Citazione di: Jacopus il 08 Giugno 2023, 08:16:19 AMAnthonyi. Ha risposto benissimo alla questione Ipazia. Ovvio che vi siano dei condizionamenti, rispetto ai quali non siamo liberi, ma questi condizionamenti non sono la premessa per creare automi che fondano il loro agire sulla paura o sulla tradizione. Il pensiero liberale è il primo a difendere questa posizione, o almeno dovrebbe esserlo.Io mi trovo d'accordo sul post di ipazia, sulla religione non ci devono essere coercizioni, né legali, né fisiche. Ma lasciamo liberi i genitori di educare i figli come meglio credono, fermo restando che se dovessero compiere atti di coercizione fisica nei confronti dei loro figli allora é chiaro che questo non lo possono fare e sarà la legge a occuparsi di queste situazioni.
Personalmente penso che le religioni siano state importantissime nel raggio di alcune migliaia di anni di storia umana, pur nella loro ambivalenza, ma che oggi, se vogliamo essere fedeli al modello occidentale, sono sempre più anacronistiche. In Italia i vantaggi e gli svantaggi della Chiesa cattolica e della fede cattolica non si possono calcolare in un registro a partita doppia, ma si dovrebbe tuttavia essere consapevoli, storicamente consapevoli, del dolore e del male che la Chiesa cattolica ha diffuso nel corso del tempo, così come del sollievo e del bene. Il problema di ogni fede assoluta (e dove c'è un Dio, l'assolutismo è di default) è quello di negare il male che cova dentro di sè. Detto questo, la Chiesa cattolica ha fatto anche dei passi avanti in questa direzione e vi sono religioni ben più rigide e poco auto riflessive, ma ciò non toglie l'evidenza che la natura delle religioni è problematica oggi, al di là di ogni scelta su di essa e sul momento della scelta. Ciò perché semplicemente è diventato un simulacro vuoto, come il concetto di stato, di patria, di partito, di ideale. Ormai l'identità comune si trova solo nel tifo sportivo, che però non è in grado di saldare le società. Al di là di ciò l'art. 1 della Costituzione Universale recita così: "denaro ed individuo sono i valori da difendere". Quindi c'entra ben poco l'ateismo filosofico, ammesso che significhi qualcosa.
Mi trovo un po' meno d'accordo sul tuo. Tendi ad assoluti zare quelle che sono solo tue opinioni. Tu pensi che le religioni siano anacronistiche, io penso invece che siano un bisogno perenne di tutti gli esseri umani, anche di quelli che non se ne rendono conto.
Riguardo poi agli "svantaggi e vantaggi" della Chiesa, noto questo scadimento ideale del discorso che passa dalla fede, cioè uno stato interiore, alla religione, cioè i riti legati a costruire tale stato interiore, alla chiesa, cioè i celebranti di detti riti. Dopodiché si usano le vere o presunte "infamie" compiute da alcuni di questi celebranti nel corso della storia, e al di fuori di qualsiasi contestualizzazione storica che possa spiegare il senso di dette "infamie", per far scadere la parte ideale più importante, cioè quella della fede.
La TUA conclusione, infine, é che la religione sarebbe un simulacro vuoto, cioé privo di fede, cosa che naturalmente io non condivido per ragioni emotive, ma anche per ragioni razionali. Il sistema delle credenze umane, nella fede, nello stato, nei valori é qualcosa di necessario per permettere alla nostra società di andare avanti, giorno per giorno, e io vedo la società che va avanti, e tante cose complicate che funzionano, e non é un caso, se funzionano é perché sono tanti a credere in esse, e a fare il loro dovere.
Perché non ammetti invece, jacopus, che questa tua conclusione invece di essere una convinzione é un auspicio, tu vorresti un mondo di uomini privi di fede perché appunto sei convinto, così come baylham, che la fede sia un qualcosa di anacronistico, di antiquato, di irrazionale.

) e vedono che i genitori non vanno mai a messa, o se ci vanno, comunque non rispettano alcune semplici norme (esempio: il primo giorno di quaresima, ossia le Ceneri per il rito romano, la prima domenica di quaresima per il rito ambrosiano e il venerdì di quaresima: magro e digiuno), sicuramente faranno confusione e alla fine abbandoneranno la Chiesa, dopo la cresima per tornarvi giusto per il matrimonio religioso (ormai nemmeno questo più tanto in voga). 