Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - green demetr

#256
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
10 Dicembre 2024, 00:16:26 AM
Citazione di: Visechi il 09 Dicembre 2024, 22:49:15 PMma molto più probabilmente solo in un ambiente sessuofobico. Da buon borghese, Freud ha puntato tutto sulle repressioni sessuali della società in cui viveva
Certp Visechi perchè tu non sei un borghese, che si può permettere un computer, e scrivere contro Freud.
E certo la società deve essere cambiata parecchio...
L'europa è antisemita e ora si sta pure accordando con i terroristi islamici.
E certo, ora se uno è terrorista o meno, lo decide la legge.....
Oh no Freud quel cattivone aveva un problema era un ebreo....oh nooo.
Quanto mi deve venire da ridere....oooooh ma quantoooooo.
8)

#257
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
09 Dicembre 2024, 23:54:09 PM
Citazione di: Koba II il 09 Dicembre 2024, 11:40:53 AMTu invece dai l'impressione di aver ricevuto un compitino dal tuo maestro: diventare cristiano. E pensi di poterlo portare a termine con la ricerca filosofica e teologica.
Ma è un vicolo cieco. A quest'ora soffrirai già di crisi di nausea, di crisi di rigetto...
La fede non può venire prima dell'intelletto, come mi sembra di aver già detto nella discussione su Agostino.
Nella mia ipotesi lo scontro intellettuale che ricerca il trascendente, porta a questa forma di complessità che ha nome fede, e di cui non so nulla, e di cui però desidero seguire il senso.
Come sai il mio maestro non è cristiano, nè segue i precetti ebraici, è un libero pensatore, che cerca e trova la grandezza di quel "seguire il senso", sai anche che uso la parola maestro in senso lato: la mia ricerca non può essere la sua, nè la tua.
Ognuno di noi segue la sua via.
Penso che la grandezza dei pensatori antichi sia quella anzitutto di farci confrontare con le nostre posizioni, mete, sempre temporanee, di un cammino, il cui unico obiettivo, come sai, è il cammino stesso.
Nel confronto, nella relazione, con i grandi del passato, e non certo con i nani del moderno, si inizia a fare le cose sul serio.
E' inutile cercare sempre di andare oltre Freud, o contro Freud.
Il desiderio è sempre desiderio sessuale.
Non esiste il desiderio di Dio. E' una pericolosa sublimazione, perchè potrebbe essere il sembiante, lo spettro, verso forme di proiezione del sè.
Non del sè, come lo intendo io, ossia luogo topologico della psiche, della mente, dove l'io battaglia contro il soggetto che noi NON siamo (di nuovo Hegel).
Ma del sè che intende Freud (confusamente visto che non è filosofo) ossia del soggetto.
Il soggetto che segue la propria ombra, è un soggetto cieco, sempre vittima del potere che lo sovrasta, sia a livello di gerarchia sociale, sia di volontà di potenza personale.
A me queste cose non interessano, non ho tempo da perdere.
Io parlo invece delle lotte sul senso, sulla gnosi antica, fatta di miti, di riti, di tribalità. Cose della carne, non certo dello spirito.
Ma la carne che è natura, la nostra carne, è investita amche da desideri della trascendenza (tutt'altro che asessuati).
La figura del Gesù è tarda, è imperiale, è oppio per i popoli.
Quello che è interessante, almeno per me, è trovare invece il senso sapienziale che cela, che porta avanti discorsi della sapienza antica, quelli che la modernità avversa con tutto se stessa.
Per quale motivo dovrei credere in entità spirituali, quando è evidente, che sono usate per scopi materiali.
Lo dice di nuovo il mio maestro: l'errore sta nel credere lo spirito una cosa, un ente, persino Kierkegaard, annota, ci è cascato.
Tu lo sai, lui parla di metafische, non di metafisica.
Le metafisiche che sono, se non questo grande colorare il mondo, come mastro Nicce annotava in un suo aforisma?
E' il colorare stesso che è importante, dare un senso, a ciò che non può averlo.
E' la grande letteratura, che surclassa la filosofia, per signorine, o per i cani di derrida.
E' il viaggio, la quest, temi che sono emersi persino nel panorama della nuova lingua popolare nel medioevo, e schiantata dalla modernità.
Trascendere non significa pensare alla storicità del Gesù, ma al suo messaggio.
E il suo messaggio che senso avrebbe senza il desiderio sessuale?
Nessuno. Ed eccoci come in un istante nella modernità avanzata.
Nel suo esatto opposto, nella distruzione di qualsiasi senso.
Ecco che dietro il desiderio (che non sia sessuale) c'è solo la morte.
E' la morte che guida i discorsi delle persone, che annichilisce questa epoca, forse fino alla sua stessa esistenza biologica.
Perchè quella culturale, non si può invertire di senso.
Il senso della società che ha paura del sesso, è la morte.
Dove sta Gesù in tutto questo?
L'inizio di Matteo, e non poteva che essere così visto cosa è la chiesa, non poteva che essere sessuofobico a manetta.
Poi leggi Agostino, Kierkegaard, e capisci che il vangelo è solo robetta.
Quindi nessuna repulsa, anzi direi esaltazione, Kierkegaard è quel tipo di scrittore che mi fa godere, perchè o lo capisci, o non puoi andare avanti.
Platone invece era bravo a fare i suoi giochetti (ma Baldini lo ha scoperto).
Agostino poi mi fa impazzire, il suo inizio ironico, epico, è qualcosa che mi entusiasma.
Ecco che il cristianesimo sotto la sua vera luce, quella della gnosi, diventa interessante, interessantissimo.
La fede? Non è per me importante, chiedo a chi come te ed altri qui nel forum, se riuscite a farmi capire cosa è. Ma è evidente che non ne veniamo a capo, troppo diversi i punti di patenza.
Perciò smetto di fare la domanda. Mi attenglo al dogma, voi avete la grazia, io no.
Non ho idea se questo precluda la discussione. Spero di no.
E comunque vado avanti lo stesso nelle mie discussioni.
#258
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
09 Dicembre 2024, 23:11:16 PM
Citazione di: daniele22 il 09 Dicembre 2024, 09:32:16 AMSiamo dunque assai distanti da quello che dici
Veramente è esattamente quello che ho detto, ma evidentemente nemmeno leggi, ti fai prendere dalla smania distruttiva, di rompere il discorso altrui, affinchè nella tua testa, viga solo la personalità autoritaria che la soggioca (Adorno).
#259
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Le Virtù
09 Dicembre 2024, 23:07:28 PM
Citazione di: iano il 09 Dicembre 2024, 02:04:55 AMConformarsi all'ordine sociale non in quanto giusto, ma necessario, come qualcosa che viene da dentro di noi e non da fuori, anche quando avendo perso memoria in parte di questa esternazione la contempliamo come fosse potenzialmente altro da noi, come un potenziale assoluto che assoluto non è mai, ma sempre a noi relativo, e se a questo relativo vogliamo un pò di bene, allora perchè fustigarlo?
Perchè nel conformismo arriva l'omologazione persino morale, per ciò, ed è questo che fa la democratura, si arriva a pervertire la propria libertà, alla schiavitù al padrone.
Di questo già scrivevano gli antichi, parlando di volontà di sottomissione.
Cosa che le sinistre non hanno mai capito, e ora cavalcano pensandosi nel giusto, nè più nè meno che qualsiasi dittatore del passato.
La via aristotelica porta inevitabilmente alla coppia amico-nemico.
Fino a portarla dentro di noi. Come si evince anche dai grandi romanzi distopici in realtà realisti, di Orwell e Huxley (alla cui complessità mi sto avvicinando, avendo già iniziato a leggere 1984).
#260
Citazione di: Ipazia il 03 Dicembre 2024, 18:22:11 PManche lo sfruttamento umano e di beni comuni privatizzati.
Tra l'altro privatizzano ciò che non dovrebbe MAI essere privatizzato, come i beni comuni (acqua, gas, luce, case), e statalizzano ciò che deve essere privato e basta(auto,banche private, giornali etc...etc...).  :D
#261
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Le Virtù
09 Dicembre 2024, 00:14:59 AM
Si ma Aristotele con la sua teoria del terzo escluso è anche quello che vara l'ideologia che non possano esistere altre posizioni.
Per cui una cosa è o nera o grigia.
A distanza di secoli però gli risponde Shakespeare: esistono più cose tra cielo e terra, di quante la tua filosofia possa comprendere. (vedi note)
Questa politica fatta di paroloni come giusto mezzo, è anche quella che produrrà nei secoli futuri tutti quei filosofi che partendo da Hobbes, intavolano la questioni amico-nemico, come se appunto l'uomo fosse lupo all'altro, senza vie di fuga o di ripensamento, e giù il delirio scende fino a farsi forma stato, e prima al nazismo di uno Schmitt, e infine nelle democrature contemporanee, che ragionano solo in presenza di un nemico, spesso idealizzato.
E' come se il mondo si fosse fermato alla logica spicciola di Aristotele.
Platone invece parla di cose misteriose, di cose che sono nei cieli.
Come dice il mio maestro basterebbe il quadro di Raffaello "La scuola di Atene" a illustrarlo, Platone che parla di cose nobili, e Aristotele che parla di cose terrene.
Platone porta al cristianesimo, Aristotele ai fascismi di ogni tempo.

Quando stavi ragionando sui quadri della carità cristiana (mi pare) mi chiedevo quale fosse il suo valore diciamo così intellettuale.
Per Tommaso la Carità (Fede e Verità sono le altre due virtù teologali) è quella che pone come OBBLIGO (prima non lo sapevo) di fare del bene agli altri.
Ma lo stesso Tommaso da bravo aristotelico, dice anche che la carità possono farla solo i ricchi, e per cui i ricchi devono dare i soldi all'ecclesia.
Questa confusione tra impero e papato, è sì stata debellata dalla grande sconfitta dello stato della chiesa, ma  a favore di qualcosa di ancora più marcio: lo stato moderno.
Laddove in mezzo alla corruzione della chiesa vi era ancora qualche santo, oggi nella corruzione globale, non esistono più santi.
E dunque dove sono finite le virtù?
Si diceva abitassero gli uomini, ma forse come in Tommaso solo come scusa per elemosinare qualche oblo d'oro.
Il cristianesimo ipocrita si è sfaldato.
Il prof che seguivo (sempre su YouTube) però mi ha dato da pensare ad una cosa: va bene si deve lavorare, ma i pensionati, che si dicessero cristiani, che scusa hanno per non partecipare di nuovo ad un progetto comunitario?
Se la carità è fare del bene agli altri, perchè non si torna appunto a parlare di virtù nelle chiese, invece che ripetere a pappagallo le solite quattro storielle del Vangelo?
Penso che questo prof abbia ragione.
Per me la carità è anche il piccolo gesto quotidiano.
Non ci avevo mai pensato. In effetti se riesco ad arrivare alla pensione, penso che proverò, penso che una possibilità bisogna sempre darla agli uomini.
Ma a livello spirituale come giustificarcela? come pura Fede? Io non vedo questa verità.
Eh proprio sul concetto di verità, che non può essere quella aristotelica-materialista, ma quella gnostico-platonica-cristiana, deve essere quella del sogno.
Quella che risveglia non solo i mostri, ma anche le cose positive che l'uomo ha dentro di sè.
Purtroppo siamo sul chinale sbagliato della storia, chinale discendente, direi a picco.
Eppure dobbiamo rimanere fiduciosi, speranzosi, come il cristianesimo, quello vero, fa.
Filosofia e non.
Anzi la filosofia oggi è molto, ma molto sospetta.

note
"AMLETO - Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia. AMLETO - Perché ora mio zio è re di Danimarca, e quelli che gli facevan boccacce quando mio padre era vivo, ora pagano venti, quaranta, cinquanta, cento ducati per la sua miniatura."

In poche righe Shakespeare ha già detto tutto. Da una parte c'è Platone e il sogno che nessuna filosofia potrà mai capire.
Dall'altra c'è l'incapacità di vedere con occhi giusti, quello che prima era nemico ora diventa amico, e il contrario.
Dialettiche dell'incapacità di vedere le cose in grande, con orizzonti, ben più che umani.
#262
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
08 Dicembre 2024, 23:41:49 PM
Citazione di: daniele22 il 08 Dicembre 2024, 10:07:37 AMIl guaio, la terra sotto i piedi che ti manca, è che siete tutti dogmatici senza saperlo. Solipsisti inconsapevoli che riescono a stare in piedi tramite fantasiose alleanze che scaricano su altrettante fantasiose alleanze i mali del mondo.
Ti sbagli il solipsista è colui che nega la realtà.
E' solo chi la vede per quella che è ossia un crogiolo di complessi familiari, avidità, invidia e sopratutto odio, quello sì inconsapevole a se stessi, ma chiarissimo per gli altri, può cominciare, non dico a risolvere, ma a pensare ad ovviare ad una simile tragedia del vivere insieme.
Naturalmente se il pensare il bene singifica pensare che non esiste, allora mi par chiaro che significa arrendersi al male, o essere dalla parte di coloro che fanno del male al prossimo, o essere direttamente chi fa del male.
Il male non esiste? Ecco, quello è solipsismo, incapacità di vedere il reale.
#263
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Le Virtù
08 Dicembre 2024, 01:49:14 AM
Ciao Doxa.
Stavo seguendo delle lezioni sulla temperanza in S.Tommaso, ma ad un certo punto mi è sembrato che il discorso si facesse contorto, addirittura contradditorio, e infine capzioso.
A mio parere la virtù è semplicemente l'arte per cui ciò che è dentro di noi coincida con ciò che c'è fuori.
Ma poichè fuori tutto è corrotto ad ogni livello, ad ogni passo, sin'anco nelle piccole cose, mi chiedo se queste virtù esistanto a livello teologale.
La mia risposta è no, perciò questo obbligo ad essere qualcosa che non esiste, e addirittura distrugge il nostro mondo interiore, lo vanifica.
La virtù nel mondo greco non so cosa sia, spero che sia qualcosa di diverso, ma forse è un illusione.
#264
Citazione di: misummi il 06 Dicembre 2024, 09:00:54 AMQuindi,chi si pente di essere umanamente umano,cerca di nascondere le sue cicatrici di "peccatore" e crede così di varcare quella porta,SI METTA IN FILA DIETRO UN NUMERO INCREDIBILE DI ESSERI UMANI RIMASTI TALI E QUALI!
eh eh eh e diciamolo,finalmente!
Bè certo, ma questo è esattamente l'effetto dell'omologazione umana alla normalità di un credo che non ha in sè alcuna spinta alla ricerca spirituale.
La fila di cui parli si dice cristiana, cattolica etc...etc...ma non solo non ha la scintilla del credo, ossia la ricerca spasmodica di ciò che si configura immediatamente come contradditorio.
Non ricordo più chi diceva che il cristianesimo si basa infatti su una aporia.
Io la vedo diversamente, se qualcosa si basasse sull'aporia, perchè dovrebbe esserci ricerca? Invece in Agostino è subito lacrime e sangue.
La descrizione psicologica dell'infante, il suo principio di piacere, anticipa Freud di millenni, liquida tutta la psicologia evolutiva con il paragrafo 9.
Il paragrafo 9, il paragrafo delle mazzate del maestro, è di nuovo ancora Freud.
Il cristianesimo si basa sulla protezione, Agostino con poche frasi denuda completamente qualsiasi falso moralismo, lo esplica per quello che è: una fuga dalla realtà, e insieme una critica feroce della società, la stessa società degli infanti, che punisce l'infanzia, in un delirio di malvagità che tutt'oggi dura.
Agostino non ci ha impiegato molto, siamo già ai suoi piedi, è già insieme ai più grandi pensatori che io abbia mai letto.
Mi da come l'impressione di un Kierkegaard, la comprensione della vita atea, a partire da un impulso arcaico, brutale, di selvaggia intelligenza, perchè non è semplice ateismo, semplice omologazione, è già lotta intellettuale con il Dio, non lotta radical chic.

Citazione di: misummi il 06 Dicembre 2024, 09:00:54 AMCristo ha detto:"i ladri e le prostitute passeranno davanti a voi per la porta dei Cieli"

Ma io non dubito che il messaggio di Cristo sia liberale, però è anche molto contradditorio, infatti sta scritto che non bisogna nemmeno pensare al desiderio.(matteo 1,1)
Cosa è prostitute e ladri non hanno desideri?


Almeno Agostino lo dice apertamente: oh Dio ma così nessuno si salva!

Un grande pensatore, un grande esegeta, fin da subito.

Problemi a casa, non riesco a meditare, spero di entrare al più presto in quel particolare stato di grazia, che ti fa studiare anche se stai male.

Salve!
#265
Ieri stavo leggendo per la seconda volta la prolusione alle confessioni di S.Agostini.
Lo sto leggendo nelle annotazioni Bompiani.
Devo dire che queste annotazioni sono piuttosto povere di senso, al massimo possono ricondurre il testo a qualche forma di prassi letteraria.
L'invocazione a Dio, invocazione di benevolenza.
E come abbiamo visto in Matteo 1,1 le citazioni, tenute però al segreto, non enunciate, come invece in Matteo 1,1 (per cui sarebbe impossibile andare avanti, in quel caso).

Ad una prima lettura mi avevo investito questo afflato mistico, questo desiderio di unione a Dio, questo richiamarsi in nome suo alla sua unità.
Ma in una seconda lettura, ho cominciato a vedere il testo smarginarsi (si sto vedendo l'amica geniale, stagione quarta, in parallelo).
I contorni di quello che sembra ben definito cominciano a sfocarsi, si comincia a vedere il non detto, suprema missione che solo i grandissimi scrittori, sono in grado di suggerire.
Infatti il desiderio si trasforma in domanda, le cose che sono, diventano semplicemente il tramite, l'oggetto morto, cui il Dio soffia la vita, la linfa vitale, su cui poi la ragione, ravvivata dallo stesso moto, moto interiore a sè stessa, motore immobile, ci fa cercare il nesso, l'unità, la perfezione.
Ciò che era morto vive, e vivendo ci chiede di cosa è allora quell'essere morto che prima c'era.
Prima e dopo, imperfezione e perfezione.

Inizia poi l'opera vera e propria, la confessione, l'atto di rinuncia a sè stesi, per il perdono divino.
Ma è proprio dove la forma dovrebbe prendere il sopravvento, come nelle aride opere di Tommaso, è la vita caotica del singolo a irrompere, dentro la domanda, domanda stessa che ricordiamoci, è il divino, e non noi, a suscitarci.
L'inizio delle confessioni è allora di quelli che pongono una distanza incolmabile tra la psicologia contemporanea (mera esibizione di forme positive, a casaccio esposte) e l'osservazione.
L'ironia di Agostino che covava nella stranissima forma della scrittura del prologo, esplode, in una serie di considerazioni semplici di verità eterna.
L'uomo è colpevole dalla nascita, senza essere consapevolo se non lo fosse addirittura nella fase uterina.
Una descrizione che mi ha lasciato alienato quando parla di latte "ubertoso" strano aggettivo, che non compariva negli atti osservati nel bambino precedenti.
Si mischia così qualcosa di evidente (copertura) insiema a qualcosa di obliquo (la vera ricerca).
A presto per il continuo della lettura e del senso.
#266
Tematiche Spirituali / Re: ANIMA
05 Dicembre 2024, 23:53:25 PM
Citazione di: Visechi il 04 Dicembre 2024, 23:30:04 PMNoi non abbiamo un'anima, noi siamo dell'anima.
Mi piace questa distinzione.

Io non so cosa è questa anima, che naturalmente mi guida, e che naturalmente ritengo che guidi anche tutte quelle altre cose, che siano angeli di luce o demoni raminghi, non saprei, sento che abitano questo piano comune, che gli altri chiamano anima. Ma questo luogo coabitato di elfi e altre strane creature, così dicono, è trasceso da qualcosa d'altro, dunque questo luogo io non lo chiamo anima ma la trascendenza, mentre l'anima è quello spirito che soffia dall'alto, e questo alto è Dio. Esattamente come qualcosa di sconosciuto soffia dal basso (e questo basso non è Satana).
Questo basso io lo chiamo abisso.
#267
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
05 Dicembre 2024, 23:24:11 PM
Proprio ieri mentre leggevo l'introduzione (scombinata) a S.Agostino leggevo:

Come Tommaso dice vi sono due strade che portano a Dio, l'una è la fede, e l'altra è la sapienza.
Queste strade sono irriducibili l'una all'altra.
Ma io dai pochi passaggi (sulla virtù della temperanza) ho scoperto che Tommaso è uno che si perde dietro scombinate (spesso illogiche) distinzioni, capziose e ridicole.
La cui unica forza è dettata dalle citazioni Vere di Agostino.

E come dicevo ho iniziato S.Agostino (sono già alla seconda rilettura del prologo), mi pare che S.Agostino ironizzi, dica il contrario di quello che dice, dice che Dio è grande, ma lui si dice piccolo, Dice che Dio è giusto, ma lui si scopre ingiusto.
Il discorso della fede, mi pare tutt'altro che qualcosa lontano dalla ragione, mi sembra invece l'unico modo di poter Ragionare, ossia quello che sta alle costole della supposta fede.
Per me è naturale: la fede si calcola proprio a partire dall'irrudicibilità della vita.
Ecco che per esempio la giovine diventa la madonna, e allora, è la ragione che bracca la madonna, per poterla fare santa. Come fece Duns Scoto.
Non è questione del culto, è questione della fede.
Ma la fede altro non è che la ragione.
La vera ragione.
Copierà sulla mia discussione di Agostino.
#268
Tematiche Filosofiche / Re: Edipo: da Freud a Platone
05 Dicembre 2024, 23:12:30 PM
Credo fermamente che sia Freud, sia Sofocle, sia Platone intendessero dire l'esatto opposto.
Stavo leggendo la prolusione al settimo seminario, che ho scoperto avere per casa :D , di Lacan il ciarlatano, in effetti lui dice non di fare teoria medica, ma critica al pensiero di Freud, immediata l'espulsione dall'università.
Ora senza addentrarci nella complessità lacaniana, cui forse la ciarlateneria comincio a credere è attribuita, per mancanza di un contesto, quello che ho esposto sopra.
E' proprio questo che ognuno dovrebbe chiedersi: perchè nessuno viene accusato di ciarlataneria?
E' evidente: l'industria culturale (di cui Curi è l'ennesima incarnazione), oggi non vi sono maestri, c'è solo il mio maestro, che ci dice: leggete bestie!!! (ok bestie l'ho aggiunto io  ;)  :)) ).
Frattanto forse sto scoprendo di essere un procrastinatore seriale. 8)
Che palle!
#269
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
05 Dicembre 2024, 22:59:10 PM
Citazione di: misummi il 05 Dicembre 2024, 07:37:52 AMPROPRIO COME TUTTE LE ALTRE SCUOLE!
Ti sbagli, le altre scuole hanno solo un fine terapeutico di miglioramento, quella di Freud di cura, cui il metodo mira.
Nello stabilire il suo metodo e facendo riferimento al sogno e all'inconscio la scienza di allora rimase prima di stucco, e poi, pian piano, si diedero da fare per ridurla ad una opinione fra le altre.
Non mi stupisce, che il relativismo abiti nella tua testa.
E infatti ti ti sè tu, ma mi mica l sò. E' una tua opinione misummi! :D
#270
Attualità / Re: Libano
05 Dicembre 2024, 22:52:01 PM
Citazione di: niko il 04 Dicembre 2024, 23:59:44 PM"l'aggressione della jihad islamica terrorista contro i bambini di mezzo mondo"
Stai scherzando? Aleppo, Hama oggi...bombardamenti russi con "alcuni" civili morti, come i nostrani mezzi di comunicazione, stranamente, nèvvero, dicono sommessamente.
Tutto normale no?  :D
Inoltre non mi hai spiegato la tua visione dell'Eurasia rispetto alla Cina-impero.