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Messaggi - daniele22

#241
Da buon eretico penso che l'intelligenza sia un'emanazione della sfera pulsionale/emotiva, e da questa sia diretta.
In conseguenza di ciò, se una persona ben motivata (sfera emotiva/pulsionale) ad accrescere la propria intelligenza cominciasse a dedicarsi a fare test di intelligenza a nastro, nel giro di pochi mesi vedrebbe sicuramente il proprio q.i. innalzarsi di molti punti. In questo caso il suo punteggio segnalerebbe infine la sua conoscenza in materia di test di intelligenza. L'eventuale gap con altri lo farebbe solo il grado di consapevolezza (conoscenza) che costui abbia della realtà in toto.
Nota a margine: è da un anno che non uso più l'intelligenza artificiale. Incuriosito, ieri ho scaricato dal sito www.asc27.com (la i.a. italiana) la possibilità di testarla. Molto buona sembra
#242
Citazione di: anthonyi il 18 Febbraio 2025, 19:24:16 PMCerto che sei divertente, Daniele, adesso a Putin gli diamo anche il nobel per la pace per farti contento. Orban appoggia Putin per ragioni di convenienza, magari si trova anche d'accordo su certe posizioni tradizionaliste, così come la Meloni, è volendo alcune di quelle posizioni le condivido anch'io, che mi scopro sempre più di destra.
Ma quello che ha fatto Putin con l'Ucraina non se lo scorderà nessuno, non illuderti, Daniele, Trump potrà anche riuscire a costringere l'Ucraina a un armistizio non proprio giusto, ma la posizione politica, strategica ed economica della Russia é compromessa per chissà quanti decenni, e i bei tempi, quando si facevano affari con l'Europa, non torneranno Piú.
Non c'è dubbio che io sia divertente anthonyi proprio perché sono uno che diverge spesso, ma ho come l'impressione che tu ti diverta a prendermi in giro ... naturalmente scherzo. ¿Ma sarà mai possibile che tu, probabilmente un alto dirigente dell'Isee, non intenda che quei quattro sembrano quasi una molecola di idrogeno? E poi ¿Come vorresti che il messia o facciamo pure un messia possa essere contento di questa situazione a dir poco catastrofica? Sono anzi profondameeeeeente deluso. Fortuna che mi scosse per tempo inVerno che Putin non la pensava come me, altrimenti sarebbe quasi da suicidio. Comunque sia mi sembra che qui in Italia, oltre all'analfabetismo funzionale, vi sia anche un disturbo di Pmf, che però non è la Pfm, essendo invece una perdita di memoria funzionale ... non so se esista, io la vedo, ma a dire il vero me l'ha fatta notare una mia amica che però non è solipsista consapevole ... insomma, è una come voi. E dato che ci sono, of topic, te ne do pure una definizione, del solipsista consapevole intendo: costui sarebbe quella persona che ha capito per via razionale e logica che la separazione tra conoscente e conosciuto non è determinata dalle verità della nostra parola così come sembrerebbe essere. E questo c'entra proprio nulla colle mie aspirazioni democratiche di anarchico effervescente. Non mi si distragga! Dicevo dunque della Pmf, che sarebbe quella che ti fa dimenticare in fretta certi fatti importanti perché è utile dimenticarli. Di esempi ve ne sono a milioni. In ogni caso gli ucraini, poveretti, non dimenticheranno di sicuro, perché in questi casi la Pmf, chissà come e chissà perché, non entra in azione. Penso però che noi ci si dimenticherebbe abbastanza in fretta pure dell'Ucraina. Un saluto
#243
Citazione di: anthonyi il 18 Febbraio 2025, 09:05:49 AMAnch'io condivido le parole della Meloni, però non vedo come queste possano far pensare ad un riavvicinamento alla Mosca di Putin.
Dare attenzione all'attuale strategia di Trump non vuol dire seguirla.
Diciamo che la Meloni si é candidata ad essere tramite tra la UE e  l'attuale presidenza USA.
Un po' come razze ed etnie, storicamente le nazioni hanno combinato un sacco di guai, sia in termini di guerre intestine che con altre nazioni. Ora, è noto che nell'Europa dei trattati bene o male l'Ungheria è più filorussa e l'Italia più filoatlantica, ma la Meloni va d'accordo con Orban. Visto che Trump, Meloni e Orban sembrano aderire all'idea del mondo multipolare professato da Putin, che tra l'altro da sempre auspica politiche volte al disarmo, mi sembra impossibile che costoro non si rendano conto della potenziale esplosività dei nazionalismi. Insomma, a me sembra che questi siano quattro alleati naturali per imprimere al mondo una nuovo corso. Mettici pure che Trump potrebbe anche aver detto alla Meloni di dire quel che vuole agli europei, basta che non sovvenzioni ancora la guerra. Potrebbe inoltre mettere una buona parola per lei, la nuova Italia, durante le trattative. La Meloni non è certo sciocca e cercherà di agire di conseguenza nel nome di una ragione di stato e contestualmente ideologica.
Non so come regolerà poi le questioni interne che attualmente mi trovano in netto disaccordo.
Tu invece, che sogni nei mercati e sei un credente dovresti andare più che bene. Al post fuori tema che mi hai mandato dopo ti spiegherò semmai
Saluti
#244
Io piglio quel che passa il convento, ma mi è piaciuto il comportamento di Meloni a Parigi. Nel suo piccolo (Italia), forse pure per il suo passato dimostra di essere una donna che sa senz'altro cosa significhi "essere al mondo". Non mi stupirebbe vederla in futuro come quella che riaggancia i rapporti con Mosca. Peccato che non la pensi come me
#245
Citazione di: anthonyi il 17 Febbraio 2025, 09:21:26 AME sicuramente nella lista di "fascisti" di Daniele ci sono anch'io.
D'altronde l'ho già scritto, i sinistri veraci sono cosí, se la tua idea non si conforma alla loro, allora sei fascista.
E da buon "fascista" io applico quel rigore linguistico e storico  che mi caratterizza.
In Italia il fascismo non ha fatto un colpo di stato, il potere glielo ha dato il Re d'Italia.
Invece quello bolscevico era effettivamente un colpo di stato, con tanto di uccisione dello Zar regnante.
Quando entrai nel forum pensavo che tu lo fossi, ma dopo ho imparato a valutare meglio le tue parole. Su fascismo e comunismo, formalmente posso darti ragione, ma sulla sostanza che determinò i due eventi "rivoluzionari" resta intatta la distinzione che ho fatto.
Detto questo, io parlo per quello che so o presumo di sapere come fanno tutti. Ma siccome io so di essere un solipsista e voi no, questo presunto mio sapere mi pone in uno stato di dissociazione mentale nel parlare con voi. Devo sempre stare cioè coi piedi dentro al cerchio o coi piedi fuori dal cerchio. Ribadisco, nel post nr 8 di "i partiti non servono a nulla" ho dettato una definizione. Ho notato pure che in questa discussione successiva l'unico a mettere esplicitamente in mostra un pensiero non fascista è stato iano in due post, l'ultimo il nr 15. Fintanto quindi che non mi contesterete a livello filosofico per me restate tutti in un limbo, potremmo chiamarlo uno stato sovrapposto in cui siete democratici quando sto coi piedi dentro al cerchio, e non so ancora quando ne sto fuori. Non accetto senz'altro la definizione che mi dai di sinistro verace, e questo in parte squalifica ai miei occhi le tue capacità di giudizio. Io sono di fatto un anarcoide potenziale fuori legge che ambisce a una democrazia che non sia di gomma come quella attuale. Por lo tanto, "sinistro verace" vallo a dire a qualcun altro
Saluti
#246
Citazione di: Adalberto il 16 Febbraio 2025, 12:33:13 PMCiao Daniele scusa non capisco cosa intendi dire
Ciao, premetto che la fonte è incerta e consta di un'intervista ignota che non ho letto, ma che mi è stata riferita qualche anno prima della sua morte. Eco parlava di una connessione tra fuoco e conoscenza che non riferiva semplicemente al mito di Prometeo, ma a qualcosa di ben più concreto. Altro non so, ma trattenni il fatto che questo poco era in linea col mio pensiero. Riguardo alla nota informativa circa il riconoscimento dell'eterno fascista devo dire che sono molto più tranchant di Eco nel riconoscere il pensiero fascista, e questa mia definizione l'ho scritta nel post nr 8 su Tematiche filosofiche "i partiti non servono a nulla". Pertanto, a me sembra che qui dentro siano quasi tutti fascisti. Detto questo, la qualità di differenza tra comunismo e fascismo secondo me sta nel fatto che i comunisti hanno rovesciato il potere zarista, mentre i fascisti hanno fatto più che altro un colpo di stato. Se si considera la storia però, non si può non tener conto che fino a poco più di mille anni fa i russi erano analfabeti. E allora la semirivoluzione di ottobre, dato che nel frattempo i russi si erano cibati anche della cultura scritta da altri, potrebbe anche assomigliare a alla semirivoluzione francese che accadde qui da noi. Chiaramente gli esiti furono diversi. Nel frattempo il comunismo è crollato, ma il pensiero autoritario è rimasto, ed è questo suppongo l'eterno fascismo.
Concludendo, il terzo punto del manifesto di Eco mi da modo di esprimere una domanda: Perché nei licei non si studia il diritto? E sí che più materia umanistica di quella è difficile trovarne.
Comunque da oggi comincerà la risposta dell'inesistente e pure azzoppata Europa! Stiamo dunque a vedere quali sorprese riuscirà a estrarre dal cilindro il pensiero autoritario di marca "vorrei ma non posso", quello che ha pure il coraggio di indignarsi di fronte ai fenomeni Trump Putin
Un saluto
#247
In effetti già mi avevano assoldato procurandomi un'aspirapolvere eccezionale e una montagna di filtri ... non raccontai a suo tempo che mi ero venduto, e per allontanare i sospetti chiesi ad anthonyi il famoso salvacondotto, ma confesso ora che i russi me l'hanno fornito loro. Spero non s'incazzino... magari era proprio Utkin quello che vidi ieri
#248
Ma a quale Europa vagheggi Jacopus? L'Europa non esiste statualmente, non è mai esistita e spero che nemmeno debba esistere se non come atto formale di una nazione trainante un nuovo corso. Altrimenti bisognerebbe incasellarti tra i neo tirannici. Non so se hai notato, ma anthonyi ha glissato sul mio post di prima, anche se non è del tutto vero che ha glissato in toto. Ho come l'impressione che ti stia provocando, ma posso pure sbagliarmi
#249
Essendo un filoputiniano dichiarato, per motivi di simpatia e non certo di ragione ... Al Bano comunque non è che mi piaccia tanto ... trovo inaccettabili le parole di anthonyi che si debba evidenziare un fatto storico che dimostri le provocazioni della Nato. Le provocazioni ci sono, ma non vengono accettate, una su tutte l'atto fondativo della Nato. E trovo quindi inaccettabile che si debba equiparare Jacopus a un filoputiniano sotto mentite spoglie. Questa è una visione semplicistica della realtà. Avendo pure commentato il post di Adalberto, non si vuol capire che la violenza è solo un mezzo e non il fine della mentalità tirannica. Non siamo ancora ideologicamente sadici, ma avanti di questo passo può essere che lo si diventi. E, come già detto non in chiaro, la mentalità tirannica è implicata nell'essere fedeli alla logica delle nazioni ... questi sono i nuovi tiranni finalmente smascherati, e se non sentono ragione sarà un obbligo etico morale fargli la guerra fino alla loro completa sottomissione ... eliminarli è impossibile, anzi, la loro resistenza un giorno li ricondurrà alla vittoria ... insomma le solite rivoluzioni incomplete, in fondo quella che non riuscì a compiere Gesù, il quale almeno ci lasciò un'idea da seguire
#250
Citazione di: Eutidemo il 15 Febbraio 2025, 12:23:20 PM
Sono d'accordo; ed infatti, poichè Putin è senz'altro il capo delle mafie russe, oltre che tenere la chiesa sotto controllo, bisogna proprio dire che è al top dei top in fatto di potere, perché nemmeno Trump può così tanto. :)
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D'altronde devi tenere presente che Putin è un DITTATORE, mentre Trump non ancora; anche se gli piacerebbe molto!
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Quanto al fatto che la Russia di Putin somigli molto al Terzo Reich, se non bastasse tutto il resto, sarebbe sufficiente anche la seguente foto.

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Un cordiale saluto!
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Ciao Eutidemo, premesso che qui in Italia i poteri, cioè istituzioni, mafie, informazione e religione sono separati, ma questa sarebbe in fondo un'inezia, forse non hai capito bene quel che volevo dire. Comunque ti ringrazio per la tua informazione su Utkin; vera o falsa che sia non ha molta importanza e non ha nemmeno molta importanza il fatto che russi e tedeschi si siano fatti beffe della Polonia. Questo lo dico naturalmente per gente come noi che già guarda fiduciosa a un luminoso futuro. Tra l'altro, uscendo stamane di casa lì nei pressi c'era uno che gli somigliava, a Utkin intendo, ma ora che ci ho pensato a fondo non penso potesse trattarsi di lui. E poi, che motivo avrebbe. Ti volevo invece aprire la mente su ciò che ha detto Mattarella, giusto o no il suo dire, a fronte pure di altra informazione piovuta fresca, vera o falsa. Mio cugino mi ha raccontato che un suo conoscente sa, per conto di un amico di suo figlio, che ci sarebbe un legame di amicizia, amicizia eh! no sex, molto stretto e poco pubblico tra Mattarella e Al Bano ... robe di famiglia si dice ... Insomma, l'informazione è attendibile e pertanto, sempre secondo il mio modestissimo parere rivolto senza indugio al futuro luminoso, quell'inciso di Mattarella mi sembrerebbe ora, mutatis mutandis, che sia stato quantomeno improvvido perché potrebbe mettere a rischio anche la vita di Al Bano stesso ... non so se capisci. O almeno, certo sarebbe che se per caso dovesse accadere quello sbandierato concerto sulla Piazza Rossa e lo ammazzassero, speriamo di no, si tratterebbe senz'altro della cronaca di una morte annunciata.
Un Saluto
#251
Citazione di: Adalberto il 15 Febbraio 2025, 20:47:05 PMTranslator
 
 
Non so se Trump e Putin siano o meno gangster in doppiopetto, ma certo sono ur-fascisti.
 Mi riferisco a Umberto Eco che segnalava  il riaffiorare costante nella storia di questo ur-fascismo che si manifesta sempre sotto spoglie diverse, ma con sostanza uguale. Quella di una autorità che dialoga direttamente con il popolo scavalcando la  pretesa di impersonare un Popolo e la sua idealizzata volontà.
Lo scopo invece è quello di soggiogare le masse smarrite nei momenti di crisi affascinandole con una  oratoria semplificatoria, una gestualità teatrale  e soprattutto proclami roboanti.
Sono tecniche di psicologia delle folle enunciate e denunciate dal lucido Le Bon più di un secolo fa.
Nessuno si consoli pensando all'età di Trump e Putin che presto o tardi verranno sostituiti.
Già è in pista la versione  tech di Musk.

L'Europa sarà in grado di reggere l'urto?

Ciao Adalberto. Umberto Eco, per quello che so, è stato l'unico intellettuale ad associare il fuoco alla conoscenza in senso non metaforico. Se aveva chiara quest'idea di sicuro aveva chiare pure le dinamiche della "legge del più forte", senza stare lì a definire troppo. Saluti
#252
Citazione di: Eutidemo il 14 Febbraio 2025, 19:04:56 PM
Coloro che sono poco informati circa gli intimi rapporti tra Trump e Putin, penseranno che la mia sia solo una premessa di carattere pregiudiziale; ma, evidentemente, non hanno letto "Casa Trump e Casa Putin", di Craig Unger in epoca non sospetta, 2009; un libro che descrive in modo molto dettagliato e molto documentato le interazioni affaristiche e delinquenziali tra i due attuali leader mondiali, al di là di ogni affinità ideologica.
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Ma, ovviamente, nulla può un singolo libro contro la propaganda congiunta dei due più potenti leader mondiali; a parte Xi Jinping (習近平, 习近平) che fa da sponda ad entrambi a seconda delle circostanze a lui più favorevoli.
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PREMESSA
Tra i due vasi di ferro, l'Europa rischia di fare la classica fine del "vaso di coccio" tra i due "vasi di ferro", di Esopiana memoria.
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Occorre però considerare che:
- gli abitanti dell'Unione Europea sono ben 450.000.000, a fronte di 340 Milioni  di Yankee, e di 116 milioni di abitanti dell'Impero Russo (di cui solo parte sono veri Russi, mentre gli altri sono soltanto loro sudditi coloniali);
- dal punto di vista tecnologico, urbanistico e culturale, gli Europei sono molto avanti rispetto ad entrambi (per questo Trump vuole dazi sui prodotti di consumo).
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Sotto il "profilo militare", invece, attualmente sono senz'altro preponderanti (anche singolarmente considerati) sia gli USA che la Russia.
Però, se l'Europa si riarmasse, le cose cambierebbero di molto!
Tanto è vero che la Germania ed i suoi pochi alleati europei (solo Italia, Ungheria e Romania), resistettero per ben tre anni alle forze alleate, dieci volte più potenti sul terreno; per cui, "ceteris paribus", secondo me, "tecnicamente", a tavolino, la guerra l'avrebbero vinta loro!
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TRUMP E PUTIN, CULO E CAMICIA!
Ma il tema di questo Topic, non è certo di natura "storica" e "geopolitica", al cui riguardo si possono avere le opinioni più disparate; il  tema di questo Topic, invece, riguarda come la "geopolitica" sia stata subdolamentente influenzata dagli intimi rapporti politico- affaristico-economici di Trump e Putin, a livello strettamente personale  (anche se, ovviamente, si è cercato di dissimularli il meglio possibile agli occhi dei "babbei" occidentali, anche grazie all'intervento dei subdoli TROLL sul molti NETWORK).
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"Casa di Trump, Casa di putin", è la prima indagine completa sulla relazione decennale tra Donald Trump, Vladimir Putin e la "Mafia Russa" (di cui, almeno secondo la nostra intelligence, l'MI6 e quella Francese, è il capo indiscussso); un legame che ha aiutato Trump ad arrivare alla Casa Bianca per ben due volte.
Ho detto "aiutato", come fece Sam Jancana con Kennedy, non certo  "portato"!
Una storia avvincente che inizia negli anni settanta – quando Trump fa la sua comparsa nel settore immobiliare di New York, un mondo pieno di soldi e in espansionei. Quel giorno segna il punto di arrivo del lungo progetto russo di indebolire la democrazia occidentale attraverso un presidente "compromesso".
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A dire il vero, si trattava di progetto che era cominciato trent'anni prima, quando la mafia russa puntò le proprietà di Trump per "riciclare" il proprio denaro sporco, e che ha portato gli oligarchi di Putin e i boss mafiosi a salvare il tycoon da una serie di clamorosi fallimenti dei suoi hotel e casinò ad Atlantic City.
Questa è storia!
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Tutte le "intelligence" del pianeta, infatti, sanno benissimo che gli  affari immobiliari di Trump sono diventati il veicolo perfetto per riciclare miliardi di dollari della Mafia Russa degli anni '90, più o meno diretta da Putin.
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Questo lo sanno tutti gli operatori mondiali di intelligence, però, in "Casa di Trump, Casa di Putin", Craig Unger segue le tracce dell'alleanza tra le alte sfere della politica americana e i protagonisti del mondo sommerso della mafia russa. Documenta l'ascesa di Trump da magnate immobiliare alla più alta carica del paese. Descrive la rinascita russa dalle ceneri dell'Unione Sovietica così come il suo incessante desiderio di rivalsa contro l'occidente, per reclamare il suo ruolo di superpotenza globale.
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Forse questo, almeno secondo me, è un po' esagerato; ma non c'è dubbio che, senza Trump, alla Russia sarebbe mancato un elemento chiave per tornare alla sua grandezza imperiale.
D'altronde, senza la Russia, Trump (forse) non sarebbe presidente, con quei suoi capelli assurdi e la sua ridicola cravatta "sottopanza" .
Il libro di Craig Unger, ed i suoi circostanziali documenti comprobatori, è una lettura essenziale per comprendere i veri poteri che manovrano nell'ombra il mondo in cui viviamo.
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CONCLUSIONE
Il progetto di Trump per concludere la pace in Ucraina, non è altro che la copia del progetto di Mussolini per evitare la guerra in Cecoslovacchia (dettatogli sottobanco da Hitler).
Cioè, una COLOSSALE PRESA PER IL CULO!!!
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Ovviamente, per gabbare i gonzi, Putin farà il "ritroso"; ma solo per ingannare i babbei.
A tal fine farà finta di essere riluttante su  qualche punto, per gettare fumo negli occhi; però accetterà senza problemi quello che avrà già concertato (più o meno segretamente) con Trump.
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Resta da vedere se l'Ucraina e l'Europa saranno tanto deboli (e/o cretine) da accettare  (come temo)!
***
P.S.
Troll, risparmiatevi la fatica di contraddire l'ovvio; salvo che non siate tenuti per la parcella ricevuta, nel qual caso vi giustifico, perchè capisco che il qualche modo  bisogna pure sbarcare il lunario. :P

Ciao Eutidemo, già intuiamo che uno stato debba per forza di cose gestire affari strategici con la malavita. Se Putin fosse dunque il capo delle mafie russe, oltre che tenere la chiesa sotto controllo, bisogna proprio dire che sarebbe al top dei top in fatto di potere perché nemmeno Trump potrebbe così tanto. E mentre da una parte la Meloni cerca improbabili flirt con gli Usa dall'altra Al Bano, forse manovrato dalla propaganda russa, è lì che scalpita per il suo concerto da tenere sulla Piazza Rossa. Beh, Al Bano non è certo la Meloni, ma con un piede là e uno qua noi comunque ci siamo. Chi ci capisce qualcosa è davvero bravo, anche perché alla fine dovranno pur dire qualcosa a Zelensky. A proposito di empatia invece non capisco proprio come Mattarella si sia prodigato ad accostare la Russia alla Germania nazista, ma forse lui sa cose che noi non sappiamo circa la potenza di fuoco con la quale la Russia si impossesserebbe dell'Europa. Un saluto
#253
Tematiche Filosofiche / Re: Capisco di non capire.
12 Febbraio 2025, 18:21:57 PM
"What I can not create, I'll never know understand"
A me sembra una bella risposta indiretta alla prima domanda kantiana 

#254
Citazione di: anthonyi il 10 Febbraio 2025, 16:02:41 PMQuesto attiene alle idee di quelli che il partito lo fanno. Alla fin fine il discorso sui partiti si rivela strumentale perché alla base ci sono sempre i cittadini che i partiti devono farli funzionare.
Certo anthonyi, tutto dipende da cosa desidera una persona, che in ultima analisi sarebbe ciò che promuove la nascita di un partito e il suo funzionamento. Ma se questo desiderio lo si consideri come un fine, le idee che stanno alla base per raggiungerlo possono anche essere giudicate giuste o sbagliate assecondando i criteri della logica e della ragione. La quale si applica alla realtà in cui si vive che è comunque profondamente soggettiva, un problema in più insomma.
Mi capitò tempo fa di leggere un esergo a un testo che era un pensiero di uno dei primi presidenti Usa, forse Jefferson, forse Lincoln, la mia solita ignoranza paradossale insomma. Il pensiero esprimeva che la ricchezza di una nazione non è un valore in sé stesso, ma si rivelerebbe tale in relazione ad altra nazione meno ricca (o più povera, non ricordo). Ineccepibile direi, ma a monte di quel pensiero possono esservi due desideri contrapposti: uno a mantenere il primato e l'altro a cederlo arricchendo il meno ricco. ¿Ma perché mai dovrei cedere? si chiede la persona o la nazione abbiente. Ed è quello che mi chiedi tu mi sembra.
Io penso che stiamo attraversando un periodo di crisi di reciproca fiducia che radica fin dai tempi in cui molti si ribellarono all'idea di Dio, fiducia che invece sarebbe necessaria alla coesione di una comunità. Tale fiducia in qualche modo si era ripresa con l'avvento della scienza moderna, ma, grazie pure a una certa crisi del positivismo, sempre per mancanza di fiducia, ad oggi ci perviene un individuo allo sbando come non mai, il cui slogan preferito è "sono tutti uguali" e se va a votare vota per chi pensa che gli concederà qualcosa non curandosi più di tanto che questo qualcosa sia inserito in un più ampio organico che lo includa. Paradossale poi che molti di questi abbiano fiducia nei terrapiattisti, suprematisti, complottisti, ferragnez e via dicendo. La causa della crisi "ultima" della fiducia, a mio vedere quasi irrimediabile, starebbe proprio in quello che tu hai detto ancora a maggio dell'anno scorso, e ribadisco ancor oggi, con grande onestà. Dicesti allora che l'Italia è un paese libero e nei limiti di legge ognuno ha il diritto di informare e di disinformare. Ora, i nostri Almirante, Fanfani, Berlinguer e compagnia bella avevano probabilmente maggior cultura politica e passione, ma strucca strucca, avevano semplicemente più spazio di manovra per disinformare, tanto più in un'epoca in cui la TV era dai più considerata la bocca della verità ... "l'han detto alla televisione" fu la satira di quel fenomeno. Figuriamoci infatti l'ammirazione credula del popolo che seguiva al tempo stesso le lezioni di alfabetizzazione del maestro Manzi e le grandi orazioni della gente colta. Ma i tipi umani sono sempre quelli fin dalla notte dei tempi, e sono questi a muovere il mondo, specie i più aggressivi. Questo diritto a disinformare dunque, per mancanza di spazi, ora ci presenterebbe il conto che mette in mostra appunto l'individuo allo sbando che non sa bene come muoversi in un regime di diffidenza quand'anche di malfidenza nei confronti degli altri. Si aggiunga a questo l'azione di organismi di potere sovranazionali e lo stato disastroso in cui versa la giustizia che non riesce certo a garantire l'effettiva efficienza delle sue norme, e tralasciamo sulle commistioni tra poteri. Giungo quindi a quello che hai detto nella tua perfetta sintesi: "In assenza di partiti le decisioni le prendono tendenzialmente singoli individui che generalmente vengono definiti dittatori". E questo mi sembra ciò che sta accadendo nelle attuali democrazie dell'uomo partito, vedi i desiderata di Trump, la Meloni che vola negli Usa senza Tajani, il governo che non consegna alMasri alla cpi anche per malfidenza nei confronti di questa, e quindi pure di malfidenza nei confronti di altre nazioni che possano manovrarla. E aggiungiamoci pure gli spyware. Sic stantibus rebus quindi, come dicevo sopra, se si desidera un mondo non dico migliore, ma più tranquillo, mi chiedo senz'altro in quale modo un partito possa illudersi di recuperare la fiducia dell'individuo, di recuperare cioè un individuo che si senta utile, e non solo numero quindi, in una nazione che di fatto si rivelando inetta. Per questo motivo dico allora che se si desidera un mondo più tranquillo sostenere politiche che si rivolgono a rinforzare il concetto di patria o nazione nel nome della ragione di stato sia semplicemente sbagliato. La scelta versata all'individuo, infine e per come la penso, sarebbe d'obbligo oltre per quanto detto fin qua, anche per quanto detto nell'ultimo mio post, il numero 54, su Nietzsche e Zarathustra. Dico cioè che non possiamo più permetterci il lusso di essere governati da esseri irrazionali che agiscono nel nome di ragioni di stato quantomeno ambigue e sempre in fibrillazione con altre ragioni di stato; intendi cioè che saremmo irrazionali nel senso che c'è un punto cieco in ognuno di noi, chi più chi meno, in cui la ragione abdica di fatto perché sopraffatta dalle profondità delle proprie paure o desideri, tutta roba soggettiva peraltro, o almeno, invocando una certa intersoggettività, sarebbero soggettivi i livelli di intensità con cui queste componenti emotive agiscono a volte anche dilagando. Un saluto 
#255
Citazione di: anthonyi il 09 Febbraio 2025, 20:59:46 PMPer capire a cosa servono i partiti bisogna domandarsi Qual'é l'alternativa ad essi.
La presenza dei partiti favorisce la presa di decisioni politiche da parte di gruppi di individui che hanno idee in comune.
In assenza di partiti le decisioni le prendono tendenzialmente singoli individui che generalmente vengono definiti dittatori.
Sintesi perfetta la tua. Non c'è alternativa ai partiti pur con tutti i mali che si portano appresso. L'unica soluzione che io vedo è che possano ribaltare la prospettiva nella quale versare la loro politica. Dovrebbero quindi abbandonare l'obsoleta prospettiva d'azione nel nome della patria, della ragione di stato, e dedicarsi alle ragioni dell'individuo, della sua ricchezza e della sua libertà. Il gioco resta intatto ed è fondamentalmente lo stesso; si è sempre più o meno conservatori nei confronti di abitudini e tradizioni, Patria compresa