Per Socrate78 e Ipazia.
Sebbene, in attesa del risultato delle perizie, ancora non si possa sapere con certezza quello che è davvero successo, in questo caso, per onestà intellettuale, se non si è trattato di un incidente, io propenderei per la tesi di Ipazia (lasciando però da parte la sua "iperbolica" terminologia).
Ed infatti:
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1)
I Russi, secondo me, non hanno alcun interesse a provocare "direttamente" la NATO, perchè, in base all'art.5 dell'Alleanza Atlantica, così facendo potrebbero scatenare una terza guerra mondiale.
Tale art.5, infatti, recita: "Le Parti convengono che un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutti loro."
Quindi, attaccando volontariamente la Polonia (mentre già sono in difficoltà in Ucraina), i Russi rischierebbero uno scontro armato con Belgio, Bulgaria, Canada, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Ungheria.
Non credo che i Russi siano tanto imbecilli.
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2)
Gli Ucraini, invece, secondo me, almeno in teoria, avrebbero tutto l'interesse a lasciar credere che il missile caduto in Polonia sia stato lanciato dai Russi (come aveva subito detto Zelensky).
Ed infatti, in tal modo, potrebbero ottenere:
- nella migliore delle ipotesi, di trovarsi schierati in armi, al loro fianco, tutti i 30 Paesi della NATO;
- ovvero, quantomeno, che venisse applicata dalla NATO la "NO FLY ZONE" sul loro territorio.
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3)
Inoltre, se oltre all'analisi dei "moventi" (cioè del "cui prodest"), passiamo all'analisi dei fatti, e se, cioè, dovesse effettivamente risultare che il missile era un S-300 ucraino, considerata la gittata massima di tale arma antiaerea è impossibile che esso sia stato lanciato per respingere un attacco aereo o missilistico sopra Kiev; ed infatti Kiev è troppo lontana dal luogo in cui è caduto il missile antiaereo, il quale, quindi, deve necessariamente essere stato lanciato dagli Ucraini molto più ad occidente di Kiev, laddove non sembra che fossero in corso attacchi aerei o missilistici russi.
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4)
E' vero, come scrive Anthony, che gli S-300 li hanno anche i russi, e che, teoricamente potevano lanciarne uno dalla Bielorussia; però la distanza più breve sarebbe stata comunque di più di 100 km, per cui avrebbero dovuto utilizzare almeno un S-300PMU (С-300ПМУ, SA-10f Grumble), che ha una gittata massima di 150 km.
Inoltre, dalla disposizione dei rottami del missile sul terreno, si dovrebbe riuscire da accertare se la sua provenienza era da nord-est (Bielorussia), o da est (Ucraina); senza contare le tracce radar rilevate dall'areo NATO, che ancora non sono state rese pubbliche.
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Alla stregua delle considerazioni di cui sopra, almeno a livello teorico, "se vogliamo ritenere intenzionale il bombardamento in Polonia", la tesi di Ipazia mi sembra la più plausibile; sebbene, in tal caso, non capisco come mai gli Ucraini abbiano lanciato sulla Polonia un loro missile "terra-aria", invece di uno dei tanti missili "terra-terra" o "aria-terra" di marca sovietica caduti in loro possesso durante la guerra.
Pertanto, in attesa del risultato delle perizie, io non escluderei del tutto l'ipotesi dell'"incidente"!














