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Messaggi - Eutidemo

#2281
Citazione di: Ipazia il 13 Dicembre 2022, 16:07:28 PMIl divenire ha le sue ragioni che l'essere non conosce.
L'"essere" ha le sue ragioni, che il "divenire" non conosce!
#2282
Citazione di: Alberto Knox il 13 Dicembre 2022, 12:40:25 PMSì ma è il presente stesso ad essere nato dal passato e a sua volta è gravido di avvenire.
Davvero possiamo dire che solo il presente è (come affermava Hegel) se il presente deve tutto la sua esistenza al passato?
Mi sono permesso di insere una piccola pausa per la mente.
Bellissimo video e commento, peccato che l'immagine sia  fissa.
Ascoltato su questa battigia, il commento è ancora meglio; basta aprire contemporaneamente i due collegamenti, come ho fatto io.
https://www.youtube.com/watch?v=PpRhiAQU41U
#2283
Citazione di: iano il 10 Dicembre 2022, 10:31:42 AMDiciamo che di un punto di partenza da accettare per fede non si può fare a meno, ma esso ha senso solo se condiviso e quando questa condivisione si potrae nel ''tempo'' diventa percezione comune. La percezione, e qualunque verità/evidenza a cui ci pare giungere, sono quindi figli di questa fede condivisa.
Ma non è importante ciò cui si crede e ciò che si percepisce, ma le loro conseguenze.
Di fatto grazie alla scienza, il cui intento è quello di cercare di dichiarare sempre le sue fedi, viviamo in più mondi contemporaneamente.
Possiamo vivere nel mondo in cui il tempo esiste e allo ''stesso tempo'' in quello in cui non esiste.
In questo caso pero ciò in cui crediamo, ciò che assumiamo come vero, non diventa mai più percezione, perchè non può esistere percezione basata su credi che siamo chiamati in continuazione a verificare,  confermare o confutare e che possono quindi non essere del tutto condivisi.

Succede inevitabilmente però che percezione e scienza interferiscano, come in uno scontro fra mondi e di solito è la percezione che per diritto di nascita va a interferire .
Questo crea confusione perchè si mettono insieme mondi parimenti legittimi, ma basati su credi diversi, e non sempre si ha la consapevolezza di ciò, e anche quando la consapevolezza la si ha non è facile districare i due mondi fra loro.
Così non volendo rinunciare al tempo della nostra percezione, dovremo stiracchiarlo, accelerarlo e rallentarlo, allungarlo e accorciarlo, per farcelo stare.

Ma in sostanza quello che volevo dire col mio post precedente era che se il tempo si misura col movimento ( orologio) allora il tempo è misurato movimento.
Sempre che il movimento non sia soltanto un'illusione; come quello della proiezione di un film su uno schermo fisso ;)
#2284
Ciao a tutti. :)
Torniamo in argomento e consideriamo i 10 minuti di un qualsiasi orologio:

***
Orbene:
.
a)
Dopo un certo tempo, tutti i "minuti" e tutti i "secondi" dalle 8 alle 9 saranno completamente trascorsi; o meglio, tutti gli infiniti "istanti" compresi tra le 8 e le 9 saranno completamente trascorsi.
Di conseguenza, "non esistendo più", di fatto "non esistono", essendo ormai trascorsi, e, quindi, "al di fuori della realtà": cioè, di ciò che "è"!
Per cui IL PASSATO NON ESISTE!
.
b)
Per un certo tempo, viceversa, tutti i "minuti" e tutti i "secondi" dalle 9 alle 10 dovranno ancora arrivare, essendo collocati  nel futuro; o meglio, tutti gli infiniti "istanti" compresi tra le 9 e le 10 dovranno ancora arrivare essendo quindi collocati  nel futuro
Di conseguenza, "non esistendo ancora", di fatto "non esistono" e sono ancora "al di fuori della realtà"": cioè, di ciò che "è"! 
Per cui anche IL FUTURO NON ESISTE!
.
c)
Ora, sotto il profilo logico, tutti i "minuti", tutti i "secondi" e tutti gli "istanti" compresi tra le 8 e le 10, devono di necessità essere ricompresi:
- o nel periodo di tempo che va dalle 8 alle 9
- o nel periodo di tempo che va dalle 9 alle 10
Non ci sono altri lassi di tempo disponibili: nè sul nostro orologio nè nella realtà!
Ne consegue che, almeno sotto il profilo logico, il cosiddetto "istante presente", non potendo esistere al di fuori di tali due contigui periodi di tempo (passato e futuro), non può esistere neanche lui: o fa parte del passato o fa parte del futuro.
Per cui anche IL PRESENTE NON ESISTE!
.
***
Sostenere che esista un "istante", chiamato "presente", che separa il "passato" dal "futuro", è solo una "illusione mentale", perchè, di fatto, non esiste alcuno "iato" che separi il periodo periodo di tempo dalle 8 alle 9  dal periodo di tempo dalle 9 alle 10; cioè, sia cronologicamente sia logicamente, non vi è tra di essi la benchè minima  "soluzione di continuità" che possa chiamarsi "istante presente".
Ed infatti:
- o appartiene al passato, e quindi non esiste (più);
- o appartiene al futuro, e quindi non esiste (ancora).
***
.
***
Secondo me, pertanto, quando noi parliamo di "presente", in realtà, ci riferiamo convenzionalmente ad un periodo che comprende insieme un passato molto recente e un futuro molto prossimo (entrambi, però, privi di "realtà attuale"); ma non ci riferiamo mai, se non metaforicamente, all'"istante presente".
Ed infatti, anche se  tale entità fosse logicamente "concepibile", non sarebbe però in nessun caso:
- nè "percepibile" dai nostri sensi o dalla nostra mente;
- nè "misurabile", anche con gli orologi atomici più precisi e accurati.
***
Per cui, se non esistono nè il passato nè il presente nè il futuro, l'intero concetto di tempo è illusorio; come, d'altronde, tutto il resto.
Ma, in fondo, a noi cosa importa, se, "ontologicamente", IL TEMPO NON ESISTE?
Ed infatti, "in pratica", noi viviamo ed agiamo egualmente come se ci fosse; e le cose del mondo (illusorie o meno che siano anche loro) funzionano lo stesso!
Salvo che negli appuntamenti :D 
***
Un saluto a tutti!
***
#2285
Percorsi ed Esperienze / Re: Le croci "magiche"!
13 Dicembre 2022, 05:34:32 AM
Citazione di: baylham il 09 Dicembre 2022, 11:07:06 AMFatto.
Ciao Eutidemo.
Ok, e due.
Grazie!
Speriamo che anche qualcun altro voglia partecipare, altrimenti il campione statistico non sarebbe minimamente significativo :)
#2286
Tematiche Filosofiche / Re: SOLIPSISMO 2
13 Dicembre 2022, 05:19:56 AM
Ciao a tutti! :)
Le vostre sono considerazioni molto acute, argute e interessanti, alcune da me condivisibili altre meno; ma sono talmente tante, che, ribadendo quanto ho scritto, mi manca però il tempo per rispondere a tutte, e non voglio far torto a nessuno!
***
Aggiungerò soltanto, in generale, che, il fatto che "la nostra percezione sia il risultato di una nostra interazione con la realtà esterna", è senz'altro possibile; però si tratta soltanto di una mera "congettura", in quanto ciò che "esperiamo" è solo mentale.
***
Ed infatti tutto dipende dalla nostra fede nel "nesso di causalità" tra il presunto "noumeno" (cioè il "fuoco in se stesso"), ed il "fenomeno" (cioè il "fuoco per come si presenta alla nostra mente" la luce, il calore ecc.); cioè noi diamo per scontato che l'oggetto esterno "fuoco", per via sensoriale e poi percettiva,  provochi l'effetto mentale interno "fuoco".
***
Ovviamente, lo do per scontato anch'io, però mi rendo conto che è solo una "congettura"; come è una "congettura" l'esistenza del resto del mondo, il mio stesso corpo, amici, parenti, scienziati, medici, psicologi  e membri di LOGOS compresi, perchè di nessuna di queste cose io ho mai avuto una "esperienza" veramente "diretta".
E' tutta roba che mi si manifesta solo al livello mentale!
***
In effetti, a voler essere pignoli, il "nesso di causalità" noi lo riscontriamo solo tra "fenomeni" (cioè l'"immagine mentale" del fuoco causa l'"immagine mentale" del calore), ma non abbiamo modo di riscontrarlo tra il presunto inconoscibile "noumeno" e il constatato conoscibile "fenomeno" (cioè che esista fuori della mente un "fuoco in se stesso", che causa attraverso i presunti sensi l'"immagine mentale" del fuoco, la quale, a sua volta, causa '"immagine mentale" calore).
Si tratta di due livelli diversi, uno "presunto" ed uno "constatato", tra i quali è quindi un po' azzardato dedurre un nesso di causalità; tutto quello che è stato scientificamente dimostrato al riguardo, infatti, potrebbe essere soltanto un sogno della (mia?) mente.
Per cui quello che è stato scientificamente dimostrato, dimostra tutto, meno se stesso!
***
Il che sarebbe però un po' paradossale (ed anche contraddittorio), perchè l'universo non può certo essere il "sogno individuale di Pinco Pallino", impiegato del catasto residente a Pisciocavallo;  è molto meglio pensare che si tratti di un "sogno della mente di Dio", di cui la "mia mente" è soltanto un transitorio epifenomeno transeunte; così come le onde sono solo sporadiche e temporanee manifestazioni del mare, e i raggi di luce sono solo singole manifestazioni del sole.
***
Un saluto a tutti! :)
***
#2287
Ed infatti è anche da rilevare che, nella stessa pag.111 della relazione della Commissione di Inchiesta Parlamentare istituita con legge 30 maggio 2014, n. 82, Doc.23 n°10, viene anche precisato che quando arrivò il convoglio di Moro i due della "stradale" se n'erano già andati via.
Evidentement, quindi,  l'accesso a via Fani è stato bloccato;
- per aspettare che la maggior parte dei residenti la sgombrasse dalle loro vetture parcheggiate sotto casa per andare al lavoro;
- per evitare che le aree di parcheggio così liberate venissero occupate da altre auto provenienti da via Trionfale.
Ed infatti tali aree vennero poi occupate dalle tre auto partecipanti all'attentato.
Ed infatti, secondo le testimonianze di Intrevado e Pistolesi, successivamente, i due della stoppatori "stradale" se ne andarono via, e: "le auto transitavano normalmente in via Fani nei minuti precedenti l'agguato e anche durante lo stesso, quando alcune di esse furono fermate da una
persona armata di mitra."
#2288
                                 TESTIMONIANZE DIRETTE
E' anche da rilevare che, a pag.111 della relazione della Commissione di Inchiesta Parlamentare istituita con legge 30 maggio 2014, n. 82, Doc.23 n°10, si riporta testualmente che: "Sono stati ascoltati anche i coniugi Francesco Damato e Daniela Sabbadini, i quali hanno riferito che all'incrocio tra via Trionfale e via Fani verso le 8,20-8,30 (cioè, circa mezz'ora prima dell'attentato), un uomo o due uomini in divisa, probabilmente della Polizia stradale, deviavano il traffico impedendo alle auto di imboccare via Fani."
Ritengo che anche tale testimonianza sia significativa.
#2289
                            TESTIMONIANZE DIRETTE
Riguardo al passaggio di Aldo Moro in via Fani, se fosse "abituale" o meno, il fioraio Spiriticchio, che era tutti i giorni con il suo furgone all'incrocio tra via Fani e via Stresa (ora deceduto), ha testimoniato testualmente che Moro era passato di lì "qualche volta con il solo Leonardi" (Oreste Leonardi, uomo della scorta di Moro); il che dimostra che via Fani non faceva parte di un "tragitto costante" di Moro, anche se talvolta era ovviamente passato per quella strada, forse anche a piedi, non essendo molto lontana da casa sua!
#2290
Tematiche Filosofiche / Re: SOLIPSISMO 2
12 Dicembre 2022, 11:57:25 AM
Ciao Daniele22. :)
Sotto un profilo strettamente logico, il "manifesto solipsista" di DonaldDuck non fa una piega; ed infatti non c'è dubbio alcuno che "Tutto quello di cui possiamo parlare è racchiuso nella mente; nè si dà, per quanto possiamo sapere o concepire, nessuna realtà senza mente, dato che la realtà è definita dalla mente stessa."
***
Il punto debole del "solipsismo individualistico" in senso stretto di DonaldDuck, è che, se è vero quello che dice, allora lui, tu, e tutto il resto del mondo non esistono in modo oggettivo, ma sono soltanto un parto della mia fantasia individuale; così come lo sono anche il mio stesso corpo, e la mano che sta scrivendo queste parole.
Dovrei quindi usare unicamente la "prima persona singolare" dei verbi, in quanto la "prima persona plurale" sarebbe soltanto un'illusione; ed infatti, così come nella discussione con tre miei amici in un sogno, il "noi", in realtà, è soltanto il mio "io" sognante.
***
Personalmente, invece, io propendo per la concezione dell'Advaita Vedanta, che nega l'apparente pluralismo del mondo, sostenendo che in realtà, siamo tutto e tutti "UNO"; ma quell'uno non è il mio "io individuale", il quale ha la stessa sostanza e consistenza di un'onda nel mare o di un singolo raggio di sole, bensì è il mio "Sè universale", cioè, l'"UNO" che è metaforicamente paragonabile al mare o al sole.
***
Il che, peraltro, non differisce molto dalla preghiera di Gesù nel Vangelo di Giovanni, il quale pregava: "...perché tutti siano una sola cosa, come tu, Padre, sei in me e io in te, ed essi pure siano anch'essi in noi una cosa sola, e, perché siano tutti perfetti nell'Unità!" (Gv 17,20-26)
Ovvero, come scrisse Paolo: "Chi si unisce al Signore forma con lui UN solo spirito" (1Corinzi 6,15-20); perchè Dio è "Omnia in omnibus" (Colossesi 3, 11).
***
In altre parole, per semplificare la mia (opinabile) concezione:
- così come nella discussione con tre miei amici onirici in sogno, quando mi sveglio mi accorgo che eravamo tutti e "quattro" soltanto "uno solo" (cioè il mio "io" individuale);
- così quando mi risveglierò nella morte, penso che mi accorgerò che in realtà tutti e tutto erano/eravamo soltanto "UNO SOLO" (cioè il mio "SE'" universale, o Dio, se preferite).
***
Però, proprio per questo, non credo che il mondo sia una parto della mia "mente individuale" (con nome e cognome), la quale, con la morte, secondo me è destinata ad estinguersi e fondersi nella mia "mente universale"; così come tutte le onde, riassorbite nel mare, perdono la loro provvisoria e precaria individualità!
***
Un saluto! :)
***
P.S.
Da giovane, invece, avevo una visione solipsistica di tipo classico; credo molto simile alla tua!
#2291
Le vostre sono tutte considerazioni molto interessanti, alcune più condivisibili altre meno; ma sono talmente tante, che mi manca il "tempo" per rispondere a tutte, e non voglio far torto a nessuno! :)
#2292
Citazione di: daniele22 il 12 Dicembre 2022, 09:51:21 AMBeh, non sapevo proprio del risvolto tragicomico dell'osteria sull'onda del cogli l'attimo, grazie per la risposta Eutidemo
Prego :)
E' sconvolgente pensare che, se l'autista della vettura di testa avesse scelto, a caso, un'altra strada, forse non sarebbero scoppiate nè la prima nè la seconda guerra mondiale, e ci saremmo risparmiati Mussolini, Hitler e Stalin.
O forse sarebbe successo tutto egualmente, ma in modo diverso!  ::)
#2293
Ciao Daniele22 :)
Hai perfettamente ragione nel dire che l'omicidio Moro sembra uno di quei casi che, in un certo senso, sarebbero dovuti accadere quasi a prescindere da chi poi di fatto li abbia compiuti; ed infatti lo stesso Moro, nel 1977, disse testualmente ai suoi studenti, che gli predicevano la Presidenza della Repubblica: "Ma credete che io non lo sappia che sono destinato a fare la stessa fine di Kennedy?"
Guai a chi cercava di alterare l'equilibrio del "Patto di Yalta"!
***
Quanto al doppio attentato nella stessa giornata all'arciduca Ferdinando a Sarajevo, in quel caso:
- il primo attentato, andato a vuoto, era stato programmato;
- il secondo attentato, andato ad esecuzione, fu invece puramente casuale.
***
Ed infatti, dopo il primo attentato, andato a vuoto, Gavrilo Princip rimasto solo e deluso,  se ne andò in un bar a prendere un caffè, sul lato esterno del lungofiume Appel all'altezza del Ponte Latino.
Francesco Ferdinando, invece, visto il rischio corso, "variò" il percorso previsto, e, per prudenza decise di cancellare il programma stabilito che prevedeva l'attraversamento dei tortuosi vicoli in direzione del museo; nè volle ripercorrere, sempre per prudenza, la strada fatta in precedenza.
Così l'autista della vettura di testa lasciò il lungofiume come da programma, inoltrandosi in una stradina laterale verso il museo, tirandosi dietro il resto delle auto; e per puro caso, il corteo rallentò in curva proprio in prossimità di Gavrilo Princip...il quale colse al volo l'inaspettata occasione, e fece fuori l'Arciduca e la moglie.
***
Quanto alla sciatteria nella gestione degli archivi della Polizia (almeno negli anni '70), hai ragione anche in questo; ma che siano sparite proprio le registrazioni del sequestro Moro, mi sembra molto sospetto.
Ed infatti la "radio-mobile" dell'Alfetta di Scorta doveva essere rimasta sicuramente accesa anche durante la fase dell'agguato; per cui, secondo me, deve esserci stata una registrazione audio anche dei momenti della sparatoria (95 secondi).
***
Un saluto! :)
***
#2294
Ciao Anthony. :)
Hai perfettamente ragione nel sostenere che, se il tragitto di Moro veniva cambiato ogni giorno, questo sarebbe verificabile controllando:
- la regolamentazione delle scorte di quel tipo (Moro non era certo il solo ad essere scortato);
- le registrazioni radio di tutti gli altri giorni dei percorsi di Moro.
***
Al riguardo, preciso quanto segue:
a)
Quanto alla regolamentazione delle scorte di quel tipo, almeno a quanto ne so ed a quanto (almeno qualche volta) ho visto personalmente, la "variazione del percorso", almeno sui tragitti abitudinari dei personaggi importanti, era, ed è, la regola; non è che ciò avvenisse "necessariamente" tutti i giorni, però avveniva in modo casuale e "randomico" così frequente, che, salvo complicità ed accordi preventivi, era tecnicamente impossibile sapere in anticipo, con certezza, il tragitto che avrebbe fatto Moro il 16 marzo 1978.
Questo anche considerando che molto spesso il "servizio percorsi", variava il tragitto dei soggetti controllati non solo per ragioni di sicurezza, ma anche nel caso di ingorghi, manifestazioni ecc.
b)
Quanto alle registrazioni radio di tutti gli altri giorni dei percorsi di Moro, onde verificare "se" e "quanto spesso" essi venissero variati, a quanto ne so su di essi è calato una sorta di "segreto di Stato"; ed infatti non solo non è stata esaudita la richiesta della Commissione d'inchiesta di poter visionare almeno le registrazioni del 16 marzo 1978, ma non mi risulta che siano mai stati resi note neanche quelle degli altri giorni.
***
Ufficialmente si è solo dichiarato "anapoditticamente" che "Moro era solito fare sempre lo stesso percorso", però:
- tutti coloro che facevano con lui tale percorso, sono stati assassinati, e, quindi, non potranno mai rivelare se questo era vero o meno;
- le registrazioni radio di tutti gli altri giorni dei percorsi di Moro, che avrebbero potuto rivelare se questo era vero o meno, non sono mai state rese note.
.
QUALCHE RAGIONAMENTO DEDUTTIVO
.
1)
Ora, ragionando deduttivamente, se veramente Moro non variava mai il suo percorso, coloro che hanno fatto tale gratuita affermazione, ben potevano :
- esibire le le registrazioni radio di tutti gli altri giorni dei percorsi di Moro, che avrebbero potuto confermare la loro affermazione;
- oppure sostenere che tali registrazioni, nel caso di Moro, non erano mai state eseguite (spiegando il perchè).
Ma coloro che hanno affermato che Moro non variava mai il suo percorso, non hanno mai fatto nessuna delle due cose, limitandosi a prendere per buone le dichiarazioni dei brigatisti;  i quali, stranamente, sono stati rilasciati dalle carceri in tempi insolitamente brevi (come se avessero fatto un "accordo" con le autorità che erano in grado di concederglielo).
.
2)
Sempre ragionando deduttivamente, se veramente Moro non variava mai il suo percorso, qualora fosse vero che i brigatisti hanno fatto "tutto da soli", senza nessuna complicità dei "servizi di Stato", è OVVIO che, per assicurarsene, i brigatisti avrebbero dovuto "pedinare automobilisticamente" il convoglio di Moro per parecchio tempo.
Altrimenti come avrebbero potuto sapere che faceva sempre la stessa strada?
***
Ora, una "regola ferrea" di tutte le scorte del mondo, sia se variano il percorso, e, a maggior ragione, se non lo variano, è di controllare se sono seguiti o meno; per cui,  a mio parere, è da escludere che la scorta di Moro non si sia resa conto che, da parecchio tempo, il loro convoglio era seguito da vetture sospette.
***
Pur non avendo mai partecipato ad una scorta, io stesso conosco molti modi per scoprire se qualcuno sta seguendo la mia macchina; il più semplice è mettersi a girare intorno ad uno stesso isolato, e controllare se c'è qualche automobile che ci segue facendo lo stesso insensato girotondo (ma ci sono molti altri metodi, ancora più efficaci).
Per cui, a meno che la scorta di Moro non fosse composta da suore orsoline intente a recitare il rosario, secondo me è "impensabile" che nessuno degli agenti di scorta si sia reso conto che, da parecchi giorni, il loro convoglio era seguito da vetture sospette; anche perchè, si solito, uno degli agenti di scorta, appositamente addestrato allo scopo, ha tale compito esclusivo.
.
3)
Per cui, ammesso e non concesso che il convoglio di Moro facesse sempre (stoltamente) lo stesso percorso, i casi sono due:
- o i brigatisti lo sapevano per averlo seguito, ma allora è davvero molto improbabile che la scorta di Moro non se ne sia accorta;
- oppure i brigatisti lo sapevano perchè qualcuno che doveva proteggere Moro, e che quindi conosceva tale suo abituale percorso, lo aveva tradito, rivelandolo loro.
"Tertium non datur"!
***
Quanto a come sia possibile mantenere la menzogna, in una versione ufficiale, su una cosa del genere, questa non sarebbe certo la prima volta che accade in Italia.
***
Un saluto! :)
***
#2295
P.S.
Io ho visto personalmente come funzionava la "centrale percorsi" della polizia di Roma (nel 1975/1976), però non ero lì il 16 marzo 1978, per cui non posso testimoniare cosa sia avvenuto in tale giorno,
Pertanto non ho documenti di sorta che comprovino quello che ho scritto riguardo alla variabilità  dell'itinerario di Moro, nè posso personalmente testimoniare che il 16 marzo 1978 lui  fu pilotato "a tradimento" nel luogo della trappola; non ho quindi nulla di nuovo da rivelare al fatto quotidiano, o a report, o a quelli di fanpage, per farne uscire un bello "scoop".
La mia sarebbe solo una "fake news".
Ed infatti le mie sono solo deduzioni logiche basate su fatti noti, ma non costituiscono assolutamente testimonianze dirette!
Se ne avessi avute da fare, probabilmente sarei già morto da parecchio tempo; come parecchi protagonisti della triste vicenda.
P.S.
I brigatisti in carcere che hanno appoggiato la tesi ufficiale, invece, sono stati tutti messi fuori dopo solo pochi anni di reclusione.