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Messaggi - Aspirante Filosofo58

#241
Citazione di: anthonyi il 01 Maggio 2024, 07:22:41 AMAdriano celentano é certamente bravo, comunque l'utilizzo artistico delle stropiature dell'anglo americano lo aveva già inventato Alberto Sordi con il mitico Nando Moriconi, un americano a Roma.
In realtà il testo di quella canzone non è in inglese, quindi Celentano usa l'accento inglese su un testo inventato.
#242
Buongiorno a tutti, chi di voi ha più o meno la mia età (65 anni) credo si debba ricordare di quel 45 giri di Adriano Celentano dal titolo e dal testo incomprensibili: Prisencolinensinainciusol.
(Qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Prisencolinensinainciusol qualche notizia) A quei tempi io ero quasi quattordicenne, e mi ricordo che chiesero a Celentano il motivo di un testo incomprensibile (oggi lo definiremmo gibberish, qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Gibberish ) e lui rispose che gli italiani di allora erano più interessati alla musica che alle parole dei brani musicali, dal momento che si ascoltavano tutte le canzoni straniere ma ben poco quelle italiane. A volte succedeva che i testi in inglese o francese non dicessero un granché, ma l'italiano di allora, quasi mai poliglotta, dimostrava di essere ben felice di non capire quasi nulla del testo di quelle canzoni. :)) Chissà perché, ma questa mattina mi sono svegliato col motivetto: "ai ai spai sestles eningo socouenpiso, ai"....  ;D ;D ;D 
In ogni caso a me Celentano è sembrato geniale! 
#243
Varie / Re: Camminate
30 Aprile 2024, 08:15:39 AM
Vorrei che mi capitasse sempre di poter fare a meno dell'auto, ma Madre Natura o chi per essa ha deciso diversamente. A dispetto della mia disabilità fisica, cerco di muovermi appena posso, ma ultimamente il meteo da queste parti (Brianza) non invoglia certo a camminare. Sono in pensione, per cui con le giornate di sole, mi capita anche di andare in fondo alla via (circa 250 mt), dove ci sono i giardinetti; di fermarmi su una panchina a leggere per mezzora o più e poi di tornare a casa. A dire il vero il mio problema non è dato dal cammino in sé (a dispetto della mia patologia, posso camminare anche per un'ora, a passo lento, molto lento), quanto dallo stare in piedi, fermo immobile, magari a parlare. Per me cinque minuti in piedi, senza camminare, è più stancante di mezzora di cammino lento. Sulla rivista Focus, qualche mese fa ho trovato la spiegazione: camminando si sposta il peso in continuazione da una gamba all'altra, e il movimento fa lavorare alternativamente i muscoli delle gambe, mentre stando fermi tutti i muscoli (ognuno secondo le sue possibilità) debbono concorrere a mantenere l'equilibrio. 

In realtà, la pigrizia non è unicamente in ambito fisico, bensì anche in quello mentale. Quando la vita lavorativa era in campagna, c'era molta più fatica fisica e aveva un senso mangiare cibi ipercalorici. Ora che la vita lavorativa è spesso davanti a un pc, occorre andare in palestra, mangiare cibi "salutari" poveri di grassi, ecc... 

L'essere umano in genere crede che sia importante evitare fatiche inutili, così, invece di andare: allo stadio, a teatro, al cinema, ecc... vede tutto in tv, magari pagando o strapagando. Però dopo è necessario andare in palestra, dal dietologo, o da qualche altro specialista che ci rimetta in sesto. 

Per contro, è capitato più di una volta di sentire che ex calciatori (che di movimento ne hanno fatto parecchio) si siano ammalati di SLA, oppure mi viene in mente Papa Giovanni Paolo II che, da sciatore e nuotatore provetto, poi ha dovuto fare i conti col Parkinson. Quindi io credo che camminare vada bene, purché sia con moderazione. 

#244
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
29 Aprile 2024, 19:02:24 PM
Citazione di: Duc in altum! il 29 Aprile 2024, 18:26:55 PMBenissmo, sono d'accordo, restiamo nel personale, nel soggettivo, ma non hai dimostrato - e lo certificano i tuoi innumerevoli chi - che si può esistere senza fede.
Ognuno ha la sua aspirazione - come tu ben dici -, ma essa non è certezza, dacché la fede è inevitabile!
La fede  non è matematica: chi l'ha è chi no. In che senso dovrei certificare che sia possibile vivere senza fede? Inizia tu a certificarne l'impossibilità, se ci riesci.
#245
Tematiche Filosofiche / Re: Il tragico
29 Aprile 2024, 10:28:13 AM
Buongiorno, secondo me non è tanto l'inconsapevolezza di essere tragici, quanto il suo opposto che dovrebbe far riflettere. Perché definiamo "tragico" qualcuno? In base a quale criterio, a quali canoni, caratteristiche? Perché mai religione o scienza dovrebbero offuscare la "tragedia" della vita? Ma, soprattutto, perché la vita dovrebbe essere una tragedia? Secondo me ogni vita, ogni momento che ognuno di noi vive, ha un suo perché, anche se il più delle volte non siamo consapevoli tanto del fatto che lo abbia, quanto di quello di cosa sia questo perché. 
Tra gli altri, il mondo delle disabilità (fisiche, psiche o sensoriale) dovrebbe aiutare a capire certi concetti: in pratica è  la difficoltà che  aguzza l'ingegno.
Spesso non siamo consapevoli che certe situazioni apparentemente tragiche, possono essere superate, anche senza una fede in qualche religione o scienza. In 65 anni di vita ho avuto diverse occasioni per fare delle tragedie, ma ho preferito rimboccarmi le maniche e, come nel gioco dell'oca, ripartire dal via. A cosa mi sarebbe servito rendere tragico ogni momento poco piacevole della mia vita? Io credo, a nulla. Non faccio l'elenco di tutto ciò che ho superato, perché poi qualcuno pubblicherebbe un suo elenco più "importante" del mio, tanto dal punto di vista della quantità, quanto di quello della qualità. Quindi, parafrasando più o meno le parole di Socrate sulla cattiveria dell'uomo (https://www.skuola.net/filosofia-antica/socrate-l-etica-socratica.html ): l'essere umano è tragico perché non sa che può superare ogni tragedia. 

 
#246
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
28 Aprile 2024, 10:11:42 AM
Citazione di: Duc in altum! il 28 Aprile 2024, 10:01:57 AMChe posso risponderti, se non accetti quello che è chiaramente scritto nel documento?

Posso solo aggiungere che la sofferenza, la malattia, la morte e la concupiscenza sono solo per un tempo minimo, immensamente minimo, nulla nei confronti della magnificenza dell'eternità.



Che cosa dovrei accettare? Io voglio capire e visto che tu proponi, immagino che tu sia in grado di rispondere, di fugare ogni mio dubbio. 

Sofferenza, malattia, ecc... secondo la teoria della reincarnazione, sono effetti il cui seme (causa) è stato posto nelle vite precedenti. Gettiamo i dadi per vedere chi ha ragione?  :D :D :D
#247
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
28 Aprile 2024, 10:03:07 AM
Citazione di: Duc in altum! il 28 Aprile 2024, 09:38:54 AMVivere bene ugualmente ...interessante!

E in base a quale parametro oggettivo - quel qualcuno - "crede" di vivere e non solo esistere, "crede" che sia bene e non male e "crede" ugualmente a chi?!
Dal momento che ogni essere umano è unico e irripetibile, anche il suo modo di vivere lo è. Quindi è inutile cercare parametri oggettivi, che non esistono! C'è chi vive bene con uno stipendio da operaio e chi necessita di molti più soldi per vivere; chi va a correre tutti i giorni e chi non può nemmeno camminare; chi è famoso e chi sconosciuto, chi professa una religione e chi un'altra, come pure chi non mostra alcun interesse per le religioni; chi vive bene anche senza social e chi, viceversa ne è dipendente. Insomma le situazioni sono parecchie: milioni, miliardi.... tante quanti sono gli esseri umani. I parametri oggettivi lasciamoli per i regolamenti (codice della strada, codice civile, codice penale, ecc...) che debbono stabilire regole uguali per tutti di fronte alla stessa situazione: rubi? la pena è x, uccidi? la pena è y, non paghi le tasse? la pena è z. Tuttavia, ridurre la fede a qualcosa di oggettivo, imposto a prescindere dalle legittime aspirazioni di ogni essere umano, mi pare quanto di più brutto si possa anche solamente pensare! Chi sei tu per stabilire di essere nel giusto e che siano in errore tutti quelli che la pensano diversamente da te? 
#248
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
28 Aprile 2024, 06:36:15 AM
Citazione di: Duc in altum! il 28 Aprile 2024, 00:34:16 AMPerché è impossibile ...anzi, inevitabile!
Ma io posso anche arrivare a infischiarmene di chi non crede nel mio Dio.

Perché sarebbe "impossibile, anzi inevitabile"? In ogni caso, per convincere qualcuno della bontà delle proprie idee bisognerebbe dare l'esempio, e non, viceversa, arroccarsi dietro le proprie convinzioni. Chi ha stabilito che queste convinzioni siano corrette per tutti? Perché? Ogni essere umano, unico e irripetibile, porta dentro di sé il peso delle proprie esperienze, di conseguenza uniche e irripetibili. Io credo che le esperienze personali, per chi le vive, siano più importanti di tutte le teorie, più o meno fantascientifiche, del mondo!  
#249
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
28 Aprile 2024, 06:28:05 AM
Citazione di: Duc in altum! il 28 Aprile 2024, 00:37:32 AM...temporali, hai dimenticato di aggiungerlo!

Temporale, ossia, in questa dimensione del tempo in cui esistiamo (dal primi vagito, all'ultimo respiro), prima di morire e passare ove non esisteranno più: sofferenza, malattia e la morte stessa (come ben delucida il CCC).
Non hai risposto alla mia domanda: cosa sarebbero queste "alcune conseguenze temporali"? Rispetto a cosa sarebbero conseguenze temporali? Mi fai un esempio? Grazie.
#250
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
28 Aprile 2024, 06:26:27 AM
Citazione di: Duc in altum! il 28 Aprile 2024, 00:34:16 AMPerché è impossibile ...anzi, inevitabile!
Ma io posso anche arrivare a infischiarmene di chi non crede nel mio Dio.

Malato di mente potrebbe essere, invece, chi ammette che ha risolto il Mistero - con prova accertata al 100% - e non necessita della fede per dare un senso a quello stesso Mistero.
Magari a qualcuno non interessa affatto risolvere quel mistero, vivendo bene ugualmente. 
#251
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
27 Aprile 2024, 16:20:08 PM
Citazione di: Duc in altum! il 27 Aprile 2024, 11:51:59 AM1264 Rimangono tuttavia nel battezzato alcune conseguenze temporali del peccato, quali le sofferenze, la malattia, la morte, o le fragilità inerenti alla vita come le debolezze del carattere, ecc., e anche una inclinazione al peccato che la Tradizione chiama la concupiscenza, o, metaforicamente, l'incentivo del peccato (« fomes peccati »): « Essendo questa lasciata per la prova, non può nuocere a quelli che non vi acconsentono e che le si oppongono virilmente con la grazia di Gesù Cristo. Anzi, "non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole" (2 Tm 2,5) ».
In parole povere cosa sarebbero queste "alcune conseguenze...."? 
#252
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
27 Aprile 2024, 16:09:32 PM
Citazione di: Duc in altum! il 27 Aprile 2024, 11:59:38 AMSe parli di accettare che altri non condividano la fede di uno, benissimo (Gesù è morto pe questo!).

Se, invece, vuoi sostenere che qualcuna/o (sano di mente) possa esistere nel pianeta Terra, senza fede, ossia, che la sua favoletta sul senso e la fine della vita umana sia certa e accertata al 100%, è imbarazzante ...oltre che ingiustificabile!
Lo vedi? Perché mai qualcuno sano di mente non potrebbe esistere senza fede? Allora chi non crede in Dio, nel tuo Dio, secondo te è malato di mente? Ti rendi conto delle affermazioni che scrivi? Da ciò che scrivi tu alla jihad islamica il passo è breve. Quando andrai per il mondo a sgozzare gli infedeli?  :D :D :D  
#253
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
27 Aprile 2024, 08:03:59 AM
Citazione di: Duc in altum! il 26 Aprile 2024, 20:23:33 PMVisto che siamo già in due (io e sto sacerdote) ad arrampicarci sugli specchi, ribadisco, il corpo risorto nel Regno, per il cristianesimo, sarà eterno (quindi siamo oltre la fantascienza) e privo di qualsiasi male fisico o psichico, dacché sto male (frutto del peccato delle origini) non esiste, non c'è, non ha il permesso di accedere, nel Regno dei Cieli (alias: il Paradiso).
Il male come frutto del peccato delle origini? Il battesimo non serve forse a cancellare i peccati, compreso (o forse soprattutto) quello originale, e quindi anche il male delle origini? 
#254
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
27 Aprile 2024, 08:02:05 AM
Citazione di: Duc in altum! il 26 Aprile 2024, 20:29:11 PMForse mi sono perso qualcosa, ma perché c'è qualcuno che può esentarsi dall'avere "fede", nella favola (con conseguente illusione e inganno) in cui ha deciso di consegnare la fine e il fine della propria esistenza, sul pianeta Terra?!?
Mi pare che la fede non sia matematica, quindi la fede è un'opinione, a differenza della matematica che non lo è. Avere fede significa accettare che altri non l'abbiano. 
#255
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
27 Aprile 2024, 07:53:51 AM
Citazione di: Pensarbene il 27 Aprile 2024, 06:45:20 AMperò Cristo dice durante l'ultima cena riferendosi al vino:"io non berrò più il succo della pianta della vite se non quando sarete con mè nel Regno dei Cieli"
Dunque,questo significherebbe che nel Regno dei Cieli si mangia e si beve no?
Perciò l'idea che nel Regno si stia con un corpo non è sbagliata. È possibile che quel corpo sia una spiritualizzazione massima della materia energia e questo non è in contraddizione con lo Spirito e la Materia.
Io credo che tra l'Eterno e il contingente materiale energetico quotidiano CI SIANO STATI E LIVELLI DIVERSI, IN PARTE SOVRAPPOSTI E IN PARTE NO. È probabile che il Regno di cui parla  Cristo sia un Regno intermedio dove eterno e contingente interfacciano ma non si confondono.
Quindi mangiare e bere, esistere e comunicare, sensi e cognizione,ecc....possono essere attivi e normali in quell'area MA IN UN MODO E CON CARATTERISTICHE CHE NON SAPPIAMO.
Dopo tutto Cristo dice di Giovanni Battista:"non c'è stato sulla terra uomo così pieno di Spirito Santo come Giovanni Battista. Eppure lui non lo è come i Giganti che abitano nel Regno dei Cieli."
Siccome Giovanni vi è entrato, ciò significa che gli esseri umani possono convivere con quegli Enti Titanici, quindi quel Regno deve basarsi su sfumature e stati diversi che permettono ad ognuno il meglio di sè e per sè ANCHE in base all'esperienza terrena


La frase di Cristo, che tu citi all'inizio, potrebbe essere interpretata anche come risultato finale della serie di incarnazioni e reincarnazioni che gli esseri umani debbono vivere per apprendere delle "lezioni", per purificare l'anima, per capire che ognuno è un pezzo nell'immenso puzzle chiamato Umanità, e che è necessario che ciascuno trovi la sua posizione nel puzzle, così da contribuire alla realizzazione del puzzle stesso. 

Relativamente alla frase sul vino: perché pensiamo subito al vino in quanto tale e non, per esempio, a ciò che il vino può dare al corpo e allo spirito, se bevuto con moderazione? Non per niente esiste un detto: "l'acqua disseta il corpo e il vino disseta l'anima (o lo spirito a seconda delle versioni).  Quindi, se la funzione del vino (lo ripeto: bevuto con moderazione) è di dissetare l'anima o lo spirito, perché non considerare il Regno dei Cieli come luogo in cui si disseti l'anima o lo spirito?