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Messaggi - green demetr

#241
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 18 Dicembre 2024, 08:09:28 AM
Ciao.... che cos'è alla fine la parola, se non un mezzo per comunicare con chi parla la stessa lingua? Faccio un esempio: una trentina di anni fa mi trovavo ad un corso organizzato dall'allora CEE (l'UE è arrivata dopo  ;) ) che insegnava a chi ha una disabilità motoria o sensoriale il minimo indispensabile per potere essere peer counselor (tradotto mi pare che sua: consigliere alla pari). Tra noi c'era una ragazza colpita da una paralisi cerebrale ancor più forte della mia: i quattro (arti, per cui era inchiodata su una carrozzina) e l'uso della parola. Per comunicare col prossimo usava una piccola scrivente stile palmare, con cui stampava ciò che non poteva dire a voce. Era il suo unico modo per condividere le sue idee e per rispondere alle domande altrui. Quindi inprimis viene la comunicazione e la parola è uno dei sistemi di comunicazione, ma non l'unico. Dio non parla chiaro? Non parla? O siamo noi che non sappiamo ascoltarlo? Secondo me è più facile quest'ultima ipotesi. Poi, se ci chiediamo perché noi non siamo capaci di ascoltarlo, la risposta potrebbe essere che, in mondo in cui la velocità ha preso il sopravvento su tutto il resto (contano: i like, magari richiesti per avere più visibilità; il numero di risposte ai clienti al telefono, invece che la qualità delle risposte, perché i capi chiedono a quante telefonate rispondano i dipendenti, non quanti casi siano stati effettivamente risolti...ecc... ecc...). Ecco quindi che la parola di Dio, dell'Universo, dell'Esistenza, si può palesare unicamente mettendoci davanti a delle situazioni che, quanto poco, ci turbino, ci facciano riflettere. Anche qui occorre fare un distinguo: in un mondo sempre di corsa, può capitare chi, come me, non riesce a correre perché il suo sistema nervoso non è in grado di controllare i movimenti delle gambe, e allora, quel qualcuno, se non può andare di corsa, è obbligato a pensare, a riflettere, a capire. Ecco allora che quel qualcuno comprende che: caso, fortuna e sfortuna non esistano nella realtà, ma che siano solamente proiezioni mentali per giustificare il nostro comportamento ed evitarci sofferenze inutili.

Se poi fosse veramente come ho letto, ossia che le nostre anime si incarnano, dopo essersi accordate sui ruoli da tenere in questa o quella incarnazione (come gli attori che recitano la loro parte in un'opera teatrale o in un set cinematografico) allora molte cose sarebbero più facilmente spiegabili e comprensibili.

Ecco, checché ne dica @Duc in Altum io la penso così.  ;)


Naturalmente devono esistere le reincarnazioni.
Quando infatti ascoltiamo attentamente la voce della trascendenza, essa parla attraverso la natura, si impara più da soli in un sentiero di montagna, guardando un monte, stando di fronte al mare.
Il senso di profondità ci chiede di indagare la nostra anima, ciò che sentiamo giusto e nobile.
E sappiamo benissimo come a questo non può bastare una vita.
O almeno io lo so. Gli altri invece ci vedono leggi karmiche e altre cose della giustizia, ossia della volontà di dominare l'altro che io aborro.
#242
A livello individuale è la stessa cosa.
Infatti si potrebbe benissimo fare i buonisti, e pensare che gli immigrati sono brava gente: peccato che non è così.
Questa gente viene da culture antidemocratiche e profondamente sessiste.
Come diceva Berlumponi sono rimasti al medioevo.
Quando tu li aiuti, ti sfruttano, ti dissanguano,se ne approfittano.
E quando cerchi l'aiuto dell'uomo bianco a rinsavire il buon selvaggio, trovi lo stesso mentecatto ragionamento da borghese superficiale, ridicolo e automatico.
Tant'è che è impossibile mettere i cocci insieme.
Di solito viene fuori quella melassa indigesta di bugie, tutta suffragata da ingenti investimenti di soldi ai capetti delle onlus e merda varia.
La gerarchia umana è sempre valida, dai piani alti dei colletti bianchi, alle fogne dei pezzenti.
Chi mette i cocci insieme, basta studiare un pò la storia, è il capitalismo.
Il capitalismo se ne sbatte della morale, e attua una importante de-umanizzazione del soggetto cripto-religioso bianco, e quello spudoratamente terrorista macellaio del selvaggio.
Per lui (il capitalismo) tutto serve per creare un capitale di investimento. tramite forza lavoro (possibilmente coattata, e inacerbata dalle false ideologie, o in ogni caso dalle leggi subumane del moderno, la macelleria da strada, che rimane, viene innalzata alle sue supreme e sante forme di astrazione di simbolismo, puntualmente castrante, e infatti ugualmente maciullanti, le menti stavolta...i corpi devono lavoroare, non sia mai).
L'uomo de-umanizzato, si ritrova a essere quello che è senza le sue stupide fantasie super-eroistiche da fumetto, ossia un miserabile servo che cerca di fare soldi per poter scopare qualche vacca trovata in giro.
In questo meraviglioso mondo bestiale, non rimane che fare i servi della gleba e vedrai che bel mondo arcobalenato al colore del caffè verrà fuori.
Niente più russe per il mercato...
Non mi rimane che vomitare.
Se non fosse che mi viene da ridere.
Ps.
ah dimentica quelli bravi: voi no, sia chiaro, voi no, non volevo offendere.
#243
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 16 Dicembre 2024, 20:04:47 PMCara Esistenza, caro Universo, caro Dio... chiunque tu sia e comunque ti chiami....  da qualche tempo ho come l'impressione che tu voglia dirmi qualcosa, ma non capisco che cosa. Io credo di aver fatto il primo passo che consiste nell'aver riconosciuto di non essere solamente un corpo, bensì anche mente, anima e spirito. Ora credo che tocchi a te spiegarti meglio: non capisco la tua lingua e vorrei tanto comprenderla per poter realizzare la missione che mi hai affidato. Che senso ha, infatti, che tu parli una lingua che non conosco, a dispetto della mia volontà di conoscerla? Ecco, quindi... chiunque tu sia, cerca di essere "a prova di tonto" come si direbbe in informatica! Ok? Attendo tue informazioni più precise per poter contribuire a realizzare quello che credo essere innanzitutto il tuo disegno, oltre che quello della mia anima, ovviamente. Grazie.

Cosa ne pensate?

Rispetto alle mie ultime indagini, devo dire che il mio viaggio spirituale finisce qui, oggi.
E infatti il Dio non solo non parla chiaro ma dice anche un sacco di inesattezze.
Credo che il problema sia proprio questa parola.
Ma la parola è soltanto uno strumento per esprimere qualcosa che ci abita dentro.
Dio non ha parola, è impossibile che ce l'abbia, come fa ad averla qualcosa che è informe.
Io invece credo che la parola sia quella da usare per noi stessi, per dare forma a quello spazio tra la nostra mortalità e quel senso ineffabile di trascendenza che ci porta per esempio a fare poesia.
E' dunque la poesia che ragiona con noi.
O i romanzi.
E' un pensiero talmente banale che mi stupisco che nessuno lo abbia mai pensato.
Sono deluso, molto deluso.
La parola siamo esattamente NOI, in quanto esseri imprigionati nell'altro mondo, quello dell'anima, noi sentiamo cose, spiriti, spettri.
Per questo quel luogo lo chiamiamo anima, ciò che è animato, ma non animale.
Ci inquieta sia l'animale che sta qua in terra, sia l'animale che sta su nel cielo.
Ma il cielo e la terra non parlano.
Siamo NOI a parlare, ossia noi ci distinguiamo attraverso la nostra parola, che attraversa cose reali, e che noi dobbiamo, a noi stessi prima di ogni cosa.
E poi per quel dono impossibile che è la comunicazione (cum muneo, dal latino con un dono) che diventa patrimonio, nel senso economico del termine, nel senso di capitale, si forma una merce che noi possiamo cominciare a chiamare umanità.
Purtroppo le toghe rosse e bianche, i giudici, allegoricamente parlando (non i professionisti, che semplicemente applicano delle norme) ci distruggono ogni capitale.
Mi pare veramente che siamo così poveri. Che mi viene triste pensarlo.
E allora l'inconscio che ci trapassa, e trapassandoci ci fa vedere figure, illuminazioni, ci da quelle forme di arricchimento, che ognuno di noi, lentamente, e intendo proprio a passettini che misurani però secoli, contribuisce a formare come capitale di parola.
La nostra di parola, non quella di entità inventate di sana pianta, e che capiamo che lo sono perchè....parlano....che roba triste!


#244
Buonasera.

Stavo provando a leggere qualcosa, ma più leggo, più è evidente che la sessuofobia è la forma dilagante delle religioni che non siano quella greca.
Inoltre constato che vi è un abisso fra il mio concetto di salvezza e quello di tutte le religioni.
Infatti le religioni si inventano a caso, e con acrimonia e precisione chirurgica si avventano su qualsiasi idea o etica diversa da loro.
Frutto di una pazia generalizzata che mi rendo conto solo ora nella sua dimensione è stata da sempre quella della volontà di potenza, di distruggere l'altro, chiunque esso sia, qualunque cosa stia dicendo, parlando.
La salvezza dunque nei secoli dei secoli è sempre stata la salvezza dal peccato, ossia dall'atto sessuale.
C'è voluto il capitalismo che la rendesse merce, per liberarla dai suoi orpelli morali.
Questo visione distorta del mondo, è orrifica ed è talmente ipertrofica, e ormai agonizzante nelle forme di divieto sempre più astruse e deliranti delle toghe rosse e bianche del globo, che rende il terrore, il terrore panico, ciò che dovrebbe veramente aprire al senso di salvezza, un concetto talmente lontano dalle teste di ognidove, che mi viene da sorridere.
Basta veramente un scricchiolio e cadono i mondi di questa gente, contorta e blasfema contro la natura, un piccolo dettaglio e si rivela il nulla alle loro spalle.
Anche questo delirio tassonimico di scoprire verità pre-annunciate.
Comincio a pensare ora che lentamente mi sto svegliando dal letargo intellettuale, che gli autori importanti siano molto meno di quelli che avevo supposto.
Dunque la Bibbia crolla, e con essa anche Dante.
Mi rimangono i casi strani, obliqui di Agostino e Kierkegaard, in loro il desiderio di confrontarsi con ciò che non può essere vero, serve veramente a creare un sottofondo, fors'anco di delirio melodico, di frasi fatue, quelle delle religioni che non dicono niente di niente, ma che a livello inconscio gli permettono invece di ragionare sulle vere cose importanti. La morte, il Dio informe, il Dio che non parla (ma quale parola!), la propria insondabile singolarità.
A che serve attribuirla al Cristo? Perchè questa gente non ci ha mai pensato?
Veramente deludente.
Grazie a Dio, Dio è morto.
Torno a mastro Nicce e chiudo categoricamente con l'europa cristiana.
Anzi ora comincio a capire il perchè di questo legiferare fin dentro il più piccolo particolare.
E' l'eredità del delirio, un delirio che come un catena di superstizione sta annientando il Mondo.
Ove il Mondo è però non qualcosa di misterioso, ma la nostra quotidianeità.
Il nostro essere servi, schiavi, malati, e mortali, in una sola parola Spaventati.
La religione è questo: un grosso totalmente innecessario spavento.
Purtroppo chi la porta avanti, sono i mostri dell'oggi e del domani.
VALE sezione spiritualità! 8) 
#245
Tematiche Filosofiche / Re: Essere perfetti
12 Dicembre 2024, 02:05:13 AM
Citazione di: Damiano Bergamaschi il 10 Dicembre 2024, 16:45:16 PMQuindi perché non faticare incessantemente per il bene?
Perché non pretendere la perfezione?
C'è il cambiamento climatico, la gente si dà da fare per costruire gli argini, che lo Stato MAI costruirà (eh ma  non lo sai non ci sono i soldi...bla bla bla), e se lo fai (facendo del bene alla comunità) sai cosa succede? Che ti arrestano.
Quando il bene comune è stato requisito della Stato, non esiste più alcuna libertà.
La corruzione fa poi il resto.
Non puoi cambiare il mondo, il mondo è troppo marcio per lasciartelo fare.
Si tratta di vederlo auto-disgregarsi.
Al massimo trattare bene chi ti circonda, ed è già un impresa impossibile, perchè chi ti circonda ti vuole male.
(eh ma non si sa? bisogna adattarsi...)BAH

Ps certo che andare in guerra, non mi pare la soluzione più perfetta per andare in paradiso.
#246
Tematiche Filosofiche / Re: Essere disposti a cambiare
12 Dicembre 2024, 01:56:59 AM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 11 Dicembre 2024, 10:49:55 AMQuindi, se vogliamo cambiare il mondo, forse dobbiamo partire col cambiare noi stessi. 
Cambiare se stessi è già difficile.
Ma voler cambiare il mondo mi pare una cosa un pò troppo grande per degli esseri così piccoli come noi altri.
Direi invece che è l'esatto contrario è il mondo che cambia noi, ed è quello che immagiono intendesse Russel sotto sotto, ma mooolto sotto.
Cancellare i ricordi....che frase orrenda!


#247
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
12 Dicembre 2024, 01:47:27 AM
Citazione di: InVerno il 11 Dicembre 2024, 14:58:45 PMha grossi problemi nella società "corrotta decadente e atea" attuale. Che peccato!
Sono d'accordo col senso generale, ma non è che la società decadente e corrotta non si faccia garante di cose che realmente esistono, infatti è in un vortice di menzogna, addirittura messa a legge, che fa spavento.
Chi vede i fantasmi, l'ateo meno del credente? Non credo proprio.
#248
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
12 Dicembre 2024, 01:42:44 AM
Citazione di: Duc in altum! il 11 Dicembre 2024, 14:30:47 PMlasciare a quel Qualcuno di gestire ogni cosa che ci riguardi;
E chi sarebbe questo Qualcuno? Non certo Dio, poichè Dio è informe.
Agostino per come lo sto leggendo è un mistico e un filosofo, la santità è sempre attribuita, e se non ricordo male, ed è uno dei motivi per cui io di Agostino non ho mai voluto saper niente, è che lui se l'è autoattribuita.
A che serve definirlo santo, se nessuno lo legge?
Sentivo diversi teologi che si lamentavano del fatto che la greggia si interessa di più del Lourdes, e delle profezie di Fatima, ma figuriamoci se ha mai letto Agostino.
No io non crederà mai a Qualcuno, senza prima ragionare con la mia di testa.
#249
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
12 Dicembre 2024, 01:35:54 AM
Citazione di: anthonyi il 11 Dicembre 2024, 08:20:47 AMPer me la fede é, fondamentalmente, credere nel soprannaturale, nel fatto di essere destinati a vivere in un altro stato, dopo la nostra morte biologica. 
Un pò pochino non credi per dirti cristiano?
#250
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
12 Dicembre 2024, 01:28:06 AM
Citazione di: PhyroSphera il 11 Dicembre 2024, 22:40:01 PMBisogna approcciarsi a questa questione con obiettività.
Ma di obbiettivo non c'è nulla.
Non so chi diffonde questo tipo di materiale contro Freud.(Assaggioli?)
Come ho già detto a partire proprio da Anna Freud il post-freudismo è un altra cosa rispetto alle vette raggiunte da Freud stesso.
Quelli che lo fanno passare per un neuroscienziato sono addirittura ridicoli.
Sul canale di Psichatria Italia online, è recentemente apparso un contributo che parla di Freud in generale. Il momento in cui Freud si stacca dalle teorie di Bleuer, è quello in  cui scopre che le teorie della seduzione sono false.
Era l'anno 1898, quindi due anni prima del libro che apre il 900, appunto l'interpretazione dei sogni. Testo fondamentale che inaugara la psicanalisi.
Ma anche se fosse stato solo per il 1898, l'idea che la seduzione sia un ricordo di copertura è stato già di per sè un atto di liberazione fondamentale. Avrebbe già posto Freud tra gli immortali. E invece per nostra somma gioia quello era solo il primo di una miniera di raggiungimenti stratosferici.
Negli anni la monumentale opera di Freud, ha subito il contraccolpo della psichiatria, fino ad arrivare all'oscurantismo contemporaneo, che fa sprofondare le ricerche, le blocca, le sanziona, le cancella. Il moloch statuale ha distrutto ogni traccia di intelligenza. Non mi sorprende che Freud venga tacciato di essere l'esatto opposto di quello che è stato, e sarà, forse in futuro, quando questa società di pazzi sarà finalmente tramontata.
Il fatto stesso che Jung sia preferito a Freud in questa epoca, dovrebbe dire molto, ma molto di più, per chi volesse fare i conti fino in fondo con questi tempi buj.
#251
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
11 Dicembre 2024, 02:56:53 AM
Citazione di: anthonyi il 10 Dicembre 2024, 16:39:22 PMPer me comunque fu fondamentale la lettura, allora avevo 12 anni, del libro di Raymond Burr, "La vita oltre la vita". 
Io leggevo Yogananda a 8 anni.
Per me Dio è sempre stata una certezza.
Ma quando leggo Agostino, è evidente che mi manca un pezzo: c'è una furia sottesa all'impossibilità della salvezza in esso.
La nostra stessa esistenza è la prova di qualsiasi testimonianza.
Il mio bisogno di salvezza è sottinteso al senso edipico di perdita della madre.
La certezza: non c'è salvezza alcuna.
La ricerca, la strada: il senso che sostituisce la salvezza, e perciò la salvezza stessa.
L'interiorizzazione del senso della vita.
In questo la riflessione degli antichi, sino all'ultimo sacrificio umano: pensare fino alla fine.
Pensare fino alla consunzione.
Il cristianesimo è questa eredità che si fa sintesi.
Non è questione di credere all'altro, ma di credere come mi ha spiegato duc in altum! più sopra, che la fede ci raggiunge alla fine della ragione.
Quindi come pensavo è qualcosa che viene DOPO la ragione, nel suo sforzo massimo di comprensione, di ciò che già si sà, ossia che esiste Dio.
In questo senso la fede è inevitabile, certo. Ma io lo sapevo già da prima.
Ma la fede di Agostino è solo questo? Non mi pare.
Mi pare invece che bisogna andare ad un step oltre, come dire usare la ragione ancora, resuscitarla nel regno della fede.
E' una ragione naturalmente disumana, quella che solo i grandi poeti, la grande filosofia antica, i grandi letterati sanno indagare. E noi con essi.
Gli altri si accontentiono di restare sull'uscio. Eppure l'uscio è aperto.
Credere in Dio, senza averne Fede, fede in quanto testimonianza.
Oggi come oggi "si crede", e basta.
Altro segno dei tempi buj.
#252
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
11 Dicembre 2024, 02:26:53 AM
Citazione di: PhyroSphera il 10 Dicembre 2024, 08:06:29 AMLa concezioni di Freud dei complessi non era scientifica, inutile che voi la usiate per bloccare le autentiche discussioni.
Ah no? E quindi cosa è una favoletta?
Ma di quali "autentiche"discussioni si dovrebbe parlare?
Io sto ancora aspettando.
#253
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
11 Dicembre 2024, 02:23:16 AM
Citazione di: Visechi il 10 Dicembre 2024, 08:52:42 AMed incentivi un confronto serio e costruttivo. Prosegui nel tuo vaneggiare.
Se tu non riesci a cogliere l'ironia, e l'ironia è critica a quello che stai dicendo.
Quale confronto costruttivo dovrei avere con gente che millanta Freud come o semita o antisemita?
Mi pare che la discussione dovrebbe essere su qualcosa di definito, e invece qua, come al solito, si parla di niente.
Eh sì la mia è una critica radicale, non vedo come poter costruire paradigmi comuni quando si parte da basi anti-qualcosa.
La psicologia oggi, quella seria, deve partire da Freud, e da Freud smascherare l'incredibile mole di superstizione che si è creata a partire dalle guerre mondiali fino ad oggi.
Impresa naturalmente che richiede la lettura dei testi.
Questi sconosciuti.
#254
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Le Virtù
11 Dicembre 2024, 02:12:37 AM
Citazione di: iano il 10 Dicembre 2024, 04:08:05 AMFacile convenire su ciò che senza sapere siamo.
Difficile convenire su ciò che sapendo diveniamo.
La diversità che si produce dal divenire può giungere a condivisione, ma non è un bene farvela giungere per principio.
Un accordo forzato è privo di ogni valore.

I diversi mondi ipotizzati da Platone, sono per me uno solo, ed è tutto dentro di noi come ciò che ci fà uomini.
Ma infatti la filosofia non obbliga nessuno, semplicemente pone un metodo.
Il filosofo perde tempo sul metodo, troppo tempo.
Per questo ho ristretto il numero dei filosofi a coloro che partono direttamente in res delle cose che accadono, e siamo d'accordo, nell'intimo di ognuno di noi, e in quelle, e siamo suppongo in disaccordo, che succedono sotto il cielo degli altri, e da cui appunto possiamo ampliare i nostri orizzonti (o limitarli a seconda che si legga un buon o un cattivo libro, dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei).
In questo senso chi parla del sè intimo umano, è un filosofo, magari senza metodo, magari molto più sincero.






#255
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
10 Dicembre 2024, 00:17:20 AM
Tanto per chiarire Freud veniva sopportato dalla comunità ebraica, fossimo stati al tempo di Spinoza, lo avrebbero, giustamente, scomunicato.
Uno che della tradizione talmudica non ci aveva capito mai molto.
Persino la sua teoria dell'orda, fa scompisciare dalle risate.

Ma Freud non è importante per queste sciocchezze, ma per aver instaurato un metodo, ma voi post-freudiani, voi bravi, quello non lo dite mai, e sopratutto non ho mai sentito un post-freudiano dire qualcosa di questo metodo.
Già. già: quale è il metodo freudiano?
Cercate pure sulla wiki, non c'è  8) :D
E come mai?  :D
Oh no, brutto Freud, cattivo!  :D