cit apeiron
"In fin dei conti questa interpretazione dice che "c'è la sofferenza e la cessazione della sofferenza". E alla domanda "rimane qualcosa dopo la cessazione?" la risposta è un secco "no". Secondo me è una visione delle cose veramente "macabra" (come se non fosse già poco terrificante la concezione del samsara!) e nichilista che il Buddha non può aver avuto. Ma è anche vero che rispettabili buddhisti sia antichi che moderni la accettano come "corretta interpretazione". Ma sinceramene mi sembra che si basi tutta su un infelice sofismo."
ciao Apeiron
Forse hai perso il segmento della mia rispota bluemax dove ti tiravo in ballo.
Infatti mi autocito:
cit Green
"Il secondo caso è invece quello più interessante ed è quello su cui sto lavorando.
E si può seguendo le mie discussioni (con Apeiron sopratutto) dividere in ulteriori 2 soluzioni.
Le soluzioni hanno in realtà una variabile in comune ma 2 risultati diversi.
La variabile è che la vacuità sia la complementarità. Ossia che qualcosa si presenti come forma, ma che questa forma sia solo una parte che noi possiamo vedere (percepire).
Questo avrà per risultato che O ciò che noi non possiamo percepire è NULLA O che ciò che non possiamo percepire sia QUALCOSA.
(e che equivale alla famosa questione occidentale di Leibniz mi pare, perchè NULLA e non QUALCOSA?
Mi par di poter dire che qui si possa innestare la discussione che abbiamo ribatezzato del nichilismo o meno del BUDDISMO.
Per Apeiron, ovviamente la variabile è qualcosa, di indagabile a livello fisico.
"
Credo che questa tua lettura sia parimenti leggibile/Interpretabile.
Buon lavoro! Ti seguo.
"In fin dei conti questa interpretazione dice che "c'è la sofferenza e la cessazione della sofferenza". E alla domanda "rimane qualcosa dopo la cessazione?" la risposta è un secco "no". Secondo me è una visione delle cose veramente "macabra" (come se non fosse già poco terrificante la concezione del samsara!) e nichilista che il Buddha non può aver avuto. Ma è anche vero che rispettabili buddhisti sia antichi che moderni la accettano come "corretta interpretazione". Ma sinceramene mi sembra che si basi tutta su un infelice sofismo."
ciao Apeiron
Forse hai perso il segmento della mia rispota bluemax dove ti tiravo in ballo.
Infatti mi autocito:
cit Green
"Il secondo caso è invece quello più interessante ed è quello su cui sto lavorando.
E si può seguendo le mie discussioni (con Apeiron sopratutto) dividere in ulteriori 2 soluzioni.
Le soluzioni hanno in realtà una variabile in comune ma 2 risultati diversi.
La variabile è che la vacuità sia la complementarità. Ossia che qualcosa si presenti come forma, ma che questa forma sia solo una parte che noi possiamo vedere (percepire).
Questo avrà per risultato che O ciò che noi non possiamo percepire è NULLA O che ciò che non possiamo percepire sia QUALCOSA.
(e che equivale alla famosa questione occidentale di Leibniz mi pare, perchè NULLA e non QUALCOSA?

Mi par di poter dire che qui si possa innestare la discussione che abbiamo ribatezzato del nichilismo o meno del BUDDISMO.
Per Apeiron, ovviamente la variabile è qualcosa, di indagabile a livello fisico.
"
Credo che questa tua lettura sia parimenti leggibile/Interpretabile.
Buon lavoro! Ti seguo.