Non so se questa considerazione
Per questo, quando un non-dogmatico dialoga con un dogmatico, il discorso è asimmetrico: il primo indaga e cerca di dimostrare una verità
plausibile (ma sempre "aggiornabile" e confutabile), il secondo dichiara e mostra quella che ritiene la Verità (assoluta, chiusa ad ogni dubbio).
P.s. Secondo me, lo "scetticismo funzionale" è quello che viene usato come banco di prova delle presunte verità che si trovano, un momento critico per sondarne la veridicità, una sana diffidenza che predispone ad un'analisi intellettualmente onesta...
Citazione di: HollyFabius il 25 Maggio 2016, 16:51:20 PMil dogmatismo non è indice di forza morale ed intellettuale, anzi direi che è una forma di debolezza e insicurezzaè riferita al mio messaggio che la precede
Citazione di: Phil il 23 Maggio 2016, 22:29:41 PMOltre al "credere forte" (dogmatico-fideistico), c'è anche un "credere debole" (opinabile-sperimentale).probabilmente no, ma, a scanso di equivoci: quando parlavo di "debole" alludevo al "pensiero debole" postmoderno opposto al "pensiero forte" metafisico: per cui "forte" non è un pregio e "debole" non è un difetto, o quantomeno non sono intesi in senso morale o logico, ma solo "strutturale" (il rigido vs il fluido...).
Citazione di: Duc in altum! il 25 Maggio 2016, 20:07:08 PMNon esiste il confronto tra il dogmatico e un non dogmatico, [...] Esiste solo il dibattito tra persone con dogmi differenti,Non sarei così radicale; secondo me, l'atteggiamento non-dogmatico esiste e non è contraddittorio: è quello in cui l'individuo ha il lusso sconsolante e la libertà di poter dire "non lo so", oppure "forse è così", o anche "per adesso mi sembra che"... i dogmi, invece, in quanto risposte ritenute certe e definitive, non consentono il non-sapere, il dubbio o la provvisorietà (e quando le risposte non sono verificabili, sono legittimate dalla fede nei dogmi, che giustifica ogni inverificabilità... per cui l'ignoto autentico viene rimosso "per fede": l'imperscrutabilità del disegno divino, ad esempio, è comunque posto come risposta, non come domanda...).
Per questo, quando un non-dogmatico dialoga con un dogmatico, il discorso è asimmetrico: il primo indaga e cerca di dimostrare una verità
plausibile (ma sempre "aggiornabile" e confutabile), il secondo dichiara e mostra quella che ritiene la Verità (assoluta, chiusa ad ogni dubbio).
P.s. Secondo me, lo "scetticismo funzionale" è quello che viene usato come banco di prova delle presunte verità che si trovano, un momento critico per sondarne la veridicità, una sana diffidenza che predispone ad un'analisi intellettualmente onesta...

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