Citazione di: Eutidemo il 09 Aprile 2023, 07:21:04 AMRicambio gli auguri. Però non é che mi sono limitato al caso bizzarro perché sono a corto di argomenti, ma perché coerentemente con quanto da te richiesto cercavo di smorzare questo discorso OT.Ciao Anthonyi.
Se devi ricorrere a certi esempi, vuol proprio dire che sei a corto di argomenti!Ed infatti:.1)Un conto era l'"antropofagia rituale", la quale, così come i "sacrifici umani", rientrava nelle "credenze religiose" di determinate arcaiche culture; ma oggi (a parte il primitivo popolo "Fore" della Nuova Guinea), non la pratica più nessuno.Ormai, infatti, nelle culture moderne, le persone "sane di mente" la praticano solo in forma del tutto "sublimata" ed assolutamente "innocua"; come, ad esempio, nel caso dell'"Eucaristia", con cui i fedeli sono convinti di cibarsi realmente del "corpo" e del "sangue" di Cristo, (il quale costituisce l'"agnello sacrificale" del "rito messianico")..2)Un altro conto, invece è l'"antropofagia patologica", come nell'esempio da te ricordato, verificatosi in Germania, nel qual caso si trattava semplicemente di un caso di "malattia mentale"; la quale, ovviamente, non ha niente a che vedere con il "giusnaturalismo", perchè questo può essere praticato solo da persone "sane di mente".Ed infatti per poter fare una "scelta giusnaturalistica" valida (come qualunque altra scelta), occorre che il soggetto sia "capace di intendere e di volere"; qualora, invece, esso sia affetto da una "malattia mentale", le sue "scelte" sono soltanto il frutto della sua particolare "aberrazione psicologica", e non di una sua "scelta davvero consapevole".***In ogni caso, a parte il resto, il "giusnaturalismo":- non riguarda ciò che scegliamo di fare (o di non fare) "perchè ci piace o ci conviene";- riguarda, invece, ciò che scegliamo di dover fare (o di non fare) "perchè lo riteniamo giusto", anche se "non ci piace e non ci conviene per niente".Il che non toglie che, in taluni casi, ciò che noi riteniamo giusto, possa risultare anche a nostro vantaggio; ma l'essenziale è che, in buona fede lo riteniamo giusto in sè.
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.***Un saluto!
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BUONA PASQUA A TE E A TUTTI I MEMBRI DEL FORUM
A quanto pare tu rilanci, e allora rilancio anch'io. E'chiaro che il caso tedesco é un caso patologico, ma scopre il fianco al problema dato dal fatto che il giusnaturalismo sia un comportamento basato su una convinzione morale non condivisa dagli altri.
Dal punto di vista dell'antropofago quello che ha fatto è probabilmente basato su una sua particolare visione morale, e lui non si sentiva per niente malato. Siamo noi, che dal nostro punto di vista, tutto sommato condiviso, consideriamo patologico e anche immorale il suo comportamento.
Quindi come vedi la valutazione giusnaturalistica dipende dalla condivisione dei valori e dalla percepita razionalità dei comportamenti.
E quindi andiamo alla situazione degli anarchici, come si stabilisce che il loro comportamento é basato su una visione valoriale e non sull'opportunismo o sulla patologia?
E comunque lo si stabilisca, dovrà essere su principi condivisi.