Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Jacopus

#2341
Attualità / Re:Voto ai sedicenni?
20 Ottobre 2019, 19:47:38 PM
Piuttosto che abbassare il limite di età, istituirei la semplice regola che per votare é necessario aver conseguito una piccola licenza, ottenibile dopo un piccolo corso di educazione civica a cui si dovrebbero sottoporre tutti i cittadini a 18 anni, prima della consegna della scheda elettorale.
Niente di eclatante, un corso di 10 ore in cinque lezioni su principi fondamentali della costituzione, diritti e doveri dell'elettore, parlamento e governo, leggi e loro esecuzione, potere giudiziario.
Costi contenuti e chi va un po' di coscienza civile la dimostra. Finché non fai il corso niente scheda elettorale.
#2342
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
20 Ottobre 2019, 19:32:11 PM
Per Phil (stiamo cercando di vincere per sfinimento dell'avversario, e comunque finora é stato un dibattito molto civile e anche interessante, pertanto grazie a tutti).

A Flaubert é attribuita la frase " il buon Dio sta nei dettagli", per intendere che nelle piccole cose si trova il significato delle grandi.
Facendo un'acrobazia usiamo questo motto in modalità laica per riscoprire l'importanza di questo dettaglio del crocifisso nelle scuole.
Oggi ascoltando "uomini e profeti", su radio 3 ho sentito questa frase di Foucault che ho subito collegato a questa discussione.
"Il potere non è solo ciò che limita e reprime ma anche  ciò che costruisce con sofisticati apparati di propaganda al fine di modellare identità individuali e collettive".
Il crocifisso è proprio questo: un apparato di propaganda, che va ben al di là del significato religioso e si aviluppa in modo parassitario, come dice Ipazia, alla società civile. Ha avuto anche un valore positivo in una società arcaica e contadina, ma ora il punto é: "vogliamo conservare questa struttura sociale arcaica e contadina? Li vedo solo io gli ex-arcaici ed ex-contadini trasformati in analfabeti funzionali?

In realtà, fa anche un po' di tenerezza. Quel crocifisso, sotto il quale furono passati per le armi tutti gli abitanti mussulmani di Gerusalemme nel 1099, oggi non sarebbe più in grado di sostenere le qualità marziali degli occidentali (che infatti si sono rivolti ad altri dei).
#2343
Per Franco: che Dio sia il summum ens per la teologia cattolica é, dal mio punto di vista, sommamente ininfluente. Ho imparato a dubitare degli "ipse dixit" da molti decenni.
Per me la metafisica non ha alcun significato di ricerca/comprensione della divinità ma di ricerca, di significati esterni al fine di poter moltiplicare il senso delle cose ed evitare che un sistema di senso, ad esempio la scienza, non creda di essere "l'unica verità".
Non so se sono ortodosso, ma uno dei miei radicati orientamenti culturali é quello di guardare con sospetto ogni assolutismo della ragione.
La metafisica é uno spazio di senso che non può essere spiegato e che necessita comunque di risposte che non possono essere né scientifiche né teologiche in senso classico.
Un metafisico per eccellenza, da questo punto di vista, era Giacomo Leopardi.
#2344
Tematiche Filosofiche / Re:La serenità d'animo
19 Ottobre 2019, 17:59:41 PM
Per Daniele. I neurotrasmettitori possono essere sia chimici che elettrici.  L'homo sapiens preferisce quelli chimici. E' per questo che ci piacciono le droghe. Ma non esiste solo la dopamina, che è il neurotrasmettitore dell'attivismo, dell'aggressività, della ricerca della ricompensa. Esiste l'ossitocina, ad esempio, che ci fa prendere cura dei cuccioli, sia nostri che degli altri e sviluppa le nostre capacità prosociali, c'è il glutammato che inibisce le reazioni impulsive, c'è la serotonina che regola il sonno, l'appetito e i cicli circadiani. Però questi trasmettitori hanno anche funzioni fisiologiche non legate al comportamento come l'aumento del battito cardiaco (andrenalina) o la diminuzione della pressione.
Inoltre il rilascio del neurotrasmettitori è collegato con la struttura del cervello, che possiede moduli più o meno vasti e più o meno collegati fra di loro. Rilasciare sempre più dopamina, anche in modo artificiale può avere conseguenze sulla stessa struttura del cervello, che accrescerà le connessioni dedicate alla aggressività e alla richiesta di soddisfazioni immediate con le conseguenze comportamentali da te citate.
Ma rilasciare sempre più ossitocina invece creerà le condizioni per un comportamento completamente diverso.
Accanto a questi livelli modulari esiste poi il lobo frontoparietale, detta anche corteccia neofrontale che è quella parte che ci distingue di più da ogni altro essere vivente, nel senso che in homo sapiens è molto più sviluppata. Essa è la regia del cervello, la parte che è più connesso con ogni altro modulo e funziona un pò come un direttore d'orchestra.
A questo livello di complessità aggiungi che il nostro cervello reagisce e si modifica ad ogni stimolo ambientale. Ad esempio, dopo aver letto questo che sto scrivendo, il tuo cervello si è modificato per sempre ed anche il mio nel momento in cui lo sto scrivendo.
Altro esempio, più sofisticato: attraverso FMRi hanno visionato il cervello di persone malate di cancro a cui veniva somministrata morfina ma in in un clima freddo e impersonale ed altre a cui veniva fatto credere che veniva somministrata morfina ma in realtà era solo un placebo. In questo secondo caso però il medico manteneva un atteggiamento caldo ed empatico, stringeva le mani al malato e mostrava tutto il suo interessamento. In questo secondo caso, il paziente riusciva a produrre endorfine (un altro neurotrasmettitore) al punto da equiparare (quasi) la produzione esterna di endorfine causata dalla morfina.
La tua iniziale dichiarazione di intenti : "mangiare, piacere agli altri, fare sesso, competere con i nostri rivali", al massimo ci avrebbe equiparato ad un mammifero non troppo evoluto, un roditore o qualcosa di simile. In ogni caso non sarei qui a scrivere su una tastiera.
#2345
La metafisica non è la longa manus filosofica della teologia. Infatti é stata concepita prima della stessa. Non ho letto gli interventi ma mi premeva ribadire un concetto semplice. La filosofia, quella "dura", deve per forza confrontarsi con la metafisica, altrimenti si chiamerebbe scienza. Ma la metafisica non é il discorso su Dio, ma il discorso del fondamento di tutte le cose.
#2346
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
19 Ottobre 2019, 14:40:38 PM
Per Anthony. Certo che il sistema, ogni sistema ha bisogno di ordine e di gerarchia, ma non tutti gli ordini e le gerarchie hanno la stessa validità etico-morale. Giustappunto la considerazione che il marito abbia la patria potestà anche sulla moglie è decaduta 50 anni fa, piuttosto recentemente. La gerarchia potrebbe anche giustificare l'uso del mamganello da parte della polizia contro qualunque forma di dissenso o metodi brutali da parte degli insegnanti.
Quello che hai detto quindi va declinato di volta in volta.
Il cristianesimo é stata una tappa importante nella storia dell'uomo, non si può negare. Il processo di cambiamento scorre già da animismo a monoteismo e cristianesimo. Senza cristianesimo molti principi della cultura europea non sarebbero gli stessi.
Ma ritenere, oggi, il crocifisso, come una sorta di "bussola culturale preminente e gerarchcamente superiore" é scorretto in sé, culturalmente e filosoficamente ed é scorretto proprio come necessità di separazione fra lo spazio pubblico e quello privato, nel cui ambito risiede il culto religioso. Questo ancor più in una società sempre più multiculturale come quella odierna.
I valori comuni cui si deve attingere non devono mai essere confusi con il potere e quel crocifisso, a differenza di quanto poteva accadere nel '700 non è più un valore omogeneo e condiviso da tutti.
#2347
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
19 Ottobre 2019, 14:29:00 PM
Per Phil. Ovviamente, pur all'ombra di un crocifisso, la nostra scuola, per apertura di vedute, non é paragonabile alle madrasse, o comunque alle scuole islamiche. È diversa l'intera società.
Ho anche frequentato brevemente l'università tedesca. La cosa che mi stupì piacevolmente, all'epoca, era il rapporto dialettico con i professori, che spronavano gli studenti a criticare quello che avevano pronunciato. Il professore era solo un primus inter pares.
Al contrario le lezioni in Italia sono simili ad un'omelia, dove agli studenti al massimo é concesso di prendere appunti, e dove chi fa domande é considerato o secchione o leccapiedi o entrambi.
Non voglio certo associare l'assenza del crocifisso a questa libertà di critica ( e non scrivete che all'uni non c'è neppure da noi il crocifisso please), ma non voglio neppure disgiungerla.
#2348
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
19 Ottobre 2019, 10:37:42 AM
Citazione io mi aspetto critiche che dimostrino la diseducatività del crocifisso stesso.
Il crocifisso è il simbolo della Cristianità, piuttosto che della religione ebraica. E' una rappresentazione abbastanza casuale del Vangelo (visto che era il metodo più comune per uccidere i nemici di Roma, fossero essi cristiani o ladroni).

Vediamo cosa c'è scritto nel Vangelo di diseducativo:
"Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore." San Paolo, lettera ai Colossesi;

come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore;  Luca 2,23;

Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. Matteo 14.21;

Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.
Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via? (matteo 5,32;

Rispose loro Gesù: Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. (matteo 19,8);

Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento. Lettera ai romani 1.26;

Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita. Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo [Cristo]tutti saranno costituiti giusti. Romani 5.18;

Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe (matteo 5,14).

Potrei continuare ancora a lungo. Per non parlare dell'Antico Testamento, dove si possono trovare delle perle di rara saggezza sadomasochistica.
Quindi, possiamo scindere il crocifisso da quello che rappresenta e proclamare che esso simbolizza il sacrificio dell'innocente, venuto al mondo per salvare il genere umano, oppure possiamo collegare tutto, ovvero il golgota con l'insegnamento di Gesù, il che mi sembra la conclusione più ragionevole. Altrimenti si corre il rischio di santificare anche il sacrificio di Mussolini o di Hitler, se lo scindiamo da tutto quello che era accaduto prima.
Accusare la cultura non credente di totalitarismo fa il paio con l'accusa del pensiero credente come totalitario. Le culture, sia quella laica moderna che quella religiosa cristiana sono molto diversificate e variabili e soggette entrambe a funesti estremismi. Se dovessimo pesare, comunque, i morti dovuti al totalitarismo religioso rispetto a quelli dovuto al totalitarismo ateo, devo purtroppo constatare che il peso sarebbe molto sbilanciato da una parte. Lascio indovinare a voi da quale.
#2349
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
18 Ottobre 2019, 12:53:44 PM
E perché mai mi dovrei interessare alla pena di morte o alla chiusura dei manicomi o ai sussidi ai figli, visto che: non commetto reati, sono equilibrato, ho figli grandi?
Anthony, sei la dimostrazione che il detentore della fede può essere di un forte egoismo senza neppure riuscire a vederlo.
#2350
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
17 Ottobre 2019, 18:00:26 PM
Tutto tranne che facile. Il cervello e la sua complessità é una delle chiavi per comprendere l'esplosione culturale che ci differenzia dal resto del mondo animale (con l'eccezione dei primati superiori, che condividono con noi alcuni comportamenti come l'uso di strumenti e l'assassinio del rivale o dei rivali ( documentato sugli scimpanzé).
E la cultura a partire dai primi graffiti ha iniziato ad interrogarsi sulle proprie origini, sul significato della vita, della morte, sulla giustizia sul caso, sul potere, sulla verità. E più si raffinavano questi strumenti culturali più aumentavano espandendosi verso i confini, verso il significato delle cose.
Il cervello umano e la cultura umana reciprocamente interagenti hanno creato il trascendente. Su questo io non ho alcun dubbio.
Restano comunque irrisolti i grandi enigmi della vita umana. Abbiamo perso solo le narrazioni tradizionali e dobbiamo farci coraggio per trovare loro delle degne sostitute, che sappiano mantenere ciò che di positivo c'era in quelle storie.
É possibile che Dio ci attenda alla fine della storia e ci sveli i segreti e i misteri unici del "perché qualcosa esiste invece del nulla", ma di sicuro non quel dio ebraico che la tradizione ci ha tramandato e spesso imposto (anche attraverso un semplice crocifisso).
#2351
Occidente é un termine polisemantico. Opposto a Oriente é la patria del pensiero che critica sé stesso e che fonda l'idea di storia, del tempo come freccia e non più come cerchio. É il luogo del soggetto-individuo contrapposto al soggetto-collettività. È la terra dell'arcipelago polifonico contrapposto al deserto monocorde.
L'occidente é anche preda di un dilemma irrisolto: terra della felicità per tutti e terra degli eletti, verso cui naviga la Mayflower e i barconi degli Elfi di Tolkien.
L'occidente è anche il capitano Achab che uccide la balena e dalla balena viene ucciso. É Odisseo con la sua astuzia trasversale, che costruisce congegni mentali per sopravvivere. La technè é il grande deus dell'occidente, quello che ha sostituito tutti gli altri, compresa Ananke, che sedeva ancora più in alto di Zeus. La technè della corda che lo lega alla barca per conoscere il canto delle sirene. Il desiderio inestinguibile della conoscenza e della critica della conoscenza. In questa esasperata onnipresente partita doppia risiede l'essenza dell'occidente. In essa l'eredità giudaica é più un ibrido che possiede più genomi asiatici che occidentali. L'occidente più vero lo vedo soprattutto nella cultura ellenistico-romana.
#2352
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
17 Ottobre 2019, 15:05:29 PM
Ti do la mia risposta Anthony, ma Ipazia ovviamente dirà la sua. Il cervello umano ha circa 10 mila milioni di miliardi di sinapsi, ovvero di canali comunicativi fra neuroni. Con la scoperta del linguaggio e poi della scrittura a questo patrimonio individuale si è sommato quello collettivo. Se immaginiamo la società storica come un immenso SNC, le sinapsi raggiungono una cifra fuori da ogni calcolabilità ma sufficiente per spiegare la base fisico-culturale (cervello più cultura) della costruzione della trascendenza.
#2353
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
17 Ottobre 2019, 07:16:41 AM
Per Anthony. In realtà tutte le società sono passate dalla fase preistorica a quella storico-culturale attraverso culti e religioni. In precedenza l'ateismo era semplicemente assenza di cultura e di simbolizzazione, non una predisposizione dell'uomo all'ateismo.
Ovviamente le costellazioni mitologiche e religiose sono state un forte elemento di sviluppo e di differenziazione, con tutte le conseguenze del caso.
Ma credo che ormai dovremmo prendere in mano il nostro destino e non lasciarlo in mano ad un ente sovraumano invisibile e capriccioso.
A proposito del crocifisso e diseducativita' della sua ipotetica assenza, direi che obiettare é di una banalità così alta che mi rimetto alla tua intelligenza.
È interessante però che stiamo discutendo di questo minuscolo assetto sociale da molte pagine e la cosa comunque mi piace, poiché significa che siamo ancora in grado di riconoscere la risonanza emotiva di alcuni simboli, indipendentemente dal gradimento personale che attribuisco al simbolo in questione ( detto per inciso, il crocifisso merita grandi e profonde riflessioni ma senza mischiarlo con i luoghi pubblici).
A proposito dei crocifissi sparsi in strade, crocicchi e così via. Fare di tutta un'erba un fascio, non é molto intelligente. Anche qui non me la sento di replicare confidando nella resipsiscenza delle menti degli astanti.
#2354
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
15 Ottobre 2019, 20:59:55 PM
Per Anthony. Pensare che solo all'ombra del crocifisso o di qualsiasi religione possa prosperare una visione spirituale mi sembra coerente con la visione totalitaria del cattolicesimo.
Piuttosto mi preoccupa la percezione di questi studenti, che impareranno a vedere questa imposizione come un vetusto feticcio, messo lì per salvare le apparenze barocche di questo paese. Oppure ad un altro livello per imporre una visione preferenziale del mondo.
I discorsi sulla moltiplicazione dei simboli da appendere sono assolutamente poco seri e forieri di discussioni infinite.
Ma il nocciolo della questione é sempre lo stesso: le pareti pubbliche di uno stato laico possono riconoscere legittimità e status superiore solo alla bandiera italiana. Per quanto questo dibattito sia anche um esercizio di stile, esso configura anche le sembianze di una lotta sui significati fondativi del nostro stare insieme, di una collettività e le posizioni di ognuno di noi non sono indifferenti anche se non muteranno certo la ( triste) realtà.
#2355
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
13 Ottobre 2019, 17:18:08 PM
Citazioneresterei comunque intimamente ateo
Per Phil. In questa frase risiede il nocciolo del discorso. E' stata la necessità di separare il discorso pubblico da quello privato a rendere la società moderna quello che è, nel bene e nel male. Quel simbolo, se fosse appeso in una chiesa o in un istituto scolastico privato, non sarebbe contestabile. Ma si da il caso che qui si parla di spazi pubblici, istituzioni pubbliche, che devono rappresentare tutti i rappresentati, tutta la collettività e siccome non siamo più nel medioevo (ahimè dirà qualcuno), non è possibile unificarci a forza. La lotta non è a quel simbolo ma a quel simbolo posto in un luogo pubblico in modo coercitivo. Un paradosso esemplare: un simbolo del superamento del potere adottato dal potere secolare, per cercare di giustificare il suo scarso potere.
Penso che sarebbe molto più adeguata la bandiera italiana per sancire gli ideali che ci uniscono e in quella bandiera, ovviamente, è ricompresa anche la storia del crocifisso e della cristianità. Ma mettere un crocifisso in una istituzione laica, addetta alla crescita e alla maturazione critica degli studenti, a me personalmente da il voltastomaco. Insomma, nessuno si ricorda degli inquisitori che mostrarono a Galileo gli strumenti di tortura, a lui applicabili se non avesse ritrattato le sue (giustissime) teorie sul moto dei corpi celesti? Possiamo anche fingere e dire che il crocifisso non c'entra niente con l'Inquisizione, ma sarebbe una finzione. Allora perchè non piazzare anche un bel fascio littorio e dire che non c'entra niente con il regime fascista?
In questo senso l'ateismo non attacca il crocifisso in sè, ma il crocifisso posto in un luogo pubblico, che fa subito presupporre che vi siano cittadini di serie A e di serie B, con tutto ciò che ne discende in termini di "familismo", "clientelismo", "due pesi e due misure".
Il problema credo sia anche un altro. La scarsa stima che si ha per le istituzioni pubbliche e la scarsa stima che si ha per il nazionalismo. Allora il crocifisso (e più in generale la Chiesa), assume un ruolo vicario rispetto a quei valori unificanti che dovrebbero essere ricercati nella Costituzione italiana, nella bandiera italiana, nell'orgoglio di sentirsi italiani prima di qualche possibile religione o non -religione.