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Messaggi - green demetr

#241
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
30 Novembre 2024, 23:14:37 PM
Citazione di: niko il 30 Novembre 2024, 22:50:46 PMLa catena delle incarnazioni e' per forza autoriferita, e non sono io, che non voglio imparare la lezioncina, e' proprio che della lezioncina, anche dopo che eventualmente l'hai imparata, non te ne fai niente, se non hai un corpo.
Ma infatti io non mi riferisco alle incarnazioni, che è solo una teoria.
A me interessa la relazione etica tra me e la trascendenza.
Il fatto che noi siamo decentrati rispetto all'universo, è vero, solo all'interno di una topologia che noi abbiamo pensato (big bang etc).
E' il pensiero che è derimente, il fatto che questo pensiero si trovi all'interno di cose che noi cataloghiamo, e che cataloghiamo per un tornaconto a sopravvivere.
Ma lo scopo del sopravvivere non è il gioco, altrimenti saremmo tutti felici, e invece viviamo in una dimensione temporale, dove il cibo e il tetto te li devi procacciare, dove l'altro non è un giocatore, ma un cannibale etc...
E ciò nonostante continuiamo a catalogare a ordinare, e ordinando impariamo a conoscere, e conoscendo cominciamo a sentire, e sentendo cominciamo a domandarci del perchè di questo sentimento, e da questo domandare ordinato nasce il senso. E il senso si imbatte nell'imponderabile, nel non classificabile.
Che sia una questione naturale esterna, o un trauma interno. Noi possiamo ordinare ma con misura.
All'altezza nostra, non dei gruppi in cui noi siamo contenuti, e che sono proiezioni nostre. In quanto l'ordine vige in noi, non in quel di fuori, che non sa nemmeno cosa è l'appartenenza, in quanto disumano.
Esiste una individualità, la sua emersione in chiave morale, nella sua ordinazione ha trovato nel momento della disillusione di conoscere per davvero Dio, e nello smascherare le morali come false morali, sta oggi combattendo con quel sentimento che di nuovo è emerso da questo smascherare l'ordinazione.
Ossia un ordine diverso rispetto a quello tradizionale.
Lo stiamo attraversando e si chiama nichilismo, è straordinario il suo potere, la sua capacità di pervertire e di far dimenticare tutto quanto noi aveva acquisito.
Che Dio non sia conoscibile o che la natura sia matrigna in realtà cosa dovrebbe spostare di tutti i traguardi del passato?
No io non sono per una vita pusillanime che non vuole indagare.
L'uomo dovrebbe essere in grado di indagare, anche il male, fino alle sue ultime conseguenze, ossia domandare fin che siamo vivi, o fin quando moriamo.
#242
Citazione di: Visechi il 20 Novembre 2024, 21:22:55 PMNon ci penso nemmeno. L'atarassia, perorata dalla cultura orientale, non può essere la risposta a questo senso di vuoto e alla percezione del Nulla che informa di sé i tempi che viviamo. Tutt'altro, son convinto che sia necessario riprendere ad abitare il sociale e ridurre gli spazi che oggi dedichiamo al solipsismo.

Su questo siamo pienamente d'accordo io aborro l'oriente politico.

Ma se uno vuole trattare il sociale come categoria, allora ne deve derivare le sue cordinate.
Anzitutto a colui che queste cordinate le ha scoperte.
Esso ha nome di capitalismo.
La socialità è una categoria del capitalismo (Marx).
E dunque non esiste una politica dell'economia (come i comunisti hanno travisato, estinguendosi e rinchiudendosi nei recinti dei forum e dei gruppi vari social),
Ma una ECONOMIA politica.
Non è la politica che determina l'economia, ma l'economia che determina la politica.
E' questo il messaggio di Marx, ancora oggi inascoltato.
Dunque quel che rimane dei socialisti veri dovrebbe immediatamente parlare dell'economia, lasciando da stare le stoltezze della tassazione.
La tassazione è di per sè ininiqua. E' il pizzo che l'amministratore chiede al produttore per lasciarlo lavorare. E' mafia legalizzata. 
Il nichilismo in questo non c'entra niente: è proprio la base della teoria.
Marx si è sempre raccomandato di non dirsi filosofo, fino all'esaurimento.
E invece qui ancora a menare il can per l'aia, non c'è trippa nemmeno per i gatti.

Io non avendo ancora tutta l'opera, mi baso su quelle prime venti pagine circa che ho letto.
Non è che che queste pagine non dicano niente, anzi!
Marx impiega buona parte delle pagine per far capire all'operaio il concetto di uguaglianza.
Uguaglianza dei diritti? Ma nemmeno per sogno!
L'uguaglianza fra lavoro e valore.
Alla base delle teoria sta la teoria del valore, ossia della differenza tra valore d'uso e valore di scambio.
Il liberismo la teoria ignorante che precede l'arrivo rivoluzionario di Marx, non ragiona sul primo, ma solo sul secondo instaurando come dice Marx in avvio del capitale, una teoria merceologica.
La merce riguarda ESCLUSIVAMENTE la merce di fabbrica.
In quanto l'agricoltura è esente dalla teoria, infatti è la terra che dà i frutti.
Ciò che conta in Marx è la teoria aziendale.
Oggi come oggi l'economia è passata da un modello industriale ad uno finanziario.
Oggi il capitale si è trasferito nel digitale.
L'investimento non sta più nei prodotti, ma nel capitale che produce capitale.
E' la via più veloce al profitto.
In questo senso la teoria marxiana è diventata obsoleta.
Peccato che Marx ne avesse parlato di questa possibilità liquidandolo come irriproducibile non solo nel lungo, come il capitalismo, ma anche nel breve periodo.
Sappiamo benissimo che questa bolla, come la chiamano loro, i capitalisti, è esplosa nel 2008 con il caso Lehman brother.
Ci avviciniamo al ventennale, e da allora le politiche di austerity e di raccoglimento del capitale dei privati nelle tasche delle elites economiche, sottoforma di asset creditizi finanziari ha creato tutte le condizioni per cui l'Europa deve necessariamente tornare ad una politica aziendale, o finire in banca rotta.
Nel frattempo nessuno si è attrezzato o si sta attrezzando a che questa caduta dalla bolla economica, non lasci segni indelebili su ogni cosa, dalle aziende che a stento rimangono aperte, a quelle degli operai, sempre più sottopagati.
Purtroppo per noi le nicchie economiche, compresa l'ideale spostamento del commercio su piattaforme digitali, sono occupate già o anche dalla Cina.
Io veramente non capisco come fanno a non capire cose di una banalità così evidente.
Non è che siccome il commercio non si fa più nei mercatini, allora il commercio non dipenda dalla solita cara vecchia dottrina della domanda e offerta.
L'offerta cinese è infinitamente più allettante.
L'Europa deve decidersi tra scegliere se investire nella produzione o diventare il consumatore stesso.
Cosa che non decide l'Europa essendo il consumatore il re della catena alimentare, ed avendo nome di USA.

Le coordinate a che si torni a ragionare sul valore d'uso, ossia sul valore SOCIALE della merce, ci sono già tutte.
Ma qualcuno le sta pensando?

Oppure si accettano le teorie fuse di testa delle coop?
La gente si può permettere l'auto elettrica?
La gente ha bisogno dei lavori pubblici contro l'emergenza climatica, o di cambiare l'intero paradigma di consumo?
Domanda abnorme rispetto all'emergenza reale.

Salve.
#243
Citazione di: niko il 17 Novembre 2024, 12:42:36 PMLa tecnica, e' sopravvalutata, perche' la tecnica predispone i mezzi, non i fini.
Il problema è chi detiene tutti i mezzi determina anche tutti i fini.
E infatti oggi il fine è il mezzo stesso.
#244
Citazione di: Visechi il 30 Novembre 2024, 19:36:48 PMl'imprenditoria privata deve svolgere appieno il ruolo che più gli si attaglia: convogliare il capitale privato – liquido o finanziario - in attività economiche 'autosostentanti', intendendo con ciò attività che siano armoniche rispetto al mercato ed all'ambiente in cui vanno ad inserirsi, senza che siano prefigurate, fin dal piano d'impresa, situazioni e condizioni in cui il sostentamento dell'attività economica sia affidato all'aiuto pubblico. Ad ognuno il suo ruolo. Stato ed imprenditoria privata, in concorso fra loro, piaccia o meno, rappresentano i due principali players che entrano in gioco in un progetto di sviluppo economico di un'area geografica.
A me non pare di aver farneticato.
E comunque stando a quanti dici vi sono cose che mi devi dire esattamente come pensi di fare.
1)  l'imprenditoria privata deve svolgere appieno il ruolo che più gli si attaglia

Deve? E chi obbliga questo privato a fare quello che deve fare?


2)  convogliare il capitale privato – liquido o finanziario - in attività economiche 'autosostentanti', intendendo con ciò attività che siano armoniche rispetto al mercato ed all'ambiente in cui vanno ad inserirsi

Mercato? Ma non avevi detto che il liberismo NON può essere una strada?
E quali sono queste regole di mercato "armoniche"? Sentiamo.
E pure sull'ambiente: di quale armonia stiamo parlando? Non inquinare? Cosa?

3)  senza che siano prefigurate, fin dal piano d'impresa, situazioni e condizioni in cui il sostentamento dell'attività economica sia affidato all'aiuto pubblico.

E chi finanzia allora? A me risulta che l'impresa venga finanziata dalle banche che vengono sostenute dallo Stato, e lo Stato è il pubblico giusto?
Come pensi di ovviare a questa forma di circolazione del capitale?

4)  Ad ognuno il suo ruolo. Stato ed imprenditoria privata, in concorso fra loro, piaccia o meno, rappresentano i due principali players che entrano in gioco in un progetto di sviluppo economico di un'area geografica.

In concorso su cosa scusa?
Nella realtà delle cose invece Stato e Privati sono complementari (all'arricchimento della Nazione).

Non so visto che parlavi di farneticazione, forse un esercizio di umiltà, per rendere serio come implementare il marxismo oggi.

Che poi era il motivo per cui avevo aperto la discussione su Marx, ossia chiedersi, chiedermi se possa esistere una economia socialista.

Siccome la discussione è tua però non farebbe bene anche parlare di cosa l'economia di oggi progetta?
Per capire se il tuo progetto sia veramnete antagonista al capitalismo senza cervello contemporaneo.
Sono d'accordo cioè sulle premesse, meramente economiche, la massimizzazione del profitto sta oggi portando l'Europa verso sacche di povertà inimmaginabili.
Non so quale partito politico se ne possa accollare la responsabilità, ma intanto avere una discussione pubblica su questo a me interessa.
A mio modo di vedere liberalismo e socialismo economico devono trovare una quadra molto alla svelta.
Le politiche di austerity di Draghi su cui l'Europa si sta tenendo in piedi da almeno un trentennio, non vengono ormai più recepite, è ovvio che le aziende, quelle tedesche, stanno in una crisi vera.
Però io su questo non ci sto pensando tanto, quindi dicci tu.
Salve.




#245
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
30 Novembre 2024, 21:25:44 PM
Citazione di: niko il 30 Novembre 2024, 10:21:12 AMMa Il karma e' peggio dell'inferno: a crederci, ne consegue solo, che sconti colpe che non sono tue.
Veramente sconti colpe che sono tue nella prospettiva karmica.
La visione di una vita a caso, cosa comporta se non ad un nichilismo assoluto?
Con tutti i problemi del narcisismo contemporaneo, e lo scarico di responsabilità nel comportarsi in modo che con la trascendenza noi si senta il bene piuttosto che il male.
Se uno nella vita si sente depresso è perchè non sta coltivando il giusto rapporto col la trascendenza.
Fin quando questo rapporto non diventa finalizzato al bene, al bene dell'individuo, ossia proprio alla libertà di pensare ad un modo di essere felici con se stessi nonostante il male che ci sovrasta.
Non è forse la storia di Giobbe?
Non una felicità depensanta, ma una felicità che chiede fino all'ultima goccia di pensiero il perchè del male al Dio.
Giobbe sopporta, e la sopportazione è già la sua gloria, il suo resistere al demone che oggi si chiama nichilismo.







#246
Citazione di: misummi il 30 Novembre 2024, 15:20:59 PMÈ  da masochisti definirsi matti in un contesto dove si discute anche,giustamente, il concetto di normalità.
Il masochismo e il sadismo sono cose legate alla sessualità.
Mi pare invece che tu sia più un narciso/a, non è vero "io sono io"? :D
#247
Citazione di: misummi il 30 Novembre 2024, 11:36:13 AMCredere che la materia energia rallenti o acceleri le sue trasformazioni temporali per via della velocjmità mi sembra un manifesto futurista non una bella fiaba!
:D intendi dire la teoria della relatività per cui un corpo accelerando acquista massa, ossia curva tra le pieghe dello spazio tempo?
Si proprio una fiaba  :D
#248
Citazione di: iano il 30 Novembre 2024, 09:33:30 AMPer cui non è mai il caso di fasciarsi troppi la testa prendendo per vera una edizione che non è definitiva, senza pur trovare in ciò motivo di fuggire le nostre responsabilità, che restano comunque individuali
:D e ci volevano tutti quei post sopra per dire finalmente una verità?
#249
Citazione di: iano il 30 Novembre 2024, 08:55:15 AMPuò in effetti il teatro fare più degli dei, del quale essi sono solo personaggi e questa secondo me è il punto di vista da cui bisognerebbe considerare l'impresa scientifica, come parte comunque non esaustiva dell'umana impresa.
Un conto è la favola del Mondo che si autocelebra come progressiva sorte.
Un conto è la favola che il Mondo è un abisso.
Il primo porta ad individui chiusi nel bias della falsità storica e disumana, se non proprio inumana, fino al delirio del transumano.
La seconda porta ad individui chiusi nel loro bias della verità storica, umana, comunitaria e morale.
A livello scientifico il primo bias porta a falsità e panzane colossali, il secondo a progressive verità, nate dall'impegno quotidiano, allo scontro con la Natura.
Ti consiglio di leggere Leopardi.
#250
Citazione di: iano il 30 Novembre 2024, 08:25:06 AMOggi però si richiede di provare a trascendere una naturale percezione, che comunque ci terremo cara, ma senza più poter fare riferimento ad essa in modo esclusivo.
Modo di ragionare che ha come obiettivo il fatto che il singolo non debba decidere più, ma debba decidere la comunità.
La filosofia che non si basa sulle favole, ma si basa sui fatti, capisce benissimo che questa narrativa, è si una fiaba, per i bifolchi che accettano la tirannia del pensiero di Altri. Leggiti la personalità autoritaria di Adorno.
Salve.
#251
Citazione di: iano il 30 Novembre 2024, 08:09:46 AMma che a differenza delle classiche favole hanno una aderenza diretta con i fatti,
Quali fatti di grazia? Tu c'eri?  :D
#252
Citazione di: Koba II il 30 Novembre 2024, 16:36:10 PMS'intende il fatto, caratteristico degli animali più complessi, quindi anche dell'uomo, che l'apprendimento è basato sull'imitazione.
Anche il desiderio è mimetico, cioè si desidera ciò che l'altro desidera.
Non mi pare che tu desideri quello che desidera un altro.
Ancora con questa storia degli animali?
Non so cosa dirti, visto che lo ripeto da anni: io non sono un animale.

Invece al di là del solito riduzionismo della sciiiiienzia.
Ti riporto quello che ha scritto Daniele22

" Si parla inoltre di "mimeticamente condivisi"; immagino pertanto che si voglia riferire il fatto che che le tradizioni affermate siano realtà condivise sì da tutti, ma non necessariamente accettate con benvoglienza da tutti. Essendo quindi che la questione etica nel nostro stato di diritto è retta soprattutto dalla tradizione comprensiva delle leggi positive che in essa sono già inscritte, mi chiedo quale valore abbia la figura del ribelle in questa società."

La mimesi è la questione anfibologica di aristotele, ossia il presentarsi di un problema con le fattezze di un altro.

Per me Harari e co. sono semplici prestigiatori, clown buffoneschi che vogliono la distruzione dell'individuo.

Citazione di: Koba II il 30 Novembre 2024, 16:36:10 PMDa qui poi la necessità di capire, nel corso della propria vita, quale sia il proprio desiderio. Questione che forse non è altro che una nuova espressione di mimetismo: quello appunto della ricerca di una singolarità, di una unicità, mito romantico di cui la nostra società è ancora imbevuta.
Il desiderio? francamente questa continua oscillazione tra la negazione del desiderio, catalogato a mera pattume umano, e all'improvviso addirittura necessità di conoscerlo, mi fa sempre venire un gran mal di testa.
A meno che tu creda veramente che vi sia questo desiderio di Dio.
Il desiderio a mio parere è sempre legato al sesso.
Tutto il resto è una sublimazione.
La differenza sta tra le sublimazioni, sono esse mere proiezioni (vuote di senso, di orizzonte) o sono esse transfert? rapporto amicale, conoscenza, virtù?
Il mito dell'eroe romantico, che vive tutt'ora sotto le varie saghe super-eroistiche è stato completamente spogliato della sua epica.
Epica che è da ricercare negli antichi.
Non è che a ogni nascita, si riparte da zero.
Ci sono tremila anni di pensiero che pesano sulle spalle di Nietzche e Leopardi.
Non sarà certo la pusillanimità di questa epoca a dargli fine.
Quale è la virtù suprema cristiana? La temperanza che porta al martirio.
Io non lo chiamarei mito individualistico moderno.
Io lo chiamo presa completa della missione etica che compete l'uomo, all'altezza dell'uomo, e perciò all'altezza del singolo.
In un tempo che non investe più nella cultura, e anzi ne fa il suo zimbello, vi è una tale distorsione delle cose che ogni volta mi sorprende.
Mi sembra chiaro che il cristianesimo ha perso la sua battaglia contro il nichilismo, ma non l'individuo che voglia dirsi e voglia essere fino in fondo cristiano.
L'individuo poi per me è quello che abbiamo detto leggendo Hegel, è l'io che ragiona sulla negatività.
Stento a credere che dai una possibilità alle scienze contemporanee.
Sono il male assoluto, a ogni livello del ceto sociale, visto che tanto ti da fastidio parlare di individui.
Noi non siamo una specie animale. Trattabile entomologicamente come va tanto di moda fare.
Non diciamo sciocchezze dai. Riprendiamo seriamente il confronto.
#253
Citazione di: misummi il 30 Novembre 2024, 06:14:27 AMpenso che tu abbia confuso una constatazione con una resa
Veramente avevo capito fosse una domanda.
La resa non so da dove l'hai ricavata.
Se invece stai parlando della tua resa all'imponderabile, non so cosa dirti.
Penso che le cose misurabili sono quelle a livello umano.
Harari e compagnia bella sono finanziati dai DEM collusi con i comunisti cinesi (non so se a soldi, sicuramente a ideologia, e in chiari e oscuri rapporti con l'islam politico).
Quindi non venire a fare grandi discorsi senza nè capo nè coda, e chiediti come mai vogliono che tu ragioni come se fossi una specie, e non un individuo.
Come se il tuo pensiero fosse e dovesse essere sociale, e non individuale.
Di come ti tolgano le castagne dal fuoco, dicendoti che tu non sei responsabile a te stessa, ma ad una specie, a quanto pare mal riuscita.
Ma non ti preoccupare che arrivano i super computer a salvarci la pelle.
Sei molto ingenua.
Ti consiglio di leggere Adorno, sempre che tu abbia a cuore quello che è successo sotto il nazismo e che si sta replicando sotto altri nomi e altri mezzi, oggi. I minima moralia, il libro che mi ha cambiato la vita.
La filosofia è sforzo a pensare con la propria testa.
Non con quella dei presunti rettiliani.
Devo scappare Ciao! Ciao!  :) ;)
#254
Citazione di: misummi il 30 Novembre 2024, 06:14:27 AMHanno dimostrato che la riproduzione mammifera umana,l'allevamento dei figli, la problematicità intrinseca della specie e la sua fragilità psichica non sono convenienti dal punto di vista evolutivo.La linea evolutiva migliore sarebbe stata quella dei mammiferi ovipari oppure di rettili intelligenti.
E in base a che decidi queste cose?
Forse che tu c'eri?
Harari? ARARA'  :D
#255
Citazione di: Ipazia il 26 Novembre 2024, 21:12:04 PMParafrasanfo il titolo: Il capitale è lavoro morto. Il suo verbo è il profitto.
Sono d'accordo, però non il profitto in sè perchè sennò non ci sarebbe la ridistribuzione, bensì la massimizzazione del profitto  che si ottiene o aumentando i prodotti, magari obbligandone l'acquisto, tipo le macchine elettriche e i vaccini, così tanto per iniziare.
Oppure abbassando o fissando gli stipendi rispetto all'inflazione.
Avevo scritto molto di più, mi si è cancellato tutto  :D
Va bene così, la mia vena polemica si è spenta poco fa  ;) .

Ecco una critica era quella di dire, magari invece che sull'ambientalismo radical chic, che favorisce la vendita di macchine cinesi (i geni dell'economia europea non sapevano ci fosse il libero mercato?  :D ), di fare proteste su queste cose reali, come la scala mobile o tipo la scala mobile.
Ma il discorso è lungo, lascio i comunisti a parlare a favore dei capitalisti: siete troppo accecati dall'odio.