Citazione"quell'andamento delle cose che provvede a semplificare ciò che è complesso al prezzo della complicazione di ciò che è semplice"Il progresso in realtà non semplifica. O meglio, semplifica nel senso di rendere la vita più comoda, poiché trasferisce l'energia necessaria alla riproduzione (in ogni senso, vitale, generazionale, culturale, tecnica) dall'uomo alla tecnica.
È ovvio che il prezzo da pagare è l'aumento della complessità. Ma noi italiani, spesso incantati da sogni fra l'arcadico e il medievale, vorremmo il comfort offerto dal progresso senza adeguarci in termini di conoscenze e di gestione di quella complessità. È il solito archetipo che ci perseguita degli "antichi meglio dei moderni" (e probabilmente c'entra anche il mito del peccato originale), salvo poi usufruire a piene mani di ciò che la modernità ci offre. Quella complessità che quindi chiamiamo "complicazione" e che vorremmo spezzare alla vecchia maniera, con un bel taglio al nodo di Gordio, come si racconta che fece il maschio alfa Alessandro il Macedone.
La seconda legge di Viator ricalca più o meno lo stesso schema. La ruota è stata una innovazione. Ne abbiamo abusato? Ne siamo dipendenti? Certo che sì ma allora siamo dipendenti anche dalle forchette, dal pane, dai vestiti, dai pettinino e dal sapone.