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Messaggi - Eutidemo

#256
Tematiche Filosofiche / Re: La "probabile improbabilità"
24 Settembre 2024, 06:46:18 AM
Ciao Iano. :)
Quanto scrivi è assolutamente vero; ed infatti il mio discorso vale per qualsiasi "combinazione" di colori (e non solo).
Non l'avevo scritto per non complicare troppo l'esposizione del mio TOPIC; che, già così com'è, e risultato un po' troppo lungo e complesso.
***
Ed infatti, come avevo scritto, qualche anno fa, con una "roulette" simulata online, feci il noiosissimo esperimento di aspettare una serie di "sei colori uguali" (ma poteva anche essere una qualsiasi altra serie binaria), e poi cominciavo la "martingala" fino a nove o dieci uscite, giocandomi al raddoppio il colore opposto; però, prima che uscissero "sei colori uguali", di solito bisognava attendere troppo tempo, e, allora, ho usato esattamente l'espediente suggerito da te.
***
Dapprima, usando tre foglietti, ho contemporaneamente praticato la "martingala" anche sul "pair dispair" e sul "passe manque"; ma anche così c'era molto tempo da aspettare.
Per cui ho contemporaneamente praticato la "martingala" anche su altre due combinazioni di colori:
ROSSO NERO ROSSO NERO ROSSO NERO
ROSSO ROSSO ROSSO  NERO NERO NERO
Ed infatti, le probabilità di uscita di tali due serie combinate di 6 colori (come di qualsiasi altra  serie combinata di colori), nell'ambito di un campione adeguato di uscite, è sempre statisticamente lo stesso!
***
Usando più serie diverse di colori, però:
- si accelleravano le vincite (e le perdite);
- ma aumentava enormemente la difficoltà di gestione delle giocate, per cui mi sbagliavo troppo spesso.
Per cui, alla fine, mi sono limitato a tre foglietti, praticando contemporaneamente la "martingala" anche sul "pair dispair" e sul "passe manque".
***
Ed infatti, sebbene anche tutte le altre serie combinate di 6 colori abbiano la stessa probabilità di uscire, e quindi sono parimenti rare, come hai scritto tu, "c'è però una differenza psicologica tra le une e le altre"; ed infatti la nostra mente percepisce e memorizza più facilmente le serie combinate di sei colori uguali.
Per questo, anche annotandomi le uscite su dei foglietti, usando altre serie combinate di sei colori finivo sempre per fare confusione e commettere errori.
***
Lo stesso discorso, ovviamente, ed a maggior ragione, vale se si cerca di usare serie combinate di 6 "pair dispair" e di 6 "passe manque", che non siano omogenee.
***
Quanto al fatto che "in una roulette on line c'è teoricamente il modo di vincere, se si riesce a risalire all'algoritmo che la governa, anche se il gestore non sarà tanto ingenuo da usarne uno al quale si possa facilmente risalire", non ho le competenze tecniche necessarie per poter esprimere una mia opinione al riguardo!
***
Un cordiale saluto! :)
***
#257
Tematiche Filosofiche / Re: La "probabile improbabilità"
23 Settembre 2024, 17:46:56 PM
IL SISTEMA GARCIA
Ci hanno provato in molti, ma quello che ci è andato più vicino (ma solo vicino), secondo me, è stato un giocatore spagnolo di "roulette", di nome Thomas Garcia; il quale inventò un "sistema" che prese il nome da lui.
***
Secondo alcuni è un metodo "infallibile", in quanto destinato a fare recuperare le scommesse perdute, giocando proprio sulle "probabilità avverse"; ma, almeno secondo me, che l'ho usato, è un sistema di "roulette" molto "efficace" (a determinate condizioni), ma di certo tutt'altro che "infallibile".
***
Il "Metodo Garcia", sommariamente ed in sintesi, consiste in questo:
.
1)
Si fa una puntata su un colore qualsiasi, dopo di che, arrivato al secondo giro, bisogna puntare sul colore contrario a quello uscito.
2)
In caso di vincita, si azzera la serie di puntate e si riparte daccapo.
3)
Se invece si perde, si applica il "montante" 1-3-7 sul contrario del colore vincente uscito precedentemente.
Cioè
- la seconda puntata è di 3 pezzi sul nero;
- se si vince si parte daccapo, altrimenti si puntano altre 7 unità sul nero.
Ovviamente, si può usare anche il montante 1-2-4,  con l'unica differenza che si giocano 2 pezzi al secondo giro e 4 pezzi al terzo giro. In tal caso si riduce la perdita complessiva ma naturalmente anche la vincita totale.
4)
E fin qui, in sostanza, si tratta di una semplice "martingala", per cui, prima o poi, si perderanno tre puntate consecutive; ed è a questo punto che, chi usa il  "Metodo Garcia" fa una cosa che può sembrare "strana" e molto "controintuitiva".
Cioè, perse consecutivamente tutte e 3 le giocate a "montante", chi usa il  "Metodo Garcia" salta un turno e vede cosa succede.
5)
Se al quarto giro esce ancora il colore uscito precedentemente, per esempio il rosso, allora nel quinto giro chi usa il  "Metodo Garcia" punta proprio sul rosso; il che, appunto, è controintuitivo.
Ma quanto puntare al quinto colpo?
Qui le cose si fanno un po' più complicate, perchè, chi usa il  "Metodo Garcia" divide il passivo, equivalente ad 11 pezzi, per 3 e quindi fa due puntate da 4 e una da 3; se la serie di 7 si verifica, come ipotizzato da Garcia, allora si recupera lo scoperto.
***
Quali sono i difetti di tale sistema?
a)
Come ho detto, è molto "efficace", ma non certo "infallibile".
b)
E' un po' "complesso", per cui è facile sbagliarsi.
c)
Occorre utilizzare un "capitale iniziale elevato", per cui, se si fallisce, la perdita può risultare ingente.
d)
Bisogna avere un notevole "autocontrollo" (ed infatti, se esce per 12 volte il nero, è molto difficile non puntare istintivamente sul rosso, abbandonando il proprio schema di gioco).
e)
Infine, è un modo di giocare alla "roulette" incredibilmente noioso; ed infatti, secondo me, più che un modo di "giocare" alla "roulette", è un modo di "lavorare" alla "roulette" per sei ore consecutive senza staccare mai, rivestendo più il ruolo di un "contabile" che di un "giocatore."
***
.
IL SISTEMA DI EINSTEIN
In realtà, l'unico sistema di "roulette" veramente "infallibile", lo ha scoperto Einstein, quando disse: "Se volete arricchirvi al tavolo della "roulette", c'è un unico modo; mentre un vostro compare crea un diversivo, rubate un po' di fiches ad un vostro vicino molto ricco!" :D
***
#258
Tematiche Filosofiche / La "probabile improbabilità"
23 Settembre 2024, 17:40:28 PM
Io non sono nè uno "statistico" nè un "matematico", tuttavia alcuni interventi del THREAD "Le predizioni impossibili, possibili, probabili e certe", mi hanno fatto riflettere su un aspetto del "calcolo delle probabilità", al quale prima non avevo mai pensato.
E questo, nonostante che, "sperimentalmente", io lo avessi più volte affrontato giocando alla "roulette".
***
.
IL SISTEMA DELLA MARTINGALA
La cosiddetta "martingala", spiegata in modo esemplificativo, funziona nel seguente modo:
1)
Si utilizzi una qualsiasi simulatore online di ROULETTE, come il seguente:
2)
Si attenda che esca almeno 5 o 6 volte di seguito il nero.
3)
A questo punto, si giochi Є 1 sul rosso.
4)
Se vinciamo, abbiamo vinto un euro, e la nostra prima "martingala" finisce qui.
5)
Se perdiamo, invece, raddoppiamo la puntata e scommettiamo Є 2.
6)
A questo punto:
- se perdiamo nuovamente, perdiamo la puntata corrente (Є 2) e la puntata precedente (Є 1) per un importo di Є 3;
- se vinciamo, otteniamo Є 4 avendone puntati 3 (1 + 2 = 3 euro) e abbiamo 1 euro di vincita netta dalla roulette.
E così via!
***
Ciò premesso:
a)
A "livello teorico"  (ed astratto), la "martingala" è un "sistema perfetto", poichè è ovvio che giocando un numero indeterminato di volte "al raddoppio", alla fine si vince per forza un'euro (ovvero un altro "importo marginale" scelto).
b)
A "livello pratico" (e concreto) , invece,  la "martingala" è è un "sistema trappola", poichè:
- i gestori dei Casinò non sono stupidi, per cui impongono un limite di puntata minimo ed un limite di puntata massimo;
- in ogni caso, anche se non esistessero tali limiti, per giocare un numero indeterminato di volte "al raddoppio" senza correre rischi, bisognerebbe disporre di un capitale immenso e di un tempo illimitato, soltanto per ottenere, alla fine, un guadagno limitatissimo.
***
Ad ogni modo, qualche anno fa, con una "roulette" simulata online, feci il noiosissimo esperimento di aspettare una serie di sei colori uguali (ma poteva anche essere una qualsiasi altra serie binaria), e poi cominciavo la "martingala" fino a nove o dieci uscite, giocandomi al raddoppio il colore opposto; e, come potrete constatare anche voi, se ci si limita a fare pazientemente questo giochetto per un tempo non eccessivo, in effetti, si vince "quasi" sempre una somma, ma molto irrisoria (e sottolineo il "quasi").
Però, alla fine, l'"improbabile" serie di 9 o 10 colori uguali (o anche di più), diventa statisticamente sempre più "probabile"; perchè, ovviamente, prima o poi, nell'ambito di un determinato campione, "diventa sempre più probabile che arrivi".
O, almeno, io ho constatato così.
***
Al riguardo Scepsis aveva scritto una cosa molto giusta, anche se presumendo erroneamente che io la pensassi diversamente da lui, e cioè:
"L'errore alla base del ragionamento di Eutidemo sulla roulette sta nel confondere l'evento singolo con la distribuzione di eventi singoli all'interno di un campione.
L'evento singolo ha sempre la stessa probabilità. Anche se preceduto da 17 casi opposti. Come già detto giustamente da Niko, l'evento non ha memoria."
***
A dire il vero, che "il singolo evento non ha memoria", io lo avevo già scritto più volte, anche prima che lo scrivesse Niko; ed infatti, se non è truccata, la "roulette" non è altro che un apparecchio meccanico, per cui, ad ogni giocata, non c'è alcuna "ragione fisica" per cui la pallina debba scegliere un colore o un altro.
Quindi io non ho mai avuto alcun dubbio circa il fatto che l'evento singolo ha sempre la stessa probabilità di verificarsi, anche se preceduto da numerosi casi opposti.
***
Ed invero, come correttamente scrive Scepsis "non bisogna confondere l'evento singolo con la distribuzione di eventi singoli all'interno di un campione"; e mi dispiace se, al riguardo, io sono stato frainteso.
***
Cercando di spiegarmi meglio (se ci riesco), io lo so benissimo che, dopo che il nero è uscito per sei volte di seguito, la "singola settima uscita" può essere tanto il rosso quanto ancora una volta il nero; e lo stesso dicasi per la "singola ottava uscita" e la "singola nona uscita"; ma io non conto mai sulle "singole uscite", bensì sulla "serie complessive di nove uscite", che, indubbiamente, sono abbastanza "rare", almeno se si considera un "campione" adeguato.
***
Ma la "fregatura" sta proprio lì!
***
Ed infatti, quando io entro in un Casinò e mi dirigo verso un tavolo per giocare al raddoppio dopo l'uscita di sei colori uguali di fila, in realtà, io non so da quanto tempo quella "roulette" non ha dato una "serie" di 9 o 10 colori uguali (o analoghe combinazioni binarie); perchè,  se quella "roulette" non ha dato una "serie" di 9 o 10 colori uguali da un'infinità di tempo, si avvicina statisticamente il momento in cui, alla fine, darà una serie del genere!
***
Per cui, giocando al raddoppio dopo l'uscita di 6 colori uguali di fila, contando sul fatto che una serie di 9 o 10 colori uguali di fila  è (relativamente) "rara", e, quindi è "improbabile", in realtà io potrei incappare proprio quella serie di 9 o 10 colori uguali di fila, che, tardando da molto tempo, è ormai divenuta "probabile" all'interno di un campione complessivo di giocate adeguato.
***
Pertanto ecco che (per fare un "gioco di parole", e non certo per enunciare una "verità statististica") l'"improbabilità" diventa sempre più "probabile", come ho scritto nel titolo; e, avendo a disposizione un campione adeguato e ben conosciuto, penso che tale "probabile improbabilità" potrebbe anche essere calcolata con relativa approssimazione (da uno "statististico" o da un "matematico", non certo da me).
***
Come è possibile risolvere tale dilemma? :(
#259
Ciao Jacopus e Inverno. :)
Grazie per i vostri interventi, ai quali non credo di dover o poter aggiungere niente di più significativo!
Un cordiale saluto ad entrambi! :)
#260
Ciao Bobmax, Iano, Koba, Niko, Phil e Scepsis (in ordine alfabetico). :)
Innanzitutto vi ringrazio per tutti i vostri interessantissimi interventi sul "calcolo delle probabilità" (sebbene non fosse che uno degli aspetti secondari di questo TOPIC), ai quali, però, non mi sento in grado di rispondere adeguatamente, in quanto non sono nè uno "statistico" nè un "matematico"; tuttavia mi avete fatto riflettere su un aspetto del "calcolo delle probabilità", al quale prima non avevo mai pensato.
Però, poichè si tratta di un tema O.T., ritengo che sia opportuno aprire al riguardo un apposito TOPIC, come mi riservo di fare.
***
Un cordiale saluto a tutti gli intervenuti! :)
***


#261
Attualità / Il decreto che vieta la "Cannabis Light"!
22 Settembre 2024, 19:17:34 PM
Il governo ha spiegato, nel seguente modo, almeno secondo i suoi professionali comunicatori, le motivazioni del cosiddetto "divieto di vendita della Cannabis Light".
----------------------------------------------------------------------------------"ll "DDL Sicurezza" non criminalizza né incide sulla coltivazione e sulla filiera agroindustriale della canapa, in quanto non vieta, né limita la produzione della Cannabis Sativa L., così come previsto dalla legge n. 242/2016, e non crea contrasti normativi e giuridici con altri Paesi EU, essendo in linea con la normativa europea (Direttiva 2002/53/CE del Consiglio del 13 giugno 2002) e la Convenzione Unica sugli Stupefacenti di New York del 1961 che annovera tra le sostanze stupefacenti (tabella I) la pianta della cannabis e la resina di cannabis, consentendo la possibilità di utilizzare i semi e il fusto della pianta (parti non contenenti principi psicoattivi) solo per scopi industriali.
Con l'entrata in vigore della legge 242/2016 è stata avviata, illecitamente, anche la produzione e la commercializzazione, nei cosiddetti "cannabis shop", di inflorescenze e suoi derivati, acquistati per un uso ricreativo, insinuando nella collettività la falsa idea di legalizzazione di una cannabis definita, erroneamente, "light". A tal proposito è opportuno evidenziare che il nome scientifico di tale varietà di pianta è "Cannabis Sativa Linnaeus", e pertanto l'abbreviazione "L." non significa "light". Lo stesso fenomeno si è creato con il CBD, derivato dalla cannabis, prodotto contenente principi attivi tali da averne reso necessario l'inserimento nella Tabella dei medicinali, sezione B, allegata al DPR 309/90.
L'emendamento al DDL è stato, dunque, proposto al fine di evitare che l'assunzione di prodotti costituiti da infiorescenze di canapa (Cannabis sativa L.) o contenenti tali infiorescenze possa favorire, attraverso alterazioni dello stato psicofisico del soggetto assuntore, comportamenti che espongano a rischio la sicurezza o l'incolumità pubblica ovvero la sicurezza stradale e, non limitando la produzione dei derivati dalla Cannabis, prevista dalla legge 242/2016, non incide e non altera il mercato da essa derivato, consentendo la prosecuzione delle attività di chi ha investito nel settore.
Infatti, la Legge 2 dicembre 2016, n. 242, "Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa". infatti, autorizza la coltivazione e la trasformazione della "Cannabis Sativa L." solo al fine di ottenere i seguenti prodotti: alimenti e cosmetici, prodotti esclusivamente nel rispetto delle discipline dei rispettivi settori; semilavorati, quali fibra, canapulo, polveri, cippato, oli o carburanti, per forniture alle industrie e alle attività artigianali di diversi settori, compreso quello energetico; materiale destinato alla pratica del sovescio;  materiale organico destinato ai lavori di bioingegneria o prodotti utili per la bioedilizia; materiale finalizzato alla fitodepurazione per la bonifica di siti inquinati; coltivazioni dedicate alle attività didattiche e dimostrative nonché di ricerca da parte di istituti pubblici o privati; coltivazioni destinate al florovivaismo. L'uso della canapa come biomassa ai fini energetici è consentito esclusivamente per l'autoproduzione energetica aziendale.
Per le finalità sopra indicate la Cannabis Sativa L. è inserita nel "Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole".
In merito ad alcuni prodotti si evidenzia che:
- le fibre per impiego tessile vengono ricavate dalla lavorazione del fusto e dei rami della pianta;
- gli alimenti, le bevande e i cosmetici possono essere prodotti solo dalla lavorazione dei semi della Cannabis Sativa L. e dagli olii derivanti sempre dalla lavorazione dei semi. I semi della cannabis contengono una quantità irrilevante di THC (quasi pari a zero) e che comunque non deve superare i 2 mg/kg (0.0002%)
- la biomassa, prodotto contenente anche inflorescenze, è consentita solo per autoproduzione energetica industriale
La produzione di cannabis per uso medico è regolamentata da altra normativa e pertanto, è esclusa dalla coltivazione e dalla filiera agroindustriale della canapa.
Le inflorescenze e i suoi derivati non sono contemplate tra i prodotti ammessi dalla legge 242/2016, come anche evidenziato nelle motivazioni della sentenza della Sezioni Unite Penali della Suprema Corte di Cassazione del 30 maggio 2019, in quanto soggette al "Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti", DPR n. 309/90.  Pertanto, la produzione e la vendita delle stesse è sempre avvenuta al di fuori delle Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa."
-----------------------------------------------------------------------------------.
***
Tali motivazioni sono molto ben argomentate, ed in esse c'è nulla di "tecnicamente" falso, che possa essere dichiarato come tale; tuttavia, ad un "occhio più attento", è evidente che esse intendono chiaramente gettare "fumo in un occhio meno attento" e più riflessivo.
***
Ed infatti, ad un  "occhio più attento" e più "riflessivo", risulta subito evidente che l'utilizzo, perfettamente legale, di alcolici al di sopra del 40° (fino a 70° gradi), è senz'altro molto più pericoloso dell'uso della CANNABIS di mimima concentrazione, sia per gli stessi utilizzatori, sia per la guida di veicoli.
***
Ed infatti solo un cretino istituzionalizzato, può affermare che, l'uso perfettamente legale, di alcolici al di sopra del  40° (fino a 70° gradi) sia meno pericoloso dell'utilizzo  della della CANNABIS , non  superiore 2 mg/kg (0.0002%)
***
Se poi ci siano interessi collusi ad evitare che la distirbruziuone della CANNABIS LIGHT venga legalizzata, per favorire  il lucro della criminalità organizzata che la distribuisce senza problemi anche oltre i limiti, consentiti, ovviamente,non sta certo a me sta a me supporlo; ciascuno  ne tragga le conclusioni che ritiene più plausibili.
***
P.S.
Circa tale questione, ovviamete, non ha alcuna rilevanza che il padre di Giorgia Meloni fosse uno "spacciatore di droga".
#262
Attualità / Re: Profezia elettorale USA
22 Settembre 2024, 18:05:59 PM
Una volta che sarà eletto il nuovo Presidente usa, vedrete che io ho predetto chi sarà costui/costei in modo "preciso" ed "inequivocabile"; sebbene, ovviamente, in modo "sibillino" e "criptico", per non irritare gli Dei! ;D
#263
Ciao Iano :)
In ordine alle tue sempre acute ed intelligenti osservazioni, osservo quanto segue:
.
1)
Se per 17 volte di fila è uscito il nero, ne deduco che (a parte telefonare alla polizia) mi conviene senz'altro puntare sul rosso, perchè è estremamente "probabile" che esca tale colore.
***
Ed infatti, vedi qui il calcolo automatico delle probabilità alla "roulette":
***
Ovviamente è senz'altro "possibile" che, nonostante tutto, esca ancora il nero; ed infatti, poichè la roulette non ha memoria, la cosa "può" comunque verificarsi.
***
Ti garantisco, però, che se non si ha ben chiara la differenza tra:
- ciò che è "probabile";
- ciò che è "possibile";
è meglio non entrare MAI in un CASINO'!
Fidati di quello che ti dice uno che ci è stato, e per il quale la cosa è risultata "sperimentalmente" molto evidente. ;)
***
.
2)
Quanto al fatto che se tu affermassi che la "morte" non è "certa", credo che io  potrei senz'altro dimostrarti il contrario.
Ed infatti:
a)
Ho avuto modo di conoscere ancora vivi solo 2 dei miei 345.568.000 antenati, i quali erano tutti morti da tempo; anche se, almeno teoricamente, è senz'altro vero che non bastano miliardi di miliardi di eventi consecutivi a favore per dimostrare l'"inevitabilità della morte".
Su questo sono "teoricamente" d'accordo con te!
b)
Tuttavia non è affatto necessario che vi siano miliardi di miliardi di eventi consecutivi per dimostrare l'"inevitabilità della morte", la quale è "biochimicamente" e "necessariamente" imputabile:
- alla inevitabile accumularsi di errori nelle replicazione delle cellule corporee (come quando si fanno migliaia di fotocopie da altre fotocopie);
- alla peculiare "dinamica metabolica" e di organizzazione della "cromatina" che risulta molto diversa da specie a specie, a seconda della necessità della selezione naturale di non sovraccaricare troppo l'"habitat" di ciascuna specie.
***
.
3)
Quanto al tuo esempio dei dadi, lo trovo molto "interessante" ed "intrigante"; e, al riguardo, mi riservo di rifletterci meglio.
Però, di primo acchito, direi che:
- a livello di "possibilità" è il lancio dei dadi che "non ha memoria", a prescindere da quanti dadi getti ad ogni lancio, per cui "può" ripetersi comunque la stessa combinazione;
- a livello di "probabilità", invece,  la  "probabilità" che possa sempre ripetersi la stessa combinazione, diventa progressivamente sempre più scarsa.
***
.
4)
A proposito di ''distorsioni temporali'', io non le vedo; ed infatti,  l'espressione logica ''Se...allora'' non necessariamente è riferita solo ''al presente'', ma può benissimo riguardare il futuro.
Ed infatti cosa mi vieta di dire: "Se domani sarà nuvoloso allora non ci sarà il sole"; vabbè che è la "scoperta dell'acqua calda", però, almeno tecnicamente, è una predizione ineccepibile!
***
.
5)
Tu scrivi: "Se dico che, se domani il bicchiere sarà mezzo pieno allora sarà mezzovuoto, non ho fatto alcuna previsione, ma ho fatto una affermazione logica vera, ed essendo vera vale per oggi come per domani, perchè vale per sempre."
In questo caso, invece, io direi che, più che una "affermazione logica"  si tratta di una vera e propria ellittica "formulazione sinonimica", in quanto non vengono espresse due realtà alternative (nuvole/pioggia), bensì due "lessemi" che hanno lo stesso identico significato:
- un bicchiere mezzo pieno;
- un bicchiere mezzo vuoto.
Che significano esattamente la stessa cosa: cioè, come dire che A = A.
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***
.
P.S.
Lasciami dire che, anche se non sempre sono d'accordo con te, quantomeno io capisco quasi sempre il tuo procedimento logico; il quale, invece, con altri intervenuti, mi sfugge spesso completamente. :(
#264
Citazione di: bobmax il 22 Settembre 2024, 12:08:24 PMNo, la probabilità è sempre la stessa.

La probabilità è diversa prima che sei o sette volte è uscito il nero
Ciao Bobmax :)
Mi ero espresso male; ed infatti, come già avevo precisato, nel caso della roulette europea, dove le combinazioni per assicurarsi un colore specifico, a causa dello ZERO, sono circa il 48,65%, l'eventualità di procurarsi lo stesso colore in due lanci consecutivi è pari a (48,65%) ^2; il che significa che c'è una probabilità del 23,74% che lo stesso colore esca in due lanci successivi.
Per il calcolo delle "probabilità successive, progressivamente sempre più basse, puoi usare il seguente "Calcolatore delle Probabilità alla Roulette":
#265
Ciao Iano. :)
Come ho già risposto a Niko, nel caso della roulette europea, dove le combinazioni per assicurarsi un colore specifico, a causa dello ZERO, sono circa il 48,65%, l'eventualità di procurarsi lo stesso colore in due lanci consecutivi è pari a (48,65%) ^2; il che significa che c'è una probabilità del 23,74% che lo stesso colore esca in due lanci successivi.
Per il calcolo delle "probabilità successive", progressivamente sempre più basse, puoi usare il seguente "Calcolatore delle Probabilità alla Roulette":
***
Quanto al fatto che non ci sono eventi che "si verifichino prevedibilmente col 100% di probabilità, per cui se nonostante ciò  ci dovessimo trovare di fronte ad un "evento" che prevediamo si verifichi col 100% di probabilità, possiamo ben sospettare che abbiamo considerato evento ciò che non lo è"; dal che desumo che tu non consideri prevedibile al 100% di probabilità l'"evento" della nostra morte.
La quale, in diritto, è considerato senz'altro un "evento futuro" che, secondo il brocardo latino, è "incertus quando, sed certus an"; cioè "incerto" circa il momento in cui si verificherà, ma "certissimo" che, prima o poi, si verificherà comunque.
***
Pertanto, se è vero che esistono senz'altro "eventi" che si verificheranno  con la certezza del 100% di probabilità, non vedo perchè questo non debba valere, "a fortiori", anche per gli eventi futuri espressi in forma ipotetica alternativa; per cui, nel caso in cui la previsione sia che ''se domani non sarà nuvolo, allora ci sarà il sole'' si verificherà prevedibilmente col 100% di probabilità, non siamo affatto autorizzati a sospettare che della previsione di un "evento" non si tratti.
Nello specifico si tratta, in effetti, di una previsione perfettamente logica espressa con termini propri, di un evento fisico che sicuramente si verificherà; sebbene, per così dire, in modo alternativo, e di carattere "tautologico".
***
D'altronde anche le operazioni matematiche, in fondo sono tutte delle "tautologie".
Ed infatti, dire che due più due fa quattro, è come dire che un gatto è un quadrupede perchè ha due zampe davanti e due zampe di dietro.
Il che non è meno "vero", solo per il fatto di essere "ovvio"!
***
Un cordiale saluto! :)
***
#266
Ciao Niko :)
Tu confondi la "possibilità" con la "probabilità".
Ed infatti, nel caso della roulette europea, dove le combinazioni per assicurarsi un colore specifico, a causa dello ZERO, sono circa il 48,65%, l'eventualità di procurarsi lo stesso colore in due lanci consecutivi è pari a (48,65%) ^2; il che significa che c'è una probabilità del 23,74% che lo stesso colore esca in due lanci successivi.
Per il calcolo delle "probabilità successive, progressivamente sempre più basse", puoi usare il seguente "Calcolatore delle Probabilità alla Roulette":
***
Per il resto, anche se per qualcuno la vita può sembrare "bella" (tutti i gusti sono gusti), ciò non toglie che in ogni caso è sicuramente molto "pericolosa".
Ed infatti:
- da un momento all'altro, può accadere a chiunque, in un istante,  per una semplice caduta, di ritrovarsi paralizzato per il resto della propria vita in un letto di ospedale (come è accaduto al mio amico G.).
- da un momento all'altro, può accadere a chiunque, in un istante, di rimanere l'unico sopravvissuto di tutta la propria famiglia (come capitò a Salvemini a 35 anni, il quale il perse la moglie, i cinque figli e la sorella nel terremoto di Messina)
- ecc. ecc.
***
Buona fortuna ed un cordiale saluto! :)
***
#267
Visto che questo THREAD ha assunto un tenore di carattere generale, ho ritenuto di dover aprire, al riguardo, un apposito TOPIC, denominato "Le "predizioni" impossibili, possibili, probabili e certe."
#268
Secondo me le "predizioni" possono suddividersi nel seguente modo:
.
1) PREDIZIONI IMPOSSIBILI
"Filosoficamente", forse, dovrebbero considerarsi "impossibili" soltanto le "predizioni di eventi impossibili"; ad esempio "Domani nascerà un gatto con nove zampe, alto novanta metri, ed in grado di volare!".
***
Personalmente, però, ritengo che dovrebbero considerarsi egualmente "impossibili" anche le "predizioni di eventi possibili",  qualora risulti però praticamemente "impossibile" (o meglio "pressochè impossibile") poterli prevedere con un eccessivo dettaglio .
Ad esempio, almeno a quanto mi risulta non è mai successo che qualcuno abbia mai potuto documentalmente dimostrare di aver predetto "in anticipo", l'avverarsi di uno "specifico", "preciso" e ben "circostanziato" evento futuro (che, ovviamente, fosse di natura del tutto casuale); ad esempio "Il sesto giorno del prossimo mese, esattamente alle ore 15,23, un uomo di 47 anni vestito di blu, morirà colpito da un fulmine davanti alla statua di Giordano Bruno in Campo dei Fiori a Roma."
***
Ovviamente, non mancano coloro che sostengono  di aver predetto  l'avverarsi di uno "specifico", "preciso" e ben "circostanziato" evento futuro, producendo, "a posteriori", prove abilmente artefatte della loro presunta predizione; ma, in vita mia, non ho MAI sentito "in anticipo" una predizione di uno uno "specifico", "preciso" e ben "circostanziato" evento futuro, che poi si sia realmente avverato sotto i miei occhi.
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Quanto alle cosiddette "profezie", appositamente studiate in modo "sibillino", "criptico" e "fumoso", in modo tale da potersi applicare a qualsiasi evento futuro, che, per avventura, possa somigliare almeno un un poco alle "profezie" stesse, ne sono state fatte e se ne fanno a migliaia; ma, ovviamente, esse non hanno alcun valore dimostrativo, perchè è statisticamente inevitabile che, di tanto in tanto, si verifichino delle vaghe "coincidenze", le quali, con maggiore o minore fantasia, possono ricollegarsi a qualche passata "profezia".
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2) PREDIZIONI POSSIBILI
Secondo me dovrebbero considerarsi "possibili" le "predizioni" di eventi che hanno il 50% di probabilità di verificarsi (o anche meno); ad esempio che, lanciando in aria una moneta, esca "testa".
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3) PREDIZIONI PROBABILI
Secondo me dovrebbero considerarsi "probabili" le "predizioni" di eventi che hanno più del 50% di probabilità di verificarsi; ad esempio, dopo sei o sette volte che è uscito il "nero" alla "roulette", sebbene la pallina "non abbia memoria" e quindi possa senz'altro uscire ancora  il "nero", tuttavia è più "probabile" che esca il "rosso".
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4) PREDIZIONI CERTE
Solitamente si considera "certa" la "predizione" che domani sorgerà il sole (o altre previsioni del genere); tuttavia una "predizione" basata su una ricorrente e consolidata esperienza passata, non può mai considerarsi "certa al 100%".
Ed infatti questa notte il sole potrebbe esplodere, per ragioni non scientificamente prevedibili.
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Le uniche "predizioni certe", secondo me, possono farsi soltanto in via "ipotetico-alternativa"; cioè, ad esempio: "Se domani sarò ancora vivo, allora senz'altro respirerò tutto il giorno!"
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In tal caso, in effetti, si potrebbe parlare di "predizioni ovvie" ovvero di "predizioni tautologiche", e, pertanto, del tutto inutili per conoscere lo "specifico futuro" che concretamente ci aspetta; ed è senz'altro così!
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Tuttavia, a parte il "predicato" ("certa", "ovvia", "tautologica" ecc.), siamo, comunque, a tutti gli effetti in presenza di una vera e propria "predizione", almeno in senso "tecnico".
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Ed infatti, se io oggi "predico" che "se domani sarò ancora vivo, allora senz'altro respirerò tutto il giorno!":
- ho senz'altro "esplicitamente"  previsto in anticipo una cosa che "sicuramente avverrà", se non si verificherà l'"ipotesi alternativa".
- ho senz'altro "implicitamente"  previsto in anticipo anche l"'ipotesi alternativa", che è logicamente inclusa nella mia predizione, e, cioè che, se domani sarò morto, allora senz'altro non potrò più respirare.
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Almeno a mio parere, questa è indubbiamente una "predizione" che può definirsi "vera";  in quanto è "certa" nell'ineluttabilità del suo "avverarsi" (o in un modo, o nell'altro).
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Vedi anche, al riguardo, il mio "topic" riguardante "Rastislav e l'enigma posto al prigioniero filosofo".
#269
Citazione di: iano il 20 Settembre 2024, 12:24:45 PMSe quello che proponi è un problema logico l'evidenza dobbiamo metterla da parte.
Secondo me le due formulazioni sono logicamente equivalenti.
Ho scisso la frase d) in due parti perchè in tal modo abbiamo effettivamente 4 casi che possono verificarsi alla pari, cioè senza che al verificarsi di una sia posta una condizione che non viene posta alle altre.
In effetti i 4 casi sono alla pari perchè tutti e quattro condizionati.
Infatti se vale che ''uno ed un solo dei quattro casi può verificarsi'', porre una condizione a che una si verifichi, equivale di fatto a porre una condizione a che le altre non si verifichino.
Quindi in effetti abbiamo 4 casi alla pari, perchè tutti condizionati.
Però il tutto andrebbe esplicitato meglio, come ho provato a fare.
Vuoi provare tu stesso a darne una esposizione più chiara e meno verbosa, in modo da togliere il sospetto che l'enigma di questa verbosità sia il figlio?

Ciao Iano :)
Tutto sommato mi sembra che questa volta la tua sintesi sia abbastanza corretta; ma dopo aver cercato di fare una esposizione più chiara e meno verbosa della questione, mi arrendo al fatto di non riuscire proprio a spiegarmi in modo esauriente (neanche tramite esempi).
Lascio a te di proseguire il dibattito!
Un cordiale saluto! :)
#270
Ciao Phil. :)
Se un "meteorologo" prevedesse che «se domani non ci saranno nuvole né foschia, allora ci sarà il sole», la considerererei una "presa per i fondelli"; per cui lo prenderei a pernacchie!
Ed infatti una cosa del genere avrei potuto "prevederla" anch'io! ;D
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Tuttavia, "tecnicamente":
- sarebbe senz'altro una "proposizione vera", perchè è senz'altro vero che "se domani non ci saranno nuvole né foschia, allora ci dovrà per forza essere il sole";
- e sarebbe anche una "previsione vera", perchè, asserendo che "se domani non ci saranno nuvole né foschia, ci sarà il sole (o viceversa)", indubbiamente il metereologo ha "previsto" una cosa vera (anche se avrebbe potuto prevederla chiunque).
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In ogni caso, ripeto per l'ennesima volta, che, nel caso del filosofo prigioniero:
- non è affatto vero che costui fa una previsione che elenca tutti i casi possibili ed escludentesi a vicenda e "prevede" che se ne realizzerà uno solo, perchè, in effetti, lui non prevede affatto che si verificherà il caso d);
- "prevede" soltanto che, nell'ipotesi e solo nell'ipotesi che Rastislav scartasse i casi a) b) e c),  allora ne consegue che si verificherà necessariamente il caso d).
Il che è ovviamente vero "a priori", prima che si verifichi il caso d).
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Tieni presente che il prigioniero non è un "meteorologo" , ma un "filosofo"; per cui non c'è da stupirsi se cerca di cavarsi d'impaccio come meglio può!
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Però sono d'accordo con te che il principe, accettando una simile soluzione, è senz'altro molto benevolo! ;D
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Un cordiale saluto! :)
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