Gli psicofarmaci droghe comprese c'entrano e non c'entrano. Era solo un esempio per dire che una droga ti cambia uno stato interiore/emotivo nei confronti della realtà nel giro di una manciata di minuti.
La mia storia personale comunque mi racconta di persone che combattono da una vita con ambulatori medici per diagnosticare malattie che sfuggono dall'essere ben inquadrate. In questi casi i rimedi (farmaci) non risultano efficaci o sono blandamente efficaci. E questo è un fatto che può farci riflettere su come una diagnosi certa, scientifica, poggi su di un terreno poco solido, almeno filosoficamente parlando.Così, a larghe spanne, penso che trovare uno stile di vita diverso, pensare in modo diverso, non sia facile, però almeno denota uno slancio a volersi sbarazzare di un problema. Tale difficoltà sarebbe costituita dal fatto che la fonte del disagio, probabilmente, genera abitudini comportamentali che tendono a permanere nonostante tutto. Questo perché probabilmente si avrebbe a che fare con la personalità dell'individuo, la quale, sedimentatasi dai tempi della prima infanzia può trovare degli incontri problematici con l'alteritá che possono anche accentuarsi una volta che si entri nel mondo della vita da adulto.
Tanto per capirci infine, se uno pensa di risolvere il proprio disagio razionalmente si troverà con buona probabilità a fare i conti con il suo fatalismo piuttosto che con il suo essere preventivo, con la sua generosità piuttosto che con la sua avarizia e con altri tratti che figurano come stati del proprio essere che non possono certo essere decisi da scelte ispirate dalla ragione. Penso che alla fine, razionalmente scegliendo, il dilemma ci condurrebbe inevitabilmente in situazioni tali in cui o ci si violenta cercando abitudini mentali forzate che in qualche modo, a furia di insistere, cambiano il nostro comportamento, o ci si accetta per quello che si è, o si ricorre a qualche esperto che possa aiutarci. Proprio come si va da un ortopedico con un braccio rotto ... il braccio magari si aggiusta pure da solo, ma la sua funzione può pure risultarne lesa. Chiaro che il medico, sia esso quello della mente che quello del corpo, si affiderà a una letteratura per stilare la sua diagnosi, ma, come già detto, anche per un medico del corpo succede che la diagnosi può essere sfuggente, e questo accadrebbe molto più spesso di quello che si possa immaginare. E a quel punto non resta che l'esperimento, come dici