Ma che oggi non ci sia alcuna utopia c'erano forse dei dubbi?
Una prassi politica-economica-tecnica che va avanti per progetti, senza l'ardire di un'offerta di liberazione dell'uomo.
Certo, è così, chiaramente è così, e nel video Cacciari ne ricostruisce bene la storia, fino all'attuale decadenza.
Ma il punto è questo: qual'è il costo che il singolo si trova a dover pagare per riuscire a sopportare questo andare avanti, questo procedere senza un perché? Quali gli assestamenti, le fughe, le operazioni di retroguardia, necessari alla resistenza?
Voglio dire che il punto di partenza anche quando si procede cercando strade inattuali come la riattivazione dello spirito religioso è sempre quello di uno stato di alienazione inevitabile. Per cui si sceglie tra alienazioni diverse, alienazioni più o meno distruttive. Si cercano le forme meno soffocanti per il proprio Io, quelle che consentono ancora di gioire, si costruiscono minuscole strategie con il solo fine di mantenere in se' più umanità possibile anche quando la forma di queste strategie è pretenziosa fino all'assurdo come il recupero di grandi progetti filosofici da alchimia o teosofia...
Si tratta però di capire se l'uomo sia fatto per questo tipo di minimalismo filosofico o se al contrario sia, per sua natura, costretto a spingersi sempre verso visioni utopiche nonostante il tempo presente.
Una prassi politica-economica-tecnica che va avanti per progetti, senza l'ardire di un'offerta di liberazione dell'uomo.
Certo, è così, chiaramente è così, e nel video Cacciari ne ricostruisce bene la storia, fino all'attuale decadenza.
Ma il punto è questo: qual'è il costo che il singolo si trova a dover pagare per riuscire a sopportare questo andare avanti, questo procedere senza un perché? Quali gli assestamenti, le fughe, le operazioni di retroguardia, necessari alla resistenza?
Voglio dire che il punto di partenza anche quando si procede cercando strade inattuali come la riattivazione dello spirito religioso è sempre quello di uno stato di alienazione inevitabile. Per cui si sceglie tra alienazioni diverse, alienazioni più o meno distruttive. Si cercano le forme meno soffocanti per il proprio Io, quelle che consentono ancora di gioire, si costruiscono minuscole strategie con il solo fine di mantenere in se' più umanità possibile anche quando la forma di queste strategie è pretenziosa fino all'assurdo come il recupero di grandi progetti filosofici da alchimia o teosofia...
Si tratta però di capire se l'uomo sia fatto per questo tipo di minimalismo filosofico o se al contrario sia, per sua natura, costretto a spingersi sempre verso visioni utopiche nonostante il tempo presente.
