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Messaggi - InVerno

#2446
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
07 Giugno 2021, 15:03:40 PM
Citazione di: baylham il 06 Giugno 2021, 11:56:21 AM
Infine ribadisco che la democrazia (diretta o indiretta è irrilevante, c'è una questione tecnico economica che rende impraticabile la democrazia diretta come forma ordinaria) ha ben poco a che fare con l'anarchismo. In democrazia ci sono due regole fondamentali, tutti hanno uguali diritti politici, le decisioni sono prese a maggioranza. Chi dissente alle decisioni prese viene costretto con le sanzioni, quindi la coercizione e la violenza, a rispettarle, come nel caso della rotatoria di cui si occupa il codice stradale.
Permettimi di dubitare, per esperienza personale, che il motivo per cui le rotatorie funzionano sia il fatto che c'è uno stato a garantire l'ordine. Non so te, ma quando ne imbocco una, la mia preoccupazione è la sopravvivenza mia e della vettura, per il semplice fatto che queste regole sono estremamente aderenti ai miei bisogni biologici (evitare la mia sofferenza o morte). Poi magari per te è diverso, e quando imbocchi una rotatoria ti vengono in mente le prigioni, i carrarmati, i tribunali e le multe, e per questo le rispetti. Permettimi però di differire, affermando che secondo me le rotatorie funzionerebbero decentemente ordinate anche in Antartide. Quello che non funzionerebbe è l'autorità del vigile, che verrebbe preso a badilate. Le centinaia di ostacoli che si sentono spesso inventati davanti alle varie forme di democrazia diretta (che può anche essere solamente "partecipata" o altre forme ancora, sicuramente più democratiche dell'oligarchia attuale) non sopravvivono spesso a scrutini empirici. Oppure hai qualche esempio che vuoi fornire, di un esperimento di democrazia, non direi diretta ma "avanzata", che è finito talmente male da farti chiosare così? Perchè quelli che vengono in mente a me, non sono andati poi così male. O perlomeno, dopo duemila anni ci riempiamo la bocca di questa parola che tanto ci piace, proprio per un esperimento di successo in Grecia, mai più replicato se non a livello locale.
#2447
Attualità / Il valore della libertà
07 Giugno 2021, 10:21:37 AM
Citazione di: Ipazia il 06 Giugno 2021, 23:03:45 PM
Viviamo in tempi bui in cui anche l'ultima divinità universalmente riconosciuta, la scienza, mostra apocalittiche debolezze che ne disgregano l'apparente monoliticità attraverso il dissenso degli scienziati medesimi che sempre in maggior numero sentono puzza di bruciato. Ci resta soltanto il valore della libertà di non cedere alle postverità di chi detiene tutti i poteri.

Assisto incuriosita a questo emergere del dissenso e del libero pensiero in ambiti scientifici ritenuti fino a prima della covidemia affidabili e salvifici. Alle nudità sempre più indecenti di una scienza spogliata da chi la tiene a libro paga come qualunque altra delle sue concubine istituzionali. Se la volta del tempio si spezza, significa che era la sua ora. La Storia non è finita. E il modo in cui "tutto non sarà più come prima" è ben più travolgente, imprevedibile e ingovernabile di quanto previsto dai cultori retrò delle "magnifiche sorti e progressive". Un po' meno da chi ha sempre tenuto saldo il pugno di ferro entro i guanti consumistici di velluto. Loro sì, sperimentatori rotti a qualsiasi eventualità, registi e protagonisti di questo Truman Show, che già ne pregustano il sequel.
La categoria degli "scienziati" è tanto duttile quanto ben poco delineata. Personalmente mi sembra inappropriato riferirsi con il termine di "scienziato" a persone che operano tecniche certamente frutto della ricerca scientifica, ma senza essere effettivamente coinvolti nella studio in sè, così come buona parte dei medici (tra l'altro quei ventiquattro, in che campo erano specializzati? Chissà). Mettere sullo stesso piano da una parte un podologo vicino alla pensione con zero ricerche pubblicate nell'ultima metà di secolo, e un ricercatore che da dieci anni studia i coronavirus e ha all'attivo un centinaio di papers, e poi dire "guarda come sono divisi gli sciiienziati" non mi pare un ragionamento molto serio. Poi, può anche essere esista una frattura anche più grave nel campo ristretto che ho appena delimitato, io non ne ho sentito parlare, ma anche se fosse vero non mi sembrebbe giustificato motivo per sfornare cassandre, la forza della scienza (almeno in teoria) sta proprio nel dissenso, non nel conformismo.
#2448
Attualità / Il valore della libertà
06 Giugno 2021, 11:57:14 AM
Quando la benzina incontra la fiamma scoppia l'incendio, quando un gruppo di medici usa facebook per agitare problemi scientifici incontrano un burocrate che immagina di risolvere i problemi con multe a ammonimenti, scoppia la cagnara. In ogni caso io non conosco il codice deontologico dei medici, ma poniamo il fatto siano punibili.. Il codice non è stato scritto ieri in emergenza, significa questa leva esisteva anche prima, e allora la domanda sorge spontanea: quanta libertà di espressione hanno i medici? E quante cose potevano nascondere anche prima? Io per il niente che vale sono comunque per lasciare parlare, magari evitare facebook.. insomma, voglio proprio immaginare i latrati di commento al post. Il rischio è semplicemente di creare disorganizzazione e niente più, se il vaccino fa male non lo devono decidere i commentatori di facebook.
#2449
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofia dell'anarchismo
31 Maggio 2021, 15:38:07 PM
Citazione di: Donalduck il 30 Maggio 2021, 13:47:34 PM
Secondo me si può considerare affine solo alla lontana la ricerca di un'organizzazione umana "autoarmonizzante", ossia che crei il minimo di conflitti possibile, che può essere messa in relazione con l'anarchismo, con l'automazione di processi complessi. Quest'ultima mette fuori gioco la grande variabilità, anche nel tempo, delle tendenze e delle finalità umane e la creatività umana, partecipe di quella tendenza alla differenziazione e all'esplorazione di tutte le possibilità che sembra pervadere la natura intera.
E' poi evidente che l'automazione aiuta assai poco a raggiungere una maggiore imparzialità, dato che i criteri (la programmazione) e le interpretazioni restano umane, soggettive, falsificabili, manipolabili. Basta sentire tutte le verità da quattro soldi che si continuano a snocciolare sulla base dell'elaborazione di di dati statistici e sperimentali in particolare in campo biologico e medico (il covid e i vaccini in particolare, negli ultimi tempi) per farsi un'idea di come la discrezionalità umana non possa essere superata, come anche la tendenza a trarre conclusioni affrettate e fuorvianti, spesso pilotate da precisi interessi. Se si riuscisse ad affidare alle macchine l'intera elaborazione i risultati sarebbero probabilmente ancora peggiori.

Quel che serve è riuscire a fondare un sistema etico (da cui derivarne uno politico) sufficientemente resiliente ed elastico (salvo alcuni capisaldi) da riuscire guidare e regolare le azioni individuali e collettive in modo da conferire il massimo benessere il più possibile generalizzato senza limitare e reprimere più dello stretto necessario. Ed in quest'ottica che vedo l'anarchismo.
Premesso che ho citato l'automazione solo come spunto di discussione, condivido - e anzi amplierei, se fosse necessario - i tuoi criticismi, ma va tenuto conto che si tratta in ogni caso di una deriva di un certo tipo di anarchismo di matrice anglossassone con cui prima o poi bisorrà misurarsi, che contiene una critica radicale all' uomo, che vorrebbe eliminare dall'equazione (come già la religione di mercato).
Lo stesso scetticismo tuttavia nutro verso la tua proposta di una ricerca di un etica, perchè la domanda successiva dovrebbe essere: che farsene? Non è tanto questione  di una "innata bontà", termine con rimandi piuttosto strani ammetto, quanto il fatto che la considerazione fondante dell'anarchismo è che il rapporto di subordinazione avvelena qualsiasi pozzo, non importa quanto sia pura l'acqua che vi si mette (motivo per cui Bakunin avvertì con mezzo secolo di anticipo le meraviglie che aspettavano i socialisti che anelavano alla "burocrazia rossa", direi azzeccandoci in pieno). Perciò una volta trovata questa etica, che farsene, darla in mano ad una scuola che la inoculi ai cittadini? Non è "innata bontà", tuttavia direi che la scommessa anarchica consiste nel grattare via la crosta, non di fornirne una più appetibile, è una scommessa sulla spontaneità degli esseri umani. Ha preso correttamente la palla al balzo Iano, sul solco della mia metafora, parlando di  "rotatorie", cioè giochi sociali analogici, all'interno dei quali ognuno è libero non di aderire ad un etica, ma di coltivare una propria, pur seguendo una manciata di semplici regole, le più semplici e meno arbitrarie possibili.
#2450
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
30 Maggio 2021, 09:59:14 AM
Citazione di: Donalduck il 26 Maggio 2021, 17:09:40 PM
Quanto poi al "mettersi d'accordo sul significato di anarchia" mi sembra tempo perso, visto che, come dicevo, non esiste una sola versione dell'anarchismo, come per molte altre ideologie, che formano una famiglia di linee di pensiero affini piuttosto che un pensiero unico. In ogni caso, dato che non si tratta di significati che stabiliamo noi, si tratterebbe casomai di indicare le fonti di un significato attribuito, e non di mettersi d'accordo arbitrariamente. Ma più che altro bisognerebbe capire e precisare perché stiamo discutendo, ossia cosa ci sta a cuore di questo argomento.Per quanto mi riguarda quello che mi sta a cuore è discutere delle nostre concezioni di una società giusta e dei possibili modi di realizzarle, prendendo lo spunto (in questo caso) da ideologie esistenti, più che sviscerare il contenuto di tali ideologie.
Se più tempo fosse stato "perso" a definire che cosa si intende per anarchismo, forse la discussione non sarebbe giunta a domandarsi quali siano i sistemi sociali degli animali, deriva piuttosto ironica della discussione, originata esattamente dalla confusione dei termini della discussione, in particolare quella che vede l'anarchismo come ad un "sistema sociale". Pertanto, a favore di comprensione perlomeno dei miei interventi fornisco come da te suggerito una definizione con fonte, ammonendo del fatto che si tratta di una mia traduzione.
L'anarchismo riconosce il solo significato relativo delle idee, delle istituzioni e delle condizioni sociali. Non è, perciò, un sistema sociale chiuso ma piuttosto una tendenza nello sviluppo storico dell'umanità che, in contrasto con la difesa intellettuale di tutte le istituzioni governitive ed ecclesiastiche, ambisce al libero sviluppo di tutte le forze individuali e sociali in essere. (Rudolf Rocker)
Fissato come sono sulle definizioni dei termini di partenza, avrai letto che ho anche cercato di mettere in ballo la definizione di democrazia, anche perchè chiunque si sia addetrato nell'argomento anarchico per un minimo grado di profondità avrà scoperto che l'anarchismo più elaborato non propone la totale assenza di sistemi di pianificazione, quanto la loro massima possibile orizzontalità, e che in questo è accomunabile alla più stretta definizione di democrazia, nella variante che modernamente ci dilettiamo nel definire "diretta", purtuttavia ci si trova spesso nello strano paradosso che qualcuno si dice a favore della democrazia, ma fortemente opposto all'anarchismo, paradosso che può essere risolto solamente eliminando la confusione dei termini della discussione.
Perchè stiamo discutendo ti chiedi tu, che cosa ci troviamo di interessante..Il mondo intero sta attraversando una crisi molto profonda, da un lato  continua a moltiplicare la complessità dei sistemi, dall'altro vive la sempre più pressante realizzazione che i sistemi complessi non possono essere compresi, influenzati ed in ultima analisi governati, da singoli individui o ristretti gruppi di essi, e la perdita di efficienza di questo connubio e i problemi che da questo vengono generati, innescano una crisi che sta portando un pò tutti alla ricerca di nuove soluzioni. Portare artificialmente un sistema complesso ad un livello di autorganizzazione, è una sfida intellettuale estremamente ardita e che perciò promette anche una estrema gratificazione, il salto qualititavo che gli anarchici (coscienti di esserlo o meno) stanno tentando di fare, è metaforicamente equiparabile alla trasformazione del traffico urbano, prima guidato da vigili urbani, poi da semafori temporizzati. Da questo punto di vista, andrebbe guardata con maggiore attenzione che cosa significa integrare le Intelligenze Artificiali nel "decision making" politico, e quanto la loro congenita quanto supposta imparzialità, sia da guardare con entusiasmo se comparata a sistemi ben più antichi e rodati ma che hanno come baricentro l'uomo, anzichè la macchina.
#2451
Attualità / Re:Il valore della libertà
28 Maggio 2021, 20:00:20 PM
Citazione di: daniele22 il 27 Maggio 2021, 17:59:02 PM
Citazione di: InVerno il 27 Maggio 2021, 09:31:10 AM
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Ma il mio cruccio più grande è: siamo pagina 24 e maggio 2021, ricordi tutte quelle teorie che la dittatura sanitaria era stata fatta per addomesticarci a regimi orwelliani, che sarebbe andata sempre peggio, che non avrebbero più riaperto etc? Le persone che la propugnavano oggi intendono dire "scusate, mi sono sbagliato"? Oppure è ancora presto?Perchè questo aiuterebbe molto la loro credibilità, e a non categorizzarli in cestini di mele avariate e potrebbero rientrare nel discorso politico generale senza l'etichetta di "cospirazionisti"..è così difficile ammettere di essersi sbagliati?


Il tuo discorso InVerno mi ricorda la risposta di Putin a Biden. In quest'ottica diresti ai cospirazionisti (senza dirlo, di fatto hai detto un'altra cosa) "chi lo dice sa di esserlo". Quando osservo il mondo che mi circonda mi rendo conto che i campi di confine tra il complotto e il non complotto sono molto evanescenti. Vi sono tanti piccoli complotti attorno a noi senza andare in cerca di quelli grandi. Gestire un'informazione sconosciuta ad altri può aprire delle porte

Anche se io ritengo una teoria essere cospirativa, non credo che se una persona vi crede debba essere chiamata "cospirazionista". Il cospirazionista, perlomeno come lo intendo io, solitamente non crede ad una o due teorie, ma le inanella una dopo l'altra perchè il credervi è necessario a soddisfare i propri problemi personali, sia paranoia, manie di persecuzione o delusioni di grandezza..distinguerlo con l'etichetta di "cospirazionista" ha senso solamente se il processo logico per cui arriva a determinate affermazioni è inequivocabilmente distinguibile. In questo senso, non penso che nessuno che abbia partecipato a questotopic e di cui ricordi gli interventi, per conto mio, meriti questo appellativo, certamente non Jean per quello che io conosco. Quando mi riferisco "al chiedere scusa" peraltro, è più che altro riferito a personaggi di ben altra esposizione mediatica che ci hanno marciato sopra tempo addietro e i cui interventi sono spesso stati usati a mo di citazione, e che ora per quanto mi risulta si sono dati alla macchia, un Agamben per esempio, che ha così sapidamente fornito una serie di neologismi che risuonano ancora ora.
#2452
Attualità / Il valore della libertà
27 Maggio 2021, 17:40:22 PM
Citazione di: Jean il 27 Maggio 2021, 16:25:00 PM
4-      Chi ha voluto cosa? Beh, da esperto di giornalismo qual sei converrai (o meno) sull'importanza (eufemismo) dell'informazione, quarto o quinto potere che sia non pensi che sia gerarchicamente sottoposta al potere economico?
Io ne converrò pure, ma bisogna vedere cosa significa concretamente. Per capirlo, essere "esperti" non è per niente necessario.
Vediamo un caso pratico così capiamo di cosa stiamo parlando.. ti va?
Ad esempio questo "scoop", riportato da un giornale di Murdoch (non un piccolo fiammiferaio, ma un importante potentato economico), e che è servito come trampolino  di lancio per praticamente l'intero "revival" del filone della teoria dolosa cinese, in quanto molti l'hanno ripresa proprio da qui e SkyNews continua a frullarla.. Da "sinofobo" quale sono, l'ho azzannata subito, chi più felice sarebbe di me di scoprire che essa è vera?
https://www.news.com.au/world/coronavirus/leaked-chinese-document-reveals-a-sinister-plan-to-unleash-coronaviruses/news-story/53674e8108ad5a655e07e990daa85465
Tradotto: Rivelato documento cinese segreto che mette in luce un malefico piano per rilasciare il coronavirus.
Nell'articolo è contenuto il titolo del "documento segreto" che avrebbe permesso questo scoop, perciò ho potuto telefonare ai miei fidi mastini investigativi, che si sono recati a Wuhan e si sono infiltrati nei laboratori-bunker del regime e grazie a delle microcamere fotografare.....
No, scherzavo, il documento segreto si trovava in vendita su amazon per una modesta cifra, e anche se ora non è più disponibile circolano delle scansioni pirata.https://www.amazon.com.au/%E9%9D%9E%E5%85%B8%E9%9D%9E%E8%87%AA%E7%84%B6%E8%B5%B7%E6%BA%90%E5%92%8C%E4%BA%BA%E5%88%B6%E4%BA%BA%E6%96%B0%E7%A7%8D%E7%97%85%E6%AF%92%E5%9F%BA%E5%9B%A0%E6%AD%A6%E5%99%A8-%E6%9D%8E%E5%B3%B0-%E5%BE%90%E5%BE%B7%E5%BF%A0/dp/B012984EOI
Certo, è strano che il regime cinese permetta a questi documenti "segreti" di essere addirittura pubblicati su Amazon! Tantovale munirsi di traduttore e andare a spulciare la sinossi e qualche pagina per scoprire che... Si tratta di un libro che propone la teoria che la SARS sia stata ingegnerizzata dagli americani e distribuita in Cina! Ora si capisce perchè i Cinesi accettano che sia venduto su Amazon? Il "documento segreto" è talmente segreto che viene persino citato nelle fonti della pagina wikipedia cinese "Teorie del complotto sulla SARS" https://zh.wikipedia.org/wiki/SARS%E9%99%B0%E8%AC%80%E8%AB%96#%E7%BE%8E%E5%9B%BD%E5%9F%BA%E5%9B%A0%E6%AD%A6%E5%99%A8%E8%AE%BA
Il documento segreto libro in vendita, che perciò sarebbe alla base di tutto sto trambusto anticinese, è una teoria del complotto che si riferisce ad un altra epidemia, e che propone l'esatto opposto di quello che viene fatto frullare nell'infosfera di Sky. Il problema è che Murdoch a pagare, oppure che i fatti delineano una frode giornalistica? Le due cose possono avere una relazione molto forte, ma essendo che qualcuno pagherà sempre, rimangono i fatti a decidere.
Ps. non interpretare la mia vena grezza e sarcastica come una mancanza di rispetto, tantomeno una voglia di censura, è che mi diverto così.
#2453
Attualità / Il valore della libertà
27 Maggio 2021, 13:51:52 PM
Citazione di: Ipazia il 27 Maggio 2021, 09:49:05 AM
La dittatura pandemica è un esperimento nell'esperimento. Il primo esperimento è sui nuovi vaccini, sperimentati obtorto collo su miliardi di cavie umane, con un martellamento mediatico che neanche Goebbels avrebbe saputo fare di meglio.

Il secondo esperimento è quello sociologico, modellato sulla "resilienza" - "mi piego ma non mi spezzo": vangelo del servo, tanto sponsorizzato, fino alla legificazione, dagli squali preposti - delle differenti condizioni locali, che cade a fagiuolo come il cacio sui maccheroni.

Non dubito che i think-tank della dominazione globale ci studieranno sopra con grande passione. Ad Maiora ...
E' questo formato di ampollose reticenze, domande aperte condite di allusioni e pindarici voli lessicali che hanno convinto due miei stretti parenti (98 e 92), assorbendo le informazioni dalla grancassa goebbelsiana televisiva, a non sottoporsi al vaccino perchè preoccupati delle possibili controindicazioni letali del vaccino. Perchè forse ti fa difetto la memoria, ma è passato un mese dove "la grancassa" di Goebbels ha battuto un altra musica! Non apertamente sicuramente, ma proprio attraverso quel gioco di domande aperte e reticenze che può mettere in difficoltà specialmente chi non ha i mezzi critici per affrontarla, coadiuvato dal fatto che molti giornalisti non hanno mai imbracciato, letteralmente, la loro vera vocazione: la zappa. Siamo tutti colpevoli di bias confermativo, ma instintivamente mi viene in mente che qualcuno è più uguale degli altri in questa gara onanistica: chi non ha fatti a sostegno delle proprie ipotesi e cerca di nasconderlo nella vaghezza lessicale.
#2454
Attualità / Il valore della libertà
27 Maggio 2021, 09:31:10 AM
Citazione di: Jean il 27 Maggio 2021, 08:35:56 AM

Chi voglia credere che non via sia il benché minimo interesse economico che sottende l'ulteriore spinta alla vaccinazione (1), ora rivolta su fasce sempre più giovani della popolazione mondiale (pagante, in primis), può tranquillamente continuare a farlo, supportato dalla manichea narrazione del mondo in vax e no-vax, che semplificando e banalizzando ogni seria osservazione in merito ha ridotto la scienza al ruolo di comparsa nei salotti (televisivi e altri) dell'informazione.

Medici e scienziati di tutto il mondo stanno sempre più obbiettando contro quanto si sta per compiere: la vaccinazione di adolescenti e financo bambini(2). Chi voglia approfondire almeno un po' la questione legga questi due articoli, di cui sembra certa la provenienza no-no-vax:

1-      Covid, vaccini ai bambini. In Uk la lettera di 40 scienziati: "Non ripetere gli errori della storia. Nessuno sotto i 15 anni sano è morto"
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/23/covid-vaccini-ai-bambini-in-uk-la-lettera-di-40-scienziati-non-ripetere-gli-errori-della-storia-nessuno-sotto-i-15-anni-sano-e-morto/6205661/

2-      Covid, anche in Italia appello dei sanitari per una moratoria sulla vaccinazione ai bambini: "Richiesta su basi scientifiche"
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/26/covid-anche-in-italia-appello-di-medici-e-sanitari-per-la-moratoria-contro-la-vaccinazione-ai-bambini-richiesta-su-basi-scientifiche/6210722/

La narrazione ufficiale ha sempre più preso a prestito terminologie militari, presentando la sfida-covid (a proposito, com'è che adesso torna in auge – addirittura il Dott. Fauci (3)- la negletta ipotesi del virus costruito-sfuggito dai laboratori cinesi, dopo aver dato fuoco sulla pubblica piazza scientifica a chi la propugnava, vedi Luc Montagner e altri?) come la guerra in corso, quella tra l'umanità e il/i virus... tralasciando di dire che l'eventuale vittoria coinciderebbe con l'estinzione della nostra specie.

- il Virus è stata la prima "forma" di passaggio tra la natura inorganica e quella organica, è l'elemento/specie che ha dato origine alla Vita, il più diffuso sulla superficie della terra.

-Solo l'uno per cento di tutti i Virus conosciuti può provocare "alterazioni nocive" nell'organismo degli esseri umani, degli animali e delle piante. Non abbiamo idea di quanti siano tutti i Virus presenti sulla Terra, che ancora non conosciamo, i quali non producono danni agli organismi viventi, anzi sono benefici.

- gli Scienziati hanno calcolato che ogni organismo umano è composto da circa cento miliardi di cellule. Per ogni cellula sul nostro corpo (cioè sulla nostra pelle, dentro il nostro tubo digerente, nel nostro apparato respiratorio, nel nostro sangue) ci sono circa dieci Batteri e cento Virus. I Virus sono circa 10 trilioni (diecimila miliardi). Tutto questo miscuglio di Batteri, Miceti e Virus si chiama Microbiota ed è circa il 5% in peso del nostro organismo. Cioè per un essere umano di 80 chilogrammi equivale a circa 4 kg.   



Commento di un lettore nell'articolo 1:

(4)Hanno voluto ridurre la questione dei vaccini, dividendo il popolo, in una questione di tifoserie, Pro-vax contro No-vax e viceversa.E ci sono riusciti, in molti casi. In realtà questo è quanto più ottuso e antiscentifico ci possa essere. Ogni vaccino e ogni malattia sono diversi, alcune campagne vaccinali hanno ottenuto buoni risultati, altre mediocri, altre sono state interrotte perché dannose, in questo caso anche le categorie di rischio per fasce di età sono assolutamente diverse. Spero che questo discorso esca dal non senso della tifoseria e si affronti la questione in modo pratico in futuro. - Paolo Monti2


Cordialement
Jean

Un sacco di carne al fuoco..

(1) Ci sono un sacco di interessi economici anche dietro alla vendita di pantaloni, ma non è che per questo ci mettiamo a girare in mutande, giusto? Ho difficoltà ad immaginare qualcosa che in questo mondo accade senza un interesse economico dietro, perciò, qual'è la ratio di questo argomento?

(2) Non penso che la logica dietro il vaccino ai giovani sia quello di proteggerli individualmente, quanto di raggiungere la percentuale che viene considerata necessaria all'immunità di gregge. Con questo non intendo dire che sia giusto o sbagliato farlo, intendo dire che l'argomento "intanto i bambini sono resistenti al virus" non coglie il motivo per cui viene considerato giusto farlo.

(3)Il dott. Fauci è potenzialmente in conflitto di interesse sulla questione, come direttore dell'istituto di immunologia e allergie USA aveva elargito mezzo milione di dollari di finanziamenti a Daszak (quello della lettera sul Lancet in solidarietà agli scienziati cinesi) che a sua volta li aveva portati a Wuhan proprio per gli esperimenti virologici in questione.

(4)"Hanno voluto" chi? Il soggetto del predicato è comodamente omesso. In un sistema politico bipolare come quello statunitense, si tende a seguire pedissequamente il paradosso dei due gelatai e le opinioni risultano polarizzate non perchè "hanno voluto che" ma perchè è proprio così che funziona il sistema politico, non so se il signor Paolo se ne è accorto ora, ma è sempre così, purtroppo. La teoria del virus di laboratorio (che ha due varianti molto diverse: colposa o volontaria) era stata attribuita ai repubblicani, e perciò globalmente è finita nel cestino delle sciocchezze per effetto della infima credibilità del partito che la propugnava. Ora si "scopre" che anche Biden ha interesse a pestare i piedi ai cinesi..ma è un motivo per rivalutare teorie? Il punto è, dopo quasi due anni lasciati ai cinesi per insabbiare l'ipotetico misfatto, è possibile ancora trovare qualcosa? La sequenza genetica del virus appare naturale, e questa è l'opinione della stragrande maggioranza di chi l'ha studiato, tuttavia il virus in natura non è ancora stato trovato, né in forma corrispondente nè in forma intermedia, neanche è stato individuato l'animale di passaggio, perciò la questione è aperta. Sarà possibile chiuderla? Ne dubito, perchè non è possibile condurre indagini sul suolo cinese, perciò qualsiasi sia il verdetto, sarà in contumacia, e per motivi politici, gli scienziati se tengono alla loro credibilità, meglio farebbero a tenersene fuori a meno di non avere pistole fumanti da presentare.

Ma il mio cruccio più grande è: siamo pagina 24 e maggio 2021, ricordi tutte quelle teorie che la dittatura sanitaria era stata fatta per addomesticarci a regimi orwelliani, che sarebbe andata sempre peggio, che non avrebbero più riaperto etc? Le persone che la propugnavano oggi intendono dire "scusate, mi sono sbagliato"? Oppure è ancora presto?Perchè questo aiuterebbe molto la loro credibilità, e a non categorizzarli in cestini di mele avariate e potrebbero rientrare nel discorso politico generale senza l'etichetta di "cospirazionisti"..è così difficile ammettere di essersi sbagliati?
#2455
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
26 Maggio 2021, 10:28:30 AM
Citazione di: viator il 25 Maggio 2021, 21:29:54 PM
Manca purtroppo il termine "parity", senza la concettualizzazione del quale ogni discussione ed ogni vignetta saranno secondo me privi di senso. La confusione mortale infatti è quella tra uguaglianza e parità (è lo stesso tipo di confusione - ad esempio - che rende ridicoli i contradditori circa etica e morale).........alla quale io ho già accennato in passato e sulla quale sono stufo di ritornare ribadendolo ad ogni singolo amico-utente cui decido di replicare.

Tanto trovo assurdo il volere imporre l'eguaglianza tra gli individui quanto trovo naturalmente doveroso sottolinearne la naturale parità. Saluti.
La parità non è un idea o un ideologia, è un dato di fatto, anche osservabile, da diverse angolazioni e in diversi punti. Nel primo caso la parità è quella delle cassette, ovvero eguaglianza di opportunità\mezzi (si parlava per esempio di una tassa di successione del 100%), nel secondo caso la parità è data dall'altezza delle teste, ovvero eguaglianza di risultati\fini (per esempio le quote rosa), si tratta di due risultati completamente diversi, in un certo senso persino antitetici, e da questo nasce il paradosso di chi vorrebbe entrambi (caso classico: la sinistra italiana). Il terzo caso che nella vignetta si chiama "liberation" io invece lo chiamerei "anarchia", ma questo dipende da cosa si intenda essere la natura dell'ostacolo, in questo caso, l'organizzazione sociale umana (in fin dei conti lo steccato non è un monte, qualcuno lo ha costruito). Ho detto che la parità è un dato di fatto, ma è anche un ideale, me ne sono reso conto ieri che ho passato un pomeriggio a piallare due tavole di legno per fare un tavolo, volevo che fossero pari, ma ogni volta che toglievo legno da una che consideravo più alta facevo diventare più alta l'altra, ho piallato per due ore e alla fine non mi è mi rimasto quasi più di tavola e ho scartato metà del legno. Se la parità diventa un ossessione, come per alcuni effettivamente è, purtroppo a rimanere scartato non è del legno, ma degli esseri umani, che di volta in volta vengono sacrificati nell'opera di livellamento, come successe nell'URSS.
#2456
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
25 Maggio 2021, 19:54:21 PM
Citazione di: viator il 25 Maggio 2021, 18:46:20 PM
Salve Ipazia. Replico alla prima parte del tuo intervento soprastante. Naturalmente tu sottintendi che le società egualitarie debbano e possano innalzare le possibilità dei meno dotati (cioè dei non uguali da rendere PARI agli altri) senza deprimere in alcun modo le possibilità dei più dotati. Eliminati i meriti di nascita (di partenza), occorrererebbe sostituirli con altri generi di merito, ovviamente da acquisire socialmente.

Ma purtroppo all'interno di tale nuova società esisterebbe una sola tipologia di merito egualitaristico : l'egualitaristica capacità (imposta a tutti dalle Leggi e dall'educazione egualitaria obbligatoria in tale società) di risultare egualisticamente OMOLOGATI AL nuovo SISTEMA EGUALITARISTICO. Tutti gli altri generi di merito dovrebbero coerentemente venir depressi poichè contrati all'egualitarismo. Saluti.
Ho come il sospetto che tutta la discussione intorno all'egualitarismo abbia come baricentro una confusione nei termini della discussione, vi seguo e vi leggo, a mi pare che state parlando di cose diverse, facendo finta che siano le stesse (o siate convinti che lo siano per via del fatto che usate lo stesso sostantivo), e questo genera un cortocicuito lessicale da cui non vedo molte soluzioni. Proviamo a ripartire dalle immagini 
#2457
Citazione di: Eutidemo il 23 Maggio 2021, 05:58:24 AM
Per Ipazia e Inverno. :)
Io sono stato molto sarcastico, non so se si è capito perchè gli stessi discorsi qualcuno li fa con la faccia seria, ma vorrei precisare.. lo scoramento ormai ha superato la soglia critica, non resta che prenderla con amaro umorismo.
#2458
I soldi ai ricchi non si prendono, quello dei ricchi è un bicchiere di champagne che quando si riempe comincia a gocciolare ai piani di sotto dove i poveracci stanno con la bocca all'insù, se continuate a voler mettere la cannuccia nel bicchiere dei ricchi quelli di sotto non avranno mai niente.
SuperMario ha sempre ragione. Se le elezioni sono vicine, i popollisti sono alle porte, se sono lontane, hanno preso troppi voti, se sono al governo poi non ci saranno, se non sono al governo sono di fuori, come DiBattista.. che paura! La colpa è sempre di popollisti.
Se per qualsiasi motivo, fossero i populisti alle porte o Annibale sulle alpi, si volessero prendere i soldi ai ricchi "persone fisiche", bisogna ridarli ai ricchi "persone giuridiche", possibilmente passando dalle banche che ci faranno la cresta e terranno fuori i poveracci dall'accesso al credito.
Giovani e poveracci sono sinonimi lessicali, non è che cambi la lingua con un imposta di successione, se uno si è laureato in ingegneria acustica dei borborigmi o fascion designer specializzato in masterchef, non è che se gli dai un centone trova lavoro, si gira una canna come ha fatto con quelli di Renzi, emigra in Australia a raccogliere pomodori che è molto più dandy che farlo in Puglia.
Poi i soldi "bisogna darli".. due settimane di tira e molla con le forze politiche in coro per rinnovare la misura che ha rilanciato l'edilizia in Italia senza aggiungere un metrocubo (al nord non c'è un ponteggio a noleggio fino a gennaio). Se per rinnovare una misura del genere, che rientra a pieno diritto nel solco del recovery che quando Ursula la legge è come gli avessi dato un babà, fai tante storie forse si forse no, poi anzichè farla diventare strutturale ci aggiungi un anno di proroga striminzito come ti avessero proposto una serata in motel, dove li dai sti soldi? Dalle fontane?
Eh no! Alle banche! Non vi preoccupate, poi sgocciolano, sgrondano, zampillano.. basta stare con la bocca aperta all'insù.. magari piove, governo ladro.
#2459
Citazione di: Jacopus il 19 Maggio 2021, 08:01:32 AM
In tutta questa congerie, quale natura è quella che dovrebbe fissare e guidare le nostre azioni?
Non penso che si possano trarre considerazioni sensate dall'analisi o l'imitazione di fenomeni specifici etologici, che sia il comportamento dei cinghiali o degli altri hominidi, sebbene alcuni casi siano molto stimolanti e interessanti. Tuttavia "natura" indica un insieme. E' un pò come quando il mio compagno di banco alle elementari si chiedeva se imparare a risolvere le equazioni gli sarebbe servito nella vita (lui specificava: per andare a comprare il prosciutto), ovviamente no, ma l'essersi approcciato alla matematica in generale, suppongo gli sia servito.

Citazione di: Jacopus il 19 Maggio 2021, 08:01:32 AM
Ma ancora più interessante è la domanda successiva. Perché ancora viene usata così tanto questo tipo di giustificazione?
Perchè della cultura ci siamo convinti o siamo riusciti a decostruire e relativizzare, rimane un appiglio individuale o di gruppo, ma lentamente ha perso le sue pretese oggettive, per esclusione è rimasta la natura, concetto sdrucciolevole e altamente liquefatto, ma comunque composto di fenomeni oggettivi come la vita e la morte.
#2460
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofia dell'anarchismo
19 Maggio 2021, 20:22:29 PM
Citazione di: anthonyi il 19 Maggio 2021, 13:30:40 PM
E' evidente, inverno, che quando parlo dell'anarchia mi riferisco a un'idea teorica, per come la esprimono coloro che si dichiarano anarchici. Non vedo perché se posso ragionare così sul liberalismo o sul socialismo non posso farlo sull'anarchia.
Poi certo considerando l'anarchia un aggettivo la puoi collegare con tante situazioni politiche, io vedo tracce di anarchismo anche nel fascismo della prima ora, nel suo spirito eversivo. Il "me ne frego" sa un po' di anarchismo.
Ora veniamo all'ottimismo antropologico che, se fosse vero, farebbe sì che qualsiasi comunità umana funzionerebbe bene, indipendentemente dal sistema politico. La proprietà privata non sarebbe necessaria, perché ogni individuo si renderebbe conto della utilità sociale di ogni bene e lascerebbe naturalmente quel bene a colui che lo può usare meglio, ma anche in caso di proprietà privata sarebbe lo stesso perché il proprietario comunque cederebbe il bene a colui che ne ricava maggiore utilità sociale.
Tutti lavorerebbero con impegno, in funzione del benessere sociale, e non per essere pagati perché comunque ciascuno riceverebbe in funzione dei propri bisogni.
Non servirebbe polizia, non servirebbero giudici, un ideale, ben sintetizzato dalle parole di Engels, ma purtroppo solo un ideale, perché si fonda su una visione ideale dell'uomo.
E con ideale non intendo un limite da raggiungere, ma semplicemente il fatto che è una visione non reale.
Reputo oltretutto che il concepire questo come un limite da raggiungere sarebbe una cosa pericolosa perché l'idea di modellare l'uomo rispetto a un certo sistema politico e sociale é un'idea totalitaria che nella storia non ha prodotto buoni risultati né col fascismo, né col socialismo.
Uno può pure avere un antropologia positiva dell'uomo, ma questo non fa automaticamente di lui un fesso che abolirebbe la polizia dal giorno alla notte.Ci sono una miriade di questioni che possono essere prese a caso specifico, una a caso potrebbe essere quella delle droghe: chi ragiona attraverso un ottica negativa pensa che sia in ogni caso necessario lo stato in una qualsiasi forma per raddrizzare quei viziosi dei cittadini, chi ragiona attraverso un ottica positiva crede che liberalizzando totalmente il consumo gli abusi diminuiranno perchè si andranno a disinnescare dei meccanismi sociali che  rendono l'abuso invitante per il consumatore; il Portogallo ha per esempio azzardato di provare la seconda via, e credo che si tratti di un successo su tutti i fronti, lontano dalle macchiette di "aboliamo la polizia", ma pur sempre nella direzione di togliergli qualcosa da fare. E chissà che non si possa togliergli qualcos'altro? Si chiede "l'anarchico". che non è un sedicenne coi capelli impastati di gel e la maglia dei Ramones. C'è un limite  "scientifico" alle mansioni che non possono essere tolte alla polizia? No.. E quindi l'anarchico non può fare altro che dubitare della legimità dell'autorità, finchè la realtà non lo provi contrario e debba fermare la sua opera di decostruzione. Dall'altro lato della cornetta, lo statalista farà il gioco opposto, e si andrà avanti come si va avanti dalla notte dei tempi, con chi porta l'ordine e chi porta il caos, sperando che nessuno dei due vinca mai troppo.