"Quanto tempo Conrad". "Ci salva solo il fatto che questa Osteria è una Osteria digitale: digitale la birra, il bancone, anche il tuo stipendio. Perfino la tua faccia...". Oggi sono spietato. Conrad è visibilmente irritato. Mentre pulisce i piatti deve pensare alla loro irrealtà e alla sua. Baffi irreali, camicia irreale, le sue esperienze irreali. Incredibilmente procede nelle sue faccende. L'unico indizio di un suo vago malessere è un ghigno che affiora dal suo viso, come uno sciabordare incomprensibile sotto la chiglia della nave.
In fondo però a pensarci bene, il destino di Conrad non è dissimile al nostro. I nostri impegni, il nostro darci da fare è altrettanto irreale e destinato a chiudersi nella finitezza della nostra vita.
Glisso e cambio discorso "sai , c'è questa frase di Sariputra che mi ha colpito":
Aver ragione. Convincere. Il fondamento di questo modo di pensare è antico come l'uomo: sopraffare il nemico, creare un mondo organizzato tramite subordinati e sovraordinati.
Forse c'entra anche il concetto di verità. Abbiamo dentro di noi questa idea fondativa della verità, unica, oggettiva, indiscutibile, inconfutabile. Non possiamo fare altro che procedere in questo modo. Oltretutto in un forum c'è un pubblico, ci sono gli altri lettori, è in ballo anche la reputazione.
Conrad non mi ascolta e non finge neppure di farlo. E' evidente che averlo definito una semplice invenzione, in una discussione non molto importante, di un forum non molto importante, ha ferito il suo orgoglio. In ogni caso neppure lui dice "hai ragione!"
In fondo però a pensarci bene, il destino di Conrad non è dissimile al nostro. I nostri impegni, il nostro darci da fare è altrettanto irreale e destinato a chiudersi nella finitezza della nostra vita.
Glisso e cambio discorso "sai , c'è questa frase di Sariputra che mi ha colpito":
CitazionePerché, anche nei forum, per esempio, quando si discute si vuole sempre "vincere"? Perché vogliamo tutti dimostrare di "avercelo più lungo"? E' forse questo il vero senso della vita? Anche di chi non ammette ci sia un senso?E' così ovunque. Non solo nei forum. Ed è per questo che sempre più spesso mi ritraggo dalle discussioni. Mi capita di iniziare a scrivere, procedo, sto per dare il comando "invia post", e ci ripenso. Cosa otterrei da questa risposta, mi chiedo. Discussioni sterili che procedono per settimane, ognuno arroccato nelle sue convinzioni inossidabili. Non è sempre così, ovviamente. Capita che talvolta a qualcuno venga data la ragione. E' un evento abbastanza eccezionale.
Aver ragione. Convincere. Il fondamento di questo modo di pensare è antico come l'uomo: sopraffare il nemico, creare un mondo organizzato tramite subordinati e sovraordinati.
Forse c'entra anche il concetto di verità. Abbiamo dentro di noi questa idea fondativa della verità, unica, oggettiva, indiscutibile, inconfutabile. Non possiamo fare altro che procedere in questo modo. Oltretutto in un forum c'è un pubblico, ci sono gli altri lettori, è in ballo anche la reputazione.
Conrad non mi ascolta e non finge neppure di farlo. E' evidente che averlo definito una semplice invenzione, in una discussione non molto importante, di un forum non molto importante, ha ferito il suo orgoglio. In ogni caso neppure lui dice "hai ragione!"

