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Messaggi - Jacopus

#2311
CitazioneTu sei, invece, ancora fermo all'etica. Dal concetto di etica nasce - inevitabilmente - quello di religione...di dogmi e di gerarchia religiosa preposta a salvaguardare la purezza di quell'etica.
Dopo migliaia di anni di guerre di religione, di eresie, di roghi, di inquisizioni, di processi a Galilei tu sei ancora qui a proporre un'etica, una religione e - inevitabilmente - una gerarchia preposta a salvaguardare quell'etica.
Mi verrebbe proprio da dire che la Storia non ti ha insegnato nulla. Probabilmente perchè non l'hai mai studiata....o perchè non l'hai capita. (risposta 38 di Myfriend)
Mi soffermo su questo passo per due motivi. Il primo è il più semplice ed è un ammonimento. L'ultimo periodo è assolutamente fuori luogo perchè non obietta o confuta ma è la solita "reductio ad hominem".
La seconda è più sulla sostanza della tua tesi. Associ, a mio giudizio in modo scorretto, l'etica, tradizionalmente intesa, alle guerre di religione e all'etica religiosa imposta, mentre la tua vera etica, se ho capito bene, è un processo che nasce dalla consapevolezza della propria ombra, cioè del lato malvagio/egoista/ferino di ognuno di noi. Una volta che questa consapevolezza viene alla luce, è possibile migliorarsi e non proiettare più sull'altro le proprie meschinità.
L'etica in realtà ha una storia parallela alle religioni e molto più antica delle guerre di religione. Essa è quella che gli antichi greci chiamavano praxis per distinguerla metodologicamente (anche se c'era necessariamente un collegamento) dalla episteme, o farla rientrare nella physis come sua parte, da contrapporre alla metaphysis.
Una accettazione della propria ombra è sicuramente un atto importante, una presa di coscienza che tra le altre cose, non è unicamente appannaggio delle correnti junghiane della psicologia, ma che si ritrova equamente apprezzata dalla psicoanalisi, dalla teoria sistemico-relazionale e da quella della psicologia cognitiva.
E' possibile quindi che chi abbia preso coscienza della propria ombra sia eticamente/moralmente più evoluto di coloro che continuano a perpetuare il meccanismo del capro espiatorio e della proiezione, ma, sfortunatamente, la storia dell'etica non si conclude nel momento teorico in cui tutti acquisiscono coscienza della propria ombra.
Il male nell'uomo può essere anche un male "freddo", consapevole del suo agire malevolo, senza aver bisogno di scuse e di proiezioni, come ad esempio sembra comunicare Nietzsche (vabbè lasciate perdere polemiche su Nietzsche qui ;D). Il male può nascere dai traumi, che fanno esplodere la violenza come lava e non necessariamente sono fondati sulla proiezione, ma sulla necessità di controllare il trauma originario, rivivendolo da carnefice. Chi adotta la mentalità della proiezione può cognitivamente sapere benissimo che esiste la sua ombra malevole ma preferisce adottare questa strategia per ottenere e gestire strumentalmente il potere. La consapevolezza c'è ma c'è anche la consapevolezza della grande efficacia delle dinamiche proiettive per ottenere il potere. Il male può nascere dalle organizzazioni, che gestiscono quel male e lo amministrano freddamente, come ha esemplarmente descritto Hanna Arendt. Il male può essere semplicemente adottato come processo di apprendimento e non riconosciuto come tale. In tutti questi meccanismi e in altri che non elenco per brevità, è possibile che vi siano aspetti proiettivi, ma è anche possibile che siano assenti, e comunque vanno considerati anche altri aspetti ugualmente importanti.
Insomma pensare alla sconfitta dell'ombra come raggiungimento del "bene etico assoluto" è molto semplicistico e fa rientrare dalla finestra quella visione ecclesiastica e gerarchizzante che si voleva far uscire dalla porta.
#2312
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
17 Novembre 2019, 20:07:29 PM
CitazioneLa paura della morte deriva dall'attaccamento all'esserci mondano. Un attaccamento che svanisce quando in gioco vi è il Bene.
Un principio molto interessante e in cui mi riconosco molto. Ti posso chiedere se è collegato a qualche teoria filosofica o spirituale? In generale il tuo modo di pensare mi sembra, nella mia ignoranza, qualcosa di attinente al buddismo, ma talvolta anche piuttosto severo con questo richiamo continuo al nulla.
Ciao e grazie.
#2313
In realtà non è un concetto difficile da capire e che oltretutto permea la cultura occidentale fin dai tempi di Eraclito e che assume la forma generica del panteismo.
Ad esempio Einstein dichiarò" Io credo nel Dio di Spinoza che si rivela nell'ordinaria armonia di ciò che esiste, non in un Dio che si preoccupa del fato e delle azioni degli esseri umani".
#2314
Attualità / Re:Caso ILVA in Tribunale
17 Novembre 2019, 08:19:30 AM
Ora alla disputa civile si somma, in questi giorni, quella penale, da parte delle Procure di Milano e Taranto. Non entro nel merito giudiziario. Eutidemo è molto più bravo di me. Ma di fronte ad un processo penale che potrebbe durare 10 anni e più, i responsabili, magari amministratori delegati di 60 anni, che cosa rischiano? Praticamente nulla. Lo stiamo vedendo con Atlantia, i cui responsabili sono italiani. Il processo andrà avanti per decenni e tutto si sgonfierà con il passare del tempo.
Sostanzialmente sono possibili due soluzioni:
1) In una società finanziariamente globalizzata serve una giustizia globalizzata ed effettiva, sulla scia dei tribunali internazionali, in grado di imprigionare e punire Ceo dai redditi miliardari.
2) Tornare ad una società nazionale, dove gli scambi internazionali vengano progressivamente ridotti da oneri fiscali sulle transazioni, con tutti i problemi in termini di efficienza del sistema economico che ciò comporta.
#2315
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
16 Novembre 2019, 02:58:18 AM
Davintro. È un errore ricavare che vi siano forze spirituali contrapposte a quelle fisiche. Si tratta di una affermazione senza dimostrazione, che anzi, proprio a causa della sua particolare natura, se ne afferma l'impossibilità di una dimostrazione, ritenuta indegna e troppo terrestre per comprenderne la  dinamica.
Allo stesso modo si può dichiarare che la pazzia è causata dalla bile o che la terra è piatta.
Noi esseri umani siamo molto complessi e pertanto è vero che il nostro agire-non agire non dipende solo da reazioni biochimiche, altrimenti non saremmo appunto così complessi. Ma i principi di amore, libertà, giustizia, amicizia, non nascono da un nucleo di spiritualità non ben identificato, bensì dalla conformazione stessa del nostro SNC e, nella fattispecie, da tre sue caratteristiche peculiari che condividiamo solo, e solo molto parzialmente, con i primati superiori.
1- Plasticità. Il ns SNC, si adatta splendidamente al mondo circostante, sia a quello reale che a quello culturale. Pertanto credere, ad esempio, agli effetti della spiritualità, avrà delle conseguenze conportamentali, così come tutte le possibili altre credenze, compresa quella del metodo scientifico, o appunto, della libertà ( e tutti i suoi modelli), della giustizia ( e tutti i suoi modelli) e così via.
2 - Trasmissione di valori culturali. Il ns SNC è affiancato, ormai da millenni, da una serie sempre più estesa di ausili, affinché la generazione successiva non debba ripartire da zero. Questi ausili hanno registrato una storia di quei valori che tu citi (libertà, amore...), che è stata interiorizzata dal genere umano e dalla quale non possiamo prescindere. Un po' come non possiamo prescindere dalla nostra storia in quanto singoli esseri viventi.
3 - Configurazione cooperativa del SNC della specie homo sapiens. Quei valori rispecchiano la natura cooperativa ed empatica del SNC. La natura dell'uomo può virare verso l'egoismo e l'avidità apprendendole secondo quanto descritto al punto 1 e al punto 2, ma vi sono ormai moltissime evidenze che dimostrano come il nostro cervello sia organizzato in modo cooperativo ed empatico, al punto che ci commuoviamo per vicende altrui e sentiamo l'ingiustizia subita dagli altri, e siamo felici se siamo amati. A differenza della tesi spiritualistica, in questo caso vi è una vastissima letteratura scientifica che non elenco in questo post, ma che posso fornire a chi vuole approfondire l'argomento.
#2316
Myfriend. Spiegami cosa c'è di intelligente nella estinzione dei dinosauri, o in quella del giaguaro occidentale. Questo processo evolutivo deve contemplare anche il virus della peste bubbonica o è solo un incidente di percorso? I bambini autistici fanno parte di questo disegno cosmico "progressista" o sono scarti di lavorazione? Come mai il dna è formato ( anche quello umano ) da parti ereditate da virus? La nostra perfezione prevede anche la nostra capacità di ammazzarci a vicenda su scala industriale o anche questo è un temporaneo difetto di fabbrica? La domanda fondamentale comunque è: eventualmente siamo ancora in garanzia e in quale centro di assistenza cosmico possiamo rivolgerci?
Ps: hai fatto bene a scrivere in tematiche spirituali, perché l'evoluzionismo darwiniano è un'altra cosa, ma questo, appunto, lo sai anche tu.
#2317
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
15 Novembre 2019, 04:42:07 AM
Davintro. La ricarica psichica del tuo corridore dipende da fattori del tutto organici. Sono reazioni biochimiche ed ormonali che danno fondo alle nostre riserve di energie conservate in grassi. La possibilità di accedere a quelle fonti dipende a sua volta da altri fattori, come l'entusiasmo, la concentrazione, la resilienza, tutti aspetti caratteriali forgiati dall'interazione del SNC di ognuno di noi con il suo ambiente.
Prova a fare la controprova pensando ad due corridori reduci da una battaglia in vietnam e a due corridori ipervitaminizzati e reduci da una tre giorni in una SPA. Nel primo caso dubito fortemente che si possa attivare la "ghiandola pineale".
#2318
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
14 Novembre 2019, 16:41:57 PM
La candela non può pensare sè stessa pensante. L'uomo sí. E pensare sè stesso è un processo incrementato da tutti gli ausili culturali che abbiamo inventato negli ultimi diecimila anni (miti compresi).
Per questo motivo ci chiediamo il senso della vita e il significato della morte ed un significato è quello mostrato dalle religioni.
#2319
Scienza e Tecnologia / Re:Scienza e maree
12 Novembre 2019, 20:44:03 PM
Non sono un esperto di maree, e quindi sono andato su wikipedia, che ad un certo punto:
CitazioneLe stesse forze e gli stessi principi che regolano le maree dei corpi liquidi, agiscono pure sui corpi solidi, in particolare è stata documentata la deformazione della crosta terrestre.
Quindi il principio della "palla molle" è accettato (almeno da wikipedia) ma la stessa forza gravitazionale sole-luna agisce anche sull'acqua del mare, anzi, principalmente sull'acqua del mare, ma non disdegna la crosta terrestre, anch'essa una massa soggetta alla legge di gravità. Ovvero un effetto (sul mare) non esclude l'altro (sulla crosta terrestre).
#2320
CitazioneComunque gli idealisti hanno la facoltà di provare a sostituire l'etica naturale (umanamente ingiusta ma indispensabile alla sopravvivenza) con quella umana (giusta e consolante ma troppo pericolosa per la sopravvivenza delle società umane, delle specie biologiche, del mondo nel suo complesso............).
In realtà Viator tu non sai di cosa parli. Fai gli stessi discorsi che potrebbe fare la casalinga di Voghera. Quello che scrivi è solo ideologia neppure troppo aggiornata.
#2321
Per Viator. Ecco un estratto dal film di Charlot, mr Verdoux.
"Guerre, conflitti, tutti affari, un omicidio è delinquenza, un milione è eroismo". Oppure questa frase di Stalin: " un morto è una tragedia, un milione di morti è statistica".

Hai toccato un punto centrale della modernità, Viator. Nel mondo in cui l'opera d'arte è riproducibile tecnicamente, il singolo uomo non conta, noi buonisti " privilegiamo l'umano, il sentire, il particolare". Mi vien da dire che l'opposto da te auspicato sia " il collettivo, l'agire razionale, l'universale". 
È una visione che azzera l'umanità e ci consegna al totalitarismo e non a caso questo tipo di giustificazione è stata adottata da tutte le dittature. È il bene superiore della razza o del popolo o del capitale a renderci tutti intercambiabili e deperibili come una lampadina o una parte di ricambio.
Lo scandalo invece è fermarsi e considerare il bisogno anche dell'ultimo della terra, quello che sta proprio sotto casa tua, quello con gli occhi castani, mezzo pelato, con i sandali estivi in pieno inverno. È lui che ha bisogno, non i poveri o i nigeriani.
Certo la politica è generalista, le leggi non possono guardare al caso singolo per loro stessa natura. Ma cancellare i casi singoli, la sofferenza dell'uomo preso nella sua storia, irripetibile e degna di attenzione, è l'anticamera di ogni pensiero politico violento. La politica, nel suo sforzarsi in un pensiero lungimirante e quindi necessariamente collettivo non dovrebbe dimenticare che dietro le statistiche ci sono persone in carne ed ossa. Se lo dimentichiamo quella carne diventa facilmente carne da cannone, haftlinge, servo della gleba, rifiuto umano.
Ovviamente Viator, mi conosci, pur nella mia singolarità questo che sto affermando ha una lunga tradizione, che dall'antico testamento giunge fino a Jaspers e Camus. Ed anche la tua visione ha ugualmente nobili natali, da Hobbes a Robespierre fino a Lenin.
#2322
Buongiorno a te Viator dallo sguardo disincantato. Non pretendo tanto, all'umana indole è chiedere assai, ma equamente riconosciamo i motivi di questo ondivago vagare, senza scaricare colpe su chi è stato vittima e non carnefice. Non si può dire all'antilope quando viene sbranata dal leone " te la sei cercata, nascendo antilope", anche perché l'elegante metafora, nella realtà sociale non regge e l'antilope sapiens può tramutarsi indifferentemente in terrorista, delinquente, lavoratore, madre, attore, fino a carabiniere...tutte strade precluse alla povera antilope cervicapra bovidae .
#2323
Citazionese non fossimo grassi e prosperi, come faremmo ad aiutare il Terzo Mondo ?
Eccalà, direbbe Alberto Sordi. In realtà siamo grassi e prosperi anche perché abbiamo depredato il Terzo Mondo. Hai mai pensato che il capitalismo si è sviluppato contemporaneamente al colonialismo moderno?
Al terzo mondo abbiamo tolto 100 e poi, per quietare la coscienza e specchiarci con la nostra bontà, gli doniamo 10, rimproverandoli se con quei 10 ( sono generoso, in realtà dovrei scrivere 1 o, al massimo, 2) non riescono a risollevarsi, al punto da giustificare il nostro ulteriore sfruttamento, visto che la loro cultura non permetterebbe uno sviluppo adeguato.
Ad ogni modo penso che sia troppo tardi per rimediare e che saremmo travolti da una dea che farà le veci della "livella" del principe De Curtis, Madre Natura.
#2324
Nel frattempo nessuno ha risposto all'obiezione di Inverno. Perché i calabresi, che non rischiano la morte, che non vivono in regimi oppressivi, che non sono minacciati dalla desertificazione, che non sono obbligati all'integralismo islamico, che hanno un sistema pubblico 100 volte migliore di quello africano...perché non fanno una startup in Calabria?
#2325
Per Elia. La prima cosa che mi domando è "a che pro?", visto che in passato sempre, con i tuoi vari alias, hai dimostrato di non riuscire a conciliare la tua visione con quella diversa degli altri e non credo quindi che una discussione con te porti mai davvero da qualche parte, se non a scambiarsi qualche accusa, dopo la quale ognuno, nella sua rigidità, penserà di aver capito tutto e di essere dalla parte della ragione.
Detto questo ci provo per l'ennesima volta, provando ad essere il più gentile possibile.

CitazioneI nazisti l'hanno fatto con la violenza fisica grazie all'idea di dover conquistare il mondo essendo loro i cosiddetti ariani.  In Russia i comunisti hanno ucciso nei gulag  milioni di dissidenti, riducendo il popolo alla fame, ma l'ideologia comunista era opposta a quella nazista. Ma qual era il risultato che intendevano raggiungere?
Affamare i popoli, gli uni,  annientare, calpestare e distruggere le identità etniche e culturali col loro razzismo, gli altri. 

Qui mi sembra che equipari il razzismo nazista ad una sorta di razzismo sovietico. Non sono d'accordo perchè le cause e le dinamiche dei due tipi di oppressione sono molto diversi. Con questo però non voglio dire che il comunismo sovietico fosse migliore. Anzi ritengo che possa essere inserito nella stessa cornice del totalitarismo, insieme al nazi-fascismo, ma il potere sovietico non poneva come suo corollario la distruzione di una minoranza culturale, unita da un credo religioso particolare. Il potere sovietico, semplicemente, perseguitava chi si opponeva al suo potere di stampo orientale ed in certe situazioni (come in Ucraina) ha forzato un pò la mano, ma sempre nell'ottica del mantenimento del potere, poichè riteneva, a ragione, gli ucraini come una minoranza dissidente rispetto al potere sovietico-russo.
Il nazismo invece ha costituito una sorta di mistica della razza, secondo la quale gli ebrei, pur non essendo un pericolo per il nazifascismo, furono considerati l'effige del male assoluto e quindi da estirpare indipendentemente da ogni altra considerazione. In ciò il nazismo fu molto più irrazionalista del socialismo reale, ma in quella irrazionalità traeva una legittimazione tanto forte quanto insana.

CitazioneAnnientare le nazioni  col loro indiscriminato globalismo e becero buonismo, attraverso l'immigrazionismo di massa che non solo determina un maggior tasso di delinquenza e insicurezza sociale, ma toglie diritti e lavoro agli autoctoni abbassando i salari grazie alla deportazione di massa dall'Africa e Asia.

Questo sarebbe il terzo tipo di razzismo. Si suppone una sorta di regia, affinchè le masse di tutto il mondo si mescolino fra di loro, per togliere diritti agli autoctoni, tramite deportazioni di massa e in questo modo l'attuazione di un razzismo di comodo. In realtà qui faccio fatica a restare distaccato a causa delle molteplici incongruenze ivi contenute.
Il globalismo si è sviluppato almeno 500 anni fa con la scoperta dell'America, e da allora chi ha beneficiato di questo globalismo siamo stati noi occidentali e continuiamo tuttora a beneficiarne in mille maniere. Si pensa forse che la Total o l'Eni si facciano degli scrupoli a cacciare gli abitanti di un villaggio in Camerun se scoprono il greggio? Quanti sono i carichi di materiale radioattivo che sono sotterrati nel terzo mondo?
In India vi è una regione specializzata in farmaceutica. I farmaci vengono esportati prevalentemente in Europa, senza alcun controllo sul territorio, al punto che un intero lago che dava lavoro e da mangiare a molti villaggi è diventato privo di vita, costringendo le persone a scappare. Il lago Ciad è attualmente ridotto al 10 per cento del suo bacino rispetto a 50 anni fa. La sua sparizione farebbe ingrandire il deserto, costringendo altre persone a fuggire. Non mi risulta che i film-documentari-serie televisive enfatizzino il tipo di vita dell'agricoltore di ananas dell'entroterra della Nigeria. Di solito siamo tempestati da immagini che esaltano l'uomo bianco anglo-sassone, che fa lavori interessanti e poco faticosi. Dopo un percorso secolare in Occidente molti diritti sono tutelati, mentre in molte altre parti del mondo questi diritti non sono riconosciuti. Anche questo è un motivo per giungere in Occidente. I "poteri forti" hanno tutto l'interesse a destabilizzare le aree del terzo mondo, per vendere armi, per acquisire a poco prezzo materie prime, spostando ricchezza dal sud al nord del mondo.
Questi elementi messi un pò a casaccio, servono a cercare di capire i molteplici motivi delle migrazioni, che hanno come causa iniziale sempre l'occidente.
Citazionemaggior tasso di delinquenza e insicurezza sociale
Su questo punto ti consiglio di vedere le tabelle annuali del Ministero dell'Interno. In prospettiva negli ultimi venti anni la delinquenza è diminuita. Inoltre combattere la delinquenza attraverso procedure di espulsione di massa è altamente controproducente. Sarà la progressiva perdita dei permessi di soggiorno, dovuta alle modifiche volute dal precedente governo giallo-verde, che farà impennare la delinquenza. Oppure si pensa di poter espellere realmente 700.000 non aventi diritto? Qui c'è il link, tanto per non parlare a vanvera:
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/i-nuovi-irregolari-italia-21812

Citazionetoglie diritti e lavoro agli autoctoni abbassando i salari grazie alla deportazione di massa dall'Africa e Asia.
Qui si sbaglia bersaglio. Si dovrebbe accusare il sistema economico dominante. Il problema è che da mercati interdipendenti ma con una forte percentuale di economia interna si è passati a mercati totalmente globalizzati. Le merci, che producono lavoro, sono delocalizzate e delocalizzabili in ogni momento e non è neppure possibile "comprare italiano", poichè un auto italiana potrebbe essere prodotta in Turchia e un auto tedesca essere dotata di freni che vengono prodotti a Torino. Tornare a mercati nazionali sarebbe controproducente per la stessa economia italiana, che in certi settori (mobili, elettromeccanica, farmaceutica) è leader in Europa.

CitazioneRifiutando il cattolicesimo con la scusa del laicismo  per poi favorire altre religioni  (alcune molto peggio del cattolicesimo) provocando problemi conflittualità e malcontento.
Personalmente non mi sogno neppure di rifiutare il cattolicesimo e non credo che sia neppure l'intento dei "poteri forti." Se proprio dovessi esprimere un desiderata, mi piacerebbe finalmente una divisione dei campi di influenza, con le chiese che svolgono i loro riti "privatamente" e lo stato che non continua a pagarle con le nostre tasse.

CitazioneCon la farsa della UE e dell'euro che sono strumenti di globalizzazione e impoverimento.
Di tutto un pò, mi vien da dire. I razzisti alla rovescia hanno anche progettato l'euro come strumento di globalizzazione. Qui ritengo invece che sia in corso da sempre una guerra sotterranea fra chi non vuole vincoli e garanzie europee e chi invece li vuole. Pensare di tornare ad essere ricchi con la lira è veramente un pensiero delirante. Al massimo torneranno ad arricchirsi i piccoli commercianti, le partite IVA, i piccoli-tanti evasori fiscali, ma al costo di ridurre il nostro paese ad una esclave dell'America Latina. Parlare in questo modo dell'euro è sinonimo di superficialità e di poco comprensione delle dinamiche economiche odierne (Ovviamente Russia e Stati Uniti sarebbero assolutamente felici di questa nostra ipotetica scelta, che si premunirebbero di benedire all'unisono).

CitazioneQuante grandi industrie italiane sono state smantellate, vendute a stranieri? Quante grandi industrie che erano il fiore all'occhiello dell'Italia furono privatizzate con le politiche dei partiti di centrosinistra, perché lo voleva l'Europa? 

Faccio presente che il centro-sinistra ha governato per pochi anni, in realtà solo con il governo Prodi e poi d'Alema dal 1996 al 2001. Inoltre se proprio vogliamo fare un discorso sulle industrie italiane, bisogna conoscerla la storia dell'industrializzazione dell'Italia. Ti consiglio a questo proposito un libro piacevole, Ginsborg- storia d'Italia, Einaudi. Certo è più faticoso che scrivere i soliti slogan, ma in questo libro si chiarisce come l'impoverimento dell'Italia è iniziato negli anni '70, quando il potere politico fu spaventato dall'aumento dei consensi della sinistra. Tali consensi nascevano nelle prime grosse concentrazioni industriali, nate dal miracolo economico, Fiat, Olivetti, Montedison, Eni, la Galassia IRI.
Al fine di bloccare questo processo fu facilitata ed aiutata in tutti i modi l'emersione di una classe di piccoli imprenditori, piccoli commercianti, piccoli industriali, con dimensioni familiari e con capacità di investimenti in ricerca pari a zero.

Citazioneccogliere per forza, PER FORZA, continuamente tutti i deportati che arrivano, contro la volontà popolare, sperperando soldi per mantenere i deportati al bivacco, per riempire i portafogli di malavitosi e truffatori, invece di pensare ai propri cittadini, agli italiani, ai poveri, ai disoccupati, agli invalidi, agli anziani, a tutti gli italiani che non hanno piú nemmeno quel servizio sanitario nazionale che era tra i migliori al mondo, compreso il grande sistema di strutture per la cura dei disturbi mentali voluta da Basaglia.  Tutto questo sta per essere smantellato grazie ai nuovi razzisti. Se tutto questo non è una nuova forma di razzismo, disprezzo e  noncuranza verso  i popoli autoctoni dell'Europa e dell'Italia in primo luogo, e guai se qualcuno vuole difendersi, cos'è?

Ho già scritto altrove ma lo ripeto qui. Il reddito di cittadinanza, al centro di polemiche, avrà un costo di  2-3 miliari di euro all'anno. L'evasione fiscale in Italia si aggira attorno ai 110 miliari di euro all'anno, pari almeno a 4-5 manovre "lacrime e sangue". Con quei soldi e con degli amministratori corretti ci sarebbero i soldi per gli ospedali, per il reddito di cittadinanza, per gli asili nido, per le autostrade e anche per i migranti, con buona pace per questi giochini del "conto della serva".

CitazioneE non mi si venga a dire che "DOVREBBE" andare diversamente, chw "non è colpa della sinistra", ecc. ecc., perché questa è l'unica strada che da decenni stiamo percorrendo, nonostante i fiumi di chiacchiere per convincere  la gente. Perché  questo è  il progetto. 
Se si pensa che sia tutto frutto della sinistra mi viene da dire che questo progetto è stato davvero ben architettato, visto che i veri artefici (per quanto inconsapevoli e privi di una regia) sono da individuare nel processo di affermazione del capitalismo rampante di questi anni, che non ha più dovuto tener conto di quella vaga minaccia data dal Socialismo reale, che funzionava almeno, qui da noi, come una sorta di vago Super-Io.
Allora è proprio vero il contrario, che la sinistra, finchè aveva in mano un revolver, ha rallentato e non accelerato questo processo della globalizzazione. In ogni caso ribadisco quello che avevo già scritto nel precedente intervento.

CitazionePerò un po' hai ragione. Non sono un complottista ma credo che alla super-classe dirigente non dispiaccia che i mezzi morti di fame se la prendano con i morti di fame invece di allearsi fra di loro.