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Messaggi - viator

#2446
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
04 Ottobre 2019, 12:39:14 PM
Salve Anthonyi. Vedi, io sono convinto che la colpa della relativa arretratezza del nostro Paese risieda in due fattori principali : uno fatale ed ineleminabile (le conseguenze della nostra perifericità geopolitica rispetto al resto dell'Europa), 'l'altro ugualmente negativo ma tendenzialmente eliminabile (l'influenza della Chiesa Cattolica). Perciò le cosiddette "radici cristiane" non le considero certo un valore positivo. Si tratta tutto sommato di un destino storico che ci è toccato e che avrebbe potuto risultare diverso nel meglio o nel peggio.

Sia il pensiero laico che quello ideologico che quello confessionale, nel caso risultino vincenti all'interno di una società, non solo tenderenno ad improntarla più o meno pesantemente (e questo non è certo definibile un bene ma solo una conseguenza naturale), ma si daranno pure da fare per costruire miti e mistificazioni utili all'interpretazione del passato secondo le proprie prospettive.
Basta vedere cosa è è successo da noi in tempi recenti da parte del pernsiero laico-resistenzial-costituzionale il quale ha sempre nutrito il disegno di far passare per gloriosa epopea popolare il periodo più oscuro, tragico, indegno e grottesco della storia del Paese. Saluti.
#2447
Tematiche Filosofiche / Re:La felicità
03 Ottobre 2019, 21:08:45 PM
Salve Jacopus. In effetti il "diritto alla felicità" rappresenta espressione assurda ed addirittura irrisoria della condizione umana.

I diritti riconoscibili a dei cittadini o a delle persone sono solamente quelli  CHIARAMENTE DEFINIBILI PER TUTTI, SICURAMENTE RAGGIUNGIBILI PER TUTTI, SICURAMENTE MANTENIBILI PER TUTTI.

Tutto il resto rappresenta solo, a seconda dei casi e dell'animo di chi lo proclama, DEMAGOGIE, UTOPIE, ILLUSIONI, VANEGGIAMENTI, SPERANZE, AUGURI. Cioè, nel più benefico dei casi, un grazioso ornamento del portale del nostro futuro. Saluti.
#2448
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
03 Ottobre 2019, 20:51:06 PM
Salve Anthonyi. In fondo mi sei simpatico anche per via di questa tua doppia ".....yi", e mi dispiace trovarmi così spesso in disaccordo con te.
Citandoti : "La questione del crocifisso non è religiosa, è culturale. Per me non c'è altro simbolo che sintetizzi meglio la storia e l'identità Italiana ed Euroccidentale, ...................".
Che per te non ci sia simbolo meglio rappresentante ciò in cui credi.......per carità!. La validità estensiva o l'universalità dei simboli richiede però assai di più che una loro molteplice od anche MAGGIORITARIA condivisione. Richiedono una loro accettazione ed identificazione (in quanto simboli) praticamente generale (cioè pressochè totalitaria, fatte salve delle eccezzioni che giustifichino l'esistenza di minoranze avverse). In mancanza saremo di fronte a simbologie di parte.

Poi : "..........se qualcuno è infastidito dalla sua presenza potrei consigliare qualche giorno di terapia, in fondo si tratta solo di una fobia come tante altre".
Su questa tua considerazione occorrerebbe stendere un velo pietoso. Essa sostiene che, se ciò in cui si crede non è condiviso da altri, non lo è solo perchè sono questi ultimi - poverini - a risultare affetti da proprie assurde manie dalle quali andrebbero "guariti". In fondo è ciò che sostenevano sia l'Inquisizione che i Manichei.

Io potrei allora sostenere che simbologie quali il Fascio Littorio, la Falce e Martello, i simboli sessuali della fecondità etc. etc. etc., nel caso infastidiscano qualcuno.......beh, si tratta solo di instaurare una innocua rapida terapia di disintossicazione forzata, no ?. Saluti.
#2449
Tematiche Filosofiche / Re:Del suicidio
02 Ottobre 2019, 21:48:51 PM
Salve Bobmax. E' possibile che per te, per me, per molti l'esperienza della comunicazione sia talmente importante da impedirci di riuscire a concepire una esistenza (UMANA - per quelli come te sembra che l'esistere sia affare esclusivamente umano !), ma ciò non dimostra certo l'impossibilità di poter umanamente esistere in assenza di comunicazione.

Questa sarebbe una umana illusione dovuta alla umana limitatezza e generante la caduta del senso delle relazioni umane, indispensabili a così tanti. Restiamo pertanto nel solco delle infinite incapacità umane. La prima delle quali - guarda caso - riguarda una situazione abbastanza simile a quella della impossibilità comunicativa :

Si tratta dell'invincibile incapacità - che riguarda indistintamente ciascuno di noi - generata dalla visione solipsistica.

Cioè dalla nostra incapacità di concepire il mondo privo di noi stessi. Saluti.
#2450
Tematiche Filosofiche / Re:Del suicidio
02 Ottobre 2019, 15:45:00 PM
Salve Eutidemo. Citandoti : "Le "persone", secondo questa prospettiva, non sarebbero quindi "sostanze" portatrici di proprietà mentali (coscienza, memoria, volontà), ma sarebbero, invece gli stati mentali ed i pensieri stessi!
Questa teoria, però, a mio avviso, incontra subito un'obiezione difficile da superare:

- stando ad essa, infatti, "io" sono esclusivamente i "miei pensieri.
 - quindi se ne dovrebbe concludere che "è il fascio dei miei pensieri che pensa"
Le persone non sono fatte nè di sostanza nè di "stati mentali". La sostanza delle persone sono i corpi, gli stati mentali delle persone  sono le psiche e le menti.
Le persone consistono in una "FORMA INTRINSECA" (è questa la corretta denominazione di ciò che viene chiamato anima o spirito dai metafisici e dai fideisti - infatti la FORMA è concetto contemporaneamente FISICO (forma estrinseca =la geometria di qualcosa) e METAFISICO (forma intrinseca = l'insieme delle relazioni funzionali, dei reciproci rapporti che vigono tra i componenti di qualcosa).
Quindi, in effetti, io come persona sono solamente la mia FORMA INTRINSECA, cioè la componente metafisica di me stesso, cioè il modo (LA FORMA) in cui risultano organizzate le strutture e funzioni che mi permettono di essere cosciente e di pensare.
Quindi nessuna contraddizione poichè non saranno i miei pensieri a pensare, bensì sarà la mia FORMA  a pensare. Saluti.
#2451
Attualità / Re:Voto ai sedicenni?
01 Ottobre 2019, 21:03:51 PM
Salve Pincopallo : SOTTOSCRIVO INTEGRALMENTE LA TUA VISIONE di un problema del tutto inesistente. Povera Italia, !. Saluti.
#2452
Salve Bobmax. Citandoti :"Mentre il Tutto non ha nulla fuori da sé da poter negare". Come? Il Tutto nega ciò che è altro da sè !.

Poi : "Ciò che non ha bisogno della negazione è Assoluto. E non essendo definibile non è qualcosa, quindi non c'è".
L'assoluto è secondo me definibilissimo ("CIO' CHE CONTIENE SENZA ESSERE CONTENUTO DA ALTRO PIU' GRANDE DI ESSO"), perchè pensabile. Tutto il pensabile risulta descrivibile (è il sensibile che può risultare indescrivibile !) e tutto il descrivibile risulta definibile (non importa se attraverso forme ed espressioni adeguate od inadeguate).
L'Assoluto poi esiste poichè consiste nell'insieme di tutti i relativi. Saluti.
#2453
Salve Freedom. Difesa d'ufficio dell'intervento di Ipazia, anche se ella non ne ha certo bisogno : Accaloramento fuori luogo, il tuo. Guarda che Ipazia non ha detto che non si può pensare ad un ideale divino........ha affermato ANCHE NO..........cioè che è possibile pensare anche ad altri ideali. Saluti.
#2454
Attualità / Re:Articolo 67 della Costituzione italiana
28 Settembre 2019, 14:39:09 PM
Salve. Il partito politico è - nella realtà dei fatti - quella entità associativa la cui funzione è quella di tutelare e promuovere non l'interesse della generalità del popolo o di una qualsiasi maggioranza (tutti i partiti, sinchè non raggiungono una maggioranza elettorale - cioè in pratica mai - esprimono il sentire di una o più minoranze) ma bensì, appunto, l'interesse di minoranze che tendono a fregarsene della vera maggioranza popolare.

Che poi possano formarsi maggioranze parlamentari, ciò è semplicemente frutto di inevitale compromesso ("obtorto collo") tra interessi ALMENO collaterali, non certo di desiderio di generare una comunione di intenti democratici e maggioritari a livello popolare.

I partiti quindi saranno sempre come le "..... noi siam le vestali dai candidi manti...siam rotte di dietro ma sane davanti" cantate un tempo dai goliardi.

Per questa ragione i candidati da essi selezionati e dal popolo eletti devono agire in perfetta libertà di coscienza e la loro permanenza in carica nonchè eventuale rieleggibilità non dovrà mai più riguardare chi li ha a suo tempo selezionati.

I partiti dovrebbero occuparsi solo della produzione di proposte di legge il cui destino non potranno influenzare. Si potrebbe tranquillamente fornire ai partiti stessi (cambiando il loro ruolo in quello di "associazioni propositive") strumenti e mezzi per vivere ed agire trasformando la loro figura e ruolo complessivo in un vero e proprio ulteriore Potere Propositivo previsto da una nuova (utopistica) Costituzione. Ad esempio, le Associazioni Propostive risultanti "titolari" di una Proposta di Legge che venga approvata (dal Potere Legislativo) potrebbero vedersi riconosciuto un qualche genere di "premio di propositività".
Ho trattato - sempre in modo troppo sintetico - tale prospettiva in miei passati interventi (che sono stati trovati di nessuno interesse) e quindi non mi ripeto e non mi dilungo in proposito.

D'altra parte il problema vero non sono le architetture costituzionali, bensì la desolante immaturità di alcuni popoli. Saluti.
#2455
Attualità / Re:Articolo 67 della Costituzione italiana
27 Settembre 2019, 20:31:07 PM
Salve. La soluzione sarebbe di una semplicità bambinesca. Sarebbe sufficiente imporre sempre e comunque il voto segreto.

Naturalmente molti strilleranno che : no! segreto non si può perchè noi vogliamo sapere come e cosa decidono i nostri rappresentanti!.

Ciò per salvare la penosa finzione per la quale i rappresentanti del popolo dovrebbero mostrare a chi li ha eletti di star operando secondo le volontà degli elettori.

Mentre in realtà potere legislativo e quello esecutivo dovrebbero operare facendo ciò che al popolo serve, non ciò che il popolo vorrebbe.

Al popolo dovrebbe restare la sacrosanta facoltà di allontanare dalla carica i propri "rappresentanti" e governanti se questi agiscono facendo ciò che il popolo non approva. Saluti.
#2456
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine del male e del bene
26 Settembre 2019, 21:06:59 PM
Salve Ipazia. Citandoti : "In effetti "bene" e "male" sanno tanto di incenso e zolfo dei tempi andati, soprattutto per gli eredi di una tradizione culturale religiosa manichea come quella monoteistica occidentale sempre in lotta tra numi e demoni. Santificando e demonizzando.

Suggerirei pertanto di testare una sostituzione con etico e non-etico. ..................................................................."
.
Ma il concetto di etica è comunque basato sulla percezione e sul soppesamento di ciò che viene valutato benefico a fronte di ciò che risulterebbe malefico. Quale che sia - circostanza per circostanza - l'ambito di ciò che possa rappresentare un bene od un male. Insomma, secondo me non può generarsi un'etica in mancanza di un previo riconoscimento del bene (o del male) che vorremmo realizzare. Non trovi ? Saluti.
#2457
Salve. Intanto la perfezione non esiste. Si tratta di un concetto umano incarnante il "desiderio", la "tendenza" ad ottenere beni, efficienze, utilità talmente superiori  a quelle attuali da risultare non ulteriormente migliorabili. Quindi "perfezione" significa ottenimento del massimo e contemporanea eliminazione di ogni fatica per mantenerlo od aumentarlo.
Filosoficamente e fisicamente la perfezione rappresenterebbero la fine (ed il fine?) del divenire e quindi semplicemente la morte del chi o del cosa sia diventato "perfetto". Alla larga !!.

Poi va notato che in natura non esiste nessun "ordine" in quanto anche il concetto di ordine è interamente di radice e significato umano.
Siamo noi che diamo ordine a ciò che veniamo a conoscere della natura, mentre essa nel suo complesso resta il regno del "caos creativo", cioè di quella dimensione in sè infinitamente più vitale e feconda di qualsiasi "ordine".

Circa il fatto che certe anomalie genetiche possano condizionare la fecondità dei singoli, non credo che ciò possa commuovere o preoccupare gli equilibri naturali i quali, nella loro impersonale globalità, contengono sia i meccanismi atti a promuovere sia quelli atti a limitare la fertilità e la riproduzione. Saluti.
#2458
Salve. Vedo che in questa pagina si sta dicendo di tutto ed il contrario di tutto. Basandosi ben volentieri sui sillogismi, i quali rappresentano sempre un artificio retorico  smontabilissimo attraverso la scelta di altri ed avversi sillogismi.
Non mi sogno quindi certamente di controbattere dal mio punto di vista, ma solamente farò due osservazioni :


  • Quando si parla di causa prima o "incausata" mi prudono le orecchie poichè secondo me, se esiste una causa incausata, essa non potrà che generare degli effetti "ineffettuali". Oppure avremmo enti privi di causa ma capaci di effetti ?
  • Qualcuno si ostina nel negare l'esistenza dell'assoluto. Ma se definiamo l'assoluto come "ciò che contiene senza essere contenuto da altro più grande di esso" (scusate ma credo che tale definizione sia ben poco criticabile).........allora come la mettiamo ?

Saluti a tutti.
#2459
Salve Paul11. A proposito dei 2 preamboli e delle 5 vie, si tratta di modi di ragionare ammissibili forse per dei quindicenni (alla faccia della giusta fama, profonda intelligenza e storici contributi dei loro autori, i quali non potevano che rivolgersi a platee scarsamente smaliziate).
Gli aspetti che inficiano una simile visione del mondo spacciata come filosoficamente necessaria sono due :


  • la personificazione di Dio, che conduce il suo essere ed agire all'interno di significati antropocentrici, per nulla trascendenti.
  • l'incapacità di concepire una circolarità dell'esistente che escluda inizi, cause prime, fini ultimi, concetti questi tutti anch'essi un tantino relativi perchè umani. Saluti.
#2460
Risalve, anthonyi. Un'ultima precisazione a proposito di : "Se c'è un senso alla mia vita in questo Universo, e l'Universo è necessario per questa mia vita, allora anche l'Universo ha un senso".
Quindi abbiamo che è l'esistenza dell'uomo a dare un senso all'esistenza dell'Universo. Tesi già udita e che non commento per non infierire contro la mancanza di buonsenso.
Solamente chiedo : quale era il senso dell'Universo quando l'uomo non era ancora apparso ?
Ah già, dimenticavo ........ ci fu qualcuno che creò simultaneamente il tutto dal nulla. Saluti.