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Messaggi - Eutidemo

#2461
Secondo il "Nuclear Matters Handbook" del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, "Le armi nucleari non-strategiche o tattiche sono quelle armi nucleari pensate per essere utilizzate su un campo di battaglia. Differiscono da quelle definite 'strategiche' che sono invece designate per essere usate contro città nemiche, fabbriche e altri target in vaste aree per ostacolare la capacità del nemico di condurre la guerra".
***
Per cui, tecnicamente, non è del tutto corretto sostenere (come fanno alcuni) che:
- le armi nucleari strategiche sono quelle più potenti, che possono avere una carica di oltre un megatone;
- le armi nucleari tattiche, invece, sono quelle meno potenti, che possono avere una carica di potenza inferiore (variabile da frazioni di 1 chilotone a circa 50 chiloton).
***
In genere è così, ma ci possono benissimo essere armi tattiche dalla potenza maggiore e armi strategiche dalla potenza minore, in base al tipo di obiettivo e all'arma sulla quale è montata la testata.
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Di questi tempi, si sente molto parlare dell'eventuale uso, da parte dei Russi, di "bombe nucleari tattiche"; senza contare, però, che, sperando di  non creare un vero e proprio "casus belli" con la NATO, la Russia potrebbe limitarsi ad utilizzare "bombe radiologiche" (dette pure "bombe sporche").
***
Ed infatti:
a)
Le "bombe atomiche" vere e proprie, siano esse tattiche o strategiche, utilizzano la fissione nucleare a catena innescata da una massa critica di materiale fissile o dalla fusione di atomi leggeri come l'idrogeno.
b)
Le "bombe radiologiche" (dette pure "bombe sporche"), invece, producono un'esplosione ridotta, di tipo "convenzionale"; che però uccidono con le radiazioni.
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Che io sappia, possono essere di due tipi:
- al "cobalto", che ha una radioattività specifica di 44 TBq/g, tempo di dimezzamento di 5,2714 a, radiazioni di energia massima di 2,824 MeV, per una potenza specifica di 20 W/g, e sono molto contaminanti; 
- allo "zinco-65", che ha una radioattività specifica di 305 TBq/g, tempo di dimezzamento di 0,668 a, radiazioni di energia massima di 1,116 MeV, per una potenza specifica di 66 W/g e quindi una sorgente più intensa e letale, ma di durata contaminativa inferiore rispetto al cobalto.
***
Questo secondo tipo potrebbe risultare militarmente più efficace per impieghi "tattici", in quanto farebbe strage di nemici in tempi brevi, senza però contaminare troppo a lungo il terreno.
***
Al riguardo, tuttavia, in realtà non si sa bene quali potrebbero essere i loro effetti reali; ci sono molte tesi controverse al riguardo, che, per la mia ignoranza in materia, mi astengo dal commentare.
Spero solo che non vengano mai usate!
***
#2462
P.S.
Ovviamente ci sono anche cecchini che operano da soli, e con armi e metodi diversi; non c'è una legge scritta al riguardo! :)
#2463
Ciao Anthony. :)
Poichè da giovane, sotto le armi, ho personalmente ricoperto il ruolo in questione, penso di poterti rispondere con una certa cognizione di causa.
.
1)
In primo luogo sia l'osservatore che il cecchino sono entrambi armati, però:
a)
Il cecchino utilizza un fucile "bolt-action", cioè ad "otturatore girevole scorrevole", che è il più indicato per il "tiro di precisione da remoto"; ed infatti,  in tale tipo di arma, la chiusura dell' otturatore e la tolleranza tra la camera della cartuccia e il bossolo é minimizzata (e, volendo perderci tempo, la si migliora ulteriormente ricaricando i bossoli usati nella stessa arma).
A parte questo, nei fucili "semiautomatici" e, soprattutto, in quelli "automatici", il recupero dì gas per riarmare l'otturatore comporta una pur minima perdita di potenza che può, anche se di pochissimo, incidere sulla traiettoria del proiettile (cioè, sul "minuto d'angolo" del tiro), e, quindi, nella precisione sulle grandi distanze; diversamente, in un fucile "bolt-action", che è a ripetizione, ma a "ricarica manuale" tramite "leva", questo, invece, non accade.
Però, se la postazione del cecchino dovesse venire aggredita da vicino, da uomini muniti di armi automatiche "d'assalto", lo "sniper", con il suo ingombrante fucile "bolt action" a lenta ricarica, non potrebbe certo difendersi adeguatamente; e sarebbe fregato!.
.
2)
L'osservatore, invece, a differenza del cecchino è armato con un "fucile mitragliatore" o con una "mitraglietta"; che sono le armi più indicate per un combattimento ravvicinato.
In tal modo, lo "spotter", oltre alla funzione di "osservatore", in caso di sparatoria ravvicinata, funge anche da "difensore" dello "sniper".
.
2)
In conseguenza delle diverse funzioni sopra descritte:
- mentre lo "sniper", attraverso l'"ottica" del suo fucile su "bipode", scruta i bersagli in lontananza in un raggio visivo abbastanza ristretto, non "brandeggiando" troppo la lunga canna per evitare di farsi notare;
- lo "spotter", invece, con un corto binocolo dotato di lenti "antiriflesso", perlustra il territorio a 360 gradi, non solo cercando bersagli, ma controllando anche che non ci siano pericoli in arrivo alle spalle.
***
Un tempo, almeno, le cose funzionavano così; ma, a quanto mi risulta, a parte le nuove tecnologie a cui ho accennato nel mio topic principale, più o meno dovrebbero funzionare ancora così.
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Un saluto! :)
***
#2464
I "cecchini", in inglese definiti "sniper" (o "shooter"), sono gli "specialisti" più pericolosi in un esercito moderno; ed infatti è molto difficile individuare un cecchino, a meno che anche tu non sia un cecchino (più bravo di lui), oppure che tu non disponga dei dispositivi "anticecchini" di cui dirò più avanti .
E' difficile individuarli perchè i "cecchini" sono sempre ben mimetizzati e riescono a rimanere immobili come cadaveri per lunghissimi periodi di tempo; ciò,  in attesa di sparare un singolo "colpo secco" al primo bersaglio allettante che appaia nel loro collimatore, almeno ad un centinaio metri di distanza (o, preferibilmente, anche molto oltre).
Occorre avere degli occhi di falco per individuare un cecchino ben mimetizzato e che si confonde perfettamente con l'ambiente; a volte gli passi davanti a pochi metri di distanza, senza neanche accorgertene.
***
Questo è il motivo per cui la maggior parte dei cecchini lavora in squadre di due soldati:
- l'"osservatore" ("spotter");
- il "cecchino" ("sniper" o "shooter").
Uno osserva, soprattutto la presenza di cecchini nemici, e l'altro spara!
***
Quanto ai mezzi di difesa contro i cecchini, uno degli eserciti che hanno sviluppato le tecniche "antisniper" più semplici ed efficaci è l'esercito israeliano; e, questo, soprattutto, grazie al cappuccio a "fungo" che molti di loro indossano sopra l'elmetto, denominato "mitznefet".
Ed infatti i "mitznefet" occultano e deformano la forma dell'elmetto, e,  quindi, massimizzano la possibilità che il cecchino fallisca il suo colpo, in quanto non è in grado di delimitare correttamente dove si trova o meno la testa (che è il suo bersaglio preferito); cioè, si pensa di colpire il casco quando, in realtà, si spara in una zona che ha solo tessuto.
***
Poi ci sono il cosiddetti "rilevatori" di cecchino, alcuni facilmente trasportabili, altri meno:
a)
Il dispositivo di rilevamento attivo laser che usa l'effetto "cat's eye" per localizzare il cecchino esplorando e trovando il telescopio del mirino; funziona su principi ottici e può individuare la posizione di una minaccia prima che abbia la possibilità di agire.
La distanza di rilevamento del mirino di un cecchino di calibro φ24 mm può superare i 1500 metri; mentre la distanza di visione notturna, in condizioni di tempo sereno, la distanza di identificazione, ad esempio del target può superare i 300 metri.
E' pratico e leggero, e facilmente  trasportabile; però ha solo un'ora e mezza di autonomia, dopodichè bisogna ricaricare la batteria.
b)
Il dispositivo di rilevamento attivo "boomerang", invece, usa il rumore dello sparo per localizzare il cecchino;  rileva la provenienza di un colpo entro un secondo,  e l'artiglieria, sia pesante che leggera, comincia subito a bersagliare la posizione del cecchino.
Però non è portatile, in quanto è progettato per le postazioni fisse o i veicoli.
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Ovviamente, anche alcuni cecchini usano tali dispositivi "anticecchini", per difendersi da quelli nemici. ;)
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#2465
                                          SPIEGAZIONE
Non è un obbligo di legge ma una politica commerciale diffusa da sempre in molti negozi e supermercati, quella in base alla quale il venditore accetta di cambiare la merce o anche di restituire i soldi o la differenza, a condizione che il cliente presenti lo scontrino e che la confezione sia ancora integra.
***
Però c'è chi lo fa cercando di truffare il negozio, come nel caso della "distinta signora" di cui sopra; la quale, dopo aver raccolto uno scontrino già usato da da altri, ed aver individuato su di esso il prodotto più costoso (un profumo per uomo di marca), era entrata nel supermercato e lo aveva prelevato dallo scaffale, assieme ad altra merce, di valore più o meno equivalente.
Poi era andata alla cassa, e (più o meno) aveva detto alla cassiera: "Mi scusi, ieri avevo comprato da voi questo profumo per regalarlo ad un mio amico, ma lui mi ha detto che non usa profumi; per cui gli ho regalato un'altra cosa.
Ecco lo scontrino, da dove risulta che lo avevo comprato qui!
Per cortesia, potrei restituirvi il profumo scambiandolo con quest'altra merce che ho preso adesso; e che vale più o meno lo stesso, salvo qualche centesimo di differenza?"
E la cassiera ci era cascata!
***
Però, ladruncoli, fate attenzione, perchè questo una volta accadeva abbastanza frequentemente: ma da quando esistono i "codici a barre", ormai quasi nessun commerciante, se è dotato di tecnologie adeguatamente aggiornate, si lascia più fregare così facilmente!
Ed infatti, in un moderno supermercato, quando si vende un prodotto, questo viene anche "scannerizzato" alla cassa; per cui "il codice a barre" di quello specifico prodotto (un numero che identifica in modo univoco quel pezzo), viene "memorizzato" come già venduto.
Per cui, se qualche "furbone" prova a fare il "reso" di un prodotto che è ancora in negozio, come la "distinta signora" del mio racconto, la cassiera, passando il prodotto  allo scanner,  si accorge immediatamente che quello specifico codice non era mai stato memorizzato in precedenza, e che, quindi, quel prodotto non era mai stato ancora venduto a nessuno.
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C'è ancora chi ci prova, e a volte ci riesce pure (con delle tecniche sulle quali sorvolo); ma, nella maggior parte dei casi, finisce in galera per "tentata truffa"!
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#2466
Percorsi ed Esperienze / Il mistero dello scontrino
06 Ottobre 2022, 07:05:53 AM
Tempo fa notai una distinta signora, molto ben vestita, che rovistava nel cestino degli scontrini posto fuori di un supermercato; alla fine vidi ne tirava fuori uno abbastanza lungo, cominciando a scorrerlo nelle sue mani, mentre controllava i vari prodotti.
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La cosa mi aveva incuriosito, per cui, quando la vidi entrare con lo scontrino nel supermercato, dato che anche  io, comunque, dovevo fare la spesa, la "pedinai".
***
Vidi che prendeva vari prodotti dagli scaffali, e, poi, si dirigeva alla cassa, mostrando alla cassiera sia lo scontrino, sia la merce che aveva preso.
***
Discussero per un po', poi la distinta signora consegnò lo scontrino e uno dei prodotti che aveva precedentemente prelevato alla cassiera; la quale, dopo averle dato qualche spicciolo ed aver effettuato una scontrinazione, la lasciò andare via tranquillamente con il resto della merce.
Senza pagare niente!
***
Avete capito che cosa era successo? ;)
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#2467
Di fronte a certi discorsi completamente "a vanvera" (molto simili a quelli dei terrapiattisti), secondo me è meglio non rispondere e far finta di niente!
Non si può perdere tempo a spiegare a qualcuno che gli unicorni non esistono! ;)
P.S.
Circa il significato di "vanvera", vedere il mio apposito "topic", debitamente illustrato!
#2468
La "vanvera" è uno strumento molto particolare, che era in voga soprattutto nell'alta società veneziana del Settecento, quando le dame usavano sfoggiare eleganti abiti alla moda,  la cui intelaiatura teneva sopraelevato il tessuto e lasciava un certo spazio sotto la gonna, che non ricadeva immediatamente sulle gambe come avviene ai giorni nostri.
In tale spazio, a diretto contatto con il sedere delle signore, entrava in gioco quella che venne chiamata la "vanvera", ossia una specie di tubicino semi-elastico che terminava alla sua estremità con un piccolo palloncino; il detto attrezzo veniva applicato nel sedere delle signore per fare in modo che durante i balli o le cene di gala - quando lo stomaco poteva giocare qualche brutto scherzo - le eventuali "flatulenze" e "rumoracci" non si liberassero nell'aria, facendo fare una brutta figura alla gentildonna, e disgustando e mettendo in imbarazzo tutti.
In parole povere, la vanvera era una specie di contenitore per le scoregge!
E c'era anche la versione fissa!
Ed  infatti, coloro che, non apprezzavano i cattivi odori nemmeno nell'intimità della propria camera da letto, prima di mettersi sotto le coperte si fissavano nel didietro un tubo più lungo che rilasciava eventuali arie notturne direttamente fuori dalla finestra.
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Purtroppo, però, tale aggeggio non sempre funzionava bene, lasciando spesso passare puzza e rumore peggiori dell'ordinario, ed anzi amplificandoli!
Il che accade anche con le più evolute "vanvere" odierne!
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Il collegamento tra l'aria usata col fiato per dire una sciocchezza e quella usata con l'intestino per emettere una scorreggia, per metafora si è estesa anche a chi scrive a "vanvera" delle eclatanti stupidaggini; della quale triste circostanza si può trovare spesso traccia anche in molti "network" e "forum".
In tal caso, per non aumentare il fetore e l'imbarazzo comune, forse è meglio non rispondere e far finta di niente!
#2469
@Ipazia
L'Italia non è un "impero piemontese", in quanto, a parte gli Altoatesini, si tratta di un Paese etnicamente e linguisticamente omogeneo dai tempi di Augusto (i dialetti sono una cosa diversa dalle lingue); la stessa cosa dicasi per la Germania, che è composta esclusivamente da Tedeschi, che parlano tedesco (i dialetti sono una cosa diversa dalle lingue), e che, per giunta, ormai la Prussia l'ha perduta.
L'Impero Russo, invece, comprende un mosaico di diverse etnie e lingue (non dialetti) localizzate in diverse parti dell'Asia, tutte soggette all'etnia dominante dei Russi Moscoviti; e molte delle etnie sottomesse da Mosca, non sono neanche di ceppo indoeuropeo!
***
Per il resto:
a)
Un conto è avere basi militari installate in Paesi che fanno parte di una stessa alleanza; e che sono tutti autonomi e indipendenti, e liberi di accoglierle o meno, in base al voto dei propri cittadini.
b)
Un altro conto, invece, è conquistare militarmente ed "annettere territorialmente" altre popolazioni, dal Baltico, al Mar Nero, al Mar Caspio e al Pacifico, unificandole forzosamente in una stessa unità statuale.
Come la Russia ha fatto negli ultimi quattro secoli, e continua attualmente a fare (come se fossimo ancora nel '700 o nell'800)!
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Si può negare a chiacchiere la realtà quanto si vuole: ma le cose sono quello che sono, e non quelle partorite da distorti ragionamenti ideologici!
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#2470
Ciao Historycum. :)
In primo luogo non capisco perchè devi insistere a darmi del "voi"; non siamo mica più ai tempi del fascismo, quando il "voi" era obbligatorio.
Se poi intendi usare il "voi" come seconda persona plurale nei verbi, ti garantisco che quello che scrivo lo scrivo da solo, e non in compagnia di altre persone; per cui ti autorizzo a darmi del "tu", come faccio io!
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In secondo luogo, non hai concluso il tuo seguente sillogismo: "Io troverei ridicoli gli "eteropride", quindi ..."
Quindi che cosa?
Se gli eterosessuali facessero un "eteropride", tu li arresteresti e sbatteresti in galera come fa l'omofobo Putin con gli omosessuali che fanno i "gaypride", solo perchè li trovi "ridicoli"?
Sono proprio curioso di conoscere dove porta la tua "anacolutica" logica.
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Ciò premesso, anche io, come te (e, penso, come chiunque altro), troverei assolutamente ridicoli degli "eteropride", in quanto gli "eterosessuali" non hanno alcun diritto da rivendicare con delle manifestazioni di piazza; quindi che senso avrebbe un "eteropride"?
Non trovo invece per niente ridicoli i "gaypride", in quanto gli "omosessuali", in molti Paesi (e soprattutto in Russia) hanno molti diritti da rivendicare con delle manifestazioni di piazza; quindi un "gaypride" può essere o meno condiviso, ma ha senz'altro un senso logico.
***
Senza offesa, sono i tuoi ragionamenti ad essere privi di logica!
***
Ed infatti, tu, oltretutto, confondi i "regimi politici" con i "regimi istituzionali", che sono due cose completamente diverse; cioè tu confondi le "pere" con le "mele".
Altrimenti non avresti scritto una cosa priva di senso come la seguente: "Cmq,io dico che se Putin fosse messo da parte e sostituito da un similzelenzky,Eltsin o qualcosa di simile,per voi l'Impero Russo diventerebbe tutto ad un tratto una garanzia di democrazia come lo sono gli USA,vero?"
 :D :D :D
***
Il tuo è un ragionamento privo di senso, in quanto un "Impero" può benissimo essere "democratico" (come, ad esempio, lo era quello inglese), così come, invece, una singola "nazione" può trovarsi soggetta ad un regime "antidemocratico" (come, ad esempio, la Corea del Nord).
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L'ipocrisia è senz'altro una delle malattie più diffuse sulla Terra ed anche a me gli ipocriti non piacciono; ma ancora di meno mi piacciono gli ipocriti, i quali, a causa della loro scarsa logica della loro crassa disinformazione, danno dell'"ipocrita" agli altri.
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Sono invece d'accordo con te sul fatto che "Dato che non ci sono alternative valide a questo pianeta in questo sistema,vedo un futuro di patate bollite cotte e stracotte dalla e sulla  patatona."
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Un saluto :)
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#2471
Ciao Historycum. :)
Ti ringrazio per avermi fornito la definizione di "impero", che corrisponde esattamente a quello russo, anche se si fa chiamare ipocritamente "federazione" (come io stesso avevo chiaramente precisato); ed infatti la stessa Treccani precisa che un "impero" è tale per le sue effettive caratteristiche "...al di là della diversa natura del suo ordinamento politico interno..."(che può formalmente essere di diverso tipo)
Sempre secondo la Treccani, invero, l'impero, è un organismo politico con a capo un "sovrano" che, in genere, in lingua italiana, porta il titolo d'"imperatore"; ma, in qualsiasi modo esso si faccia chiamare (zar, negus neghesti, re dei re, o presidente), qualora abbia un potere assoluto non solo sulla sua nazione, ma anche su altre entità di diversa etnia, la sua è senz'altro un'autorità di carattere "imperiale".
E l'"Impero Russo" (il cui "nick-name" è "Federazione Russa") è senz'altro un mosaico di province e colonie di diversa etnia, tutte sotto il dominio di un potentissimo "autocrate" di etnia russa; il quale, in sostanza, non è altro che la moderna versione di "imperatore" o "zar" (o in qualsiasi altro modo voglia farsi chiamare).
***
Inoltre la definizione di "impero", che mi hai cortesemente fornito, si confà perfettamente a quello russo, anche perchè, come spiega la Treccani, un "impero":
- nasce da conquiste territoriali (come continua ancora a cercare di fare la Russia);
- ha un'estensione territoriale di portata molto estesa.
Però, se invece di "Impero", lo vuoi chiamare "Pippo", sei liberissimo di farlo!
***
Poi ho digitato, come mi hai suggerito, "dgta persecuzioni degli omosessuali negli USA/ALABAMA/" (e poi anche "dgtb", perchè credo che il tuo fosse un refuso); ma, così facendo non non sono riuscito a trovare nessun sito laddove si dica che ne sono stati giustiziati addirittura 64.000.
Forniscimi il LINK specifico, per cortesia, visto che, da qualche parte, dovrai pur averla letta quella cifra!
***
Lo sapevo anche io che gli omosessuali erano (e tutt'ora sono) perseguitati in Alabama, e non solo lì, ma è la cifra dei 64.000 uccisi in quanto che non riesco a trovare; non la contesto in via di principio, ma vorrei solo verificarla!
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Il Governo Russo, invece, non uccide nè imprigiona gli omosessuali, però, negli ultimi anni ha approvato leggi che proibiscono sempre di più la libera manifestazione da parte degli omosessuali in pubblico; vietando i gay pride e ostracizzandoli tutti sin dal primo, svoltosi il 27 maggio 2006 e conclusosi con l'arresto di alcuni manifestanti.
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Un saluto! :)
***
#2472
Ciao Hystoricum. :)
Circa i 64000 omosessuali uccisi in Alabama e gli inglesi che giocavano a cricket in India usando la testa di bambini, non riesco a trovare le fonti di tali notizie; per cui ti chiedo cortesemente di fornircele tu (con relativo LINK).
***
Quanto al fatto che la Russia non ha "MAI FATTO UNA POLITICA COLONIALISTA E COLONIALE", ti faccio notare che, al contrario, la Russia è tutt'ora l'IMPERO COLONIALE più vasto del mondo (anche se si fa chiamare "Federazione"); ed infatti, che le colonie siano al di là del mare, come era nel caso dell'Inghilterra, ovvero al di là degli Urali, come è tutt'ora per la Russia, non fa nessuna differenza. ;)
***
Un saluto! :)
***
#2473
Ciao Iano. :)
Hai ragione!
Ed infatti, per quanto concerne il più grande "numero primo" mai "materialmente" scoperto finora, esso ha oltre 22 milioni di cifre, ed è stato calcolato da Curtis Cooper, professore di informatica particolarmente esperto in materia: ed infatti nel 2013 era stato sempre lui a stabilire il precedente primato, e, cioè, un "numero primo" composto "solo" da 17 milioni di cifre.
Ma non è escluso che in futuro se ne trovi uno ancora più grande.
Un saluto! :)
#2474
Ciao Iano. :)
Hai ragione nel dire che io avrei dovuto precisare subito che intendevo la somma di tutti i numeri dove ogni numero figura come addendo una e una sola volta, senza darlo per scontato (anche se poi l'avevo precisato in seguito).
***
Avevo anche pensato di replicare alla mia "auto-obiezione", eccependo che le moltiplicazioni sono da escludere, dato che appunto una moltiplicazione è la ripetizione come addendo di uno stesso numero in genere più volte, a meno che non si moltiplichi per uno; ed, Infatti, come tu giustamente osservi, in un certo senso la moltiplicazione non è altro che un tipo particolare di somma, dove come addendo appare sempre lo stesso numero più volte.
Però mi si potrebbe replicare che moltiplicando ogni numero per il successivo, si ottengono numeri sempre diversi gli uni dagli altri e da tutte le successive moltiplicazioni (a parte l'1);  ad esempio 3x4 = 12, che è un numero diverso sia dal 3 che dal 4, ed è anche diverso anche dal 20, che scaturisce dalla successiva moltiplicazione di 4x5 e così via, che, a sua volta, è diverso sia dal 12, sia dal 3, sia dal 4 sia dal 5.
Quanto alla ripetizione di una "addizione" dello stesso numero, 3x4 può corrispondere tanto a 3+3+3+3, quanto a 4+4+4; per cui il mio obiettore potrebbe eccepirmi la "moltiplicazione" è comunque una operazione diversa dall'"addizione" di singoli numeri.
Ad ogni modo ti ringrazio per avermi suggerito una plausibile replica alla mia "auto-obiezione".
***
Quanto al fatto, come dice Niko, che "la somma di tutti i numeri non è un numero", io capisco perfettamente che cosa intende; però, l'affermazione che "la somma di numeri (pochi o tanti che essi siano) non dia come risultato un numero" mi suona comunque intrinsecamente contraddittoria.
Ed infatti, a prescindere dalla questione specifica, la sommatoria di numeri deve dare per forza un altro numero, e non certo una torta alla panna; così come l'insieme (cioè la somma) di tutti i colori composti, non può che essere a sua volta un colore composto.
***
Un saluto! ;)
***
#2475
Ciao a tutti!
Non dovete prendere troppo sul serio le mie riflessioni, come se fossero la postulazione di un "teorema", nè, tantomeno, come se fossero l'affermazione di una "verità assoluta" ("matematica" o "filosofica"); ed infatti, si tratta solo di mie "divagazioni intellettuali" in libera uscita, basate sul concetto di "somma" e su quello di "addendi".
Dai quali concetti, secondo me, si può ipoteticamente ed astrattamente estrapolare "il numero più grande di tutti", quale risulta dalla sommatoria di tutti i singoli diversi ed infiniti numeri esistenti; ed infatti la somma è sempre necessariamente maggiore dei singoli addendi che la compongono, anche se essi sono infiniti.
Ma, come avevo già premesso nel mio "topic" iniziale: "ovviamente, si tratta solo di mie elucubrazioni, che lasciano il tempo che trovano! ;D"
***
Peraltro, un "loico" molto sottile, mi potrebbe eccepire: "Ti sbagli, Eutidemo! Ed infatti, anche seguendo il tuo modo di ragionare, esiste un numero ancora più grande della "somma di tutti i numeri" (1+2+3+4+5 ecc.); e, cioè, quello che risulta dalla "moltiplicazione di tutti i numeri!"(1 x 2 x 3 x 4 x 5 ecc.)
 :D :D :D
Ed io non saprei proprio cosa replicare! :(
***
Un saluto a tutti!  ;)
***