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Messaggi - Sariputra

#226
Tematiche Spirituali / Re:Resurrezione
22 Novembre 2019, 09:06:59 AM
Possono esserci, a mio avviso, due tipi di resurrezione:

-quella classica dal regno della morte, che può essere resurrezione dell'anima o anche (insieme) del corpo, come nella concezione biblica.

-quella simbolica, come quella di una persona che , dopo aver vissuto per lungo tempo nelle tenebre, all'improvviso o dopo lunga riflessione, risorge a vita nuova; cambia radicalmente, muta fino a rendersi quasi irriconoscibile per coloro che l'hanno conosciuta. Spesso di simili eventi, che succedono magari dopo un periodo di lunga o breve, ma intensa, sofferenza fisica ovvero interiore si dice:"Quel  tipo è molto cambiato", oppure "Non lo riconosco più", ma sempre in senso positivo, esaltandone il profondo miglioramento caratteriale, oppure quello spirituale ("Che profondo è diventato Sariputra.  Che gli è successo?..." per esempio, si sente dire...).

In questa seconda accezione resurrezione e ri-nascita assumono quasi lo stesso significato. Però, mentre nella concezione tipicamente orientale ri-nascita assume qui un valore negativo, una costrizione che si ripete continuamente e che lega, vincola alla sofferenza dell'esistenza, in quella tipicamente cristiana la rinascita/resurrezione ha il significato di trasformazione da uno stato egoistico ("Ma non è quel Sariputra che andava a donne e pensava solo a stesso?.." si dice , per esempio) ad uno aperto, altruistico e compassionevole, così da arrivare quasi ad attirare spiritualmente altre persone ("Come mai quelle donne vanno tutte da Sariputra?.." si sente dire invece, a titolo di esempio). Il 'risorto/rinato' infatti attira a sé le cose, non è più uno che le 'insegue'.
La resurrezione può inoltre essere personale o collettiva ("Quel popolo è risorto", si dice a volte...), ma anche di coppia. Un tipo letterario di resurrezione di coppia, dallo 'sprofondare' dell' esistere chiusi in se stessi,  l'abbiamo nelle mirabili pagine di "Delitto e Castigo" di Dostoevskij. Raskol'nikov e Sonja ri-sorgono alla speranza in ragione dell'amore che provano e che vince ogni loro tentativo di resistere. Spesso, in queste situazione, uno dei due poli attira l'altro a sè e lo 'salva' ("La piccola massaggiatrice shiatsu ha salvato Sariputra" si dice, sempre per fare un esempio esplicativo..).
Infatti anche la resurrezione intesa in senso religioso cristiano (ma il termine E' essenzialmente cristiano, dal tardo latino crist. resurrectio-onis,deri. resurgere/risorgere..) è esattamente questo 'attirare'. Senza resurrezione, nella riflessione teologica, Cristo non avrebbe potuto attirare a sé l'intera creazione perduta nella dualità, dopo essersi cibata dell'Albero della Conoscenza (simboleggiante il delirio non di vera conoscenza, ma bensì d'onni-potenza umano e quindi di separazione...).
#227
Come quasi sempre avviene la 'via di mezzo' sarebbe la più saggia da perseguire: sì all'immigrazione legale e controllata e no a quella illegale e incontrollata. La prima è necessaria per il continuo calo demografico in atto nella maggior parte dei paesi ricchi e per far fronte alle esigenze lavorative; le seconda crea solo sacche di malavita e malaffare, criminalità e degrado in molti quartieri periferici delle città. Il problema però è che la questione è diventata una disputa ideologica, tra il "tutti dentro" e il "tutti fuori", con le forze politiche che un tempo si definivano di sinistra e parte del cattolicesimo 'progressista' da una parte e le forze che si definiscono 'sovraniste', cioè quelle che in tempo si definivano di destra e il cattolicesimo 'tradizionalista' dall'altra. Papa Bergoglio e la CEI hanno perso il polso delle loro comunità, che non aderiscono alla politica del 'tutti dentro' e che cambiano parrocchia e sacerdote ogni domenica, in cerca di quello che non gli tiene lezione di 'apertura e generosità' nelle omelie, infastidendoli. E' d'altra parte difficile tacciare di ipocrisia il praticante cristiano che , per paura, tende a rinchiudersi e votare per i sostenitori del 'tutti fuori', se anche tu sacerdote o alto prelato non sei propriamente un mostro di coerenza... :(
#228
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
18 Novembre 2019, 10:31:45 AM
La morte, direbbe Francesco, è nostra "sora" (sorella). Come una sorella ci vive accanto e ci fa morire a noi stessi continuamente. Sono solo due le nostre "sore": la Terra madre e la morte. Di nessuna delle due possiamo fare a meno. La terra ci sostiene e ci alimenta e la morte segna continuamente il tempo del nostro vivere. Attimo per attimo moriamo e rinasciamo...
#229
Attualità / Re:Solidarietà per i cinghiali
15 Novembre 2019, 11:23:27 AM
Il cinghiale è un potente simbolo di fertilità, ma anche di forza, coraggio e schiettezza. Quest'ultima lo rende particolarmente inviso agli uomini che, come ben sappiamo, difettano assai di questa virtù. Pochi sanno però che il cinghiale è anche un grande appassionato di birra. Sì, proprio di birra, di quella bionda per l'esattezza, che i porcastri trovano più 'autentica' delle altre varietà, a sentir loro...
Così in Germania i nobili animali hanno aperto un birrificio e si son messi a vendere bottiglie dell'antica bevanda con sopra la loro effige. E sembra che gli affari vadano a gonfie vele...
Il prodotto è una birra di frumento ad alta fermentazione. Chiara, naturalmente torbida, un aroma di lievito e un leggero sentore, amabilissimo, di chiodi di garofano. Tecnicamente non sarebbe un genere di prodotto che rientrerebbe sotto i canoni di produzione delle birre lager. Lo 'standard' qualitativo che i cinghiali hanno imposto è però così elevato che son riusciti lo stesso a rivendicare per la loro birra il rispetto del famoso "Reinheitsgebot".
Siccome la birra è particolarmente adatta in abbinamento a grigliate di porco, l'etichetta riporta espressamente la pericolosità dell'uso a tal fine e incoraggia invece di assaporare la bevanda vicino a formaggi non stagionati, quali caciotte o crescenze. Naturalmente gli animali scoraggiano anche il consumo, in abbinamento, di altre carni non maialesche...
Il design accattivante colpisce i clienti e spinge all'acquisto del prodotto. Tra l'altro l'effige ricorda molto l'araldica, con un 'immagine cinghialesca che richiama la caccia nelle foreste selvagge, ormai perdute per sempre.
E siccome il cinghio ha questa fama (meritata) di 'virilità' ecco che si spiega l'uso abbondante di questa nuova birra da parte di molti uomini che, da quel lato...ehm!.. difettano un pò, per così dire. Soprattutto da parte di quelli che hanno superato i cinquanta, cioè quell'età in cui si comincia a rincoglionirsi o a scrivere sui forum...
Animale impavido, potente e feroce (se molestato ovviamente...) il cinghiale offre questo prodotto che gli uomini ritengono possa 'nutrire' la loro forza, che si va via via dileguando..



Ecco l'etichetta della 'birra del cinghiale'
(cliccare sull'immagine per ingrandirla)
#230
Un giorno ho incontrato Dio per caso. Se ne stava seduto su una panchina del parco "Ragazzi del 99". Accucciato ai suoi piedi c'era un grosso cane bianco che, sulle prime, mi era parso addirittura una specie di cinghiale. Non faceva nulla di particolare, guardava la gente passeggiare. Mi sono fatto coraggio e mi sono avvicinato. Ero sicuro fosse Dio. Così mi sono seduto vicino, sul lato sporco della panchina e, dopo averGli rivolto cortesi, notevoli parole Gli ho chiesto: "Perché osservi la gente e non intervieni? Non vedi che volti tirati, che aspetti curvi sotto il peso della sofferenza?". Dio non mi ripose nulla, se ne stava zitto. Allora ho rincarato: "Perché hai fatto un mondo così imperfetto? Perché tutto passa e non ci resta nulla da trattenere?".. Silenzio...
"Perché non parli? Perché non mi parli?". Ero sconcertato, anche se un pò me l'aspettavo. Allora mi son fatto quasi offensivo, in fondo aveva un aspetto così innocuo, così 'inadeguato'..."Sei muto per caso?".
"I muti parlano, i sordi odono e i ciechi vedono" mi rispose il grosso cagnaccio bianco, che anche da presso mi pareva proprio un cinghiale. Sono fuggito a nascondere la mia stupidità...
#231
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
15 Novembre 2019, 10:19:15 AM
Nessuno sa quanto è profondo il fango in cui cresciamo. 
Chi dice di sapere non sa, perché non conosce la profondità della crescita..
La morte è anche Silenzio. Gocce di pioggia che cadono lentamente ai piedi dei crisantemi. E' la loro malinconia che si aspetta qualcosa da noi? Se è la loro malinconia, i fiori sanno già la tua risposta..
Ardua è la lotta. Non esiste vittoria.
Come dire la parola "fine" se non esiste la "fine"? Tutto è un continuo finire senza mai finire, ma tutto è anche un continuo cominciare senza mai veramente cominciare. Principio e fine sono in definitiva parole senza senso, perchè non vi è inizio che non sia già da sempre alla fine. Così 'tutto è ' e 'tutto non è' alla fine riposano assieme...
E non è meglio riposare quando è venuto il momento?
#232
Attualità / Re:Solidarietà per i cinghiali
13 Novembre 2019, 16:27:07 PM
Qualche giorno fa, in piazza Montecitorio, a Rome sui sette colli, si è tenuta una manifestazione di agricoltori della lega anticinghiale. Dopo aver preparato un enorme pentolone di polenta e spezzatino di cinghio (sigh!), gli invasati si son messi a urlare frasi sconnesse contro i nobili animali selvatici. Ne riporto solo alcune, le più moderate, perché altre, piene di odio e rancore verso le povere bestiole non me la sento nemmeno di scriverle:
"Basta danni e paura, fate qualcosa!"; "Il cinghiale campa, il campo crepa!"; "Invasi dai cinghiali, ma non molliamo"; e l'ultimo, il piu ignobile di tutti: "L'unico cinghiale buono è con la polenta" che fa rabbrividire riportando alla mente un altro motto uguale, riferito ad esseri umani, terribile...
Per l'occasione gli inferociti agricoltori hanno pure lanciato l'onnipresente hashtag : #bastacinghiali.
Secondo i coltivatori i nobili, perseguitati suidi mettono in serio rischio la sicurezza delle famiglie sperdute nella campagna e che, secondo loro, è più importante di un cinghiale. E su questo posso anche essere d'accordo, glielo concedo...Ma la domanda è: quante persone sono state effettivamente ferite da un guerriero maialesco? Ho fatto una rapida ricerca e ho trovato che...il motore di ricerca si è inceppato sull'81% di incidenti stradali con morti e feriti in più.
La Coldiretti ha emanato per l'occasione una specie di 'bollettino di guerra' con l'elenco minuzioso di tutti gli attacchi che i feroci cinghiali hanno sferrato contro le fattorie isolate. E' un'elenco dettagliato che va dalla distruzione del raccolto, allo sterminio di greggi, all'assedio di stalle difese con i denti dai coltivatori, all'irruzione improvvisa sulle strade per provocare incidenti (come quello narrato da @Jean..) a guisa di guerriglia terroristica e , per finire, dulcis in fundo, "razzolano come maiali nei centri urbani con pericolo per la salute dei cittadini" ( che fa parte delle tecniche di approvvigionamento dell'esercito peloso..).
Al fianco degli esagitati coltivatori naturalmente sfilavano le autorità: sindaci con gonfaloni, rappresentanti dei sindacati come delegati delle specie in via di estinzione, ambientalisti invertiti e consumatori di carne suina..
Questa emergenza nazionale, urlavano dal megafono, sta portando all'abbandono delle aree interne, quelle meno protette dalle giacche blu, problemi sociali ed economici con riflessi nefasti per il paesaggio che rinselvatichisce e sulle produzioni, con le feroci incursioni che penetrano in profondità persino all'interno delle città, minacciando la sicurezza delle persone. Il terrore ormai dilaga. Dopo le incursioni vichinghe del passato sulle coste, quelle dei cinghiali sono percepite in modo ancor più terribile oggigiorno...
La ministra del popolo Bellanova ha tuonato dal palco: ""Abbiamo sbloccato il riconoscimento per i danni subiti. Adesso dobbiamo lavorare per una soluzione più strutturale a questo problema. Dobbiamo modificare il decreto 157 del 92, ho già sentito il ministro Costa e lavoreremo insieme per farlo e trovare soluzioni. Vi posso garantire un impegno totale. Sono problemi che non si affrontano solo con le Regioni, bisogna andare anche in Europa a chiedere soluzioni"...Dopo questa frase , il basista dei cinghiali, intrufolato tra i presenti ( come maialino da compagnia di un noto sindaco...), ha subito riferito al Cinghiale Bianco che "non c'è nulla di cui preoccuparsi. Vanno in Europa a parlare..."
Naturalmente è intervenuto anche il Matteo nazionale, più irsuto dei cinghiali stessi, che, con la solita classe ha sentenziato: "Tra un po' i cinghiali ci entrano in camera da letto. Bisogna abbattere quello che la natura vuole che torni nei propri spazi. Le campagne e le città vanno gestite e non da qualche ambientalista da salotto"...e poi: "I veri ambientalisti siete voi. A me piace il cinghialotto ( e te pareva...), ma solo con un numero ridotto si può convivere. La natura ha bisogno di un equilibrio e questo equilibrio va ripristinato, nessuno di noi  è cattivo, ma mi sembra un diritto difendere le proprie bestie e i propri raccolti. Quando è troppo è troppo - ha chiosato - occorre un piano di ridimensionamento e abbattimento di quella che è ormai diventata una calamità naturale".
Gli agricoltori tirano i cittadini dalla loro parte citando fantomatici sondaggi che li vedono tutti pronti ad imbracciare le doppiette e passare al contrattacco per fermare l'assalto suida. Per l'occasione un coltivatore, tale Natalio Porcu, ha intonato Bella Ciao...
"Il proliferare incontrollato di cinghiali, caprioli, cervi, nutrie, lepri, daini, topi, criceti e carbonassi e di tutta la fauna selvatica - ricorda l'assessore all'agricoltura di regione Lombardia, Fabio Rolfi, presente all'appuntamento in piazza - è una sciagura per l'agricoltura lombarda e per la sicurezza delle persone". Sul tavolo delle regioni ci sono gli abbattimenti, voluti dal fronte leghista e rigettati da quello ambientalista cui fa scudo il ministro dell'Ambiente pentastellato Sergio Costa. Ma il fronte animale, di fronte alla minaccia, sta rinserrando le fila. Alle pendici del Tomba si è tenuto nella notte del 31 ottobre, in gran segreto, il "primo congresso interanimale per la difesa dall'uomo"...
I cinghiali e le altre specie hanno trovato una sponda negli ambientalisti, cioè in quegli umani che dicono di amare l'ambiente e gli animali e che tengono decine di gatti in casa, liberandoli di giorno nei giardini dei vicini...""Proporre la caccia come soluzione ai problemi dei danni all'agricoltura vuol dire insistere su una strada sbagliata e fallimentare che fino ad oggi non ha prodotto alcun risultato, anzi è stata parte del problema", hanno saggiamente ribattuto alle inconsistenti tesi della LAC (Lega anti cinghiale). "  "I motivi dell'espansione della popolazione di cinghiali degli ultimi decenni - sostengono  - sono relativi all'abbandono di agricoltura e allevamento in zone marginali, con conseguente espansione di foreste e boscaglie che ha creato nuovi habitat ed elevata disponibilità di cibo. Accanto a questi motivi ecologici, si sono sommati quelli ludici legati al ripopolamento di molte specie anche a scopo venatorio, con il risultato che gli agricoli lamentano danni alle colture ritenuti insostenibili". "Ma la soluzione - concludono - c'è, e parte proprio dall'eliminare i fattori che gonfiano artificialmente le popolazioni di ungulati".
Che, in parole povere, si traduce con "Togliamoli il cibo.." :(



Foto di una tipica, pericolosissima, incursione cittadina di una famiglia di cinghiali. Notare il terrore dei presenti...
(cliccare sulla foto per ingrandire)
#233
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Civiltà occidentale
12 Novembre 2019, 12:25:01 PM
Un tratto saliente, a mio parere, della società occidentale  è il cinismo. Sentirsi dire di essere dei cinici non è un gran complimento , anche se molti ormai se ne fanno un vanto...e anche questo è un segno dei tempi. Non è però sempre stato così...
Il termine 'cinico' deriva dal latino 'cynicus' che vuol dire "canino, cane" e si rifà alla vita di Diogene di Sinope che viveva in una botte ad Atene e che ne è considerato come il padre. Diogene viveva in estrema povertà mangiando gli scarti e i rifiuti e si narra si aggirasse con una lanterna in mano 'cercando l'uomo'. Al di là del suo stile di vita era probabilmente una delle menti più notevoli della Grecia del V sec. a.Y. Riteneva infatti che la natura avesse fornito l'uomo di tutto ciò di cui necessitava, ma che questi rifiutava la generosa offerta per 'vendere' il proprio cuore a futilità poco importanti.
Era perciò un cinismo che puntava all'abbandono dei beni materiali, della superficialità e della mondanità per darsi lo spazio necessario alla ricerca della vera natura umana. Ecco quindi il rifiuto che la filosofia cinica opponeva alla ricchezza, al potere e alla fama, con contorno di gloria, già ben presenti nella società ellenica del tempo. All'inizio era quindi una sorta di critica dell'esistente e aveva un significato molto diverso da quello che gli attribuiamo , nel linguaggio comune, oggi...
Questa filosofia pratica che potremmo definire 'umanista', prodotta dal pensiero ellenico, viene soppiantata dall'avvento del Cristianesimo, a cui si deve il significato attuale del termine.
Lentamente, da una filosofia pratica a tutto tondo, si passa ad un atteggiamento verso la vita, le persone e le vicissitudini esistenziali nei riguardi delle quali si assume un'attitudine che si potrebbe definire come 'fredda', distaccata e, soprattutto, opportunista. L'uomo cinico si fa calcolatore...
Le emozioni vengono soppiantate da un imperativo che potrebbe essere riassunto dalla celebre frase del Machiavelli: "Il fine giustifica i mezzi".
Il cinismo diventa quindi l'attributo predominante (ma lo è sempre stato..) nei governanti e nei potenti, di qualunque specie e colore, che muovono guerra nei secoli per pezzi di terra, più o meno estesi, o per far sposare le proprie figlie a (vecchi o giovani) potenti con cui stringere alleanze di potere. Diventano persone in grado di prendere decisioni anche crudeli con fredda (cinica per l'appunto..) razionalità e ovviamente sciolti da ogni vincolo morale.
Nella società consumistica odierna il fascino di questi personaggi lo troviamo ben presente in molti prodotti cinematografici o televisivi, con la ridda di personaggi proposti che son capaci di gesti rivoltanti, ma con una capacità di 'imporsi' su tutti e tutto, di agire, che l'uomo moderno trova, in un certo senso, degna di ammirazione.
E tanto è maggiore l'ammirazione in quanto l'uomo cinico contemporaneo è incapace di questa decisionalità e di questa forza, seppur malevola...
Infatti il cinismo comune si risolve nell'ordinarietà di rapporti sempre più distaccati emotivamente dall'altro e nell'individualismo che li caratterizza. Diventa l'incapacità, ormai piuttosto generalizzata, di pensare l'uomo come membro di una 'comunità'. Si arriva a giustificare ogni povertà e oppressione altrui con freddezza, in nome del solo interesse economico.
Il mercatismo attuale è la forma più 'matura' di questo cinismo e probabilmente, a mio avviso, anche il maggior responsabile. Tutta l'adesione al 'mercato', e che spinge ad un sempre maggior aumento di produttività, a un Pil che deve continuamente 'crescre', si trasforma in un'opera giornaliera e costante di persuasione all'aumento dei consumi, oppure a mutarli in ragione dell'interesse del mercato stesso. 
A questo scopo diventa importante isolare le persone, metterle quasi una contro l'altra, diffidare dell'altro...
Il cinismo termine la sua parabola, si potrebbe dire, nell'alienazione dell'uomo moderno. Le persone smettono di essere sorgenti di pensiero autonomo per diventare semplicemente parte di un processo. Diventano quasi numeri ,sostituibili in qualsiasi momento le esigenze del mercato stesso lo richiedano.
Nella visione del cinico moderno il denaro fa muovere tutto. Il potere è automaticamente associato al '"credito" e quindi all'accumulo continuo di ricchezza. Più se ne ha, meglio è...spesso a ogni costo.
Persino nelle scuole, dove si parla di debiti e crediti formativi, questo atteggiamento s'intrufola, viene legittimato. Si prepara il giovane ad adeguarsi ad una società basata su questo abito mentale. Lo studente diventa allora 'cinico' nell'incuranza della propria formazione etica, che la scuola demanda sempre ad altri soggetti come la famiglia, ormai sempre più farraginosi, e teso solamente ad acquisire crediti o recuperare debiti...magari copiando pure dal compagno. Non ci si forma come persone ma si consuma conoscenza. Conoscenza 'certificata'...
Cinico diventa l'atteggiamento del lavoratore dipendente che accetta non solo le sue condizioni di lavoro, terrorizzato dal perdere il posto in quanto facilmente sostituibile, ma pure quelle del compagno di lavoro.
Nelle aziende infatti ormai coesistono due tipi di lavoratori: quelli a tempo indeterminato che godono (ancora) di diritti e quelli, come i precari, tirocinanti, partite iva fasulle,ecc. che accettano condizioni ben inferiori. I lavoratori stabili, che sono gli unici che potrebbero sostenere con un pò di forza i diritti dei loro colleghi precari, in fondo si sentono 'salvi', quindi perché preoccuparsi dei problemi degli altri? Non è cinismo anche questo , seppur in parte giustificato da una comprensibile paura? Si vede l'ingiustizia, ma si preferisce far finta di non vederla, per terrore di 'cadere' nella stessa situazione.
Il cinismo indotto in cui viviamo immersi ci fa tutti un pò più vigliacchi. Man mano che la paura di 'perdere' si fa sempre più presente, finiamo ovviamente per alzare barricate. L'uomo moderno è così sempre più solo, sempre più riottoso ad accettare il dialogo. Isolato in questa situazione tende a vedere il futuro orizzonte come sempre più scuro...
#234
Attualità / Re:Solidarietà per i cinghiali
12 Novembre 2019, 08:26:35 AM
Il povero cinghiale, praticamente confinato dalla caccia spietata in pochissime aree d'Italia già alla fine dell'ottocento, ma attualmente in rapida crescita, è però il simbolo di quest'epoca, di questo ciclo del tempo. Pochi infatti sanno che, nella mitologia hindu, il nostro ciclo di esistenza è designato come quello del "cinghiale bianco". Il cinghiale (varaha) infatti rappresenta il terzo dei dieci avatar di Vishnu, colui che Preserva l'intera realtà, nel Manvantara attuale. Il nostro kalpa intero, cioè il ciclo della manifestazione del nostro mondo, è "il ciclo del cinghiale bianco", quello di "Shweta varaha Kalpa"...
L'eroico cinghiale, feroce combattente per l'indipendenza dall'asservimento umano, è portatore di un carattere primordiale, iperboreo si potrebbe quasi dire. Vishnu stesso, quando riportò in superficie dalle acque la terra e la organizzò, prese la forma di un nobile cinghiale bianco (di solito i cinghiali sono rossastri da giovani e poi via via sempre più scuri..). Quindi, la nostra stessa storia, la nostra esistenza è venuta in essere dal grugnito di un cinghiale ( e si vedono le conseguenze, verrebbe ironicamente da dire..), seppur  come un Dio nascosto..
E noi come ringraziamo questo nobile guerriero peloso, ancorchè non avvezzo ai preservativi, che in Giappone è associato alla temerarietà e al coraggio?..Lo cacciamo, lo uccidiamo e, dopo averlo sgozzato per far defluire il sangue ribelle, ce lo gustiamo tracannando allegramente del lambrusco, del chianti o del marsala. Parricidi siamo! Parricidi...
Porcastro impavido, forte come un guerriero per natura, il cinghiale è un simbolo di coraggio ( e l'eroica quanto astuta fuga lo dimostra...), della capacità di adattarsi e di difendersi e quindi, proprio come l'uomo, di esprimere con forza (eccessiva) la propria volontà di sopravvivenza.
Ed è pure un simbolo che rappresenta la sacra e nobile visione del mondo non legata ai bisogni esclusivamente materiali, ma anche al dominio spirituale. L'urlo del cinghiale che echeggia nel bosco, invita alla sfida spirituale a cui siamo chiamati per sopravvivere interiormente come 'singoli'.
Infatti il nome attuale di 'cinghiale' proviene dal latino 'singulus' per l'abitudine dei maschi adulti di vivere fieramente solitari nei boschi, eccetto che nel periodo dell'accoppiamento (giustamente..), come dovrebbe fare pure l'uomo in molti casi...
#235
Attualità / Re:Solidarietà per i cinghiali
11 Novembre 2019, 11:49:02 AM
Le cronache continuano a  riportare notizie dei danni provocati  dai cinghiali e, in alcuni rarissimi casi, anche di aggressioni violente verso l'uomo. Ora, la prima obiezione che mi viene in mente è che, se è consentito all'uomo aggredire con estrema violenza il cinghiale non si vede perché questi non possa fare altrettanto con l'uomo, anche solo per proteggere istintivamente i suoi piccoli...
Come tutti i selvatici i cinghiali in realtà non costituiscono un vero pericolo, ma sono piuttosto un intralcio per l'antropizzazione sempre più massiccia del territorio. Se almeno, come riporta giustamente @InVerno, si lasciasse ai coltivatori la libertà, non di cacciare selvaggiamente, ma di difendere il proprio lavoro, si avrebbe quella che si profilerebbe quasi come una 'sfida' alla pari (o quasi..) tra l'uomo e il porcastro. Una sfida che si perde nella notte dei tempi, come quella tra il contadino e l'astuta volpe che insidia il pollaio. Sarebbe una perfetta legittima difesa verso l'irsuto che, invece di rovistare altove, si aggirasse furbescamente nei pressi delle fattorie. Ci sarebbe quasi della poesia in questa tenzone millenaria...
Ma adesso? Che non c'è più un posto naturale neanche a cercarlo...come si fa ad incolpare il cinghiale se, per trovare del cibo, si trova costretto addirittura a far da netturbino nei paesi , divorando l'immondizia e i resti dell'ingordigia umana, che altri si "dimenticano" in istrada? E ovviamente, meno cibo gli eroici suidi trovano  nel bosco ormai 'sterilizzato' dall'uomo, più danni fanno alle colture. Però...però questa non mi suona nuova...non è forse esattamente quello che ha sempre fatto l'uomo all'inverso? Sottraendo sempre più terreno boschivo agli eroici cinghiali per aumentare le colture, visto che egli stesso prolificava quasi come un cinghiale (un tempo..)?
E poi...diciamo finalmente la verità ( a cui ha già accennato @InVerno): perché 'immettere' nei territori, ad uso e consumo degli ignobili istinti cacciatori, nuove specie alloctone, quasi come dei Boeri in SudAfrica, nel bel mezzo dei territori Zulu? Immissione ottenute dalle potenti lobby dei cacciatori esclusivamente a scopo di soddisfare le loro passioni venatorie. Eh! Perché qui sta il nocciolo (o la ghianda in questo caso..) della spinosa questione. Questa moltitudine di cinghiali, questa proliferazione drastica, proviene  da specie slave che, essendo comunitarie, non avevano bisogno del visto d'ingresso...
Come ricorda giustamente il biologo Francesco Petretti: "La falla è rappresentata dai ripopolamenti che ancora oggi vengono fatti annualmente a ritmo di decine di migliaia di capi. Inutile pensare di risolvere il problema del sovrannumero dei cinghiali se prima non si tappa la falla, arrestando questo fiume di esemplari liberati ogni anno dalle strutture pubbliche e private per alimentare una crescente domanda venatoria". La colpa, pertanto, ancora una volta, è nella specie uomo e non già nella specie animale. 
Eppure, nonostante i danni provocati involontariamente dai suidi ( e per inciso, se sapessero scrivere, sicuramente i cinghiali lascerebbero dei biglietti di scuse negli orti distrutti...), le associazioni venatorie continuano ad avere ascolto presso le istituzioni, tanto che ultimamente si è parlato di un neanche tanto tacito accordo fra mondo venatorio, Federparchi e Legambiente per autorizzare la caccia all'interno dei parchi.
Capite? Addirittura all'interno delle riserve!..Nemmeno le Giacche Blu si spingevano a tanto (gli bastava affamarli, gli indiani...). La legge Quadro sui parchi, all'art 11, prevede il divieto di  "cattura, uccisione, danneggiamento, disturbo delle specie animali", pertanto bisognerebbe cambiare la legge per poterlo fare. Avete dei dubbi che non si cercherà di farlo?..

Riporto la poesia ufficiale che ogni cinghialaio ha posto sotto la testa imbalsamata di una sua preda, accanto al caminetto:


La pioggia scende e io son qui
fermo immobile albero tra gli alberi
ogni rumore ogni alito di vento
mi fa diventare predatore,
solo quello aspetto
l'istante in cui ti presenterai
accompagnato dallo squillo dei latrati dei cani
col tuo seguito di scudieri al seguito
ti aspetto per la battaglia
sperando di esser vincitore
di colpo uno schianto di rami spezzati
il re' viene ad affrontarmi senza paura ne' timore
un istante due sguardi che si osservano
un boato due tre si perdono nell'aria
la freccia nera vola ancora lasciando dietro a
se l'avversario sconfitto
questa volta ha vinto lui
ma nel cuore ho vinto anche io
perche' certe emozioni diventano ricordi
momenti da raccontare intorno ad un camino
storie buffe che creano risate ,prese in giro e scherzi
rendendo la vita piu' bella da vivere.

Sì..la TUA!  :(

P.S. Ehm!...non è per caso che ci siano dei cacciatori intra lo Logos? C'avete la doppietta?... :-\
#236
Attualità / Re:Solidarietà per i cinghiali
11 Novembre 2019, 09:41:12 AM
Sembra che, stando alle ultime notizie, la famigerata "bonifica" del tratto di 25 km adiacente all'autostrada A11 abbia portato solamente alla cattura di 16 caprioli  che gironzolavano stralunati per i boschetti. Visto il dispendio di uomini e mezzi non si può certo dire un risultato brillante...Ma i temibili cinghiali? Nemmeno l'ombra pare. Una soffiata sembra averli messi in allerta e l'altra notte, alla chetichella, si son posti in marcia per raggiungere luoghi più ospitali.
La loro grande fuga, tuttora in atto, e alla quale ci sentiamo tutti solidali (Viva i cinghiali!..), è paragonabile a quella messa in opera dagli indiani Nimipu (Nasi Forati) per raggiungere il Canada ( si dice, ma in realtà la questione storica è ancora del tutto da chiarire...) dopo la battaglia delle Bear Paw Mountains. Come allora, quando il popolo Nimipu venne inseguito da mezzo esercito statunitense, anche adesso gli eroici cinghiali sono braccati da un'intero battaglione di forestali in assetto da combattimento, con tanto di elicotteri per l'avvistamento e cani mercenari per fiutare la preda..
Non sappiamo , come nel caso storico citato, quale sia la destinazione finale dei cinghiali, in fuga con famiglie al seguito (vecchi porci, maialini, scrofe da latte, ecc.). Sappiamo solo  che, come allora, si tratta di una triste e ignobile vicenda, che interroga le nostre coscienze. Quale sarà l'esito? Riusciranno gli eroici suidi a riparare in luoghi sicuri o sarà una carne-ficina? O un destino di schiavitù in qualche porcile/riserva, come nel caso dei 16 caprioli catturati, che si sono dichiarati tutti rifugiati politici ?  :(

Qualche informazione , che non conoscevo, sulla caccia che l'uomo fa nei confronti degli eroici cinghiali:

La caccia al cinghiale è il parente volgare della caccia alla volpe che gli inglesi stanno tentando di debellare.
Volgare o nobile la brutalità è sempre brutalità e non può trasformarsi in comportamento amorevole anche se i cinghialai (cacciatori di cinghiali) ce la mettono tutta per far credere di essere quello che non sono: tutori della natura.
Ma come possono pensare che i loro siti pieni di fotografie spaccone e sanguinolente, i loro comunicati farciti di arroganza e di menzogna,  riescano a trasformarli in paladini di quella natura che distruggono e violano?
Ecco qualche motivo di riflessione sulla caccia al cinghiale.

L'allenamento dei cani
Cuccioli di cinghiale (si evitano gli animali adulti perché, detto in gergo,  "spaccherebbero" i cani) vengono introdotti nei recinti affinché i cani si esercitino in quella che sarà poi la caccia vera e propria. Questi cinghialini terrorizzati cercano la fuga inutilmente. Vengono inseguiti per ore e ore fino a che soccombono impazziti di paura,  dilaniati dai morsi dei cani eccitati dal sangue e dalle grida dei cinghialai.  

Ma anche il cane, giovane e inesperto può restare ferito, anche su di lui si accanisce il cacciatore per renderlo docile e adeguato strumento.
Viene pubblicizzato su internet, senza pudore, l'uso del collare elettrico vietato dalla legge; un collare per l'addestramento rapido che provoca scosse elettriche all'animale.
La legge n. 189 del 20 luglio 2004 punisce il maltrattamento degli animali a prescindere dal contesto in cui  il maltrattamento avviene. La legge n. 157 dell'11 febbraio 1992 regola le attività legali legate alla caccia ma se entro il contesto dell'attività venatoria un soggetto maltratta o incrudelisce su animali esulando dalle regole, la nuova legge si applica anche a tale reato. Quindi perché i cinghialini azzannati, perseguitati, uccisi dovrebbero sfuggire alla protezione della legge?

(fonte Ass.Gabbie Vuote Odv)
#237
Attualità / Solidarietà per i cinghiali
10 Novembre 2019, 15:01:23 PM
Oggi viene chiuso un lungo tratto d'austrada A11 per "bonificarla" dai poveri cinghiali che, riprodottosi maialescamente nei dintorni, ormai son diventati una sorta di pericolo pubblico per gli automobilisti. I poveri suini erano già stati incolpati di divorarsi tutti i preziosi tartufi che l'uomo, cercando con pazienza nel terreno, poteva poi rivendere a prezzo d'oro. I cinghios invece se li pappavano bellamente, misti ad un bel contorno di terriccio molle, grufolando dal piacere e, soprattutto, senza pagare...E ciò non è ovviamente tollerabile. Si dice che, nella Penisola, siano ormai presenti più di due milioni di questi graziosi (si vabbè, diciamo così...) maiali pelosi. La loro popolazione, in barba ad ogni decenza demografica, si è praticamente raddoppiata in soli dieci anni. Roba che, se lo facessero gli italiani, dovremmo iniziare a costruire grattacieli. La discriminazione e il razzismo verso questi poveri, incolpevoli animali, si manifesta in tutta evidenza quando si annuncia che i caprioli e gli stambecchi, anche loro presenti in zona, che verranno eventualmente catturati, saranno poi liberati in zone montuose e protette. E i cinghiali? ..non è specificato, quindi, ne deduco, saranno abbattutti per poi trarne luganeghe, salami, soppressate, ecc. che gusteremo imbaccucati in qualche fiera invernale o in qualche mercatino natalizio colorato, con del vin brulè per scaldarci e digerire...
Chiederei quindi un minuto di raccoglimento per questo genocidio , ritenuto necessario (per l'uomo, ma i cinghiali scommetto non siano d'accordo..) che si sta consumando in queste ore...
Lascio questa poesiola, trovata in un bosco appenninico, in memoria e onore delle vittime dell'interesse umano (l'autore è ignoto ma dal testo si presume sia stata scritta da un cinghiale...):  

LE LAMENTELE DEL CINGHIALE

Qui nel bosco non c'è pace
Non si mangia ne si giace,
è tra lacci e fucilate
che si passa le giornate.
Se di notte un pò girello
corro il rischio del balzello,
se cammino nel bagnato
al mattino son tracciato.
Dicon tutti chè un si pole
ma son sempre terzarole,
la speranza è solo quella
di trovare chi mi padella!
Vi mettete nei mie panni

E poi dite: Faccio i danni?
#238
Tematiche Filosofiche / Re:Fisica e Tempo
10 Novembre 2019, 14:37:10 PM
Riporto un articolo apparso oggi nella sezione scienza del sito Ansa che mi sembra interessante nel contesto di questo topic...il titolo è :"Nuova ipotesi sull'universo, potrebbe essere chiuso"...

Una ricerca italiana mette in dubbio l'attuale modello cosmologico secondo il quale l'universo è piatto. Il nuovo studio propone, invece, il modello di un universo chiuso. Basato sui dati del satellite Planck dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, lo studio è firmato da Alessandro Melchiorri, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell'Università Sapienza di Roma, Eleonora Di Valentino, dell'Università britannica di Manchester, e Joseph Silk, dell'Università Sorbona di Parigi. Prudente la risposta di parte della comunità scientifica, che ritiene opportune ulteriori analisi dei dati per la conferma del nuovo modello.
Secondo gli autori dello studio, gli indizi di un universo chiuso sono da ricercare nel modo in cui la gravità curva la luce, in particolare nell'effetto previsto dalla teoria della Relatività Generale di Einstein chiamato lente gravitazionale. E' un effetto per il quale una galassia massiccia distorce la luce proveniente da un altro oggetto posto alle sue spalle e la amplifica, permettendo di osservarlo meglio.
"Dall'analisi dei dati abbiamo riscontrato un effetto lente gravitazionale maggiore delle attese, in accordo con un modello curvo dell'universo", ha detto all'ANSA Melchiorri. "I dati ci indicano qualcosa di strano, un'anomalia, e come scienziati - ha aggiunto - dobbiamo capire a che cosa sia dovuta. Potrebbe, ad esempio, essere la spia di una nuova fisica".
Cauto il commento di Antonio Masiero, fisico teorico e vicepresidente dell'Infn, per il quale "questo studio mostra ancora una volta l'enorme ricchezza di informazioni della più antica immagine che abbiamo del nostro universo. Si tratta - precisa il fisico - dell'analisi di un gruppo limitato di dati, i cui risultati mettono in discussione l'intero impianto della teoria standard dell'origine e dell'evoluzione dell'universo". I risultati, quindi, "inducono alla cautela, e soprattutto richiamano alla necessità di avere molti nuovi dati a disposizione. La ricerca italiana - ha concluso Masiero - è in prima linea su questa frontiera della conoscenza, sia come studio teorico che come partecipazione ai più significativi progetti internazionali, come lo stesso Planck e in futuro LiteBIRD, per lo studio della radiazione di fondo cosmica con esperimenti nello spazio".

Tra cent'anni il Big Bang sarà diventato una Big Bufala?...Ai posteri... :(
#239
Dio, per il Cristianesimo, ma direi anche per le altre teologie monoteistiche, è immanente e trascendente. In quanto è immanente, vive e opera nelle profondità metafisiche di tutto ciò che esiste: è "dappertutto". In quanto è trascendente, sta tanto al di sopra di ogni essere creato che nessun concetto umano, e perciò limitato, può contenere ed esaurire il suo Essere, né significarlo se non per analogia. E' tanto al di sopra di ogni essere creato che  quando si dice che Egli "è", non lo si dice nello stesso senso in cui si dice che "è" un essere creato. Paragonato a Dio, l'essere creato "non è"; paragonato con gli esseri creati, Dio "non è". Egli, infatti, sta totalmente al di sopra della sua creazione, che il concetto di essere, riferito a Lui, non si riferisce 'univocamente' a Dio e a qualsiasi altro ente. In questo senso Dio "non è in alcun luogo".
Si dice, nel Cristianesimo, che l'anima trova Dio non con la speculazione ma quando essa viene ad essere unita a Lui da un vincolo forte e profondo come quello con la persona amata. Un vincolo che è unione di spiriti, nella fede. E, per 'fede', in questo caso, s'intende anche fedeltà, dono di sé e abbandono in una perfetta fiducia di un Dio nascosto...Una accettazione amorosa di una 'guida' imperscrutabile, che opera nel più profondo segreto del cuore.
Questa fede chiede la rinuncia alla prudenza e alla nostra sapienza, ma soprattutto al nostro "io", per poter vivere nel suo spirito, e per mezzo di esso. "Chi è unito al Signore - dice Paolo - è un solo spirito con Lui"...
Essere uno con colui che nessuno può vedere significa 'esser nascosti', non essere in alcun luogo, essere sconosciuti, perduti al mondo come Dio stesso è perduto al mondo, che pure esiste in Lui...
Nello stesso tempo , vivere in Lui, è vivere nella sua vita infinita, essere dovunque, operare nella sua potenza e attraverso di essa. Significa quindi essere 'strumenti' segreti della sua azione, messaggeri del suo amore...
#240
Attualità / Re:Questione ILVA
06 Novembre 2019, 14:56:26 PM
Ritengo che l'ILVA sia ormai irrecuperabile come sito industriale. Conviene chiudere tutto e pagare, che so...60 eurozzi al giorni ad ogni dipendente che perderà inevitabilmente il posto di lavoro + reddito di cittadinanza. Alla fine i costi per tenerla artificiosamente in vita sarebbero molto maggiori, per non parlare dell'inquinamento che, anche se ridotto rispetto al passato, è sembre ben presente sul territorio. Dopo tutto se, come dicono, lo stato versa più di 35 euri per ogni persona che entra illegalmente in Italia, sessanta mi sembra una cifra equa...in attesa che questi lavoratori riescano a trovare altra occupazione, in particolare i più giovani di questi, perché chi ha superato la cinquantina è irrimediabilmente fuori, a meno di 'miracoli' ...
L'impianto andrebbe smantellato e , al motto di "delenda Ilvago", arare e spargere pure il sale... >:(