Citazione di: Ipazia il 01 Ottobre 2021, 19:10:21 PMPosso capire e persino condividere il tuo scetticismo riguardo il concetto di dissonanza cognitiva e la sua relazione con una certa forma di scientismo... Quello che non posso capire e neanche condividere è la parte grassettata, non ho la più pallida idea da dove tu tragga questa certezza..forse potrei capirlo se messo in relazione a periodi di tempo molto lunghi, sicuramente più lunghi di una vita umana, dove eventualmente potrebbe rivelarsi vero.. ma siccome la ragione d'essere della cosidetta dissonanza cognitiva è prettamente personale e legata alla psiche individuale, una eventuale prospettiva di questo tipo sarebbe inadeguata. Se vuoi elabora!
La dissonanza cognitiva è direttamente proporzionale alla cognizione dissonante. La cognizione consonante con la realtà, al contrario, è persuasiva. Chi ha coniato il concetto della dissonanza cognitiva si è posto dal lato della verità rivelata, di fronte alla cui falsificazione si comporta in maniera cognitivamente dissonante al pari dell'oggetto della sua critica. A tali manicheismi retroattivi di squadrato taglio scientista, preferisco l'approfondimento delle ragioni della resistenza di fronte alle verità rivelate da parte di preti o "competenti". Nessuna ragione pregiudiziale, non sorretta da interessi oggettivi, resiste di fronte ad argomenti fondati. Anche il "credo quia absurdum est" rispecchia una realtà immanente così insoddisfacente da potersi superare solo con la fede in qualcosa che non si conosce e non si sa definire, ma in cui, ultima dea a cadere, si spera.
