Ciao Anthony.
Ti rispondo così:
.
1)
Vuoi sapere "dove sta scritto che la responsabilità degli sbarchi é dell'Italia"?
Ti rispondo che sta scritto nell'art.10 comma 1 della nostra Costituzione, laddove è previsto che l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute; e riguardo allo sbarco dei naufraghi, secondo il Safety of life at sea (Solas) del 1974 che riguarda la Convenzione Internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare, la Sar firmata ad Amburgo nel 1979 e che affronta il tema della sicurezza della navigazione, la convezione Salvage firmato a Londra nel 1989, e, infine, l'art.98 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos), qualsiasi nave raccolga dei naufraghi, li deve sbarcare nel porto "più vicino" e "più sicuro", anche se appartenente ad un altro Stato diverso da quello di bandiera della nave.
E, a causa della conformazione geografica dell'Europa, è "naturale" e "materialmente ovvio" che, prevalentemente, le principali rotte dei migranti provenienti dalla Libia passino per l'Italia (oltre che per Malta e per la Grecia), e non certo per la Svezia e la Norvegia.
Per cui, in conseguenza di tale normativa e della geografia, qualora il porto "più vicino" e "più sicuro" sia quello italiano, la responsabilità degli sbarchi é senz'altro dell'Italia.
Il che riguarda:
- sia l'84% che arriva nei nostri porti con mezzi propri o raccolti dalla nostra guardia costiera;
- sia il 16% che che arriva nei nostri porti raccolti dalle ONG.
.
2)
Vuoi sapere "dove sta scritto che quelli sono veri naufraghi da salvare?"
La domanda, invece, dovrebbe essere "dove sta scritto che quelli NON sono veri naufraghi da salvare?"
Ed infatti, se veramente si trattasse di una "messinscena", i migranti che cercano di arrivare attraverso il mare non morirebbero annegati a migliaia ogni anno, come risulta dagli stessi dati del Viminale.
Visto tale spaventoso numero di morti e di dispersi in mare, la logica ci induce a desumere che quei poveri disgraziati non giungono certo in Italia col "culo al caldo" su "yacht" di lusso, bensì a bordo di imbarcazioni quanto mai precarie ed insicure; per cui è assolutamente ragionevole presumere che, quelli che vengono raccolti dalle navi della nostra guardia costiera, dalla nostra marina militare o dalle navi ONG, si trovino veramente in pericolo di vita, perchè la loro imbarcazione non riesce più a tenere il mare.
Diversamente, il numero degli annegati sarebbe senz'altro più elevato.
Diversamente, il numero degli annegati sarebbe senz'altro più elevato.
.
3)
Quanto all'idea del "blocco navale", ne ho già ampliameente dimostrato l'assurdità e l'impraticabilità nel mio topic del 09 Settembre 2022, intitolato "Il blocco navale" proposto elettoralmente da Fdi"; per cui, senza ripetermi, ti rinvio a tale topic
***
Un saluto!
***

















