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Messaggi - InVerno

#2521
Indubbiamente Zaia ha preso un granchio, tuttavia rimango sempre abbastanza perplesso quando si chiede a delle persone di eliminare il proprio accento di provenienza a favore di chissà quale pronuncia dell'Oxford dictionary..onestamente preferisco un accento "alla Benigni" che porta con sé la propria terra, rispetto ad imbarazzanti tentativi di sembrar nati a Picadilly square. Esempio pratico è proprio la "a" letta "e" (o varianti "ie" "eə" etc), che è na roba che appartiene ai discorsi della regina di inizio secolo e che a scuola viene presa come regola scolpita in pietra, quando in realtà l'influsso americano ha ridotto questa tendenza anche nelle terre di Albione, e spesso si sente la "a" smorzata anzichè la "e" (es. hAppi - HEppi) e poi c'è lo scozzese, l'irlandese etc. Non esiste una pronuncia corretta, l'inglese è una lingua piuttosto omogenea per la sua natura "isolana", la pronuncia corretta è quella che comunica il messaggio correttamente, i dizionari registrano le variazioni linguistiche, non sono oro colato sui poveracci (i francesi pensano di si, ma i francesi hanno "les immortels" e altre fantasie nazionaliste assurde e xenofobe).Quando andai a Londra venni ospitato per un mese e mezzo da un mio amico italiano che era emigrato lì a fare lo chef, lui abitava lì da due anni e ricordo che prima di partire aveva un inglese molto scarso, ringraziava le persone offrendogli carri armati (tAnks). Rimasi stupito da due cose: la prima era che il suo inglese non era migliorato molto, forse sul lato lessicale, ma la pronuncia ancora latitava; la seconda è che io con il mio inglese "da dizionario" non capivo un H di quello che si diceva in un bar, mentre lui se la arrangiava benissimo. E' stata una bella esperienza, ho imparato a "rilassare la lingua" e concentrarmi su ciò che puoi interdire la comunicazione (hair-hairs) e lasciare andare la pronuncia.. In fondo, avete mai sentito un inglese, pur abitante in Italia, che parla senza la tipica "stondatura" dell'accento inglese?
#2522
Tematiche Filosofiche / Democrazia e Nichilismo
13 Marzo 2021, 11:49:52 AM
La democrazia è un principio, non uno stato della materia o una forma di governo. Tralaltro è un principio per cui vale la regola controintuitiva del "più se ne parla meno ve ne è" , esempio massimo sono gli stati che decidono di inserirla addirittura nel nome ufficiale (vedi Repubblica Popolare Democratica di Nord Korea o la Repubblica Democratica del Congo) fenomeno che assomiglia tristemente alle vanterie penilunghistiche degli adolescenti. Ufficialmente solo una decina di stati "ammettono" di non essere democrazie, e sono tutte teocrazie (la nostra più cara, il Vaticano) perciò vale la pena soffermarsi sul soppesare quale sia l'alternativa secondo la prassi linguistica alla democrazia. Appurato che il principio di per sé, da me si dice è "cumme a pelle de cuggié" (tradotto: come la pelle dei coglioni: incredibilmente elastica e plastica) non possiamo che trarre la stessa identica conclusione riguardo al nichilismo. Infatti, di tutti i documenti scritti che ci sono pervenuti di epoca preclassica, la metà sono documenti di natura commerciale, l'altra metà di persone che si lamentano che le nuove generazioni "non credono più a niente". Eppure in qualche modo qui ci siamo arrivati, certo, non senza sofferenze. Ma, traslando un attimo il concetto in terre quasi letterarie, e parlando di "postmodernismo" si potrebbe trarre qualche conclusione, forse. E la mia primaria conclusione è che si tratta di un fenomeno che ha più a che fare con una delle tante derive della democrazia "compiuta", un cugino alla lontana che si "loda e si imbroda" di democrazia, ma in realtà si ferma alle basi (il pluralismo) senza avere un sistema di sintesi efficace ed efficiente nel valutare il merito delle pluralità, se non quello di analizzarle dal punto di vista di "prove di forza" tra classi, generi, etnie e sottogruppi di diversa cernita. Parlare di "tribalismo" in questo caso, visto i rimandi antropologici dovuti, sarebbe secondo me sviante, sarebbe necessario un neologismo da coniare ad hoc. Propongo così su due piedi: tecnotribalismo, anche se mi pare che non sia molto musicale e c'è chi saprebbe far di meglio.
#2523
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
08 Marzo 2021, 15:47:10 PM
Citazione di: niko il 08 Marzo 2021, 12:55:35 PM
Ebbene la vita non deve essere fatta di rinunce, la gioia non è una ricompensa, la sofferenza non è ne una punizione ne una prova, sono qui, non so per quanto tempo ci sarò, ogni spirito decadente e cristianeggiante non mi interessa e non mi riguarda, è lungi da me in ogni senso, preferisco di gran lunga l'aperitivo, ovvero quello che certi soloni sapientoni vedono e simbolizzano nell'aperitivo.

Si dice che il capitalismo non abbia religione, ma in tempi di magra qualcuno è sempre pronto a riscoprire una morale della rassegnazione e della sofferenza considerata come punizione o prova, quindi istruttiva quando non salvifica, c'è sempre un Lama che viene a chiedere di fare sacrifici. Per me respinti tutti al mittente, verdi, rossi, cinesi, neri, andassero a fare la predica altrove: io sono un uomo libero e tale voglio rimanere, i sacrifici, li facesse qualcun altro, o meglio ancora chi li chiede, o meglio ancora di più, nessuno.

Poi vai a vedere che cosa sono questi "veri valori", queste "cose importanti nella vita": tutto conformismo e accettazione delle briciole che i tecnocrati hanno stabilito siano necessarie in questi tempi. Questa inchiesta sui veri valori della vita ti dovevo, e questa inchiesta ho fatto. Di fare i nomi, le date eccetera, è un argomento ridicolo, come l'oliva nell'aperitivo. Ma come si fa ad essere così succubi ad un linguaggio mediatico fatto di paura, nullità, pseudoscienza e stilemi da ripetere, letteralmente, a pappagallo? Io non lo so, veramente.

Vi contagiate davanti alla tv.
Ti sembrerà strano ma io non vedo nè tv, nè mi sono informato granchè giornalisticamente su questa pandemia, che mi pare argomento super noioso, di cui ho fruito solamente per lo stretto necessario (colore zone) e qualche interessante filone investigativo, che poi è risultato un buco nell'acqua (ma molto meglio argomentato di tanta altra roba che si vede pour parler, e del quale chiederei scusa, se l'avessi propagato prima di aver qualcosa in mano). Si, stare a vento vuol dire stare in campana. E si, penso che bisorrebbe cominciare sin da bambini, si comincia già sin da bambini a considerare argomenti ben più spinosi e controversi, non capisco perchè se un bambino in quinta elementare viene considerato adatto ad assimilare la shoah, deve essere "protetto" da informazioni ben meno cagionevoli la sua "beata innocenza" di cui vorresti farti paladino.
A partire da come fruire di internet, a quali teorie dare credito e secondo quali criteri, che tipo di ricerca e validazione abbisognano, e tante altre informazioni che gli saranno utili in futuro a non passare per un quaraquaqua. Vedo che alcune scuole in america stanno cominciando a implementare corsi a riguardo, con tragico ritardo, ma sempre meglio di niente. Eh si, sappiamo tutti che questi corsi saranno accusati di viatico al "pensiero unico" e tutte le altre belle litanie di anonimi commentatori irresponsabili (non solo civilmente e penalmente, ma anche solo a chiedere scusa dopo). C'è una grossa differenza tra la libertà e l'irresponsabilità, come dico spesso: A Libertalia, la famosa (quanto fittizia) isola dove vige "libertà assoluta", esistono anche anche una manciata di principi per far si che la libertà non si trasformi in irresponsabilità, ed è veramente di poco interesse se questi vengono considerati "sforzi" o "sacrifici", l'irresponsabilità è la norma nelle "dittature" e tutti quegli altri luoghi dove la libertà ha ceduto il passo alla violenza. Il capitalismo non ha una religione, è una religione, e spesso, è la religione dell'irresponsabilità. La pandemia porta il conto.
#2524
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
08 Marzo 2021, 11:56:47 AM
Citazione di: niko il 08 Marzo 2021, 11:18:43 AM
Comunque, visto che siamo alle domande retoriche, ma secondo te che deve fare un sedicenne in queste condizioni da un anno? Tu ci staresti a sedici anni a queste regole? Il mondo non è solo degli adulti e degli anziani, il mondo è di tutti...
Di stare a vento, perchè questa non sarà nè la prima nè l'ultima volta che le teorie di crescita infinita andranno a cozzare con la realtà, e quando succederà di nuovo, perchè succederà inevitabilmente di nuovo, e sarà peggio, di trovarsi con una vita il più possibile cucita intorno ad un idea di vita che sia il più possibile protetta dai collaterali del prossimo schianto. E' difficile, certo, ma a volte bisogna guardare un pò più in là dell'oliva nell'aperitivo, e bisogna cominciare presto. Comunque se vuoi continuare a non esplicitare i fatti e i nomi, non vedo perchè continuare. Se qualcuno ha preso la palla al balzo, manca l'intenzionalità che è necessaria a sostenere il resto della "dittatura", c'è sempre qualcuno che prende la palla al balzo, e a sedici anni mi preoccuperei di capire dove dovranno essere i miei piedi per prendere il prossimo.
#2525
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
08 Marzo 2021, 09:37:03 AM
Ti rendi conto, spero, che le "dittature" di natura politica generalmente non nascono con l'intento di creare disoccupazione, ma di saccheggiare i diritti dei lavoratori  a favore della clack del dittatore? Ti rendi conto, spero, che far precipitare nella povertà le persone non va a favore dell'eventuale "clack capitalistica" \ "plutocrazia" o che altro tu voglia chiamarla, che abbisogna di consumatori sufficientemente dotati economicamente, e non di nullatenenti? Vuoi parlarci apertamente di chi sono questi dittatori così capiamo il famoso "cui prodest?" oppure vuoi lasciarlo indefinito così da poterci incollare qualsiasi teoria, sebbene contradditorie una con l'altra, perchè è celato il conflitto di interessi che le tiene insieme? Non siamo per niente OT, questa è pura metafisica, della più fumosa e vaga delle specie, assente di qualsiasi appiglio con il reale, manca di nomi, manca di fatti, manca di relazioni, manca di storia, è carne senza osso, incapace di sopravvivere al più basilare scrutinio fattuale del "chi\come\dove\quando", e sopravvive solamente nel fantastico teatrino di enti metafisici che interagiscono tra loro come presi da vita propria.
#2526
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
07 Marzo 2021, 07:35:53 AM
Nella consapevolezza che le dittature cambiano di forma ma non di segno, e perciò bisogna essere guardinghi nell'individuare nuove forme di totalitarismo comunque esse si presentino e al di là del quantitativo di zucchero dietro le quali esse si nascondono, ci troviamo in una forma di strana dittatura, unica nella storia umana : anzichè lottare per autoalimentarsi, ha messo in moto una macchina gargantuesca per autoestinguersi il prima possibile. Salutiamo con nostalgia le vecchie dittature che tentatavo di propagarsi e di autoalimentarsi perpetuamente, oggi abbiamo le dittature con il timer per l'autodistruzione.
Le scuse sono dovute. Ricordate prima di internet si diceva : il problema è che manca l'accesso all'informazione, è per questo che le persone hanno idee balzane. Scusate, ci siamo sbagliati. C'è una certezza tuttavia. Alla fine di tutto questo, e la fine ci sarà, quando questa famigerata dittatura scomparirà come una bolla di sapone quando incontra la punta di un ago, l'ago della siringa di un vaccino, i suoi teorici non faranno un post per presentare la più semplice ed umile ammissione, sempre la stessa: Scusate, ci siamo sbagliati. Scompariranno, cambieranno discorso, sarà acqua sotto i ponti, si ricicleranno, come se non fosse mai successo che un granchio grosso come un tir gli avesse mosso l'alluce, o ci sarà da puntare il dito altrove. Ma "scusate ci siamo sbagliati"? L'attesa sarà lunga e invano, per leggere queste poche e semplici parole.
#2527
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
06 Marzo 2021, 18:06:14 PM
E' bello tornare a casa e leggere Ipazia che prova con tutte le sue forze a mettere in atto lo sbiancamento semantico della parola "dittatura", non potendo forse più appoggiarsi all'evergreen "fascismo" che ormai viene utilizzato per bollare le insegnanti degli asili nido che strillano troppo, dobbiamo ripiegare sulla categoria o appoggiarci con il gomito al "nazismo" (sic!). La dittatura sanitaria, la dittatura arbitraria, la dittatura calcistica, la dittatura neonatale, la dittatura delle stringhe delle scarpe, la dittatura dell'ora di pranzo, la dittatura postale...Purtroppo Ipazia, finchè la grancassa mediatica non ti correrà dietro, sarà dura che riuscirai da sola a svuotare questa parola, però tu continua ad insistere, che a noi ci piacciono quelli che vanno contro corrente...
#2528
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
05 Marzo 2021, 11:31:43 AM
Pare che in Kongo sia stata trovata una collinetta piena zeppa d'oro..
https://www.youtube.com/watch?v=B6hblI85y3M

Chi si fa avanti per "aiutarli a casa loro"? Tralaltro guardate come sono disordinati e caotici, sicuramente avrebbero bisogno che qualcuno esportasse un pò democrazia..
C'è un momento che sicuramente vogliamo tutti immaginare:
Un ragazzo che grattando in cerca di radici selvatiche trova una pepita, e dice al suo amico lì vicino:
-Guarda cosa ho trovato, mi raccomando non lo dire a nessuno!
-Certo, puoi fidarti di me, ci conosciamo da una vita! 8)
#2529
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
01 Marzo 2021, 08:46:32 AM
Premesso che Hannibal Lecter è chiaramente un antagonista (anche se ho verificato, e esistono alcune opere dove è un antieroe - la serie TV, e un libro senza trasposizione cinematografica - entrambe da me non conosciute e che non riferiscono al "Lecter di Hopkins") e perciò segue diverse strade narrative, è chiaro che un antagonista di questo tipo, può tranquillamente passare all'incasso (sia del botteghino, che narrativo) facendo l'antieroe, nessuna sorpresa perciò che l' "esperimento" sia stato fatto in una serie TV. Il motivo molto semplice è che sull'altro piatto della bilancia di un personaggio chiaramente moralmente negativo, c'è carisma, fascino, intelligenza, abilità, e una serie di altre doti che pungolano lo spettatore, in quella tensione che l'antieroe dovrebbe portare con se (anche se penso che la maggior parte di queste doti in realtà siano state donate dall'interpretazione di Hopkings e perciò non facilmente ereditabili, ma Mikkelsen è attore altrettanto bravo e adatto a questo ruolo, perciò magari la serie TV è pure carina). Purtroppo l'antieroe di "I care a lot", non porta in dote nessuno dei carismi "Lecteriani", a patto appunto di non prendere il suo orientamento sessuale e la sua tendenza misandrica come qualcosa di "affascinante e accattivante" , in realtà mi ero pure dimenticato del fatto che si trattasse di una lesbica, ma perchè non ha alcun rilievo, è solo un dato anagrafico per fare l'occhiolino agli oscar (si sono tuttavia dimenticati di darle una gamba di legno e dire che è originaria di una tribù Navajo).
#2530
Attualità / L'età d'oro del Forum Logos
28 Febbraio 2021, 20:58:19 PM
La noia è, per così dire, la nostra finestra sul tempo, su quelle proprietà del tempo che siamo inclini a ignorare, con possibili rischi per l'equilibrio mentale. In breve, è la vostra finestra sull'infinità del tempo, in altre parole, sulla vostra insignificanza all'interno di esso. È questo forse che spiega il terrore di serate solitarie e torpide, o il fascino che esercita talvolta su di noi un granello di polvere sospeso in un raggio di sole, mentre da qualche parte si sente il ticchettio di un orologio , e la giornata è calda, la volontà a zero.

Una volta che questa finestra si è aperta, non cercate di richiuderla; anzi, spalancatela. Perché la noia parla il linguaggio del tempo, e vi insegnerà la lezione più preziosa della vostra vita – quella che non avete appreso qui, su questi verdi prati –, la lezione della vostra completa insignificanza. È importante per voi così come per quelli con cui vi troverete a contatto. «Tu sei finito,» vi dice il tempo con la voce della noia «e qualsiasi cosa tu faccia è, dal mio punto di vista, futile». Questa non sarà, ovviamente, musica per le vostre orecchie; eppure, il senso di futilità, la percezione del significato ristretto finanche delle vostre azioni migliori, più veementi, è meglio dell'illusione riguardo alle loro conseguenze e all'autostima che ne consegue.
Voi siete insignificanti perché siete finiti. E però, più una cosa è finita, più è pregna di vita, emozioni, gioia, paure, compassione. Perché l'infinità non è poi così vitale, così ricca di emozioni. La noia, almeno, ve lo dice. Perché la vostra noia è noia di infinito.E sapete cosa dice la polvere quando viene spazzata via dal tavolo?
-Ricordati di me- sussurra la polvere.

Nulla potrebbe essere più estraneo all'agenda mentale di ciascuno di voi, giovani e ultramoderni, del sentimento espresso in questo distico del defunto poeta tedesco Peter Huchel. L'ho citato non perchè vorrei instillare in voi l'affinità per le piccole cose - semi e piante, granelli di sabbia o zanzare -, piccole sì ma numerose. Ho citato quei versi perchè mi piacciono, perchè in essi riconosco me stesso e, a ben vedere, qualunque organismo vivente destinato a essere spazzato via dalla superficie che gli è stata concessa.
(Iosif Aleksandrovič Brodskij)
#2531
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
28 Febbraio 2021, 13:04:49 PM
Magari se fosse un antagonista, ma è la protagonista, e il suo senso nella storia è questo. Non prendiamoci in giro, ci sono una decina di manuali di narratologia che uno deve seguire per scrivere un soggetto cinematografico, e questo non è né il film che tenta di infrangerne le regole, né quello che non è cosciente o le ignora: tutto il resto del film segue quelle regole, e quella è chiaramente una protagonista, antieroica, ma che pur sempre rappresenta il punto di vista dello spettatore e che tenta di catalizzare l'empatia del medesimo.. ma ehi, ora che ci penso, forse con te funzionerebbe  8) , dacci un occhiata poi sappimi dire!
#2532
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
27 Febbraio 2021, 14:35:45 PM
Sotto consiglio e controvoglia, ho guardato il film "I care a lot" (https://it.wikipedia.org/wiki/I_Care_a_Lot) e devo dire che mi ha dato da pensare parecchio.
Senza fare spoiler, ne recensioni, il personaggio principale ha due caratteristiche principali che vengono reiterate e rinforzate per tutto il film..
- E' una donna in carriera, con un carattere forte e prevaricatorio, con un forte ascedentente femminista, che riempe tutto il film di battutine sul patriarcato (?) e di come lei invece sia diversa..
- E' una truffatrice, della peggio specie, fa la curatrice legale di anziani insufficienti, e li deruba dei loro averi ingannandoli, con un baricentro  caratteriale sul possesso e il profitto.

Ora, io ho qualche rudimento di come si costruisce un antieroe, e c'è qualcosa che non mi torna. L'antieroe dovrebbe essere quello che stuzzica la tua empatia negativa, ovvero  provare compassione per qualcuno che commette atti moralmente riprovevoli. Ci dev'essere un elemento del carattere dell'antieroe che possiamo compatire, condividere, in modo tale da creare quella tensione tra la nostra emotività e la nostra etica che è tipica dei migliori antieroi.. L'esempio stupido potrebbe essere qualcuno che fa una rapina in banca perchè ha bisogno dei soldi per pagare un rene al proprio figlio, o cose del genere.
Eppure finito il film, mi sono semplicemente reso conto di aver guardato le gesta di un personaggio assolutamente detestabile su ogni livello, e ho speso tutto il tempo prima di addormentarmi a capire che caspio fosse passato per la testa a chi ha scritto questo personaggio tremendo...

Poi quasi un ora dopo mi si accesa la lampadina! La parte caratteriale che dovrebbe essere quella "relazionabile" con lo spettatore, è quella femminista! Mi scappava quasi da ridere da solo.. Perchè è quel tipo di "femminismo" che più correttamente andrebbe chiamato "misandria", passivo-aggressivo, tossico, preso da manie di persecuzione, sessista e terribilmente clichè. Non so chi davvero riesca ad empatizzare con questa presunta antieroina su questo lato, in modo tale da compatire quello che oggettivamente è irrecuperabile moralmente.. Se qualcuno riesce a perdonare QUESTO personaggio, per le azioni che compie che sono della peggio gravità, solamente perchè ogni tanto spara qualche battuta superficiale a tema patriarcato, io mi sorprenderei assai e consiglierei anche una visita dallo psicologo di fiducia. Di sicuro è un bel testamento sui tempi che corrono.
#2533
Attualità / Il valore della libertà
26 Febbraio 2021, 20:27:57 PM
Io mi muovo tranquillamente tra comuni, non so di preciso se andare a prendere dei portainnesti o portare un coniglio ad uno a cui lo dovevo vendere siano configurabili come "motivi di lavoro", ma in un certo senso - molto lato, ammetto - fa parte, insieme ad altre quisquilie, delle esigenze che ho in azienda in questo momento. In ogni caso ho messo in un libro i soldi per la multa, se me la fanno, pace. Sarà un opinione non molto popolare, lo ammetto, ma rimpiango il lockdown dell'anno scorso che mi esimeva dal presentarmi in ufficio.. ora invece si aspettano tutti progressi sul lato ecobonus, e con rammarico e tristezza ho vissuto queste prime giornate di sole, davanti ad uno schermo. Chiudetemi "in casa" per favore, devo trovare il tempo per fare un recinto!
#2534
Tematiche Filosofiche / I paradossi del linguaggio.
24 Febbraio 2021, 10:31:43 AM
Citazione di: Phil il 23 Febbraio 2021, 15:08:25 PM
Una prova di quanto la (esigenza della) comunicazione inneschi le potenzialità neurologiche del linguaggio, senza che, parodiando Wittgenstein, "i limiti del mio linguaggio siano i limiti del mio mondo", potrebbe essere forse proprio il caso della tribù citata: ha numeri fino al 5 e quantificatori generici per il resto, ma scommetto sia un'organizzazione linguistica solo per scopi comunicativi, non perché l'individuo non sappia cogliere realmente la differenza fra 5 frecce, 10 frecce e 100 frecce. La differenza non è comunicabile con esattezza (causa linguaggio limitato), ma individualmente la differenza è, suppongo, comunque registrata e individuata dai sensi (la vista principalmente): posto di fronte a due mucchi, uno con 10 frecce e l'altro con 100 frecce, credo che egli li indicherà, comunicando, con lo stesso nome (poiché non ha un quantificatore linguistico univoco, meglio noto come «numero», per distinguerli), tuttavia non credo che cognitivamente e interiormente egli non ne colga la differenza quantitativa (quindi, in questo caso, non sarebbe il linguaggio a strutturare la sua "esperienza interiore" dei due differenti mucchi di frecce, bensì la vista e il concetto astratto di quantità, pur non accuratamente linguisticizzato come il nostro).
In verità, io penso, questo sia un esempio piuttosto povero.. ma è anche un esempio che ha le qualità necessarie per avere valore accademico riconosciuto, è quasi il massimo che possiamo aspettarci nel campo del verificabile.Diverso sarebbe, se ci inoltrassimo nel mondo del ben più complesso mondo dei concetti astratti, dove l'assenza terminologica non può essere nè sopperitanè surrogata con stimoli sensoriali. Certo, sanno sicuramente riconoscere una freccia da un monte di freccie attraverso la vista, ma il fatto che davanti alla scelta di 5 freccie o 6 freccie, praticamente il risultato è randomico, pone una seria ipoteca su quello che dovremmo aspettarci se fossimo in grado di scandagliare universi linguistici dove i sensi non forniscono immediate risposte, non quantitativi, nemmeno qualitativi (coi colori si è già giocato aiosa), ma totalmente astratti, come gli orizzonti emotivi o politici. Che sono anche il fulcro della questione, perchè quando si parla di funzionalità introspettiva si parla di "quel tipo di codice" non delle numero di sassi in una bisaccia. Perciò ciò che realmente possiamo fare è limitarci a delle inferenze speculative,  e guardare con un certo sospetto per esempio il fatto che il linguaggio verbale, presenta dinamiche molto simili a campi che ormai solo vernacolarmente chiamiamo linguaggio, come la musica o la geometria, indipendentemente dal fatto che il linguaggio utilizzato sia conosciuto dal ricevente e perciò in teoria gli dovrebbe essere impossibile decodificare il messaggio. La ricorsività  e l'universalità di queste ed altre forme, innescano dinamiche di aspettativa-ricompensa molto simili a quanto accade nel linguaggio verbale, ed è certamente speculativo trovare un ombrello che le contenga tutte, ma da qualche parte esiste un minimo comun denominatore.In generale, posto che il concetto di comunicazione sia condiviso, se io dicessi che noi siamo tutti qui a scrivere per "comunicare", penso che la maggior parte delle persone la troverebbe una visione svilente e molto parziale, dettata forse dalla fretta, di descrivere cosa effettivamente stiamo facendo discutendo di questa questione. Ancor più ironicamente, parliamo di "capolavori assoluti" (non certo dei miei post) come a volerci ricordare che i migliori tra i nostri conspecifici hanno creato codici non per comunicare, ma assoluti proprio per il loro drive non dialogico, ma assoluto, noi certamente ne beneficiamo attraversodinamiche neurologiche che ce ne fanno "apprezzare la bellezza", cioè la nostra capacità di predire i pattern di cui sono composti, ma quando pensiamo alla grande poesia o alla grande musica, spesso esce fuori il concetto di anima, di terapia, di introspezione, di trascendenza. Di questi aspetti prettamente culturali e lessicali, si può ragionare.Purtroppo, non esiste un argomento, o un esperimento, che può né mai potrà secondo me, cambiare la convinzione che il linguaggio verbale sia quasi unicamente comunicazione,è un percorso fatto di indizi, speculazioni, inferenze, e anche una buona dose di coraggio se qualcuno volesse sostenerlo nei luoghi del dogma.E' davvero importante? Non di per sé, ma potenzialmente, può cambiare la nostra visione del mondo, ed è per quello che lo aneliamo, non per discuterne qui.
#2535
Meraviglioso. Mi chiama il presidente dell'ordine provinciale in persona il 28 dicembre, dicendomi "ma ti sei dimenticato dei crediti" ? Effettivamente si, pensavo scadessero l'anno dopo. Cinquanta crediti con lo sconto pandemia, 25 ore di corsi, fatti in trenta minuti, scaricando le dispense in pdf e cercando le risposte degli esami con la funzione trova. Questo è un grosso progresso, non sono più costretto a subire le angherie di questi ossessi del "corso di formazione" a tutti i costi. Anche volendo farlo seriamente, meno benzina, meno viaggi, meno puzza di ascella, stesso risultato (nessuno).