Il problema non è il migrante ma il capitalismo clandestino elitario. Sono le nuove forme del capitalismo finanziario, che spezzando l'equilibrio che si era creato nel dopoguerra, ha creato rancori, diseguaglianze, nuove povertà. E tutto ciò non viene combattuto con nuove politiche di redistribuzione della ricchezza, poiché quasi tutto l'arco parlamentare condivide lo stesso orientamento neoliberista. Molto più semplice e conveniente "inventarsi" dei mostri, degli specchietti per le allodole. Invenzioni che nascono dalla "pancia" dell'elettorato e che non sono certamente conformi agli interessi del capitalismo attuale. Ma ancora una volta il capitalismo non sembra in grado di autocorreggersi, nel suo stesso interesse. Pertanto, qualora quei demoni che stanno iniziando ad essere evocati, dovessero affermarsi, il capitalismo, pur di difendere il suo potere, preferirà prosperare sotto una cappa politica autoritaria e demagogica.
È un copione già visto e mi auguro di non vederlo fino al suo ultimo imprevedibile e violento esito. In realtà è ancora presto per dire se siamo in attesa di una tragedia oppure di una farsa.
È un copione già visto e mi auguro di non vederlo fino al suo ultimo imprevedibile e violento esito. In realtà è ancora presto per dire se siamo in attesa di una tragedia oppure di una farsa.

