Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - giona2068

#226
Tematiche Spirituali / Re:Idoli e superstizioni.
19 Gennaio 2017, 11:11:38 AM
E' vero che una società opulenta, ben organizzata ecc.... genera noia, ma non è assolutamente vero che per non annoiare le persone il Signore Dio rende la società meno buona.
Una società ideale in tutto, esempio quella svedese, anche se ha il più alto tasso di alcolisti e di omicidi, è tale perché i suoi componenti hanno sperato, quindi adorato, nel  materialismo come se fosse il Dio della vita. Ora posto che nessuno produce ricchezza se non spera in essa, condizione necessaria ma non sufficiente, quando il benessere materiale arriva, l'uomo si accorge che non è quello che gli da vita/gioia. Quindi subentra la noia, la depressione ecc.... che se non se ne scopre la causa porta all'alcolismo, la droga e/o al suicidio.
Un po' come il sabato del villaggio in cui la bellezza è l'attesa del momento di gioia.
Personalmente, quando ero tutt'altra persona, avevo interesse solo per la carriera con tutto quello che ne deriva. Un amico psicologo, che aveva capito tutto, un giorno mi regalò un libricino dal titolo: Attenti ad arrivare. In altre parole mi stava avvisando che il mio entusiasmo di arrivare era un inganno ed arrivando avrei scoperta che arrivare non era quello di cui aveva bisogno la mia anima, anche se lui non si riferiva all'anima ma all'io. Infatti non è credente. Diciamo che mi stava dando un paracadute contro la noia.
Per concludere la nostra anima ha bisogno del Signore Dio e solo di Lui, il resto è un inganno: Infatti in Lui non c'è noia perché Lui è vita/gioia.
Quanto detto non vuol dire che una società deve essere povera e mal organizzata, ma che le cose materiali non devono prendere il posto del Signore Dio.
Buona giornata.   
#227
Tematiche Spirituali / Re:Idoli e superstizioni.
16 Gennaio 2017, 12:47:22 PM

Dice inVerno

Penso che la maggior parte delle persone atee(o agnostiche, o buddiste) che si stupiscono davanti alle vostre affermazioni lo faccia perchè ha ben chiaro quale sia il posto di "Dio" nella propria testa, con che tipo di relazione bisogna interfacciarsi a lui, a quali effetti ha sulle proprie convinzioni etc.. Lo ha affrontato, o lo ha abbandonato, ha avuto contatto con il concetto in qualche modo. Per questo si stupisce, perchè vede che la "sedia di Dio" è vuota, non è rimpiazzata da una qualsivoglia alto idolo, non lo è chiaramente perchè qualsiasi idolatria che autocriticamente uno può imputarsi, comunque non risponde alle caratteristiche tipiche di una divinità. Come si può relazionarsi alla scienza come fosse Dio? o alla legge? o alla cultura? o a etc etc? Qui le possibilità sono due, o Dio è un concetto unico e irripetibile, oppure può essere sostituito con la qualsivoglia, persino se stessi o un gatto, senza nemmeno rendersi conto della differenza tanto da sentirsi estranei al fatto. Io ho stima che le persone non prendano fischi per fiaschi cosi grossi, e quelli che li stiano prendendo invece sono quelli che hanno fretta di etichettare, di razionalizzare, di far rientrare nei propri schemi, comportamenti che ritengono impossibili secondo la propria ratio e che se accettati destabilizzerebbero inevatibilmente il proprio mondo. Dio, nel concetto di esso elaborato dalle monoteiste fino ai giorni d'oggi, è insostituibile, insurrugobile, intrasformabile. Chiunque lo rifiuti accetta un vuoto dentro se stesso. Ma si può convinvere con questo vuoto?
Se la risposta che il credente si da è No, allora non viene tentato dall'ipotesi di abbandonarlo, l'abbandono significherà semplicemente una surrogazione perchè con quel vuoto non si può vivere, e che senso ha sostituire l'altissimo con una materia scolastica? Se la risposta è Si, allora il credente ha la possibilità di abbandonare la fede, esiste effettivamente la possibilità di convinvere con un vuoto in "quella zona" e la sola possibilità è tentazione che mette alla prova. Mi pare ovvio che la risposta più comoda per un credente sia la prima, non solo al credente, ma a chiunque voglia mettere su una setta, una religione, un credo, un ideologia. Ovviamente appena si ragiona un attimo e si concorda che Dio non può essere sostituito da chessò "la musica" o "il consumismo", esce fuori "Satana" che è la versione trascendentale e "teologica" che giustifica la surrogazione imprescindibile, che perciò rinsalda la "fede" del credente ricordandogli di non avere scelta. Purtroppo è un pensiero circolare, da l'impressione di "funzionare" come tutti i ragionamenti circolari, ma in quanto a descrittività della realtà è molto carente.



///////////////////////////////////////////////////////////////////7

Risposta
 
Caro mio, il tuo discorso apparentemente logico, parte dal presupposto che tutto avvenga nella mente, ma non è vero. La mente non è la dimora dello Spirito del Signore Dio dell'Amore e della  Pace. La Sua dimora è il cuore al quale non si comanda.
Non c'è una terra di nessuno: O con il Signore Dio o con satana.
Siamo come una bottiglia, quando entra l'acqua o altro fuoriesce l'aria.
Di solito satana non può avvicinarsi al cuore dell'uomo dove dimora il Signore Dio perché si brucia. Cominciano allora le tentazioni che interessano la mente, almeno all'inizio, se l'uomo  accetta pian piano fa incarnare il peccato in esso cercando di conquistare il cuore. Quando vi riesce, l'uomo perde ogni comunione con il Signore Dio e da quel momento anche l'anima, diventata molto debole, si stacca dal corpo. Cosi da tempio del Signore Dio l'uomo diventa tempio del serpente.
Secondo te, quest'uomo, se ancora può essere chiamato uomo, potrà credere?
Certo che no, ma comincia a sentire il vuoto che cercherà di riempirlo con le cose del mondo. Più si attacca al mondo più il vuoto aumenta come sofferenza.
Si può vivere così? Non si può vivere così, quindi si vegeta finché non arriva il peggio.
L'anima nel mentre è all'inferno e lo si nota perché costui perde anche il sorriso divino. Ricorre a barzellette che al massimo lo fanno ridere, non sorridere, e in seguito diventerà ghignante disprezzando tutti.

Gli idoli non possono prendere il posto del Signore Dio da soli, ma ingannando l'uomo lo convincono a desiderarli. Così l'uomo stesso gli da il posto del Signore Dio in se stesso cominciando a vivere da morto.  Vedi Adamo ed Eva.
Tu parli di abbandono del Signore Dio da parte dell'uomo come se la cosa fosse possibile, lo è solo quando il credere è solo mentale.
Quando viene interessato il cuore nessuno può razionalmente abbandonarLo perché Lui stesso manifesta la Sua sapienza nell'uomo che consiste nello scegliere il bene, cioè Lui..
#228
Tematiche Spirituali / Re:Idoli e superstizioni.
16 Gennaio 2017, 10:57:31 AM
Citazione di: altamarea il 15 Gennaio 2017, 22:37:41 PM
Scusami Sara, anziché iniziare un altro topic perché non hai usato un post per rispondere a quanti hanno scritto in quello che hai aperto in precedenza ?

Anche tu, come Giona e Duc, sei una ierofante del cristianesimo. Va bene. Però spiegami cosa intendi con la frase
CitazioneL'uomo non è mai ateo,è solo idolatra ed assolutizza i bisogni che ha come animale o strane "divinità"(basti pensare a superstizioni,credenze ritualità).

Secondo te l'ateo è un idolatra ? Guarda che ti mando a seguire le lezioni di catechismo impartite da Giona.  ;D  

Strane divinità ? Superstizioni, credenze, ritualità ?  Sono attributi tipici dei vessilliferi del cristianesimo. Perché proietti sugli altri queste tue "colpe" ? :)

CitazioneNon accettiamo i mali del mondo davanti a cui ci sentiamo impotenti e il Dio di cui ci hanno parlato sembra deluderci,Ci lamentiamo di Dio che non fa andare tutto bene ,che non impedisce mali e brutture ma non ci rendiamo conto che noi siamo fuori dal Suo mondo(per nostra scelta.Abbiamo abbandonato un Regno perfetto per vivere con le nostre forze(come i figli che lasciano i genitori e si mettono nei guai!). Il Regno di Dio dobbiamo riconquistarcelo  a fatica(partendo dalla croce),non perché Dio è sadico ma perché siamo nel regno del male in cui c'è il dolore e noi dobbiamo combattere giorno dopo giorno!


Che io sia fuori dal mondo  del tuo Dio è una certezza,  è invece preoccupante che tua sia fuori dal suo mondo per "tua scelta", devi redimerti con urgenza.

"Abbiamo abbandonato un Regno perfetto" ? Forse tu l'hai abbandonato, io no. Non ho mai vissuto nel suo Regno, anche perché detesto il monarchico termine "regno".
Insegnami come fai  a "riconquistare" il regno del tuo Dio "partendo dalla croce".

CitazioneEcco allora che ci creiamo i nostri IDOLI dando valore assoluto a qualunque realtà al di sotto di Dio. Idoli sono:la scienza(che pretende di spiegare tutto),la carriera(prevalere a tutti i costi),la legge(assicurazione di vita come per gli antichi Ebrei),l'ordine pubblico,la giustizia(fine a se stessa),la prestanza e la forza fisica,la salute,la ricchezza,le varie ideologie,la politica il nazionalismo,la considerazione degli altri...sono tutti un universo di valori maligni perché IMPAZZITI e che portano ad una degenerazione spirituale ma anche a tanti mali del mondo (guerre,fame dovuta all'egoismo di molti,catastrofi dovute ad azioni irresponsabili).


Ma ti rendi conto di ciò che hai scritto ? Il tuo fanatismo religioso ti ottenebra il logos ?
La scienza è un idolo ?  La legge è un idolo ? Ho capito, per te tutto è idolatria, meno la tua per il tuo dio. Debbo ridere ?  

Scusami Sara, ma preferisco non proseguire l'analisi del tuo testo.

L'ateo non è un idolatra qualsiasi ma l'idolatra per eccellenza. Infatti ogni essere umano nasce immagine e somiglianza del Signore Dio ed è credente fino al giorno che non perde questa immagine e somiglianza. Quando perde questa immagine e somiglianza la perde perché nel suo sono entrati tanti idoli con uno in particolare. A questo punto non può più credere avendo messo l'idolo al posto del Signore Dio ed è per questo che diventa ateo - senza Dio.  Chi crede nell'uomo è il Signore Dio della vita, chi perde il Suo Santo Spirito - la causa sono sempre gli idoli - perde la vita e chi perde la vita perde la verità, per wuesto non crede. Per cui ha ragione Sara quando dice che l'ateo è un idolatra. La scienza, la cultura, la legge ecc.. diventano idoli quando prendono il posto del Signore Dio nel cuore dell'uomo, ciò che avviene quasi sempre in chi si interessa troppo e in modo sbagliato a queste discipline.
In ogni caso Sara non include nella sua lista gli idoli principali: Sesso, denaro potere e oltretutto il proprio ioooooooo!
Quando l'uomo perde Dio perde la sapienza divina, quando perde la sapienza divina diventa stolto e lo stolto sente nel suo una voce che grida: Io sono  "dio":
#229
Tematiche Spirituali / Re:Gettarsi da un muretto.
15 Gennaio 2017, 19:37:00 PM
Citazione di: jsebastianB il 15 Gennaio 2017, 18:55:14 PM
Citazione di: giona2068 il 15 Gennaio 2017, 17:55:06 PM

 
Per criticare dovremmo quantomeno essere giusti, ma il giusto NON  critica, NON  distrugge  NE'   parla per seminare disperazione!

E' ben evidente che NON hai mai letto Giobbe !!

Tema centrale è proprio il Giusto che domanda (!) al dioYahwè ( quello tribale.. ) perchè mai l' empio goda di una vita spensierata - mentre ben diversa è invece la nefasta sorte che deve sopportare e subire il devoto fedele.. ovvero solo indicibili ed indescrivibili sofferenze !!

( Giobbe capitolo 21 !  / cosi' pure Geremia cap. 12  +  Salmo 73 .. eccc.. eccc.... )

Forse la parabola di Lazzaro e il ricco - il primo un paradiso e il secondo all'inferno, ti potrà aiutare a comprendere.

La legge è stata data  per tutti, anche per i non credenti, per cui non illuderti che non essendo credendo puoi vivere la superbia, giudicare ecc..., alla fine risponderemo di ogni malefatta a prescindere dal fatto che abbiamo detto di credere oppure no. E' una responsabilità enorme non credere e si aggrava quando cerchiamo di indurre altri a fare altrettanto. In questo ultimo caso si è strumenti di satana consapevolmente o inconsapevolmente.
#230
Tematiche Spirituali / Re:Gettarsi da un muretto.
15 Gennaio 2017, 18:20:14 PM
Citazione di: Fharenight il 15 Gennaio 2017, 17:51:21 PM
Sul perché Dio lascia che nascano persone con difetti fisici (e psichici) anche gravi, me lo sono chiesto molte volte, e, cercando a tutti i costi una risposta che non andasse in conflitto col la fede in un Dio, ho pensato che in molti casi  la causa è umana, si veda ad esempio i nati dopo l'utilizzoda parte di molte donne della famigerata pillola Talidomide. Ma molte  altre volte non c'è una causa addebitabile ai genitori. Allora sarà comunque la conseguenza del peccato originale? Mah... mah...
Mi sono chiesta allora: ma perché Dio lascia che soffrano gli animali, spesso vittime di torture dolorosissime da parte degli umani? Sono anche loro sue creature senzienti ed intelligenti e  pure senza peccato originale.
Non ho trovato risposta.

Certo, credere in Dio resta sempre una scelta, ma quante ingiustizie e atrocità ha causato anche questa scelta, specialmente se guidata o orientata dalle religion?. Nonostante la fede, in realtà senza un saggio utilizzo della ragione, per l'uomo è difficile realizzare qualcosa di buono e giusto.
La capacità di discernere il bene dal male l'essere umano la possiede per natura, per consentirgli l'adattamento e la sopravvivenza. In tutta la storia (dolorosa) dell'umanità non ravviso nulla di meravigliosamente divino.
Forse sarà l'uomo un giorno molto lontano (se non si estinguerà) a possedere gran parte delle qualità e capacità che attribuiamo all'idea di Dio (perché noi conosciamo solo l'idea di Dio, non Dio. Dio nessuno l'ha mai visto o incontrato concretamente).
Certo, convincersi che tutto sia nato per un puro caso, sembra incredibile e sembra piú logico pensare ad un Creatore. Ma se in fondo fosse  la natura stessa, nata dal caso, ad acquisire di volta in volta sempre piú intelligenza e saggezza e fosse volta alla realizzazione del bene di tutto l'universo, uomo compreso?


Le qualità e le capacità del Signore Dio le possediamo nello stesso momento in cui crederemo, non come idea ma come verità, ossia il giorno in cui Lui sarà tutto per noi. Questo giorno potrebbe essere anche oggi e potrebbe non essere mai perché dipende tutto  da noi.
Non vedremo niente di bello in questo mondo fino a quando non ci saremo liberati delle brutture che sono in noi. Quel giorno vedremo riflessa la Sua bellezza sul nostro volto  e grideremo alleluja - ho vinto!
La bellezza del mondo non sono i panorami, anche se sono  stati creati da Lui per noi e sono meravigliosi.
La bellezza del mondo sono gli uomini Sua immagine e somiglianza.
Se non vediamo niente di bello è perché non ci sono più persone a Sua immagine e somiglianza, noi compresi.
Qualche bimbo a parte, ma se non recupereremo noi la Sua immagine vediamo riflessa negli altri la nostra immagine che bella non è e ci sembrerà tutto brutto.
Il Signore Gesù ha accettato la croce propria per restituirci la bellezza che la Sua immagine e somiglianza.
Il Paradiso è meraviglioso perché ci sono i santi che sono belli avendo recuperato la Sua immagine.
L'uomo senza bellezza si vede un mostro e vede mostri gli altri, per questo non può amare né se stesso né i suoi fratelli e ricorre alle cure del fisico sperando di potersi piacere, ma senza risultato, perché non siamo carne siamo anima desiderosa di Lui, fino quando abbiamo l'anima.
#231
Tematiche Spirituali / Re:Gettarsi da un muretto.
15 Gennaio 2017, 17:55:06 PM
Citazione di: jsebastianB il 15 Gennaio 2017, 16:59:50 PM
Citazione di: giona2068 il 15 Gennaio 2017, 16:13:21 PM



Prima rispettiamo la Sua legge e dopo vediamo se abbiamo motivo di puntare il dito.

Dovresti leggere il Libro di Giobbe ( e/o di Qoelet ) - per renderti conto come - GIA' nel tempo antico - la sedicente dottrina tradizionale ( vedi Deut. cap. 11 - cap. 30.. eccc... ) sia stata la piu' colossale bufala inventata dagli stregoni del sacro..

Quando, anziché parlare dei difetti del tuo "dio" e della "sua parola", ci parlerai dei tuoi difetti?
Per criticare dovremmo quantomeno essere giusti, ma il giusto non critica, non distrugge né parla per seminare disperazione!
#232
Tematiche Spirituali / Re:Gettarsi da un muretto.
15 Gennaio 2017, 16:13:21 PM
Citazione di: jsebastianB il 15 Gennaio 2017, 14:07:24 PM
Citazione di: altamarea il 14 Gennaio 2017, 22:34:16 PM
Citazione di: SaraM il 14 Gennaio 2017, 21:09:54 PMProva a fare l'elenco delle cose negative del tuo Dio creatore.
Che necessità ha di far morire i bambini ?  

Anzi peggio.. farli nascere deformi - come larve umane / incapaci autonomamente di sopravvivere !

Consiglio alla devota .. di farsi un giretto nei reparti (Lager) del Cottolengo di Torino - cosi' potra' vedere e constatare la sconfinata Bonta' del (suo) dioTrinitario  per quei favolosi "doni"..( incolpevoli mostri viventi ) elargiti con la sua proverbiale magnanimita'!  - - -   alleluja, alleluja  

Tu sei sicuro che questi nati con problemi siamo così nati per volontà del Signore della Perfezione  e non per colpa, in qualche modo, degli umani?
Esempio i bambini di Cernobil che nascono con malattie causate dall'incidente nucleare, nascono così perché il Signore Dio ha voluto questo oppure la colpa è di chi ha giocato con l'atomo? Sei sicuro che i bambini che in Africa muoiono di fame, di sete e/o di malattie, siano stati concepiti secondo la volontà del Signore Dio e non sono il frutto dell'ignoranza e della libertà sessuale?
Prima rispettiamo la Sua legge e dopo vediamo se abbiamo motivo di puntare il dito.
Se non vogliamo fare la Sua volontà, tu contribuisci a convincere le persone a non  farla, ci ritroviamo con un mondo formato di disubbidienti e non so con quale diritto, anzi coraggio, diamo a Lui la colpa!
Smettila di togliere la speranza alle persone, se non vuoi, o non puoi credere, rispetta almeno altri come umani!
#233
Tematiche Spirituali / Re:Gettarsi da un muretto.
15 Gennaio 2017, 11:39:26 AM
Sara carissima, tutto quello che dici è vero, ma c'è un ma. Se vogliamo essere a Lui graditi dobbiamo rinunciare a quelle cose che secondo te Lui ci ha concesso. Non dimentichiamo che Lui ci ha dato tante cose affinché noi decidessimo se adorare Lui oppure le cose che ci ha dato. Se adoriamo le cose del mondo, queste ci consentiranno di vivere un'apparente tranquillità e non la pienezza della vita perché c'impediscono di sentire la vera gioia che è Lui ed alla fine del nostro passaggio su questa terra ci troveremo davanti a Lui senza essere a Lui graditi. Posto che lo scopo della vita è scegliere se stare con Lui o contro di lui, finiremo per non aver superato la prova.
A riguardo della sessualità San Paolo dice che è meglio sposarsi che ardere. Questo meglio sta per: meno peggio. Dice anche che il corpo della moglie appartiene al marito e viceversa, ma non dice che così saremo graditi al Signore Dio. In un altra occasioni ha però detto che chiunque vive secondo i piaceri della carne non può piacere al Signore Dio. A noi la scelta tenendo conto che la nostra anima, per sua natura,  non sarà in pace fino a quando non prenderemo la via della rinuncia che ci renderà a Lui graditi.

Nel tuo cuore c'è la voce del Signore Dio che ti sta chiamando, il tuo nome è già un segno, e i tuoi messaggi contengono altri messaggi subliminali. Da una parte parli per convincere te stessa che quello che pensi sia giusto e dall'altra chiedi se è giusto.
La risposta è che la chiamata ce l'hai ma il mondo ti combatte cercando di non farti rinunciare a quanto c'è di più dannoso per le nostre anime, sono certo che non cederai alle lusinghe/inganni e che non  sprecherai la grazia. E' solo questione di tempo.
Il Signore  Dio è tutto in tutti, se vogliamo Lui dobbiamo scegliere :Opzione zero.
Coraggio - il Signore è con te.
#234
Giudicare, criticare, correggere, rimproverare ecc..., ma qual è la certezza che quando pensiamo di fare questo noi siamo migliori dei nostri fratelli che secondo noi sbagliano?
In ogni caso il Santo vangelo dice che quando un fratello sbaglia abbiamo il dovere di ammonirlo. Ammonire vuol dire avvisare, rendere testimonianza ecc..,  oltretutto l'ammonimento dev'essere fatto con amore, quindi occorre avere l'amore. Se ammonisco senza amore lo faccio per giudicare, disprezzare, umiliare ecc... perché sono un superbo e/o un frustrato. In particolare le persone senza autostima cercano di abbassare gli altri per tirarsi un po' su e non puntano mai il dito su loro stesse perché aggiungerebbero sofferenza a sofferenza

A questo punto occorre cominciare da noi stessi, superbia permettendo! 
Quando l'uomo pere l'autostima e la fierezza se vuole recuperare la fierezza, l'unica via sicura e veritiera è scoprire di essere figlia del Signore Dio e la Sua immagine e somiglianza.
In altre parole occorre scoprirsi un figliol prodigo. 
Psicologi e psichiatri in questi casi  possono fare molto poco perché il problema non è psicologico ma spirituale.
#235
Tematiche Spirituali / Re:ESTASI
08 Gennaio 2017, 18:05:04 PM
Citazione di: altamarea il 08 Gennaio 2017, 17:15:11 PM
Giona ha scritto:
CitazioneQuanto alla sessualità, visto che parli di peccato e che la consideri componente della natura umana, vuol dire che il Signore Gesù e la Sua mamma erano umani di rango "inferiore" - sempre secondo il tuo pensare. Se a questo aggiungiamo che il Signore ha detto che chiunque desidera una donna ha già commesso adulterio e che il salario del peccato è la morte, lascio a te tirare le conseguenze.
San Paolo in Efesini 1 ha regolamentato il sesso dicendo che il corpo della donna appartiene all'uomo e che quello dell'uomo appartiene alla donna, ma poi ha detto: Quelli che vivono secondo i desideri della carne non possono piacere a Dio. Insomma se non vogliamo piacere al Signore Dio possiamo divertirci sapendo quello che poi/subito verrà, ma se vogliamo piacere a Colui che ci da la vita, che è gioia vera, dobbiamo vincere questo peccato.
Siamo ad un bivio o il sesso/piacere della carne che portano alla morte o la Purezza/gioia che portano alla vita eterna.
Chi sceglie la morte troverà "l'estasi sessuale, il resto consegue.


"il Signore Gesù e la Sua mamma erano umani di rango inferiore" ? Fra gli umani non ci sono ranghi ! Il tuo Dio si è fatto uomo per essere uguale a noi.

Citazioneil Signore ha detto che chiunque desidera una donna ha già commesso adulterio e che il salario del peccato è la morte, lascio a te tirare le conseguenze.
Il tuo "Signore" non conosceva la fisiologia umana. Gli occhi servono per ammirare, ed anche per cominciare, se possibile, una relazione con una donna. Nell'iter amoroso l'attrazione estetico-sessuale è determinante e non è peccato come erroneamente credi.

Il tarsita ha "regolamentato" (?) l'attività sessuale" dei suoi seguaci  ad Efeso. Ma che assurdità. Giona, prediletto dal tuo Signore, ma ci credi veramente a quello che scrivi ?

CitazioneQuelli che vivono secondo i desideri della carne non possono piacere a Dio

Questa opinione di Paolo è una emerita sciocchezza. A dar retta a lui l'umanità si sarebbe già estinta.

CitazioneInsomma se non vogliamo piacere al Signore Dio possiamo divertirci sapendo quello che poi/subito verrà, ma se vogliamo piacere a Colui che ci da la vita, che è gioia vera, dobbiamo vincere questo peccato.
CitazioneA me "Colui" non ha dato la vita e non agisco per piacere a lui ma a me stesso, in modo onesto e coerente. Il tuo Signore non mi dà la gioia, anzi non mi dà nulla, e non intendo "vincere questo peccato", perché fa parte della vita.

CitazioneSiamo ad un bivio o il sesso/piacere della carne che portano alla morte o la Purezza/gioia che portano alla vita eterna. Chi sceglie la morte troverà "l'estasi sessuale, il resto consegue

Forse al bivio o al quadrivio ci sei tu. La sessualità è connaturata al nostro essere, come è connaturata negli altri animali, perciò non conduce alla morte.

Giona, dotto cristiano, sai dirmi perché la Chiesa continua a denominare "carne" la zona genitale ? A me l'eufemismo "carne" evoca la macelleria, perciò lo detesto.

Citazionela Purezza/gioia che portano alla vita eterna.

Ecco bravo, la castità sublima la tua libido e ti conduce alla gioia della vita eterna attraverso l'estasi, e con questa parola ritorno al titolo del topic, dopo il tuo ed il mio off topic.


Non rispondo alle tue provocazione per non addossarmi la colpa delle tue bestemmie!
#236
Tematiche Spirituali / Re:ESTASI
08 Gennaio 2017, 16:55:44 PM
Citazione di: Mariano il 08 Gennaio 2017, 16:10:24 PM
Citazione di: altamarea il 07 Gennaio 2017, 22:46:34 PMSecondo te, Mariano, l'estasi oltreché religiosa può essere anche erotica ?  Se si come ?

L'estasi la può raggiungere anche l'artista nell'atto creativo ? O la può soltanto rappresentare, come fece Gian Lorenzo Bernini nel gruppo scultoreo dedicato all'estasi di Santa Teresa?
Immagino che tu abbia detto religiosa e non spirituale perché molto spesso vengono considerati sinonimi;  io ritengo che l'estasi sia anche erotica e l'erotismo viene solitamente legato al sesso (cosa buona), ma di fatto si concretizza in varie espressioni dell'essere umano.

Tornando alla domanda iniziale, mentre ritengo che l'estasi sia un obiettivo di beatitudine che ciascuno di noi può ricercare, continuò ad interrogarmi se, eventualmente raggiunta, sia solo una realizzazione del nostro erotismo o possa anche servire al l'umanità di cui facciamo parte; nel caso di un'opera d'arte senz'altro trasmette qualcosa a chi la comprende, ma nel caso del solo estraniarsi da ciò che ci circonda nel tentativo di collegarci alla "divinità "?

l'unica cosa certa è che l'estasi è un distacco dalle cose materiali, un rapimento.
Quando si entra nel regno del regno del Signore Dio , anche se temporaneamente, è una grazia, ma se si viene rapiti dal sesso e/o dalla droga, dall'alcool ec... porta all'inferno e non sarà facile tornare indietro. La distinzione è fondamentale perché altrimenti si finisce per cercare sensazioni forti che arrecano danni in modo irreversibile.
NB: L'estasi vera è solo quella in cui lo Spirito Santo rapisce l'anima ed è unica.
La cosa migliore è lasciar perdere e riprendere il discorso al momento opportuno, se arriverà il tempo in cui saremo rapiti in estasi.
#237
Tematiche Spirituali / Re:ESTASI
08 Gennaio 2017, 09:33:10 AM
Citazione di: altamarea il 07 Gennaio 2017, 23:50:11 PM
Giona ha scritto:
CitazioneL'estasi è una dimensione di santità

Giona, da quando l'estasi è una dimensione soltanto di santità ?

Cerca di non credere alle favole, e di non "spararle grosse"come questa che hai scritto:
Citazionequando il santo si stacca dal mondo e dal corpo ed entra temporaneamente nel cuore del Signore Dio - paradiso - senza rapporto alcuno con il suo corpo.
Hai visto con i tuoi occhi l'evento ? Chi te l'ha raccontato ?

Mi fai pensare alle levitazioni di san Giuseppe da Copertino.

CitazioneL'estasi dell'artista può avere qualcosa buono perché è la manifestazione di un dono ricevuto dal cielo, ma chiamare estasi la dimensione erotica è blasfemo così come lo è chiamare dimensione erotica l'estasi vera.


Ma possibile che qualsiasi cosa di buono deve essere un dono del cielo ed il male un dono del diavolo che ti ossessiona ?
La parola "attitudine" ti è nota ?  questo sostantivo non ha connotazione religiosa.


Mi devi spiegare perché l'estasi erotica è blasfemia. La sessualità è una componente della natura umana. Non è peccato !

caro mio, il problema non è mai il non sapere ma è sempre il non sapere di non sapere!
In ogni caso il diavolo non mi ossessiona perché lo combatto e lo distruggo con la fede, ma non ossessiona i suoi amici perché sono suoi amici.
Quanto alla sessualità, visto che parli di peccato e che la consideri componente della natura umana, vuol dire che il Signore Gesù e la Sua mamma erano umani di rango "inferiore" - sempre secondo il tuo pensare. Se a questo aggiungiamo che il Signore ha detto che chiunque desidera una donna ha già commesso adulterio e che il salario del peccato è la morte, lascio a te tirare le conseguenze.
San Paolo in Efesini 1 ha regolamentato il sesso dicendo che il corpo della donna appartiene all'uomo e che quello dell'uomo appartiene alla donna, ma poi ha detto: Quelli che vivono secondo i desideri della carne non possono piacere a Dio. Insomma se non vogliamo piacere al Signore Dio possiamo divertirci sapendo quello che poi/subito verrà, ma se vogliamo piacere a Colui che ci da la vita, che è gioia vera, dobbiamo vincere questo peccato.
Siamo ad un bivio o il sesso/piacere della carne che portano alla morte o la Purezza/gioia che portano alla vita eterna.
Chi sceglie la morte troverà "l'estasi sessuale, il resto consegue.
#238
Tematiche Spirituali / Re:ESTASI
07 Gennaio 2017, 23:23:18 PM
Citazione di: altamarea il 07 Gennaio 2017, 22:46:34 PM
Mariano ha scritto:
Citazioneè da considerare come un estraniarsi egoisticamente dalle problematiche della società o può contribuire a risolverle ?


Nell'estasi non c'è isolamento egoistico dai problemi sociali, né l'estatico può contribuire a risolverli. E' un evento breve.  Nel nostro tempo non ci sono profeti come quelli biblici. Nell'Antico Testamento vengono citate le estasi di  alcuni profeti mentre ascoltavano la Parola di Dio, i suoi ordini e i suoi avvertimenti, scrivevano ciò che Dio dettava, come accadde al profeta Daniele: "Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine" (Dn 12,4).

Nel Nuovo Testamento il termine estasi è citato varie volte, per esempio nel Vangelo di Luca:  "Tutti rimasero estasiati e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano; 'Oggi abbiamo visto cose prodigiose" (Lc 5, 26).

Secondo te, Mariano, l'estasi oltreché religiosa può essere anche erotica ?  Se si come si esplica ?

Nella sua autobiografia santa Teresa d'Avila scrisse fra l'altro: "Un giorno mi apparve un angelo bello oltre ogni misura. Vidi nella sua mano una lunga lancia alla cui estremità sembrava esserci una punta di fuoco. Questa parve colpirmi più volte nel cuore, tanto da penetrare dentro di me. II dolore era così reale che gemetti più volte ad alta voce, però era tanto dolce che non potevo desiderare di esserne liberata. Nessuna gioia terrena può dare un simile appagamento. Quando l'angelo estrasse la sua lancia, rimasi con un grande amore per Dio" (XXIX; 13).
Il racconto teresiano (e di altri mistici) della  sua transverberazione è stato interpretato da alcuni psicoanalisti  in termini di pulsione erotica che si esprime sublimandosi nel deliquio spirituale.  

L'estasi la può raggiungere anche l'artista nell'atto creativo ? O la può soltanto rappresentare, come fece Gian Lorenzo Bernini nel gruppo scultoreo dedicato all'estasi di Santa Teresa ?

L'estasi è una dimensione di santità, cioè quando il santo si stacca dal mondo e dal corpo ed entra temporaneamente nel cuore del Signore Dio - paradiso - senza rapporto alcuno con il suo corpo. La stessa cosa che provò l'apostolo Giovanni quando poggiò il capo sul petto del Signore Gesù. In quel momento la sua anima fu portata in paradiso e vide il Signore Gesù nel Padre, il Padre nel Figlio, il Padre e il Figlio nello Spirito Santo e tutti e tre erano una cosa sola. Il tutto è una grazia.
Non è vero che in questi tempi non ci sono persone che vanno in estasi.
In ogni caso il Signore Dio può anche manifestarsi come si manifestò a Santa Teresa per graziarla. Occorre però fare attenzione ai medium che anziché entrare nel cuore di Dio entrano nel cuore di satana per ingannare il popolo.
L'estasi dell'artista può avere qualcosa buono perché è la manifestazione di un dono ricevuto dal cielo, ma chiamare estasi la dimensione erotica è blasfemo così come lo è chiamare dimensione erotica l'estasi vera.
#239
Citazione di: SaraM il 07 Gennaio 2017, 21:04:37 PM
In questo mondo  la vera felicità non si raggiunge mai;si desidera sempre qualche cosa e,appena raggiunta,se ne desidera un'altra.Il segreto per vivere serenamente non è desiderare  ciò che si ama ma AMARE CIO' CHE SI HA ed averne cura.Un altro modo per vivere serenamente è creare un buon rapporto interpersonale con gli altri.Ciò non è facile perché ci sono incomprensioni,litigi,ingiustizie,vendette anche negli ambiti familiari.Il più delle volte uno vuole avere ragione sull'altro e imporre le sue idee.Peggio ancora è la presenza di chi agisce con malvagità desiderando il male altrui.Come comportarsi?Se consideriamo la vita osservandola  dal "gradino"inferiore la reazione al male è la vendetta:tutto finisce lì:vince il più forte, il più furbo( e non è detto che sia chi ha ragione!)Se  riusciamo,invece,a salire su un "gradino" superiore(quello spirituale) l'atteggiamento è diverso.Si sa che Gesù ha detto di amare il nemico ma che significa?I termini "amare" e "odiare" a quei tempi erano usati in modo diverso da noi. Amare il nemico non significa tanto abbracciarlo,baciarlo o inchinarsi a lui ma vuol dire continuare a trattarlo come se non fosse un nemico minimizzando,trascurando perdonando ciò che può aver fatto! Impossibile! Gesù era molto  equilibrato nei suoi insegnamenti e non chiedeva cose impossibili ma semplicemente coerenti con l'uomo spirituale! NON ABBIAMO IL DIRITTO DI CRITICARE MA ABBIAMO IL DOVERE DI CORREGGERE :ecco l'equilibrio!Criticando gli altri non otteniamo niente: è solo un nostro sfogo! Correggendo con pazienza si applica giustizia e affetto.La persona ò incorreggibile?Pazienza, abbiamo fatto del nostro meglio.Se facciamo del bene  e amiamo solo chi ci è amico e ci contraccambia spiritualmente non abbiamo nessun merito perché  anche i delinquenti fanno lo stesso.Se aiutiamo il nemico che ha bisogno e affrontiamo le provocazioni  concedendo più  di quanto ci è chiesto il livello di vita è superiore e siamo figli di Dio che offre le stesse cose ai giusti e agli ingiusti(tocca poi a loro farne un uso corretto)

Fino a quando ci poniamo come maestri e/o correttori di quelli che sbagliano i primi da correggere siamo noi perché per prima cosa ci poniamo al disopra di altri, superbia ed orgoglio, e poi  pensiamo che tutti sbagliano meno che noi, a meno che non siamo già santi. In ogni caso i santi non sono maestri ma testimoni di quello che hanno scoperto di loro ed esempio da seguire, senza pretesa di imporre la loro luce ma speranzosi che qualcuno l'accolga.
In un percorso spirituale non c'è spazio per amare quello che si ha, fra l'altro all'uomo è impossibile amare ciò che non sia il Signore Dio, a meno che un demone  non sia entrato in lui. Per questo desideriamo ma quando raggiungiamo la cosa desiderata non ci interessa più. In altre parole viviamo nell'inganno senza accorgerci.
Per avere equilibrio occorre il Signore Dio nel cuore, altrimenti vivremo sempre un equilibrio instabile che prima o poi ci farà crollare.
#240
Citazione di: giona2068 il 07 Gennaio 2017, 17:12:40 PM
Citazione di: Mario Barbella il 07 Gennaio 2017, 15:25:06 PM
:)
COSA DOVREMMO INTENDERE CON
"REGNO DI DIO"?

Nei Vangeli Gesù promette ed invita ad attendere l'imminente avvento del "Regno di Dio"; non vi aggiunge molto di più, proprio come avviene quando un evento è molto atteso e, quindi, di condivisa necessità e di sufficiente chiarezza. Possiamo abbastanza facilmente arguire che il Cristo dei vangeli alludesse all'incombente presenza del peccato originale" sull'Umanità, con tutto il peso della irreversibilità entropica della condanna divina, ovvero della perdita assoluta della speranza di riuscire ad approssimare almeno la direzione della "Conoscenza Assoluta" cioè Dio, cioè l'eterna sussistenza in Me dell'IO cosciente. La locuzione "Conoscenza Assoluta" qui è usata per approssimare il significato del termine "Dio", con cui, ma con gravissima inappropriatezza di linguaggio, è da sempre usato in senso oggettivo, come ci induce a fare la consueta cultura dell'oggettivazione di tanti concetti. Ma l'entità divina  non è trasportabile fuori dall'IOcoscienteproprioper l'inoggettività sia del concetto di divinità sia di quello di IO cosciente". A questo riguardo va notato come il linguaggio degli stessi Vangeli porti ad oggettivare, materializzandola, la natura del Cristo per avvicinare l'umanità povera e bisognosa di amore e aiuto. Ma veniamo al concetto di "Regno di Dio", a cosa alludono esattamente i Vangeli? Potrem-mo pensare, come minimo, ad un mondo quale sarebbe dopo la cancellazione del peccato originale o, almeno, nel carattere dell'irreversibilità di questo e delle sue temute conseguenze. Ciò, penso, definirebbe in qualche modo il Regno; ma si potrebbe anche aggiungere che il Regno inizi con la morte e la resurrezione del Cristo. Tutto questo appare ragionevole, ma bisogna fare sempre attenzione al rischio di oggettivare l'inoggettivabile il che, alla lunga, porta (e, nei fatti, ha da sempre portato) all'ateismo banale e, spessissimo,
palesemente stupido. Come evitare questo? Ricorrendo all'auto-analisi dell'IO cosciente concepito come baricentro dell'Universo, in modo da puntare ogni attenzione verso la singolarità della propria autocoscienza, in altre parole, verso l'universalità,  l'unicità e la responsabilità universale dell'IO. Ciò dovrebbe essere colto come il senso profondo della preghiera. Un bel dire!..  Ma basterebbe forse a far sperare di riuscire a cogliere qualcosa del senso profondo e della complessità dell'argomento di questa discussione ed anche questo è un bel dire! Un interessantissimo libro che allude a queste argomentazioni, anzi, le include, penso a: "La grande domanda" di McGrath, edito nel 2016. :)  

Ma secondo te gli Apostoli, Paolo compreso che era il più colto, elucubravano così tanto per diventare apostoli?
Ti immagini Cefa che era un pescatore non colto a fare questi giri di parole?
Ciò nonostante sono giunti alla santità.
Allora occorre essere più semplici e oltretutto più umili senza pretendere di spiegare cosa il regno del Signore Dio senza prima farne parte, perché non abbiamo ancora capito che, fino a quando non saremo puri, lo combattiamo senza accorgercene. Personalmente so che è il regno dell'amore e della pace della  quale però ho sentito solo il profumo.
Non inganniamoci credendo che il nostro non farne parte dipenda dal nostro peccato originale come se noi non avessimo peccato. In verità ti dico che il peccato originale viene perdonato anche senza pentimento, ma tutto il resto è colpa nostra. La colpa aumenta ogni qualvolta che  cerchiamo di aggirare l'ostacolo, come il ladrone crocifisso alla sua sinistra..