Citazione di: sapa il 20 Aprile 2021, 21:05:01 PMViene da se evidenziare che sia all'ateo che al credente, fa comodo credere che esista una versione biblica non contradditoria di cui può discettare e trarre considerazioni, mai si premura di citare i versi da cui trae le sue informazioni, e con fortuna può perseguire il suo obbiettivo tra gli altri che condividono la stessa credenza. Sta di fatto che, la tanto blaterata "morale ecologica" che starebbe a dividere a Caino e Abele ha senso solamente di contrasto ad una versione, quella dove l'uomo viene plasmato dalla terra senza scopo, ma non nella seconda, dove l'uomo viene creato con il preciso scopo di dominare i cieli, la terra e gli animali, e dove perciò sia Caino che Abele scelgono solamente diversi modi di perseguire lo sfruttamento. Allo stesso modo i sacrifici, in una versione viene chiesto a Noé di portare con sé sette coppie di animali per sacrificarne sei una volta sceso, nell'altra non si vedono sacrifici fino in Esodo inoltrato e perciò sarebbe anche assurdo aspettarsi altrimenti. Ben inteso che quando parlo di "versioni" parlo di racconti che sono stati filologicamente isolati all'interno del pentateuco, che si tratta di speculazioni per il loro essere "non contradditori", ma si tratta comunque di studi di interesse storico. Per chi intende la Bibbia come una rivelazione monolitica e coerente, i problemi sono solo cominciati, ma può sempre far buon viso a cattivo gioco come tutti hanno sempre fatto: usare la contradditorietà della Bibbia per sostenere tutto e il contrario di tutto, comprese teorie di alieni e rimescolamenti genetici, cosa che ha sempre fatto la fortuna di questo libro.Citazione di: iano il 20 Aprile 2021, 20:31:59 PMSì, sono d'accordo con te. Sull'evidenziato, però, dico che la spiegazione razionale, secondo le conoscenze attuali, di quella "scienza" di altri tempi e altri fatti è quanto si prova a fare in questo post, ma necessariamente con un punto di vista diverso. Prendiamo per esempio Caino, l'agricoltore (inquinatore, cattivo urbanizzatore, distruttore, rovinoso) e Abele, il pastore (ecologo, rispettoso dell' ambiente, preservatore,), è una visione congeniale a un popolo nomade, non assolutizzabile. L'agricoltore sfrutta la terra, come l'allevatore il suo bestiame ed entrambi sono utili e dannosi al creato. Infatti, Caino non è in grado di offrire, a un Dio al quale vanno fatti sacrifici animali, offerte paragonabili a quelle di Abele e ne risulta per sempre segnato. Ma il fatto che sia un agricoltore non è può essere una colpa, se non per uomini nomadi, dediti alla pastorizia e che vedono la preservazione, nella consacrazione divina del proprio modo di vivere.
Ma vorrei dire provocatoriamente che la Bibbia non ha bisogno di una spiegazione scientifica, perché essa stessa è "scienza" ma riguardante altri tempi e altri fatti.
A volte è proprio la inevitabile lacunosità delle nostre conoscenze a creare discontinuità fra le cose, dove però non ve ne sono realmente. E certamente nessuna discontinuità sembra più incolmabile di quella che appare fra fede e scienza .
Io mi dichiaro non credente ma ho imparato a rispettare la fede altrui non solo perché è un buon principio, ma perché ho capito che al fondo di ogni uomo c'è sempre una fede, anche quando non emerge , come conchiglie in cima alle montagne.
