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Messaggi - acquario69

#226
Credo che l'intenzione dei monaci, come nei casi accennati sopra riguarda più semplicemente ( e perciò fuori dai soliti stupidi stereotipi e ottusi pregiudizi di noi "moderni") quello della libertà e perciò della consapevolezza della nostra autentica natura (le considerazioni demoniache altro non sarebbero state che "metafore" che servivano a quei tempi per indicare l'inclinazioni sbagliate che finiscono per rendere schiavo l'uomo) Cristo per i fedeli di questa religione e' il SE'..e' la Libertà..che si ritrova(va) sia pure in diverse altre forme, in diverse altre civiltà,in tempi e luoghi altrettanto diversi..  ma  con la stessa identica essenza

CitazioneVi chiedo: è possibile immaginare un ritorno della filosofia alla sua saggezza antica, alla fondazione per esempio di vere e proprie scuole filosofiche o cose di questo tipo?

È immaginabile secondo voi una filosofia che abbandonando la sua ossessione per la conoscenza teorica inizi a costruire concretamente nuovi "custodi interiori", guardiani di un io sempre più smarrito?

Si...ma solo quando saremo pronti a liberarci da ogni nostro meschino conformismo (che ci ha appunto portati dritti dritti alla schiavitù attuale)...e al contempo la consapevolezza dovra' prendere il posto della sterile erudizione.

..e i tempi sono maturi..visto pure la sofferenza che monta ogni giorno di piu

https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=37508
#227
CitazioneSiamo stati noi tra 2014 e 2016 a chiedere che gli sbarchi avvenissero tutti in Italia."... "All'inizio non ci siamo resi conto che era un problema strutturale e non di una sola estate. E ci siamo fatti male da soli"


CitazioneMa chi credi di prendere per il naso? Pubblica pure il dato e la fonte, sono curioso di sapere la fonte e il genio che ha affermato una cosa del genere, perché anche se fosse uno di sinistra, o di destra o di centro, chi sarebbe ad avere tutto questo potere insulso di attrarre tutti i migranti? I migranti se potessero l'italia la salterebbero a piè pari. Siamo solo geograficamente, da sempre un ponte fra Europa Africa e Oriente.


https://www.maurizioblondet.it/pd-semplicemente-incapace-governare/

https://www.youtube.com/watch?v=-i9LORA__oM
#228
Percorsi ed Esperienze / Re:Nun Me Scuccia'
22 Novembre 2017, 04:48:00 AM
Citazione di: cvc il 21 Novembre 2017, 08:50:56 AM
L'illuminismo ha rappresentato un momento di grande fiducia nel progresso, fiducia che però parte dando per assodati alcuni valori diffusamente condivisi, quelli della rivolyzione francese e della dichiarazione dei diritti dell'uomo per intenderci. Perciò finche nessuno mette in discussione quei valori, si può avere una fiducia nel progresso che porti ad una sempre maggiore affermazione di questi. Il problema è che lo scenario del mondo è cambiato, perché si è visto come il progresso può avere delle potenzialità distruttive, si è visto quanto siano problematici i trapianti di democrazia, si è visto che col diffondersi della cultura aumentano anche i potenziali detrattori dei vecchi valori che stanno alla base di tutto.
Per quanto riguarda il revisionismo storico io ho provato una sinistra sensazione nel vedere gli statunitensi rovesciare la statua di Colombo. Tu puoi avere potere solo sul presente o sul futuro. Ritengo sbagliato andare a riscrivere la storia quando quella storia è la madre che ci ha partorito. Noi siamo figli di Alessandro, di Cesare, di Napoleone, e non è certo vero. che fosseto tutti degli angioletti. Così come non è detto che i nostri genitori cui siamo legati visceralmente siano stati per forza le migliori delle persone. Ma loro sono la nostra storia e non la possiamo cambiare


Che l'illuminismo con la sua ideologia del progresso sia stato un fallimento e una vera e propria allucinazione dovrebbe ormai risultare chiaro...di tutte le cose a cui ci si doveva affrancare e che avrebbero reso finalmente l'uomo libero (ma libero da che?) lo ha reso al contrario schiavo e per giunta inconsapevole di esserlo...dell'idea, anch'essa allucinante di uguaglianza vediamo quali sono stati i risultati, dove una residua minoranza ha una concentrazione di potere mostruosa ed assoluta proporzionalmente mai verificatasi...l'idea che con l'uso della ragione,l'umanita avrebbe raggiunto il suo massimo splendore, benessere e felicita per tutti, mentre in realtà si riscontra un abbrutimento sempre più diffuso e profondo,un instabilità e un insicurezza tali che non consente manco di poter avere una qualsiasi prospettiva o sana progettualità...per non parlare poi dei disastri ambientali provocati che hanno le stesse radici,che da progresso si e' tramutato in sviluppo (illimitato in un pianeta limitato)...e nonostante tutto si continua come se non esiste il problema da esso stesso causato; vedi altrettante allucinazioni con cui veniamo bombardati tipo pil,incremento consumi,consumatori! 

che poi le cose cambiano,e' ovvio e naturale ma una cosa e' considerare il cambiamento come fine a se stesso, come se non vi fosse nessun principio a cui ricondursi,nessun tipo di punto fisso e immutabile che e' alla base di tutto (immutabile non significa affatto immobile come mal-pensano gli "illuministi in versione aggiornata" :)

anche in questo caso il concetto del divenire (cosmico-olistico-organico-circolare-aperto,insomma Reale) viene sostituito con quello del progresso che riconosce solo il proiettarsi irreversibilmente in avanti..(meccanico,calcolante-lineare-ottuso,ossia Irreale) da cui scaturiscono sempre altre allucinazioni possibili...uno a caso; rimandare una possibile felicita ad un altro momento, che per sua stessa definizione non potrà mai essere raggiunto

...la domanda fondamentale "da dove veniamo" e' ritenuta nel migliore dei casi come del tutto inutile,(del resto tutto dev'essere ricondotto alla sola utilita,piu o meno pratica) se non,nel peggiore,addirittura scomparsa...

l'episodio dell'abbattimento della statua di Colombo (analogamente e allo stesso tempo! e non per caso secondo me,in italia lo abbiamo avuto con la proposta della buonista progressista Boldrini  https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=59157 )
fa capire quanta rabbia repressa, il senso di impotenza (maschera del loro potere) e il loro inguaribile complesso d'inferiorità 
#229
Percorsi ed Esperienze / Re:Nun Me Scuccia'
20 Novembre 2017, 04:12:32 AM
Illuminismo: evoluzione,progresso,civilta!

L'illuminismo è realmente stata quell'epoca storica di evoluzione massima della coscienza umana tanto dipinta da gran parte dell'analisi storica in generale,o forse,è stato,in realtà,un allontanamento dalla reale natura umana, fatta,oltre che di ragione, anche di spirito e di irrazionalità?

L'Illuminismo è stata non un'epoca di evoluzione della chiara descrizione della natura umana, ma, al contrario, di allontanamento rispetto alla reale natura dell'uomo.
Esso è stato in qualche modo un rifiuto dell'umano ed un'esaltazione velata del mito del progresso e della tecnica. La cosiddetta età dei lumi, quel tanto glorificato fenomeno culturale, quell'espressione filosofica interpretata, dai tanti, come uno sviluppo intellettuale dell'umanità, come il fenomeno simbolo dell'emancipazione umana, è stato realmente un fenomeno così positivo degno d'esaltazione, o come i tanti fenomeni storici caricaturalmente enfatizzati nel nostro tempo, in realtà, non è stato forse la perfetta espressione di una tendenza al declino della società moderna?

Questa corrente di pensiero ha certamente influenzato il mutamento del pensiero occidentale, tanto che i contemporanei cantori della retorica mondialista liberale e dei diritti civili, spesso, analizzando le attuali differenze tra il mondo occidentale e quello orientale, descrivono tale differenza appellandosi ad una certa superiorità assoluta dell'Occidente in quanto questo, rispetto all'Oriente, avrebbe assistito al fenomeno dell'Illuminismo.
Questo procedimento mentale riduzionista ed eccessivamente assolutista, di fatto, non fa altro che ripetere le logiche di quel falso modello proprio dello stampo illuminista dell'universalismo della ragione.  
La stessa retorica di questo ceto benpensante post-illuminista è la stessa che esalta la propaganda dei diritti civili ed individuali sopra ogni cosa, l'abbattimento dei confini e delle barriere culturali della differenza (che sono un fatto umano naturale),  dell'esportazione della democrazia come necessità mondiale (senza tener conto del fatto che quello di "democrazia" è un concetto assolutamente occidentale),del laicismo ai limiti dell'ateismo, dell'anti-tradizionalismo,del multiculturalismo massiccio,dell'amore cieco per il Progresso,in nome di un egualitarismo umano assoluto.

Epilogo dell'illuminismo: gli USA (e il nuovo ordine mondiale)

Il fatto che l'America del Nord sia la sola nazione al mondo ad essere nata a seguito di un genocidio può spiegare la sua psicologia così specifica e l'idea che certi Americani possano realizzarsi in questo "destino particolare"?
Io ho piuttosto l'impressione che, al contrario, sia questa psicologia che spiega lo sterminio metodico degli Indiani. La mentalità americana è segnata da una concezione economica e commerciale del mondo per l'onnipresenza dei valori biblici e per l'ottimismo tecnico. Gli Stati Uniti hanno una storia breve, che si confonde con la modernità; la civiltà americana è una civiltà che si dispiega nello spazio più che svolgersi nel tempo. Durante la loro breve storia, gli Stati Uniti non hanno conosciuto che un solo grande modello politico, praticamente invariato dalle origini – da cui deriva il loro conformismo.
Il pensiero dei Padri Fondatori è nell'essenziale ispirato dalla filosofia dell'Illuminismo, che implica il contrattualismo, il linguaggio dei diritti e la fede nel progresso. Christopher Lasch ha detto a giusto titolo che "negli Stati Uniti, la soppressione delle radici è sempre stata percepita come la condizione essenziale per l'aumento delle libertà.
Tocqueville scrisse: "Le passioni che agitano gli Americani sono passioni commerciali, non passioni politiche. Trasportano nella politica le abitudini del commercio". La "democrazia in America" non è che il regno di un'oligarchia finanziaria.

-------------

Il discorso di Capo Seath (1854) 

"Il Grande Capo a Washington ci manda a dire che desidera comprare la nostra terra. 
Come si può comprare o vendere il cielo o il calore della terra? 
Per noi è un'idea che ci stupisce. Se non ci appartengono né la freschezza dell'aria né lo scintillio dell'acqua sotto il sole, come potreste comprarcelo? 

..Sappiamo che il bianco non capisce il nostro modo di essere. Per lui un pezzo di terra è uguale ad un altro. Lui è come un estraneo che arriva nella notte, strappa alla terra quello che gli è necessario e se ne va . Non guarda alla terra come ad una sorella ma come ad un nemico. E quando l'ha conquistata l'abbandona e parte per altri destini

...Tratta la sua madre terra e suo fratello, il  cielo, come cose che si possono comprare, saccheggiare, vendere, come pecore o lucenti monili. Il suo appetito divorerà la terra e temo, che dietro, resterà solo il deserto. 

...Noi sappiamo questo: la terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra. Noi sappiamo che tutte le cose appartengono ad una unica famiglia. Tutto è unito. Non è l'uomo che ha ordito le trame del tessuto della vita egli è solo uno dei suoi fili. Quello che l'uomo fa a questo tessuto lo fa a se stesso. 
Noi sappiamo una cosa che l'uomo bianco non sa, ma un giorno scoprirà, il vostro Dio e il nostro Dio sono lo stesso Dio. 

...Ma noi siamo selvaggi e non capiamo quando vediamo tutti i bufali sacrificati, i cavalli selvaggi domati, gli angoli dei boschi impregnati dall'odore di molti uomini, le cime delle montagne macchiate di filo spinato. 
Dov'è il bosco? E' sparito! Dov'è l'aquila? Sparita! 
E' la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza. "


Fonti:

https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=52905

https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=48953

https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=591
#230
Citazione di: Jacopus il 19 Novembre 2017, 11:47:39 AM
 L'aggressivita' o l'atto deviante nascono da millenni di storia biologica dell'uomo e non e' certo lo stato a poter rimediare con i suoi 400 anni di eta'.

bisognerebbe dirlo a quelle civiltà che proprio a partire da quella data sono state sterminate e che prima hanno vissuti per millenni in sostanziale armonia fra di loro e l'ambiente circostante..dicasi madre natura.
Roba che quest'ultima proprio grazie all'avvento di tale "civiltà progredita" degli ultimi 400 anni ha gia in gran parte distrutto ed e' quella che ha pure cancellato davanti a se un futuro possibile persino a se stesso!
#231
Percorsi ed Esperienze / Re:L'amico immaginario
17 Novembre 2017, 22:49:34 PM
Citazione di: InVerno il 17 Novembre 2017, 13:43:31 PM
Citazione di: acquario69 il 17 Novembre 2017, 03:49:54 AMLo Spirito invece non e' in alcun modo misurabile (tu sopra descriveresti una misura possibile)
quindi non rientra nello stesso spazio-tempo che e' anch'esso misurabile.
Certo che per un incommensurabile riesci a fare un insolito numero di asserzioni precise e cartesiane (!)

Non e' la prima volta che ti rivolgi a me con queste uscite cosi infantili, appioppando "gratuitamente" affermazioni ed etichette che manco centrano niente con l'argomento..oltre e sopratutto a una mal celata acredine.

ti ho risposto perché cosi ti faccio presente che la prossima uscita del genere sarai premoderato direttamente dal sottoscritto
#232
Percorsi ed Esperienze / Re:L'amico immaginario
17 Novembre 2017, 03:49:54 AM
Citazione di: cvc il 16 Novembre 2017, 18:31:56 PM
Anzitutto ringrazio tutti per la partecipazione e gli utili contributi di pensiero.
Certo l'amico immaginario in senso patologico è tale in assenza di presa di coscienza dello stato di solitudine. Un conto è parlar da solo sapendo di esserlo e altra cosa è parlare con se stessi credendo di parlare con un altro. Anche se io credo che ad un certo poco sondabile livello mentale sia piuttosto facile confondersi. Quante persone si sentono bloccate nel compiere una certa azione perché nel loro inconscio è ancora vivo un monito genitoriale? Non credo si tratti necessariamente di casi patologici, a me capita spesso (spero di non essere patologico). In questo caso uno sta parlando da solo, ripete a se stesso una frase detta da un suo genitore, ma è da solo. Eppure si comporta come ci fosse li il papà o la mamma in carne ed ossa.
Come suggetisce l'ultima frase di Inverno la nostra mente assomiglia ad un film, dove non c'è un unico personaggio che agisce (l'io) bensì una serie di personaggi che danno vita ad una trama e generano un certo pathos. E poiché questi personaggi spesso non sono presenti in carne ed ossa ma sono sei simulacri mentali, ne consegue che la nostra vita psichica si svolge in gran parte al di fuori dello spazio e del tempo, anche quando siamo desti. Forse la nostra vita mentale a-sincrona e a-temporale non è altro che l'altra faccia dell'universo misurabile in una cornice spazio-temporale. Laddove noi vediamo le due cose cartesianamente separate, forse è solo questione di voltare la faccia della medaglia. Anche se è difficile pensare ad un universo dove materia e psiche siano una la naturale estensione dell'altra.

Si,in effetti sembrerebbe come esserci una dimensione diciamo parallela, una dimensione al di la dello spazio-tempo e che in qualche maniera finiamo per rendercene comunque conto della sua presenza...be si tratta comunque di averne la con-sapevolezza ;)
Questa e' una considerazione che avrei fatto anch'io con la differenza pero che non e' l'io e la nostra vita psichica ad essere fuori dalla dimensione spazio temporale ma lo Spirito.
Perche?
Perche (e provo a spiegarlo) la nostra psiche o il nostro io rimane comunque all'interno di questa dimensione sia pure in una forma molto diversa al corpo fisico (ossia materia o "forma solida" grossolana)...diciamo allora che e' una forma più sfumata,(ossia psiche o "forma sottile")
Questo lo si può anche capire dal fatto che la psiche o forma sottile ha influenza concreta sul corpo e la materia in generale
(Ad esempio lo e' per qualsiasi cosa che mettiamo in atto,questa viene prima "pensata",e poi realizzata..nel bene come nel male, sia che ce ne rendiamo conto o meno) e rientra quindi anch'essa nell'ambito della dimensione spazio-temporale e manifesta.
Lo Spirito invece non e' in alcun modo misurabile (tu sopra descriveresti una misura possibile)
quindi non rientra nello stesso spazio-tempo che e' anch'esso misurabile.
Lo spirito non e' altresì manifesto e non e' possibile descriverlo proprio per questa ragione.
tu sopra dici Le due facce della medaglia...ma queste due facce della medaglia sono l'immanifesto e il manifesto, il manifesto e' cio che e' in divenire (spazio-tempo) l'immanifesto e' più semplicemente cio che E'...ed e' questa la naturale estensione l'una dell'altra e solo apparentemente -per noi- separate.

A mio avviso una concezione che invece vede in sintesi da una parte il corpo e dall'altra la psiche (ma in tal caso sarebbe psichismo!)
vi sarebbe il pericolo di rimanere appunto catturati dal proprio in-conscio,(ossia non avere più coscienza!) di sprofondarci dentro e rimanerci intrappolati e per l'appunto tutto diventa solo pura immaginazione o peggio ancora solipsismo patologico (cioè irrealta allo stato puro  :) )...non a caso tipicamente caratteristici di questi tempi di assoluta egolatria..e in definitiva di assoluta distruttivita'
#233
Percorsi ed Esperienze / Re:L'amico immaginario
16 Novembre 2017, 02:24:07 AM
Citazione di: cvc il 15 Novembre 2017, 19:52:29 PM
L'amico immaginario è un fenomeno psicologico di dissociazione dalla realtà, reso celebre anche da film come Shining. Mi chiedo però se questo fenomeno sia solo un caso patologico oppure se in qualche forma, magari meno morbosa, non possa essere anche una componente abituale della nostra vita psichica. Penso per esempio a quel "io penso" kantiano che non ci abbandona mai. Quindi l'interrogativo successivo è "siamo mai veramente soli?". Il concetto di solitudine è forse soltanto un'idea vaga e mai effettivamente esperita nella sua pienezza abissale, atterrente, pietrificante. Chi potrebbe realmente reggere il peso di una solitudine assoluta? Probabilmente la natura umana aborre la solitudine, e quando ci accorgiamo di non avere nessuno accanto... ce la suoniamo e ce la cantiamo da soli. Però anche questo è contraddittorio perché noi alla fine siamo effettivamente soli: nasciamo da soli (dentro l'utero), muoriamo e rimaniamo soli (se rimaniamo...), e anche nella vita le presenze che ci accompagnano non restano con noi per sempre.

se per amico immaginario intendi un dialogo con se stessi (forse si potrebbe anche dire con la nostra coscienza?) allora io non ci troverei nulla di patologico...chiaramente da non confondere con le allucinazioni psicotiche.
Secondo me risulterebbe patologico non avercelo questo "dialogo" perché vorrebbe dire che non ci si interroga

CitazioneChe strano se uno dovesse accorgersi che nella vita ha passato meno tempo a conversare con i suoi simili che col suo amico immaginario!
Che strano sarebbe se uno avesse vissuto una vita nel timore si rimanere solo, per poi accorgersi che è impossibile esserlo!

Be,se (come sopra) non ho prima un dialogo con me stesso non credo potrò mai davvero avercelo col prossimo (e l'alterita' nel senso più ampio e non solo umana) ma  tutt'al più non saranno più conversazioni ma mere chiacchiere e che in tal caso non farebbero altro che confermare il vuoto (quindi la vera solitudine) di queste persone.
#234
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Lavoro totale
09 Novembre 2017, 07:04:18 AM
Citazione di: Domingo94 il 09 Novembre 2017, 02:43:32 AM
So che in tempi critici come questi, il mio forse è un commento fuori luogo (anche perchè sono disoccupato e mi sto dimenando come un matto per uno straccio di lavoro) ma siamo stati noi (inteso come società moderna) a rendere il lavoro la priorità, per il lavoro si tralascia la salute, la famiglia, gli hobby; esiste solo il lavoro, il guadagno, il profitto, se ti riposi passi come quello debole; ancora oggi quando conosci qualcuno, la prima domanda è : "Lavori?", quasi come se fosse il tuo lavoro a qualificarti, quasi come se non avere lavoro sarebbe una colpa tant'è che cerco di vedere il meno possibile un mio zio che mi considera una nullità solo perchè non lavoro (non per mia volontà) ma con certe teste è inutile ragionarci; ormai il lavoro è diventato più importante della vita stessa poichè noi facciamo il seguente ragionamento:
Per vivere serve denaro
Lavoro= Denaro
Denaro= Sicurezza
Più lavoro= Più denaro = Più sicurezza
Più sicurezza= meno preoccupazioni
Più sicurezza= Un futuro più tranquillo

Peccato che poi tutti i soldi accumulati, le proprietà, le auto un giorno andranno a chi c'è dopo di noi e per concentrarci sul lavoro al 100% perdiamo alcuni elementi della vita che i soldi non ci daranno mai.

Perdonatemi per la visione "anarchica" del mio post ma ho visto gente ricchissima e piena di proprietà essere piena di preoccupazioni, triste e senza un sorriso
quando poi per poter sopravvivere basterebbe avere del cibo, dei vestiti, un tetto sulla testa e il giusto per pagare le tasse.
Peccato che pensiamo solo ad accumulare, avere avere avere per poi restare dentro vuoti.


Bravo Domingo,hai detto proprio giusto!
Considera pure che la tanto declamata sicurezza (materiale) si sta ritorcendo contro e questo sta ad indicare che;

ogni causa produce i suoi effetti (il caso non esiste)

che più si cerca di trattenere (o controllare) qualcosa e più questa sfugge

Piu si vuole e meno si ottiene

piu vogliamo possedere le cose e più saranno queste a possedere noi !

Piu si vuole riempire e più ci si svuota (in tutti i sensi)

Più sicurezza (materiale/esteriore) vogliamo e più ci si condanna a vivere nell'insicurezza 
(ed anche questo e' un effetto che si riscontra ogni giorno di più ed inoltre sta ad indicare pure che si ha la stupidita di voler rimpiazzare l'insicurezza interiore -che io definirei come vera e propria deficienza interiore- con una fantomatica esteriore e che non può far altro che riprodurre i suoi effetti contrari.

Si può essere cosi coglioni? Evidentemente si, anche questo!

Ciao 
#235
Percorsi ed Esperienze / Re:Nun Me Scuccia'
17 Settembre 2017, 03:37:33 AM
"Non possiamo pretendere che un africano sappia che in Italia su una spiaggia, non si può violentare..probabilmente lui non conosce questa regola".  :o :o :o  
(Avv.Carmen Di Genio,Comitato Pari Opportunità Corte d'Appello Salerno)

http://www.maurizioblondet.it/demenza-positivismo-giuridico/


ALLUCINANTE!!...DELLA SERIE SI SALVI CHI PUO !!
..MA ARRIVATI A UN PUNTO TALE MI CHIEDO; DOVE PUO ANCORA ESSERCI POSSIBILITA DI SCAMPO ?!?
#236
Citazione di: PatrickEzechieleArt il 16 Settembre 2017, 18:57:13 PM
Ciao a tutti cari utenti, vi propongo oggi il mio ultimo quadro come tema di riflessione. E' il ritratto di un momento passato sul pedalò poco distante dalla riva a Lazise, lago di Garda. Un momento in cui raggiunsi la pace dei sensi e desideravo con tutto me stesso non finisse mai.. fumavo il sigaro sul pedalò con 2 miei amici, tutti e 3 condividevamo quel momento speciale. L'avevamo chiamata "la giornata perfetta".. guardavo la spiaggia e pensavo: vorrei il tempo si fermasse qui! E' capitato anche a voi?

Nel caos quotidiano, vorrei vivere momenti come questo molto spesso.. staccare da tutto e sentirsi immersi nella beatitudine :)! Che ne pensate?

Vi riporto di seguito i dati e la descrizione del dipinto:

DAL PEDALO'
Acrilico su tela, 40 x 50 cm, 09/2017

Questa è la mia interpretazione di una foto che ho scattato qualche anno fa a Lazise (comune italiano della provincia di Verona in Veneto, situato sulla sponda orientale del lago di Garda). in quel preciso momento, ero così rilassato da sentirmi a mio agio col mondo, magicamente cullato dalle onde del lago e dal magnifico scenario davanti ai miei occhi.

Mi auguro che il quadro vi piaccia e di aver trasmesso ciò che provavo anche a voi.

Video dimostrativo versione integrale: https://www.youtube.com/watch?v=expWNTsBSMI

Un caro saluto a tutti.

Bellissimo!

appena l'ho guardato la primissima cosa che mi ha trasmesso e' stato il movimento delle onde e mi pareva pure di sentirle, tipico di chi sta al largo e i rumori intorno si fanno più distanti ma nitidi allo stesso tempo..una bellissima sensazione che dona calma e pace e che provo sempre in quella circostanza.

E poi il quadro mi ha fatto tornare alla mente un episodio bellissimo che mi capito' a Malta nell'agosto 1992. (Malta l'ho trovata stupenda..boh chissà ora!!  ::)  )
in questa vacanza ero con un amico, quella mattina avevamo comprato un piccolo gommone gonfiabile.
cosi quando abbiamo trovato una spiaggetta,lui e' rimasto a prendere il sole io invece ho preso questo gommone e mi sono avventurato a largo.
A un certo punto sento un rumore, il gommone avrebbe come urtato qualcosa..strano perché intorno non avevo visto niente, poi spunta fuori dall'acqua una ragazza...mi avvicino, un po sorpreso cerco di prenderla con la mano, lei si aggrappa al gommone...i visi a un certo punto inevitabilmente si avvicinano tantissimo..e scatta il bacio...fu un exploit di sensazioni ed emozioni, tutte concentrate in quel preciso momento e in quella precisa situazione davvero speciale
#237
In riferimento ai due ultimi interventi (maral e Carlo) esprimo il mio pensiero

A me non sembra che maral non risponda in maniera adeguata e inerente alla domanda
ritengo che entrambe le versioni dicano il giusto, cio che cambia e' il punto di vista in cui si e' collocati, e credo sia legittimo poiché ognuno di noi e' come collocato a un diverso punto di vista, come lo e' un punto qualsiasi e diverso della circonferenza da cui "guarda" il centro e che questo e' lo stesso per tutti -il principio ultimo, ossia come lo indica lo stesso termine e' l'inizio e la fine, l'alpha e l'omega allo stesso "tempo",cioè' simultaneo.

la Verita assoluta allora e' come il sole che emana i suoi raggi e questi poi si riflettono sulle cose,(molti sono i suoi riflessi ma una ed unica e' la fonte) cosi che noi possiamo arrivare a coglierla (sempre e solo tramite il suo riflesso)
Chi non "vede" attraverso questo tramite e' dovuto al fatto che essendo noi come specchi questi per poter riflettere adeguatamente devono essere puliti (ed e' questo e' il vero senso dell'umiltà')...e qui mi rifaccio alla "gerarchia" esposta da Carlo...dal Comandante Generale fino ad arrivare ai traditori venduti al nemico (e secondo me sarebbe pure interessante riflettere chi sia tale nemico  :)  )
#238
Percorsi ed Esperienze / Re:Nun Me Scuccia'
15 Settembre 2017, 06:05:12 AM
Citazione di: Jean il 14 Settembre 2017, 19:02:40 PM
E questi sono altri due che l'hanno fatto per davvero...
http://www.dolcevitaonline.it/jadav-payeng-lincredibile-storia-delluomo-che-da-solo-ha-fatto-crescere-una-foresta/

https://www.youtube.com/watch?v=ZSPkcpGmflE
... I belive it's to take care of it and to share it and if don't share what you have you're going to live a lonely life...

Bellissima la vicenda di questa persona, in un certo senso sembrerebbe proprio incarnare il racconto di Jean Giono...

Forse non credo sia nemmeno un caso che sia potuto accadere in india e in quella specifica maniera..e non so (ma dubito) che sia mai stato fatto qualcosa di simile da noi..noi come occidente, tutt'al più - e se veramente succede- qui da noi si ricorre ai ripari solo dopo che i buoi sono scappati dalla stalla ,ossia quando e' inevitabile intervenire, almeno per salvare il salvabile, ma sarebbe solo un modo di mettere una piccola pezza del tutto insignificante, e che verra ovviamente spazzata via,fino al prossimo inevitabile "incidente" (gli esempi si sprecano e sono ora all'ordine del giorno ,vedi inondazioni, incendi e quant'altro)..anche perché non si arriva mai alla radice delle cose, figuriamoci per risolvere un problema (un problema tra l'altro causato!) ma si rimane in superficie, quando va bene, ed inoltre abbiamo perso la "prospettiva",ossia non si pensa più in maniera globale e complessiva ma tutto e' ristretto al solo ambito materiale,separato "in compartimenti stagni" sempre più minuti in un eterno presente puntiforme e non si può andare oltre il proprio ombelico..ma forse manco piu quello  :o ..per non parlare poi dei miseri interessi all'interno dello stesso ridicolo baraccone.

CitazioneJadav ha 16 anni....Jadav decide di far qualcosa. Chiede aiuto agli anziani del suo paese. Gli dissero di piantare alberi di bambù vicino al fiume... (dice l'articolo)

Javad a quel tempo poteva ancora contare sui saggi consigli delle persone anziane...mi chiedo se avesse avuto oggi i suoi 16 anni se sarebbe stato possibile..forse si (ma in india,di certo non da noi e forse manco da prima) ad ogni modo credo ci sarebbero state molte meno possibilità, anche dalle sue parti...perciò riesci a capire da te come risulterebbero appunto fondamentali certi apprendimenti, certe cose essenziali che si tramanderebbero di generazioni in generazioni?! 
...e che tra l'altro nulla possono avere a che fare o avere il minimo paragone con lo "studio" quale siamo stati abituati negli ultimi decenni e a crederlo pure il migliore!? 
E si vede infatti dove ci avrebbe portato!
https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=59462


Sariputra in un suo ultimo intervento scrive:
Citazionela conoscenza e la saggezza che provengono dalla comprensione intuitiva diretta, dall'osservazione, anziché dal collezionare conoscenze sulle cose. Il mio insegnante in Thailandia, Ajahn Chah, una volta mi raccontò che quando iniziò a praticare la meditazione disse al suo maestro: "Stai cercando di farmi diventare stupido".

Ecco...(oltre al fatto che si e' interrotto il "naturale" rapporto generazione-tradizione) vuol dire appunto un "sapere ignorante"...cioè diventare stupidi! come volevo intenderlo sopra 
#239
bello!!!...a guardarlo,dopo un po mi sembra come di esserci in quel posto  :) .. la luna cosi brillante,con i suoi magici riflessi nella notte...una notte "molto intensa", questa e' la mia sensazione particolare.

sulle nuvole...fatte in quel modo mi ha trasmesso la forza del vento!..come se le rendesse davvero mobili e cangianti!
#240
Percorsi ed Esperienze / Re:Nun Me Scuccia'
12 Settembre 2017, 16:20:00 PM
Caro Sariputra...conosci Jean Giono?
Qui sotto un meraviglioso video animato del suo più celebre e bellissimo libro (più sotto ancora il link)

https://www.youtube.com/watch?v=YIFDlYqtXDA

http://www.giuliotortello.it/uomo/uomo.pdf