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Messaggi - Ipazia

#2311
Mi pare un modo riduttivo di intendere la filosofia. Sarebbe come limitare la critica delle religioni ai testi sacri senza potersi occupare del tipo di organizzazioni religiose che da quei testi sono nate, spesso discordanti tra loro per motivi che oltrepassano la sfera teorica.

Con la scienza scientistizzata la critica filosofica è ancor più costretta ad entrare nei meandri del funzionamento delle singole discipline, se non altro per motivi etici, di fronte ad una scienza medica o sociale che vuole imporre alla filosofia la sua visione del mondo. Piacerebbe anche a me un mondo di politici che fanno i politici e scienziati che fanno solo ricerca, ma mi trovo invece politici e scienziati che pretendono di legiferare in campo etico e quindi, quantomeno, mi devo chiedere con quale legittimazione lo fanno. I risultati delle scienze, e di alcune in particolare, cambiano i modi di vita e i contesti valoriali ben oltre l'ambito specialistico di cui si occupano e talvolta lo fanno con arroganza, propria di un'ideologia totalitaria che non fa prigionieri.

Abbiamo interlocutori per i quali non esistono piani di realtà oltre il limite della scienza stessa e quindi non resta che difendere i propri spazi vitali, anche teoretici, o soccombere.
#2312
Riflessioni sull'Arte / Re: Il ritmo nel sangue
26 Marzo 2023, 22:24:20 PM
Tornando al discorso sull'autonomia esistenziale e artistica del musicista il processo non è stato così lineare e non è neppure vero che sia tutto contrassegnato dalle magnifiche e progressive sorti del (sedicente) libero mercato borghese/capitalistico.

E' soprattutto il mondo del melodramma che permise ai musicisti affermati dell'epoca rinascimentale e barocca una relativa autonomia dai loro referenti politici ed una grande libertà compositiva. Monteverdi fu maestro di cappella a Venezia, ma realizzò melodrammi in totale autonomia. Nel secolo successivo le compagnie di operisti, prevalentemente italiani, girarono il mondo come liberi professionisti e così pure dicasi per i cantanti più affermati. Mentre in tardo '800 Wagner si ridusse a cortigiano del re Ludwig II di Baviera. Un cortigiano-padrone, ma il cui livello di vita e produzione artistica dipendevano da un monarca, assai più di Mozart, Haendel e Monteverdi. Čajkovskij deve molto alla baronessa von Meck, Chopin a George Sand, Liszt alle nobildonne che frequentava e pure Beethoven aveva i suoi benefattori, uomini e donne, nell'aristocrazia viennese.

Fenomeni analoghi si verificarono nelle arti figurative: Michelangelo, Raffaello, Leonardo, Tiziano, Rubens, van Eyck,... i committenti se li potevano scegliere, mentre Pollock sarebbe rimasto a far pittura con le galline se non avesse incontrato una benefattrice come la milionaria Peggy Guggenheim. Anche un musicista rinascimentale come Josquin Des Prez si sceglieva i sovrani committenti e li cambiava, con tutte le riverenze del caso, assai liberamente come un libero professionista.

Io credo che sia la grandezza di un talento a renderlo libero, assai più delle convenzioni sociopolitiche del suo tempo.
#2313
@davintro

Affermare le pretese metafisiche dello scientismo e la divinizzazione della Scienza non comporta una automatica condivisione di tale processo, bensì la necessità di confrontarsi con esso in tutte le situazioni, sempre più opprimenti, in cui tale feticcio viene (im)posto. La critica filosofica ha un nuovo, ingombrante, soggetto metafisico con cui confrontarsi, oltre il soggetto trascendente della tradizione filosofico-religiosa.

La metafisica ha aperto il suo raggio d'azione e non può ignorare le velleità metafisiche della numificata Scienza.
#2314
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
26 Marzo 2023, 18:56:33 PM
Sugli effetti avversi meglio lasciar parlare un competente:

https://comedonchisciotte.org/due-anni-di-dosi-ripetute-di-vaccini-anti-covid-19-ecco-i-rischi-maggiori/

Il prosieguo della sperimentazione in atto, malgrado censure e omissioni, porterà altra carne (umana) al fuoco della (cono)scienza. Crimini inclusi.
#2315
Quello che c'entra Brusaferro con Speranza. Una faccia, una razza.
#2316
Certe fesserie le lasciamo dire ai decerebrati della covidemia vaccinale, dal Presidente del Consiglio in giù.

"Non ti vaccini ti ammali muori e fai morire"

Ogni parola sbufalata ignominiosamente, tanto per i non vaccinati che, ancor peggio, per gli sfigati trapassati o menomati che ci hanno creduto.
#2317
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
26 Marzo 2023, 17:32:17 PM
I vaccini polio hanno avuto una lunga sperimentazione che ne garantisce l'innoquità. Finora il covaccino detiene il record storico dei casi avversi, in assenza di qualsivoglia profilassi, senza essere stato ritirato. Questo è assai grave.

Manco Jenner avrebbe potuto permettersi un tale assenza di creanza.
#2318
Perdono senza pentimento ?
#2319
Citazione di: Claudia K il 26 Marzo 2023, 17:04:07 PMQuando poi quel fideismo va a in rotta di collisione frontale proprio con la scienza e con il suo Metodo, il crash del discettare di scienza con metodo antiscientifico è davvero surreale e meritevole di ogni approfondimento filosofico e di scienze sociali!

Qualcuno ha già risposto qui
#2320
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
26 Marzo 2023, 17:09:16 PM
Citazione di: Claudia K il 26 Marzo 2023, 12:13:51 PM....Nel frattempo, almeno a me, suona proprio e solo come <terroristico> lo sventolamento in ogni dove, e con velleità universalizzanti,  di casi avversi isolatissimi oltrechè percentualmente previsti ab origine dai produttori  e/o di interviste a chi riflette sul tema dallo studiolo di casa.

Già prevedere casi avversi, e non avere gli strumenti analitici e diagnostici per prevenirli, in un farmaco somministrato a persone sane, giovani, gravide, è un crimine contro l'umanità.

Ma l'affidabilità di quelle percentuali e la consistenza della sperimentazione alla fonte, ben spiegate dal dr. Giovanardi, aggiungono lerciume al lercio.

(Stiamo discutendo di bioetica, e purtroppo la scienza c'entra. Si potesse fare bioetica senza scienza medica, sarei la prima a felicitarmi.)
#2321
Citazione di: Phil il 26 Marzo 2023, 12:22:14 PMProbabilmente ti riferisci ad altri, comunque, personalmente, non mi pare di aver scritto «Scienza», bensì «scienza», mettendo in guardia dall'idolatrarla e dal farne una divinità come nell'Illuminismo, sottolineandone costantemente la fallibilità, i tempi lunghi, la possibile presenza di mele marce e ora ricordando anche l'ovvio, ossia che chi ha colpe, verificate dai chi di dovere (non da byoblu, senza offesa) è giusto venga tenuto a pagarne le conseguenze. Questo è l'identikit dello scientista dormiente che adula la Scienza e che i complottisti vorrebbero svegliare? Chiunque non sia complottista allora è automaticamente scientista ingenuo? Va bene polarizzare e semplificare per miope amor di opposizione, ma mi era parso di aver pur scritto qualcosa di più bilanciato in merito. Sul resto (che conferma i soliti limiti esegetici del complottismo, nel suo voler impazientemente cristallizzare processi dinamici), visto l'insuccesso comunicativo della mia prosa, ritengo sia inutile dilungarmi oltre.

Mi spiace Phil, ma ti avevo dato tutti gli elementi per capire che quello che l'ideologia dominante, mediaticamente veicolato, riduce alla mono dimensione del "complottismo" è una costellazione di critiche ben fondate che si distendono dalla scienza alla filosofia.

Insistere nel volere districare la comunità scientifica dagli orrori ed errori della società in cui essa è complice e protagonista mi appare un bias da eccesso di pre-giudizio, di philoscientismo, se non di scientismo conclamato.
#2322
Citazione di: davintro il 26 Marzo 2023, 13:04:01 PMUna (non l'unica) delle ragioni che mi aveva spinto per diverso tempo a non frequentare più il forum era stata anche il notare un certo andazzo di stampo materialistico e scientistico che non mi convinceva affatto, la tendenza, in troppi utenti, di cui pure ho stima, a utilizzare continuativamente argomenti presi dalle scienze naturali per discutere di temi filosofici, andando così a squalificare quel livello di autonomia, contenutistico e argomentativo, della filosofia rispetto alle altre scienze, senza il quale la filosofia come disciplina non ha alcun senso. Se anche i temi classici della filosofia, l'Essere, Dio, l'anima, il trascendentale ecc. di cui qua si dovrebbe discutere possono essere discussi e magari anche risolti tramite le categorie della scienza, allora il presupposto sarà, basta la scienza a spiegare tutti i piani del reale, senza che la filosofia possa aggiungere nulla di proprio, non avendo un proprio specifico spazio di manovra. Poi ovviamente, cadere in questa epistemologia positivistica della scienza che sostituisce la filosofia rendendola obsoleta e insignificante è un'operazione legittima, al netto che la si condivida o meno, ma poi è chiaro che chi come ha una formazione culturale prettamente umanistica e delle preferenze filosofiche nettamente orientate alla riproposizione, certo in chiave critica, non per un gusto tradizionalistico autoreferenziale, delle posizioni della metafisica tradizionale, in particolare del filone platonico-agostiniano dell'interiorità, poi in un contesto del genere non possa dare nulla, e la sua partecipazione finirà col rivelarsi piuttosto sterile.

Da quando Essere, Dio, anima e trascendente sono diventati Scienza, diciamo da Kant in poi, la filosofia, se vuole sopravvivere come sapere attivo, non antiquario, deve confrontarsi con questa nuova, totalizzante e sussuntrice, categoria metafisica.

Questioni come il fideismo scientista e l'anatema (anti)complottista non riguardano l'epistemologia, ma la visione del mondo, e quindi vanno affrontate in sede filosofica.

Perché la covidemia ? Perché è la parte ideologica della epidemia influenzale e la ferita maggiore che essa ha inferto alle coscienze è di tipo metafisico, non fisico. Nel quale ultimo aspetto, apparentemente più "scientifico", ha scontato tutti i pregiudizi e orrori dell'ideologia che ha cercato di imporre, violando fondamenti della dignità umana attinenti all'etica ed in particolare alla bioetica, argomenti squisitamente filosofici.

Rimane comunque la sezione spirituale, in cui è possibile, senza interferenze, che sarebbero di cattivo gusto, confrontarsi sui temi trascendenti della metafisica "tradizionale".
#2323
Citazione di: Phil il 25 Marzo 2023, 23:24:36 PMEsatto; «dinamica in corso», fuori dalle svilenti polarizzazioni da tifoseria, non significa affatto che sia tutto rose e fiori, che non ci siano stati reati, che non siano state fatte scelte politiche sbagliate, che persone di potere non siano state corrotte, etc. «Dinamica in corso» significa che oggi sappiamo più di quanto sapevamo ieri finché ci basiamo su osservazione dei dati, analisi, etc. sul metodo scientifico, per dirlo in breve.

Ma con un po' di creanza, bioetica e diritti costituzionali, suvvia. Siamo mica sorci da stabulario.

CitazioneBen vengano gli apporti di necroscopi, medici in pensione e ausiliari del traffico, l'importante è che siano pertinenti e, soprattutto, scientificamente validi. Il giochino «se fossi re avrei già saputo salvare il mondo» lo lascerei fuori dai discorsi seri, sia politici che, soprattutto, scientifici (il problema non è la pioggia, ma capirne le cause, come prevenirle e intanto decidere come ripararsi; non la farei troppo semplice, sminuendo tutto con «piove, ve l'avevo detto», come se qualcuno abbia mai pensato che non dovesse mai più piovere fino alla fine dei tempi).
Per quanto riguarda gli effetti collaterali: se qualcuno sapeva già tutto ciò (non «temeva» tutto ciò), pur non essendo stato di fatto ancora verificato nulla (sempre macchina del tempo permettendo), è proprio come se Laocoonte avesse detto «per me finisce male» senza scagliare la lancia e sentirne l'effetto: certo, avrebbe avuto ragione lo stesso, ma non sarebbe stato altrettanto credibile al momento del suo verdetto (prima che venga frainteso: ciò non significa che qualunque intruglio vada testato su larga scala, ma una volta che la politica decide di farlo, la scienza, per restare davvero tale, ha i suoi metodi e i suoi tempi; per inciso, i dirigenti di una casa farmaceutica non fanno scienza, sono manager, imprenditori o altro).

I preavvisi autorevoli ci furono da parte di chi conosceva bene la tecnica e i rischi dell'opzione Rna messaggero. Rischi oggi confermati al di là di ogni possibile scientifico dubbio. Anche Gismondo, prima che partisse la grancassa covaccinale, mise in guardia dagli ugm (umani geneticamente modificati), visto il can can che si era fatto sui ben meno pericolosi ogm. Sai, chi ci capisce ha pure l'istinto del futuro e le sperimentazioni pregresse confermavano le preoccupazioni.

Nella scienza che attiene alla salute umana vi è un principio da cui non si dovrebbe mai, lager esclusi, derogare. Si chiama principio di precauzione. E ce ne vuole ancora di più quando vengono coinvolte persone sane, giovani, gravide. Ma anche  soggetti fragili, a cui ci vuole niente per dare il colpo di grazia.
 
CitazioneCome insegna Hegel, la nottola prende il volo solo alla fine del giorno, piaccia o meno; aggiungerei che quelli che strillano all'inizio del giorno sono solitamente i galli del pollaio, proprio quelli che ronfavano di notte mentre la nottola già svolazzava (detto diversamente: in ogni faccenda i conti più importanti si fanno alla fine, e sono conti, non chiasso).
Se si vuol "mettere al rogo" (non letteralmente, spero) chi ha sbagliato con dolo, per proprio tornaconto o corruzione, credo ciò sia già previsto esplicitamente dalla legge e dubito se lo augurino caldamente solo i complottisti (che magari il vaccino non l'hanno nemmeno assunto); l'importante è farlo basandosi su prove chiare e, manco a dirlo, scientifiche.

Prove che ci sono già, c'erano prima e si raccoglievano a ritmo industriale durante la "dinamica in corso", senza che il comitato d'affari congiunto tra affaristi, politici e comunità scientifica, battesse ciglio, se non reprimendo qualsiasi tentativo di chiarezza scientifica indipendente a salvaguardia delle vittime della sperimentazione.

Mi rendo conto che convincere uno scientista dell'inesistenza della Scienza è difficile come convincere un teista dell'inesistenza dei numi. Il marpione Platone si rese conto per primo della sua indimostrabilità (esistono le figure, più o meno porche, che popolano la "comunità scientifica", non la Scienza) e pose la Scienza nell'iperuranio della non falsificabilità a scanso di "complottisti". La storia si ripete: ma dalla farsa alla tragedia, in un'epoca in cui la Scienza è l'alibi autorevole e autoritario di ogni porcheria
#2324
Tutti i salmi finiscono in gloria, dice la saggezza popolare cristiana. Ma se nessuno desse la scalata al cielo saremmo ancora alle latomie - ammesso e non concesso che ce ne siamo scostati di molto e non ne abbiamo inventate di peggiori - e quindi, per quanto effimere, viva le rivoluzioni.
#2325
Anch'io, ora. Senza nicotina (mai gradita). Cioccolata fondente con ritualizzata parsimonia. Musica sempre. Compresa quella, da privilegiati, del silenzio.