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Messaggi - InVerno

#2266
Citazione di: baylham il 07 Novembre 2021, 16:09:28 PM
La prima parte del mio intervento riguarda il tema specifico del cambiamento climatico e l'attuale sistema economico.La seconda parte riguarda il problema della stabilità di un qualunque sistema economico, che ritengo impossibile perchè il problema è fisico, e l'inevitabilità dell'inquinamento e del cambiamento ambientale.
Che un certo grado sia inevitabile è ovvio, che certe pratiche unite a certi sistemi economici-sociali abbiano superato di gran lunga le capacità rigenerative della terra è altrettanto ovvio. Siccome non tutte le isole sono finite come quella di Pasqua, esiste un margine entro il quale è possibile inquinare "impunemente", il limite è stato superato, e storicamente ha a che fare con determinate nomenclature economiche e sociali, negarlo significa buttarla in caciara fatalistica.
#2267
Citazione di: baylham il 07 Novembre 2021, 12:02:11 PM
Il sacrificio richiesto, necessario, per arrestare il processo di riscaldamento climatico è semplicemente la mia, la tua vita.Per questo pochi sono disposti a farlo.Se si seguissero radicalmente le ricette di Greta Thunberg e sodali un esito certo sarebbe lo sterminio di massa della popolazione mondiale, non è diffice da capire.
Inoltre il problema non dipende dal capitalismo o dalla disuguaglianza economica. E' un problema fisico, si chiama entropia ed è indipendente dal sistema economico, soprattutto è indipendente dall'uomo, quindi è più profondo della biologia e dell'ecologia.
Le date della tua teoria non tornano molto con i dati a disposizione
https://i.imgur.com/NPiVC6g.jpg
#2268
Significa che, superata una certa soglia, anche rimuovendo l'input antropico il processo continua da solo attraverso una serie di feedback loops.Per esempio una volta alterata in maniera significativa la corrente del golfo, il dado è tratto e non resta che aspettare una mini era glaciale come già successe l'ultima volta, tredicimila anni fa. Oppure, anche spegnendo domani tutti gli impianti inquininanti, vista la quantità di gas aerosol schermanti nell'aria, la temperatura è destinata ad aumentare di due gradi per la riduzione nella schermatura, pur avendo agito nella più drastica delle maniere. Significa, in definitiva, avere le mani legate per un secolo o due ad osservare quegli stessi cambiamenti che si vorrebbero prevenire. Certo alla lunghissima è tutto riequilibrabile, bisogna vedere quanti saranno ancora a godere di questo risultato una volta passata una era glaciale, il pianeta ha tempo, noi no.

Gli investimenti ci sono eccome, oggi dopo la Cop26 più di ieri, il problema è che le tecnologie verso le quali sono indirizzati non sono, al di là della pubblicità che gli viene fatta, neanche minimamente in grado di sopperire i bisogni energetici attuali. Tieni  per esempio conto che la crisi energetica attuale è dovuta si a Putin e le sue manine sui rubinetti, ma anche al fatto che sono 6-7 mesi che il vento non soffia al  nord e gli impianti eolici sono praticamente fermi. Quando i "pessimisti" chiedevano "si ma come la stoccate sta energia" e la risposta era "ci penseremo", ora sarebbe il momento giusto di chiedere: ci avete pensato? Ma l'hai sentito chiedere? Anzi, è quasi una notizia "underground" di cui nessuno vuol parlare. Poi è davvero questione di aprire nuovi mondi, o di chiuderne alcuni? Per esempio quanto tempo deve passare per rendere le criptovalute illegali? Bisogna parlarne? Bisogna pensarci sopra? A me pare di no, visto che consumano più risorse di tutta la silicon valley messa assieme, per produrre un trastullo per ludopatici.


@Viator
Ovviamente (lo dovrebbe essere visto il mio conclamato ateismo) non parlo di religione nel senso di tradizioni religiose in altrettanto conclamata bancarotta morale, ma di religione come modalità espressiva e del pensiero. Non sono sicuro di preferire il termine  morigeratezza, ma così è se ti piace, di certo non stavo strizzando l'occhio a nessuna religione tradizionale in particolare, anche se va detto che uno dei pochissimi  paesi al mondo "carbon positive" è il Bhutan che tralatro ha colto  già dagli anni '70 l'invito di Parisi ad abbandonare l'ossessione per il PILu.
#2269
Come ripetuto nell'ultimo rapporto IPCC, il cambiamento climatico è a questo punto irreversibile, e tra il 2022 e il 2025 potremmo dover assistere al cosidetto "Blue ocean event", ovvero la sparizione totale del ghiaccio artico permanente, che sancirà definitivamente il punto di non ritorno ecologico.

Tolto dalla testa che la questione si possa risolvere, rimane minimizzare i danni, e questo si può sempre fare, ma la verità è che quelli che dovrebbero essere i maggiormente interessati politicamente, sono anche i più incoscienti del mucchio, parlo ovviamente delle generazione X Y Z o come le chiamano, non bisogna infatti dimenticare che per ogni "gretino" ci sono venti follower della Ferragni, e tra questi ci sono anche gli idioti definitivi, ovvero quelli che pensano che si tratti di due visioni del mondo compatibili e sono follower di entrambe, purtroppo la maggioranza. Di idee ce ne sono parecchie, e la violenza può moltiplicare la forza delle richieste politiche, quella considerazione sul numero di giovani in confronto alle persone anziane che renderebbe impossibile una "rivoluzione sovietica" è in realtà falsa, la rivoluzione sovietica è partita da una minoranza molto più ridotta rispetto alla minoranza di oggi, solamente molto più facinorosi e convinti. Sperando ovviamente che non sia la collettivizzazione la soluzione proposta, ma sicuramente una revisione radicale dei diritti di proprietà, e la nazionalizzazione di quelli che sono ormai chiaramente dei servizi pubblici monopolistici. Tutto è possibile, basta saper accettare i sacrifici necessari. Perciò innanzitutto reinstaurare una cultura del sacrificio come solo la religione propriamente intesa è capace di fare, l'unica modo capace di convincere le persone a comportamenti irrazionali ed antieconomici, ma altruistici. Finchè il sacrificio non tornerà centrale, rimarremo con l'ecologismo ferragnizzato. Dare embargo alla Cina vuol dire tornare letteralmente alle candele, io sono pronto, e quelli che sono in piazza con i cartelli?
#2270
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
05 Novembre 2021, 12:25:25 PM
Citazione di: Ipazia il 04 Novembre 2021, 20:27:10 PM
Citazione di: Jacopus il 03 Novembre 2021, 09:37:17 AM
Ipazia. Io sono molto serio. La mia richiesta di link validi resta, altrimenti possiamo anche dire che c'è una teiera che gira intorno alla terra, senza paura di essere smentiti.

Un link autorevole a dimostrazione del fatto che è la Terra a girare intorno alla teiera Bigpharma.

Questa non è scienza.
Il tema sollevato è molto importante, il problema è che non è una novità legata al vaccino, il tema della riproducibilità degli studi e dell'accesso ai dati è un problema molto vecchio che in passato ha provocato discussioni importanti, come quella originata da questo articolo: https://www.theatlantic.com/magazine/archive/2010/11/lies-damned-lies-and-medical-science/308269/ e molte altre ancora. Purtroppo (e questa dovrebbe essere una premessa bipartisan) le cose stanno così anche per qualche altra medicazione che stai già assumendo allegramente o hai assunto in passato.
#2271
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
04 Novembre 2021, 12:56:18 PM
Citazione di: baylham il 04 Novembre 2021, 09:26:41 AM
Non capisco perciò quale sia la quarantennale gestione neoliberista della sanità. Che la sanità pubblica, come tutte le attività umane, sia soggetta a principi economici e politici è semplicemente ineluttabile. Se la maggioranza dei cittadini è più favorevole, sensibile, alla riduzione delle imposte piuttosto che all'aumento della spesa sanitaria e quindi delle imposte per finanziarla è una questione politica.
La maggioranza dei cittadini sarebbe sicuramente favorevole a recupare quelle "poche" centinaia di miliardi di euro che negli ultimi venti anni sono stati evasi/elusi dalle multinazionale nei paesi dove hanno largamente profittato, profittandosi degli schemi preparati ad hoc dai neoliberisti e dal clima di lassismo generale. Questo mettere in contrapposizione le tasse del poveraccio con le lenzuola d'ospedale, mentre sopra una certa soglia di reddito pagare le tasse è più un hobby che un dovere, è la solita istigazione alla guerra tra poveri. Sono poi sempre i neoliberisti ad offrire come panacea la privatizzazione di sanità, scuole etc, unita ad un abbassamento delle tasse (per i soliti che già non le pagano), con il risultato che ormai si tratta di un sistema misto più che pubblico.
#2272
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
29 Ottobre 2021, 20:48:24 PM
Citazione di: Phil il 27 Ottobre 2021, 22:06:19 PM
L'esempio del Nuovo Testamento è, come detto, un caso sui generis se vogliamo triangolare autore-testo-senso: nella "migliore" delle ipotesi (teologicamente parlando) gli evangelisti non vogliono dire nulla, non hanno la "mano libera", ma si limitano a raccontare/descrivere, ad essere cronisti, autori in senso letterale ma non letterario; nel "peggiore" dei casi (filologicamente parlando) hanno romanzato, se non inventato, episodi (in)verosimili proponendoli come fatti veri (quindi, giocando ad "attualizzare", la resurrezione di Lazzaro sarebbe una fake news e l'account twitter di Giovanni verrebbe censurato, spingendolo a cercare rifugio in "Truth" o altri social "indipendenti").
Su questo non sono d'accordo. Come minimo "vogliono dire" di essere degli apostoli, o perlomeno dei testimoni oculari, nonostante nessuno di loro lo fosse e in questo sono traditi dall'uso del greco, ma le descrizioni dei luoghi che arrivano fino alla flora vorrebbero dare ad intendere che sono testimoni oculari, non scrittori anatolici di quasi mezzo secolo "in ritardo" che mai probabilmente hanno messo piede in Palestina. E infatti per parecchio tempo si è pensato che questo fossero. Non necessariamente degli apostoli, anche se  logicamente servirebbe che lo fossero per descrivere alcuni momenti in cui nessun altro era presente, ma questo va oltre a quelli che erano i canoni storiografici  probabili del tempo, tutti gli "storici" anche propriamente detti inventavano dialoghi a cui non avrebbero mai potuto assistere. E questo dal punto di vista  della prospettiva, appena aperta la prima pagina compare la storia di Erode e la caccia agli infanti, e già scopriamo un evento che non poteva essere andato come descritto (è proprio fisicamente impossibile, e dovrebbe anche essere lampante ad un lettore coevo) e ipotizziamo che sia stato artefatto per.. "voler dire" che era un periodo di grandi cambiamenti e dinamismo sociale. In secondo luogo "vogliono dire" molto, perchè sono dei mitografi, non storici, e quindi quando parlano di "nascita verginale" attingono ad un "pool" di idee che fanno parte della mitologia, che come ricordo spesso Claude Strauss ha intelligenemente paragonato al bricolage, ovvero al riutilizzo di pezzi di ricambio accatastati nel tempo della propria "officina culturale", opposto al pensiero "ingegneristico" che fabbrica pezzi "ad hoc" per significare in maniera nuova specifici pezzi della storia. Utilizzare la "nascita verginale", magari per noi non vuol dire molto, e purtroppo non riusciremo mai a recuperare che cosa volesse dire per un lettore del tempo, ma si tratta di inserirsi immediatamente in un "genere" e "voler dire" parecchio. Ostinarsi a leggerli come cronache storiche o pseudo tali o pseudo motivate da intenti storici, non potrà che portare adelusioni, è fuori genere.. è come se un archeologo fra mille anni trovasse una bottiglia di alcool e dicesse "ah guarda questi, nel 2022 pensavano di poter mettere gli "spiriti" nelle bottiglie".....
#2273
Attualità / Mai dire "sì"...soprattutto al telefono!
28 Ottobre 2021, 15:55:16 PM
Citazione di: Eutidemo il 28 Ottobre 2021, 12:44:52 PM
Per un "falsificatore fonico"', invece, è molto più semplice inserire, in un rigido e standardizzato questionario vocale, delle semplici e secche risposte "in logica binaria" ("" e "no"), anche se sono state estrapolate da un "colloquio naturale"; ed infatti, in tale caso, soprattutto se la falsificazione è fatta ad opera d'arte, è quasi impossibile smascherare il trucco.
Penso che il problema tecnico più complesso siano i rumori di fondo, se non possono essere annullati senza rimuovere parti del discorso (perchè hanno stessa frequenza) è comprensibile che per esclamare "si!" possano esserci alterazioni di tono e distanza. E' il tipico lavoro che per farlo male serve poco, ma per farlo bene ci vuole parecchio... non mi sembra un idea molto intelligente da parte del truffatore stesso... alla prima bolletta verrà denunciato?

Visto che sei così accorto nel rispondere al telefono, puoi anche provare a metterti vicino a fonti di rumore, in modo tale che debba essere rispettata la continuità di diverse "tracce" contemporaneamente. E non rispondergli quando sei in bagno! :D
#2274
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
27 Ottobre 2021, 13:25:11 PM

Ma nessuno nega (retorico, ovviamente qualcuno lo fa) che quando si parli di strategia si parli anche di contesto strategico, che di fatto elimina una serie di potenziali significati dell'opera. Per esempio riguardo alla Bibbia e in particolare il nuovo testamento, se è vero che le fonti che raccontano di Gesù sono sostalziamente tutte "di parte", è anche vero che della Palestina del tempo conosciamo anche il prezzo dell'insalata al mercato, ed è solo mettendo in controluce il testo con il con-testo che riusciamo a dirimere il ventaglio delle possibilità, talvolta con esiti che possono anche stravolgere il testo, per esempio ammettendo che una data affermazione è stata fatta perchè "di parte", e cioè inadatta a chi volesse addentrarsi verso il "vero" significato dell'opera, che risiederebbe semmai nel capire perchè la realtà oggettiva come desumibile dal contesto è stata alterata e per significare quale messaggio. Perciò parlare di strategia, o di mappa, non significa perdere di vista il territorio, o se lo significa, io non sono per niente d'accordo. Sicuramente però rilevo che quando a fare da contrasto non è un contesto generico (es. Palestina primo secolo) ma un singolo individuo, le possibilità e probabilità di utilizzare accuratamente questo riscontro sono incredibilmente meno favorevoli. Nel caso di NT la differenza è diametrale, l'autore è completamente sconosciuto e rimanere solo il contesto generico, ma ipotizziamo che fossero davvero Marco o Luca gli autori, come affronteremmo il testo? Li affronteremo probabilmente non come "individui", ma li astrarremo a deus ex machina, a manifestazione del logos, a strateghi. Il paradosso è che è esistito un autore fisico, ma la miglior traccia (nel caso dell'anonimato, l'unica) da seguire per capire chi fosse è analizzare la sua strategia testuale, fino a che non si giunge al punto dove li si determina come indivisibili, questo sì, un senso "accettabile" di morte dell'autore, con un però un "plot twist": non solo è morto, ha anche raggiunto il paradiso, il mondo delle idee.
#2275
Onestamente non capisco una questione di fondo, l'intera questione della "morte di Dio" è praticamente unanimamente rappresentata come la morte di un padre, ma la morte del padre fisico è certamente una tragedia che può mandare in confusione i figli per periodi più o meno lunghi, ma con il passare del tempo non solo arriva l'accettazione, ma anche forse l'amara realizzazione che si trattava di un evento necessario alla propria crescita,, che và interpretato non rifuggito, perche è solo la nostra fine del mondo come "figli" e apre ora la strada ad un nuovo mondo. Non era Dio quello che quando chiudeva una porta, apriva una finestra?
Alexander dice che i suoi bambini scalpitano per conoscere l'epilogo.. le persone mature normalmente godono l'attesa dell'epilogo, anzi penso che uno degli atti masochistici più comici sarebbe quello di andare a leggere l'epilogo di un libro prima di iniziarlo. La bellezza ci riporta ad essere bambini, porta i nostri occhi a meravigliarci ancora, per chi sa ancora meravigliarsi il mondo è pieno di epilog-hi perchè la nostra innata fantasia si innesca, e con essa il nostro mondo è salvato.
#2276
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
25 Ottobre 2021, 21:23:15 PM
Sempre per dirla con Eco, l'autore di un testo non è la persona fisica, ma è la strategia testuale usata.. Per questo io a volte scherzo sulla morte dell'autore, perchè non si tratta di interpretare un testamento dove effettivamente l'unica strategia è quella di riportare le "volontà" dell'autore fisico,  quanto di rintracciare una strategia con molte più variabili e comprenderla, l'autore può "uscire da se stesso" infinitamente volte e chiudersi dentro ad un caveau narrativo, ciò che rimane è la strategia. Esopo, che scrive alla fine delle proprie favole, chiara e tonda  la morale della storia, è mai "morto"? O come la vuoi mettere tu, è assordato dai megafoni? Ci sarà sempre un margine di insicurezza, il successo di un filosofo  si misura in parte anche nel suo essere in disaccordo con tutti gli altri, e ci sono parecchi aspiranti filosofi in giro, e non mi sorprendo che qualcuno ci abbia visto una critica anticomunista, concordo con Forbes, il sospetto è quello di dissonanza cognitiva, ma è un operazione lecita, anche solo provocatoriamente. Come si dice? Scripta manent, verba volant.. e io mi interesserei di più di ciò che rimane, rispetto ai verbi che volano.

Riguardo all'ipotetica componente cristiana, non voglio continuare una discussione zoppa perchè non posso rivelare la trama, l'argomento non è così importante da rischiare di rovinare un ipotetica futura visione a chi sta leggendo. Specifico solo che penso sia la triangolazione di più elementi, sempre allegoricamente oltre alla pistola mi pare di aver visto anche parecchi bossoli, ma non dovrebbe sorprendere più di tanto. Non stiamo parlando di un asiatico "insulare" come poteva essere un opera giapponese, ma della Korea, che negli ultimi anni si è "occidentalizzata" a dismisura, hanno persino le spice girls vent'anni in ritardo. In generale direi però che ciò che me ha sempre attratto dell'arte asiatica è la sua immanenza. Che non mi pare di ritrovare in questo film.. sono tutti occhi a mandorla, ma gli stessi ambienti claustrofobici dei giochi, paiono invece essere una sorta di caverna, di altro/mondo..  confrontato con Parasite, che pure era ambientato in ambienti chiusi e ristretti, ma senza che mai i protagostini li trascedessero veramente, mi sembra che abbiano provato a vendermi un pezzo di sushi ma essermi ritrovato un burger.
#2277
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
25 Ottobre 2021, 10:20:21 AM
Cancello il post precedente (dove dicevo che non avrei risposto) rispondendo invece ad alcuni punti in particolare su cui nel frattempo ho riflettuto.
CitazioneNon è affatto ironico che, fuori dalla narrazione della trama, chi in quella trama è rappresentato non possa "vedersi" sul grande schermo  (diseredati, poveri, emarginati, etc. difficilmente useranno Netflix o andranno al cinema), poiché tale richiamo alla giustizia, implicito nella implicita critica sociale, è "giustamente" rivolto a chi rischia di essere ingiusto e/o a chi tale ingiustizia alimenta.
Nel microcosmo ideologico del film chi alimenta queste ingiustizie sono i cosidetti "VIPs", ma certamente il film non è rivolto alle loro controparti "reali", ma invece generalmente a persone che appunto come dici non sono neanche i diseredati protagonisti.
CitazioneColpa, discriminazione e approvazione, tre categorie indubbiamente sociali, che possono talvolta anche spaziare dal messaggio pre-film al  contenuto dei film di critica sociale; tuttavia, si può ribaltare il significato/rappresentazione della critica leggendoci addirittura un  compiacimento dello status quo (giocando a fare i critici della critica)?
Se intendi critica come polemica si, critica in senso esteso può anche essere un elogio ad un opera, perciò se una "opera di critica" non può essere criticata o si sostiene che sia un operazione che stride, non se ne può neanche dire bene, cioè non se ne può parlare.  Perchè non ho la possibilità  né letterale, nè astratta, di poter "ribaltare un opera", mi rimane la critica, il fatto incidentale che l'opera stessa sia a sua volta una critica, genera un buffo effetto matrioska...ma non vedo il problema: uno specchio che riflette un altro specchio genera un corridoio di riflessi, ma gli specchi continuano a "specchiare" e io non ho modo di alterarne il contenuto. Indubbiamente il rischio è quello di apparire come se si seguisse un agenda conservatrice, e qui sta la capacità di usare le parole per smarcarsi da questa accusa, sia logicamente che emotivamente.. ed è difficile riuscirci, ma bisorrebbe averlo come obbiettivo.

Citazioneguarda caso, ai personaggi benestanti che in questo tipo di trama (non mi riferisco a "Squid game",  ma nel trailer ho visto soggetti ben vestiti in maschera e... magari mi sbaglio) sono il capriccioso pubblico del cruento spettacolo  (una sorta di Colosseo per miliardari).
I "Vip" (si chiamano...... così)sono paradossali, perchè non esistono letteralmente dei miliardari che guardano dei  poveracci ammazzarsi, ma ci sono invece dei poveracci (come me) che hanno deciso letterlamente di passare delle ore della propria vita a fare esattamente ciò. Questo paradosso tuttavia non viene sfruttato, proprio perchè l'opera non ha intenzione di mettere in difficoltà chi la guarda, lo spettatore è invitato in un comodo poltroncino in prima fila da dove non può sporcarsi le mani, ma sicuramente può "lavarsele".  Va dato merito alla trama del fatto che ha amplificato i livelli di conflitto, credo in realtà si capisca anche solo dal trailer, intendendo gli uomini mascherati di rosa. Piuttosto velocemente si scopre che si tratta semplicemente di persone che, per puro caso, hanno nel gioco una altra funzione, ma gli stessi diritti: nessuno.

Citazione
mentre in una "battle royale" con alcuni protagonisti in rilievo ma senza eroe principale dichiarato, ogni spettatore può scegliere a chi affezionarsi,  per inclinazione naturale, ma c'è il rischio di ritrovarsi dopo qualche minuto con il proprio beniamino fuori dai giochi, situazione piuttosto spiacevole  per lo spettatore (effetto di "abbandono scenico" su cui si potrebbe lavorare per trame meno banali, ma che risulterebbero anche meno digeribili e meno gustose per molti palati).
Ma in realtà già Squidgame ha una serie di coprotagonisti che tentanto di rendere meno ovvio il finale e il protagonista, e se molte persone l'hanno apprezzato evidentemente non è così difficile da digerire, credo anche sia pratica comune nelle serie tv (che io conosco pochissimo) per riempire il tempo, avere più coprotagonisti. Mi pare spesso che si tenda a sottostimare chi guarda o legge per giustifica la pigrizia autoriale, sopratutto essendo prodotti "on demand" chi è lì probabilmente non si fa scoraggiare da elementi che dovrebbe comprendere già dal trailer. Può sembrare un paradosso, ma io rimango convinto che una delle "armi" più affilate nella borsa dell'autore sia quella di deludere le aspettative di chi fruisce, tuttavia se arma è, sicuramente è a doppio taglio e richiede massima attenzione durante l'utilizzo, ma il suo eventuale successo offre ricchi premi.
Citazione
ma quando mi imbatto in film del genere, riesco agevolmente a godermeli (se è il caso) senza tenere in primo piano il messaggio di "pubblicità progresso" che contengono
Generalmente tento, e anche questa volta ho tentato, di mantere in sospeso la mia incredulità fino all'ultimo atto, cerco di evitare di "pensare sopra" all'arte, di qualsiasi tipo e di rimandare le analisi al momento della "digestione", del ruminare, e del razionalizzare. Tuttavia qui secondo me ci troviamo di fronte ad un opera che "chiede" di essere criticata, nel senso che è talmente esplicita nel suo salire sul pulpito, che quasi incita ad una maggiore severità di giudizio. E' un pò come se dovessi giudicare una modella, sapendo che è una persona che cura al massimo il suo aspetto esteriore in ogni modo possibile, chi affronta il giudizio secondo me dovrebbe partire da base molto più articolata di quanto farebbe con una cassiera del supermercato che non sta in nessun modo proponendosi come modello, ma che ci ha lanciato un malizioso sorriso dopo lo scontrino.

P.S. : Avendo fiducia che la maggior parte delle persone che leggerà non ha visto ciò di cui parlo, non mi sono addentrato in questioni legate alla trama ovviamente, tuttavia non so sè qualcun altro lo ha notato perchè non ho letto opinioni di nessuno,tuttavia a me è parso evidente quanto il film si regga su un equilibrio molto, molto simile a quello del Vangelo, compreso il fatto che il protagonista termina "risorgendo" e con un corpo trasmutato (non letteralmente), che penso possa essere considerata la cosidetta "pistola fumante". E questo lascia un pò straniti perchè in realtà secondo me le persone spesso non si ricordano quanto certi temi, interpretati da attori asiatici, abbiano una connotazione che stride fortemente con un modo di pensare invece che è il non plus ultra occidentale. Un opera "asiatica" che parla di competizione, rigidità sociale, classismo etc parla di un mondo reale che un occidentale conosce in maniera molto diversa, innanzitutto più mite e meno pervasiva, ma sopratutto con valori salvifici ed "escapistici" diversi.


Per il resto, plaudo al tuo intervento perchè le tue considerazioni sono state anche le mie quando ho scritto, sono sicuramente debolezze ed insicurezze nella mia impostazione, tuttavia, mi riservo il diritto di non solo deludere chi legge, ma anche me stesso :)
#2278
Citazione di: anthonyi il 23 Ottobre 2021, 19:35:31 PM
Non so se hai seguito tutto il discorso, inverno. Comunque la tesi principale portata avanti da altri era quella della non utilità  di qualcuno che guidi, e chiaramente comandi, la barca o impresa che sia.
Non so come tu la pensi al riguardo, io credo che questa utilità ci sia, utilità che è comunque misurata dal buon funzionamento dell'impresa.
Se poi l'imprenditore è incapace o sfortunato allora l'impresa la perderà, non vedo dove sia il problema. Quello che è importante è il risultato medio, che determina lo sviluppo dell'economia.
Io sono un convinto sostenitore dell'intelligenza come fenomeno collettivo, non credo esista un singolo individuo più capace di tre, sempre che questi tre abbiano delle regole efficienti per sintentizzare ed esprimere il proprio consenso (che non è per niente scontato, anzi è la parte più complessa). Un leader è accettabile come espressione euristica di un collettivo, ma non credo negli eroi, nei grandi filosofi, nei grandi generali, nei grandi capitani di industria o di barche..A mio avviso sono tutte distorsioni storiche e narrative. Questo è il mio punto di vista, ciò che è un fatto è invece che il mercato non è particolarmente efficiente nel punire le inefficienze, nè lo fa "ciecamente" come una sorta di giustizia pseudodarwinista, sopratutto quando c'è da "punire" i chiagni e fotti globali che vorrebbero vivere senza stato, e grazie agli stati sopravvivono, in questo, certamente peggio dei pirati. La categoria dell'imprenditore è altamentente inflazionata, l'idea che un parrucchiere ed io, stiamo nella stessa categoria linguistica di Jeff Bezos, è roba da alchimisti del linguaggio, e io non ho nulla contro i parrucchieri, anche se sono quasi due anni che non ne visito uno.
#2279
Citazione di: anthonyi il 23 Ottobre 2021, 17:46:10 PM
Ciao inverno, l'esempio della barca è stato usato come metafora per la descrizione di un processo produttivo.
Forse l'esempio dei pirati è poco funzionale, visto che questi sono predatori, e non produttori di ricchezza.
E' vero che voi ideologi avete spesso sostenuto che la funzione imprenditoriale è una funzione predatoria, ma si tratta di affermazioni che assumono un senso solo all'interno di una logica di odio e vilipendio sociale.
Nella realtà conosciuta i predoni sono combattuti dalle autorità statali, mentre gli imprenditori sono assai benvoluti dalle stesse per lo sviluppo economico che solitamente generano.
Io non sono un ideologo, sono un imprenditore, perciò rispedisco al mittente le tue semplificazioni riguardo al mio pensiero, e sono anche un liberale, ma non un liberista, tanto meno un anarcocapitalista, che sono invece due "figure tipo" a cui faccio riferimento quando parlo di predoni. Non so cosa vuoi fartene delle tue distinzioni navali, l'ipotetica figura del "comandante" di una barca fa riferimento sia a barche con scopi militari, che commerciali, che turistici.. Tuttavia la democrazia delle navi pirata era necessaria, non perchè fossero predoni, ma perchè i comandanti non appartenendo a nessuna gerarchia più grande di loro (come un comandante militare appartiene invece ad un esercito) potevano se non controllati ottenere un potere assoluto sull'imbarcazione. Io non mi fido del comandante di una nave quasi fosse una questione personale, mi fido per il suo percorso formativo obbligato, le responsabilità a cui è tenuto, e il probabile fatto che ha un caterva di superiori in grado di strigliarlo. Tutte cose che il "capitano di barca" imprenditore non ha in nessuna maniera, tantomeno se anela ad operare in totale assenza dello stato, perciò da me non avrà alcuna fiducia dovuta semplicemente al fatto che è lì, al massimo posso dirgli "vada a bordo cazzo!" quando lo vedo scappare dalla barca che affonda.  Donal Trump "è lì" perchè è figlio di un riccone razzista, è riuscito nella sua incredibile carriera a far fallire un casinò (penso bisogna impegnarsi a fondo) e decine di altre imprese, rimane lì, i suoi figli hanno l'intelletto di una scopa elettrica, e io non ho nessun motivo di credere che qualunque altra persona al posto suo o dei suoi figli non potrebbe fare meglio, quello che so è che ha ereditato e ha mandato un paese in malora con il potere economico che ha immeritatamente ottenuto.
@Viator, non c'è bisogno di fare ipotesi, se vuoi c'è tutto documentato a partire da wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Governance_in_18th-century_piracy
#2280
Citazione di: anthonyi il 23 Ottobre 2021, 15:03:48 PM
Tu ed Ipazia dite che non serve un comandante per la nave, ma io dubito che avreste il coraggio di salire su una nave priva di comandante, cioè di qualcuno che abbia la competenza e l'autorità per dare le direttive a tutti quelli che lavorano sulla nave.
Visto che piace così tanto questa analogia... Pochi sanno che la maggior parte delle navi pirata erano gestite in maniera "democratica".
Il comandante non solo era a rischio continuo di ammutinamento, ma il suo potere era limitato da quello quasi equipollente del quartiermastro che rappresentava la voce degli ufficiali (che nell'analogia sarebbe il senato), e da quella della concilio che comprendeva tutti, compresi i marinai semplici (che nell'analogia sarebbe il parlamento). Il CEO di una moderna azienda occidentale ha molto più potere di quanto ne aveva un capitano di una nave pirata, e sicuramente molti meno "check and balances" della suddetta micro organizzazione. Ironicamente, perchè la pirateria è un simbolo prodromico del liberismo e della fuga dal potere statuale. Oggi, stranamente, quando si va a cercare nella genealogia dei "CEO", troviamo che sono figli di figli di figli..e di contropoteri nemmeno l'ombra.. Così bravi da dover fare terra bruciata intorno, per tenere la cadrega. Ma non c'è nessuna contraddizione. I pirati erano davvero liberisti, sono i liberisti che prima di poter aspirare ad essere chiamati pirati, devono superare il loro essere semplici predoni.