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Messaggi - Jacopus

#2401
Presentazione nuovi iscritti / Re:Buongiorno
05 Settembre 2019, 13:30:51 PM
Da accanito lettore di opere mitteleuropee mi compiaccio del tuo nick. Aspetto le tue metamorfosi in chiave letteraria.
#2402
Avendo viaggiato esclusivamente in Europa sono sempre stato colpito dal diverso approccio alle regole, una volta valicate le Alpi. Sono fresco di ritorno dalla Loira. É impressionante il solito rispetto dei limiti di velocità, anche dei 30 all'ora. A terra non si vedono cartacce o bottigliette, anzi un florilegio ci accoglie in ogni paesino. Costruiti rispettando un'armonia di fondo. Le case riprendono temi costruttivi comuni. Dimenticatevi la pagoda accanto al ranch texano, la villetta accanto al casermone. Ero in un B&B soprattutto frequentato da famiglie francesi: madre, padre e tre figli. Tutti parlavano a bassa voce per non disturbare gli altri. L'unico che sbirciava il cellulare ero io. Mai visto persone che parlavano al telefono per strada. Capita nei piccoli paesi che chi ti incrocia ti rivolga un "bon jour".
Ho pagato il parcheggio solo a Tours. Ovunque parcheggi gratis, anche vicino a castelli famosissimi (unica eccezione Chambord). In paesini neanche segnalati ho visitato cripte e chiese con audioguide gratuite in molte lingue.
Mai sofferto di alterigia e razzismo dei francesi contro di noi. È sufficiente essere educati e dichiarare il proprio amore per la Francia. Unica pecca, non parlano inglese, magari lo sanno ma fingono di non saperlo.
#2403
Sulla storia degli Stati Uniti non ne so molto, tranne alcune reminiscenze scolastiche. La tua interpretazione mi sembra però plausibile. Il Sud era fondato su una ideologia romantica e individualista e questo necessariamente si rifletteva sulla adozione di piccole patrie frammentate e divise, mentre il nord aveva dalla sua la mitologia della democrazia, dell'uguaglianza e della libertà. Immagino con quanto ardore abbiano combattuto i battaglioni dei blacks del nord (ammesso che siano esistiti). Effettivamente talvolta la sola superiorità economica non è sufficiente per vincere una guerra, aiuta ma serve anche una motivazione forte da parte dei vincitori .
#2404
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine del male e del bene
03 Settembre 2019, 21:01:32 PM
CitazioneUn background in perenne evoluzione fino a spezzarle per istituirne di nuove.
Un pensiero breve e collaterale. Questa frase di Ipazia rappresenta bene anche il mio pensiero. Ma cosa impedisce a tante persone, probabilmente alla maggioranza, di accettarlo?
Penso che la ragione sia la seguente: accettando la transitorietá delle leggi morali si accetta anche la transitorietá della vita umana e la caduta nell'immanenza. In altre parole significa la ratifica della morte degli dei e di ogni eventuale accoglimento nelle varie schiere degli "immortali".
Per questo una visione rigida della morale resiste ai variegati assalti post ancien regime.
Però davvero tutto é cosí relativo? La dicotomia bene-male é una lavagna nera, su cui si può riscrivere ad ogni generazione?
E come istituire il background comune, attraverso il quale condividere le tavole della legge?
Alla prima domanda la mia risposta è no. In effetti sono un "relativista relativista", poiché alcuni atti possono essere sempre ascrivibili al bene e al male e quindi assoluti nel loro rientrare in una delle due categorie. Esempi di male assoluto (nel senso che é sempre male, anche se più o meno grave): lo stupro, l'omicidio non per legittima difesa, le vessazioni gratuite, il tradimento per fini personali, e altri ancora. Esempi di bene assoluto: il sacrificio di sé per gli altri, la carità nei confronti degli altri, saper ascoltare, saper tacere.
Da questi esempi emerge una concezione, tutta mia, per cui il male é l'ego, l'individuo egoista che afferma sé stesso a spese degli altri, mentre il bene é la capacità di donarsi agli altri.
Questo il quadro non tanto originale, ma del quale non vedo ancora validi sostituti.
La seconda domanda, ovvero come istituire un background comune per scrivere di volta in volta le nuove tavole della legge, è un compito ancora più gravoso.
C'è inoltre un terzo tema importante quando si parla di tavole della legge "rewriteable". Ovvero il tema della legittimità, poiché nessuno é più certo della legge morale ed ognuno si pensa in diritto di fondare una nuova moralità. Un tema strettamente connesso al background comune di cui sopra.
#2405
Su questo argomento, Agostino teorizzava la stessa idea di Viator (o meglio, Viator teorizza la stessa idea di Agostino). Ma la vita e la morte sono lo scenario di fondo, sempre presente, l'ur-bene e l'ur-male. Ma oltre lo scenario, l'uomo si é parzialmente svincolato dalla natura e deve fare i conti con sé stesso e con le sue "libere" decisioni, quando affronta il problema del male. Ovviamente dalla mia prospettiva, irriducibilmente illuminista.
#2406
Non entro nel dibattito vero e proprio. Voglio solo affermare che il sistema pensionistico non fu istituito dal fascismo ma dal precedente sistema liberale, nel 1898. È un dato storico facilmente desumibile da un'infinità di fonti. Quello che ha fatto il fascismo, nel 1939, fu un ampliamento delle garanzie, attraverso ad esempio, la reversibilità della pensione alla moglie e ai figli minori, mentre prima era una rendita del solo avente diritto.
Inoltre, se quel regime ha azzeccato qualche mossa, oggettivamente, facendo un discorso da "partita doppia", le responsabilità del fascismo sono immense e si ripercuotono anche sul nostro presente:
1) leggi razziali, secondo le quali gli ebrei erano esclusi dalla vita associata. Tanto per dirne una: ai bambini, ripeto, ai bambini ebrei era vietata la frequenza scolastica.
2) uccisione e persecuzione dei dissidenti politici.
3) creazione di uno stato di polizia, con un doppio livello giuridico, secondo il quale i fascisti potevano essere giudicati con un metro diverso ( vedi attentatori di Matteotti).
4) creazione di una ideologia totalitaria che tendeva a reprimere e a incanalare ogni spazio creativo della società, secondo una visione in parte demagogica e in parte violenta.
5) partecipazione alla guerra, che causò, oltre a 500.000 morti italiani, la retrocessione dell'Italia da potenza media ed autonoma a potenza subordinata agli interessi degli Stati Uniti.
#2407
Per Paul. Infatti il mio programma, lo ribadisco, avrebbe una quantità di nemici così ampia da non avere alcuna speranza. Si tratterebbe infatti di contrastare tutti i liberi professionisi, artigiani, imprese individuali, cioè un esercito. Poi la rete della corruzione connessa alla criminalità organizzata, un secondo esercito ancora più agguerrito. Poi il ceto dei dipendenti pubblici, che con i loro piccoli e grandi privilegi, fanno dei danni considerevoli.
Rispetto ai dipendenti pubblici bisogna precisare anche un'altra cosa. Che il loro livello di formazione, preparazione ed etica é "mediamente", direttamente proporzionale alla latitudine dove lavorano.

In ogni caso il tuo pensiero raccoglie delle realtà evidenti e una condizione tipicamente italiana riassumibile così:
Io imprenditore non pago le tasse perché i servizi offerti sono scadenti e perché sono terribilmente individualista e perché i servizi scadenti mi fanno vivere in uno stato di apprensione e devo pertanto farmi un gruzzoletto.
Io dipendente pubblico non offro un servizio efficiente perché anche se lo fornissi, come spesso accade, una serie di pregiudizi, campagne mediatiche, interessi di altre categorie tenderebbe a non riconoscerlo, così come, da sempre, non é riconosciuto un sistema né premiale né punitivo.
É come se non si riconoscesse più il patto originario che dovrebbe unire le varie parti di una società e che ogni parte tendesse al suo "particulare", verso cui tende anche quando chiede RdC, incentivi, sussidi, prebende, investimenti europei.
Ripeto ancora una volta: la sintesi dei problemi economici italiani va ricondotta alla riduzione sempre più grave e imponente del "Capitale sociale", a sua volta dovuto da una serie di fattori di lungo e breve periodo.
#2408
Per Inverno. È possibile che tu abbia ragione. Non ho la sfera di cristallo. Se davvero fosse come tu dici: "meno italiani ma più competenti" sarebbe già qualcosa ma non é detto che sia cosí.
1) Se gli insegnanti sono sempre più anziani, più demotivati, le capacità degli alunni non aumentano di certo.
2) se gli italiani hanno competenze migliorate ma non hanno un tessuto occupazionale adeguato, emigrano all'estero, come già fanno.
Quello che volevo dire é che i piani di azione da me suggeriti vanno ad implementarsi l'un l'altro.
Inoltre, come ben sai, da ligure, qui ormai non si tratta più di fare un figlio invece di due ma di non farne nessuno e a 40 anni, chiamare "tesoro" e "amore mio" il proprio pit-bull.
#2409
Attualità / Re:Salvini, che Dio lo benedica
25 Agosto 2019, 17:17:58 PM
Cara Elia. Prima di parlare ti consiglio di studiare. In questo caso diritto costituzionale. Perché tutti i governi che hai citato hanno avuto in un modo o nell'altro il consenso della maggioranza del Parlamento, poiché in Italia abbiamo una Repubblica parlamentare e i deputati non hanno un obbligo di mandato. Dire che gli italiani votano i governi é:
1) errato giuridicamente;
2) manipolatorio, per rovesciare come al solito la frittata.
#2410
Per Baylham. In realtà la penso come te ma sul lungo periodo. Nel medio periodo credo che sia importante non avere curve troppo ripide in discesa, perché ogni cambiamento troppo veloce in ogni tipo di ambiente, naturale o sociale, crea degli scompensi e delle crisi. Per questo parlavo di mantenimento del rapporto nati/deceduti e non tanto di incremento, ma neppure di decremento. Le premesse per una "decrescita felice" in questo momento sono piuttosto utopistiche, se é a questo che ti riferisci.
La risposta a Paul richiede molta energia e mi riservo di rispondergli il più accuratamente possibile domani.
#2411
Per Inverno. Sulla decadenza dell'impero romano hanno sicuramente influito molte concause, ma il declino demografico é probabilmente una delle più importanti. Ma attenzione, la crescita demografica di per sé, non significa benessere e ricchezza, altrimenti l'Africa sarebbe il continente del bengodi. E non ho detto neppure che dobbiamo infestare il mondo ancor di più con la nostra presenza. Dovremmo però preservare il rapporto nati/deceduti, che negli ultimi anni non siamo in grado più di mantenere neppure con l'immigrazione. I 60 milioni di oggi che diventano 50 nel 2050, con una incidenza della popolazione over 65, mi spieghi che futuro economico possono avere? Sono tutt'orecchi.

Inoltre i giovani sono più creativi e produttivi degli anziani e consumano di più. I giovani hanno una visione di solito proattiva e pensano di poter modificare la realtà sociale mentre gli anziani prediligono lo status quo e la sicurezza. I giovani permettono la stessa prosecuzione della cultura di uno stato e di un popolo, che senza questo passaggio del testimone, semplicemente muore o si trasforma radicalmente (e questo sta già avvenendo). Ho sempre sostenuto la possibilità di un'Italia accogliente nei confronti degli stranieri ma per fare un italiano "medio" da una famiglia di stranieri occorrono una, due, forse tre generazioni, con tutti i costi sociali di ciò.
Ma affinché, come giustamente fai notare, la demografia si concili con il benessere, non bastano le politiche di sostegno demografiche ma occorre anche una visione strategica su cosa far fare ai nuovi nati. Ed è in questo senso che sottolineavo l'importanza della cultura e della formazione, per evitare di continuare ad essere un popolo di camerieri, muratori ed influencer. Ed è anche in questo senso che sottolineavo l'importanza della lotta alla corruzione e all'evasione fiscale, perché solo trovando le risorse possiamo agire realmente. L'aspetto delirante di tutto ciò é che siamo contrari al sostegno demografico ma anche all'immigrazione, cortocircuitando la possibilità di stabilizzare questo malato grave ma con grandi doti di resilienza, che si chiama Italia.
#2412
I miei studi di economia sono per così dire "scolastici", per quel poco che un diploma in ragioneria e una laurea in giurisprudenza possono dare. Ma ho sempre letto con attenzione gli articoli e le notizie economiche. Pertanto mi piacerebbe fare, insieme a voi, una riflessione di lungo periodo sull'economia italiana, senza cadere nel duplice tranello delle ripetute riforme miracolose (che di solito sono un buco nell'acqua) o delle ripetute accuse a partiti e politici per una situazione strutturale e storica.
Insomma, quali sono le riforme essenziali e strutturali che potrebbero migliorare la posizione economica dell'Italia.
Parto da un dato: il primo (ed unico) miracolo economico. Negli anni '50-60 lo sviluppo dell'Italia fu così impetuoso e strabiliante da farci sempre sognare in un secondo miracolo economico. Ma le cause di quel processo produttivo non sono ripetibili. Infatti c'erano alcuni elementi oggi assenti:
1) un debito pubblico basso e quindi una propensione all'indebitamento per creare infrastrutture essenziali (ferrovie, autostrade, linee telefoniche, linee elettriche) e per sovvenzionare regioni più povere (cassa per il Mezzogiorno);
2) un tasso di natalità molto più alto: nel 1965 era del 2,65 per donna, mentre oggi è al 1, 35;
3) le necessità della ricostruzione del dopoguerra;
4) una società molto più omogenea, per quanto meno libera.
5) l'inserimento in quella parte di mondo (capitalistico) che permetteva l'incremento della ricchezza a partire dalla relativa libertà di commercio.

Accanto a questi dati positivi ve ne erano altri negativi;
1) eccessiva burocratizzazione e eccessivi controlli bizantini dell'apparato pubblico;
2) presenza di una imponente fetta di mercato definibile come "far west".
3) presenza di una criminalità organizzata "vicina" al potere politico ed economico, al punto da essere in certe regioni il vero potere.
4) presenza di un tessuto produttivo fatto di PMI (piccole e medie imprese), non in grado di sostenere i costi di sviluppo e ricerca per cercare di sopravvivere o di entrare nei settori più innovativi e a più alto valore aggiunto.
5) Presenza di un sentiment da parte dell'italiano medio, per il quale meglio che produrre è "vivere di rendita", traducibile nell'enorme tassazione del lavoro a fronte della tassazione "mite" nei confronti dei rentier (basti pensare, ed è quasi attualità, all'abolizione della tassa sulla prima casa).

La situazione attuale, direi che si presenta con l'estinzione completa dei fattori positivi e la permanenza dei fattori negativi, con in più un abbruttimento del vivere civile, per cui il detto "italiani brava gente", ammesso che sia mai esistito, sicuramente si è estinto anch'esso per molti dei nostri concittadini.
E allora "che fare"?
Propongo alcuni interventi, alcuni dei quali molto poco premianti dal punto di vista elettorali e che quindi resteranno un semplice petitio principi:
1) Lotta all'evasione fiscale. L'Italia è il paese con il maggior livello di evasione fiscale a livello europeo e contemporaneamente con la pressione fiscale più alta. La percezione che si ha genericamente dell'evasione fiscale è, al massimo, di un peccatuccio, dovuto principalmente dall'esosità dell'amministrazione pubblica e giustificato dalla inefficienza della stessa. Facciamo però un pò di cifre per capire di cosa stiamo parlando, tanto anche per capire anche il falso problema dei "migranti".
In Italia si stima che vengano evasi tra i 110 e 120 miliardi all'anno. Questo è un dato di un rapporto governativo del 2015. Questo è il link:
http://www.mef.gov.it/ministero/commissioni/rel_ev/index.html
Ebbene. Il reddito di cittadinanza, rispetto al quale si sono sollevate le masse, rispetto al suo costo tremendo è stimato sui due miliardi. Il costo sui migranti, lo scorso anno, il sole XXV ore lo stimava sui 2,4 miliardi più altri oneri non quantificati. Direi che possiamo stare larghi sui 4 miliardi (questo dato è precedente alle riforme di Salvini. Questo è il link:
https://www.ilsole24ore.com/art/migranti-ecco-costi-l-italia-bilancio-quadruplicato-2014-fino-ad-oggi-AEcfBvAF
Pertanto se non ci fosse evasione fiscale potremmo permetterci un livello di accoglienza 30 volte maggiore oppure un reddito di cittadinanza 60 maggiore o una mediazione fra le due esigenze, scegliete voi. I numeri però sono impressionanti. E lasciamo perdere quanto questi costi si traducono nel corso del tempo in ricchezza complessiva dell'Italia.
2) Lotta alla Corruzione. Anche qui un dato che fa riflettere e pensare come potrebbe essere l'Italia. Prima di tangentopoli 1992, un chilometro di metropolitana a Milano costava 350 miliardi di lire. Nel 1995 quel costo si ridusse a 100. In sostanza 250 milardi a chilometro che uscivano dalle nostre tasche per andare a politici, partiti, fondi neri delle imprese, criminalità organizzata.
3) Lotta alla Burocrazia: Siamo un paese bizantino. Chi ha più di 20 anni se ne è ormai accorto. Anche qui un dato. In Italia sono vigenti più di 20.000 leggi statali di primo livello (leggi, DL, Dec. leg., DPR, se non ricordo male). In Gran Bretagna 3000. Se invece preferite uno stato con sistema legislativo di stampo continentale e non di common law, in Germania sono 5000.
La burocrazia ha costi alti e poco quantificabili. Ma la lentezza della giustizia, ad esempio, diventa incertezza della legge e un forte deterrente ad investire in Italia.
4) Politiche di contrasto al decremento demografico: il crollo demografico cui stiamo assistendo ha un costo economico altissimo. Non a caso una delle cause discusse sul crollo dell'impero romano è proprio il decremento demografico. L'attuale crollo comporta una modifica rilevante della curva demografica, con un innalzamento progressivo dell'età media della popolazione italiana, che resta stabile in termini complessivi (circa 60.000.000 milioni di abitanti). E' evidente che tale mutamento comporta un costo rilevante, poichè i residenti attivi dovranno sempre più farsi carico di residenti inattivi perchè anziani, senza possibilità di sostituzione. Uno degli effetti più eclatanti è l'innalzamento dell'età pensionabile, per certi versi sacrosanta, per altri indicativa di questo fenomeno.
Le politiche di contrasto a questo fenomeno esistono e sono state adottate ad esempio dai paesi scandinavi. In Svezia, in questo modo si è passati da un livello di 1,66 del 1979 al 2.1 di oggi. 2,1 significa che la popolazione si riproduce in modo equilibrato, con una sostituzione progressiva dei giovani agli anziani. Per fare questo la Svezia ha investito moltissimo. Qui in Italia il confronto sarebbe impietoso. Ma torniamo al discorso precedente, dell'evasione fiscale, della corruzione e della burocratizzazione.
5) Investimenti continui sul settore strategico dell'istruzione, dalla scuola primaria all'università. Le società occidentali sono società complesse, che hanno bisogno di un diffuso ed alto livello culturale, per affrontare sfide che non possono e non devono essere affrontate con logiche tribali o da bande di tifosi. E' davvero umiliante dover sempre leggere di persone che vengono formate in Italia e vanno a lavorare all'estero, così come di studenti di 14 anni che sono poco più che analfabeti.

Al di là delle eventuali politiche repressive e sanzionatorie legate alla lotta alla evasione fiscale, alla corruzione e alla burocratizzazione, quello che manca in Italia, mi sembra quello che viene definito "capitale sociale", ovvero la percezione di fare parte di una comunità unita e solidale, al di là e oltre le differenze politiche, culturali, religiose dei membri di questa comunità. Quel capitale sociale che si è spezzato una volta che gli italiani hanno scoperto "la libertà" e che non hanno più ritrovato secondo nuove formule necessarie alle modifiche storiche della contemporaneità.
#2413
Attualità / Re:Salvini, che Dio lo benedica
23 Agosto 2019, 08:39:26 AM
Elia. Le notizie in mio possesso non sono le tue. É evidente come si possa stravolgere la realtà. Salvini avrebbe fatto cadere il governo per l'inciucio Pd-5S? Ma l'hai seguita la politica negli ultimi mesi? Salvini ha fatto cadere il governo per un semplice calcolo elettorale. Voleva incassare la rendita di voti che gli ultimi sondaggi gli garantivano. Gli accordi pd-5S sono successivi.
Citazionequando, nonostante tutto, gli elettori votano il pd per il 20, 25 per cento, che è troppo per un partito che dovrebbe essere già stato completamente spazzato via, 
Ma mi soffermerei su questa frase interessante, che indica il livello di democraticità dell'utente. Se gli elettori lo votano, su cosa ci si deve basare per spazzarlo via? Tra l'altro un partito che quando ha governato ha sempre accettato le regole democratiche. Ancora una volta la differenza fra pensiero autoritario e pensiero critico consiste in una diversa struttura delle relazioni. Il pensiero autoritario non sopporta la possibile esistenza di un pensiero contrario. Il pensiero critico non solo lo accetta ma lo coltiva dentro di sé, per non cadere nel pensiero unidimensionale e paranoico.
Preciso inoltre, ancora una volta, che illustri esempi di pensiero autoritario provengono dalla stessa cultura di sinistra, anche ai nostri giorni, oltre che ai bei tempi andati di Baffó.
#2414
Attualità / Re:Salvini, che Dio lo benedica
22 Agosto 2019, 01:20:28 AM
E' in ogni caso sintomatico già il titolo del post, che permette di differenziare il pensiero autoritario da quello critico (che forse è una contrapposizione più adeguata e smart rispetto a quella un pò barbosa fra destra e sinistra). Io non mi sognerei mai di intitolare un post, Zingaretti, che Dio lo benedica. In primo luogo perchè credo ad uno stato laico, che non deve mescolare Dio con la politica, come fanno gli islamici e i leghisti. Inoltre cerco di valutare le persone per quello che fanno, appunto in modo critico e da questa critica non salvo nessuno, neppure coloro che apparentemente sono più vicini al mio pensiero. Non ho certo bisogno di feticci paternalistici. La politica dovrebbe essere una cosa seria, governata da pesi e contrappesi, come diceva il compianto Montesquieu. Fare riferimento a Dio è tutto tranne che un bilanciamento di poteri.
Inoltre sono ben consapevole che se abbiamo Salvini, lo dobbiamo ad un certo tipo di sinistra da salotto, non più capace di difendere i poveri, confusa, che se la prende con i migranti, questo grosso affare losco (aggiungiamo anche Bibbiano già che ci siamo), quando basterebbero alcune linee politiche su alcuni settori strategici per migliorare la condizione dell'Italia. Invece tutti ossessionati da questi migranti. E' davvero delirante, credetemi, ed è ancora più delirante pensare che l'uomo forte con "pieni poteri" possa risolvere i problemi. Effettivamente i problemi li risolverà attraverso la propaganda e metterà gli scheletri nell'armadio, come ogni governo autoritario sa bene.
#2415
Attualità / Re:Salvini, che Dio lo benedica
21 Agosto 2019, 06:30:57 AM
Elia. Quando un ministro dell'interno invoca l'intervento delle piazze, contro una eventuale decisione presa in termini politici. Quando un ministro insulta dai suoi siti social altre forze politiche e oppositori. Quando un ministro non risponde in parlamento di fatti gravissimi che minacciano la nostra stessa integrità nazionale. Quando un ministro coglie la prima occasione a lui propizia per chiedere elezioni anticipate disinteressandosi di ogni conseguenza politica ed economica. Quando un ministro si serve di un team di persone per sostenere il suo operato a livello social in modo non limpido  e nebuloso. Quando un ministro interviene nel campo istituzionale di altri ministeri, delegittimandoli e creando una confusione decisionale. Quando un ministro lancia messaggi contro il governo pur facendone parte. Quando un ministro soffia sul fuoco del razzismo in un momento in cui aumentano le violenze contro le persone di colore e identificabili come non caucasiche. Quando un ministro ripudia ogni responsabilità istituzionale perché sovrappone perennemente i suoi interessi di partito a quelli governativi, dimenticando che un ministro deve esserlo di tutta la nazione e non solo dei suoi accoliti.
Quando un ministro non fa mistero di voler allontanarsi dalle istituzioni europee e ridisegnare in chiave sovranista l'Italia. Quando un ministro sembra usare il corpo della Polizia di Stato come una sua milizia personale. Quando un ministro unisce nei suoi comizi una blasfema venerazione per simboli religiosi e discorsi violenti e provocatori. Quando un ministro in sostanza parla alla "pancia" delle persone, fino a raggiungere le parti basse del corpo.
Be' a questo punto di elementi di deriva autoritaria ce ne sono a sufficienza. Si tratta di un progetto che Salvini condivide con molti altri movimenti in occidente, e in questo progetto é insito un percorso di acqisizione del potere in modo soft, rivendicando sempre la propria accettazione dei principi liberali e democratici. Mi spiace dirlo ma Salvini é la attualizzazione di un carattere permanente di molti italiani a cui piace l'uomo forte, individualista, che se ne frega delle regole, capace di non sentirsi mai responsabile e che impone il solito registro autoritario grottesco, alla marchese del Grillo, tanto per intenderci.

Ps: sulla tua affermazione della sinistra che diffonde l'idea che la destra sia sinonimo di dittatura sottolineo che di tratta di una tua personalissima visione e che la sinistra (almeno quella a cui io faccio riferimento) ritiene imprescindibile un dibattito vivo e costruttivo fra destra e sinistra e che pertanto la destra non può essere identificata con una sedicente dittatura.
Ps 2: sul fatto che la lega rappresenti la maggioranza é tutto da verificare ma anche se cosí fosse la maggioranza non ha di per sé il seme dell'intelletto. Quasi tutti i regimi autoritari in alcuni momenti della loro storia hanno ottenuto consensi plebiscitari, ma questo non significa che fossero dalla parte della ragione.