La religiosità cambia attraverso i secoli. Adesso non pretende più di spiegare le leggi naturali e di creare una cosmogonia. Adesso la ricerca spirituale è tesa verso il senso, il significato del proprio esistere. Si può senz'altro vivere senza sentire questa necessità, e di fatto la maggior parte della gente lo fa, passando la vita a cercare il piacere e fuggire il dolore. Ma alcuni, notando la penosa fatica di vivere in questo modo, si pongono domande. Cercano esperienze più profonde e complesse, meno superficiali. Ecco quindi l'avvicinarsi e l'interessarsi a visioni alternative, anche se ormai minoritarie in Occidente, di intendere l'esistenza. Progressivamente, non senza pause e intoppi, la religiosità ritengo passerà a questa visione. Da non sottovalutare anche il fatto che l' aderire a una religione significa fare comunità. In un mondo che va sempre più verso l'individualismo l'esperienza del fare comunità diventa una forza da non sottovalutare, in particolar modo quando la povertà e l'insicurezza aumenteranno (l' intero mondo è lanciato verso una nuova corsa agli armamenti e alla guerra).