La tesi complottiste ci sono da "sempre". Non ci sono super regie.
Semmai ci sono potenze, che sanno assecondare i venti del cambiamento e hanno capito che la pandemia può accelerare la costruzione di certe scelte che in tempi normali sarebbero state ostacolate.
Il cosiddetto valore della libertà andrebbe indagato in campo filosofico ,prima che politico partitico.
Come premessa non sono certo per questo "sistema" economico-politico-economico di cui diffido , per una serie di motivi.
La pandemia sta mettendo a nudo i sistemi sanitari, epidemiologi diventati opinionisti, gli Stati.
La popolazione ,per quanto anch'io non ne abbia un' alta considerazione, non è così ignorante da non capirne le contraddizioni.
Ma è proprio questo mostrare evidenze contraddizioni fra ricerca e scienza, opinionismo, politica ed economia, nel tentativo di trovare "una quadra " di compromesso fra le numerose istanze che denota che non c'è complottismo, bensì vengono a nudo le contraddizioni interne del sistema.
I mass media italiani sono paurosamente allineati ad editori e linee politiche e si sono viste nelle diverse fasi pandemiche.. Ora, che ci sono 204 miliardi di euro da spartire, i cosiddetti partiti all'opposizione chiedono di essere ricevuti dal Governo per dare "suggerimenti": sono "collaborativi". Questo è per il sistema politico il vero problema dove verrà accelerata una "ristrutturazione e riconversione" dello Stato , in nome della digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, In realtà vi saranno ancora tentativi di mutare la Costituzione italiana.
Perchè dicevo prima che la libertà dovrebbe essere discussa prima di tutto filosoficamente?
Perchè un grande oppositore alla continua decretazione del Governo, che ha bypassato continuamente il Parlamento ( e una possible riforma costituzionale futura ne dovrà prendere atto che il ruolo potere esecutivo, il Governo, con il referendum che diminuirà corposamente deputati e sanatori , di fatto ha limitato il potere legislativo del parlamento ) è uno dei migliori filosofi viventi, l'italiano Giorgio Agamben. E' famoso perché una sua analisi storico giuridica applicata alla filosofia e ad analisi nel Novecento di altri famosi filosofi, come Foucoult, indicavano già che lo Stato monopolizzava il "bios" del cittadino( il termine biopolitica).
Detto in altri termini la vita è suddivisa in aspetto fisico medico sanitario e quello del valore etico/morale individuale. Lo Stato italiano ha letteralmente sbilanciato la "vita" umana del cittadino, monopolizzando quella biologica a discapito di quella sul valore etico/morale che è nei primi articoli costituzionali .
Infatti sono apparsi parecchi articoli, interventi di giuristi, costituzionalisti che si sono schierati , oppure hanno posto il problema, ma non certo la soluzione.
Quando un corpo"fisico biologico" viene confiscato legalmente dal sistema sanitario e "sparisce" dalla vista e contatti di parenti per ripresentarsi , come è avvenuto, come cenere in vasetto .........che ne è della dignità, libertà, e dei valori etico/morali?
La "salute pubblica", è molto ambigua come termine ,sia teorico e soprattutto pratico.. Quando il diritto alla salute diventa un obbligo, cambiano i termini giuridici e anche filosofici. L' obbligo chiama in causa la sanzionabilità in sede civile e/o penale.
Ma lo è, e questo è un mio parere, altrettanto ambiguo il termine libertà (di cui ne rifletto la problematica filosofica da un paio d'anni)
Già Platone in Repubblica indicava che il decadimento delle democrazie aveva una sua causa nell'abuso della libertà con conseguenti populismi(adescatori delle folle) che portavano alla tirannia. Detto in termini pratici la "movida" fa il gioco del lockdown, l'eccesso di libertà individuale chiama in gioco l'opposto della chiusura della salute pubblica.
Semmai ci sono potenze, che sanno assecondare i venti del cambiamento e hanno capito che la pandemia può accelerare la costruzione di certe scelte che in tempi normali sarebbero state ostacolate.
Il cosiddetto valore della libertà andrebbe indagato in campo filosofico ,prima che politico partitico.
Come premessa non sono certo per questo "sistema" economico-politico-economico di cui diffido , per una serie di motivi.
La pandemia sta mettendo a nudo i sistemi sanitari, epidemiologi diventati opinionisti, gli Stati.
La popolazione ,per quanto anch'io non ne abbia un' alta considerazione, non è così ignorante da non capirne le contraddizioni.
Ma è proprio questo mostrare evidenze contraddizioni fra ricerca e scienza, opinionismo, politica ed economia, nel tentativo di trovare "una quadra " di compromesso fra le numerose istanze che denota che non c'è complottismo, bensì vengono a nudo le contraddizioni interne del sistema.
I mass media italiani sono paurosamente allineati ad editori e linee politiche e si sono viste nelle diverse fasi pandemiche.. Ora, che ci sono 204 miliardi di euro da spartire, i cosiddetti partiti all'opposizione chiedono di essere ricevuti dal Governo per dare "suggerimenti": sono "collaborativi". Questo è per il sistema politico il vero problema dove verrà accelerata una "ristrutturazione e riconversione" dello Stato , in nome della digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, In realtà vi saranno ancora tentativi di mutare la Costituzione italiana.
Perchè dicevo prima che la libertà dovrebbe essere discussa prima di tutto filosoficamente?
Perchè un grande oppositore alla continua decretazione del Governo, che ha bypassato continuamente il Parlamento ( e una possible riforma costituzionale futura ne dovrà prendere atto che il ruolo potere esecutivo, il Governo, con il referendum che diminuirà corposamente deputati e sanatori , di fatto ha limitato il potere legislativo del parlamento ) è uno dei migliori filosofi viventi, l'italiano Giorgio Agamben. E' famoso perché una sua analisi storico giuridica applicata alla filosofia e ad analisi nel Novecento di altri famosi filosofi, come Foucoult, indicavano già che lo Stato monopolizzava il "bios" del cittadino( il termine biopolitica).
Detto in altri termini la vita è suddivisa in aspetto fisico medico sanitario e quello del valore etico/morale individuale. Lo Stato italiano ha letteralmente sbilanciato la "vita" umana del cittadino, monopolizzando quella biologica a discapito di quella sul valore etico/morale che è nei primi articoli costituzionali .
Infatti sono apparsi parecchi articoli, interventi di giuristi, costituzionalisti che si sono schierati , oppure hanno posto il problema, ma non certo la soluzione.
Quando un corpo"fisico biologico" viene confiscato legalmente dal sistema sanitario e "sparisce" dalla vista e contatti di parenti per ripresentarsi , come è avvenuto, come cenere in vasetto .........che ne è della dignità, libertà, e dei valori etico/morali?
La "salute pubblica", è molto ambigua come termine ,sia teorico e soprattutto pratico.. Quando il diritto alla salute diventa un obbligo, cambiano i termini giuridici e anche filosofici. L' obbligo chiama in causa la sanzionabilità in sede civile e/o penale.
Ma lo è, e questo è un mio parere, altrettanto ambiguo il termine libertà (di cui ne rifletto la problematica filosofica da un paio d'anni)
Già Platone in Repubblica indicava che il decadimento delle democrazie aveva una sua causa nell'abuso della libertà con conseguenti populismi(adescatori delle folle) che portavano alla tirannia. Detto in termini pratici la "movida" fa il gioco del lockdown, l'eccesso di libertà individuale chiama in gioco l'opposto della chiusura della salute pubblica.