli si è svegliata nel 2021 per salire sulle barricate. Siamo quelli che vorrebbe risolvere i danni creati dalla tecnologia con ulteriore tecnologia, e questo dovrebbe arrestarsi solamente per il covid, tra la seconda e la terza dose? Siamo quelli che sopravvalutano gli aspetti quantitativi della vita a discapito della qualità della vita, e questo dovrebbe arrestarsi solamente per il divieto di andare al bar? Viviamo in un mondo che ha deresponsabilizzato gli individui davanti alle loro obbligazioni rispetto ai beni comuni, perchè tanto in emergenza arriva lo stato col bastone a mettere in riga, e solo ora lo stato dovrebbe nascondere la mano? Continuiamo ad essere quelli che siamo da tempo. C'è chi non farà la terza dose, e non ha fatto manco le prime due, non ha fatto lockdown nè ha subito coercizioni statali.. Per esempio gli Amish[1]  ma il loro rifiuto di queste "misure dittatoriali" e della soluzioni ipertecnologiche non è riservato al covid, non si sono svegliati l'altro giorno mentre sonnecchiavano sopra la stesura di un pamphlet,anche se magari pensano che Kant sia una marca di hamburger, non hanno belato di scienza o vaneggiato di complotti, si sono rifatti ai principi di un mondo diverso, che coltivano tutti i giorni, non c'è nemmeno da chiedergli se oltre a criticare hanno anche delle proposte costruttive: le hanno già messe in pratica. Se si sentono male non vanno in ospedale a farsi un cocktail di medicinali di BigPharma pagati da pantalone, pregano, sperano e si aggiustano con le proprie tasche. Non è meraviglioso essere coerenti? Che poi saranno tutti i sicuri i farmaci di quando si finisce in terapia intensiva [2]? Urge commissione urgente "Cassandre e Paranoie" con Freccero e RedRonnie che esamini tutti i trail clinici di questa camionata di farmaci perchè siamo anche questi qua, quelli che vogliono sicurezze al 100% dalla scienza, e poi si lamentano del dogmatismo.

[1] https://www.youtube.com/watch?v=O1DgWYdukZU
[2] https://gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2021/12/06/clinica-tedesca-mostra-ai-no-vax-i-medicinali-della-terapia-intensiva-vi-piace-il-menu-61c4108c-79d3-44e4-8345-2a36a49ff889/