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Messaggi - niko

#2386
Citazione di: green demetr il 02 Ottobre 2022, 16:09:48 PMNon ho capito l'ultimo pezzo.

Comunque non capisco perchè te la pigli con me, io non sono una persona di destra che odia gli LGBT, immigrati e quant'altro.
Te lo ripeto se l'LGBT si sente gratificato in un mondo di repressione sociale, sono contento per lui.
Ma in un ottica politica, la sua dimenticanza dell'etica sociale, mi pare un orrore in motion.
Se per questo nelle serie tv ci deve essere pure l'orientale. :D

Non confonderei la cultura pop, la bio-politica, la società dello spettacolo solo per arrivare alla conclusione che le cose debbano rimanere come sono, ossia alienazione a go-go.

Bon devo andare a presto!


Non c'è nessuna "dimenticanza dell'etica sociale" associabile in modo particolare alle persone LGBT.

L'alienazione sta nel fatto che qualcuno (ancora, nel 2020) lo pensi.

Che tendenzialmente non rivendichino diritti sociali poi, è una affermazione (di destra) che lascia il tempo che trova.

Li rivendicano chi sì e chi no, nei modi e nelle forme in cui intendono rivendicarli, come chiunque altro.

La società funziona abbastanza per compartimenti stagni da NON permettere loro di rivendicare diritti sociali (tipo casa e lavoro, eccetera) nelle stesse forme e nelle stesse sedi in cui rivendicano diritti civili, neanche se lo volessero, e i media metterebbero comunque in risalto la rivendicazione di diritti civili in caso di una eventuale rivendicazione mista di diritti civili e diritti sociali, perché è un tema più neutro e più socialmente accettabile.

In altre parole, si può dire con una certa semplificazione che i diritti civili siano altro dai diritti sociali, ma non che la rivendicazione dei diritti civili impedisca in qualche modo, come prassi, la rivendicazione dei diritti sociali.

Insomma ha senso, con un po' di semplificazione, dire che le mele siano diverse dalle pere, ma non che le mele impediscano le pere.

E questo è quanto.


#2387
Citazione di: green demetr il 02 Ottobre 2022, 13:59:52 PMCome sai il day after della disfatta DEM, non è stato sulla mancanza di un progetto politico socialista, ma sul fatto che c'erano poche donne a rappresentarlo. ???

Benchè le pseudo-sinistre blaterino di socialismo nei fatti creano un break tra diritti civili delle minoranze e diritti civil in toto.

Questa disgiunzione non è un caso, la propaganda americana che divide lo scontro sociale in AMERICA è stato proprio su queste tematiche da almeno un decennio, da una parte i repubblicani nazionalisti (che difendono la morale contro LGBT) dall'altra gli identitaristi democratici (che difendono la morale degli LGBT), in entrambi i parties non si parla MAI di riforme sociali.
Questo modo di procedere ha portato al divieto di aborto (l'esatto opposto di quello che vogliono gli LGBT, che non riescono MAI ad avere una visione d'assieme).

I movimenti LGBT+ devono mettere in evidenza PRIMA il problema sociale e POI il problema identitario.

La propaganda Americana ormai è pronta ad approdare sul suolo italiano.

Per esempio nei programmi trash italiani, che determinano il carattere italiano per almeno l'80% e forse nei giovani per il 90%, per fenomeni mimetici, si è deciso finalmente di far entrare le tematiche LGBT (ma non LGBT+) nel grande schermo pubblico.

Non accorgersi di questo approdo in grande stile, equivale a non vedere l'approdo delle politiche di controllo medico.
Come esiste una dittatura medica (sempre in progress, e come dice Fusaro a rocchetto) così esiste una dittatura sulle masse a livello dell'immaginario.

Ciò che viene meno è proprio l'obnubilazione del concetto di ETICA.

Dietro queste premesse vi sono naturalmente questioni storiche e filosofiche, che sto organizzando e pensando.

Se poi gli LGBT si sentiranno mai felici, io sono solo contento per loro. ;)

Ma andando poi addentro alle loro argomentazioni uno (ovvero io, e solo io probabilmente) si accorge subito che vi sono ulteriori divagazioni che non portano mai a parlare del sociale.

Non parlare del sociale equivale a sopportare le forme fasciste che stanno spuntando come funghi ovunque.
Equivale a rendere la vita dell'individuo ancora più miserrima rispetto alla morale corrente occidentale(già di per se insopportabile).

Prevedo facilmente per LGBT miseria e desolazione, nonostante LGBT diventi riconosciuto civilmente (come dovrebbe senza nemmeno parlarne).

Ciao buon Niko.





Pensa che io ho sempre pensato che fossero le destre, e le sinistre rosso-brune alla Fusaro, a sostenere una boiata come quella che le rivendicazioni "identitarie" lgbt (ma sarebbe molto meglio dire biopolitiche, come aggettivo delle rivendicazioni) escluderebbero le rivendicazioni socialiste e sociali.

Pensare che un partito come quello dei DEM o il PD dovrebbe avere un programma "socialista", e stupirsi a posteriori perché non lo ha, è come credere a babbo natale.

E' ovvio che sia più facile in linea generale avanzare una rivendicazione identitaria/biopolitica piuttosto che una economica/salariale in un mondo classista e capitalista (ma và?, chissà perché... forse perché le rivendicazioni economiche costano direttamente quattrini ai potenti?) ma ognuno ha diritto a vivere come può, e anche a cogliere il frutto che è facile in attesa di prendersi quello che è difficile.

il facile non ha colpa. Il mercificato, non ha colpa.

L'odio moralistico verso la merce, dimentica che l'accesso alla merce è vitale nella nostra società, è una questione di sopravvivenza.

E il nesso tra merce e spettacolo è stato messo ben in evidenza da Guy Debord, oltreché da Baudrillard.

Anche la riflessione sull'accesso allo spettacolo, sull'apparire per essere, dovrebbe dunque essere affrontata in chiave non-moralistica, proprio come in chiave non-moralistica è già affrontata, nel marxismo, la lotta per l'accesso alla merce.

Chissene importa dunque, se oggi in ogni serie netflix ci deve essere almeno un personaggio gay, se no la serie non esce. Trenta quaranta anni fa ci fu lo stesso fenomeno con la comparsa nelle serie americane di personaggi neri.

Perché la lotta dell'individuo capitalistico per l'accesso allo "spettacolo" è la stessa identica lotta per la sopravvivenza che c'è dietro la lotta per l'accesso alla merce, tradizionalmente immaginata della "vecchia" sinistra come lotta per il salario.

La vita è sempre, lo spettacolo è sempre.

Non sarebbero "pagati", quei gay e qui neri delle serie tv e dei programmi trash, non potrebbero vivere, se non apparissero. E non solo gli attori, ma anche i milioni di spettatori.

La pagabilità e l'apparenza degli uni, si ripercuote sulla pagabilità e l'apparenza degli altri.

Non facciamo niente di male se facciamo carnevale. Non facciamo niente di male se facciamo rivolte, e non rivoluzioni.




#2388
Citazione di: green demetr il 02 Ottobre 2022, 00:21:00 AMciao Niko, il comunismo storico cosa è? direi di partire da qui.

Per come l'ho studiato è la teoria che tutto si risolve da sè.

Credo che all'interno dei  marxismi (ma cosa è marxismo?) la questione del materialismo posto contro l'idealismo desti in me più di un problema.
Ma prima devo capire da dove nasconi certi dogmi.

Preferisco parlare di storia, di cose concrete: non mi interessa affermare un uomo nuovo come invece evidentemente queste forze di sinistra intendono fare.
Mi pare che l'identità sia un problema piuttosto che una soluzione.
Altra cosa ovviamente è chi usa il problema del soggetto, per far guerra alla partigianeria.
Sono già d'accordo che l'ammasso di filosofi che ciarlano ciarlano ma poi stanno solo coi potenti, sono in effetti, proprio coloro che dovrebbero capire il problema del soggetto, e risolverlo, e non come fanno, prenderlo a scusante per non fare nulla.

Figurati se lo dici a me, io adoro i movimenti LGBT+ ( e spesso ho litigato con Sgiombo  su questi temi, che toccano la mia sensibilità in maniera personale), ma se devono essere usati, come lo sono per negare l'impegno civico e sociale, beh mi dispiace ma l'idiosincrasia, ossia il disgusto verso questa gente che non vede come viene utilizzata rimarrà, e così il giudizio su di essa.

Poi non è che vado in giro a fare il fesso, come molti neo-fascisti fanno, questo se ne va da sè, io sono una persona civile, e odio la violenza, ma questo non può limitare il mio giudizio, se poi questo dovesse diventare un problema e lo diventerà, tacerò.

Per ora preferisco la schiettezza.


E, di grazia, come (e con quale potere occulto?) i movimento LGBT "impedirebbero" l'impegno civico e sociale?

Pensa che io ho sempre penato che ne facessero parte, del concetto di impegno civico e sociale, insieme alle rivendicazioni delle femministe che critichi, e alla fotografia impegnata stessa, che se ben usata e' una delle migliori tecniche, di denuncia sociale.

I diritti sessuali, familiari e di genere sono diritti civili. I diritti civili (quantomeno finche' la loro privazione NON ci tocca direttamente) sono i diritti degli altri.

Quello che tu chiami "decenza sociale" dovrebbe portarci a interessarci,  dei diritti degli altri.

Nulla si risolve da solo. Ne' in noi ne' fuori di noi.

#2389
Citazione di: green demetr il 01 Ottobre 2022, 22:59:05 PMMa il dr Divago, di cui come al solito sto recuperando i video, ci ha dedicato un canale intero.
Sinceramente è l'unico intellettuale che ormai ascolto, qualsiasi altro mi rende nervoso.
La mancanza di memoria sta alla  #cancel culture come il fascismo sta al nazismo.
Si inizia con il disinteressamento e si arriva a una tale ignoranza dei fatti e non delle interpretazioni che lascia di sasso e nella più nera depressione intellettuale, ossia quella che vuole la vita.
Intendo dire che è una questione politica, e ognuno risponde come può.
In questo caso non intendo politica alla Sini, ossia come scelta del proprio essere nel continuum temporale, intendo proprio una scelta di parte, una partigianeria se vogliamo scomodare antichi fantasmi.

Quello su cui viri, è poi in realtà quello che sappiamo, ossia che il medium è una gabbia, rispetto alla libera parola fra uomo e uomo e già mai tra uomo-macchina-uomo.

Se poi vogliamo pensare e permettimi di usare un linguaggio lacaniano, e ti prometto che stavolta lo leggo per davvero, al sintomo, ossia alla nevrosi che consegue al pensiero mortifero del simbolico, è evidente che la gioventù ha ormai l'attenzione di un pesce rosso.

Non è un caso che le gazzetterie della TV usino sempre più spesso la parola "soprattutto ai giovani" quando devono lanciare le loro marchette anti-umane (dove la parola può essere intesa sia a livello politico come mera lotta sociale, sia filosofico, come mera lotta per la vita VERA (ossia spirituale).

Questi infami perchè marci (parola che entra di diritto nel mio vocabolario visto l'uso continuo che ne fanno gli inglesi anti-sistema: rotten! parola che in inglese che suona insieme al marcio anche del vomito a esso legato) servitori del capitalismo sanno bene che la gioventù è ottusa oltre ogni più infausta previsione.


Ed è proprio per via di quella macchina che sta tra uomo e uomo ( Sini e stronzi simili la devono smettere di rompere la m..chia col fatto che la macchina significhi anche la parola umana...ma che fanno mi pigliano per il c....?) che l'immagine non è più quella del vissuto, quella che dà senso alla vita, come dr Divago ha richiamato tramite la meravigliosa frase di Pessoa, che la vita è aspettare che il vento passi e ritorni, per essere vivi.
I sentimenti e la natura non possone essere fotografati (e la fotografia come nell'ultimo pensiero pasoliniano non è forse l'immagine più potente dell'impudicizia umana? questo i movimenti LGBT ARCOBALENO non lo capiranno mai, e ora visto che mia cugina mi ci ha costretto, anche il nuovo femminismo ben oltre la demenza che già Nietzche con parole fredde le ACCUSAVA e che porta per esempio oggi a sentire la demenza del PD e di chi ancora lo vota che il problema è la mancanza di donne piuttosto che di risoluzione a problemi sociali.)
Le nuove ventenni, luce e sole dei vecchi sono qualcosa più simile ad un incubo in diretta oggi come oggi (e non sto parlando delle wags).

A parte che Baudrillard insisteva su questo punto , salvo poi immagino come tutti i francesi NON FARE NIENTE DI NIENTE nelle loro inutili vite di intellettuali, solo piccoli scarabocchi di fronte ai grandi capolavori dell'antichità-

Mi spiace spiattellare tutto questo odio, ma ormai il trauma io l'ho subito.
Che volete farci, mi dovete sopportare  ;) 



Sarebbe meglio avere un po' piu' di tolleranza per le giovani donne, i gay, le macchine fotografiche, Sini e i francesi, quantomeno per non fare della propria espressione un accozzaglia di idiosincrasie...

a parte il comunismo storico, eh...
#2390
Citazione di: Eutidemo il 01 Ottobre 2022, 06:59:30 AMCiao Niko. :)
L'"infinità" dei numeri è una cosa, mentre  la "somma di tutti i numeri" è un'altra cosa; la prima, infatti, indica una semplice "serie" numerica, finita o infinita che essa sia (1,2,3...), la seconda, invece, indica, la "sommatoria dei numeri in serie" (1+2+3)....

La "somma di tutti i numeri" ti impedisce di fare "più uno", per il semplice fatto che, per definizione, il "+1", è già incluso nella sommatoria di tutti i numeri; se ne fosse escluso, infatti, la "somma di tutti i numeri" non sarebbe più "la somma di tutti i numeri".
E poichè una somma, di qualsiasi entità essa sia, è necessariamente sempre maggiore degli addendi, anche la "somma di tutti i numeri" deve necessariamente essere maggiore di tutti i suoi singoli addendi.
Ma, ovviamente, come ho scritto nel mio primo intervento, le mie sono solo mere elucubrazioni concettuali, che lasciano il tempo che trovano.
Un saluto! :)


Ma io non ne so molto di matematica, ma ho speso un po' di tempo per darti una risposta "informata" cioe' sono andato su un sito dove scrivono alcuni matematici laureati, ho visto che loro scrivono che a livello puramente descrittivo, sebbene infinito non sia un numero, infinito piu' uno fa infinito, e somma di tutti i numeri tra di loro pure fa infinito, e quindi ne ho dedotto che le due cose, a quanto sembra entrambe vere,  non si escludono affatto a tra di loro,  e un pensatore particolarmente meticoloso potrebbe fare somma di tutti i numeri = infinito, e ancora piu' uno = sempre infinito...

Quindi quello che sostanzialmente ti volevo dire, e' che non c'e' un motivo intrinseco per cui alla somma di tutti non si possa, per gioco o tanto per farlo, aggiungere ancora piu' uno, e avere lo stesso risultato: infinito era il risultato, infinito resta.  Questo e' uno degli effetti controintuitivi dell'infinito, infatti, intuitivamente, e se si trattasse di numeri finiti, sarebbe stato vero quello che affermi e cioe' che "somma di tutti i numeri" e' un numero definitivo, e qualcosa di intrinseco vieta di fare + 1.

Insomma per quanto strano sembri, si può fare più uno alla somma di tutti i numeri, perché la somma di tutti i numeri è infinito, e infinito più uno è sempre infinito.


Link:

https://it.quora.com/Quanto-fa-infinito-1

https://www.mathone.it/somma-numeri-naturali/



#2391
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
30 Settembre 2022, 21:08:43 PM

Freedom@ 

scusa se non ti ho citato, comunque ti rispondo, e faccio anche un discorso generale.

Partiamo dal presupposto che i comunisti, che siano in osteria o no, principalmente vogliono gli immigrati per fare la rivoluzione insieme a loro, non per lavorare in fonderia insieme a loro o tantomeno per farli lavorare in fonderia a frustate. Li vedono come compagni di lotta, non di lavoro.

Questo è il punto di vista tecnicamente ortodosso.

Io argomento per la tradizione politica che mi riguarda, non posso argomentare per tutti, non sarebbe giusto, e nemmeno onesto, e nemmeno ho chissà quale pretesa di oggettività.

Certo da un punto di vista antropologico c'è in atto un fenomeno colossale, epocale, massiccio e ingovernabile, e cioè che un animale che da cinquecentomila anni è nomade, da cinque diecimila anni ha smesso per la sua componente maggioritaria di essere nomade e si è fermato in posti sovraffollati e alienanti da lui stesso costruiti.

Quindi adesso la povera bestiola si ritrova con un cervello da nomade in un contesto paesaggistico e sociale da stanziale, insomma la sua genetica non si è adattata al suo stesso nuovo ambiente, perché palesemente non ne ha avuto né il tempo né il modo di farlo, solo la sua cultura in parte e con grande sforzo lo ha fatto.

Una delle conseguenze di questo fenomeno, è che noi vediamo come strano chi ancora si comporta da nomade, mentre chi ancora si comporta da nomade dovrebbe essere lo specchio di noi stessi al netto della cultura.

Che gente da una zona povera si sposti in una zona più ricca è normalissimo, è istinto di sopravvivenza: il fenomeno epocale dell'immigrazione è in gran parte costruito mediaticamente, non c'è niente di veramente nuovo o inedito; non c'è alcuna "giustizia" nel regolare i flussi, neanche "a monte" come promette di fare la Meloni (vedremo gli splendidi risultai nel prossimo futuro) perché finché loro vengono da noi e non noi da loro, questo deve bastare, in assenza di ogni possibile altra  prospettiva "dirimente" o "definitiva" in merito, a dedurre che loro stanno peggio di noi (se a casa loro non stessero peggio di noi, perché verrebbero da noi? Saranno mica tutti scemi?!) , e non c'è sofferenza umana che valga più o meno di un'altra, tutti gli uomini sulla terra hanno diritto a non soffrire, e laddove questo non sia possibile, a soffrire mediamente tutti lo stesso redistribuendosi la sofferenza l'un l'altro fino a creare un equilibrio; dunque ogni "prima gli italiani" è respinto al mittente, insieme ad ogni logica sovranista o di primato nazionale.

Quindi, per quanti problemi creino gli immigrati, la ragione che dice:

"la mia (minore) sofferenza, vale di più della tua (maggiore) sofferenza"

-laddove minore e maggiore è stabilito spannometricamente  solo perché e finché tu immigri da me e io non da te, in quanto come ho detto prima non c'è altro criterio-

è sempre e solo la ragione della forza, e ogni uomo libero è libero di non ascoltarla.

Riguardo alla sofferenza che subiamo noi dagli immigrati, che è minore rispetto a quella che gli immigrati subiscono a casa loro e prova ne è che gli immigrati immigrano, quindi per quanto riguarda il cosiddetto "degrado" che gli autoctoni subiscono dagli immigrati, essa deturpa e degrada un "paesaggio" in senso lato, un ambiente sociale e urbano, tale che ognuno deve guardarsi dentro decidere quanto ama il mondo così com'è per decidere quanto tale paesaggio e tale mondo così com'è meriti di essere salvato, salvato dal degrado.

Io me ne infischio, mi fa schifo questo mondo, con o senza immigrati. Penso che l'ordine minacciato dagli immigrati sia l'ordine del potere, l'elemento katecontico che deve in un modo o nell'altro essere tolto di mezzo prima dell'apocalisse.

Proprio non ho radici che possano essere minacciate, con tutta la buona volontà del mondo di cercarle su questo straccio di terra, quantomeno finché parliamo di Italia ed Europa. Il mio concetto di patria inizia dall'Eurasia. Ho ben una manciata di piccoli e grandi interessi materiali che possono essere minacciati da una crisi economica e politica come quella attuale a cui in piccola parte contribuisce l'immigrazione, ma ho la decenza di non volerli difendere a spese di gente che sta peggio di me. E questo è quanto.

#2392
Attualità / Re: minima moralia
30 Settembre 2022, 17:40:36 PM
Citazione di: leibnicht1 il 30 Settembre 2022, 02:38:18 AM30 anni fa io già sostenevo che l'Italia aveva perso la seconda guerra mondiale, che eravamo un finto (finto e creato dalla massoneria inglese con il volano della infelice esperienza napoleonica) paese, cioè una nazione senza identità.
Quella roba, l'Italia, la guerra l'aveva persa, e l'aveva persa di brutto.
Era stata occupata, infatti, da potenze straniere, le cui basi militari (basi USA:113) stazionano da quasi un secolo in quello che, forzando l'ossimoro, sarebbe una "specie di patria".
Trenta anni fa mi prendevo le botte dai cretini mainstream di quei tempi (che erano molto più ragionevoli e intelligenti di quelli di oggi) perché dicevo che festeggiare il 25 aprile come una "liberazione" era una vergogna patetica.
In quella data terribile si realizzò una compiuta esecuzione mortale della "sovranità nazionale" dell'Italia.
Da quel tempo maledetto questa infelicissima penisola attraversò fasi difformi, alterne e infine dirette alla conferma del dettato insito nella "Liberazione da quel poco di noi stessi che, in comune, fummo sempre:pochissimo".
Colonia di fatto.
Colonia USA.

Formazione reattiva freudiana l'art.1 della Cost.: "La sovranità appartiene al popolo..."
A quale popolo?


Ma chissenefrega della sovranità nazionale, se permettete...

io festeggio la fine di un regime di merda che sterminava ebrei zingari e omosessuali...

continuiamo con la solita solfa del "sono tutti uguali"...

vorrei proprio avere una finestra sulle linee temporali alternative per vedere come sarebbe il mondo e lo stile di vita in Europa se i nazifascisti avessero vinto la guerra, visto che tanto, secondo alcuni "sono tutti uguali". Chi sarebbero stati i successori designati di Hitler e Mussolini quando troppo vecchiotti per governare eccetera.

E' una vergogna non ammettere che lo stile di vita americano sia relativamente progressivo rispetto a quello nazifascista. Per questo te le davano, leibnitch1. Un hamburgher (americano) di qualità scadente fatto con i piccioni tritati, per quanto ignobile e deludente per chi in esso credeva in buona fede sia, sarà pure meglio di uno (nazifascista) fatto con gli esseri umani, tritati.

Il 25 aprile si celebra la liberazione dal nazifascismo.

Il nazifascismo è segno di oppressione non solo per i suoi crimini concreti e manifesti, ma anche perché è l'archetipo di ogni crisi storicamente attraversata dalla borghesia internazionale tramite l'accentramento dei poteri nelle mani di un solo uomo e tramite la guerra.

Napoleone, è il nazifascismo. Vittorio Emanuele, è il nazifascismo.

Conversione dei mezzi di produzione in mezzi di distruzione. Distruzione del sovrappiù, dei balocchi inutili che diventano inutili quando nessuno li può più comprare. L'uomo in trincea come operaio di guerra. La donna in fabbrica in sostituzione dell'uomo.

I potenti stanno ancora lì sul trono del mondo perché fanno in modo che si alternino momenti di guerra a momenti di pace, e perché alternano momenti di potere diffuso a momenti di potere accentrato.

I momenti estremi, di guerra ed eccezionalità dell'oppressione (eccezionale anche rispetto alle regole formalizzate dall'universalità degli oppressori) corrispondono alle crisi principalmente di natura economica, e al tentativo delle classi dominanti di superare queste crisi rimanendo tali ed eludendo le rivoluzioni da parte delle classi inferiori.

L'allentamento della morsa e la continuazione non più manifesta della guerra con altri mezzi, ai momenti di ritorno delle vacche grasse, e quindi di "pace e lavoro".

Il nazifascismo è stato uno degli infiniti, momenti di guerra e di chiusura/accentramento, intervallato dagli infiniti, momenti di apertura e relativa pace sociale sia pure nell'oppressione.

Non fu certo il male assoluto né la banalità del male, semmai il contrario assoluto del male assoluto, l'onda placida di un ritmo. Non minaccia di tornare come se stesso, ma come onda dello stesso ritmo.

Il rifiuto di esso, il rifiuto del nazifascismo e delle sue mummie ancora viventi, è sacro proprio perché tutti i momenti più duri, di questa alternanza tra momenti tranquilli ed estremi della storia, fanno più male agli ultimi e agli esclusi dal potere rispetto ai momenti più morbidi, e tutti sono potenzialmente occasione perché qualcosa cambi davvero.

Non è "uguale" stare nel periodo delle vacche magre o in quello delle vacche grasse. Così come i regimi e i personaggi politici non sono tutti uguali.

Il rito, se di rito si può parlare, del 25 aprile e dell'antifascismo, si rivolge all'universalità, e non alla particolarità della situazione che rammemora.

Il senso dell'antifascismo trascendo l'opposizione al fantasma di un regime morto in particolare.

Il senso dell'antifascismo è che, per una buona e definitiva volta, la soluzione emergenziale e bellica dei problemi dei potenti del mondo vada loro di traverso.

Staremo a vedere quante cazzate e quante scene ed esternazioni vergognose verranno dal governo di questo bel paese il prossimo 25 aprile. Quanti imbarazzi, quante dichiarazioni ambigue, cerchiobottiste ed infamanti. Fosse per qualcuno, diventerebbe la festa dei repubblichini.

#2393
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
30 Settembre 2022, 13:41:44 PM
Citazione di: Freedom il 30 Settembre 2022, 12:33:00 PMIpazia non ha certo bisogno dio essere difesa pur tuttavia io ho compreso lo spirito delle sue parole e mi domando perchè tu non lo faccia.

Ti dico quello che ho capito io e poi mi dirai se puoi essere d'accordo. E Ipazia dirà se ho fatto buona esegesi del suo pensiero ;D

Se favorisci l'immigrazione perchè, nello spirito del buon samaritano, vuoi bene alle persone e, soprattutto, a chi necessita di aiuto, allora va bene. Anzi va benissimo. Magari tutti lo facessimo!

Ma se favorisci l'immigrazione perchè vuoi sfruttarla nelle seguenti modalità:
1) mano d'opera a basso costo e senza tutele che fa inevitabilmente scendere anche il costo di quella tutelata contribuendo a irrobustire un processo di riduzione dei diritti e dei salari già in atto da molti anni (da quando D'Alema era premier e Treu ministro del Lavoro) e culminato nella orribile legge del jobs act.
2) aumento della remunerazione immobiliare favorendo l'inserimento di clandestini e/o non clandestini in numero di 7/10 persone in case di 100 mq.
3) lucro su tutta la filiera degli aiuti economici (legittimi per carità) destinati agli immigrati.
4) inevitabile arruolamento nell'esercito di coloro che praticano illegalità diffuse da parte di quelli che non riescono a crearsi condizioni dignitose. E, gestendo così i fenomeni migratori, è inevitabile che ci siano queste problematiche.
5) arricchimento di tutta la filiera che si occupa di portare i clandestini dal Paese di partenza a quello di destinazione. Non abbiamo prove in merito ma non mi sentirei di escludere una complicità e una correità da parte di pezzi importanti dei Paesi di destinazione.

Il PD l'ha fatto con questo spirito (di difendere e favorire l'immigrazione), le persone lo hanno capito e gli hanno girato le spalle.
C'è inoltre un aggravante: Lega e Fratelli d'Italia hanno sempre fatto una certa politica. Non condivisibile, almeno da parte mia, ma chiara. Cristallina nella sua durezza e prepotenza.

Il PD, viceversa, si proclama erede di Berlinguer e delle migliori istanze sociali e culturali della sinistra storica coniugate insieme al cattolicesimo più aperto e moderno. Poi si comporta nel modo che è sotto gli occhi di tutti. Cioè tradendo lo spirito originario e traendo in inganno i più anziani e i più puri.

Con queste premesse, se condivise, è del tutto evidente e penso sia difficile non essere d'accordo che, l'immigrazione, è trattata in un modo peloso e interessato dalle forze che l'appoggiano.

L'accoglienza, l'amore del prossimo è un'altra cosa.


Ma che spirito ci può essere qui, nelle parole "invasione" e "degrado"?

Solo lo spirito di certa sinistra che si dice "antagonista" ma che vuole comunque il voto degli elettori razzisti e xenofobi, perché le poltrone fanno comodo a tutti.

Io sono una persona semplice. Non mi sento "invaso" da altre persone non ostili.

Quando piove poi, non penso che qualche burattinaio nell'ombra stia favorendo la pioggia, né che la pioggia abbia delle intenzioni ostili verso di me, né che qualcun altro con un rubinetto magico la possa impedire.

Penso che piove e basta.

E i pazzi lungo la strada che dicono di appoggiare la pioggia, mi appaiono ridicoli quanto quelli che dicono di impedirla.

Mi piace non essere giudicato, e, se proprio devo essere giudicato, mi piace che della mia vita sia giudicato il fatto bruto in sé e non il contesto remoto del fatto, non la catena causale che ha portato alla mia vita e che si estende a cose che inevitabilmente da un certo punto in poi non sono più sotto la mia volontà. E cerco di farlo pure con la vita degli altri.


#2394
Citazione di: Eutidemo il 30 Settembre 2022, 05:48:21 AM
Ciao Niko :)
La "somma di tutti i numeri" non è "calcolabile", ma è senz'altro "concepibile"; altrimenti bisognerebbe affermare che "tutti i numeri" non sono "tutti i numeri", perchè ne manca qualcuno.
Il che sarebbe contraddittorio!
D'altronde, se è vero che "i numeri sono infiniti", ne consegue che non c'è nessun numero che non possa esistere; e, quindi, la loro somma è senz'altro astrattamente concepibile, e deve essere necessariamente maggiore degli addendi.
Un saluto :)



Ciao Eutidemo, se vuoi una risposta seria, la somma di tutti i numeri fa infinito, e infinito più uno si può ben fare, e fa sempre infinito.

quindi abbiamo: (Somma di tutti i numeri =infinito) +1 = infinito.

Quindi, siccome infinito più uno si può fare, anche "somma di tutti i numeri più uno", si può fare.

Perché quello che tu chiami "somma di tutti i numeri" è un sinonimo e una possibile risultante dell'infinito.

Quindi chiamare l'infinito col suo sinonimo "somma di tutti i numeri" non ti impedisce di fare più uno.

Cosa del resto inutile, perché (anche) dopo aver fatto più uno, risulta ancora infinito.

Infinito non è un vero numero. E quelle che si fanno con l'infinito non sono vere operazioni.



#2395
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
29 Settembre 2022, 20:30:38 PM
Citazione di: sapa il 29 Settembre 2022, 20:16:00 PMComunque, lasciando stare gli immigrati, che richiederebero  discussioni dedicate, non credo che chi ha votato a destra volesse leggi fascistissime, comtro gli omosessuali o gli stranieri e neppure contro l' aborto. E Giorgia, se è furba e vuole durare, dovrà temersi ben lontano da quel pantano. Così come per il presidenzialismo, mettersene a discutere ora sarebbe un vero autogol. Ma veramente possiamo pensare che si voglia rimettere in discussione l' aborto, come peraltro hanno tentato,di fare nella più grande democrazia del mondo? Solo dei mentecatti si butterebbero in un' impresa simile.


E infatti lo sono, dei mentecatti che attentano e sempre attenteranno al diritto di aborto, vedere che cosa sta succedendo recentissimamente in Liguria.

Veramente il mondo alla rovescia, il carnevale giuridico e sociale di cui mi veniva il desiderio di parlare anche prima: un disegno di legge di una regione della repubblica italiana in cui il simpatico appellativo di: "ignoranti e vittime dalla paura" viene, aimé, usato per descrivere le donne che scelgono di abortire, e non, come sarebbe in un giorno non carnevalesco, le donne fasciste.

E rischia pure di essere approvato.

https://genova.repubblica.it/cronaca/2022/09/28/news/liguria_la_proposta_di_legge_di_fdi_sportelli_pro_vita_in_ogni_ospedale_della_regione_in_cui_si_eseguono_interruzioni_di_-367688577/



#2396
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
29 Settembre 2022, 19:25:07 PM
Citazione di: Ipazia il 29 Settembre 2022, 18:42:50 PM@niko

1) Concordo in gran parte e dico pure che ce la meritiamo l'invasione che alimenta il degrado. Dico solo che chi questo degrado subisce, cerca risposte altrove. E anche da sinistra, consiglio una rispolverata del marxista: esercito postindustriale di riserva. A chi giova, come funziona, e chi lo alimenta, al netto delle specifiche aspettative di una migrazione laboriosa e sostenibile.

2) La materia è ampia e non mi dilungo. Cerco solo di vedere la cosa pure dalla prospettiva dello sradicamento e banalizzazione della procreazione e vivibilità sociale. 

Compresi la natura ingannevole degli stereotipi sociali andando a fare misure fonometriche in una mensa di una scuola elementare all'ora di pranzo. Compresi pure perché l'educazione autoritaria prescriveva il silenzio a tavola.

3) "Lo dice la scienza" ha ormai un furore confessionale degno di Pietro D'Amiens. E oggi, come allora, si tratta solo di portare il gregge al mattatoio. Meglio se convinto e soddisfatto. Ma a questo, anche oggi, provvedono i predicatori esperti.

Fusaro ha un cono d'ombra nella regione e ragione della tradizione, ma la sua "Critica dell'ideologia tardocapitalistica" è ricca di spunti e merita attenzione altrettanto critica. Anche per non lasciar dilatare troppo quel cono d'ombra, e ritrovarsi di nuovo nella brace delle sussunzioni eterodirette.

Concordo innanzitutto con il suo rifiuto della contrapposizione borghese tra destra e sinistra (sussunte entrambe alla borghesia fin dai tempi della Pallacorda), ripristinando la contrapposizione, più genuinamente marxiana, tra alto e basso: dominanti e sottomessi.

Che la sinistra sia ritornata alla Pallacorda e chiami "populista" la contrapposizione di classe la dice lunga sulla sua evoluzione e fungibilità.



Invasione e degrado, se riferite alla questione dell'immigrazione, sono intrinsecamente parole di destra.

Non c'è un modo credibile e conveniente di farle diventare di sinistra. Non c'è un modo di rigirare la frittata.

Gli immigrati sono persone amichevoli, e le persone amichevoli non costituiscono invasione. Semmai sono alleati per un progetto comune. Oserei dire fratelli.

Il degrado poi, sta tutto nell'abuso demente della parola "degrado", sulla bocca di politicanti e giornalisti. Che quasi impedisce all'uomo razionale di usarla, questa parola, quando serve.

Gli immigrati "degradano" un concetto già edulcorato e fighetto di paesaggio urbano, che dovremmo tutti chiederci se meriti o no di essere salvato, a prescindere dagli immigrati stessi. Degradano lo sfondo, non la figura.

Degrado. Insieme a decenza. Le parole più abusate da chi ha poco da dire, e molto da fare prepotenze al prossimo. Le parole dei potenti.

Ossessionato dall'esteriorità della procreazione, e dalle sue inevitabili minacce territoriali, è solo chi non sa procreare interiormente, chi non ha un proprio racconto delle origini. La filosofia per fortuna ce l'ha, un proprio racconto delle origini.


#2397
Citazione di: Eutidemo il 29 Settembre 2022, 11:28:25 AM
Alla "somma di tutti i numeri", non si può aggiungere "+1"; altrimenti non sarebbe più "la somma di tutti i numeri", bensì sarebbe "la somma di tutti i numeri meno un numero" (cioè quello che si aggiunge alla somma di tutti i numeri); per questo, secondo me, almeno in teoria, la "somma di tutti i numeri" è il numero più grande di tutti, perchè la somma è sempre più grande degli addendi, e, qualora se ne aggiungesse un altro, si cadrebbe in contraddizione!

Ma se non c'è, se non esiste, un ultimo numero, allora non puoi sommare tra di loro tutti i numeri, perché se ti mancano l'ultimo o gli ultimi, gli estremi de una certa parte della serie, allora non sono davvero tutti.

La somma di tutti i numeri non esiste, esiste solo la somma di alcuni numeri.

Il problema dell'infinito è proprio questo, che ne è noto l'inizio, ma non ne è nota (e non ne esiste) la fine.


#2398
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
29 Settembre 2022, 14:53:48 PM
Citazione di: Ipazia il 29 Settembre 2022, 07:14:48 AMEsistesse un inferno, sarebbe pieno degli ignavi di sinistra che ignorano:

le flotte negriere e il disagio economico-sociale dell'immigrazione clandestina (poco visibile da Capalbio);

le giullarate lgbt... con l'utero e i genitali delle donne povere, spargendo incenso pure sulla pedofilia;

Il clericalismo della $cienza che fa lucrosa carne da stabulario degli umani e non risparmia neppure i bambini;

la corte dei miracoli di miliardari "filantropi", con lupanare influencer al seguito, che sponsorizza la sinistra e i suoi traffici di carne umana da guerra, sfruttamento e sperimentazione sociale e biotech.

Insomma: se destra piange, sinistra non ride.

Ipazia, Cerco di risponderti sui tuoi tre punti fondamentali

1*  Il disagio socio economico dell'immigrazione clandestina si risolve nel comprendere una volta per tutte che la disoccupazione è causata dai padroni e dal sistema e non dagli immigrati, quindi gli immigrati meritano la massima solidarietà da parte degli autoctoni; il problema non è fermare i flussi, ma fare in modo che tutti possano vivere bene e umanamente ovunque vogliano vivere, secondo i più elementari principi, non meritocratici, ma logico-universalistici dell'autodeterminazione umana. Tutto questo declinato principalmente al presente, quindi, a parte la solfa dello sviluppo dell'Africa fra qualche secolo, se nel presente ci sono dei validi motivi per cui molti esseri umani vogliono vivere qui e non lì, si deve assumere che sia questo il problema presente da affrontare.

L'utopia e dire "nessuno vorrebbe emigrare", e grazia al cavolo, la realtà, dato che l'utopia non si è (ancora) realizzata e alcuni vogliono emigrare, è la necessità per gli autoctoni di assumere una posizione sia etica che conveniente ai fini del calcolo davanti al problema, ed è sia etico che i lavoratori autoctoni solidarizzino con gli immigrati, sia assolutamente conveniente per loro ai fini della rivoluzione e del rovesciamento del sistema. Capalbio non è un dato di eternità, Capalbio esiste perché la rivoluzione non è ancora stata fatta.

In altre più "moderate" parole, la sinistra non deve mettersi al livello demagogico scemo della destra contendendo alla destra la promessa elettorale demente di "fermare i flussi" con argomenti vagamente (ma proprio vagamente, eh) diversi da quelli tipici della destra (esempio lampante la metafora delle navi negriere), al fine di accaparrarsi le briciole del consenso degli elettori più razzisti e ignoranti strappandole alla destra; la sinistra deve fare la sinistra.


2*  Chiamare giullarate le legittime istanze dei gay, lesbiche e transgender è omofobo, è un punto di vista omofobo. Non c'è nessuna "lobby" in cui questi soggetti confluiscano su un piano di realtà, a parte le varie teorie del complotto. Associare la pratica dell'utero in affitto alle rivendicazioni lgbt è ambiguo, perché tale pratica può risolvere problemi di sterilità anche in "normalissime" coppie eterosessuali. Quello che è usato in parte, dagli omosessuali, viene fallacemente presentato come quello che è usato solo, dagli omosessuali. Associare sinistra a pedofilia poi, è delirante e da fascisti, non la parola "fascisti" usata nel senso di un generico sistema totalitario, proprio da fascisti, da gente vile, che in generale calunnia l'avversario politico invece di affrontarlo.

Gli omosessuali piuttosto, fanno quello che possono e rivendicano quello che possono in una società che è quella che è. Tutto in questa società vive di apparenze, quindi spesso anche le legittime rivendicazioni dei gay sono estremamente -e a tratti troppo- appariscenti. Non mi pare questo  un buon motivo per puntare selettivamente il dito su di loro e non su tutti gli altri aspetti "troppo appariscenti" di questa società. Gli omofobi dovrebbero solo guardarsi intorno, nel paesaggio urbano della loro società. Tutto è carnevale, tutto è troppo appariscente. I gay non hanno responsabilità specifiche in merito.

Siamo sempre davanti a uno scontro, con esisti già scritti, tra la formica del bigottismo e il gigante dei rapporti di forza. Finché il capitalismo attuale sarà al potere, dall'accesso alla merce/spettacolo dipenderà non solo la forma di vita, ma proprio la possibilità stessa della vita. La pura sopravvivenza.

No merce, no vita. No spettacolo, no vita. Lottare per l'accesso alla merce per chi nasce in questo mondo in questa ora non è una scelta, è una necessità. Per questo anche i sottoproletari, e anche tutti coloro che vendono il proprio corpo, e le alterazioni del proprio e altrui corpo in modi e in forme che non piacciono ai benpensanti, hanno dignità.

Qualcuno lotta per apparire, perché c'è il problema di fondo che apparire è essere. Affrontiamo il problema dunque e non coloro che secondo noi sono carnevaleschi o vanitosi per i nostri standard (la pagliuzza e la trave).

Che qualcuno lotti per l'accesso alla merce/spettacolo, non fa schifo alla tradizionale "sinistra" quando si tratta, per esempio di uno sciopero o di una rivendicazione di aumento salariale. Riconoscono di grazia il legittimo diritto dei lavoratori ad avere i soldi, perché senza i soldi non si campa.

Quando la stessa identica lotta continua con altri mezzi ai bordi delle strade, con i tentativi di sopravvivenza e accesso alla merce di prostitute, piccoli spacciatori, affittuarie degli uteri, alcune mummie della sinistra stalinista e anche di certo femminismo radicale, si schifano. Questi qui secondo loro non vivono in modo consono, non lottano per la vita in modo consono.

C'è la lotta dei lavoratori, e tale lotta, secondo qualcuno deve essere egemone e polarizzare il consenso solo verso il livello più alto della società, verso la piccola borghesia; i sottoproletari invece non sono degni di partecipare alla lotta, non sono degni nemmeno di essere egemonizzati. Non è e non sarà mai questo il mio pensiero.
La "decenza", per me è sempre e solo la decenza di riconoscere che senza merce non si campa.


*3  il "clericalismo della scienza" e il clericalismo vero si assomigliano solo per metafora. Poiché le metafore non sono la realtà, mi risparmio qui una risposta lunga.


Marx a suo tempo aveva scritto l'anti During. Qualcuno oggi dovrebbe scrivere l'anti Fusaro.

Se non fosse che gli darebbe pure troppa importanza. Il mondo di oggi vive, appunto, di pubblicità.




#2399
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
28 Settembre 2022, 22:22:56 PM
Citazione di: sapa il 28 Settembre 2022, 20:20:26 PMCosa vuoi che ti dica, niko? Si vede che gli operai italiani, che hanno votato in larga parte cdx e Meloni, sono omofobi, xenofobi, antiabortisti e clericali. (...)

Esattamente sì, e non c'è proprio niente da ridere o da dirlo con ironia.

Un individuo che tolleri passivamente xenofobia, omofoblia, clericalismo, saluti romani e antiabortismo, sia pure non condividendoli in modo "attivo", perché spera di ottenere da cotale esercizio di "tolleranza" altri vantaggi, di qualsiasi tipo, sia pure "vantaggi" difficilmente differibili per la propria "pancia" e per la propria condizione sociale e materiale (leggasi le briciole e gli ossi del sistema), per me, per la mia morale, che è rigida in questo senso, è, e resta, un individuo omofobo, xenofobo, clericalista e antiabortista.

In senso dantesco, tale individuo finisce nel girone degli ignavi.

Gli operai italiani che hanno votato la Meloni, tutti nel girone degli ignavi.

Giusto per recuperare un po' il senso delle migliori radici cristiane.

In altre parole, se si può trovare l'unico vero lato buono di fascismo (fascismo storico, non retorico, intendo) e dintorni (a parte i treni che finalmente arriveranno in orario) è che esso, per sua intima natura, impone di schierarsi.

Chi non condivide certe porcate, neanche le vota.

#2400
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
28 Settembre 2022, 18:13:48 PM
Citazione di: sapa il 28 Settembre 2022, 17:37:38 PMBè, che le "radici" della Meloni affondino nel primo concordato mi sembra una forzatura. Qui, secondo me, non riusciamo a renderci conto della modernità. D'accordo, pensare che la Meloni e il suo partito siano pervasi dalla nostalgia del passato regime ci può anche stare, però dipingerli  con fez, camicia nera e moschetto non mi pare più possibile. Sono post fascisti, come lo sono, questo mi pareva volesse  dire Ipazia, quasi tutti i partiti più importanti dell'arco costituzionale, sinistra compresa (tranne forse Rizzo e i suoi, che sono poi dichiaratamente post comunisti). La differenza è netta a parole, nella realtà di tutti i giorni e in quella di governo è molto labile, il solco è tracciato per entrambi. Io non credo che con la Meloni vedremo grandi differenze che con i vari Conte-Draghi.  A meno che Giorgia non voglia governare brevemente dovrà lasciare il suo breviario fascista sul comodino, come Letta, al governo fino a ieri con i populisti di Conte e poi con quasi tutti gli odiati nemici sotto un famoso banchiere internazionale, ha dovuto lasciare il suo di sinistra negli scaffali della sua libreria.


Sono omofobi, antiabortisti, xenofobi e clericalisti.

Quanto questo li renda (o non li renda) concettualmente dei "veri" fascisti, lascio decidere ad ognuno.

Si potrebbe descriverli sinteticamente anche come homo-fobi, nel senso che hanno dentro la paura dell'uomo, e del fenomeno umano in generale: fenomeno che è non oggetto, non concetto, non mito e non macchina.

Certo è che quando il signor Larussa fa il saluto fascista all'unisono con altre persone, lui, il signor Larussa, a domanda precisa in merito rivendica di averlo fatto, la Meloni invece, riferisce che quello del signor Larussa era un virtuoso e democratico cenno col braccio in merito al saluto fascista stesso, per dire a tutti gli altri presenti di non farlo.

Quello che ci tenevo a dire semmai, è che le loro radici, le radici degli homofobi dunque, affondano nel tetro e mediocre fascismo di carattere monarchico, clericalista e alto borghese dell'era temporalmente estesa e mediana del fascismo stesso, nel cuore effettivo del ventennio, e certo non nell'entusiasmo sansepolcrista o nel nichilismo repubblicano degli ultimi giorni.

Quelle "estreme", e quelle "marginali" , di potenziali radici fasciste, che poi sono collocate agli "estremi", iniziali e finali della storia del fascismo, sono e restano radici finte, smentite dai fatti e dai rapporti di forza, e quindi impossibili da resuscitare anche nella massima volontà e nel massimo ridicolo di farlo.

Certo non sono quelle, quelle le radici fasciste che dobbiamo temere.

Ma una sana preoccupazione per quelle più forti, e più "mediane" di radici in ogni senso, a mio giudizio ci sta.