Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - InVerno

#2281
Citazione di: Ipazia il 22 Ottobre 2021, 08:25:35 AM
Ipazia non "contesta il fatto che l'economia abbia la supremazia sulla politica", ma che si faccia politica sulla base degli interessi economici dei padroni in una società politicamente schiavista, che dispone di catename sofisticatissimo che non si limita più alla sbirraglia e alla guerra,  ma usa scienza, comunicazione, politica, spettacolo, con raffinata padronanza finalizzata al dominio.

L'economia, ovvero le risorse disponibili, sono il fondamento della realtà sociale umana, la forza potenziale. Il lavoro è la forza cinetica che ne attiva le potenzialità.  Risorse e lavoro sono la base di tutto: etica, politica, diritto. La questione antropologica è liberare il tutto da padroni, schiavisti, sfruttatori, negrieri, trafficanti.

InVerno ha ragione a richiamare i giovani alle responsabilità sul loro futuro. Ma non penso che saranno i padroni dei fondi pensione la salvezza. La rivoluzione del modo di comandare e distribuire risorse e lavoro sarà sempre più ineluttabile.
Il fatto che l'economia abbia a che fare con le risorse disponibili è dibattibile nel 2021, o perlomeno altrimenti non si spiega quello a cui abbiamo appena assistito con la premiazione dei nobel in economia e fisica. Non si capisce che cosa dovrebbero fare oramai gli scienziati di scienze naturali, andare con i megafoni nelle orecchie degli economisti? Sono ormai vent'anni, ma per i più attenti oramai ottanta, che conosciamo i limiti strutturali di questo sistema socioeconomico, limiti imposti dalla termodinamica. Negli ultimi vent'anni appelli firmati da decine di migliaia di scienziati sono entrati ed usciti dalle orecchie degli economisti che hanno continuato a tracciare linee su assi cartesiani, perdendo sempre più di vista quell'intima intuizione che differenzia la mappa dal territorio. Guardate il tema che ha vinto il nobel di economia, ad una decina di anni da quello che è scientificamente ricosciuto con il punto di "non ritorno climatico". Il primato della politica sta per tornare, perchè presto avremo di nuovo bisogno della violenza, gli economisti perlomeno hanno il vantaggio di riuscire a sfuggire alla storia e alle ghigliottine. Dell'ancient regime che ha evocato Jacopus tutti ricordano il re di Francia e la vile consorte, non i suoi economisti, e non agli economisti il popolo tedesco chiese risposte dopo il tonfo economico. Il primato dell'economia sulla politica, non va confuso con il primato degli economisti sui politici, che è raccapricciante.
(in realtà volevo scriverti solo per specificare che quando parla di fondi pensioni "fossili", ovviamente non la suggerisco come soluzione,nè sociale nè individuale, anzi la trovo un antinomia simpatica, di quelle che rappresentano bene il tempo)
#2282
Citazione di: anthonyi il 21 Ottobre 2021, 21:46:12 PM
Ciao inverno, non credo che la comunità sia conscia del fatto che ci rimette, al limite si illude di trasferire i costi su qualcun altro. Mi sa che sei tu che riconosci a di Maio meriti morali che non ha, né lui, né chi lo ha votato. L'insensatezza antieconomica delle scelte di quel governo è autoevidente, e non è una critica al RDC che io condivido, anche se con profonde differenze da quello fatto da quei signori.
Riguardo al dare le pensioni ai vecchietti di 62 anni, ancora in perfetta forma e che magari poi si accorgono che in pensione si annoiano bisognerebbe chiedere a quelli che dovranno pagare queste pensioni con contributi sempre crescenti, sapendo che sicuramente dovranno accontentarsi di pensioni più basse di quelle di quei vecchietti, e ad un'età più tarda.
Una persona che ora ha trenta o meno anni, se non ha passato la sua esistenza ad ammirare le gesta di Ronaldo e Messi, dovrebbe essersi già resa conto di quello che può aspettarsi riguardo la propria previdenza, ma anche assistenza sociale di ogni tipo, ovvero che la sta pagando agli anziani di oggi ma non certo a quelli di domani dove lui si ritroverà. Ben sapendo che nessun economista o politicante con il cacciavite li salverà da alcune ineluttabili certezze, come il fatto che ci sarà una persona in età lavorativa ogni tre pensionati, e un disoccupato su due, e che i fondi pensionistici privati investono tutti su capitali sicuri (come le fonti fossili!). Chi ha a cuore il proprio culo ci pensi da solo se ha ancora tempo, gli altri vorrò vedere se fra vent'anni daranno colpa a quota 101 o 102 o forse 103.
#2283
Citazione di: anthonyi il 21 Ottobre 2021, 18:12:12 PM
Ultima quella del famoso governo del rinnovamento di salvini e di Maio. Tu dici che quest'ultimo è stato seguito dal popolo, salvo poi rinnegare gran parte delle insostenibili promesse fatte, e per quelle mantenute come quota 100 e reddito di cittadinanza puoi stare tranquillo che per ciascuno che ha avuto, ci sarà qualcun altro che dovrà pagare, perché il politico populista promette sempre di dare soldi al popolo, ma si scorda di precisare che quegli stessi soldi li dovrà anticipare sempre quello stesso popolo, in un modo o nell'altro.
Il "popolo" paga per tante cose, ma a parte alcuni "individualisti di spicco" penso la maggior parte delle persone siano contente che i loro soldi vadano alla pensione di persone anziane e aiuto a disoccupati, sempre che ci vadano precisamente e non siano lanciati dagli elicotteri, che è un problema diverso. Questo sobbillare che sia una scelta insensata o antieconomica, non toglie il fatto che la comunità possa avere anche degli obbiettivi etici e morali, e sia disposta anche a "perderci". Obbiettivi tralaltro, che vengono chiaramente dalla tradizione cristiana di questo paese...mi sa che le radici di certe idee vanno un pò oltre a Di Maio, ma è bello che tu invece gli riconosca meriti così importanti, ti piace proprio!
#2284
Citazione di: paul11 il 20 Ottobre 2021, 00:37:30 AM
L'aria più pulita metterà in condzioni milioni di lavoratori, nel mondo, in tutte le filiere dalle materie prime fino al prodotto finito , di diventare o disoccupati e altri forse di riconvertirsi in nuovi ruoli professionali . Il saldo occupazionale, come in ogni fase delle rivoluzioni industriali , è nettamente negativo, e vi sono vari studi a documentarlo, le nuove figure professionali e le richieste di lavoro non copriranno affatto tutti coloro che perderanno il posto di lavoro. Ma questo è tipico di ogni rivoluzione industriale di carattere capitalistico. Più efficienza significa minor costo e più profitto.
Ciao Paul, bel post.L'idea sarebbe quella sicuramente, ma dove sono le basi scientifiche che dimostrano che sia possibile aumentare l'efficienza? Nonostante le roboanti promesse di rompere con le leggi della termodinamica attraverso mirabolanti invenzioni, non giunge notizia alcuna di questi progressi tecnologici, anzi tutto sembra indicare una minor efficienza dovuta all'abbandono delle invece efficientissime fonti fossili. Non uno solo dei problemi storici delle fonti energetiche alternative è stato risolto, si è mitigato il prezzo producendo in Cina e si sono fatti marginali progressi di efficienza, ma un sacco di carbone  continua ad essere più efficiente e gli stati devono scoraggiarne l'utilizzo artificialmente. Altre promesse riguardo all'efficienza riguardavano l'aspetto umano della produzione, l'automazione per esempio seppur ha preso piede in molti stabilimenti, ha già fallito in una serie di promesse vaporose del passato, o perlomeno non mi sembra di vedere camion con guida autonoma in autostrada (neanche gokart se è per quello) e tante altre meraviglie che pure il WEF cita nelle sue previsioni 2030 "riceverete la merce per drone". Le meraviglie logistiche, del trasporto pubblico e privato, dello stoccaggio merci.. tutta pubblicità che ha già infranto le date di scadenza che si erano dati da soli gli ideatori. Se su queste basi è calcolato l'aumento di efficienza, ho paura che qualcuno si farà molto male. Peraltro il tema è connesso con quanto dice Ipazia riguardo al metodo di controllo delle nascite occidentale, che in pratica è rendere la procreazione un operazione costosissima a partire dalle ecografie prenatale e l'infanzia con il tablet per adattarsi allo "smartworking". In africa nessuno farà l'infanzia con il tablet, e infatti le previsioni demografiche li danno in raddoppio, mentre l'europa è data a dimezzarsi per il 2100. Quando al WEF dicono "preparatevi ad accogliere" parlano di flussi migratori che includono un miliardo di persone secondo molte stime. Io più che ad accogliere mi preparo a vedere un mediterraneo solcato di vedette armate fino ai denti che sparano a vista, perchè certamente le persone lo chiederanno ai loro governanti.
#2285
Un "grande reset" potrebbe cominciare se le persone la smettessero di attendere che qualche filo/star risolva i problemi per loro, tantomeno una "squadra nazionale" di filostar, l'accademia formato Alitalia. Puntare sull'intelligenza collettiva, non gli individui straordinari. La testardaggine con cui si vorrebbe affrontare problemi non-locali tramite risposte locali sta, sopratutto nella frammentata Europa, mostrando il lato più parodistico di sè. Nazioni che combattono la pandemia, il riscaldamento globale, che si occupano dello stoccaggio del plutonio, o che combattono la povertà... affrontano cioè problemi talmente dilatati nello spaziotempo da essere globali e perenni, dell'umanità intera. E' la fine del mondo, non esistono più orizzonti, scompare "l'altro" a cui  scaricare i rifiuti, i costi e le spese. I satelliti ci hanno mostrato che non esiste nessun "mondo", nessun orizzonte, la merda del vicino  è sempre più marrone. Il grande reset vorrebbe dire abbondonare questa mentalità da roditori, unicamente interessati all'accumulo di scorte materiali, a discapito di tutto il resto del mondo, prima di cadere nella fogna. Il premio nobel per la fisica lo ha detto chiaro e tondo, se tutti si prendesse il suo discorso come base di partenza e lo si desse per assodato, molto si sarebbe già fatto, ma c'è parecchia gente che di capire fa solamente finta, lo avranno pure applaudito, i somari.
#2286
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
14 Ottobre 2021, 23:53:06 PM
L'uscita di Squid Game, che tutti paiono idolatrare ultimamente, è solo l'ultima iterazione di un genere. Ognuno degli appartenenti a questo genere è stato accusato di plagio da un altro, e gli autori non sono neanche troppo bravi a difendersi. Peggio: ognuno di loro ha risposto che "neanche conosceva" l'opera di cui è accusato di plagio, nonostante fosse opera ormai di successo planetario (persino Battle Royal, dopo che fù citato da Tarantino per la sua "Go Go Yubari"). Hunger games ha plagiato Battle Royal? E Squid Game ha plagiato As the Gods will?  Io la vedo un pò diversa, e chiedo, quanti hanno plagiato il Decamerone solamente ripetendone la formula narrativa e alludendovi?  La cornice del battleroyale rimane invariata dalle origine, una serie di persone vengono compresse in un ambiente limitato e i conflitti  estremi che nascono dalla lotta alla sopravvivenza fanno da metafora alla spietata società che vogliono rappresentare. E' assurdo che l'elemento di meraviglia venga destato dalla cornice del genere, anzichè dai suoi contenuti, perchè questo è ciò che rimane invariato ad ogni iterazione, è il genere stesso che per sua natura è una critica ad determinato sistema sociale, chiunque adottasse questo genere potrebbe ottenere questo minimo risultato, e Squid Game questo fa, ottiene il minimo di rappresentare un genere, senza aggiungervi nulla, anzi togliendovi quasi tutto.

Ho visto il trailer e non ho visto niente di buono, però siccome seguo la scena koreana da prima che fosse "cool" mi sono detto che era un sacrificio che dovevo fare, e purtroppo l'ho fatto. Tutta l'opera è tremendamente cosciente di sé stessa e del messaggio che vuole trasmettere, incessantemente attraverso anche flashback continui, rimarca il proprio messaggio finale sin dai primi dieci minuti. Non c'è nessun tipo di  ambiguità, è una critica al capitalismo monolitica senza spazi di luce, che sono sempre ritagliati nell'emotività dei personaggi. Per la sua integrità nel perseguire un messaggio anticapitalistico, potrebbe essere tranquillamente etichettato come film marxista. Viene presentato come violento, ma è in realtà estremamente pacifico al di là degli schizzi di sangue, ogni elemento è al suo posto e misurato al suo aspetto narrativo, sembra un soggetto scritto da uno che in libreria ha centinaia di manuali di narratologia. E l'autore probabilmente non era tanto dotto in narratologia, ma la produzione di Netflix sì, e l'ha così standardadizzato  alla metodologia narrativa corrente. Via tutte quelle asperità che avevano reso famoso in primis il manga, e poi il film da esso realizzato, Squid Game si propone di liofilizzare il genere in una pappina "V.M. 14 anni" ..

Per esempio, ed in maniera paradossale: Il punto originale del "battleroyale" è quello di non avere protagonisti, ognuno dei malcapitati è egualmente antieroe nel suo essere sventurato, questo non solo crea una struttura narrativa atipica, ma fa si sia molto difficile immaginare chi sarà l'ipotetico sopravvissuto finale. Squid Game decide di trovare un protagonista, e lo ammanta persino di un vago sentore cristiano, facendolo entrare per ultimo all'inferno ma facendolo uscire per primo in paradiso. Il senso stesso del battleroyale è completamente pervertito a logiche narratologiche spicciole. Il protagonista in SquidGame ha il valore narrativo della "lovestory" in Pearl Arbor, serve per andarsi a coccolare anche gli osservatori più pigri, è una tecnica scientemente usata per aumentare l'audience. Poco importa se un battle royale con il protagonista è come una gara sportiva col vincitore annunciato, l'importante è trasmettere il messaggio anticapitalistico, a costo di non rispettare anche le più basilari regole del gioco autoriale.

I personaggi tornano "al manga", monodimensionali e atti a rappresentare dei "tipi", non dotati di propria vita, ma la cui personalità va a crearsi in controluce col il "grande messaggio" che il film è sicurissimo di star trasmettendo ai suoi osservatori.

I due protagonisti maschili sono vittime dirette del sistema capitalistico, macchiati della pena più grave: non riuscire più a sostentare i cari.
a) Un uomo di buon cuore, che è stato licenziato da una fabbrica e si è opposto alla chiusura in uno sciopero paramilitare, perde definitivamente lavoro e famiglia ed è sommerso dai debiti
b) Un ragazzo brillante, che viene adottato dal mondo della finanza e diventa ricchissimo, viene poi tradito da quella stessa finanza e sommerso da debiti infiniti.

Alle donne va un pò meglio, finite nei debiti "per buone azioni" e perchè vittime della violenza di altri uomini (ma pensa te).
a) una defettrice della Nord Korea cerca soldi per portare con sè la famiglia e finisce nei debiti
b) una figlia che ha rovinato la sua vita uccidendo il padre, dopo che quest'ultimo aveva ucciso la madre.
Cioè la vendicatrice di un femminicidio.. questa l'hanno presa da un libro horror femminista.

In quota neri e persino disabili (al personaggio mancano tre dita) abbiamo un attore Pakistano che rappresenta praticamente i migranti, buonissimi ma talmente ingenui che li fregheresti con una banana, ed infatti per tutto il tempo da dimostrazione di quanto è buono, e di quanto è ingenuo, incapace di aderire a tutte quelle "malizie" dei cattivi. E' un "negro da Via col vento", di quel razzismo che li riconosceva inferiori, ma capaci di "buono" alle giuste condizioni, ma sempre figli di gente che si vendette per qualche pettine, e perciò facilmente raggirabili.

E' tutto dosato con il contagoccie. Gli espedienti narrativi classici vengono usati una volta e poi abbandonati, persino la varietà è artificiale e ricercata. C'è anche il "probabilmente morto ma tu non hai visto il cadavere e nella seconda stagione ti diremo che è ancora vivo", e tutta una serie di stucchevoli dejavù montati ad arte per tentare di costruire una formula perfetta che diventa immediatamente prevedibile, non lascia alcun spazio all'interpretazione, è vicinissima al confine con la propaganda e non riesce a preservare e a celebrare quei tratti distintivi del genere, anzi li perverte a logiche di consumo ed ideologiche insieme.

Netflix ci ha annunciato di capire i problemi dei poveri e di essere dalla loro parte. Grazie Netflix, uno di noi!
Squid Game mi ricorda quelle magliette di CheGuevara fatte dai bambini in Cambogia, è un paradosso, è il capitalismo che ha già deglutito e digerito il suo presunto accusatore, e te lo ripropone innocentemente come "bene di mercato". Siamo molto lontani dalla genuinità autoriale di Parasite, siamo alla produzione in serie di opere della scuola del risentimento, basta solo ripetere la formula magica e di queste robe ne possono fare dieci al mese...
#2287
L'artista può fare parte di qualsiasia categoria imposta dall'alto venga adibita a considerare anche gli artisti, il punto semmai è se l'artista si sente un lavoratore, se il suo essere artista è legato a logiche di mercato e di produzione di beni, un proletario dell'anima. Penso che sia praticamente universale, le forme d'arte che sono o sono percepite come slegate da logiche di mercato ma aderenti ad una sorta di ideale di "espressione pura" vengono considerate su un altro livello, la ricerca di esse è spasmodica, chi vende quadri sa di vendere beni
economici ma se vuole venderli farà leva sulla loro espressività perchè lì è insito il loro valore, la stessa possibilità meramente economica che essi aumentino di valore col tempo è direttamente collegata all' espressività percepita, alla "qualità" del quadro. L'arte può essere un bene economico per chi la tocca di seconda mano, se anche la prima mano che l'ha prodotta la considera principalmente tale, io penso che siamo davanti inequivocabilmente ad arte di consumo, cianfrusaglie destinate a sparire nel giro di una stagione della moda.
#2288
Citazione di: Eutidemo il 12 Ottobre 2021, 13:21:08 PM
I "vegetali" sono esseri viventi, per cui non puoi equipararli ai "minerali" solo perchè non si muovono; ed infatti, crescono e si riproducono (il che è un modo di muoversi), mentre i "minerali" non possono farlo.
I "vegetali" non provano dolore perchè sono privi di un sistema nervoso centrale; ma questo fa parte delle caratteristiche del loro modo di "vivere".
Sono invece d'accordo sul fatto che il nostro sfruttamento degli altri animali, risponde ad un sistema utilitaristico, che è legato alle tradizioni e relazioni preistoriche.

Ho citato i minerali apponendo un "?" vicino perchè li ho citati da te, i regni biologici ovviamente non prevedono i minerali che sono  abiotici, tu hai parlato  di regni naturali rifacendoti non so di preciso a quale classificazione che prevede anche i minerali,a me non importa e io ho riportato la tua dicitura, il mio ragionamento partiva comunque dalla classificazione a sei regni, che non prevede i minerali, restano organismi cellulari (che si "muovono" ma non per mezzo di un apparato motorio) funghi e vegetali, infine gli animali, dotati di capacità di movimento con tutto ciò che ne consegue .
#2289
Anima-ti sono quegli organismi complessi capaci di movimento. Il fatto che sviluppino generalmente delle capacità sensoriali dipende dal fatto che si muovono, e il fatto che li "orchestrino" in una coscienza anche, così come il fatto che di conseguenza provino dolore per capire quando "andare via". Minerali (?), vegetali, funghi sono regni immobili, o meglio inanimati. A cosa servirebbe ai vegetali provare dolore.. non possono sradicarsi e scappare.

Le persone già decidono sulla base del dolore altrui percepito quali animali trattare meglio o peggio, qualcuno pensa che il pesce, con quella faccia da tonno, non può essere uno molto intelligente. Altri immaginano che dentro un uovo non fertilizzato ci sia un feto in movimento, animato. Esiste poi lo status privilegiato degli animali da compagnia, quelli da produzione..il dolore provato dal ratto, non è molto considerato. E' un sistema utilitaristico forse, e molto legato alle tradizioni e relazioni preistoriche, però esiste.
#2290
Scienza e Tecnologia / casa intelligente: si o no?
11 Ottobre 2021, 19:55:58 PM
La complessità alcune volte è chiaramente un modo per trasformare operazioni semplici in operazioni che non si riesce a replicare indipendentemente, non avrete nulla e sarete felici dicevano, la caffetteria è un esempio chiarificante di ciò. Tuttavia, una volta combinato l'impianto elettrico con l'impianto termico la casa ha un unico vettore energetico (servirà l'induzione al fornello) questo sistema può essere integrato facilmente ad una fonte rinnovabile che per forza di cose, per la sua natura irrazionale ed imprevedibile, produrrà a tempi alternati (compresa l'acs da solare), avere una centralina unica che metta in comunicazione questi sistemi significa risparmiare anche migliaia di euro l'anno, è una complessità che può largamente giustificarsi perchè non c'è altro modo di sfruttare le fonti rinnovabili, data la loro natura "erratica" in un sistema casalingo, solamente degli accumuli (boiler e/o batterie elettriche) possono supplire le inefficienze di un sistema non centralizzato, tuttavia costano e sono inefficienti. Stante ai nuovi standard energetici, la domotica non è una scelta, ma un obbligo, perchè perlomeno ci sono dei pannelli acs da gestire.La domotica non è avere le luci che si spengono a schiocchi. Un sistema di questo tipo tralaltro come manutenzione richiede una figura abbastanza rara, ma probabilmente nel futuro sempre più presente, ovvero un idraulico che sappia fare anche l'elettricista, se si ha a disposizione un professionista tale la manutenzione è piuttosto semplice, per la caffetteria invece tocca rimandarla a Taiwan  :D .
#2291
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
11 Ottobre 2021, 09:29:38 AM
Ok si aggiunge un altro tassello, e scopro che quest'anno ho prodotto abbastanza co2 da saturare tre volte la mia cantina..e sono perfettamente vivo..(o almeno penso). Ok tengo conto del fatto che non è una camera stagna e che essendo il contenitore non chiuso ha rilasciato gradualmente questa co2 nell'arcodi dieci giorni di fermentazione. Qui secondo me il fattore da tenere in considerazione potrebbe essere la velocità con cui il gas si espande e satura i locali, cosa che avevo già tenuto in considerazione parlando del cappello che potrebbe aver rilasciato di colpo i gas, o addirittura una chiusura ermetica rilasciata di colpo, cosa che tuttavia non mi sembra pratica comune..Senza queste discriminanti, si tratta comunque di un processo che richiede giorni, giorni dove per forza di cose la porta di ingresso è aperta e chiusa e c'è un ricircolo d'aria necessario alle lavorazioni.. Mi viene in mente questo evento che avevo studiato qualche tempo fa: https://it.wikipedia.org/wiki/Eruzione_di_tipo_limnico
#2292
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
11 Ottobre 2021, 07:29:17 AM
Grazie Phil, effettivamente non avevo pensato a fare quel tipo di ricerca, beh che dire... ancora più sorpreso.
Non tanto dalle dinamiche chimiche che giustamente Ipazia mette in chiaro, ma dalla proporzioni necessarie a rendere possibile queste tragedie. E' vero che la co2 è inodore, ma il corpo reagisce ad una minore quantità di ossigeno assunta fornendo dei sintomi lievi, che potrebbero anche essere confusi con affaticamento? Una stanza di 20 mq, assumendo sia stagna per qualche motivo, per essere colma di co2 anche solo al livello delle ginocchia ha bisogno di un quantitativo di gas non indifferente, non vorrei mettermi a fare calcoli, ma anche assumendo il contenitore 2x2 ad una pressione di un bar e colmo di gas per un terzo.. a occhio secondo me non ci arriva alle ginocchia. Comunque mi sembra anche abbastanza morboso voler giocare a fare Sherlock Holmes su tragedie reali di questo tipo, perciò mi fermo qui, ne terrò conto, pur non avendo alcuna esperienza in grado di illuminarmi riguardo a quale potrebbe essere il limite di queste reazioni. Canarini? Vabbè.. posso portarci una gallina...se non cagasse sarebbe anche divertente.
#2293
Scienza e Tecnologia / casa intelligente: si o no?
11 Ottobre 2021, 07:07:40 AM
Argomento che se sviscerato potrebbe risultare molto interessante...
Tuttavia consiglierei di evitare di considerare il concetto molto pubblicitario di "casa intelligente", termine ombrello sotto il quale coesistono tecnologie più o meno intelligenti.. non solo in termini assoluti ma anche relativi, in alcune case un intervento potrebbe essere effettivamente intelligente, in altre no. L'aspirapolvere robot tuttavia, pur essendo un gadget moderno e tecnologico, non dovrebbe almeno in teoria far parte di questa categoria di tecnologie (più propriamente chiamate domotica) essendo che generalmente si intendono interventi fissi e non mobili, al massimo può essere considerato il punto più vicino alla guida autonoma di veicoli che l'uomo raggiungerà nel breve periodo (è una battuta).
Si, nel caso di un blackout le funzioni di una casa del genere sono piuttosto ridotte.. ma anche la mia casa molto stupida, in caso di blackout non ha molto da offrire (perlomeno la stufa funziona lo stesso)..Quindi, a patto che le funzioni principali rimangono escluse e meccaniche (es. serratura delle porte) il problema dei blackout, a meno non ti stia preparando per l'apocalisse o viva in alta montagna, dovrebbe essere residuale.
Quali altri interventi di domotica ti vengono in mente ?
#2294
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
10 Ottobre 2021, 12:37:09 PM
Questa settimana sono stato molto impegnato e anche molto entusiasmato dalla raccolta dei frutti del ripristino del castagneto di cui avevo parlato anzitempo, questa volta tuttavia anzichè essere le castagne sono stati i funghi, per cui si è palesata una situazione metereologica estremamente favorevole, interrotta anzitempo da tre giorni di vento fortissimo e freddo, che hanno praticamente congelato il sottobosco. Tuttavia in una settimana, in media due persone a raccogliere, siamo riusciti a collezionare una cinquantina di kili di funghi commercialibili immediatamente, e altrettanti (forse più, peso approssimativamente) da conservare secchi o in vetro. Era parecchio tempo, e precisamente da quando la malattia del castagno aveva imperversato come benzina nei nostri boschi, che non si riuscivano a fare settimane così, anche se ora tutto si è bruscamente interrotto. In ogni caso io sono anche un pò stanco, perchè per almeno due giorni è significato camminare per otto ore sotto il diluvio nel bosco, mentre "assorbivo" la seconda dose di vaccino. In media cambiavo pantaloni tre volte al giorno per mantenermi asciutto,e partivo con un cesto e una gerla per volta. Soddisfazione economica e personale (e culinaria)..ma per un pò basta.

L'unica notizia che sono riuscito a leggere, non è quella sulla Polonia o sul catasto, ma questa:
https://www.infooggi.it/articolo/dramma-paola-muoiono-mentre-fanno-il-vino-4-uccisi-da-esalazioni-ecco-tutti-i-dettagli/129572

Il motivo è che non ho idea di come sia potuto succedere, e di esperienza "sul campo" (o meglio dentro la botte) ne ho. Ricordo ancora le prime volte che i miei mi permisero di entrare dentro al tino a raccogliere le vinaccie, avrò avuto otto o nove anni, il tino sarà stato alto due metri, e quando vi mettevo i piedi dentro cominciavo a sprofondare nelle bucce, come le sabbie mobili, presto mi ritrovavo annegato fino alle coscie, la testa erà già molto più bassa della linea d'aria. Erano le prime esperienze anche con l'alcool, che evidentemente non mi lasciavano bere, ma che ero molto curioso di provare, perlomeno in questa forma gassosa che veniva sprigionata dai residui del mosto. Quando si arrivava a raschiare il fondo, l'ossigeno era davvero poco, e bisognava prendere respiro fuori e "immergersi" dentro ai gas.. Qualche volta ne uscivo leggermente brillo, mai ubriaco, nonostante fossi un bambino. Ma l'idea di svenire, o addirittura soffocare? Non ho la più pallida idea di come possa essere accaduto.. Il pm dice che il locale non era ben aereato.. Ma quale cantina sarebbe ben aereata? Dalle foto sembra una cantina tradizionale con botti di legno, il senso di quel tipo di cantina è proprio quello di mantenere l'umidità per preservare la qualità dei legni. La mia cantina ha un finestrino 40x40, che spesso è chiuso per non far entrare i gatti.. Se qualcuno di voi ha idee, io l'unica che mi sono fatto è che si tratti di una vasca gigantesca, ma non avrebbe neanche senso perchè ad un certo punto ha senso averne più vasche anzichè giganti, e le botti da invecchiamento nelle foto non presumono la necessità di "piscine". Potrebbero non aver follato le bucce, cioè aver creato una sorta di cappello di bucce che sotto ha creato una camera di gas pressurizzati, ma qui si parla di persona dentro la vasca, perciò per essere entrato il cappello doveva già essere bucato e i gas rilasciati.


In ogni caso, non so perchè e non so per come, dopo essermi preoccupato per me stesso, mi sono subito venute in mente le atmosfere del Nome della Rosa, e immaginare questa scena mi ha sicuramente colpito con una vena molto accentuata di grottesco.
#2295
Citazione di: anthonyi il 09 Ottobre 2021, 09:54:45 AM
Intanto piano con le offese, le previsioni economiche normalmente funzionano, altrimenti sarebbe difficile far funzionare i sistemi finanziari che devono comunque costruire quotidianamente complicati equilibri, di carta quanto vuoi, anzi oggi di bit, ma in funzione dei quali tante merci si muovono e ci permettono di fare colazione ogni mattina.
E' evidente che esistono problemi di livello superiore al di là della percezione e della motivazione dell'individuo. Ma qui molto banalmente, e in fondo anche queste sono previsioni, dobbiamo domandarci quanto sia vera la causazione del lavorare meno, lavorare tutti.
Te lo ricordi Salvini che prevedeva che per ogni pensionato anticipato sarebbe stato assunto un giovane disoccupato.
Le cose non sono andate esattamente così, perché l'economia è un po' più complicata di una sala del cinema.
A tutt'oggi l'unica previsione sulla disoccupazione che si è realizzata è quella che la deregolamentazione del lavoro incrementa il numero di occupati, e favorisce l'emersione del lavoro nero.
Non sono offese, al massimo sono io che parlo brutalmente, al mio solito, ma se gli economisti fossero capaci di prevedere l'economia, innanzitutto sarebbero le persone più ricche sul pianeta...Almeno io ho sempre pensato che se conoscessi i numeri del lotto me li giocherei da solo, anzichè darli ad altri. Tanto di cappello comunque a chi cerca di razionalizzare l'irrazionale, magari però un pizzico di disincantamento in più rispetto ai propri diagrammi non farebbe male. Certamente un lavoro totalmente deregolarizzato fornisce piena occupazione, basta andare in paese africano per rendersene conto, lavorano tutti, anche sedici ore al giorno sette giorni su sette, ovviamente se tieni conto del lavoro in nero, che è lavoro deregolarizzato al massimo. Qui abbiamo tutte ste cianfrusaglie marxiste come i contributi, l'assistenza sanitaria, etc tutte spese che se sparissero sicuramente agevolerebbero l'occupazione. Qui veramente perdo l'occasione di notare la differenza tra le semplificazione Salviniane e quelle di fini economisti di fama internazionale, l'acqua in fondo ai pozzi è sempre la scoperta più inaspettata a quanto pare. Per rispondere comunque al punto centrale del topic comunque, e probabilmente anche l'ultima risposta: no, non è un equazione diretta e la correlazione potrebbe anche essere piuttosto debole, se non si coadiuva con politiche mirate a far si che questo travaso avvenga, non esistono soluzioni magiche, esistono stati che hanno una classe dirigente capace di visione, prospettive e principi economici... tutti gli altri "lasciano fare al mercato", che non vuol dire nulla, perchè il mercato è sorretto dalle regole che quelle stesse classe dirigenti hanno deciso (il tavolo da biliardo), ma perlomeno si tolgono la responsabilità politica di essere incapaci di risolvere la situazione, ammantando i propri fallimenti con un alone di ineluttabilità e fatalismo.