Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - iano

#2341
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
31 Gennaio 2024, 23:59:45 PM
Citazione di: Alberto Knox il 31 Gennaio 2024, 23:08:13 PMbhè la prima cosa da dire è che il tensore è un elemento algebrico quindi di natura astratta. Secondo mi sembra di capire, e correggimi se sbaglio, che il succo del discorso indichi che la natura si sia servita della matematica, la stessa che noi uomini abbiamo scoperto studiando i fenomeni naturali, infatti usiamo il calcolo tensoriale, differenziale, vettoriale ecc per le torie fisiche e per le leggi fisiche come hai spiegato. Quindi il mondo è matematizzabile. Prima di chiederci se la natura usa la matematematica dovremmo  chiederci qual'è la natura della matematica. La matematica si inventa o si scopre? e in più, siamo sicuri che esiste un unica formula matematica che rappresenti adeguamente un fenomeno fisico? e poi il problema matefasico riguardo la matematica ; consideriamo l'enunciato "il 23 è il più piccolo numero primo maggiore di 20" è vero o falso? è di fatto vero. Il problema è se lo sia in un senso atemporale e assoluto .Era vero prima dell invenzione/scoperta dei numeri primi? un platonico risponderebbe di sì, perchè i numeri primi esistono, in modo astratto, sia che gli esseri umani li conoscano o no; un formalista dichiarerebbe insensata la domanda.
Tu invece come rispondi.
Io dò la mia risposta.
Uno può amare la matematica sia che sia una scoperta che un invenzione.
Ma se uno ama davvero la matematica dovrebbe chiedersi se sia più un bene per essa, e non per se, che sia una scoperta o un invenzione.
La mia impressione è che molti di quelli che credono che sia una scoperta tradiscono il fatto che considerino ciò un bene per se stessi, come una cosa che in qualche modo li rassicuri.
Questi ultimi si distinguono per il  fatto che non accettano tutta la matematica nella sua interezza, ma solo nelle parti che li ''compiacciono'', per cui ad esempio con alcuni di essi non puoi parlare di infinito.
Insomma per quelli per cui la matematica è una scoperta, non tutte le scoperte matematiche sono tali.
Per quelli per cui la matematica è una invenzione ogni invenzione è matematica in base all'idea che hanno della matematica, indipendentemente che sia un invenzione o una scoperta.
Si fà presto a dire se la matematica è una scoperta o una invenzione, come fosse chiaro a tutti di cosa stiamo parlando.
Ma è davvero così?
#2342
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
31 Gennaio 2024, 23:32:33 PM
Citazione di: Ipazia il 31 Gennaio 2024, 22:27:31 PMCome dire che siccome siamo unità psicosomatiche non si capisce come abbiamo potuto celebrare questo matrimonio tra corpo e coscienza. La realtà è fatta di cose immateriali e materiali che si sposano benissimo tra loro come la mela materica che casca per terra, per una non meglio definibile ed immateriale forza di gravità, che per i metafisici sarebbe rimasta un mistero, mentre per una mente scientifica ha spalancato all'episteme le porte del futuro.

Materia ed energia sono perfettamente definibili e manipolabili. La metafisica, e i filosofi faidate, lascino perdere la fisica e si occupino di quello che va oltre: il trascendentale umano. Senza sconfinare nelle neuropsicoscienze per la parte che loro compete. E viceversa.
Si potrebbe dire che conoscere consiste nel distingue le parti di cui è fatta la realtà, ma ciò è vero solo se l'atto del conoscere non influenzi la realtà, e sarebbe paradossale che una conoscenza fatta di parti causali non fosse causa.
Come spiegare inoltre appunto il come queste parti si facciano causa, cosa in sè non necessaria, se non col fatto che la suddivisione in parti non è in sè necessaria, e che la causalità rifletta propriamente ciò?
In tutto ciò inoltre l'apparente necessità di fatto di dover distinguere parti propriamente tali ed altre come virtuali, mette in crisi la supposizione che la conoscenza consista propriamente nel distinguere le parti della realtà, se non tutte riusciamo a distinguerle con pari certezza.
In questa percezione differenziata c'è forse una necessità di fatto, ma non teorica.
in teoria non c'è distinzione sostanziale fra le parti, e seppure ciò appare non può essere reale.
A dispetto di ciò un buon esercizio filosofico sarebbe sforzarsi di scambiare queste apparenze differenziate, non annullando le differenze, ma ribaltandole,
per sondarne la loro natura funzionale, perchè ogni apparenza potrà non essere reale, ma è sempre funzionale.

L'ho buttata giù un pò cervellotica Ipazia lo sò, e ne sono già pentito.
Ma in sostanza a me sembra strano che si possa avere una tale fede nell'essere, ignorando tutte le sue sfumature, che però hanno tutti pari dignità, per cui dare ad una di esse maggiore dignità mi sembra un esercizio metafisico di troppo, stante che la metafisica non si può eludere, ma che il  suo eccesso storpia.
#2343
Percorsi ed Esperienze / Re: Osteria Abisso
31 Gennaio 2024, 22:44:20 PM
Il miracolo delle canzoni è quello di trasformare una melodia scialba e un testo banale , armonizzandoli in un capolavoro.
Ma questo non è il caso di Paolo Conte dove musica e parole si evocano a vicenda, pur potendo fare a meno uno dell'altro.
Ma cosa centra Paolo Conte con l'Aiku?
Forse che ogni sua frase lo vale?
In effetti sembra essere proprio così, e il miracolo allora è mettere tutti questi haiku insieme a fare un capolavoro, che per quanto sia nella natura della musica di perdere qualcosa per ripetuti ascolti, non sembra voler tramontare, perchè dove la musica col l'uso sembra usurarsi arriva in sostegno il testo, e viceversa, miracolo dei miracoli.
L'unico colpa che dò a Paolo Conte e di aver offuscato, senza volere, il fratello Giorgio.
Per cui propongo che al bar dell'abisso si metta in sottofondo la sua musica, anche se sò che imporre agli altri la propria musica preferita suona come una soperchieria.
Mettendo insieme in un ascolto Paolo e Giorgio poi, è un pò come fare suonare le langhe, trasfigurandole, e non che ne abbiano bisogno per risuonare dentro chi le abbia visitate. ma a volte finché qualcuno non canta le  bellezze di un luogo, e magari riesce a farlo senza nominarlo, nessuno se ne accorge.
Chi si sarebbe accorto in effetti della bellezza di Stradella, questa invece nominata, finché Paolo non  ha fatto risuonare in noi  le sue fisarmoniche, per cui adesso anche a volersi sforzare di dire le cose come stanno, che proprio bella non è, non ci riusciamo.
Ma può succedere anche di peggio, come l'irrefrenabile desiderio di vivere dentro un bicchiere di acqua ed anice e credere che andare alla ricerca del fiume di gennaio possa dare un senso alla nostra vita, e anzi su questo io non  ho dubbi.


#2344
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo vs Idealismo
31 Gennaio 2024, 21:28:25 PM
Citazione di: Koba II il 31 Gennaio 2024, 10:35:59 AMHo esagerato, probabilmente il positivismo è stato più prudente sul tema del realismo in ambito scientifico.
Comunque l'argomentazione più diffusa a sostegno del realismo è il successo della scienza.
Per la precisione, per quanto riguarda una determinata teoria si tende a sostenere che i successi empirici che si ottengono da essa sono espressione del fatto che gli enti di cui tale teoria tratta sono reali, o si avvicinano progressivamente a ciò che è la realtà.
Si sostiene quindi che i successi di tale teoria garantirebbero la sua portata ontologica.
Tuttavia i critici hanno mostrato che la storia della scienza è ricca di teorie che pur funzionando si basavano su enti i quali oggi, a partire delle attuali conoscenze scientifiche, non sono più considerati realmente esistenti.
Dunque se così è stato nel passato, non si capisce perché non debba avvenire anche nel presente.
Se il successo di una teoria non giustifica alcuna deduzione su come sia effettivamente la realtà, perché allora tutte queste speculazioni sulla nuova rappresentazione delle cose che verrebbe dalla fisica quantistica?
Non si tratta di una tendenza metafisica?
Che sia naturale speculare sulla natura delle cose a partire da una teoria che funziona non significa che sia scientificamente e filosoficamente legittimo.

Mi inchino con ammirazione alla tua chiarezza espositiva che denuncia la tua chiarezza di idee.
Leggendoti mi viene da pensare che chi questa chiarezza non mostra, compreso me, non è per incapacità, ma perchè la chiarezza, a sua insaputa, non è il suo obiettivo principale.

Sperando di essere altrettanto chiaro la mia risposta è che, ''sapere come la realtà sia davvero'', sia una espressione priva di significato, sebbene finora abbiamo creduto l'avesse.
Di fatto fin qui abbiamo vissuto diversi tipi di interazione con la realtà, sebbene non abbiamo avuto il tempo di interiorizzare le ultime, restando interiorizzata solo quella primaria, adesso però in evidente contraddizione con le nuove.
Che ci sia una consecutio logica in questa progressione esistenziale è una illazione che nel bene e nel male influenza pesantemente la nostra capacità di comprendere, rendendo la nostra eloquenza zoppicante e la nostra esposizione sempre un pò troppo fumosa, cosa che non sembra succeda a te.
Solo tu puoi svelare questo mistero allora.
perchè ate non succede? >:( :D

A me pare di fatto che abbiamo oggi il privilegio di vivere più esistenze in una, di vivere in diversi mondi contemporaneamente, di modo che non è più possibile confondere, come ci è successo di fare, il nostro mondo con la realtà, per via della sua contingente unicità.
ma st solo a noi decidere se questo privilegio, per quanto problematico, vogliamo goderci o se sia solo un problema e basta, oltre il quale non riusciamo a vedere, come se davanti avessimo solo un abisso di fronte al quale esitare , se annullarci in esso o se restare a contemplarlo.
Se l'umanità fosse un computer io non avrei esitazione a schiacciare il tasto di reset essendoci stato un blocco per via di diversi programmi entrati in conflitto fra loro.
Perchè i blocchi non si ripetano la soluzione non è far sopravvivere uno di loro a scapito degli altri, ma di armonizzarli, come se vivessero tutti in un solo mondo, illusione che però non potrà più realizzarsi.
Siamo scusati se abbiamo creduto ciò fosse cosa ovvia, finché nel computer umano girava un solo programma.
Dobbiamo dolerci o gioire se oggi gira in noi tanta ricchezza da essere problematica la sua gestione?
Sta solo a noi decidere.
#2345
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
31 Gennaio 2024, 20:59:20 PM
Citazione di: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 19:47:17 PMÈ vero che l'energia può essere misurata  fenomenicamente ma non può essere definita come natura.



 
 







 



Il fatto è che non puoi definire neanche la natura della materia, ma hai creduto solo di poterlo fare.
Ciò che dovrebbe interessarci filosoficamente quindi è chiederci come siamo riusciti a farlo.

Una volta che è stata posta l'equivalenza fra materia ed energia, l'una di natura concreta e l'altra sfuggente, era necessario decidere chi dei due dovesse rinunciare alla sua natura, perche diversamente il matrimonio non si poteva celebrare.
Allora l'energia disse alla materia, se io non posso essere concreta come te, alla tua concretezza allora tu dovrai rinunciare,... per buttarla un pò in favola. ;D
#2346
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
31 Gennaio 2024, 20:33:45 PM
Citazione di: Ipazia il 31 Gennaio 2024, 19:24:26 PMEinstein non ha "degradato" la materia a forma di energia ma ne ha calcolato l'equivalenza, ad esempio in una reazione termonucleare.


La mia affermazione era provocatoria, ovviamente.
Però, col senno di poi, sembra strano che ci sia voluta la fisica quantistica a innescare quella rivoluzione di pensiero che era già insita nell'equivalenza di cui sopra.
Il problema filosofico è : se la materia come prototipo di cosa in sè non è più sostenibile, dobbiamo trovarne un succedaneo, o possiamo fare senza. ?
Qualunque risposta che diamo a questa domanda non compromette la chimica così come finora è stata.
La metafisica è come un catalizzatore che non appare nel composto finale, ma senza il quale la reazione chimica  non avviene, secondo me.
In teoria ci potremmo limitare a dire ... fai così e così e vedrai che succede questo, e la metafisica lasciata dietro le quinte a battezzare, a dare un nome a ciò che stiamo manipolando.
Le cose in sè però non hanno un nome.
Credo fermamente che un cosa che succedeva a me da bambino, si ripeta in diversa forma, ma con uguale sostanza, da adulto.
Da bambino non riuscivo a credere che un tavolo potesse avere un diverso nome.
Ed è singolare che da bambino pensassi proprio a un tavolo, che è l'esempio preferito dai filosofi  di ciò che esiste da quando esistono i tavoli.
#2347
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
31 Gennaio 2024, 18:53:55 PM
Citazione di: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 17:08:56 PML'energia è una grandezza fisica fondamentale, ma la sua natura è ancora sconosciuta.
La non completa conoscenza di alcune grandezze fisiche, rispetto ad altre note, come la materia, non ci ha impedito di manipolare quelle relativamente ignote quanto le note.
Ora la notizia secondo me non è che la natura di certe grandezze fisiche in parte ci sfugga, ma che la natura di grandezze fisiche che ci sembrava di conoscere a menadito inizi a sfuggirci, come ad esempio la materia, da quando Einstein l'ha degradata ad una forma di energia.
La conclusione che dovremmo trarne secondo me è che le certezze che riponevamo sulla materia avevano in effetti origine metafisica.
La tentazione di andare a cercare altrove le certezze perdute, per rimettere un poco di ordine in questo nostro universo, è più che comprensibile, e questo riguarda anche indirettamente la nostra sfera spirituale.
Il filosofo però all'interno di questo umano e comprensibile andazzo dovrebbe provare a ritagliarsi un ruolo speciale, provando ad andare controcorrente, per vedere l'effetto che fà.
Così invece di andare a cercare nuovi appigli al posto di quelli persi per il timore di precipitare negli abissi dell'ignoto, dovrebbe andare, istruito dal caso energia/materia, a cercare tutte le metafisiche che stanno sotto a tutti quegli altri appigli che potrebbero sostituire quelli persi, certi che comunque l'universo resta abbastanza indifferente a queste nostre patturnie.
Si tratta un pò di ''ritornare indietro con la memoria a un tempo di cui abbiamo perso la memoria'', quando per la prima volta abbiamo aperto gli occhi sul mondo, senza alcuna aspettativa su esso, senza alcun punto fermo cui appigliarci, che non fossero quelli ereditati geneticamente, fra i quali sospetto ce ne siano tanti di natura metafisica.
Siamo esseri che nascono già in parte attrezzati a nostra insaputa per interagire con la realtà, ma questa interazione non è un processo chiuso dentro una eterna ripetizione circolare.
Io non mi preoccuperei della perdita dei punti fermi, perchè quelli sono come funghi che nascono e rinascono in continuazione da soli, e il nostro compito , che a me sembra molto piacevole, è solo di andarli a cercare, pur sapendo che una volta colti perderanno la loro funzione di appigli.
Niente paura, perchè nella notte ne sono nTI ALTRETTANTI.
#2348
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
31 Gennaio 2024, 08:53:36 AM
Citazione di: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 03:32:06 AMun filosofo...quantistico non sarebbe d'accordo con te su questo punto.
La materia energia ha qualcosa di metafisico nel come funziona in base all'Informazione.
Parlandone con un mio amico che lavora come consulente in fisica teorica su Wikipedia,laureato e ateo,siamo addivenuti a dire che una delle caratteristiche della materia energia è il suo essere "costretta" a trasformarsi in continuazione  mutando forme e contenuti.Non può mai essere sè stessa in modo assoluto nè fermarsi mai.Inoltre si muove w dall'inorganico all'organico e all'organico vivente(e viceversa) instancabilmente.Infine, in questo suo moto,costruisce sistemi sempre più complessi.
Quindi, in un certo senso, la materia energia è metafisica pur restando "fisica"e il nome "fisico" va rivisto e ridefinito anche in base alla....fisica quantistica 
Infatti,mi diceva che,in quantistica,  l'agente umano sembra essere in grado, involontariamente e in un modo che non è affatto chiaro, di determinare lui stesso la "realtá" che si evidenzia nell'esperimento.
Come fosse lui a determinarla o, quanto meno,a evidenziarla in un certo modo.
QUINDI LA METAFISICA USCITA DALLA PORTA RIENTRA DALLA FINESTRA E SEMBRA RIENTRARE IN UN MODO TALE DA SCONVOLGERE PROSSIMAMENTE MOLTE VECCHIE IDEE.





Credo che il progresso in fisica richieda una ridefinizione della metafisica su cui si basa, difficile da farsi perchè di solito ignota.
Poter separare nettamente la fisica dalla metafisica  al fine di escludere l'una o l'altra è una illusione..
Quando si crede di farlo in effetti si sta solo ridefinendo il loro confine.
Questo confine si sposta filosoficamente facendo uscire fuori di se ''l'essere in se'' per riposizionarlo.
Per la fisica delle particelle quest'essere oggi appare fin troppo pieno di se a parole, ma non nei fatti.
Si può reagire a ciò gridando al nichilismo, oppure accettando la sfida, immaginando una nuova metafisica ad hoc.
La novità di questa metafisica sarebbe che la vedremmo nascere in diretta, invece di doverla subire trovandocela bella e fatta, e in tal modo dovrebbe divenire più chiara la sua insostituibile funzione.
Sarebbe come il big bang di una nuova filosofia.
#2349
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo vs Idealismo
30 Gennaio 2024, 21:07:07 PM
Citazione di: Ipazia il 30 Gennaio 2024, 19:46:31 PMRisponderà koba all'obiezione di bobmax, ma mi pare abbia già risposto nel passaggio da un positivismo che credeva ancora alla cosa in sé ad un neopositivismo che non ci crede più.


koba ha fatto una sintesi chiara ed esaustiva.
Forse mi sbaglio, ma mi pare manchi una riflessione su come nasca la ''cosa in sè'', che sembra una cosa di cui non si può dire nulla se non il nome che richiama in tutti noi una sensazione condivisa.
Non ha funzionato l'intersoggettività come giustificazione della verità, ma buttarla via per questo significa buttare via il bambino con l'acqua sporca, perchè non è una intersoggettività che nasce  da libero arbitrio.
E' una condivisione di fatto, che ci fà credere di vivere dentro lo stesso mondo, pur essendo quel mondo solo una delle possibili interfacce fra noi e la realtà.
E' proprio questa condivisione non decisa, ma subita, che ci ha portato a credere che quel mondo, per quanto ancora da ritoccare, sia la realtà.
Nella realtà io credo che non ci sia alcuna continuità o discontinuità, nessun determinismo e nessun caso, che sono invece tutti possibili mattoncini con cui costruire il nostro mondo, il quale si interfaccia  fra noi e la realtà, non dicendo della realtà nulla di più di quanto dica di noi.
Dopo esserci concentrati tanto su quanto le leggi fisiche dicano della realtà, dovremmo adesso riflettere su quanto abbaiano detto , dicano e continueranno a dire di noi.
#2350
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
30 Gennaio 2024, 18:33:53 PM
Citazione di: PhyroSphera il 26 Gennaio 2024, 16:30:46 PMMetafisica concreta, ma in che senso, entro quale limite?
Un libro di Heidegger reca in versione italiana una domanda: "Che cos'è metafisica?", nel significato principale di: 'in che senso una cosa è metafisica?'.
Metafisica concreta sembra una contraddizione in termini, se la concretezza è un attributo fisico.
''Che cosa è metafisica?'' è una domanda chiara che non tradurrei nella meno chiara ''In che senso una cosa è metafisica?''.
Anche perché la metafisica và oltre la fisica e quindi oltre le ''cose'' comunemente intese come suo campo di indagine.
#2351
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo vs Idealismo
30 Gennaio 2024, 15:52:45 PM
Perdonatemi se mi imimproviso moderatore.
Cerchiamo di non far scadere questa interessante discussione in personalismi... (tu non sai, sei un disastro e simili amenità)... approfittando anche del fatto che , a mio parere, Bobmax non ha mai esplicitato in modo così chiaro le sue interessanti, ma non sempre a me comprensibili idee.
Io, avendo il divieto di interloquire con lui, non posso scendere nei particolari, ma invito voi tutti a leggerle con attenzione rispondendo nel merito.
Non dovrebbe sfuggirvi che egli ci invita non tanto a condividere le sue idee, ma il suo personale percorso che a quelle idee hanno portato.
Quindi sarebbe interessante sapere se, al di là delle conclusioni a cui lui è giunto, quel particolare percorso sia secondo voi utile da provare a fare.
In misura molto molto minore quel percorso io ho fatto, e sono giunto a conclusioni diverse e comunque non ancora chiuse e definitive, come mi sembrano le sue.
Grazie.
#2352
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo vs Idealismo
30 Gennaio 2024, 15:31:26 PM
Se poi riusciamo a ridemensionare la verità da ''ciò che non può essere smentito'' a ciò che ''non riusciamo a smentire'', considerando che in questa nostra incapacità di smentirla risieda la sua funzionalità, che è quella di darci una visione condivisa della realtà, allora abbiamo fatto bingo.
Infatti credo che in generale ci sfugga quanto la condivisione sia fondamentale rispetto alla verità, la quale ultima se fosse posseduta da un singolo, perirebbe con esso, non avendo svolto alcuna funzione.
Su quali sarebbero poi le conseguenze del possedere la verità, diverse credo da quelle che ci aspettiamo, continuo ad invitare tutti a riflettere.

Le mie sono ipotesi che semplificano ogni grande questione filosofica, credo.
Tutto sta a vedere se noi abbiamo veramente la volontà di semplificare, e su questo qualche dubbio ce l'ho.
#2353
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo vs Idealismo
30 Gennaio 2024, 15:03:03 PM
Citazione di: Koba II il 30 Gennaio 2024, 11:34:59 AMIl presupposto filosofico del positivismo è il realismo della scienza moderna: la realtà può essere conosciuta e viene conosciuta così com'è, la rappresentazione che ce ne facciamo di essa corrisponde alla sua struttura autentica. I limiti soggettivi di tale conoscenza (ambiguità dei sensi etc.) possono essere superati. La conoscenza scientifica del mondo, la nuova epistème, dà potere  non perché sia un sapere incontrovertibile (come nella metafisica classica), ma perché consente la trasformazione della realtà, la manipolazione della natura.

Forse dovremmo riflettere su cosa ci ha fatto credere che l'osservazione strumentale dovesse avere una sorte diversa da quella sensoriale, permettendoci di uscire dall'ambiguità dei sensi.
Supporre che una differenza sostanziale non possa giustificarsi rende più leggibile l'evoluzione della scienza.
#2354
Percepire una propria libertà di pensiero, per quanto possa essere una illusione, è cosa molto piacevole, e contrasta col partire da punti fermi non modificabili sui quali costruire gruppi di discussione, dai quali paradossalmente saresti fuori non appena si allargassero i tuoi orizzonti intellettuali, perchè in effetti io considero la crescita intellettuale come un superamento dei propri punti fermi.
Il mio compito principale nel forum è quello di essere me stesso, per quanto consapevole di essere un prodotto del caso e quindi il mio punto di partenza è l'onesta intellettuale.
Così a suo tempo onestamente ho denunciato la mia incoerenza di pensiero come espressione estrema di libertà di pensiero, consapevole al tempo stesso che a lungo andare ciò avrebbe potuto compromettere la mia permanenza nel forum. Ma che bello aver ottenuto ciò senza forzature, senza perdere il piacere di pensare in libertà, constatando una coerenza  venuta da sè.
Oggi denuncio quindi invece una coerenza di idee che cresce costantemente, e in genere una crescita nel forum che è l'unico valore che per me conta, indipendentemente dal punto di partenza e dalle ragioni che ci inducono a parteciparvi.
Considero una sconfitta personale ogni forumista che abbandona, compresi quelli che non desiderano discutere con me, adducendo motivazioni che mi sono parse accettabili e che rispetto.
Considero la prudenza che caratterizza i moderatori nell'intervenire encomiabile.
Mi unisco all'encomio di Jacopus su alcuni fornisti da cui c'è da imparare in termini di buona educazione, cercando di prenderne esempio per imitazione.
Non vorrei un forum diverso da questo, e nello sforzo, non di comprendere, ma di immedisimarmi con gli altri, riuscendoci, ritrovo la pace con me stesso, perchè gli altri sono quel me stesso che avrei potuto essere.
Incrocio le dita perchè nessuno di voi abbandoni il forum, perchè significherebbe perdere una unicità irriproducibile.
Ma non sarebbe questo il male principale.
Il male vero sarebbe se di quelle unicità che al forum hanno partecipato, non avessimo trattenuto nulla.
Se invece di loro qualcosa abbiamo trattenuto, se il loro esempio in noi permane, questo è il motivo per cui continuiamo a ricordarli, e per cui in qualche modo ancora partecipano al forum insieme a noi.
#2355
Scienza e Tecnologia / Re: Che cosa è la gravità?
21 Gennaio 2024, 14:13:36 PM
Tutto bene, ma occorre precisare che per la teoria Standard ci sono delle particelle che trasmettono le forze, alcune trovate, altre ancora da individuare, come i cosiddetti gravitoni che trasporterebbero la forza di gravità.
Se si accetta ciò, se ci sono particelle che sono vettori delle forze, è contraddittorio pensare poi che queste particelle siano soggette alle forze che trasportano.
Sarebbe come dire  che possiamo sollevarci da terra prendendoci per il bavero, condannati a ripetere errori logici che ormai avremmo dovuto interiorizzato.
Questa intelligenza artificiale, non dimentichiamolo, siamo noi che la imbocchiamo, e mi è parso di notare  che ''saggiamente''  tende a non sputare nel piatto dove mangia, per cui non c'è cosa che gli propiniamo che gli paia priva di un certo sapore.
''L'ha detto IA'' si candida a diventare il nuovo ritornello del secolo, dopo quello di ''l'ha detto la TV'' etc.... a meno che la storia non ci abbia insegnato qualcosa.
Per il suo rapportarsi ben educato, e per la sua ritrosia a contraddirci comunque si merita un bel dieci.
Se fosse un essere umano lo giudicheremmo un pò ''troppo buonista''.