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Messaggi - giona2068

#241
Citazione di: Mariano il 07 Gennaio 2017, 16:36:02 PM
Citazione di: giona2068 il 07 Gennaio 2017, 12:47:01 PM
Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno riguarda coloro che non sono consapevoli dell'errore che stanno facendo. Dopo duemila anni di cristianesimo e il nostro crederci cristiani perché battezzati ecc..., pensi che valga ancora la stessa regola?
In particolare quando citiamo i versetti non possiamo più annoverarci fra quelli che non sanno, sarebbe speculare sulla misericordia in piena consapevolezza. Questo è quanto più di grave ci sia!
In ogni caso il cattolicesimo non è una religione ma una chiesa con annessi e connessi.
Mi sembra che dobbiamo ripartire da zero.
Prima di tutto il Cattolicesimo, l'ebraismo, l'islamismo, così come tante altre teorie che, interpretando testi ritenuti Sacri tentano di definire la "Divinità ", sono tutte Religioni che ritengo di pari dignità.
Che poi ci siano persone, me compreso, che ritengono che il cattolicesimo abbia male interpretato le parole tramandateci dai primi cristiani, è certamente accettabile.
Forse anche l'attuale Papà con ammirevole tenacia cerca di riavvicinare la Chiesa alle sue origini.

Chi interessato al cristianesimo/salvezza non si perde in disquisizioni teologiche e/o nell'esaminare questa o quella religione/chiesa, ma pensa solo a scoprire perché non è santo cercando poi di rimuovere la causa della sua  non santità. Chi ci salva non è l'istituzione ma il Signore Gesù se riconosciamo i nostri peccati.
Come si può in ogni caso credere che colui che soprassiede al peccato stia cercando di ravvicinare la chiesa, anzi la sua chiesa, alle origini?
#242
Citazione di: Mariano il 07 Gennaio 2017, 12:11:49 PM
Citazione di: giona2068 il 07 Gennaio 2017, 11:44:44 AM
Citazione di: Mariano il 07 Gennaio 2017, 11:27:50 AM
Misericordioso e' ben diverso da bonaccione!
Il mio parere è che sia bene avere misericordia anche dei peccatori.

E' vero che essere misericordioso non vuol dire essere bonaccione, ma se per misericordioso intendiamo che non guarda i nostri peccati a prescindere dal nostro pentimento finiamo per scambiare il Signore della giustizia con  un "signore' bonaccione. E' questo il messaggio subliminale contenuto nell'affermazione: Non ci tratta da peccatori! E' un grandissimo inganno.
Ritengo, dalla lettura dei tuoi post,che sei molto osservante della nostra religione cattolica e quindi ti suggerisco di rileggere Luca 23-34.

Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno riguarda coloro che non sono consapevoli dell'errore che stanno facendo. Dopo duemila anni di cristianesimo e il nostro crederci cristiani perché battezzati ecc..., pensi che valga ancora la stessa regola?
In particolare quando citiamo i versetti non possiamo più annoverarci fra quelli che non sanno, sarebbe speculare sulla misericordia in piena consapevolezza. Questo è quanto più di grave ci sia!
In ogni caso il cattolicesimo non è una religione ma una chiesa con annessi e connessi.
#243
Citazione di: Mariano il 07 Gennaio 2017, 11:27:50 AM
Misericordioso e' ben diverso da bonaccione!
Il mio parere è che sia bene avere misericordia anche dei peccatori.

E' vero che essere misericordioso non vuol dire essere bonaccione, ma se per misericordioso intendiamo che non guarda i nostri peccati a prescindere dal nostro pentimento finiamo per scambiare il Signore della giustizia con  un "signore' bonaccione. E' questo il messaggio subliminale contenuto nell'affermazione: Non ci tratta da peccatori! E' un grandissimo inganno.
#244
Tematiche Spirituali / Re:Mi bolle l'inferno!
07 Gennaio 2017, 11:32:14 AM
Citazione di: acquario69 il 07 Gennaio 2017, 05:36:30 AM


condivido !

il cosiddetto "inferno" e' appunto l'IO (inteso appunto come riduzione a se' di tutto e che in tal senso separa)

questa qui sotto l'ho trovata sul libro (citato in un precedente post da donquixote) e che sto appunto leggendo ;)

la mente e' in fiamme,i pensieri sono in fiamme.
la coscienza della mente e le impressioni che essa riceve e le sensazioni che nascono da quest'ultime,anche queste sono in fiamme.
E di quale fuoco ardono?
del fuoco dell'avidità,del fuoco del risentimento,del fuoco dell'infatuazione,della nascita,della vecchiaia,della morte,del dolore e delle lamentazioni,dell'infelicita e del dolore e della disperazione,ecco di cosa ardono.
(Sermone del fuoco del Buddha)

Se non hai mai visto il diavolo,guarda il tuo IO
(Jalal Rumi)

..e pensare che nel contesto storico in cui viviamo i messaggi che passano o "l'educazione" in tutte le sue forme che si ricevono sono l'esaltazione al massimo grado dell'IO...che,nel senso detto sopra e' praticamente il rovesciamento dell'ordine stesso delle cose.



Citazionesolo una cosa serve: andarsene! Via, via da queste sponde!

                                                        http://www.youtube.com/watch?v=SK6P2SlbAXM

Mare mare mare voglio annegare..
Portami lontano a naufragare..
Via via via da queste sponde
Portami lontano sulle onde

:)



Parole sante.

Detto con un altro linguaggio, siamo chiamati a vincere il mondo per arrivare a vivere in questo mondo senza essere di questo mondo.

A questo punto, dopo aver convenuto che, in un modo o in un altro, c'è l'inferno come condizione di sofferenza, dobbiamo ora scoprire qual è la nostra vera natura, cioè se essa è bisognosa/desiderosa delle cose del mondo che ci portano all'inferno oppure se la rinuncia al mondo stesso è contro la nostra stessa natura, quindi impossibile.
Se la nostra natura, o meglio la natura della nostra anima, fosse desiderosa delle  cose del mondo, innanzitutto non saremmo completi e poi il Signore Dio non avrebbe potuto darci il comandamento: Ama il Signore Dio tuo con tutto te stesso.
I nostri desideri mondami/carnali e quelli di scalare la società che sono sempre desideri mondani, cioè la gloria di questo mondo, non appartengono all'anima.
Se non sono desideri dell'anima desideri di chi sono?
Sono desideri del peccato inteso come spirito incarnato in noi e solo in minima parte desideri del corpo a causa degli ormoni come conseguenza di un corpo che all'inizio era come quello del Signore risorto e che poi è diventato materiale.
La conferma che i desideri mondani non sono connaturati nell'anima la si trova nella mancanza di pace in chi li accontenta.
Con il passare del tempo la soddisfazione di questi desideri mondani ci porta sempre più lontano dal Signore Dio con conseguente sofferenza. L'anima non può vivere senza il Signore Dio. Un discorso a parte riguarda chi l'ha persa.
Questo è l'inferno, cioè la mancanza la perdita di comunione con il Signore Dio, che si può evitare rinunciando ai nostri falsi desideri, che in verità non sono nostri ma del peccato o della carne resa tale sempre dal peccato stesso.
#245
Tematiche Spirituali / Dio non ci tratta da peccatori?
07 Gennaio 2017, 10:56:52 AM
Il giorno dell'Epifania in Papa ha detto che il Signore il Signore Dio (lui lo chiama solo Dio anche se i Papi fi fanno chiamare santità!) non ci tratta da peccatori perché è misericordioso, cioè bonaccione, pur sapendo che è giustizia come viene detto nel credo!

Quanta differenza c'è fra questo modo di parlare e il parlare dicendo: Fate quello che volete tanto è lo stesso?

Ma se così fosse perché avrebbe mandato il Suo Figlio Prediletto a morire sulla croce?
#246
Tematiche Spirituali / Re:ESTASI
07 Gennaio 2017, 10:45:12 AM
Citazione di: Mariano il 05 Gennaio 2017, 21:58:31 PM
E' un argomento che non riesco a comprendere: c'è qualcuno che può suggerire una risposta?
Viene definito come  uno stato di isolamento e di evasione totale dalla realtà circostante che viene ricercato per raggiungere una beatitudine interiore; è da considerare come un estraniarsi egoisticamente dalle problematiche della società o può contribuire a risolverle ?

Chi è santo va in estasi in alcuni momenti, santificati e, se veramente vuoi la risposta, l'avrai.
#247
Tematiche Spirituali / Re:Mi bolle l'inferno!
04 Gennaio 2017, 12:19:14 PM
Citazione di: Apeiron il 04 Gennaio 2017, 10:45:43 AM
Citazione di: Freedom il 03 Gennaio 2017, 23:15:25 PM
Citazione di: Apeiron il 03 Gennaio 2017, 12:20:47 PM"Ti chiedo perdono Freedom! Nella fretta mi sono dimenticato di dire che non era un intervento rivolto a te in particolare ma era una riflessione generica. Volevo infatti mettere in luce un (apparente?) paradosso che in realtà non solo riguarda il cristianesimo ma tutte le religioni che promettono una "liberazione".Perfino il buddismo come punto di partenza ha il desiderio della propria salvezza anche se poi l'obbiettivo finale è la pace interiore come "assenza di desiderio" e come "assenza di pensare in modo ego-centrico". Per iniziare infatti un qualsiasi cammino spirituale di questo tipo si deve desiderare la salvezza per se stessi, che chiaramente è un pensiero egocentrico. L'egocentrismo non è di per sé un male ma tende a sfociare nell'egoismo. Motivo per cui si deve a mio giudizio anche desiderare l'altrui salvezza.  La seconda frase a cui mi riferivo non era la tua ma era quella del brano evangelico ("chi la perderà per me...") la quale può essere interpretata in modi diversi anche se chiaramente a mio giudizio non vuol dire auto-immolarsi o morire in una guerra santa. Tuttavia la mia riflessione era anche sul linguaggio ambiguo usato: in effetti uno può interpretarla in quei due modi se non fa attenzione.

E qui arriva un "nuovo ateo" (non io!) che sfida il credente: che c'è di male a pensare che la vita sia finita? Pensarla infinita non è semplicemente un inganno dell'ego? In sostanza la sfida dell'ateo è: il vostro sperare della vita eterna non è in realtà una tentazione?

Giona capisco quello che vuoi dire e rispetto la tua opinione. Sono d'accordo con te che l'attaccamento alle cose sbagliate è una via che porta alla perdizione. Non sono d'accordo però col fatto che "a vista" tu vedi uno che è "senza speranze". Penso che tu abbia fatto esperienze mistiche di vario tipo e quindi percepisci magari la realtà in modo diverso dalla mia. Tuttavia questa tua convinzione che guardando in faccia uno si capisce se è perso mi pare un po' esagerata...

Hai ragione quando dici che è esagerato dire che si può capire se uno ha speranza oppure no solo guardandolo in faccia. Io non comunque non ho detto che sia possibile questo, ho detto infatti che non tutti hanno occhi per riconoscere chi ha perso l'anima e io non mi colloco fra quelli capaci di riconoscere i senza speranza, ma i santi sì. Forse esprimendomi in modo inadeguato ho solo cercato di illustrare un concetto generale. Infatti il Signore ha detto: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti.  Ho citato i Rolling Stones (non so se scrive così) perché quando vedo il volto di quei settantenni fare i ragazzotti, mi spavento. A questo aggiungasi che sono stati maestri assieme a Beatles nell'introdurre i messaggi subliminali con contenuto satanico, ma nonostante questo il mondo li esalta. In ogni caso, sensazioni a parte, non sta a me giudicare.

Quanto al versetto: Chi perderà la sua vita a causa mia la ritroverà, sta dicendo che bisogna testimoniare la propria fede anche a costo di essere uccisi perché chi superare la prova sarà salvato.
#248
Tematiche Spirituali / Re:Mi bolle l'inferno!
04 Gennaio 2017, 09:55:21 AM
Amare gli altri è vita, per amare altri occorre amare se stessi cioè cercare la nostra salvezza. Questo non solo è lecito ma doveroso perché per amare occorre essere vivi. Vivere non è egoismo se noi spendiamo la nostra vita per amare/aiutare/salvare il nostro prossimo, ma lo diventa quando pensiamo di vivere per sfogare il nostro egoismo.
L'amore è il Signore Dio che è eterno, se amiamo amiamo per l'eternità rimanendo  vivi per sempre. Per pensare che vivere in eterno sia egoismo occorre avere una visione egoistica che porta a conclusioni egoistiche.
In ogni caso l'eternità c'è, il nostro problema non è durare in eterno, questo è acquisito, ma vivere in un posto quantomeno tranquillo che è il primo gradino del paradiso.
Purtroppo c'è anche l'eternità nell'inferno.
#249
Tematiche Spirituali / Re:Senz'anima?
03 Gennaio 2017, 21:08:23 PM
Citazione di: Apeiron il 03 Gennaio 2017, 16:41:56 PM
Citazione di: giona2068 il 03 Gennaio 2017, 16:07:01 PM
Citazione di: Apeiron il 02 Gennaio 2017, 22:06:18 PM
Citazione di: giona2068 il 02 Gennaio 2017, 17:34:47 PM
Citazione di: Apeiron il 02 Gennaio 2017, 13:07:21 PMNemmeno io ho mai sostenuto che prima delle moderne religioni non ci fosse niente. Se la ricerca è in termini di cultura teologica o conoscitiva, non sappiamo dove porterà, ma siamo sicuri che, dovunque porti, è sempre un andare fuori strada a prescindere dalla religione che scegliamo e dalla persona che possiamo aver incontrato. La peggiore delle ipotesi è se seguiamo qualcuno che pretende un compenso in cose o denaro. L'unica via che porta verso il Signore Dio è scoprire quale legame terreno domina il nostro essere e rinunciarci perché il nostro cuore cerca solo il Signore Dio. Solo così arriveremo alla vera Pace. Consegue che per stabilire se la persona della quale potremmo fidarci è oppure no sulla giusta via, basta vedere se questi vive in Pace. C'è il pericolo di scambiare la pace con l'indifferenza, ma, essendo l'amore e la Pace due facce della stessa medaglia, basta vedere se vive anche l'amore come salvezza!

Ma è impossibile non avere questo tuo stato senza fede, giusto? La teologia serve proprio a capire a cosa si crede ecc. Non credo che la ricerca razionale sia per forza un modo per perdersi.

 
Forse mi sono espresso male. La ricerca razionale diventa un modo per perdersi quando è finalizzata a scoprire se il Signore Dio esiste oppure no o quando il credere è solo un'idea che viene supportata dalla ricerca razionale.
Al contrario quando credo perché sento, la ricerca diventa lo strumento per capire meglio la mia condizione/verità di uomo, i miei sbagli e la mia origine divina. In questo caso sarà cosa buona. La fede è in ogni caso un sentire non un sapere.
Il raziocinio appartiene alla mente, mentre il credere appartiene al cuore. Se applico il raziocinio al cuore mi perdo perché il cuore è il mistero divino-umano.
#250
Tematiche Spirituali / Re:Mi bolle l'inferno!
03 Gennaio 2017, 19:12:11 PM
Citazione di: Apeiron il 03 Gennaio 2017, 18:23:33 PM
Citazione di: giona2068 il 03 Gennaio 2017, 17:07:10 PM
Citazione di: Apeiron il 03 Gennaio 2017, 16:40:21 PM


Capisco quello che intendi e in effetti anche io distinguo tra i due tipi di pentimento. Tuttavia la depressione, la psicosi ecc sono malattie che hanno una forte componente neurobiologica e quindi in queste condizioni non si è in grado di ragionare correttamente. Motivo per cui la psichiatria tratta questi malati come malati e non li condanna. Inoltre la sanità mentale non è sempre una questione di scelta motivo per cui spesso è necessario utilizzare le medicine per uscire da queste condizioni. Con questo voglio dire che il depresso, lo psicotico ecc sono a tutti gli effetti malati e come tale devono essere aiutati. Non si può, secondo me, ritenere una persona affetta da questi tormenti responsabile quanto una persona in piena lucidità.

Non dobbiamo condannare né condannare né rifiutare l'aiuto a nessuno perché oltre a non essere questo l'insegnamento cristiano noi non abbiamo nessuna certezza di essere meglio o comunque di non finire sono finiti quelli che diciamo malati. Se non camminiamo sulla strada della santità andiamo verso la perdizione per finire come quelli che il mondo chiama malati.  In ogni caso chi vive secondo verità mettendo in pratica la legge del Signore Dio, non solo come opere, che possono essere fatte come per posa, ma oltretutto come cuore in cui dimora il Signore Dio che è tutto in tutti, non  può ammalarsi psicologicamente. E' vero che nelle malattie psichiche c'è una componente fisiologica ma è l'effetto non la causa. Sarebbe quello che solitamente viene chiamato somatizzazione. Per quanto a me noto, nessun santo è mai finito in psichiatria perché il santo vive nel mondo senza essere del mondo. A ben vedere i malati psichici abbondano nelle società opulente perché in questo genere di società c'è l'adorazione delle cose materiali e fra i malati psichici dobbiamo annoverare anche i tossici e gli alcolisti. In pratica il percorso verso malattia mentale è questo: Un idolo entra nel cuore - piaceri della carne - potere - denaro - superbia orgoglio - e simili - e suscita il desiderio di esso. Se il desiderio viene soddisfatto alla fine si scopre che non soddisfa, se al contrario non può essere soddisfatto nasce la frustrazione che distrugge l'uomo. In ogni si perde l'anima e al suo posto dimora satana/peccato/demone. Chi non ha perso completamente l'anima è recuperabile, ma chi la persa del tutto è impossibile recuperarlo perché l'anima è già all'inferno. Questi ultimi non sono da tutti riconoscibili anzi spesso ammirati e glorificati da chi non ha occhi per vedere, ma la loro fine è la psichiatria fino a quando il loro corpo è vegeto. Ti faccio un esempio i Rolling Stones li hai mai guardati in faccia! Eppure....
#251
Tematiche Spirituali / Re:Mi bolle l'inferno!
03 Gennaio 2017, 17:07:10 PM
Citazione di: Apeiron il 03 Gennaio 2017, 16:40:21 PM
Citazione di: giona2068 il 03 Gennaio 2017, 16:30:06 PMPremesso che l'uomo dovrebbe essere Spirito anima e corpo e che, se con il peccato perde lo Spirito e nello stesso momento l'anima si indebolisce e viene portata via dal corpo, se non si è santi si è peccatori, dov'è la nostra anima in questo momento? Per saperlo basta guardare il nostro volto. Se abbiamo il sorriso divino la nostra anima è quantomeno nella tranquillità e/o serenità, ma se non abbiamo il sorriso divino, anche se siamo ridenti e/o ghignanti, l'anima non si trova in un posto tranquillo! Come si chiama questo posto? L'inferno esiste e il paradiso esiste basti pensare alla differenza di quello che sente chi ama e chi odia. In ogni caso l'inferno esiste e non comincia dopo la morte ma comincia già su questa terra ed in particolare comincia quando l'anima si stacca dal corpo per far posto al peccato/satana/demoni. Chi pensa che l'inferno non esista ci dovrebbe spiegare perché quelli che sono depressi o affetti da altre malattie simili soffrono così tanto!

Ma non capisco tu vuoi dire che un depresso è all'inferno o ha perso lo spirito? Mi sembra invece il contrario: chi desidera liberarsi dal peccato o comunque "migliorarsi" in genere soffre di più per questo sforzo. E a volte non ci riesce e cade nella depressione (e dunque cerca aiuto...).

Caro mio, chi desidera così ardentemente uscire dal peccato come tu lo descrivo è fortemente pentito e se è pentito fortemente non cade nella disperazione perché si santifica, vive nella certezza del perdono che è speranza. Chi spera non sarai mai depresso.
E' vero che Giuda per disperazione si impiccò, ma in questo caso non fu un pentimento generato dalla verità che è il Signore Dio in persona, ma un tormento satanico per indurre Giuda alla disperazione quindi al suicidio. La differenza fra pentimento sincero e veritiero e un pentimento indotto da satana è che il Signore ti fa vedere lo sbaglio con una mano e con l'altra di fa vedere il perdono, mentre nel pentimento satanico c'è solo la visione dello sbaglio per portarti alla disperazione.
#252
Tematiche Spirituali / Re:Mi bolle l'inferno!
03 Gennaio 2017, 16:30:06 PM
Premesso che l'uomo dovrebbe essere Spirito anima e corpo e che, se con il peccato perde lo Spirito e nello stesso momento l'anima si indebolisce e viene portata via dal corpo, se non si è  santi si è peccatori, dov'è la nostra anima in questo momento?
Per saperlo basta guardare il nostro volto. Se abbiamo il sorriso divino la nostra anima  è quantomeno nella tranquillità e/o serenità, ma se  non abbiamo il sorriso divino, anche se siamo ridenti e/o ghignanti, l'anima non si trova in un posto  tranquillo!
Come si chiama questo posto?
L'inferno esiste e il paradiso esiste basti pensare alla differenza di quello che sente chi ama e chi odia.
In ogni caso l'inferno esiste e non comincia dopo la morte ma comincia già su questa terra ed in particolare comincia quando l'anima si stacca dal corpo per far posto al peccato/satana/demoni.
Chi pensa che l'inferno non esista ci dovrebbe spiegare perché quelli che sono depressi o affetti da altre malattie simili soffrono così tanto!
#253
Tematiche Spirituali / Re:Senz'anima?
03 Gennaio 2017, 16:07:01 PM
Citazione di: Apeiron il 02 Gennaio 2017, 22:06:18 PM
Citazione di: giona2068 il 02 Gennaio 2017, 17:34:47 PM
Citazione di: Apeiron il 02 Gennaio 2017, 13:07:21 PMNemmeno io ho mai sostenuto che prima delle moderne religioni non ci fosse niente. Perfino negli animali (!) si possono vedere comportamenti che sembrano indicare ad una dimensione "oltre" (ad esempio vari mammiferi hanno sviluppato un senso del lutto). Con l'uomo però si sono iniziati ad usare concetti e simboli e quindi si è sviluppata la consapevolezza e quindi con l'uomo si può dire che è nata la religione (la quale da una base concettuale alla spiritualità...). Quindi anche nei remoti tempi antichi ci saranno sicuramente state religioni tuttavia erano religioni per la maggior parte spiritualistico-animistiche nelle quali non c'è davvero un senso di "trascendenza". Tutto avveniva nel mondo in queste religioni e quindi il concetto di "liberarsi/salvarsi" non era immaginabile (chiaramente ci può essere stato quel "genio folle" ogni tanto che parlava di aldilà, regimi oltremondani ecc ma ai loro tempi non era un concetto diciamo "comune"). Poi con una maggiore introspezione e con l'avvento della scrittura si sono formate le religioni organizzate le quali a mio giudizio hanno il pregio dell'unità ma il difetto per il quale non è possibile veramente "esplorare" l'ambito spirituale se si attacca troppo a questo o quel concetto/regola/dogma (questo non per dire che una religione organizzata è necessariamente falsa, però il suo difetto è che invece di dare importanza alle esperienze del singolo rischia di prediligere l'indottrinamento). Riassumendo: la spiritualità è almeno per l'uomo essenziale mentre la religione è una forma di spiritualità. Il punto è che le varie forme di spiritualità, cioè le religioni, si conttraddicono tra loro e inoltre non è possibile realmente essere senza religione senza sentirsi "soli e all'oscuro". P.S. Per Sariputra: grazie dell'invito ma declino per mantenere l'anonimato :) magari in futuro chissà... Volevo con il mio "lamento personale" mostrare il motivo per cui uno può essere incapace di "fare il salto". Penso che in un forum come questo molti ci si ritrovino (almeno con la scelta del dogma in cui credere). "La difficioltà è realizzare la mancanza di fondamento del nostro credere..." (Ludwig Wittgenstein) dove con "fondamento" è chiaro che ci si riferisce a "fondamento razionale" P.S/P.S BUON ANNO!
Dopo tutto già nel momento della creazione ad Adamo ed Eva fu detto che non dovevano mangiare dall'albero del frutto proibito, questa è già una religione data a chi non doveva tornare sulla retta via. Dopo la caduta sono state date delle regole e l'opportunità per tornare sulla retta via/salvezza. Ci siamo persi in mille modi diversi, ma ogni via di ritorno ha le proprie difficoltà. Da qui nascono le diverse religioni.

Appunto è quello che volevo mostrare io: le religioni sono diverse e devono essere considerate tali! Quello che si può fare è per lo meno parlare senza imporre perchè l'imposizione è un atto di violenza e poi ognuno (si spera) troverà la sua via. Tuttavia come ho appena detto ci si può parlare e le parole (e anche le azioni) di gente con fedi diverse a volte possono essere utili. Ma possono portare fuori strada. Ma anche qui a meno che non cancelliamo la nostra abilità di pensare secondo me dubiteremo e cercheremo sempre. Il punto è dove ci conduce la ricerca...

Ciao :)

Se la ricerca è in termini di cultura teologica o conoscitiva, non sappiamo dove porterà, ma siamo sicuri che, dovunque porti, è sempre un andare fuori strada a prescindere dalla religione che scegliamo  e dalla persona che possiamo aver incontrato. La peggiore delle ipotesi è se seguiamo qualcuno che pretende un compenso in cose o denaro.
L'unica via che porta verso il Signore Dio è scoprire quale legame terreno domina il nostro essere e rinunciarci perché il nostro cuore cerca solo il Signore Dio. Solo così arriveremo alla vera Pace. Consegue che per stabilire se la persona della quale potremmo fidarci è oppure no sulla giusta via, basta vedere se questi vive in Pace. C'è il pericolo di scambiare la pace con l'indifferenza, ma, essendo l'amore e la Pace due facce della stessa medaglia,  basta vedere se vive anche l'amore come salvezza!
#254
Tematiche Spirituali / Re:Senz'anima?
02 Gennaio 2017, 17:34:47 PM
Citazione di: Apeiron il 02 Gennaio 2017, 13:07:21 PM
Nemmeno io ho mai sostenuto che prima delle moderne religioni non ci fosse niente. Perfino negli animali (!) si possono vedere comportamenti che sembrano indicare ad una dimensione "oltre" (ad esempio vari mammiferi hanno sviluppato un senso del lutto). Con l'uomo però si sono iniziati ad usare concetti e simboli e quindi si è sviluppata la consapevolezza e quindi con l'uomo si può dire che è nata la religione (la quale da una base concettuale alla spiritualità...). Quindi anche nei remoti tempi antichi ci saranno sicuramente state religioni tuttavia erano religioni per la maggior parte spiritualistico-animistiche nelle quali non c'è davvero un senso di "trascendenza". Tutto avveniva nel mondo in queste religioni e quindi il concetto di "liberarsi/salvarsi" non era immaginabile (chiaramente ci può essere stato quel "genio folle" ogni tanto che parlava di aldilà, regimi oltremondani ecc ma ai loro tempi non era un concetto diciamo "comune"). Poi con una maggiore introspezione e con l'avvento della scrittura si sono formate le religioni organizzate le quali a mio giudizio hanno il pregio dell'unità ma il difetto per il quale non è possibile veramente "esplorare" l'ambito spirituale se si attacca troppo a questo o quel concetto/regola/dogma (questo non per dire che una religione organizzata è necessariamente falsa, però il suo difetto è che invece di dare importanza alle esperienze del singolo rischia di prediligere l'indottrinamento). Riassumendo: la spiritualità è almeno per l'uomo essenziale mentre la religione è una forma di spiritualità. Il punto è che le varie forme di spiritualità, cioè le religioni, si conttraddicono tra loro e inoltre non è possibile realmente essere senza religione senza sentirsi "soli e all'oscuro".

P.S. Per Sariputra: grazie dell'invito ma declino per mantenere l'anonimato :) magari in futuro chissà... Volevo con il mio "lamento personale" mostrare il motivo per cui uno può essere incapace di "fare il salto". Penso che in un forum come questo molti ci si ritrovino (almeno con la scelta del dogma in cui credere). "La difficioltà è realizzare la mancanza di fondamento del nostro credere..." (Ludwig Wittgenstein) dove con "fondamento" è chiaro che ci si riferisce a "fondamento razionale"

P.S/P.S  BUON ANNO!



Dopo tutto già nel momento della creazione ad Adamo ed Eva fu detto che non dovevano mangiare dall'albero del frutto proibito, questa è già una religione data a chi non doveva tornare sulla retta via. Dopo la caduta sono state date delle regole e l'opportunità per  tornare sulla retta via/salvezza. Ci siamo persi in mille modi diversi, ma ogni via di ritorno ha le proprie difficoltà. Da qui nascono le diverse religioni.
#255
Tematiche Spirituali / Re:Senz'anima?
31 Dicembre 2016, 20:39:12 PM
Citazione di: paul11 il 31 Dicembre 2016, 19:42:51 PM
Citazione di: Sariputra il 31 Dicembre 2016, 15:36:30 PM
Sono molto d'accordo con le obiezioni sollevate da Apeiron al concetto di "filosofia perenne" o spiritualità universale che dir si voglia. Le somiglianze che possiamo vedere nei vari cammini sono per lo più attinenti al piano etico. Così troviamo sicuramente somiglianza tra i cinque precetti buddhisti e il decalogo delle fedi abramitiche,per esempio, ma una comunanza etica non intende che sorgano da una stessa sorgente e confluiscano nello stesso mare. L'etica è infatti un mezzo e non il fine della spiritualità, anche se  è difficile, a mio parere, avere autentica spiritualità in assenza di un' etica morale. Potremmo forse raffigurarcela come il letto dove scorrono i vari fiumi della spiritualità, la modalità dello scorrere delle acque, non certo la sorgente( domanda) e la foce (risposta) e nemmeno la composizione delle acque stesse. Presupporre un Uno sorgente delimita già una teoria, come giustamente dice Apeiron, una nuova forma di religione che tende a ridurre a sintesi i vari sentieri  che hanno come premessa questo ipotetico Uno. Un lavoro simile si tentò di fare con la teosofia che intendeva i vari maestri spirituali apparsi come espressione di un'unica Realtà esoterica. Così i vari Rama, Krishna, Mosè, Yeoshwa, Buddha, erano semplici "avatar" di questo Uno essenziale, con l'attesa messianica di una nuova incarnazione (Maitreya). Non ebbe molta fortuna. In primis perché ci vuole pure un certo criterio per preparare dei minestroni appetibili  :)  che raramente risultano tali se progettati a tavolino e poi perché, proprio per la sua artificiosità, mancava di quell'unicum che rende autentico un cammino di questo tipo, che presuppone una maestro autentico alla sua sorgente. Contrariamente ad Apeiron però non ritengo che si scelga un fiume piuttosto che un altro con un "salto nel buio", con un atto di fede. In realtà mi sembra che siamo "attirati" verso una sorgente piuttosto che un'altra. Cos'è che ci attrae a seguire il corso di un fiume piuttosto che un altro? La nostra stessa , connaturata , visione dell'esistenza, quella che noi sentiamo più "vera", più vicina al nostro sentire. E' la stessa ragione per cui aderiamo ad una certa filosofia e ne rigettiamo altre; che ci sentiamo attratti da una mora piuttosta che da una rossa ;D...
Possiamo pure aver fiducia che non abbiamo bisogno di seguire alcun fiume particolare, ma risolverci di investigare con la nostra "anima" e trovare da noi stessi le risposte alle nostre domande ( che risolte farebbero di noi stessi degli esseri autentici senza bisogno di alcun maestro o guru...).


.............sei convinto che prima delle religioni abramitiche e prima del buddismo non ci fosse niente?

Guarda la cartina geografica del mondo. Prima che l'India, con l'Asia  si staccasse da Medio Oriente,e dall'Africa prima della deriva dei continenti , vedrai che all'inizio tutto era unito

Così come tutti i fiumi portano al mare, allo stesso modo tutte le religioni portano i credenti nel cuore del Signore Dio. E' vero che prima delle religioni non c'era niente, ma non c'era niente di scritto perché il Signore Dio parlava all'uomo tramite la coscienza, ossia il Padre nostro non ha mai fatto mancare niente ai Suoi figli. In ogni caso man mano che l'umanità decadeva il Signore Dio mandava i messaggi scritti e verbali per avvisare l'uomo. L'insieme dei messaggi inviati hanno formato le sacre scritture. Ogni popolo è caduto in modo diverso e oltretutto comprende in modo diverso. Per questo ci sono più religioni.
E' vero che se l'uomo esamina la propria coscienza può scoprire in quale prigione sta vivendo e cercare di venirne fuori, ma se pur disponendo delle Sacre scritture fatica a farlo, ci riuscirà con una religione "fai da te"?