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Messaggi - Pio

#256
La religiosità cambia attraverso i secoli. Adesso non pretende più di spiegare le leggi naturali e di creare una cosmogonia. Adesso la ricerca spirituale è tesa verso il senso, il significato del proprio esistere. Si può senz'altro vivere senza sentire questa necessità, e di fatto la maggior parte della gente lo fa, passando la vita a cercare il piacere e fuggire il dolore. Ma alcuni, notando la penosa fatica di vivere in questo modo, si pongono domande. Cercano esperienze più profonde e complesse, meno superficiali. Ecco quindi l'avvicinarsi e l'interessarsi  a visioni alternative, anche se ormai minoritarie in Occidente, di intendere l'esistenza. Progressivamente, non senza pause e intoppi, la religiosità ritengo passerà a questa visione. Da non sottovalutare anche il fatto che l' aderire a una religione significa fare comunità. In un mondo che va sempre più verso l'individualismo l'esperienza del fare comunità diventa una forza da non sottovalutare, in particolar modo quando la povertà e l'insicurezza aumenteranno (l' intero mondo è lanciato verso una nuova corsa agli armamenti e alla guerra).
#257
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
20 Febbraio 2024, 20:03:57 PM
Leggevo oggi di quel pilota russo disertore che è stato scovato in Spagna , si dice dai servizi segreti russi, e crivellato di colpi. Aveva disertato in cambio di 500.000 dollari , documenti nuovi e programma di copertura. Si era "dimenticato" di avvisare i suoi due copiloti dell'accordo raggiunto con gli ucraini per consegnare l'elicottero da guerra. Così i due compagni, ignari di quello che aveva concertato , vistosi in territorio nemico , hanno cercato di fuggire, ma sono stati giustiziati dagli ucraini. Una bella bastardata . Ieri l'epilogo. Intanto la città strategica di Advikha è caduta in mano ai russi. Il nuovo comandante ucraino ha fatto ripiegare su nuove posizioni una decina di Km dietro. I russi avanzano anche da Zaporizhia, " camminando sui cadaveri" dei propri caduti (dicono con enfasi gli ucraini). Una cosa già vista nella seconda.guerra mond. Mai capito perché i russi tengono in così poco conto le perdite che subiscono in combattimento. La controffensiva ucraina è ormai sepolta; i pochi vantaggi ottenuti svaniti. Servono artiglieria e carne da cannone. La macelleria russa è più rifornita. Putin si dice pronto a trattare: mi tengo Crimea e Donbass e la finiamo qui. Forse toccherà accettare tra un po'.
#258
Tematiche Filosofiche / Re: Filo...sofica ...mente
20 Febbraio 2024, 08:56:15 AM
Siccome la libertà è sempre "libertà da chi/cosa", una mente è più o meno libera in base a quanto è condizionata, irretita da qualcuno/qualcosa. Se passo il mio tempo sui videogiochi e sto male se non lo posso fare, sono schiavo/condizionato da essi. Se passo le giornate sognando o facendo sesso e sto male se non lo posso fare sono schiavo del sesso. L'individuo si costruisce la propria gabbia usando come sbarre le sensazioni piacevoli che gli procurano oggetti o persone. Questo fa sì di essere schiavo senza sapere di esserlo, anzi, spesso amando la propria schiavitù in quanto ritenuta piacevole. Appena però l'oggetto o la persona fonte di piacere cambia, muta o svanisce, allora il piacere si trasforma in una massa di sofferenza, come sperimentano sempre prima o poi tutti i dipendenti da qualcuno/qualcosa. C'è anche un effetto esteriore oltre che interiore della schiavitù mentale: le proprie capacità di relazione decadono. Spesso le persone piene di condizionamento non riescono ad avere una discussione ampia, aperta. La loro mente è ristretta, piegata sui propri condizionamenti.
#259
Citazione di: Ipazia il 17 Febbraio 2024, 19:09:46 PMLa "fede nell'uomo" può essere sostenuta o confutata sulla base di argomenti storici documentati. La "fede in Dio" no. La differenza qualitativa rimane. C'è pure chi ha fede nell'uomo per partito preso, ma generalmente si hanno argomenti per giustificarla. Fosse anche solo che essendo umani non possiamo farne a meno. Di Dio invece possiamo fare a meno.
Questo mi sembra un giudizio di valore qualitativo che fai. Ripeto, se non ho capito male: Duc sostiene che tutti abbiamo una fede , non che tutti abbiamo una fede religiosa. Ad alcuni il fatto che la propria fede non possa essere confutata sulla base di argomenti storici documentati può non rappresentare (sentire) come un problema. Mentre per altri è proprio il problema, perché la loro fede negli argomenti documentati è basilare. Questione di scelte. Non sto a dire è meglio questo o è meglio quello. Mi interessa solo far notare che , anche solo per confutare, abbiamo di fatto già costruito la nostra personale scala di valori a cui attenerci e sottostare.
#260
La fede religiosa è ovviamente diversa da una fede politica. È indimostrabile empiricamente. Potrebbe non esserlo esperienzialmente, a livello soggettivo, per se stessi.. Ma questo è un altro discorso. L'adeguare il proprio comportamento a una fede non è necessariamente una questione di fede dimostrabile o indimostrabile. L'altra sera ho sentito un'intervista a un personaggio famoso che , a domanda, rispondeva di "aver fede nell'uomo". Non è che sia dimostrabile la fede nell'uomo. Visti i risultati poi :-X. Eppure una persona che ha fede nell'uomo magari ritiene che la vita di un uomo abbia un "valore" e agisce condizionato da questa fede ( non va in giro a divertirsi ad ammazzare, per dire). È impossibile non crearsi una scala di valori o disvalori e agire di conseguenza. È una questione di "fiducia", indipendentemente se sia dimostrabile empiricamente o storicamente. Non vedo dove sia il problema nell'ammettere che tutti noi agiamo condizionati dalle nostre fedi. È parte del nostro percorso. Le possiamo abbracciare , cambiare, ripudiare, riprendere, ecc. Il problema caso mai è nel volerle imporre agli altri (come la fede nel Green pass 😷). Se cambiamo "fede" con "convinzione" va tutto a posto.
#261
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
16 Febbraio 2024, 14:01:34 PM
Citazione di: Pensarbene il 16 Febbraio 2024, 12:53:47 PMLa filosofia  è quella cosa con la quale e senza la quale la realtà resta tale e quale!


Però pensa, la filosofia greca ha creato le basi del pensiero occidentale, che è un pensiero di dominio e assoggettamento della natura e sfruttamento della stessa. La natura soffre e si ribella senza provare alcun desiderio di ribellione, essendo indifferente. Questo cambia la realtà stessa. Se si fosse imposto il pensiero filosofico orientale , più olistico e centrato sull'interdipendenza, forse non avremmo questi sconquassi naturali (o forse no se sono sconquassi ciclici naturali.😇)
#262
Infatti Duc in Altum dice che tutti hanno fede in qualcosa, non che tutti hanno una fede religiosa.  O:-) c'è chi ha una fede politica, chi nel progresso, chi nella tradizione, chi nel successo mondano, chi nella scienza, chi nel maestro, nelle stelle, nel piacere, ecc. E questo determina le tue scelte. In base alla tua fede/fiducia stabilisci una scala imprescindibile di valori che determinano/spingono alle scelte. Sono piuttosto d'accordo con Duc(su questo). ;D
#263
Nelle religioni bisogna distinguere sempre la forma dalla sostanza. La forma è la ritualità e i più o meno magnifici templi, con i loro custodi. La sostanza è la sincera e autentica tensione verso la compassione e la giustizia, in modo speciale verso i più deboli e bisognosi. Portano a Dio, tutte le strade che perseguono quindi compassione e giustizia. Non portano a Dio tutte le strade che disprezzano o riducono a forma questo bisogno. Se aiuto un morente e credo che Dio abbia la testa di elefante sono un perfetto adoratore del Dio vero. Se aiuto un affamato e credo che Dio sia senza testa sono un perfetto adoratore del Dio vero. Se do da bere ad un assetato e non credo in Dio sono un perfetto adoratore del Dio vero . Quando la forma prevale sulla sostanza abbiamo fondamentalismo, clericalismo, divisioni, odio tra credenti e non credenti, e tutto il gran male che vediamo e abbiamo visto. Quando invece la forma è semplicemente un aiuto, un abito al servizio della sostanza, abbiamo un gran bene e fiori che spuntano nel deserto. :)
#264
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
15 Febbraio 2024, 10:20:08 AM
Il determinismo esige che ci sia un unico piano di realtà. Prendo come esempio una scacchiera. Se gioco su un unico piano, quelle sono le regole del gioco e non esistono mosse casuali. Se però gioco su scacchiere poste su piani sovrapposti, come ho fatto io, e con i pezzi che salgono e scendono tra i piani sovrapposti, la complessità si decuplica o centuplica. Però sono ancora dentro una stretta causalità, anche se enormemente più complessa e imprevedibile che non quella che regola un unico piano. E però: come funzionerebbe il gioco se le regole dei vari piani sovrapposti fossero diverse? Il movimento di un piano di realtà potrebbe essere rigorosamente determinato se venisse continuamente influenzato da piani di realtà diversi? Naturalmente si tratta solo di un esempio, uno schema che si complica ulteriormente se i piani non sono solo sovrapposti ma entrano pure uno nell'altro, intersecandosi. Per dire che quello che definiamo come realtà, e che forse sarebbe più corretto definire come "quello là fuori", potrebbe essere enormemente più complesso di quello che ci immaginiamo.
#265
Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2024, 16:27:27 PMAnche questo è stato già detto (profetizzato dal teologo dei teologi, addirittura nel 1969):

Quando Ratzinger predisse il futuro della Chiesa
In una trasmissione del 1969 alla radio tedesca non fingeva di predire il futuro. Era fin troppo saggio per farlo. Di fatto, temperò le sue considerazioni iniziali dicendo: "Dobbiamo quindi essere cauti nei nostri pronostici. Quello che ha detto Sant'Agostino è ancora vero: l'uomo è un abisso; nessuno può prevedere quello che uscirà da queste profondità. E chiunque creda che la Chiesa sia non solo determinata dall'abisso che è l'uomo, ma raggiunga l'abisso più grande, infinito, che è Dio, sarà il primo a esitare con le sue predizioni, perché questo ingenuo desiderio di sapere con certezza potrebbe essere solo l'annuncio della sua inettitudine storica". Ma quest'era, traboccante di pericolo esistenziale, cinismo politico e caparbietà morale, anelava a una risposta. La Chiesa cattolica, faro morale nelle acque turbolente del suo tempo, aveva sperimentato di recente alcuni cambiamenti sia tra i propri aderenti e che tra i dissenzienti, che si chiedevano cosa sarebbe diventata la Chiesa in futuro. E così, in una trasmissione della radio tedesca del 1969, padre Joseph Ratzinger offrì la sua risposta accuratamente pensata. Ecco le sue considerazioni conclusive: "Il futuro della Chiesa può risiedere e risiederà in coloro le cui radici sono profonde e che vivono nella pienezza pura della loro fede. Non risiederà in coloro che non fanno altro che adattarsi al momento presente o in quelli che si limitano a criticare gli altri e assumono di essere metri di giudizio infallibili, né in coloro che prendono la strada più semplice, che eludono la passione della fede, dichiarandola falsa e obsoleta, tirannica e legalistica, tutto ciò che esige qualcosa dagli uomini, li ferisce e li obbliga a sacrificarsi. Per dirla in modo più positivo: il futuro della Chiesa, ancora una volta come sempre, verrà rimodellato dai santi, ovvero dagli uomini le cui menti sono più profonde degli slogan del giorno, che vedono più di quello che vedono gli altri, perché la loro vita abbraccia una realtà più ampia. La generosità, che rende gli uomini liberi, si raggiunge solo attraverso la pazienza di piccoli atti quotidiani di negazione di sé. Con questa passione quotidiana, che rivela all'uomo in quanti modi è schiavizzato dal suo ego, da questa passione quotidiana e solo da questa, gli occhi umani vengono aperti lentamente. L'uomo vede solo nella misura di quello che ha vissuto e sofferto. Se oggi non siamo più molto capaci di diventare consapevoli di Dio, è perché troviamo molto semplice evadere, sfuggire alle profondità del nostro essere attraverso il senso narcotico di questo o quel piacere. In questo modo, le nostre profondità interiori ci rimangono precluse. Se è vero che un uomo può vedere solo col cuore, allora quanto siamo ciechi! In che modo tutto questo influisce sul problema che stiamo esaminando? Significa che tutto il parlare di coloro che profetizzano una Chiesa senza Dio e senza fede sono solo chiacchiere vane. Non abbiamo bisogno di una Chiesa che celebra il culto dell'azione nelle preghiere politiche. È del tutto superfluo. E quindi si distruggerà. Ciò che rimarrà sarà la Chiesa di Gesù Cristo, la Chiesa che crede nel Dio che è diventato uomo e ci promette la vita dopo la morte. Il tipo di sacerdote che non è altro che un operatore sociale può essere sostituito dallo psicoterapeuta e da altri specialisti, ma il sacerdote che non è uno specialista, che non sta sugli spalti a guardare il gioco, a dare consigli ufficiali, ma si mette in nome di Dio a disposizione dell'uomo, che lo accompagna nei suoi dolori, nelle sue gioie, nelle sue speranze e nelle sue paure, un sacerdote di questo tipo sarà sicuramente necessario in futuro. Facciamo un altro passo. Dalla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diventerà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. Non sarà più in grado di abitare molti degli edifici che aveva costruito nella prosperità. Poiché il numero dei suoi fedeli diminuirà, perderà anche gran parte dei privilegi sociali. In contrasto con un periodo precedente, verrà vista molto di più come una società volontaria, in cui si entra solo per libera decisione. In quanto piccola società, avanzerà richieste molto superiori su iniziativa dei suoi membri individuali. Scoprirà senza dubbio nuove forme di ministero e ordinerà al sacerdozio cristiani che svolgono qualche professione. In molte congregazioni più piccole o in gruppi sociali autosufficienti, l'assistenza pastorale verrà normalmente fornita in questo modo. Accanto a questo, il ministero sacerdotale a tempo pieno sarà indispensabile come in precedenza. Ma nonostante tutti questi cambiamenti che si possono presumere, la Chiesa troverà di nuovo e con tutta l'energia ciò che le è essenziale, ciò che è sempre stato il suo centro: la fede nel Dio Uno e Trino, in Gesù Cristo, il Figlio di Dio fattosi uomo, nell'assistenza dello Spirito, che durerà fino alla fine. Ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la fede e la preghiera al centro dell'esperienza e sperimenterà di nuovo i sacramenti come servizio divino e non come un problema di struttura liturgica. Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la sinistra e ora con la destra. Essa farà questo con fatica. Il processo infatti della cristallizzazione e della chiarificazione la renderà povera, la farà diventare una Chiesa dei piccoli, il processo sarà lungo e faticoso, perché dovranno essere eliminate la ristrettezza di vedute settaria e la caparbietà pomposa. Si potrebbe predire che tutto questo richiederà tempo. Il processo sarà lungo e faticoso, come lo è stata la strada dal falso progressismo alla vigilia della Rivoluzione Francese – quando un vescovo poteva essere ritenuto furbo se si prendeva gioco dei dogmi e insinuava addirittura che l'esistenza di Dio non fosse affatto certa – al rinnovamento del XIX secolo. Ma dopo la prova di queste divisioni uscirà da una Chiesa interiorizzata e semplificata una grande forza. Gli uomini che vivranno in un mondo totalmente programmato vivranno una solitudine indicibile. Se avranno perduto completamente il senso di Dio, sentiranno tutto l'orrore della loro povertà. Ed essi scopriranno allora la piccola comunità dei credenti come qualcosa di totalmente nuovo: lo scopriranno come una speranza per sé stessi, la risposta che avevano sempre cercato in segreto. A me sembra certo che si stanno preparando per la Chiesa tempi molto difficili. La sua vera crisi è appena incominciata. Si deve fare i conti con grandi sommovimenti. Ma io sono anche certissimo di ciò che rimarrà alla fine: non la Chiesa del culto politico, che è già morto, ma la Chiesa della fede. Certo essa non sarà più la forza sociale dominante nella misura in cui lo era fino a poco tempo fa. Ma la Chiesa conoscerà una nuova fioritura e apparirà come la casa dell'uomo, dove trovare vita e speranza oltre la morte". La Chiesa cattolica sopravvivrà nonostante uomini e donne, non necessariamente a causa loro, e comunque abbiamo ancora la nostra parte da fare. Dobbiamo pregare e coltivare la generosità, la negazione di sé, la fedeltà, la devozione sacramentale e una vita centrata in Cristo.
Molto profetico lo scritto di Ratzinger. Datato 1969. Lo condivido parecchio. Intellettuale di grande statura. Sull'attuale, stendo ...
#266
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
13 Febbraio 2024, 08:12:49 AM
Citazione di: Pensarbene il 13 Febbraio 2024, 05:33:56 AMsi stava meglio quando si stava ...meglio.
La fisica classica,la filosofia classica,la psicologia classica,la religiosità classica,l'ateismo classico,i classici...
Dove trovate oggi un filosofo che sia tale qualunque idea abbia,uno psicologo che sia tale,un religioso di spessore,un ateo doc,un classico doc?
Hanno abbandonato i classici e i padri perchè non erano all'altezza di capirli, di competere e di superarli.
Si sono spogliati di ogni valore,di ogni pensare libero e significativo, di ogni tradizione,si drogano con le macchine,di rassicurano e si consolano a vicenda giocando a "io sono più vuoto/banale/insignificante/inesistente ecc....di te"
Fantasmi su un pianeta indifferente ad essi,apparenze,stranezze,funerei e "cime abissali"compagni di merende virtuali.
Essi vagano con l'orsacchiotto elettronico in mano,la mente altrove, forse già nell'al di lá o in un falso al di qua...guidati dal Nulla verso il Niente.
Essi erano umani,essi erano Dei, essi erano .....ersno....ED ORA NON SONO PIÙ NIENTE,NIENTE!!!!

Il mondo sta sprofondando in un'era di caos (Guterres). Quando demolisci un edificio devi sgomberare il terreno dai calcinacci per poter costruire il nuovo. Nel mondo sembra si siano divertiti a demolire tutto, ma hanno lasciato per terra i resti e non facciamo altro che camminarci sopra "con l'orsacchiotto in mano" .
#267
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
12 Febbraio 2024, 14:27:53 PM
È un grande problema quello della mancanza di approfondimento delle notizie da parte dei lettori. Processo da tempo in atto e che ha avuto un' accelerazione con il web. Però, prima di sprofondare nella disillusione e nello scoraggiamento, lasciando perdere tutto possiamo pure fare delle ipotesi. Ci sono varie ipotesi che si possono trarre da una news, anche se incompleta, mal tradotta, ecc. Un'ipotesi fatta per inferenza ha ben altra solidità di un'ipotesi campata in aria. Prendendo la notizia della sostituzione del capo esercito ucraino possiamo per esempio trarre ipotesi plausibili per inferenza: le cose vanno male oppure lotta di potere. Mentre una ipotesi campata in aria: lavorava per il nemico. Le prime due sono molto probabili, l'altra non ha nessun fondamento. Un ragionamento per inferenza può sempre cercare di avvicinarsi alla realtà, senza alcuna pretesa in mancanza di notizie precise e non di parte. Capisco anch'io che non è molto. Penso che abbiamo bisogno tutti di verità, ma viene negata o centellinate o distorta per ideologia. Ci tengono in stato di minorità. Da sempre.
#268
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
12 Febbraio 2024, 09:46:50 AM
Ci si scaglia spesso contro la gente, ma si mette poco sotto accusa i media. Il pressappochismo di molte informazioni alimenta il dubbio. Capisco che molti giornalisti, sottopagati, ormai sono ridotti davanti ad un PC a cercare notizie "rovistando " tra i social e gli uffici stampa di parte. Poi trovi perle come quella che ho citato della bambina giustiziata, o quella degli angloamericani che "hanno attaccato" dei missili houthi. Mi immagino la neolaureata che non si è mai interessata alla storia militare che fa del suo meglio per tradurre notizie di guerra in altre lingue senza capire veramente di che si tratta. Gli editori dovrebbero sborsare di più e non cercare quello che ho messo in calce (massimi profitti al minor costo possibile), mandando più spesso i giornalisti sui teatri a verificare le notizie, per quanto possibile in quelle situazioni. Non si può pretendere che la gente impari il russo o l'arabo per andate a informarsi su fonti estere o in alternativa smetta del tutto di informarsi, sfiduciata e additata come credulona della propaganda altrui. Siamo però chiamati a ragionare con del buon senso anche noi lettori. Non possono raccontare di star sul punto di vincere e nello stesso tempo sostituire il capo di stato maggiore. Gli italiani hanno sostituito Cadorna con Diaz DOPO Caporetto, non dopo la battaglia di Vittorio Veneto.
#269
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
11 Febbraio 2024, 15:00:04 PM
Citazione di: anthonyi il 11 Febbraio 2024, 14:28:50 PMGiusto per precisare le informazioni, pio, il governo ucraino ha dichiarato che nel bombardamento alla panetteria avrebbero perso la vita 3 funzionari ed un ministro del governo secessionista del luhansk, che non erano certo li a far la fila per il pane,
non si trattava quindi di un bombardamento nei confronti di civili ma nei confronti di un obiettivo sensibile.
Si, Ok. Può essere vero, ma anche i russi dicono lo stesso dei loro bombardamenti. Naturalmente l'Occidente alleato degli ucraini crede a questi, altri popoli credono alle dichiarazioni russe. Sappiamo come la verità sia la prima vittima della guerra. Essendo ambedue popoli slavi io non credo di default a nessuno dei due, ma questo è un mio pregiudizio dovuto a infelici esperienze pregresse 😎
#270
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
11 Febbraio 2024, 14:14:56 PM
Tanto per capire un po' le tendenze giornalistiche, in questo caso mainstream: l'Agi oggi, con riferimento alla bimba palestinese di sei anni morta a Gaza, intitola: "la piccola Hindi GIUSTIZIATA da...". Io ho sempre inteso che viene "giustiziato" un colpevole di qualcosa. Non è il caso di questa bimba che probabilmente è morta per i famigerati "danni collaterali". Però, detto così, pare che gli israeliani l'abbiamo messa al muro e fucilata. Però quella parola non è neutra, ma è capace di fomentare odio verso Israele. Io starei attento anche della guerra in Ucraina. È di pochi giorni fa la notizia di quella panetteria in territorio secessionista bombardata dagli ucraini con molte vittime. Uno direbbe : è la guerra bello! Cioè è inutile stupirsi da quando si è inaugurata la tattica di terrorizzare i civili per scopi militari (anglosassoni e tedeschi sec.guerra mondiale ).