Citazione di: niko il 30 Novembre 2024, 22:50:46 PMLa catena delle incarnazioni e' per forza autoriferita, e non sono io, che non voglio imparare la lezioncina, e' proprio che della lezioncina, anche dopo che eventualmente l'hai imparata, non te ne fai niente, se non hai un corpo.Ma infatti io non mi riferisco alle incarnazioni, che è solo una teoria.
A me interessa la relazione etica tra me e la trascendenza.
Il fatto che noi siamo decentrati rispetto all'universo, è vero, solo all'interno di una topologia che noi abbiamo pensato (big bang etc).
E' il pensiero che è derimente, il fatto che questo pensiero si trovi all'interno di cose che noi cataloghiamo, e che cataloghiamo per un tornaconto a sopravvivere.
Ma lo scopo del sopravvivere non è il gioco, altrimenti saremmo tutti felici, e invece viviamo in una dimensione temporale, dove il cibo e il tetto te li devi procacciare, dove l'altro non è un giocatore, ma un cannibale etc...
E ciò nonostante continuiamo a catalogare a ordinare, e ordinando impariamo a conoscere, e conoscendo cominciamo a sentire, e sentendo cominciamo a domandarci del perchè di questo sentimento, e da questo domandare ordinato nasce il senso. E il senso si imbatte nell'imponderabile, nel non classificabile.
Che sia una questione naturale esterna, o un trauma interno. Noi possiamo ordinare ma con misura.
All'altezza nostra, non dei gruppi in cui noi siamo contenuti, e che sono proiezioni nostre. In quanto l'ordine vige in noi, non in quel di fuori, che non sa nemmeno cosa è l'appartenenza, in quanto disumano.
Esiste una individualità, la sua emersione in chiave morale, nella sua ordinazione ha trovato nel momento della disillusione di conoscere per davvero Dio, e nello smascherare le morali come false morali, sta oggi combattendo con quel sentimento che di nuovo è emerso da questo smascherare l'ordinazione.
Ossia un ordine diverso rispetto a quello tradizionale.
Lo stiamo attraversando e si chiama nichilismo, è straordinario il suo potere, la sua capacità di pervertire e di far dimenticare tutto quanto noi aveva acquisito.
Che Dio non sia conoscibile o che la natura sia matrigna in realtà cosa dovrebbe spostare di tutti i traguardi del passato?
No io non sono per una vita pusillanime che non vuole indagare.
L'uomo dovrebbe essere in grado di indagare, anche il male, fino alle sue ultime conseguenze, ossia domandare fin che siamo vivi, o fin quando moriamo.